La cacciatrice guardò da lontano la sua preda e poi sentì il sangue. Era sangue fresco e palpitante. Macchiava il manto candido della neve. Mentre il suolo aderiva al suo peso poteva sentire gli alberi secolari mormorare al suo passaggio. Si trovò davanti al corpo della preda. Era ancora pieno di vita e poteva sentire i suoi ultimi respiri. Prese la spada e gliela conficco al petto. Il rumore sordo della lama che trapassava la carne dell'animale risuono da ramo a ramo.
La cacciatrice aveva vinto. E si lascio accarezzare i capelli imprinti di sangue.
Sentiva il manto dei lupi accarezzarle le dita dei piedi. La seguivano nella distesa.
La guardavano attenti e ubbidienti. Non la perdevano mai di vista. Le loro orecchie erano pronte ad ogni suo ordine. Ad ogni pericolo. Ad ogni suono.
Il vento dell'Inverno le accarezzava ogni parte del corpo mentre cavalcava la landa ghiacciata . Gli animali correvano insieme a lei. Perché lei era la loro cacciatrice. La loro Regina. Lei era l'Inverno freddo, difficile, pericoloso, distruttivo ma bellissimo. Lei arrivava come la morte.
Lei era Fallen la regina della Landa Ghiacciata.
Tamlin sedeva nel suo trono. La creatura vestita di pelliccia e mascherata di oro , guardava davanti a se . Distese di rose e di luce. I suoi sudditi mascherati anche loro erano seduti davanti a lui. Si potevano sentire i canti delle ninfe e le risate delle fate. Ma le maschere che portavano non potevano nascondere lo sconforto nel portarle. In quel regno di luce cera un tale vuoto. La creatura si alzo e percosse il tappeto rosso. Colonne, lampadari, tende, quadri incastonate da gemme preziose, riccami in oro, e di piume sfarzose e sgargianti. La porta di legno battuto si aprì al suo passaggio. E La Valle del Sole si spalanco davanti a lui. I giardini verdi, i cespugli di Rose, le colline soleggiate e profumate. Poteva vedere ogni cosa. Poteva vedere il suo regno pieno di vita e di magnificenza. Sapeva che tutto quello era suo. Che lo era sempre stato.
Da lontano poteva scorgere la Landa Ghiacciata , una dostesa bianca e cristallizata e i suoi boschi selvaggi e crudeli.
Il vento gelido proveniente da quella terra lo travolse. Sapeva che era ora.
