Un omicidio in una delle zone più remote della California.
Jane sta vagando senza meta tra i campi coperti di neve – dopo un furibondo litigio con Lisbon.
Si ferma ad osservare un arbusto coperto di ghiaccio. I suoi rami nudi scintillano nel pallido sole del mattino. Freddi, rigidi. Congelati.
Sente un improvviso senso di affinità per quel cespuglio. Anche lui è imprigionato nel ghiaccio. Non all'esterno, ma dentro – cosa ancora peggiore.
Il suo cuore è gelido. Vuoto. Come morto. Continua a battere, è vero, ma questa è poco più di una finzione.
Jane è ancora vivo perché ha una missione da compiere. La sua vendetta. Questa patetica parvenza di una vita è semplicemente un mezzo per ottenere tale scopo.
Per questo ha paura di Lisbon, a volte. Paura forse non è il termine corretto. Non che gli interessi definirlo meglio, comunque.
Lisbon è determinata a raccogliere i suoi pezzi e a rimetterli insieme. È quello che fa sempre. Non vuole che lui sprechi la sua vita inseguendo un serial killer. Quello che lei non sa è che Jane non può essere salvato. Non vuole essere salvato.
Non lo meriterebbe, in ogni caso.
La parte peggiore di tutto questo è che lei non ha scelto di offrigli la sua amicizia. Non ha potuto farne a meno, tutto qui.
Jane sa che quando riuscirà finalmente a distruggere John il Rosso – e magari anche sé stesso, nel contempo – Lisbon soffrirà per questo. Jane non vuole che lei soffra. Non lo merita.
A volte si chiede come potrà sopravvivere al pensiero di averle fatto del male.
Jane ha sempre saputo che non avrebbe dovuto permettere ad un'altra persona di avvicinarsi così tanto a lui. Non dopo la tragedia che ha colpito la sua famiglia. Non se vuole davvero ottenere la sua vendetta.
Una parte di lui ora desidera disperatamente di essere salvata. Spera che lei sia in grado di salvarlo.
Così potrà tornare a vivere, un giorno.
Non si volta quando sente il rumore ormai familiare dei suoi passi. Non ne ha bisogno. Chi altri potrebbe essere?
"Jane, cosa devo fare con te? Non avrai intenzione di morire congelato, vero?"
Non è più arrabbiata con lui. Preoccupata, forse. Perché mai Lisbon dovrebbe preoccuparsi per lui? Non ne vale la pena. Lui non vale la pena.
Eppure gli piacerebbe che fosse così. È stanco di vivere intrappolato nel ghiaccio.
Una lacrima solitaria trova il modo di scendere lungo il suo viso.
Nel suo cuore Jane spera che questo possa essere un primo – per quanto debole – presagio della primavera.
