Ti Racconto una Storia
Sommario: Una storia atipica, realizzata su un substrato di confusione ed incomprensione, che accompagnerà i lettori per molto tempo. Unico punto cardine della narrazione è Tommy. Un Tommy per molti aspetti diversi da quello che si conosce dal telefilm, ma per altri molto simile. Un percorso, quello di questo personaggio, tra ricordi diversi, che lo hanno saputo trasformare e far maturare. Sembra essere solo sulla scena, ma in realtà altri personaggi e altre situazione lo circondano. Tutto il suo universo si svelerà nel corso della vicenda.
Disclaimer: I personaggi non appartengono a me, bensì al prodotto della The-N, mentre storia e fatti narrati sì.
Piove…
l'odore della terra bagnata dall'acqua è diffuso nell'aria…un odore d'erba…un odore acre di asfalto…un odore di muschio…un odore di vita…le macchine si muovono nel traffico tutte con i tergicristalli attivati…le persone camminano per le strade a passo svelto, come corressero, con l'ombrello aperto impazienti di arrivare in un luogo coperto e caldo, per potersi rifugiare dall'assalto della pioggia.
Dei piedi che fanno dei passi, uno dei quali finisce in una pozzanghera provocando alcuni schizzi che bagnano un paio di jeans attillati neri, coperti da sopra al ginocchio in poi con un lungo impermeabile dello stesso colore…le mani ce le ha in tasca, il collo nascosto nel colletto dell'impermeabile tenuto dritto senza lasciargli possibilità di piegarsi. Il volto eretto volto in avanti verso la sua meta.
Nessuno presta attenzione a quest'uomo che forse per il fatto di essere vestito di colori scuri sembra mimetizzarsi con l'asfalto, ma se qualcuno lo osservasse si renderebbe conto che qualcosa non va. Non è normale vedere un uomo che cammina lentamente sotto la pioggia senza ombrello come se non gli importasse nulla di essere bagnato fino all'osso e rischiare di prendersi un accidente. Lo avrebbero scambiato per pazzo…
…ma lui pazzo non lo era affatto. Voleva solo rimandare l'arrivo alla sua destinazione, voleva prolungare la tregua per il suo cuore prima che si spezzasse nuovamente dal dolore. ma purtroppo la tregua prima o poi finisce e inconsciamente quando vide l'edificio verso il quale si dirigeva ne era contento, perché anche se quello che l'aspettava lo faceva soffrire sapeva che non poteva stare lontano a questa sofferenza…perché c'era qualcosa di più forte che lo spingeva…più forte di tutto e di tutti…e lui non poteva ribellarsi a questa spinta che veniva dall'anima…
Le porte scorrevoli si aprirono ed entrò nell'atrio riscaldato dall'aria calda che usciva dai termosifoni e si diresse spedito verso l'ascensore…vi entrò, salutò alcune di quelle persone con un cenno del capo e premette il pulsante che indicava il 3 piano. L'ascensore arrivò e lui si congedò con un altro gesto del capo e andò per la sua strada…
Entrò in una stanza rischiarata dalla luce con un letto al centro. Si sedette e guardò la persona che vi era sdraiata…
Sto per raccontarti una storia…una storia intensa, profonda, importante, bella, felice ma anche dolorosa…fatta di momenti belli, ma anche di momenti brutti, fatta di incontri giusti, ma anche di incontri sbagliati, fatta di scelte che cambiano la vita, di momenti che ti scaldano il cuore, di parole che ti fanno andare avanti…e di coraggio…
Come ogni storia anche questa ha un inizio…e l'inizio di questa storia è da ricercarsi 10 anni fa…ascoltami attentamente perché è giunto il momento che tu conosca una persona…
