CAPITOLO 164
Andy arrivò al condominio e sulla strada notò l'auto di Provenza e quella di Mike, poco più lontana. Guardò in alto e vide che le luci nell'appartamento di Sharon erano accese nonostante fosse ormai quasi mezzanotte. «Lo sapevo! Perché diamine mi ha mentito?» si chiese. Provava una sensazione strana, era arrabbiato perché gli stavano nascondendo qualcosa di evidentemente importante ma al contempo era anche preoccupato per Sharon.
Salì fino al piano e estrasse le chiavi dalla tasca della giacca e quando la chiave era a solo un paio di centimetri dalla serratura si ricordò che Sharon l'aveva fatta cambiare. Bussò alla porta prima piano e poi più insistentemente. «Sharon, sono io, apri per favore.» disse.
«Ecco, lo sapevo» esclamò Provenza.
Sharon si alzò per andare ad aprire ma Provenza la fermò. «Stia comoda, capitano, vado io»
«Si può sapere che diavolo mi state nascondendo?!» esordì Andy non appena Provenza aprì la porta.
«Ve l'avevo detto che non si sarebbe bevuto la storiella della cena» borbottò l'anziano tenente facendo entrare Andy e chiudendo poi la porta.
«Andy…è tutta colpa mia…ho ordinato io a Provenza di non dirti niente» lo avvisò Sharon.
«Mi spieghi cosa diamine succede? Perché siete tutti qui riuniti?»
«Ti spiegherò tutto…con calma però…» Sharon fece segno a Andy di sedersi e lui si accomodò sulla poltrona. «…non posso agitarmi…»
«Stai male?» chiese lui.
«No…ora no…» rispose Sharon.
«Prima però sì» aggiunse Provenza «ha avuto un forte stress e ora è sotto monitoraggio medico.» spiegò ad Andy.
«Tralasciamo i particolari, tenente, grazie. Veniamo al punto» Sharon non voleva parlare del suo malore. «Jack mi sta ricattando. Ha registrato un filmato…quella notte…e…vuole renderlo pubblico facendo credere che sia stato tu a diffonderlo.»
«Ma che stai dicendo?!» Andy si scaldò.
«Quello che hai sentito»
«E cosa vuole in cambio per non pubblicarlo? Te, scommetto»
«Sì ma non gli interesso io. Gli interessa la mia eredità. Sa che la mia situazione di salute è grave e…che se non arriverà presto un nuovo cuore…mi resterà poco tempo.» Fu molto difficile per lei pronunciare quelle parole. Per la prima volta era costretta a esprimere le sue paure ad alta voce. «Vuole che io faccia annullare il divorzio in modo da tornare ad essere legalmente marito e moglie così…se io morissi…lui potrebbe ereditare e beneficiare della mia pensione.»
«Che bastardo!» urlò Andy alzandosi dalla poltrona. Iniziò a camminare nervosamente per la stanza.
«L'alternativa è…pagargli duecento mila dollari.» disse Sharon temendo che la rabbia di Andy esplodesse.
«Giuro che se mai me lo ritroverò davanti, lo ucciderò con le mie mani!» urlò lui «Ve lo giuro!».
«Calmati, Flynn. Abbiamo trovato qualcosa che forse può cambiare la situazione…» Provenza cercò di calmare l'amico.
«Qualcosa di che tipo?»
«Dai contenuti sul suo cellulare sembrerebbe che Raydor sia solito ricattare donne con cui ha avuto…incontri…intimi. Abbiamo trovato tra i filmati, un incontro con la moglie del sindaco Lawson e con la sorella dell'avvocato McWain. Faremo dei controlli per vedere se ha percepito denaro recentemente…qualcosa troveremo, stanne certo.» gli promise Provenza che poi diresse lo sguardo verso Sharon «Capitano, riusciremo a fermarlo.»
«È troppo.» disse Andy interrompendo l'amico «Per me è troppo. Troppo.» agitava le braccia «Scusate…» si avvicinò alla porta, doveva andarsene, non tollerava più quella situazione.
«Flynn!» Provenza cercò di fermarlo, rincorrendolo fino agli ascensori «Flynn fermati!»
«Non posso sopportare tutto questo! È troppo!»
«Lo so. Ti capisco. E infatti non ti chiedo di intervenire, se vuoi starne fuori stanne fuori, me ne occuperò io, fidati. Tu però non fare cazzate.»
«Non le farò, tranquillo. Anche se avrei una voglia infinita di spaccare la testa a quel figlio di puttana!»
«Troveremo il modo per fargli pagare tutto, ogni azione, ogni singola parola. La pagherà, stanne certo. Pensa però anche a come si sta sentendo il capitano. Sta sopportando più di quanto il suo corpo possa sopportare, ha un grave problema di salute e io mi chiedo con che forza riesca ancora a stare in piedi. È una situazione estremamente stressante per lei, è sola e in difficoltà. Sai che non sono mai stato un suo fan ma ora ha bisogno di aiuto come qualunque civile che si rivolge alla polizia e noi dobbiamo darglielo. È il nostro mestiere. Capisco che tu sia arrabbiatissimo per tutta la situazione ma tieni conto anche del fatto che anche lei è una vittima, come te. Non merita di soffrire così. Andy, parliamoci chiaro…il capitano è molto malata e sappiamo bene sia tu che io che c'è la possibilità che non arriverà mai un cuore compatibile. E lo sa anche lei. Non vorrei che tu…un domani…ti possa pentire di non aver passato più tempo con lei… Flynn, ne avete passate tante in questi mesi, tra alti e bassi…ti conosco da tanti anni e ti ho visto accompagnato da varie donne e mai con nessuna sei stato felice come con lei. Nessuna ti ha mai fatto innamorare come la Raydor. Non buttare via tutto, dammi retta.»
Andy non rispose. Era vero, era tutto vero. Nonostante tutto era innamorato di quella donna e avrebbe dato la sua stessa vita per lei ma l'orgoglio, il suo maledetto orgoglio, lo spingeva a comportarsi con distacco.
Provenza continuò «Ti ha sempre detto la verità su quella notte, abbiamo visionato qualche frammento del filmato con Mike e…posso assicurarti che lei ti diceva la verità, lei credeva di stare con te in quel momento. È imbarazzante ma, da amico, dovevo dirtelo. Diceva il tuo nome mentre…insomma…hai capito. Ti ha sempre detto la verità, non dimenticartelo. Ora…vai a casa e non pensare più a niente. Prova a rilassarti e fatti una bella dormita, domani affronteremo un problema per volta» Provenza gli picchiettò la mano sulla spalla «Ci aggiorniamo domattina»
Andy annuì senza pronunciar parola dopo i nuovi elementi che l'amico gli aveva appena comunicato.
Continua…
