CAPITOLO 1

Ecco Dobby, era venuto a salvare Harry e i suoi amici.

"Stupido elfo potevi uccidermi!" ringhio Bellatrix. Ma non fece in tempo a concludere la frase che Dobby stava smaterializzando tutti a Villa Conchiglia. Beh, tutti tranne Hermione. Bellatrix era riuscita ad afferrarla per i capelli e trascinala a se. "E adesso sanguemarcio? I tuoi amici ti hanno abbandonato" disse piena di odio la donna dai capelli corvini. "Torneranno!" rispose Hermione stremata e con un tono di paura. Ma la donna rise, una risata così sadica e forte.

"Crucio" ed Hermione svenne dal dolore. Il giorno dopo si svegliò in una segreta, angusta e fredda. L'unica cosa davanti a lei era una brocca d'acqua e del pane. Ma prima che avvicinasse alle sue labbra l'acqua, sentì dei passi lenti e delicati avvicinarsi. Era troppo buio per scorgere la figura di fronte a lei, ma una risata agghiacciante le fece intendere chi aveva davanti.

"Allora sanguemarcio? Vuoi dirmi cosa avete preso dalla mia camera blindata?" chiese la corvina con un fare misterioso. Ma Hermione non le diede risposta. "Te lo ripeterò solo un'ultima volta...cosa avete preso dalla mia camera blindata" stavolta la sua voce faceva intendere un pizzico di paura. Ma di cosa? pensava Hermione tra se. Cosa c'era di così importante nella sua camera blindata?

"RISPONDI" gli urlò contro. "Niente..." mugugnò Hermione con le lacrime agli occhi. "Bugiarda! Cosa avete preso?!" Ma Hermione ancora una volta non rispose. "Bene...non vuoi parlare allora non ti dispiacerà essere il mio pet domestico " disse maliziosamente Bellatrix. La donna trascinò Hermione fino alla sua camera e dopo la gettò a terra con fare violento. La docile ragazza non poter far a meno di singhiozzare, lacrime amare uscivano dai suoi occhi e si riversavano sul suo candido viso.
"C-cosa vuoi farmi...?" chiese. Ma non ricevette nessuna risposta. La corvina si era sciolta la coda che ammaestrava i suoi capelli ricci, erano così lunghi da prenderle lungo la schiena. Hermione ne era stupita, una donna così sadica, priva di coscienza con una bellezza tale da togliere il fiato.
"Cosa c'è di così eclatante sanguemarcio?" chiese in tono aspro Bellatrix e prima che Hermione potesse rispondere la donna si stava cambiando. A Hermione cadde l'occhio sulla sua pelle bianca, candida come la neve, ma subito dopo distolse lo sguardo. Purtroppo per lei questo particolare non sfuggì alla vista di Bellatrix. "Immagino che tu non abbia mai visto un Purosangue?" disse sbeffeggiandosi. Subito dopo entro nel bagno, Hermione era sola, distesa sul pavimento ad aspettare la sua sorte.

*dopo un'ora*

"Ma che bravo il piccolo pet, mi ha aspettato buono qui." fu in quell'istante che Bellatrix si chinò verso Hermione e le tese la mano.
La ragazza ne era stupita, ma penso che sarebbe stato meglio porgerle anche la sua.
Bellatrix infatti l'aiutò ad alzarsi. Subito dopo si dirisse verso l'armadio e ne tirò fuori una lunga camicia di seta nera. La porse a Hermione, ma lei non sapeva cosa fare.
"Allora sanguemarcio ti decidi a cambiarti o preferisci rimane con i vestiti sporchi di fango?" chiese la corvina in un tono stranamente pacato. Hermione a quell'affermazione non poté far a meno di cambiarsi. Bellatrix non le levava gli occhi di dosso, solo quando ebbe finito distolse lo sguardo e si avvicinò a lei.
" Ringrazia mia sorella se per stanotte dormi qui." disse con disprezzo la mangiamorte.
"Dormirai con me se non ti è chiaro" a quelle parole Hermione si irrigidì. Dormire con Bellatrix Lestrange? Preferisco la morte.

"Ma davvero? La morte ti attira così tanto? La vuoi provare sai potrei acconterti..."

Come poteva sapere i miei pensieri? Io...

"La legimansia non è una delle tua ambizioni vero?" "Io...non..." queste furono le uniche parole che uscirono dalla bocca di Hermione.

"Entra nel letto" le ordinò Bellatrix.
Queste furono le sue ultime parole dopo di ché le luci della Malfoy Manor si spensero.
Il buio avvolgeva Hermione. Era intrappola e non sapeva come uscirne.

Il mattino seguente Hermione dovette resistere alle torture di Bellatrix. Voleva sapere a tutti i costi cosa avevano preso dalla sua camera blindata.

"Allora parla! Cosa avete preso?!"urlò Bellatrix. "Bella...è qui" e a queste parole la strega corvina sbiancò. Si allontanò dal corpo di Hermione e si diresse verso la sorella.

Bellatrix pov's

"Mio signore "dissi con tono di paura, ma non lo volevo far notare così mi ricomposi. "Avanti Bellatrix, accomodati pure." rispose lui. "Mi è giunta voce che qualcuno è entrato nella tua camera blindata, è corretto?" "Sì mio signore, Potter e suoi amici hanno rubato la spada di Godric Grifondoro" " Sono deluso, ti avevo affidato un compito e tu hai fallito miseramente, crucio"

Non mi contorsi ne urlai, la sensazione di averlo deluso era il dolore più forte che io potessi provare. La maledizione arrivò fino alla mia schiena, mi scappò solo un gemito e il Signore oscuro non poté far a meno di notarlo. Dopo svariati minuti di agonia la tortura finì. Ritornai nella mia camera e lì mi abbandonai. Le lacrime scendeva sul mio viso e io non potevo far niente per fermarle.

"Madame Lestrange... " disse una piccola voce. Di scatto mi tirai su facendo si che non si notasse il mio volto bagnato. Appena mi girai trovai di fronte a me la sanguemarcio. "Mi scusi se la disturbo, sua sorella mi ha accompagnato qui..." "Bene, preparami il necessario per il bagno tornerò qui a breve" "Certamente Madame Lestrange..." rispose la ragazza con un filo di voce.

*Dopo due ore*

Ero stanca e ferita. Avevo tagli in tutto il corpo, non stavo molto bene, appena entrai in camera caddi per terra, non mi reggevo in piedi. La sanguemarcio se ne accorse, era titubante su cosa fare, ma dopo un po' si avvicinò a me e cercò di aiutarmi. "Stammi lontana" le dissi con quel poco di voce che mi rimaneva. Ma lei non eseguì i miei comandi e mi porto fino al letto. Ero così stremata da non accorgermi che mi stava slacciando la cerniera anteriore, mi stava aiutando. Ma perché? Le afferrai il polso e la tirai a me. "Perché?" "Non capisco..." rispose lei tremante. "Perché mi stai aiutando?" "Ti avevo vista piangere e adesso sei tornata ferita, mi sembrava il minimo aiutarti..."

Non posso crederci, la sanguemarcio mi sta aiutando anche se le ho fatto del male. "Adesso ti passerò questa soluzione, brucerà un po' ma preverrà infezioni" disse la ragazza. Io annuii. Era vero bruciava abbastanza ma rimasi impassibile. Il panno bagnato scorreva lungo il mio corpo insieme alle suo piccole fredde mani. Era delicata cercava di non farmi male, era il mio opposto.

"Ho finito" e dopo questa frase mi porse la mia camicia da notte. Aveva abbassato lo sguardo, cercava di non incontrare il mio. Io allora mi alzai e le sollevai il viso, adesso i suoi occhi guardavano i miei. Era impaurita pensava che le volessi far male. Invece le uniche parole che uscirono dalla mia bocca furono: " Adesso ti conviene cambiarti e dopo entra nel letto"

Sono stata fredda e impassibile nel mio sguardo, la ragazza se ne accorse e ne rimase sconsolata, forse si aspettava un ringraziamento, io ringraziare una sanguemarcio, neanche se fossi in punto di morte.

Durante la notte sentii freddo, ero bollente in testa. Avevo sicuramente la febbre . Aprii il cassetto del comodino e presi una pillola. Non fece effetto, adesso la febbre si era alzata ed era ormai mattina. Non riuscivo a parlare, avevo prosciugato tutta la mia voce per chiedere alla sanguemarcio di chiamare Cissy.

"Bella cos'hai?" mi chiese preoccupata mia sorella. Ma io le feci cenno di non potergli rispondere. Dopo di ché portò fuori dalla stanza la sanguemarcio, non so cosa sia successo in quegli attimo, una cosa è certa appena rientrate la ragazzina non mi lasciò un attimo sola.