TRAME SOTTO TRAME
Crossover Equalizer 2 (film con Denzel Washington e Pedro Pascal) con Red.
Il prete celebrò la funzione riparato dalla piaggia, gli invitati presenti in nero in piedi sotto gli ombrelli. La consorte del defunto con la figlia accanto a lei in completo nero, gli occhiali scuri coprivano il volto in lutto. Frank Moses era presente con la fidanzata Sarah, osservò i presenti riconoscendo quelli dell'agenzia in abito scuro. Alla fine della funzione il prete benedì la bara, i presenti presero una rosa ponendola sulla bara prima di venire seppellita. La consorte stringeva mani a tutti tra sommossi singhiozzi "Condoglianze Molly. Resterà un vuoto senza Nils" strinse la mano di Frank mostrando un sorriso di dolore "Grazie Frank". La figlia Savannah mano per mano con il fidanzato Ty scambiavano convenevoli con gli amici venuti. Era tempo di andare, i presenti lasciavano il cimitero, Savannah resto immobile guardando in alto la pioggia scendere, un uomo le arrivò accanto e la cinse col braccio libero a se. Continuò a guardare in alto "Non è bellissima la pioggia?!". Dave York pose due dita al fianco della mandibola girandola dolcemente verso di lui "Tua madre mi ha mandato a cercarti. Andiamo?". Si avviarono alle macchine parcheggiate "In questi casi ci vogliono biscotti"
"Biscotti?"mormorò lei
"Biscotti, quando le mie figlie sono giù di corda facciamo i biscotti".
A casa la veglia con tutti i presenti al funerale, lei era in cucina a preparare biscotti con Dave. Il piano cucina era impolverato di farina e appiccicoso, Ty li trovò allegramente a premere la pasta frolla con le formine, sul tavolo diverse ciotoline riempite di glasse colorate da applicare sui biscotti. questa cosa lo riceva dentro. Frank Moses con Sarah si presentarono alla veglia scambiando convenevoli con gli ospiti. Dave lo vide nel salotto "continuate senza di me" si lavo' le mani raggiungendo Frank.
"Frank Moses! Ti ho visto al funerale. Ho saputo del casino che ha provocato l'ultima volta"
"Dave York!" Strinse la mano stringendola forte "Lei è Sarah" non distolse lo sguardo da Dave "E tu sei ancora con la tua squadra?" .
"Non li sento più da anni". Frank osservava i muscoli della faccia "E stato un piacere. Noi ora c'è ne andiamo" - " Ma siamo appena arrivati" mormorò Sarah, la prese a braccetto defilandosi.
Frank da diversi giorni sorvegliava Savannah, restava in auto munito di binocolo e caffè, Savannah era alta con gambe lunghe, i suoi occhi azzurri da husky risaltavano sulla pelle mulatta. A Frank gli ricordavano molto il padre Nils. La testa era piena di Riccioli neri legati da un elastico rosa. Il postino consegnò un pacco per lei, aprì il pacco contenente file secretati e di informazioni pericolose. Si accorse della presenza di Frank " Ti ho visto! È da giorni che mi sorvegli" si appoggiò col sedere sul cofano della macchina rivolgendo la schiena a Frank.
Non si affretto a darle una risposta sorseggiò il caffè "Ho fatto una promessa a tuo padre"
"Di controllarmi?" chiese indispettita stringendosi le braccia, Frank uscì dalla macchina sistemandosi al fianco della portiera "Di proteggerti!".
"Non serve" .
Sorseggiò ancora caffè costretto a dirgli una brutta notizia scoperta da poco"Non fidarti di Ty!". Mostrò il suo viso incattivito come la Dea Medusa, si aspettava che volesse sapere quello che aveva scoperto ma invece non proferì parola tornò in casa sbattendo la porta.
Appoggiò il pacco sul tavolo sfogliando il contenuto. Erano schede dettagliate sui membri di una squadra della Dia Robert MCcall, Resnik, Ari, Covak e Dave York. Lavoravano per l'Intelligence Militare, dopo la presunta morte di MCcall il resto della squadra divenne killer a pagamento. Rimase scioccata quando capii tutto. Inserì un CD nel computer scoprendo ulteriori prove su coinvolgimenti militari di una seconda CIA all'interno della CIA, la cosa che la scandalizzò ulteriormente fu vedere il nome di Ty tra i membri del gruppo. Tra le prove c'erano dei numeri di emergenza da chiamare in caso di aiuto. Uno di quelli era Frank Moses, il pacco recapito era stato mandato dal padre prima di morire. Afferrò il telefono componendo il numero di Frank "Devo parlarti subito!. Devo mostrarti qualcosa".
3 mesi dopo
Dave York ricette le indicazioni per un nuovo lavoro estrasse la foto di Savannah mostrandola ai membri della squadra, non poteva farlo era una amica, si sentiva confuso "Dave?" Alzò lo sguardo verso Covak "tutto bene"
"Capo è un lavoro che va fatto!".
Annuì "Hai ragione". Prese un bicchiere versandosi il caffè dalla brocca guardando dal vetro finestra dell'ufficio federale "Fa ciò che va fatto. Non è quello che ci dici sempre?".
La madre era in cucina seduta ala tavolo da pranzo finendo di truccarsi, si guardava allo specchietto rotondo passandosi il fondotinta sul viso "Hai intenzione di frequentare le lezioni oggi?" Savannah era ancora in pigiama e assonnata affogando i cereali nello yogurt "Ho la lezione di paleontologia alle 11,00" si infilò il cucchiaio colmo di yogurt "E ci andrai?" – "Cosa scusa? Ah si. Si". Alzò gli occhi al celo, ripose nel beauty case i trucchi "Io vado al lavoro, ci vediamo stasera. Ti ho lasciato le lasagne in frigor da far scaldare".
Savannah entrò nel database della difesa visionando file sulle missioni in corso riservate della CIA, le inviò alla stampante. Si lavò e si vestì prese la stampe andando in università. "Signore qualcuno si è collegato alla sezione protetta"Ty distolse l'attenzione dalle sue mansioni "Chi?" l'addetto digitò la tastiera "L'indirizzo IP appartiene a questa donna" l'indirizzo era quello di Savannah "Ci penso io e la mia squadra". L'ora di paleontologia lasciò l'aula in fretta, nel corridoio due facce sospette le sbarrarono la strada si guardò indietro trovando altri due uomini non potè passare nemmeno da li prese l'uscita d'emergenza scendendo le scale sbucando al piano inferiore si mescolò tra gli studenti. Svoltò nel corridoio entrando in un'aula vuota aspettando il passaggio degli uomini. una volta passato uscì dirigendosi all'uscita trovandosi davanti Covak "Accidenti!" pensò vide il professore di storia medioevale lo attirò a se chiedendo un aiuto sul nuovo capitolo da studiare, con questa scusa sarebbe uscita.
All'uscita vide Dave appoggiato alla macchina con un altro uomo "Ci penso io" attraversò la corsia Frank frenò di colpo gridando "Savannah Sali presto" vide la salvezza chiamarla saltando nel sedile posteriore. Gli uomini di Dave si radunarono per inseguirla intralciati da Ty e suoi uomini."Ti avevo detto di lasciar stare Savannah".
"E' questo che mio padre sapeva, perché non dirmi subito di Ty o di Dave".
"Era più sicuro per te non saperlo".
"Devi fidarti di Frank" Sarah sbucò dal baule, Frank svoltò a sinistra bruscamente "Che ci fai nel baule?" tutta emozionata si scavalcò il sedile sedendosi vicino a Savannah "E' un trucco che mi ha insegnato Marvin".
"Devi scusarla ma le missioni impossibili e gli inseguimenti la eccitano".
"Ho portato questa!" mostro la glock nelle mani "Che ci fai con quella?" – "Me l'ha regalata Marvin" aprì il finestrino sparando all'impazzata agli inseguitori "Sarah torna dentro sei impazzita?!" gridò Frank. Corsero lungo le strade facendo slalom tra le auto sulla macchina affianco Savannah fissò Dave al lato del conducente abbassò lo sguardo "Sbarazzati di loro". Buttarono fuori strada Frank finendo sul margine erboso, la seconda auto era quella di Ty cercando di compierla stessa manovra, Sarah mirò diversi colpi colpendo le gomme "Ci sono riuscita!" – "Sarah rientra subito" ordinò Frank compiendo manovre impossibili. Compì un testa coda controllando la situazione inserì la retro marcia sgommando.
Si rifugiarono in un motel sulla strada, Savannah uscì un secondo sulla veranda per prendere aria, sentì dei rumori giù dalle scale le discese prese uno spavento, ma era solo un gatto. Portò la mano al petto riprendendosi dal colpo, unamano l'afferrò da dietro immobilizzandola cercò di liberarsi ma invano. La prese in braccio caricandola in macchina era Ty "Parti" una sagoma scura sparò diversi colpi rompendo solamente i vetri, la inseguì a piedi fin dove riuscì ma poi dovette fermarsi.
Frank uscì in strada e Savannah era sparita "Accidenti" gridò avvertì un rumore alle spalle si girò di scatto con la pistola in pugno "Cia Frank" Marvin mostro un sorriso alla Grinch.
"Marvin?".
"Che diavolo ci fai qui?" replicò Frank con impugnata la pistola "Vorresti per favore metterla giù?". Abbassò la pistola riponendola nei jeans "Mi ha chiamato Sarah". Alzò gli occhi "Dovevo immaginarlo".
"Etriamo Frank, penseremo ad una nuova strategia" mise una mano sulla spalla dell'amico "Perché hai dato una pistola a Sarah?"
"Non pensarci ora!".
La mattina dopo Molly attese Dave nel suo ufficio era seduta alla scrivania, si versò un drink nel bicchiere pieno di cubetti di ghiaccio bussarono alla porta girò sulla sedia "Avanti" Dave entrò accomodandosi sulla poltroncina di fronte "Volevi vedermi?". Girò lo schermo del pc mostrando i file aperti "Sospettavo già da un po' di lui. E per di più Savannah è irraggiungibile". Dave muoveva avanti e indietro il dito sotto il naso "Savannah….".
"Tu sai qualcosa. Ti prego di dirmelo".
"Era con Frank Moses"
Il suo viso si irrigidì "Era?"
"Ty e alcuni uomini scelti l'hanno rapita ieri sera in un motel sulla statale 14. Non ho fatto in tempo a salvarla".
Le mani le tremarono i nervi pulsarono "Promettimi che farai tutto per prenderla. Sai chi l'ha presa?".
Dardò a rispondere "Allora?".
"Ty e i suoi uomini. Savannah ha delle informazioni su di lui. I suoi sospetti erano fondati c'è una seconda CIA, e lui controlla una squadra".
Bevette tutto in un colpo il drink freddo sentendo il freddo alla testa "Intanto cerca mia figlia io penserò al resto".
L'edificio fatiscente su palafitta era disposto su tre piani, il cartongesso logoro, le pareti erano abbellite da graffiti. Al piano intermedio una piccola stanza chiusa a chiave e sorvegliata. Al suo interno Savannah legata mani e piedi da una catena il suo scatenacciare distraeva le guardie. Dave York munito di arma con silenziatore mise fuori gioco le guardie all'esterno, proseguì salendo il piano davanti alla porta le due guardie attente a movimenti estranei tirò fuori dei dischetti neri premendo un tasto li scorse sul pavimento in pochi secondi un fumo bianco uscì. Le guardie erano accasciate a terra rubò le chiavi e ruppe con un colpo di arma la serratura "Savannah! Sei salva!" si divincolò col la paura addosso "Tu stavi cercando di uccidermi perché dovrei fidarmi di te?" continuò col girare la chiave nel lucchetto delle catene "Non sono qui per ucciderti, voglio liberarti".
"Sei diventato un killer a pagamento, papà lo sapeva!". Il resto degli uomini si stavano avvicinando "Non c'è più tempo" la prese per la mano fuggendo dall'edificio. "Riparati" col braccio la spinse contro il muro evitando il colpo, impugnò la pistola uccidendo l'uomo finendo l'intera squadra di Ty. "Ora va!" gli diede la sua pistola "Ti servirà". Savannah la prese in mano puntandola verso Dave "Non posso lasciarti andare" le sue mani tremavano "Non farlo, non sei un'assassina. Abbassala"mostrò i palmi delle mani "Tuo padre non avrebbe voluto questo" le mani nell'impugnatura tremavano ancora, i suoi occhi marroni le trasmettevano pietà, abbassò l'arma scappando. Teneva dei soldi con lei alzò la mano chiamando un taxi per riportarla nel centro "Accosti qui per favore" scese dal taxi contrò altri soldi nelle tasche usando un telefono della cabina compose il numero di Ty chiedendogli di incontrarlo al porto delle navi mercantili."Ho quello che vuoi". Informò del suo piano Frank chiedendogli di recuperare i file rubati nascosti in camera sua.
Marvin arrivò con la sua auto, aprì il bagagliaio mostrando le varietà di armi a disposizione "Marvin!" Sarah aprì le braccia esaltando di felicità "Cara Sarah! Tieni sempre un'arma con te vero?" – Frank lo richiamò"Marvin!" - "Tranquillo, non approva molto" rispose Sarah eccitata. Savannah fischiò spalancando gli occhi "Un vero arsenale!" ne prese in mano diversi tipi sentendo il peso, provando il mirino, "Ne ho già una!" – "Questa la prendo io" Frank la prese tra le mani infilandola nei jeans "Allora prenderò questa" la guardarono tutti "Allora che aspettate andiamo in posizione". Savannah in braccia incrociate aspettava nello spiazzo enorme Ty, arrivò con due macchine nere con nuovi uomini armati, scese dalla macchina mettendosi appoggiato al cofano "Hai quello che voglio?"
"Ti seccherebbe se non lo avessi?"rispose in tono acido stuzzicando il suo orgoglio "Io ti consiglierei di darmela". Estrasse dalla tasca dei pantaloncini corti tenendola tra le dita "La vuoi la chiavetta vienila a prenderla".
"Non giocare con me ragazzina".
Appostato sopra un container Dave era munito di fucile con telescopio "Frank gli uomini sono armati" – "E lui?" posizionò il mirino su Ty "Ne ha una sotto i pantaloni, attaccata alla caviglia sinistra".
"Colpisci nel vuoto giusto per farli vedere che ci siamo". Dave prese mira colpendo lo specchietto della prima auto. Lo scoppio del proiettile fece abbassare tutti "Vuoi fregarmi di al tuo amico Frank di farsi vedere". Lei sapeva che non era Frank, ebbe il dubbio che fosse Dave. "Dave, senza dubbio. Frank lo ha chiamato" strinse il pugno con la chiavetta nelle dita. Un secondo cecchino sparò colpendo il secondo specchietto ma sta volta era Marvin disposto ad una distanza diversa "Frank non riesco a vedere bene ma sembra che sia armato. Nasconde una pistola sul fianco destro".
"Tenete gli occhi aperti, voglio che Savannah resti incolume". Al fianco di Marvin Sarah era fuori fase "Posso provarlo?" Marvin le passò il fucile "Forte si vede tutto qui dentro". sentì un pizzico al naso e starnutì dimenticandosi di togliere il dito dal grilletto colpì in gallone di benzina creando un'esplosione. Gli uomini estrassero le armi "Ok ora basta vieni con me" sfilò la pistola dai pantaloni obbligando Savannah a seguirlo.
Dave i due cecchini seguirono con mirino il bersaglio sparando "Frank arrivano alla tua destra." Seguì l'ombra per terra lo braccò afferrandolo con un braccio al collo lo tramortì. "Uno è andato".
Savannah tenuta sotto tiro cercò il momento giusto per agire, Dave la seguì Savannah fin dove la visuale gli permetteva, sparì dietro una pila di container "Accidenti" gridò. Scese dal container inseguendo Ty. Mise al tappeto con colpi i nemici che lo intralciavano. Savannah prese coraggio gettando la pistola a terra con un calcio, colpì il naso con un pugno ricevendo in cambio un colpo sulle ginocchia da parte di Ty, esplose in urla di dolore appoggiandosi al container. Tirò fuori un fazzoletto per fermare il sangue dal naso "Bel colpo".
"mio padre mi ha insegnato a difendermi".strisciò a terra brandendo la pistola colpendolo nella gamba "Anche questa è una sua mossa?". Dave sentì i colpi e seguì la direzione giusta "Sto arrivando" mormorò. "Savannah?"
"Dave!"prese la pistola d sulla caviglia si accorse dell'intenzione con la coda dell' occhio, lui le rubò la pistola dalla mano immobilizzandola a terra mettendosi sopra di lei "Un tempo ti piaceva stare sotto di me". Piantò un urlo colpendolo con un ginocchio liberandosi. "Con questa ucciderò te come con tuo padre" urlò di nuovo Dave arrivò in tempo sparandogli. Allontanò la pistola col piede e verificò i battiti, era morto. "Savannah" gettò lacrime correndo tra le braccia di Dave"Mi dispiace tanto".
"Mi ha chiamato Frank"
"E la tua squadra di killer?"
"Non hanno voluto seguirmi" la aiutò ad rialzarsi "Aggrappati a me".
"Frank è in salvo". Raggiunsero la squadra in un grosso spiazzo, Frank fu sollevato aveva solo qualche livido ma era tutto a posto. Un'auto blindata curvò con forza, a bordo del veicolo scese Molly in completo nero con tacchi a spillo "Dave, un gran casino!" Savannah zoppicante andò da lei "Mi hai fatto preoccupare"la strinse forte a se "Frank Moses le devo tutto e non vi ho visto. Certa gente vi cerca ancora volendo le vostre teste".
"E'stato un piacere".annuì col capo lasciandole andare "Grazie Frank" abbracciò anche lui e salutò Sarah. Le lasciò un numero di telefono "Chiamami quando vuoi parlare".
Dopo tutto questo passò del tempo, Savannah pubblicò le informazioni rubate e molti agenti vennero arrestati e processati, continuò gli studi laureandosi in paleontologia. Dave non lo rivide più. Uno anno dopo la sua laurea si diresse con una squadra in Montana lavorando in scavi diversi.
