Giappone – Senegal, terza partita del girone D

ALTRA TRIPLETTA DELL'ATTACANTE HYUGA!

Wow, che giocata!

Si, Hyuga è in gran forma in questo campionato! Tre gol in ogni partita finora, che attaccante!

I riflettori sono tutti su di lui, sicuramente uno dei candidati al titolo di capocannon-

INCREDIBILE, QUARTO GOL!

SIGNORI! CHE GOL!

INCREDIBILE! INCREDIBILE! Rivediamo il replay di questa giocata stupenda!

Precisissimo il passaggio lungo di Matsuyama… e altra rete di Hyuga che aggancia il pallone in rovesciata… che campione signori e signori…

Date la palla a Hyuga, e lui la butterà dentro!

Giusto il tempo di attraversare la metà campo…

Ahahah esatto! Due gol a distanza di una manciata di secondi, il pubblico sta facendo vibrare lo stadio!

Guardi le movenze del numero 9 giapponese dagli spalti, estasiata. Il boato scaturito dallo stadio al quarto gol era esagerato. Su passaggio del 12, con coordinamento perfetto, Hyuga, in avvitamento aereo, colpisce perfettamente il pallone vincendo in altezza i due difensori che lo marcano. Da tutti i suoi movimenti traspare una forza animale, un vigore virile che ti impediscono di distogliere lo sguardo.

L'attaccante si avvicina di corsa quanto più possibile vicino alla curva per esultare coi tifosi: salta sui cartelloni pubblicitari appoggiando un piede sul bordo, lasciandosi poi cadere dall'altro lato, e nel movimento i muscoli delle cosce si tendono e gonfiano sotto lo sforzo. Viene a prendersi l'applauso praticamente di fronte a te, alzando il pugno serrato all'altezza dei pettorali, ed esplodendo in un urlo liberatorio che risuona come un ringhio.

Kojiro Hyuga.

La Tigre.

Riesci a vedere da vicino i muscoli del braccio alzato, evidenziati dalle maniche arrotolate fino alla spalla. Sugli avambracci, riesci a scorgere le vene in rilievo, appena al di sotto della sua pelle abbronzata resa lucida dal sudore, che –riesci a scorgere- scivola anche in un rivolo che parte dall'attaccatura dei capelli sulla nuca lungo tutto il collo fino ad andare a perdersi dentro la maglia, che sembra trattenere a stento gli addominali.

Sta ancora urlando, ringhiando, con la testa semi china, così forte che le vene del collo diventano visibili, così forte che, quando smette ed alza lo sguardo, ad incontrare il tuo, sta ansimando.

Il suo petto che si gonfia e sgonfia a intermittenza, i muscoli tesi dallo sforzo fisico, le gocce di sudore che scorgi sulla sua pelle… sembra che stia guardando proprio te, e, all'improvviso, ti rendi conto che stai ansimando anche tu.

Scorgi un sorrisino sulle sue labbra, il ghigno beffardo di chi sa di aver vinto, vinto tutto, e tu sogni che quel sorriso sia per te, che lui sappia di averti vinto.

Viene raggiunto dai compagni, che lo travolgono per festeggiarlo. Quando si volta per tornare in campo, lui e Matsuyama si scambiano pacche sulle spalle, ma appena prima di varcare la linea del campo il numero 9 si volta nuovamente, fugacemente, verso gli spalti, verso di te. Ti accorgi di aver portato la mano sinistra al volto, l'indice e il medio appoggiati sulle labbra, come fai sempre quando sei eccitata.

E lo sei, inutile negarlo, impossibile nasconderlo. La tigre. Quel soprannome nascondeva altre sfaccettature? Faceva sesso così come giocava? In modo appassionato, dominante, aggressivo, rude, brutale? Come sarebbe stato avere la tigre Kojiro Hyuga fra le tue braccia, fra le tue gambe? Il solo pensiero è sufficiente a farti scaldare l'inguine, puoi sentire la tua femminilità reagire nonostante tu sia in mezzo alla folla di tifosi, che ancora acclama l'uomo dei tuoi desideri.

L'arbitro fischia tre volte decretando la fine dell'incontro, lo stadio esplode nuovamente e la schiera di tifosi più accaniti scandisce a gran voce le sillabe che compongono il nome del loro idolo:

HY – U – GA!

HY – U – GA!

L'intera squadra viene a ringraziare i tifosi per il supporto, e senti il cuore accelerare i battiti. Lui tornerà vicino a te.

Invece si ferma qualche metro più in là, si inchina, saluta in direzione di un gruppo di ragazzi che vestono le maglie che ha indossato nella sua carriera, dalle elementari ad oggi, ognuno una diversa, devono essere suoi sostenitori storici. Il mister richiama verso gli spogliatoi, e mentre i giocatori si incamminano in quella continuano a salutare e ringraziare il pubblico, esultando fra loro.

Tutti, tranne lui.

Hyuga percorre a testa alta i metri che lo separano dal tunnel, sogghignando fra sé, ignorando tutti.

Tutti, tranne te.

Aggancia il tuo sguardo poco prima di sfilarti davanti, e non molla la presa fino a quando il percorso non lo obbliga a farlo. Questa volta non ti sbagli, non è solo un'impressione o un desiderio: la tigre ti ha puntato.

La tigre ha fame.