Premessa: Terza stagione, episodio numero 20 (subito dopo il litigio di Lucifer con Chloe tentando di fargli capire che Pierce era Cain).

Appartamento Penelope, madre di Chloe.

Trixie stava dormendo tranquillamente quando senti un vociare nel soggiorno. Aprì leggermente la porta della camera, vedendo sua madre dire a sua nonna Penelope

"Mamma grazie di aver accettato. Volevo portarlo al mio appartamento, ma il tuo era più vicino"

Penelope sorrise

"Non ti preoccupare. Ce una bella camera degli ospiti per questo tuo amico"

Lì vide uscire. Tornarono sostenendo ognuno da un braccio Lucifer. Lui diceva mezza addormentato

"Non dover...e farlo...Io sto bene"

Chloe alzò gli occhi al cielo, dicendogli

"Certo, un fiore. Forza vieni con noi "

Trixie sorrise contenta, sua madre si occupava nuovamente di Lucifer. Sentì sua nonna dire che andava a controllare Trixie. La bambina si precipitò nel letto facendo finta di dormire. Andata via sua nonna si precipitò nel balcone della camera. Aveva scoperto una volta che sedendosi sul pavimento del balcone, vicino la finestra della camera degli ospiti, poteva sentire tutto.

Trixie dovete trattenere una risata, sentendo Lucifer dire accigliato e con la voce assonnata

"Detective fermati, non mi voglio spogliare, ridami la giacca…"

Sbuffò

"...approfitti che sono debole. No! Anche le scarpe con i calzini...detective! Chloe! Sono i miei pantaloni!..."

La voce seppur assonnata divenne sensuale

"...ma forse vuoi giocare?"

Nella camera, Chloe scosse la testa sorridendo togliendogli per ultima la camicia. Lo guidò per distendersi supino nel letto. Gli aveva lasciato addosso solo i boxer neri. Lucifer le afferrò il polso destro quando vide che stava andando, chiedendole con voce debole

"Resta. Non voglio volare via. Per favore"

Chloe annuì di si, dicendogli

"Mi metto il pigiama. Tu tenta di dormire. Sono qui nel bagno della camera. Lasciò la porta aperta"

Lucifer grugni chiudendo gli occhi. Ma Lucifer voleva parlare. Con gli occhi chiusi disse

"Io non vorrei essere un veleno per tutti. In fondo io cosa volevo? La libertà anche per noi eterni. Io non volevo nulla più. Ammetto solo ora però, sono stato troppo avventato. Non dovevo prendere subito la spada. Ma l'ho pagata…"

Lucifer si passò la mano destra sul viso

"...va bene...Non era una famiglia...un esercito eravamo...Non mi manca tutto il paradiso...solo i miei fratelli e sorelle più piccoli...cinque maschi e cinque femmine, dell'età di Trixie...tutto per me…"

Un singhiozzo di pianto scosse il forte re dell'inferno, restando sempre con gli occhi chiusi

"...Mi volevano seguire all'inferno...mio padre e mia madre li mandarono in una altra realtà...solo Azrael si salvò...io porto solamente dolore a tutti...Sono un essere abietto...detective! Chloe scappa via da me...Come vorrei essere...Io odio il paradiso...perché mi devastarono in quel modo? Perché? Bastava rinchiudermi nell'inferno. Mi mostrarono il lato peggiore…"

Con una voce in falsetto

"...Tu sei veleno! Tu sei veleno! Tu sei il male!"

Fu scosso da singhiozzi di pianto. Subito Chloe con indosso una maglietta con un pony sbiadito e un paio di pantaloni di pigiama corse da Lucifer nel letto. Lo abbracciò dicendogli mentre piangeva

"Sfogati Lucifer, sfogati io sono qui con te"

Nel balcone Trixie si asciugò delle lacrime. Odiava il paradiso per aver fatto del male a Lucifer. Sentì Lucifer dire

"Perché non posso essere felice come prima con te e Trixie?"

Chloe sorrise. Anche a lei mancavano i momenti con lui e Trixie. Momenti dove sembravano una piccola famiglia felice. Poi tutto si sfaldò con l'arrivo di Pierce. Lucifer ancora stretto nel suo abbraccio piagnucolò

"Non mi rendevo conto di quanto ero fortunato. Ora ce Pierce al mio posto"

Nel balcone Trixie scosse la testa. Pierce per lei ma era sicura anche per sua madre, non era Lucifer. Quando Pierce era con loro, Trixie lo vedeva troppo freddo soprattutto con lei. Con Lucifer, Trixie poteva parlare di tutto. La bambina era sicura di essere ascoltata, potendo fargli ogni tipo di domanda. Pierce invece le aveva detto chiaramente che era troppo oppressiva

"Parli e parli all'infinito. Invece di perdere tempo studia. Io non sopporto le cose da bambini"

Il peggio per Trixie che quel Pierce non riempiva di attenzioni sua madre, come invece faceva Lucifer che la rendeva sempre felice.

Trixie nel balcone sorrise sentendo Lucifer dire

"Ma perché non faccio paura a tua figlia? Lei vide come sono fatto veramente. Tutti i bambini scappano da me. Io sono odioso ai piccoli umani. La trovo accettabile, meglio di tutti gli altri piccoli umani "

Chloe gli spostò dei ricci dalla fronte, dicendogli un po' commossa

"Trixie possiede il più grande cuore che abbia mai visto. Lei va oltre le apparenze. Piaci a lei, superi un grande test"

Chloe sgranò gli occhi. In quel momento pensò che a Trixie non piaceva molto Pierce. Aveva notato che lo sopportava solo per farla felice. Chloe si domandò se era giusto. Lei non era felice con Pierce. Si era molto stabile e serio. Ma lei voleva la serietà? Invece le piaceva tanto com'era la sua vita con Lucifer. Le mancava veramente. In modo strano ma con tanta delicatezza, Lucifer aveva portato nella sua esistenza una sorta di stabilità che le piaceva. Con Pierce sua figlia Trixie era educata con sforzo, sempre solo per renderla felice, con Lucifer era tutt'altro. Trixie si fidava al cento per cento di Lucifer. Delle volte se Trixie non obbediva ai genitori, l'unico era Lucifer che poteva farla ragionare. Chloe stava per dirlo a Lucifer, ma un russare lievemente fece capire che dormiva. Accarezzandogli quei ricci ribelli, Chloe lo baciò sulla tempia destra, dicendo in un sussurro

"Lucifer manchi anche tu a noi. Ma tu ci allontanasti. Pierce può dirsi anche troppo serio. Non continuerò questa relazione. Una cosa non cambierò mai, sarò sempre tua amica. Dormi tranquillo, non ti farò volare via, tranquillo"

Trixie stava tornando in camera quando vide due angeli volare di fronte la finestra. Un angelo aveva una somiglianza con Lucifer. Quell'angelo però aveva lunghi capelli biondi con indosso un vestito da antico romano. Accanto un angelo più giovane. Tutte due avevano lunghe ali nere. L'angelo più giovane disse a quello somigliante a Lucifer, mentre Trixie era nascosta dietro delle piante nel balcone

"Michael ti prego non farlo. Nostro padre ci punirà. Già ce l'aveva con Uriel per aver rubato la spada di Azrael. Ma se perdiamo questo, come minimo ci farà diventare umani"

L'angelo biondo rise, dicendo

"Dobbiamo farlo. Questo uovo fabergè mostra la verità. Fu creato da Rasputin per la zarina. Quella umana vedrà il vero aspetto di nostro fratello. Non ti preoccupare, solo noi o un anima innocente lo possono toccare senza problemi fermandolo. Vedrai come tornerà all'inferno appena quella umana scapperà da lui"

Un grosso uovo dorato fu posto sotto la finestra. Diventò come un ragno nero, attaccandosi al muro. Il biondo angelo ridacchiò, dicendo

"I primi raggi del sole su questo rivelerà nella camera il vero aspetto di Lucifer. Tranquillo, nessuno lo toccherà"

Scomparsi, Trixie si alzò. Non avrebbe permesso che succedesse. Con attenzione per non cadere, si allungò fino a prendere il ragno. Diventò nelle sue mani un uovo dorato. Decise di nasconderlo.

La mattina dopo.

Trixie si svegliò poco prima dell'alba. Corse fuori la camera per andare in quella dove era Lucifer. Lo trovò che dormiva profondamente. Girò intorno il letto, incrociando lo sguardo assonnato di Lucifer. Il suo amico le sorrise appena. Tornata poco dopo Chloe, trovò Trixie distesa accanto a Lucifer con la testa sotto quella di Lucifer che la cingeva con un braccio. Subito Chloe scattò una foto con il cellulare. Entrò anche Penelope che le disse

"Come facciamo ora? Dovrebbe vestirsi, fare colazione. Sai quanto Trixie sappia attaccarsi quando non vuole muoversi"

Chloe fece segno alla madre di fare silenzio, dicendo rivolta a Trixie

"Trixie alzati. Puoi tornare dopo da Lucifer"

Trixie scosse la testa. Un assonnato Lucifer le disse

"Beatrice non disobbedire a tua madre. Non ti dice una cosa sbagliata. Devi cambiarti e fare colazione. Forza. Puoi tornare dopo. Rendi onore ai tuoi dieci anni"

Penelope era esterrefatta. Sua nipote che obbediva con qualche eccezione, delle volte ribattendo ai suoi genitori, aveva obbedito subito a Lucifer. Chloe disse alla madre, mentre seguiva la figlia

"Mamma forse serve nelle nostre vite qualcuno che sappia capirla"

Poco dopo.

Trixie guardò con attenzione il vassoio con la colazione per Lucifer. Sua nonna Penelope con lei accanto stava portando il vassoio, quando videro uscire Lucifer dalla camera. Con indosso i pantaloni, Lucifer scalzo si metteva la camicia, correndo fuori. Subito Penelope appoggiò il vassoio su un mobile, andando con Trixie fuori. Nel parcheggio Pierce e Chloe stavano litigando. Pierce aveva afferrato Chloe per il polso destro facendola urlare. Videro Lucifer afferrare il polso sinistro di Pierce. Il tenente urlava dal dolore. Lucifer disse qualcosa a Pierce con la faccia vicina e Trixie era sicura gli avesse mostrato gli occhi rossi. Pierce urlò

"Si andrò via dalla centrale...Lo giuro...perdonami Chloe...perdonami!"

Chloe appoggiò la mano destra sulla spalla di Lucifer che lasciò il polso di Pierce che penzolava. Il tenente ripartì in sella alla sua moto. Lucifer stava per andare via senza voltarsi. Vicina a sua nonna Penelope, Trixie giurò che se Lucifer fosse andato via, lei non avrebbe più parlato a sua madre. Invece Chloe fermò Lucifer abbracciandolo. Tornarono insieme nell'appartamento.

Qualche giorno dopo.

Pierce non tornò alla centrale dando le dimissioni, ufficialmente per motivi di salute.

Un paio di mesi dopo.

Grazie a diverse prove giunte a Charlotte in modo anonimo, poté far istruire contro Piers un'inchiesta, dimostrando che era il Peccatore. La notizia aveva fatto gioire Lucifer avendo inviato lui quelle prove fondamentali. In quel periodo poteva essere felice del rapporto con Chloe e Trixie. Soprattutto perché Dan era preso dalla storia d'amore con Charlotte. Tutto questo permisse al re dell'inferno di avere più spazio con Trixie per approfondire il rapporto quasi padre e figlia con la bambina. Un periodo così perfetto che Lucifer decise di dimostrare a Chloe che era il re dell'inferno.

Quella sera stava riempiendo un altro bicchiere di whisky, prima di andare all'appartamento di Chloe e Trixie per la serata Film e Pizza quando senti un movimento di ali. Si voltò vedendo entrare Amenadiel dal balcone. Il loro padre Dio aveva ridato le ali ad Amenadiel, dandogli il compito di trovare Cain per farlo diventare umano. Trovato il fuggitivo, Amenadiel era stato convocato con altri angeli in paradiso pochi giorni prima. Lucifer non lo invitava, avendo sempre trovato il paradiso come una caserma militare.

Amenadiel disse visibilmente stanco a Lucifer, accettando un bicchiere di whisky

"Tu non crederai cosa hanno combinato Michael e Sael. Qualcosa che doveva portare dolore a te, ma fallirono..."

Lucifer non poteva credere di meno, sapendo quanto Michael lo volesse vedere sofferente. Amenadiel continuò

"...la notte che trascorresti con Chloe all'appartamento di sua madre Penelope, Michael con Sael volevano far emergere la tua parte bruciata. Per riuscirci avevano usato l'uovo di fabergè magicato da Rasputin. Non l'hanno più trovato. Visto che per il libero arbitrio dal paradiso non si può controllare il pianeta Terra, ogni angelo deve cercarlo in una zona assegnata. L'unica cosa bella che Michael e Sael sono diventati giardinieri del paradiso senza ali o poteri. Ti giuro fratello sono stremato"

Sedendosi a uno sgabello del bar. Lucifer stava per dire qualcosa, ma Maze li interruppe uscendo dell'ascensore, dicendo

"Tu e Chloe avete una fortuna spacciata…"

Buttando un quotidiano tra i due fratelli

"...Un detenuto cui Cain ammazzò tutta la famiglia l'ha strangolato, uccidendolo consapevolmente molto piano"

Lucifer appoggiò il bicchiere sulla foto di Cain, dicendo a Maze seduta sul bracciolo del divano

"Cose che capitano. Ti manca?"

Maze lo guardò accigliata

"Si lo capisco. Per eoni mi ricorderai il mio errore. Sono abituata…"

Si alzò dirigendosi all'ascensore, dicendo senza voltarsi

"...accettò tutto ora che comprendo di voler restare sulla Terra. Vado a gestire il Lux, le taglie sono fiacche in questo periodo"

Amenadiel sorrise al fratello dandogli una pacca al braccio destro

"Sono felice per te. Un periodo piacevole"

Lucifer sorrise, dicendo al fratello mentre guardava l'orologio alla parete

"Devo correre da Chloe e Trixie. Tu fai come vuoi nell'attico"

Appartamento Chloe e Trixie.

Trixie era elettrizzata per le prossime vacanze di Pasqua. Lucifer le avrebbe portate alla villa sulla spiaggia più esclusiva di Los Angeles.

Davanti la porta dell'appartamento, Lucifer respirò profondamente. Sperava di non perdere il coraggio, per mostrare a Chloe e Trixie la sua parte bruciata. Aveva deciso di farlo prima che le cose diventassero più serie tra di loro. Aprì la porta con un gran sorriso, felice dall'abbraccio di Trixie. Sperava di non perdere tutto.

Poco dopo.

Lucifer si sedette sul divano, mettendo dello spazio tra lui e le sue umane preferite, sedute dall'altra parte. Gli disse con il sorriso più sincero

"Chloe e Trixie voi due siete da sempre le stelle più luminose della mia eterna vita. Stelle più luminose di quelle che avevo creato in cielo. Per questo devo finalmente mostrarvi la prova…"

Era certo l'avrebbero scacciato

"...che sono il re dell'inferno. Vi prego ricordate sempre che sono io. Non vi farei del male o a nessun altro. Non sono il male, punisco il male…"

Il sorriso sparì

"...comunque se vorrete che vada via lo accetterò. Non mi rivedrete più, tornando all'inferno. Va bene. Togliamoci il dente"

Chloe e Trixie videro il loro Lucifer diventare un essere dalla pelle bruciata, gli occhi di fuoco. Distolse quello sguardo di fuoco aspettandosi di tutto.

Trixie stava per andare da Lucifer, ma sua madre Chloe la trattenne. La bambina gli disse, togliendosi dalla presa della madre

"Mamma non essere ridicola. Si tratta sempre di Lucifer"

Chloe vide quel re dell'inferno sussultare, commosso a Trixie che gli buttò le braccia al collo dicendogli

"Non cambia nulla Lucifer. Non ci mentisti mai. Sei sempre il nostro Lucifer"

La detective cercò di zittire il suo cervello che le urlava di cacciarlo dell'appartamento, trovare un esorcista, sparargli per ucciderlo, visto gli aveva detto di essere vulnerabile vicino a lei. Le paure si zittirono sentendolo dire a Trixie

"Ricorda sempre che per me resterai come una figlia. Più del sangue tu sei mia figlia del cuore"

Lucifer chiuse gli occhi di fuoco sperando di ricordare ogni momento, ogni gioia con loro. Aprì sorpreso gli occhi al tocco della mano di Chloe sulla spalla di Trixie. Era sicuro avrebbe tirato a se la bambina. Invece lo sguardo di Chloe era pieno di comprensione. Gli disse con un sorriso commosso

"Lucifer non potrei mai scacciati o peggio. Sei una brava persona. Ora come ora sono arrabbiata con il paradiso per quello che ti hanno fatto"

Trixie si allontanò quel tanto da guardare Lucifer negli occhi

"Anche io sono arrabbiata con tutti quelli del paradiso. Dovrebbero andare in prigione"

Lucifer non poteva credere che lo accettassero. Non poté trattenere le lacrime, scosso da singhiozzi di pianto, un pianto di felicità stretto nell'abbraccio comune delle sue umane preferite che lo accettavano senza remore.

La mattina dopo. Camera da letto di Chloe. Alba.

Lucifer si svegliò con una strana sensazione. Si sentiva come pieno nel petto, quasi come avesse avuto una voragine prima. Guardando alla sua sinistra sorrise felice. C'era Trixie e poi Chloe profondamente addormentate. La loro serata era continuata in modo normale, con pizza e il film Disney Moana. Quando fu l'ora di portare nel letto Trixie mezza addormentata, lei aveva proposto alla madre

"Mamma stanotte dormiamo tutte tre nel lettone della tua camera. Cosi Lucifer capirà ancora di più quanto gli vogliamo bene, dopo averci mostrato il viso bruciato…"

Rivolgendosi a lui

"...A proposito Lucifer, il tuo viso più cool del viso di Maze"

Chloe aveva accettato, dicendo a Lucifer travolto un po' da tutte quelle emozioni

"Lucifer io sono d'accordo. Ti presterò un pantalone che può starti corto, con una maglietta di pigiama con un ufo disegnato"

Ed eccolo, il re dell'inferno Lucifer che non si era mai sentito così bene nonostante il pigiama fuori dai suoi canoni di moda. Con cautela Lucifer scese dal letto per dirigersi in cucina, voleva preparare la colazione. Al risveglio delle sue umane preferite gli sembrò, come fossero da sempre una famiglia.

Due giorni dopo.

In collaborazione con Maze, Trixie organizzò un primo appuntamento per Chloe e Lucifer.

Doveva essere la serata dei tacos. Invece Chloe e Lucifer quella sera trovarono il tavolo apparecchiato molto romanticamente. Una cena pronta. Soprattutto due vestiti da gran galà, comprendendo Lucifer che doveva essere occupata Maze. Trovarono anche un biglietto di Trixie

"Cara mamma e Lucifer godetevi il vostro primo appuntamento. Io con Maze siamo da nonna Penelope, vuole farci vedere i film più truculenti dove aveva recitato. Non sarete interrotti da nessuno. Grazie a Ella per le prossime ventiquattro ore non siete disponibili per la centrale. Quindi non avete scuse"

I due sorrisero, decidendo di godersi quel momento. Si cambiarono per poi cenare. Fu una cena molto romantica per entrambi. Dopo cena, grazie a una playlist nel cellulare di Lucifer ballarono finendo per baciarsi. Nessun suono di cellulare o persona inaspettata lì interruppe. Lucifer la prese in braccio stile sposa portandola in camera da letto. Dove Chloe dimostrò quanto accettava Lucifer, facendo l'amore anche con la sua versione bruciata e con le ali intorno a loro. All'alba, Chloe disse stretta a Lucifer

"Sto crollando dal sonno, ma non vorrei perdere un secondo con te"

Lucifer le baciò la fronte, dicendole mentre la copriva con una coperta

"Dormi tranquilla amore mio. Al tuo risveglio avremmo tanto da vivere"

Chloe sorrise, lasciandosi andare nei sogni.

Due settimane dopo. Giorno di Pasqua. Mattina. Villa al mare di Lucifer.

Al pranzo di Pasqua non era mancato nessuno della loro famiglia speciale, come la definiva Trixie. C'era Amenadiel, Linda, Maze, Charlotte, Dan, Ella. Questi ultimi Dan ed Ella ancora ignari del mondo tra inferno e paradiso di Lucifer.

Il pranzo preparato da Lucifer con la collaborazione di Trixie e Chloe fu molto apprezzato da tutti. Così apprezzato quel pranzo che ognuno degli invitati portò via qualcosa che era rimasto.

Rimasti soli, Lucifer disse a Chloe e Trixie guardando l'enorme tavola del pranzo

"Propongo di lasciare tutto così. Domani faccio venire una ditta per pulire. Per rilassarci in veranda"

Proposta accettata dalle sue donne.

Qualche ora dopo.

Azrael comparve nella veranda, mentre Lucifer era seduto in un divano con Trixie e Chloe al suo fianco. Stavano guardando un film di fantascienza grazie un enorme schermo tv in veranda. Vedendola, Chloe gli disse

"Azrael ce qualcosa per te"

Correndo nella villa, per tornare con un contenitore per alimenti e un enorme uovo di Pasqua, dicendole

"Un po' del pranzo di oggi. Questo uovo da tutti noi"

Azrael era sempre piacevolmente sorpresa da Chloe. L'angelo le disse un po' triste

"Volevo esserci…"

Si sedette a una poltrona vicino a loro tre, mangiando qualcosa dal contenitore alimentare

"...magari potevo dire la verità a Ella. Ma padre Dio vuole che cerchiamo nei momenti liberi quell'uovo dorato. Per fortuna non risulta usato. Michael e Sael sono certi di averlo lasciato sotto la finestra della camera all'appartamento di tua madre"

Chloe alzò le spalle, dicendole

"In un certo senso sono contenta. Volevano fare una cattiveria contro Lucifer"

Trixie disse un po' assonnata

"Il giovane lo aveva detto"

Crollando per il sonno appoggiando la testa alla gamba destra di Lucifer. Nello stesso momento Azrael guardò Trixie con un mezzo sorriso, chiedendo

"Quale giovane?"

Lucifer rise ad Azrael

"Il film che stavamo vedendo. Di sicuro lo sogna"

Azrael annuì un sì, continuando. Lucifer aveva un sorriso compiaciuto sulle labbra.

La mattina dopo.

Trixie si svegliò stiracchiandosi. Sulla scrivania nella camera, aveva lasciato le quattro uova di Pasqua che gli avevano regalate, già rotte. Voleva mangiare la cioccolata. Scoprì che la cioccolata non c'era. Al posto un biglietto della madre

"Scimmietta io ti conosco. La cioccolata sarà usata da Lucifer che vuole fare dei biscotti. Se ti svegli in tempo potresti aiutarci"

Svelta Trixie si pulì, vestendosi in un lampo. Con sua delusione trovò Lucifer con sua madre che pulivano la cucina. Il re dell'inferno le disse con un gran sorriso

"Consolati che tra mezz'ora sono pronti"

Trixie notò la sala da pranzo pulita, spiegando sua madre

"La ditta di pulizia è arrivata stamattina. Efficientissimi"

Trixie li avrebbe voluti vedere. Si accorse che sua madre e Lucifer parlavano sottovoce. Fu Lucifer che le disse

"Trixie vorrei chiederti una cosa. Ti assicuro che non sono…"

Guardò Chloe

"...noi non siamo arrabbiati. Anzi. Per caso, quella notte della sparizione dell'uovo dorato, tu lo prendesti da sotto la finestra? Ricorda che io capisco quando si mente"

Trixie abbassò lo sguardo

"Era ingiusto quello che volevano farti. Quello che assomigliava a te Lucifer, voleva che la mamma vedesse il tuo viso bruciato. Era certo che sarebbe corsa via, così tu tornavi all'inferno. Non potevo permetterlo"

Lucifer si allungò sul bancone della cucina, dicendole

"Hai fatto benissimo Trixie. Ieri notte abbiamo parlato con mio fratello Amenadiel. Pur di riavere l'uovo, mi permette di gestire l'inferno da qui senza tornare"

Trixie spalancò gli occhi, guardando Lucifer e la madre che sorrideva felice come lei. La bambina gli rivelò

"Dobbiamo andare all'appartamento. Si trova nella mia camera"

Quello stesso giorno. Appartamento.

Trixie corse nella sua camera, seguita da Chloe, Lucifer e Amenadiel che si fermarono vicino il divano. L'angelo disse al fratello

"Questi oggetti di solito stimolano l'avidità degli esseri umani"

Lucifer guardò il fratello con un sorriso raggiante

"Invece Trixie lo teneva nascosto solo per proteggermi"

Amenadiel era felice per suo fratello che aveva ottenuto l'accordo con il loro padre Dio. In cambio dell'uovo dorato, poteva gestire l'inferno dalla Terra e un giorno seguire Chloe in paradiso, ma tornando sulla Terra per aiutare Trixie o gli eredi.

Trixie aveva nascosto l'uovo in un pupazzo del personaggio di Hamtaro. Tornata nel soggiorno consegnò il pupazzo a Lucifer che lo diede a Amenadiel. Tutti videro come un flash luminoso. Amenadiel disse

"Accordo finalizzato. Io porto questo in paradiso"

Lasciando il pupazzo vuoto tra le mani di Lucifer. Il re dell'inferno guardò le due donne ancora incredulo. Si inginocchiò di fronte Chloe, dicendole

"Non osavo chiederlo perché sarei dovuto tornare all'inferno. Ma ora voglio farlo, Chloe vuoi sposarmi?"

Chloe guardò sorpresa Trixie che aveva gli occhi lucidi, dicendo con voce rotta

"Si Lucifer, ti sposo"

Alzato Lucifer la baciò con passione, dicendole

"Devo comprare un anello…"

Prese in braccio Trixie

"...Mi aiuterai tu nella scelta dell'anello per tua madre"

Un abbraccio comune unì quella famiglia felice.

FINE