IO DESIDERO ….
Un nuovo caso per la squadra di Gibbs, portato via il cadavere ritrovato un uomo sospetto fuggì Ziva e Tony lo rincorsero "Fermo!" gridò Ziva, percorse due isolati interi non vedendolo più "Tony l'ho perso" – "Torniamo da Gibbs!". Sene stavano andando quando avvertì il rumore del grilletto si girò lentamente "Io non lo farei" armò il cane puntando l'arma, il lazo d'orato prese la pistola e Diana la frantumo tra le dita. "Tu chi sei"l'uomo cercò di aggredirla ma Diana con un calcio lo scaraventò a diversi metri di distanza. "Wow! Questa è la donna dei miei sogni" commentò Tony con gli occhi luccicanti.
Lanciò il lazo per darsi lo slancio giusto saltando nel cielo azzurro. Tony seguì l'interrogatorio dal doppio vetro, Ziva pose sul tavolo le foto del Generale morto costringendo l'uomo a confessare. Gibbs si unì a Tony girò la manopola alzando il volume. "Senta non ho ucciso quell'uomo".
"Però lei ha detto che lo conosceva".
"Questo è vero, sapevo che era il padre di mia moglie, volevo farle una sorpresa portandolo a casa. Lui lasciò lei e sua madre scappando con un'altra donna. Odiavo quell'uomo ma volevo dargli una seconda opportunità con sua figlia". Ziva prese le toto mettendole nella cartella gialla "Lei aspetti qui".
L'uomo era dolorante dal colpo lanciato da Diana teneva nella mano del ghiaccio arrotolato in uno strofinaccio"Invece di accusare me, perché non cercate la donna che mi ha atterrato con un calcio?".
"Quale donna DiNozzo?"
"Non sappiamo chi fosse capo, ma dovevi vederla era bellissima sembrava una dea. E poi aveva….". venne interrotto da Ziva "Lo lasciamo andare?" – "Non abbiamo prove contro di lui Ziva" rispose Gibbs fissando il vetro.
Ziva uscì dall' ufficio dopo una lunga mattinata, entrò sulla sua Mini rossa sfrecciando sulle strade con guida spericolata, non si accorse subito della luce rossa al semaforo inchiodando all'ultimo. Una volta che fu verde partì sgommando, una spia si accese sul cruscotto fermò la macchina accostando sul ciglio della strada. Aprì il cofano cercando il problema, chiamò il carro attrezzi ma dovette aspettare circa quaranta minuti richiuse il cofano sedendosi sopra a gambe incrociate. Una macchina accostò tirò giù il finestrino del passeggero "Serve aiuto?" rispose l'uomo, Ziva lo guardò "No grazie!" – "Dimmi cosa posso fare per te?" lei si avvicinò al finestrino appoggiando le braccia sul cofano "Se lei fosse un mago le chiederei di farmi aggiustare la macchina all'istante". Le toccò il braccio "Desiderio esaudito!".Ziva aggrottò la fronte "Non capisco …. Lei è quel Max e qualcosa che dice di regalare i sogni?".
"Sono Max Lord! E lei?". Domandò con attrazione "Ziva David NCIS" Max Lord fu ancora più incuriosito "Lei mi è simpatica. Le regalerò un desiderio in più". Ziva continuava a non capire "Lei è strano lo sa?" fece una smorfia "Qual è il desiderio più profondo?".
"Non credo che lei possa esaudirlo" strinse gli occhi alzando il mento "Comunque desidererei tanto che mio padre tornasse". "Desiderio esaudito" rispose Max Lord tirò su il finestrino andando via. In pochi attimi il carro attrezzi arrivò"Ha chiamato lei il soccorso?" senza parole annuì. la sua auto in riparazione tornò a casa, aprì la porta trovando in cucina Eli David preparava la cena con grembiule di Ziva "Abbà!" corse fra le sue braccia "Ciao Ziva".
"Ma come … come …?"
"Siediti Ziva" la prese per mano portandola alla sedia del tavolo "Esattamente non lo so, ma quando hai detto che mi rivolevi mi sono trovato nel tuo appartamento" le asciugò le lacrime col le dita "Non importa come, pensiamo solo che sia stato un gesto di Dio". Annuì contemplando il padre ritrovato.
Sullo schermo piatto il video virale di Max Lord lo mandavano in onda sempre "La vita è bella ma può essere migliore!" Tony la spense col telecomando "Ma dai, è solo un truffatore che dice di regalare desideri"- "Quel truffatore si è appropriato di una gran fornitura di petrolio in poco tempo, e nessuno sa come" – "Tu capo ci credi a questa storia dei desideri?" Gibbs era più interessato al caso che a preoccuparsi di Max Lord "Pensiamo al caso e poi a Max Lord". Arrivò al lavoro col padre sorprendendo la sua squadra
"Ile David!" –"E' un piacere rivederla Gibbs" alzò lo sguardo avanzando sulle scale "Voglio vedere la faccia di Leon quando mi vedrà". Tony bisbigliò a Gibbs "Ora ci credi a Max Lord?" alzò il palmo della mano dando uno scappellotto sulla testa, Ziva avvertiva la tensione con lo sguardo di Gibbs incollato a lei "Spero che tu sappia quello che hai fatto". Leon era in ufficio seduto alla scrivania parlando col segretario della difesa "Si Signore Non si preoccupi" vide entrare l'amico Ile non ascoltando il segretario all'altro capo del telefono "Mi spiace ma ora ho delle faccende importanti di cui occuparmi" riagganciò il telefono restando immobile col la mano sulla cornetta "Ile?" – "Ciao Leon" si abbracciarono come vecchi amici "L'ultima volta che ti ho visto ti avevano ucciso insieme a Jackie".
"Lo so hai molte risposte ma nemmeno io conosco la risposta. Beviamoci su".
I giorni passarono e per Ziva erano momenti felici, anche se doveva convivere con le conseguenze del suo desiderio, il caso andava avanti ma lei era diversa, in palestra non era più affiatata come prima. Avvertiva dolori forti dopo i suoi allenamenti e sul lavoro era distratta. Tony se ne accorse subito le faceva aprire gli occhi magli ringhiava contro.
"Ziva ma non vedi quello che ti sta capitando? Ti lasci scappare i sospettati, ti fai mettere a ko. Dove hai messo il tuo spirito combattivo?".
"Smettila Tony! Non capisci che mio padre ora è tutto quello che ho?. Farà ritorno in Israele tornando a dirigere il Mossad. Tornerà tutto come prima!".
"A quale prezzo Ziva?" sbraitò Tony "E la zampa di scimmia! Come il racconto di William Jacobs. Ti toglierà quello che hai".
"Ziva, Tony ha ragione!". Non poteva crederci che anche Gibbs era contro di lei, lo aveva salvato da Ari, era come un secondo padre per lei. "Non faresti anche tu la stessa cosa se avresti l'occasione di rivedere tua moglie e tua figlia Gibbs?".
"Mi mancano ogni giorno che passa Ziva, ma non esaudirei mai questo desiderio, perché non sarebbero loro". I suoi occhi azzurri parlavano da soli "Tony , Ziva con me, andiamo a casa di White".
La casa di White era una graziosa villetta in un quartiere tranquillo di Washington, Ziva passò dal retro e Tony e Gibbs dal davanti Gibbs mostrò il distintivo"White? NCIS!" come la prassi dei sospettati cercò di scappare dal retro, "NCIS!" rispose Ziva cercò di difendersi ma la gettò a terra scappando dal giardino sul retro. Ziva si rialzò inseguendolo scavalcando le staccionate dei vicini, una macchina scura arrivò incontro a White, Ziva estrae la pistola ma il conducente la colpì al collo. Il rumore dello sparo fece si che i due agenti la raggiungessero. "Ziva" Gridò Tony "Capo l'auto!" – "Ci penso io DiNozzo" Diana arrivò in volo atterrando sul tetto della macchina staccò la portiera del conducente "Non muoverti!" con la sua forza fermò l'auto "Arrestateli pure". Vide Ziva sdraiate nel sangue "Andrà tutto bene" gli mormorò in ebraico "Ancora tu". Lasciamela la porterò in ospedale, le ambulanze ritarderanno, per colpa di Max Lord ci sono casini in tutta la città". Tony la stringeva in grembo "dammela" ribadì Diana, angosciato la lasciò a diana la prese in braccio "E' Colpa del desidero che ha espresso, la zampa di scimmia le sta togliendo la sua forza".
"Ci penso io a lei, raggiungimi in ospedale"Diana corse a super velocità "Fai in fretta!" gridò Tony.
"Che ti avevo detto capo, esisteva la donna". Gibbs gli sganciò un secondo scappellotto.
In ospedale i dottori passarono in sala operatoria cercando di togliere il proiettile dal suo collo senza toccare le parti non compromesse. Perse molto sangue e di medici furono costretti alla trasfusione. Ziva era ancora sotto l'effetto dell'anestesia, Tony si stropicciò gli occhi concedendosi un caffè alla macchinetta. Si prese prima una barretta al cioccolato tirò fuori altre monete dal portafogli "Tieni. Questo è meglio" – "Grazie capo. Sta ancora dormendo. Capo è colpa di quel desiderio dobbiamo fare qualcosa" Gibbs cercò di farlo calmare, gli indicò la sedia "Dai calmati, siediti. Dobbiamo convincerla ad annullare il desiderio". Eli David giunse in ospedale "Come sta mia figlia?" alzarono lo sguardo su essi "Ci sarebbe restata secca. È colpa sua!" ringhiò Tony "Perché non se ne torna da dove è venuto?!".
"Tony calmati!. Il mio agente ha rischiato la vita per il suo desiderio!". Alla tele nella saletta Max Lord era in onda convincendo tutti di esprimere un desiderio "Esprimi un desiderio …. Qualunque cosa …..".
"Tony va da Ziva!". Si sedette al suo capezzale prendendo la sua mano fra le sue "Ziva svegliati, rinuncia al desiderio!".
"Esaudito… Esaudito… Esaudito" ripeteva Max Lord, respingendo Diana con in dosso l'armatura di Asteria. "Questo mondo era bellissimo così come era e non puoi avere tutto. Puoi solo avere la verità . e la verità è bellissima quindi guarda quanto ti costa il tuo desiderio. Perché non sei l'unico ad aver sofferto. Devi esse l'eroe. Solo tuo puoi salvarci. Rinuncia al tuo desiderio se vuoi salvare questo mondo". Frase presa dal film
Tony era ricurvo su Ziva sperando che si svegliasse, il padre sulla soglia della porta "Rinuncia al tuo desiderio, se mi senti rinuncia".
Le parole di Diana toccarono tutti nel mondo "…. Un mondo in cui tutto era diverso, finalmente un mondo in cui erano amati, visti e apprezzati, finalmente. Ma cosa ti costa? Vedi la verità?... frase preso dal film
Ziva riaprì gli occhi col dolore dentro sé, "Tony mi dispiace" – "Non dirlo nemmeno per scherzo". Le baciò la fronte bagnandola con le lacrime cadenti. Si voltò verso il padre piangendo gli disse che gli voleva bene "Ti voglio bene Abbà! Rinuncio al mio desiderio". I desideri di tutti si annullarono.
La mattina dopo al suo risveglio ancora dolorante nella stanza ritrovò tutti sul comodino c'era un vaso di fiori con attaccato un biglietto "Lo hanno portato sta mattina" rispose Tony dandole il biglietto, Era scritto in ebraico la frase diceva "Guarisci presto Ziva." Firmato Diana. Lo ripose sul comodino, prese il mazzo di fuori sentendo il loro profumo "Grazie Diana" in ebraico.
