Capitolo 1
«Stop!» gridò il regista con tutta la sua rabbia. Scivolò dalla sedia e si avvicinò con altri «Stop, stop, stop, stop... STOP!». Sbatté la sceneggiatura sull'ultimo "stop". «Che diavolo c'era che non andava questa volta!?» sbottò Neo Cortex puntando il blaster per aria. «Non è colpa tua, dottore. Tu sei stato grande, perfetto... Anzi più che perfetto!» ha detto Raul, voltandosi poi al bandicoot «È Crash che continua a sbagliare le battute!». «Crash... Che era questo?» domandò l'uomo in tono ovvio. Il marsupiale arancione borbottò confusamente qualcosa. Raul ringhiò di rabbia. «Spegnete quel playback per favore!» ordinò il regista, alzandosi successivamente in piedi per allontanarsi «Mi fai morire... Tu vuoi la mia morte!». «Porca miseria, Crash! Quante volte la dobbiamo ripetere questa maldetta scena!?» esclamò lo scienziato cominciando ad andarsene via «Raul! Io vado nella mia roulotte... A pianificare!». L'uomo annuì mentre sorseggiava un bicchiere d'acqua, dirigendosi verso lo scenario «Io ho lo stomaco a pezzi! Questo set è un casino! Ripulite il teatro, tiratelo fuori di lì o chiudetecelo dentro! Via le luci e tu dai pausa!». «Pausa!» gridò il cameraman appena ricevuto l'ordine. «Pausa! Solo mezz'ora!» aggiunse il regista, camminando verso la sua roulotte. Crash iniziò a versificare con tono implorante, ma Raul aveva già avviato un ritmo sostenuto verso la porta per la sua roulotte, entrandoci.
Eddie Valiant gli guardò passare, non avendo nemmeno un'occhiata. Ovviamente, il detective sapeva chi era, non personalmente, ma semplicemente per reputazione. Crash era stato famoso nell'epoca pre-2000 ed ora era sul punto di riguadagnarsi la fama perduta. Ma Eddie non era qui per vedere attori famosi, infatti commentò «Videogiochi.». Bevendo un sorso di liquore prima di mettere la bottiglia nella tasca interna della giacca, si fece strada attraverso gli studi affollati della Nintendo.
La donna della reception spalancò le porte dell'ufficio di Shuntaro Furukawa «Il signor Furukawa? Il signor Valiant è qui per...». L'uomo, che Eddie presuppose fosse Shuntaro, alzò rapidamente la mano, mettendo a tacere la segretaria. Sembrava occupato, sporgendosi su un impiegato mentre una sequenza di Metroid veniva riprodotta su un grande proiettore musicale. La segretaria si voltò per affrontare Eddie «La riceverà subito.» e lo superò, chiudendo le porte con un leggero tonfo.
Avendo un momento per osservare l'uomo, Eddie notò che il dirigente era vestito tanto bene per quanto era ricco e sembrasse intellettuale sotto gli occhiali da vista che portava. Migrò lentamente verso un tavolino da caffè, ispezionando la custodia del primo Super Mario Bros, mentre la musica suonava in sottofondo.
Ci fu un forte scoppio in sottofondo ed il detective si voltò. «No, no, no!» disse Furukawa. «Aspetta che si rimetta in piedi e poi si fai che Samus gli possa infliggere altri danni.» spiegò l'uomo giapponese mentre enfatizzava con il suo pugno schiaffeggiato nel palmo. L'impiegato annuì «Ok, capo», prese tutto l'occorrente e corse fuori dalla stanza, attraverso un pannello nel muro.
Il dirigente della Nintendo si voltò lentamente verso l'altro «Lei che cosa sa del mondo videoludico, signor Valiant?». I suoi occhi scuri e luccicanti lo fissarono, nel tentativo di innervosirlo. Infilando le mani nella giacca, Eddie alzò le spalle «Che non ce n'è un altro come quello... Almeno che io conosca.». Shuntaro si avvicinò seriamente «Sì, infatti. Non c'è mondo che sia più caro: io sto venticinque mila dollari sotto con questo Crash 4!Quel bandicoot mi pasticcia le scene e non si concentra sul lavoro... E lo sa perché?». Valiant sbuffò «Sarà qualche botta sulla testa di troppo o per il fatto che sia sempre stato idiota?». «Non è per il fatto che sia idiota: se fosse quello, Naughty Dog lo avrebbe venduto anni prima!» rise Furukawa «E poi è un videogioco! Gli può buttare quello che vuole: non se ne accorge mica! Ma se ha problemi di cuore... Anche lui va in pezzi, come lei e me.». Con ciò, tirò fuori un pezzo di giornale dalla giacca e lo porse all'altro «Legga qua.», vagando poi nel suo ufficio. «Vista tubare su un piatto di calamari con Donnaruto Don Giovanni Tawna Bandicoot, fidanzata di Crash Bandicoot.» lesse l'uomo in impermeabile «Ed io che c'entro in tutto questo?». Furukawa tornò a guardarlo «Lei è l'investigatore privato: lo scopra.». Eddie sospirò mentre porgeva il giornale «Guardi, non ho tempo per questa roba.». Shuntaro allungò la mano e gli afferrò il braccio «Senta Valiant, per noi è solo un mutante che ricorda vagamente Pamela Anderson e Jessica Rabbit, ma per lui è l'angelo del focolare!». Il dirigente si guardò intorno, prima di guardare l'investigatore «Io voglio che lei la segua e mi procuri un paio di fotografie piccanti per dare una svegliata al bandicoot.». «Io non ci lavoro a VideoGame City.» mise in chiaro Valiant, pronto ad andarsene immediatamente. «Che cosa ha che non va VideoGame City? Tutto il mondo va pazzo per VideoGame City!» gli chiese Furukawa, tirandolo indietro. «Allora ci mandi tutto il mondo: io non ci vado.» scattò il detective, tentando di nuovo di allontanarsi. Il giapponese lo tirò indietro ancora una volta «Ehi, bello!». Eddie alzò gli occhi al cielo, mentre Shuntaro lo faceva voltare e lo conduceva alla scrivania «Se lei non vuole andare a VideoGame City, non è obbligato ad andare a VideoGame City. Nessuno ha detto che devi andare a VideoGame City, mi pare.». Il dirigente della Nintendo spinse poi Eddie su una sedia «Si metta a sedere, Valiant.». Furukawa gli passò accanto e si diresse verso la sua scrivania «La moglie del bandicoot canta in un locale che si chiama Club Inchiostro e Tempera. Spettacolo di videogiochi e clientela soltanto umana, ok?». Si sedette così sulla sua sedia «Allora che mi dice, Valiant?». L'altro non rispose: guardò la bottiglia di liquore dietro al dirigente. Shuntaro si spazientì e si sporse in avanti «Eh?». Valiant gli lanciò un'occhiata, prima di alzarsi e di passargli davanti. «Il lavoro le costerà cento dollari più le spese.» disse il detective, afferrando un bicchierino e la bottiglia. L'uomo orientale si alzò e si voltò a guardarlo indignato «Ha detto cento dollari? Ma è ridicolo!». «Anche questo lavoro!» ribatté l'investigatore. Furukawa sospirò prima di forzare un sorriso «E va bene, va bene... Avrà i suoi cento dollari.». Abbassò in seguito lo sguardo sulla bottiglia «Si serva pure, Eddie.». Eddie versò il liquido nel bicchiere «Se proprio insiste.». Nel mentre Shuntaro si sedeva per scrivere l'assegno, un trambusto iniziò a salire dall'esterno. Valiant si sporse verso il finestrino, posando la bottiglia ed alzando leggermente con le dita le persiane per vedere fuori.
Un trio di uomini delle consegne stava lottando per tenere una cassa per animali, con su scritto Kingdom Hearts dal camion, ma la scatola è caduta improvvisamente e si è aperta. Un gruppo di piccoli Heartless uscì immediatamente fuori ed iniziò svignarsela. I lavoratori si sono subito affrettati a prenderli, ma i mostri si sono limitati a schivare o a correre in tondo.
Eddie lanciò un'occhiata a Shuntaro, che non sembrava turbato dal frastuono esterno. Si voltò di nuovo a guardare fuori dalla finestra scuotendo la testa, solo per essere accolto da una grossa testa viola e due corna gialle. Valiant gridò di sorpresa e si nascose sotto il davanzale. Furukawa si alzò rapidamente, chiedendosi quale fosse il problema. Sorrise velocemente e si avvicinò «Siamo nervosetti, eh Valiant?». Con il suo orgoglio ferito, il detective si alzò rapidamente dal pavimento. «È solo Spyro.» disse il dirigente con un sorrisetto, mentre consegnava l'assegno. L'investigatore strappò l'assegno dalla sua mano e ringhiò «Lo so benissimo chi è!». L'uomo giapponese sorrise, aprendo le persiane «L'ho avuto quando Toys for Bob mi ha permesso di pubblicare la Reignited Trilogy sulla Nintendo Switch. E il più bello è che...». Prima di concludere, frugò nelle sue tasche e aprì la finestra «Lavora per le sue gemme.». Gli lanciò così delle pietre, che il drago viola accettò con un sorriso prima di volare via Shuntaro chiuse la finestra ancora sorridendo. Eddie scosse la testa irritato «Io non lavoro per dei sassi che funzionano solo nell'immaginario.» e alzò l'assegno «Dove sono gli altri cinquanta?». Furukawa gli mise un braccio intorno alla spalla «Diciamo che gli altri cinquanta saranno il frutto Wumpa che l'aspetta alla fine del lavoro.». Valiant gli lanciò un'occhiataccia «Lei frequenta troppi bandicoot da un po' di tempo.».
Uscendo, Eddie schivò a malapena uno dei tanti draghi di Spyro The Dragon che entravano nell'edifico. Valiant, appena non gli fu sotto vista, gli lanciò un altezzoso «Humph.» e tornò a guardare l'assegno. Si avviò rapidamente giù per le scale, osservando i terreni affollati dello studio e si fermò in fondo ai gradini, trovandosi ad ascoltare il rumore di una specie di aspirapolvere.
Guardando alla sua sinistra, il detective vide quella palla rosa che era Kirby intento ad aspirare e risputare la spazzatura.
Fu spinto in avanti all'improvviso e guardò indietro per vedere un gorilla in cravatta rossa dietro di lui. Donkey Kong scimmiottò qualcosa, prima di passare velocemente.
Era ora di andarsene da lì. Eddie si avviò rapidamente verso l'uscita degli studi, schivando videogiochi che arrivavano da tutte le parti e da ogni angolo. L'ultima cosa che vide, prima di andarsene, fu Wario che si schiantava, con la sua moto, addosso ad una panchina, facendo volare l'uomo seduto dall'altra parte dell'area.
Eddie tirò un sospiro di sollievo mentre lasciava la Nintendo. Corse velocemente verso un tram rosso, proprio mentre il controllore stava per chiudere la porta. Valiant frugò nelle tasche, tirando fuori l'assegno dei cinquanta dollari. Il vecchio ringhiò alla vista del pezzo di carta «Ma che ho, la faccia da banca?» e chiuse la porta, facendo risuonare un campanello per indicare al conducente di partire.
Mentre il mezzo partiva, il detective ripose l'assegno e saltò sul retro del vagone, dove sostavano già due bambini. «Ehi, aspettatemi!» gridò un ragazzo intento a raggiungere il veicolo pubblico. I due coetanei seduti iniziarono allora ad incitarlo di muoversi e di accelerare il passo. Il ritardatario era a portata di mano del tram, sporgendo le braccia nel tentativo di aggrapparsi alla piccola piattaforma che si estendeva dal carrello. Eddie allungò una mano e afferrò il bambino, sollevando il piccolo ragazzo nell'unico punto vuoto accanto a lui. Con l'amico finalmente a bordo, uno di quelli già seduti dall'inizio domandò «Ehi, amico, non ce l'hai la macchina?». Valiant scrollò le spalle «E che te ne fai? A Los Angeles abbiamo i migliori mezzi pubblici del mondo.»
