Atto 0 - Prologo
| Eggmanlandia | - | Sonic The Hedgehog |
Nel laboratorio di Eggman c'erano file di tubi di stasi contenenti un miscuglio di cubi rossi in vari gradi di decomposizione che galleggiavano senza meta nel liquido limpido. Lì vicino, si trovavano gli scagnozzi cubici e rotondi dello scienziato: Cubot, che stava pulendo il dotto in cui galleggiava una figura, e Orbot stava lavorando al computer a fianco. I due rimasero soli nell'enorme stanza, finché non giunse il loro capo abbastanza obeso, con i suoi folti baffi e nel suo solito cappotto rosso, nei suoi occhiali e nei suoi stivali neri, che mormorava «Sonic. Vieni lo detesto. » e si avvicinava ai monitor che tenevano d'occhio la sua ultima creazione. «E tutto il mio odio è concentrato in questo invincibile strumento di distruzione.» continuò Eggman, osservando la teca che il robot giallo stava pulendo. «Ogni sconfitta, ogni umiliazione subita per colpa del porcospino sarà vendicata dalla mia inarrestabile creazione. » proseguì lui, spingendo via Cubot per osservare l'essere che galleggiava con un largo sorriso sul volto. «Il mio è un sogno che si avvera. Questa invenzione mi farà estendere Eggmanlandia su tutta la Terra e conquistare il mondo. » esclamò lo scienziato pazzo, scoppiando in una risata malvagia. «Il capo fa sul serio questa volta fa.» bisbigliò il robot rosso all'androide giallo, il quale annuì.
| Green Hill | - | Sonic The Hedgehog |
Sonic The Hedgehog, il porcospino blu più veloce al mondo, stava correndo per i manti erbosi, le colline ed i giri della morte di Green Hill, quando il suo comunicatore emise un segnale acustico per segnalargli che qualcuno lo stava chiamando. Si fermò, per poi prendere il dispositivo e leggere il nome di chi lo stava chiamando: Miles "Tails" Prower.
Il porcospino blu sorrise ed avviò la chiamata «Ehi, Tails...». «Sonic! Le truppe di Eggman stanno invadendo la città! Ci servi qui e subito!» esclamò la volpe a due code, con in sottofondo spari, esplosioni ed urla. Il velocista spalancò gli occhi alla notizia «Aspetta, Tails. Sto arrivando!». Con ciò, la chiamata finì e Sonic ripartì a razzo per giungere la destinazione.
E così partì come uno razzo, sfrecciando su un lungo tratto di terra in alto sopra la zona sabbiosa. «Non abbiamo tempo da perdere.» mormorò lui «È meglio che ci diamo da fare!». Mentre continuava a correre, trovò i robot di Eggman appostati sul suo cammino. Sonic sorrise e sbaragliò i robot con la sola forza della velocità. Intanto, la sua corsa a Green Hill sembrava che si fosse conclusa bruscamente mentre correva nel deserto, dove un gigantesco verme della sabbia si alzava dal suolo. «Wow! Guardate... È enorme!» esclamò lui scioccato mentre si guardava intorno e tornava in una zona erbosa. «Esce fuori di tutto quando il tuo quartiere si trasforma in un deserto. Ripulire sarà una bella impresa. » borbottò il riccio distruggendo altri androidi. Sonic corse per molti altri metri, ripulendo le scatole di latta del dottore pazzo, quando giunse ad una parte di strada totalmente sabbiosa. «C'è sabbia dappertutto! Green Hill assomiglia sempre di più ad una collina di sabbia.» gemette il porcospino, ritrovandosi a percorrere un giro della morte del tutto ingiallito. Lui continuò a correre sul sentiero sabbioso e altri robot stavano arrivando. «Questo posto è un disastro. Grazie, Eggman.» ringhiò il riccio, scontrandosi con numerosi androidi «Uno dei miei luoghi preferiti è in rovina.». Rimase ancora a correre per la zona ormai in rovina, finché non raggiunse il confine lastricato di robot e con un Death Egg Robot distrutto. «Qui finisce Green Hill: la città deve essere vicina.» commentò il riccio «Prepariamoci all'azione!».
| Station Square | - | Sonic The Hedgehog |
La città era sotto attacco dai robot di Eggman e tutto era in fiamme, distrutto o in rovina. Tails, con un manipolo di persone alle sue spalle, stava indietreggiando a ciò che aveva di fronte: Eggman ed un plutone di robot. Sembrava la fine per lui ed i civili, ma il loro eroe arrivò all'improvviso e, con cinque colpi a velocità folle, distrusse il piccolo esercito.
«State tutti bene?» chiese Sonic. «Certo, grazie a te! Anche se sei arrivato all'ultimo.» scherzò la volpe gialla a due code, affiancato dalle urla dei cittadini. «Lo so... È il mio stile.» disse il riccio in rimando, voltandosi poi per affrontare Eggman «Ok. Ora facciamola finita, Eggman!». «Sarai tu che la farai finita, Sonic!» controbatté l'uomo baffuto dalla sua Egg-Mobile «Ed ecco la potenza del mio capolavoro supremo!». Mentre i cittadini fuggivano dalla battaglia, Sonic, annoiatosi ad ascoltare il classico monologo del vecchio, saltò per attaccare, ma il suo attacco fu interrotto da una striscia di luce viola che lo colpì, facendolo cadere dal suo attacco e verso il suolo.
Sonic alzò lo sguardo, scorgendo «Shadow! Sei tu? ». Il porcospino nero non disse una parola, nemmeno quando una grossa figura rossa lo affiancò. «Zavok?» rimase scioccato l'eroe nel vedere la minaccia dell'Esamondo. Arrivò poi un terzo avversario. «Metal Sonic?» domandò perplesso il velocista mentre scrutava il suo duplicato robotico. Ne arrivò ancora uno, simile ad un umanoide d'acqua, a cui Sonic esclamò «Chaos!».
I quattro fissarono Sonic e poi una strana creatura simile dall'aspetto di uno sciacallo, dalla pelliccia nera ed una maschera, con un'aura rosso scuro si librò di fronte a lui. Il porcospino alzò le spalle allo sconosciuto e scattò verso di lui... Mancandolo. «Whoa! Questo tizio è più veloce di Sonic! » mormorò Code stupefatto, rimanendo al sicuro dietro dei detriti. La figura quindi tese la mano e un colpo di energia rossa sparò dalla parte anteriore della sua mano a Sonic, ma il riccio lo schivò e tentò un attacco a ricerca... Venendo solamente lanciato contro un muro all'essere mascherato. «No, aspetta! C'è qualcos'altro. Devo fare una scansione per capire.» borbottò la volpe gialla, estraendo il suo tablet. Sonic si sollevò da terra e la creatura gli lanciò dei laser. Corse poi verso di lui Zavok, ma Sonic lo schivò rapidamente e riuscì a buttarlo a terra. Il riccio blu tentò di saltare in aria per attaccare la figura, ma l'individuo schivò l'attacco e Metal Sonic volò verso la sua controparte organica. Il porcospino atterrò subito per schivare e ritentò l'attacco allo sciacallo, che schivò. L'eroe si ritrovò di nuovo a terra e senza aver colpito l'avversario, quando sopraggiunse Chaos. «Cosa sei? E come fai a... »cominciò Sonic a parlare mentre tratteneva l'essere simile all'acqua, venendo poi scagliato via del nuovo arrivato. «Perfetto!» esultò intanto Eggman. «Tails! Dammi informazioni su questo tizio! » gemette il riccio mentre si rialzava da terra. «Ci provo, Sonic, ma questi dati sono confusi! Non hanno senso!» rispose la volpe a due code, cercando di fare al più presto con la scannerizzazione. La creatura stava per dare un calcio al porcospino blu, ma lui schivò quell'attacco e poi si girò di nuovo in aria e lo scagliò contro un altro muro. Prima che l'eroe e le macerie potessero persino cadere a terra, la figura scattò verso di lui e lo prese a calci in aria, mentre iniziava a cadere a terra la figura sparò un colpo di energia alla schiena di Sonic e quella piccola esplosione lo potenziò in aria. Shadow balzò in piedi e diede un calcio a Sonic che lo mandò più in alto in aria, anche Zavok saltò in aria e sbatté entrambi i pugni su Sonic che lo fece precipitare a spirale verso il suolo. «Non resisterò a lungo, Tails!» gridò Sonic mentre veniva manipolato da diversi attacchi. Quindi, Chaos ha mandato Sonic in volo con un montante verso Metal Sonic che poi ha colpito Sonic verso la creatura che poi ha calciato Sonic nel terreno. Il porcospino tentò di rialzarsi da terra mentre, ma crollò a terra sconfitto. Tails che urlava «SONIC!» e l'individuo mascherato che gli avvicinava, furono le ultime cose che sentì e vide.
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| Videoland | - | SEGA |
"Benvenuti a Videoland" c'era scritto su un grosso cartellone olografico che roteava attorno ad una torre posta al centro di una piazza abbastanza affollata da vari esseri di ogni forma, aspetto e dimensione. Sullo spiazzale poi, si trovavano numerosi varchi, simili a delle ante dei portoni, dagli aspetti fra loro unici: uno aveva un tocco futuristico nelle sue filigrane bianche, verdi e blu, un altro sembrava un giro della morte naturalistico con l'erba e piante, ce n'era poi uno che ricordava la musica samba. Ovviamente ce n'erano altri ancora, ma erano così tanti, che ci sarebbero volute delle ore per elencargli tutti.
Molto più in là della piazza, un mastodontico castello si elevava al di sopra della città, quasi come se sovrastare le nuvole 16-Bit. Dall'esterno, il palazzo bianco e d'oro sembrava silenzioso ed uguale a tanti altri castelli, ma non era comune... Non all'interno.
Per i corridoi del suddetto edificio, vi erano numerosissimi quadri che raffiguravano persona vari tipo o specie: umani come Sam Gideon, streghe come Bayonetta, ladri come i fratelli Bonanza, robot come Vectorman e tanti altri. A fianco degli affreschi poi, c'erano dei piedistalli che sorreggevano quelle che dovevano essere le armi oi gadget di quegli eroi. Una cosa però che saltava subito all'occhio, oltre al variegato numero di volti fuori dal comune, era il quadro alla fine del corridoio: una S di colore blu. Proprio sotto al quadro, il sostegno sorreggeva un guanto Hi-Tech, una cintura che sembrava il controller di una console e quella pareva una pistola giocattolo. «Chi era l'eroe a cui apparteneva questa roba?» sembrava la domanda esatta da farsi... Se il guanto non si fosse improvvisamente acceso.
