REWIND

L'atmosfera della sala t'aspetto era del tutto triste e silenziosa, le pareti bianche, l'odore di cibo si mescolava col l'odore del reparto. Ray seduto da ore fissando la luce rossa in attesa che diventasse verde. Gli occhi lucidi e rossi stanchi volenterosi di chiudersi lottando col la mente resistendo alla tentazione di dormire. Henry zoppicante con le stampelle si sedette sulla sedia libera, le appoggiò alla bianca parete. In viso un cerotto bianco, una mano bendata, non riuscì a proferire parola "Ray …. Perché non vai a casa a riposare?"

"Non sono stanco!" non guardò l'amico in volto e non ne aveva intenzione.

"Almeno parlami, di qualcosa"

"Non voglio parlare con te"

Henry abbassò lo sguardo, gli toccò la spalla in segno di conforto, Ray si inviperì gettando rabbia sul ragazzo "Levami di dosso la mano!"

Henry si sentì offeso"Calmati Ray"

"Non dirmi di calmarmi!, è colpa tua se si trova la dentro da ore!" indicò col dito la porta della sala operatoria "Ora vattene. Non voglio più vederti". Si sentì di nuovo offeso, non ascoltò l'ordine imposto "Vorresti che si scambiassero i posti non è vero? Che ci fossi io la dentro!"

"Si esatto. Ed ora vattene"

"No Ray non me ne vado" sputò la rabbia usando la sua forza sbattendolo contro la parete "E' colpa tua"

"Lo hai detto finalmente! Ma non ho potuto fare nulla, è quella donna Ray non lasciò la presa fissando lo sguardo di Henry "Non c'era nessuna donna. Potevi trasformarti in Kid Danger".

"Dimentichi che solo tu sei indistruttibile" rispose Henry imbronciato "Le tue parole sono veleno!" Ray lo prese per il collo fissando il suo sguardo.

Un medico si avvicinò chiedendo spiegazioni "Ci sono problemi?"

"No, stavo andando via" prese le stampelle allontanandosi piano piano.

Una volta a casa si chiuse in camera sua "Sono in camera e non voglio vedere nessuno" sua madre lo guardò con rammarico annuì solamente. Si distese sul letto fissando il soffitto. Piper e Charlotte fecero capolino dalla porta supplicando per aprirla "Apri Henry per favore!" stufo di sentirle sbraitare la aprì "Che volete?"rispose seriamente "Ray non le pensava sul serio le cose che ha detto"

"Davvero Charlotte? Perché a me è parso il contrario. Se lui non vuole avere niente a che fare con me allora io non voglio avere rapporti con lui!" il suo tono le spezzò "Se volete …." aprì la porta invitandole ad uscire. Prese una cornice appoggiata sulla mensola che ritraeva la foto di loro due insieme, la fissò gettandola a terra gridando di rabbia.

DUE GIORNI PRIMA

Nella Man caverna Ray era nervoso e felice, sarebbe arrivato suo cugino dal Colorado, desiderava tanto vedere il cugino Ray. Il suo nome era David, 18 anni con l'amore per l'astronomia, fumetti e fantascienza.

"David sarà qui per le undici di questa mattina e devo andarlo a prendere. Perciò non desidero avere sorprese di ogni genere"

"Nemmeno salvare i buoni dai cattivi?" chiese Henry scherzando "C'è tempo prima che arrivi mancano solo due ore alle undici che vuoi che succeda in due ore?!". Ray li tappò la bocca "Zitto! Non devi mai dire questa frase, altrimenti succederà davvero qualcosa".

I monitor lampeggiarono di rosso "Un emergenza ragazzi" commentò Charlotte "Sta avvenendo una rapina presso un negozio di giocattoli"

"Visto che intendevo?!". Henry sbuffò, masticarono la gomma trasformandosi in Captain Man e Kid Danger. I ladri gettarono furiosamente i soldi nello zaino. Uno dei due uomini nel frattempo rubò dei giocattoli "Che stai facendo non c'è più tempo!"

"Stai calmo ora filiamo".

I due supereroi entrarono nel negozio "Fermi!" rispose Ray "Mettete giù gli zaini e nessuno si farà male". I ladri non ascoltarono cercando di scappare, non ne avevano la voglia di uno scontro corpo a corpo tirarono fuori i laser stordendoli. "Niente di più facile!" aspettarono le autorità tornado alla Man caverna.

Ray ordinò a tutti camuffare la Man caverna in un appartamento senza sentire obbiezioni.

Il cugino David arrivò in orario, Ray lo aspettava fuori dalla stazione dei pullman, allargò le braccia inviandolo a ricambiare il gesto "Cugino Ray!"

"Sei cresciuto David!"

"Mi farai vedere dove lavori?"

"Certamente" rispose con un falso sorriso, non doveva sapere dell' identità nascosta. Lo portò nel suo negozio di copertura restando sbalordito dall'oggettistica in vendita "Questo è il tuo lavoro?"

Ray rispose sorridente "Si … lavoro qui" fece spallucce "Non è molto fico ma ci campo". Si rivolse a Jasper seduto al bancone con le gambe distese"Lui è Jasper uno dei ….. miei colleghi".

Si tirò su stringendo la sua mano "Esatto … io sono il suo collega". Presero l'ascensore mostrandoli il finto appartamento "Tu vivi qui?" lui annuì "Wow è meraviglioso"

Schwoz si presentò vestito da cameriere in divisa "E' Schwoz, il mio ….. domestico"

"Domestico?"

Annuì "Lei è Charlotte ed Henry! Lavorano al negozio anche loro." Scambiò sguardi con Hanry "Quando fanno pausa li permetto di restare in casa mia". David trovò strana la cosa ma non fece alcuna domanda.

"Domani devo recarmi sul monte di Swelview per un appuntamento con una ragazza" arrossì in volto, Ray si stupì "Ed è carina?"

"Molto cugino, e vorrei chiederti se mi potresti accompagnare"

Ray sorrise alla Grinch "Certamente, vorrei proprio vederla". Ray allestì una camera per il cugino David, prese la sua valigia sistemando i vestiti nel piccolo armadio in legno. Li ripiegò posandoli nei cassetti. Per cena Scwoz cucinò prelibatezze "Sono pieno, tutto davvero ottimo!". Si ritirò nella sua camera, prese dalla valigia il Nintendo giocando a Pokemon. Guardò l'ora vedendo le undici passate, si infilò il pigiama sdraiandosi sul letto. La mattina seguente i ragazzi erano a scuola e Ray era solo con David, sperava di non dover trasformarsi in Captain Man, lo portò in giro per la città, andarono al parco, allo zoo. Dopo la scuola arrivarono in negozio, sul computer della caverna l'allarme lampeggiava e Ray non sapeva che scusa inventare "Henry dei portarlo tu all'appuntamento"

"Perché io? Vacci tu è tuo cugino"brontolò lui

"Io sono Captain Man!" rispose Ray

"Ma eri tu che volevi conoscere la donna"

Ray mostrò un sorriso "Si è vero"

"Gli dirò che andrai tu". Avanzò versò David inventando scuse "David, ho un emergenza, ho….. le….. udienze di Charlotte i suoi genitori lavorano e mi sono offerto come aiuto" la fronte gocciolava di sudore, emanava ansia. Charlotte si senti messa in causa "Ray!" David si accigliò "Ok…. Lo sai vero che tutto questo è grottesco?"

"si. Allora va bene se ti accompagna Henry?"

Sospirò a fondo facendo spallucce "Va bene". Prese in prestito la macchina di Ray, percorsero le stradine sterrate che condussero fino in cima, le curve strette ad una sola corsia, il bivio davanti a loro era sbarrato con un cartello giallo con scritto "Vietato l'accesso per lavori in corso". Henry lo trovò strano visto che la strada era asfaltata da poco, l'unica soluzione era di raggiungere la meta in auto fino ad un certo punto possibile. Scelsero la via secondaria con sassi enormi su strada sterrata.

Guidò lentamente ma bucò una gomma "No, non me lo dire" posò la fronte sul volante "Prendo il crick!" sbuffò borbottando qualcosa. Aprì il baule tirando giù la ruota di scorta, col crick smontò la ruota bucata e la sostituì. Lasciarono la macchina li dov'era per non rischiare di bucarne una seconda. Il terreno sotto i piedi era franabile.

"C'è sotto qualcosa!"

"A che ti riferisci?"

"Non è strano per un appuntamento venire qui, e soprattutto proprio oggi la strada asfaltata è chiusa per lavori"

"Può essere, ma anche se fosse?! Abbiamo modo per scoprirlo". Salirono fino in cima, la strada si ristringeva, finendo costretti a camminare contro la parete rocciosa, Henry guardò in basso sentendosi sopraffatto dall'ansia. Allungò il passo scorrendo le mani sulla roccia "Eccoci siamo arrivati. Vedi la strada si ricongiunge a quella asfaltata e come vedi non ci sono alcuni lavori in corso". Prese la mano di David reggendolo al suo braccio "Ok, Stai attento metti i piedi dove li metto io". Arrivarono in cima ansimando di fatica "Guarda- guarda che vi- vista" si lustrano gli occhi per la bellezza del panorama, si vedeva tutta la città "E' incredibile!"

"Ora basterà aspettare lei"

Il terreno non era affatto stabile, David volle avvicinarsi di più "David non così vicino, è pericoloso". Il terreno si sgretolava sotto le scarpe, ad un tratto si trovò a cadere nel vuoto, Henry gridò correndo in lo prese per mano ma il terreno cedette di più cadendo insieme. David Sbatte la testa su un masso perdendo i sensi, Henry cercò di soccorrerlo ma le sue forze vennero a meno, rotolò a pancia in su non riuscendo a muovere una gamba, i suoi occhi stavano per cedere e nel chiudersi videro una figura di donna che diceva le seguenti parole "Scacco matto Captain Man ora soffrirai come ho sofferto io" E chiuse gli occhi.

Charlotte sentiva che qualcosa non andava Henry sarebbe dovuto rientrare, lo chiamò sul telefono lasciandolo squillare a lungo.

"Non risponde!"

"Starà tornando Charlotte" rispose Jasper.

Ray ritornò scese per il tubo, masticò la gomma ritornando normale "Missione compiuta! Anche senza Henry! A proposito dov'è?"

"Non lo sappiamo, non risponde al telefono, ora riprovo". Il telefono squillò, Henry riaprì gli occhi vedendo sfuocato, sentì il telefono suonare, si toccò tutte le tasche, lo trovò a terra col vetro tutto rotto, non riuscì a muoversi, cercò di allungare la mano, allungò le dita afferrandolo "Charlotte"

"Henry dove sei?"

"Una- una donna …. Siamo- siamo precipitati"

"Henry non capisco"

"La gamba è rotta non riesco a muoverla ….. fate- fate presto" svenne di nuovo lasciando cadere il telefono dalle dita

Ray era stressato e agitato "Charlotte fa qualcosa! Deve essere successo qualcosa".

"Ray corri al monte Swelview, ha bisogno di aiuto".

Masticò la gomma trasformandosi in Captain Man. Atterrò col elicottero di Schwoz, spense i motori gridando i loro nomi, gridò ancora senza ricevere alcuna risposta. Si avvicinò al limite del vuoto, notò i segni di frana guardando verso il basso vide i corpi degli amici. Gridò forte ma nessuna risposta. Chiamò i soccorsi e di fare in fretta. Intanto che aspettava i soccorsi si calò nello spiazzo di sotto "Henry, mi senti?" toccò i battiti sul collo tirando un sospiro di sollievo, era ancora vivo. Posò gli occhi su David trovando del sangue a terra lo sollevò e la testa era piena di sangue "No, No,No" farfugliò provò a rianimarlo ma senza successo "Resisti ti prego …. Andiamo resta con me, non mi abbandonare" le lacrime scesero come fontane "Non puoi morire!" lo strinse a se piangendo molto. I soccorsi arrivarono e per farsi sentire gridò forte, presero due barelle caricando i corpi sull'ambulanza.

PRESENTE

Ray ancora in sala d'attesa non rinunciava ad lasciare il posto, il capo chirurgo uscì dalla sala operatoria "E' lei il parente del paziente?"

"Si, sono il cugino" balbettò

Si mise una mano nei capelli "Mi spiace annunciare la dipartita, la caduta ha rotto il cranio, il sangue ha invaso il cervello creando una emorragia, le fratture multiple non lo hanno aiutato mi spiace molto"

Ray aveva il cuore che impazziva, non riuscì a realizzare la cosa "Vuole dire che è morto?"

Il medico col cuore infranto annuì "Può vederlo se vuole, si precipitò dal feretro coperto dal lenzuolo fino in volto, prese la sua mano quasi fredda tra le sue "Ti giuro che ti vendicherò" le lacrime uscirono ancora bagnando il corpo morto, levò il lenzuolo dal viso accarezzando la guancia e baciò la fronte.

Henry fissava lo schermo della Man caverna aspettando la corrispondenza della figura femminile che vide. Ray aveva catturato tanti criminali e la lista era infinita, iniziava ad arrendersi "Sto iniziando a pensare che non esista questa donna" posò i palmi delle mani ai lati del viso. Charlotte chiuse la telefonata "Era Ray, David è morto" Calò il silenzio della caverna, Henry si sentì svuotato "Come?"
"Il cranio si è spaccato facendo entrare il sangue è morto per emorragia.
"E come ha reagito Ray?" Scollò le spalle "Dalla voce era distrutto".
Ray uscì dall' ascensore con rabbia e dolore, gli occhi arrossati e bagnati, andò da Henry sputando rabbia, puntò il dito accusandolo ingiustamente "È colpa tua! Dovevi prevederlo" impedì ad Henry di aprire bocca, sbraitava come un cane, Jasper e Charlotte lo bloccarono "Fermo Ray! Non è colpa sua"
"Si invece" continuò lui "Nessuno mi ridarà indietro David". Schwoz intervenne "Si invece, il tempo può!"
"Che vuoi dire?"
"Ho conservato il passaggio temporale" si sentì tutti gli occhi puntati addosso "Basterà che ritornate indietro di qualche ora e tutto tornerà come prima". Henry si riprese "Così potrai vedere tu stesso la ragazza che ho visto!"
"Non c'era nessuna donna Henry". Il computer finì di cercare trovando un riscontro "Che ti dicevo? Eccola è lei! Valery Willer". Ray rimase impalato fissando lo schermo "Non ci credo è lei!"
"La conosci?" Domandò Henry
"Che ti ha detto esattamente?"
"Captain Man soffrirai come ho sofferto io". Il viso di Ray sbiancò "È proprio lei, dieci anni fa mandai suo padre dietro le sbarre. Rubava gioielli. Poi un giorno il suo colpo fallì uccidendo una guardia per errore. La sua pena si alzò, è tutt'ora dentro".
"Per questo la figlia chiede vendetta. Però non sapeva che Henry è Kid Danger" rispose Charlotte.
"Tutto si sistema adesso" commentò Henry
"Con te sono ancora arrabbiato".
Ci volle il suo tempo prima che il ponte temporale fu ultimato. "Devo solo attaccare questi cavi" Schwoz prese la solita scossa, ma attaccati i cavi il portale si attivò "Ora impostiamo la data e l'ora e potete partire"
"E io come farei Schwoz? Ho la gamba rotta! Non posso combattere senza una gamba"
"Hai ragione, non ci ho pensato. Vorrà dire che andrà Ray da solo". Accettò con determinazione masticò la gomma diventando Captain Man "Sono pronto!". Schwoz aprì il portale "Pronto?" Lui annuì "vai".
Ray arrivò sul posto un' ora prima, controllò la strada "Aveva ragione, non c'è alcun cantiere, e l'unica via è la stradina sterrata pericolante" pensò fra sé. Sentì un rumore delle ruote di un veicolo, si nascose dietro ad un rovo spiando dalla fessura fra i rami e foglie. Dalla macchina scese Valery con un cannocchiale sugli occhi osservò l'orizzonte "Non vedo nessuno. Gli aspetteremo nei dintorni". Montò in macchina proseguendo sulla strada.
Ray rimase appostato per un ora intera, nel mentre schiacciò un pisolo. Si svegliò sentendo una seconda macchina con la voce di Henry. Sbirciò dal rovo osservando la scena "David non temere" pensò.
Henry e David del passato percorsero a piedi la strada pericolosa arrivando in cima "Fermi!" Rispose Captain Man "È pericoloso, il terreno cede".
Herny fece finta di rimanere sorpreso "Captain Man! Gentile da parte tua, ma non siamo in rischio di vita!"
Captain Man pose le mani sui fianchi "Invece si! Appostati la su" indicò il punto "C'è una ragazza che vuole vendetta, ha progettato tutto per ferirmi".
Seguite la strada asfaltata io penso a lei.
Valery vide tutto dal binocolo "Dannazione! Ci hanno scoperti, andiamo via di qui".
"Sta scappando" grido David
"Non temere Captain Man è qui per voi". Rincorse la macchina in movimento saltando sulla rete rocciosa, era in vantaggio su Valery, aspettò che arrivasse e saltò sul cofano "Hai fallito Valery"
"Invece no" non fermò l'auto continuando con la fuga, Captain Man si sentì sobbalzare sulla strada, appoggiò i piedi sulle ruote cercando di fermare la macchina, dai suoi piedi uscì del fumo intenso ma non mollo la presa. La macchina si arrestò, mette' i piedi a terra sentendo il bruciore entrare dagli stivali, saltellò sul posto "Bruciano, Bruciano. Ho i piedi in fiamme. Ma tu sei in arresto. Nel presente nella Man caverna Henry era sparito per aver modificato il passato, Captain Man ritornò nel presente "Missione compiuta" si guardò attorno "Dov'è Henry?"
"È svanito, hai modificato il passato quindi Henry è sparito nel presente perché non doveva essere qui" spiegò Schwoz. Coprirono il portale temporale in attesa di Henry e David. Poco dopo arrivarono "Com'è andato l'appuntamento?" Chiese Ray "Non c'era alcun appuntamento e tu questo dovresti saperlo" rispose Henry alzando il sopracciglio "Captain Man ci ha salvato la vita da una pazza vendicativa. È un peccato che non fosse arrivato anche kid Danger".
"Henry Danger sarà stato occupato". Ray sviò il discorso "Chi vuole andare al luna park?" Le urla di gioia acconsentirono "Andiamo allora". Herny pensò a lungo al salvataggio di Ray ma lasciò stare raggiungendo il gruppo.