FOBOS

Sotto il caldo del sole gli addetti alla manutenzione del cimitero di Atene estraevano le ossa dalle bare sotto le tombe abbandonate per riporle in seguito negli ossari. Uno degli uomini prese la scala mettendo le ossa nel loculo libero, sigillate con il marmo inciso col nome del defunto. Scese dalla scala passando col prossimo defunto inserendolo nel loculo più basso, si accorse però che non era libero, scoprì che conteneva un' urna nera con scritte in greco antico in rilievo bianco. Scorreva sulle parole col dito, nell'istante in cui lesse il nome di Fobos la lasciò cadere dalle mani frantumandola. Tra i pezzi rotti le ceneri si sollevarono trasformandosi in una forza nera senza forma. Rimase li in aria mutandosi di aspetto diventando un uomo dagli occhi marroni, capelli neri ondulati e mossi contemplò il modo davanti a se ridendo maliziosamente.

Mancavano due settimane all'inizio delle scuole, nonno Max alla guida del camper propose di visitare lo Smithsonian, Gwen era entusiasta mentre Ben un po' meno. Il nonno alla guida era un stanco si fermarono presso un parco c'erano panchine e tavoli da pic nic in legno. Più in la un laghetto molto frequentato da anatre e cigni, in superficie anti sederi piumati le teste immerse nel fondo prendendo col becco le alghe. I due cugini si stuzzicavano in giro del parco e nonno Max era impegnato a cucinare gli hamburger sui fornelli, rischiava di bruciarli dai continui lamenti di Gwen "Smettila Ben!".

Apparecchiò uno dei tavoli liberi portando fuori il servizio e le salse. Ben si trasformato in Rotolone si tuffò in acqua bagnando la cugina che con un urlo richiamò fuori il povero nonno "Bennnn! Nonno guarda cosa mi ha fatto!" prese un asciugamano porgendolo alla nipote inzuppata. "Ben smettila di dar fastidio a tua cugina e vieni fuori di li che è pronto".

Lo Smithsonian era molto visitato turisti da tutte le parti del mondo armati di macchine foto, Ben e Gwen si separarono subito dal nonno che in pochi attimi gli perse di vista. Ben si precipitò National Air and Space Museum correndo su e giù per i piani guardandoli con cura viaggiando con la mente. Gwen gli correva dietro cercando di non fargli toccare nulla. Il National Museum of Natural History è la parte in cui ci passarono maggior tempo, Ben venne attratto da qualcosa che gli sfuggì sotto il naso "Gwen hai visto?"

"Visto cosa?"

"Sei sicura di non aver visto nulla era proprio qui. Mi è sembrato di aver visto un… "

Non finì la frase, posò lo sguardo sull' homnitrix "Ben, non pensarci nemmeno" brontolò Gwen.

Ben si nascose dietro al leone imbalsamato sorretto da un piedistallo scelse un suo alieno girando la ghiera del bracciale premendo sulla scelta. Una luce verde lo avvolse trasformandosi in XRL-8. Guardò fugacemente attorno a se cercando la cosa vista, rivide la figura nera al secondo piano, la rincorse evitando le persone presenti. Gwen si mise le mani fra i capelli vergognandosi per suo cugino. Rincorse la figura finche non sparì nel nulla passando nel muro. Il suo bracciale incominciò a lampeggiare di rosso, doveva sbrigarsi a nascondersi ma la coda lunga di XRL-8 colpì la scimmia sul piedistallo facendola cadere ruzzolò giù per le scale del piano "Ben!" strillò la povera Gwen imbarazzata, Diana con velocità rialzò la povera scimmia. Il suo passo veloce sui tacchi leopardati si piazzarono davanti a Ben accartocciato a terra vide un'ombra sul viso non affatto sereno. "Va tutto bene?" rimase impagliato a notare la bellezza di Diana col viso imbronciato "Potevi farti male!", Ben balbettò qualcosa "Mi scusi mio cugino non voleva" Gwen era imbarazzata al massimo con la faccia rossa "E' da qualche tempo che soffre …. Di… labirintite".

Ben rimase al gioco prendo la prima scusa "E' come dice lei….. ho scordato di prendere la medicina"

"Se è così stia ancora più attento".rispose Diana incrociando le braccia, nonno Max accorse dai nipoti "Mi scusi, i miei nipoti mi sono scappati dalle mani e gli ho persi di vista". "Si assicuri che assuma la medicina" ribadì Diana tornando al suo lavoro.

Il nonno cambiò subito umore indurendo il viso "Di cosa stava parlando Ben!"

Ben non disse nulla al nonno su ciò che accadde sviò la domanda proponendo una nuova visita mostrando il sorriso luminoso"Nulla nonno! Perché non andiamo allo zoo?!".

Allo zoo Ben rimase affascinato dalle varie specie di iguana presenti nelle teche, rimase incollato col le mani sul vetro, lasciò gli aloni appiccicosi sul vetro dovuti dal gelato mangiato. Si udirono diverse grida di paura dovute dal cobra reale in giro per lo zoo che seminava terrore. Ben volle andare a vedere, ma nella teca corrispondente il cobra era immobile sotto la lampada calda, uscì dal rettilario, attivò l'omnitrix scegliendo Diamante. Seguì le grida trovando il cobra sibillante in posizione di attacco. Il rettile si arrotolò su se stesso trasformandosi in umano "Quale Dio ti ha creato così" Diamante rimase in silenzio mostrò i palmi delle mani sparando gemme contro di lui. Fobos si riparò con le braccia dai colpi rispingendoli, con tutta la forza scagliò a terra Diamante, lo inseguì creando lastre di gemme per raggiungerlo a mezz'aria scagliò ulteriori colpi, Gwen lesse il libro di magia pronunciando l'incantesimo della pagina, scagliò una grande mano che afferrò Fobos stringendolo. Usò la forza liberandosi spezzò l'incantesimo. Diamante lo colpì di nuovo lanciando le gemme si coprì il viso respingendoli con tutta la forza facendolo cadere a terra. Diana arrivò in tempo afferrando col lazo la caviglia di Diamante. Lo lasciò perdere occupandosi prima del Dio Greco, usando il lazo "Diana! Figlia della terra è un piacere vederti. Un'amazzone lontana da casa!" sorrise a lei, potè avvertire la presenza antica "Chi sei tu? Avverto un potere antico".

"Prova a rifletterci!".

Diana incrociò i bracciali emanando una potente forza si ritrasformò nella forma nera sparendo. Tornò a terra intrappolando col lazo Diamante "Chi sei?"

Diamante parò col la voce profonda "Non sono una minaccia, sono sempre io, ci siamo incontrati nell'ala del museo si storia naturale. Non ho la labirintite".

Diana sospettava fin dall'inizio che non fosse vero, ma il lazo confermò la sua stessa idea. Il petto di Diamante lampeggiava di rosso ritrasformandolo in Ben "Il lazo della verità fa dire la verità quando tocca qualcuno".

"Non sapevo fossi un supereroe" gli occhi di Ben si fecero a forma di cuore "Sei di incanto in tutte le forme". Sorrise al nuovo amico allungando la mano per rialzarlo. "Allora chi era quel'uomo?"domandò Ben "Una forza antica del mondo Greco".

Gwen si intromise mettendo via il libro di magia in tasca dei pantaloni "A mio parere potrebbe essere il Dio Fobos. Da quello che si sa spargeva paura nell'uomo".

Diana ci riflettè su "Ma certo Il Dio della paura e fratello di Ares. Riesce a mutare il suo aspetto in ogni cosa disseminando terrore come con il Cobra".

Diana ricurva sui libri leggendo ogni traccia di storia e leggende del Dio Fobos, ricercando il modo di rimandarlo nell'olimpo. Si diceva che quando gli Dei venivano dimenticati dai terrestri se ne ritornavano sull'olimpo o in una specie di oltre tomba il quale non potevano più scendere sulla terra. Sulla scrivania teneva un porta carte in argento sfilò il biglietto aereo per Atene tenendolo tra le dita, lesse l'ora sull'orologio appeso al muro chiuse i libri prendendo il biglietto con se.

Nonno Max con i nipoti dormirono a bordo sul camper parcheggiato nei pressi di Arlington. Dormivano come angioletti nel oscurità della notte l'unica luce era quella della luna. Il silenzio era disturbato dai richiami di civette sui rami. Fobos mutandosi nella sua forma nera avvolse Gwen rapendola. Gwen strillò, intrappolata in una massa di energia senza via di uscita, Ben avvert' le grida disperate della cugina uscì dal camper trasformandosi in Bestiale. Annusò l'aria in cerca della cugina, il nonno uscì allarmato mettendo sotto il naso una maglia di Gwen "Ben! Annusa questo, trovala!".

Annusò la traccia correndo nel cimitero di Arlington, "Ben aiuto!".Si fermò in mezzo ad uno spiazzo verde con poche lapidi nuove annusò l'aria emanando versi sperando che Gwen lo sentì. "Ben aiuto". Corse in mezzo al campo, non aveva gli occhi ma un ottimo olfatto, sentiva che era vicina, prese la rincorsa balzando su Fobos. Lasciò cadere Gwen a terra priva di sensi ritrasformandosi in umano "Molto bene, cosa sei ora?"

Bestiale li ringhiò contro assalendolo lo graffiò con gli artigli e morsi, Fobos afferrò una pietra colpendo in testa Ben tramortendolo "Mi spiace ma non ho intenzione di tornare da dove ero rinchiuso". Prese Gwen sparendo nel nulla. Nonno Max raggiunse Ben ancora trasformato in Bestiale, era pesante da prendere in braccio o da trascinare verso il camper così si sedesse sull'erba accanto a lui in attesa della sua ritrasformazione.

Una volta sveglio Ben si ritrovò col nonno davanti a lui, gli preparò qualcosa di cioccolata "Bevi ti sentirai meglio!"la prese tra le mani portandola alla bocca "Non ci sono riuscito, la portata via!".

"Non ti preoccupare Ben, la ritroveremo, domani parleremo con Diana!".

Diana arrivata ad Atene si unì ad un gruppo di turisti ascoltando la giuda, girò nel Partenone controllandolo da cima a fondo. I Tennyson andarono allo Smithsonian cercando nei laboratori lo studio di Diana, una collega li vide gironzolare "Posso aiutarvi?"

"Certamente, Cercavamo Diana" rispose il nonno

"Mi dispiace tanto ma Diana è ad Atene tornerà domani"

"Atene?"Ben era agitato "Come? Ci serviva il suo aiuto"

La collega non sapeva come aiutarli, Diana era lontana "Sentite, è tutto quello che so. Quando torna dirò d chiamarvi".

Quella notte Diana indossò il costume da Super volando al Partenone. Si posizionò al centro pronunciando l'aiuto agli Dei in lingua antica. Non successe nulla non si manifestò nessuno "Vi prego chiedo a voi aiuto. Padre, Atena, Apollo, Era. Qualcuno mi risponda. Mi serve il vostro aiuto per sconfiggere Fobos". Ancora una volta nessuno si mostrò, iniziò a perdere le speranze scese gli scalini, una figura femminile si mostrò "Chi disturba il sonno eterno?" Diana si voltò fermandosi sul gradino pronunciò il nome di Era inchinandosi "Mi serve aiuto" – "Diana, Figlia della terra, hai fatto tanta strada per chiedere il nostro aiuto"

"Non lo avrei fatto se non fosse importante"

Era fece gesto di alzarsi "Tutti noi siamo destinati a non ritornare, ormai i terrestri si sono dimenticati di noi, non credono più in noi".

Altre due figure si mostrarono, Atena e Apollo "Sorella mia! Nostro padre ti volge i suoi saluti, ha mandato noi in tuo aiuto"

"Dovete venire con me, salverete la erra e Fobos tornerà con voi".ribadì fermamente Diana "Ho soltanto l'aiuto di un ragazzino che ha il potere di tramutarsi"."Unitevi a me, aiutate gli umani per l'ultima volta poi potrete ritornare al vostro sonno eterno".

"E' la tua parola?" chiese Era "Lo è!".

Diana ritornata si incontrò con i Tennyson "L'ha presa!" ruggì Ben "Quel tuo Dio l'ha presa"

"Gwen? Fobos ha preso Gwen?".

"Si. E ora che si fa?".

"Tu niente ma io si".

"Li è mia cugina e verrò con te!".

Lei lo accontentò "D'accordo ma non saremo soli".

"Dove si va?".

"Nei sotterranei della Casa Bianca. È il luogo di potere che si governa una nazione".

Agirono quella notte, passando attraverso un passaggio segreto da Arlington, Diana alzò una lastra di marmo scendendo al suo interno. Percorsero diversi kilometri a piedi arrivando al centro. Davanti a loro si trovava una porta in marmo "Ed ora come si apre?" chiese Ben

"Sta a guardare"Diana tirò fuori una chiave a forma di stella infilandola nella serratura, una volta aperta si illuminò il lungo corridoio conducendoli ad un grosso salone circolare in mezzo un trono in pietra con gli angoli dorati "Ben arrivati, nel mio regno, il mondo capitolerà! I terrestri giurerà fedeltà a me e gli Dei torneranno!".

"Non così! Non è questo il modo, il tempo degli Dei è finito. Ora hanno trovato il loro Dio in cui credere!" rispose diana.

Gwen era al fianco del trono legata mani e piedi "Serpente assassino lasciala andare!"ringhiò Ben stava per attirare l'omnitrix ma Diana non gli aveva ancora dato il segnale. "E vorreste affrontarmi in due? Una mossa stupida!"

"Concordo. Dove sono gli aiuti" bisbigliò Ben.

"Stai calmo" rispose Diana.

"Ma non sono venuta da sola!". I tre Dei comparirono al fianco di Diana "Ora Ben". Con un sorriso di sfida attivò l'omnitrix trasformandosi in Vulcano.

"Una torcia umana!".

"E non hai visto ancora niente!".Ben con uno scatto corse da Gwen lanciando razzi di lava come riparo, distrusse il trono in pietra,liberò la cugina dandole il libro di magia "Questo è tuo". Fobos lottava con i quattro Dei "Io non posso essere sconfitto"gridò combattendo. Diana lo preso col lazo gettandolo a terra "Come sovrana dell'Olimpo ti ordino di cessare l'attacco! Torna con noi o subirai la tua sconfitta" Era la forte Dea non si lasciò sottomettere. Fobos non ascoltò nessuno di loro continuando a lottare, Vulcano lo colpì con raffiche di palle infuocate "Ora ti spengo torcia umana" lo prese per la gola portandolo in alto "Gwen Fa Qualcosa!".

"Ci sto provando"scorreva le pagine velocemente scorrendo il dito sulle formule. Scaraventò a terra Vulcano a terra precipitando lo salvò Diana incrociò i bracciali emanando un'energia potente contro Fobos. I dieci minuti per Vulcano finirono e si ritrasformò in umano. Trovò l'incantesimo immobilizzante. "Ora non potrà muoversi!" . cercava di divincolarsi dalla membrana immobilizzante ma non poteva "Non finisce qui!"gridò Apollo e Atena lo tirarono in piedi dissolvendosi "Ora attieniti alla promessa!"rispose Era "è necessario? La Terra ha bisogno di loro" – "No Ben, ho fatto promessa. Vi congedo potete ritornare al vostro sonno".

"Grazie, figlia della terra" inchinò il capo dissolvendosi.

La Terra era salva, Fobos venne condannato nel regno di Ade, Diana tornò alla rutine di sempre. I Tennyson continuarono il loro viaggio prima che iniziasse la scuola. Sul camper scelsero una nuova destinazione Diana usò il lazo volando in celo, Ben mise fuori dal finestrino la testa "Guardate, Eccola!". Diana si fermò a mezz'aria accentuando la mano, lanciò il lazo sparendo in velocità.