BUON COPLEANNO PEDRO PASCAL
Pedro Pascal era in viaggio per Londra, guardava fuori dall' oblò fissando il passaggio nelle nuvole. Quel giorno il 2 Aprile era anche il suo compleanno avrebbe voluto passarlo con il suo migliore amico Oscar Isaac e la sua famiglia con i suoi nipoti preferiti. Ci rideva su al solo pensiero, il volo non era corto chiuse gli occhi cercando di dormire.
Quella sera i Weasley sarebbero dovuti andare a Hogsmeade per la partita di Quiddich Londra vs Truro non sarebbe stata la stessa cosa senza Fred, Per Molly era difficile accettarlo. Hermione era ancora al ministero, Ron era in bagno a finire di prepararsi Harry lo aspettava nel salotto, fissava la loro foto del matrimonio sul caminetto. Le grida di Ron lo distraevano "Miseriaccia! Che faccio ora?".
"Ron?".
"Che faccio?"si ripetè ansioso mettendosi le mani nei capelli rossi, estrasse la bacchetta lanciando Confringo "Miseriaccia" ripescò la fede di Hermione galleggiante in acqua le tubature del lavello erano rotte ma per fortuna aeva recuperato quello che cercava. Harry vide il pavimento pieno d'acqua con le tubature rotte "Che hai combinato Ron!"
Ron mostrò la fede tra l'indice e il pollice "E' la fede di Hermione" Harry sbiancò "C'era bisogno di fare tutto questo casino?" prese la bacchetta lanciando Reparo. Ron si cambiò i jeans bagnati "Harry vieni a vedere l'ho trovato!" aveva ribaltato tutto il cassetto della biancheria di Hermione tirando fuori l'invenzione del trova mago. "Hermione me lo ha nascosto dice che non è sicuro"
Questo congegno era un contenitore in vetro con la base in legno circolare contente una piuma incantata, bastava dire il nome del mago da trovare e la piuma sarebbe dovuta sparire e portare il mago.
"Allora si arrabbierà molto, rimettilo a posto".
"Si, un secondo voglio mostrartelo. Devo trovare un mago vediamo un po'…".
Sul comodino c'era una rivista con in copertina Pedro Pascal, Harry la girò col dito leggendo ad alta voce "Pedro Pascal a Londra".
"Ma certo" mosse la bacchetta "Trovami Pedro Pascal" Harry lo ascoltò "No Ron!" la piuma ormai era sparita "Pedro Pascal non è un mago, ho solo letto la copertina di quella rivista. Che succede sui Babbani?".
Ron alzò le spalle "Non ne ho idea, non avevo mai provato su di loro e se ti consola ho provato con un Avvicino ma non l'ho più ritrovato". Harry si colpì la fronte col la mano.
Pedro Pascal era da poco arrivato in hotel, era appena uscito dalla doccia col l'accappatoio color panna, prese una salvietta azzurra strofinando i capelli. La piuma incantata apparì.
Molly reggeva una pila di asciugamani stirate in mano impilate una sull'altra, salendo le scale aprì la porta trovando un uomo in accappatoio lasciò cadere la pila di salviette ai suoi piedi. Strillò di rabbia e tutti i suoi figli uscirono dalle loro camere "Che diavolo ci fa Pedro Pascal nel nostro bagno?" raccolse la piuma girandola con le dita poi sparì di nuovo. Harry e Ron arrivarono con la metro polvere sbucando dal caminetto, Pedro indossava dei vesti di George "Miseriaccia Pedro – Pedro Pascal è qui nel salotto". "Hi. I'm Pedro Pascal" alzò il palmo della mano sinistra. Molly era furente sapeva chi fosse la causa di tutto mise le mani sui fianchi, sembrava calma agli occhi di Ron ma poi aprì bocca sputando veleno "Ronald Weasley come ha osato farmi apparire un Babbano nel nostro bagno?" voltò lo sguardo su Pedro mostrando un sorriso "Non è colpa tua caro" il suo sguardo furente rimbalzò sul Ron "Hai usato la tua piuma incantata? Avevamo detto che non avresti dovuto più usarla". Dalle labbra di Ron non uscivano parole era troppo terrorizzato dalla ramanzina della madre.
George, Charley e Ginnie si godevano lo spettacolo ridendo alle spalle. Arthur Weasley doveva sembrare arrabbiato ma al contrario sembrava molto divertito dal fatto. Hermione era di ritorno dal ministero della magia "Sono arrivata!" sembrava di ottimo umore ma la tensione in casa Weasley dimostrava il contrario ritrovò Pedro sul divano, portò le mani alla bocca balbettando il suo nome, Molly la prese per le spalle calmandola "Il famoso Pedro Pascal ci ha fatto visita nel nostro bagno". Si voltò verso Ron terrorizzato e capì che aveva trovato il trova mago "Ron!" sbraitò lei "Hai frugato nel mio cassetto?! Te lo avevo detto che la tua invenzione era pericolosa". Harry non disse più nulla da quando arrivarono "Corri" mormorò, la faccia di Hermione era rossa "Ron Corri" prese la fede dalla tasca dei pantaloni dandola in mano a lei scappando fuori casa. "Scusate io sono ancora qui" rispose Pedro imbarazzato.
Molly si tranquillizzò "Resti per pranzo non è vero?" lui annui timidamente gonfiando d'aria la bocca "Ti presento i miei figli radunandoli col cenno di dita "Lui è George, lei è Ginnie moglie di Harry poi ….. poi ci sarebbe stato Fred" i sui occhi si intristirono "Purtroppo ho perso Fred" Pedro si alzò dalla poltrona prendendole la mano "Mi spiace molto". I due nipoti arrivarono nel soggiorno correndo sporchi tutti di fango "Fermi. Fermi. Salutate il nostro ospite" le voci ingenue dei due ragazzini salutarono in coro "Loro sono Hugo e Lily Luna i miei nipoti". Avevano giocato tutta mattina nei campi ruzzolarono nella fanghiglia sporcandosi i loro completino.
La tavola era piena di pietanze e dallo sguardo di Molly Pedro apprezzava ogni cosa, non mancavano gli scherzi di George e Ron facendola innervosire "Voi siete tutti maghi?".
"Già, mi scuso per i miei figli, che usano la magia per giochi infantili".
"E dove sono il resto della tribù?".
"Ha Hogwarts" rispose Hugo.
"Hogwarts?" chiese Pedro.
"La scuola di magia. Tutti i maghi vanno a scuola di magia. In tutto il modo ci sono scuole di magia".
Ron parlò a sproposito come ogni volta e ingozzandosi di cibo "Allora stasera verrai con noi alla partita di Quiddich"
"Ron" .
"Scusa Hermione".
"Che cos'è?".
"E' un gioco tipo il basket si potrebbe dire". Hermione lo rimproverò "Ron, è un Babbano non avrebbe dovuto vedere tutto questo e vuoi portarlo alla partita. Dovremmo in realtà cancellargli la memoria".
"Cancellarmi la memoria? Hey un momento….!"
"Tranquillo prima ti porteremo alla partita come regalo di compleanno"
"Ron" riprese Hermione riprendendolo ancora.
Arthur ascoltava e basta ma sull'ultimo era d'accordo con Ron "Sono d'accordo con Ron è il suo compleanno". Molly gli accontentò lasciandoli andare alla partita. Passarono verso una passa porta, era pieno di maghi con i visi truccati, sciarpe e bandiere della squadra tifata. Con i loro biglietti potevano godersi la partita sugli spalti più alti. Le grida dei tifosi erano toni alti. L'arbitro diede l'inizio della partita. Per Pedro era una cosa fantastica non sapeva che esistesse la magia, era felicissimo era il più bel compleanno che aveva mai passato "Vorrei che i miei piccoli fossero qui" pensò fra se. Comprò del succo di zucca dal venditore ambulante, era un bel compleanno. A fine partita ritornarono a casa lo accompagnarono in hotel. Harry, Ron e Hermione lo lasciarono in camera sua "Allora è un addio. È stato un onore conoscerti"rispose Hermione arrossendo "Grazie per il magnifico compleanno. è un peccato non poter ricordare tutto questo". Si strinsero le mani e si abbracciarono calorosamente, a malincuore Hermione estrasse la bacchetta pronunciando Oblivio. La luce bianca uscì dalla puntae in pochi attimi secondi saprirono dalla camera. Pedro non ricordò nulla di quanto accaduto il giorno dopo dovette presentarsi alla convention. I fan erano molti tutti ad ascoltare e rispondere alle loro domande. La fila per gli autografi era infinita e i Weasley erano in coda per rivedere un amico e ricevere un autografo. Arrivò il turno di Hermione portando una sua foto nei panni di Wonder Woman, tirò a se la foto alzò lo sguardo sorridendo marcando le fossette ai lati della bocca ad Hermione. "Come ti chiami?" –"Hermione Granger" – "Bel nome". Li lasciò la firma. Toccò a Ron, alzò lo sguardo restando immobile lo fissò a lungo "Il tuo autografo" lo prese e uscì dalla coda "Il più bel compleanno della mia vita" Ron si girò sorridendo allegramente. Il suo ultimo ricordo era così felice che annullò l'incantesimo fatto da Hermione.
