Premessa: non un periodo preciso della serie Lucifer. Trixie di anni dieci.

Los Angeles. Supermercato. Poco dopo l'alba.

Lucifer odiava quando i supermercati aperti ventiquattro ore, erano pieni anche all'alba. Quel giorno tutti si preparavano per andare alla pasquetta, allungando notevolmente le file alle casse, snervando quel re dell'inferno. Ogni tanto gli capitava nel passato di trovare qualche conquista in quelle file interminabili. Solo che da quando conosceva la detective Chloe, aveva in mente solo lei. La sua adorata Chloe che il giorno prima l'aveva invitato alla Pasquetta. Gli disse che avrebbe passato quel giorno con Trixie, nella villa in collina a Los Angeles di sua madre Penelope

"Saremmo solo io e Trixie. Siamo abituate, Dan non amava la natura, così approfittava sempre per fare degli straordinari. Da quando siamo divorziati non deve trovare una scusa. Saresti il benvenuto"

Aveva schivato l'invito con la scusa di un lavoro da fare al Lux. In realtà quel giorno era solo. Il Lux era chiuso per quel giorno, come per ogni festa comandata che Lucifer concedeva pagata ai suoi dipendenti. In più Maze era dietro una taglia per tutti imprendibile. Di solito Lucifer si chiudeva nell'attico guardando ogni stupidata in tv, bevendo come una spugna fino a perdere i sensi. Guardò nel suo carrello di quel giorno. Di roba alcolica c'era ben poco. Invece aveva riempito il carrello con uova di Pasqua e colombe. C'era in fondo una enorme torta alla cioccolata. Si domandò come era diventato così familiare.

Un paio di ore dopo.

Amenadiel entrò nell'attico cercando Lucifer. La demone Maze gli aveva detto che era solo quel giorno. D'accordo con Linda avevano deciso d'invitarlo alla pasquetta organizzata dal centro di aiuto, dove Amenadiel e Linda erano volontari. Era certo di trovarlo mezzo ubriaco. Invece restò senza parole. Sul lungo tavolo di legno scuro in cucina c'erano dolci e biscotti di ogni tipo. Amenadiel controllò l'ora, ancora più senza parole scoprendo che erano appena le dieci di mattina. Dietro il bancone della cucina vide suo fratello seduto che guardava nel vuoto. Il grembiule rosso con un forcone nero era come tutto Lucifer sporco di farina e altre macchie. Con voce debole Lucifer domandò al fratello senza guardarlo

"Che mi succede? Perché mi rilassa cucinare? Si una volta lo facevo. Ma non così…"

Indicò il lungo tavolo

"...Venti torte, dieci colombe e quasi mille biscotti di ogni tipo. Amenadiel cosa peggiore questo…"

Apri l'enorme frigo alla sua destra. Era pieno di uova di cioccolato di ogni grandezza. L'angelo sorrise, chiedendogli

"Luci per caso Chloe ti aveva invitato alla pasquetta con lei e Trixie?"

Lucifer annuì di sì, appoggiando la fronte sul bancone della cucina dicendo

"Cosa mi succede?"

Amenadiel affiancò il fratello appoggiandogli la mano destra sulla schiena, dicendogli con empatia

"Luci sei cambiato come me in meglio. Accetta che sei voluto bene ma soprattutto tu vuoi bene a Chloe e Trixie"

Lucifer alzò la schiena, dicendo dopo uno sbuffo stanco

"Non potrei andare comunque. Gli ho detto che ero impegnato con il Lux. Che non era una bugia, veramente dovrei fare l'ordine per degli alcolici. Amenadiel non ce modo"

L'angelo batté la mano sulla spalla destro del fratello, dicendogli con un ampio sorriso

"Ce un modo. Vai a prepararti. Devo fare delle telefonate"

Mezz'ora dopo.

Tornato in cucina, Lucifer trovò altri volontari del centro di aiuto. Quelli stavano mettendo i dolci che aveva preparato in scatole di carta con disegni pasquali. Sorpresero ancora di più Lucifer perché lo ringraziavano, dicendo che aveva fatto un grande gesto. Fu l'arrivo di Amenadiel che gli provocò un mezzo infarto. Si muoveva nella cucina con il cellulare, dicendo

"Trixie e Chloe guardate. Tutto merito di Lucifer. Per questo aveva detto di lavorare al Lux. Lo conoscete quanto può essere un gran cuore. Con il suo immenso lavoro, indigenti riceveranno un pacco pasquale con tante delizie dolci"

Chloe disse quando il cellulare di Amenadiel si fermò davanti il re dell'inferno

"Lucifer sei incredibile. Perché non ci raggiungi? O sei troppo stanco?"

Amenadiel gli passò il cellulare. Si vedeva Chloe con Trixie in video chiamata. La bambina gli disse tutta felice

"Si Lucifer vieni. Ci divertiremo"

Lucifer cercò di trattenere l'emozione, dicendo alle sue umane preferite

"Si vi raggiungo"

Ridando il cellulare ad Amenadiel che gli disse

"Vai da loro due. Giù in garage, nel bagagliaio della corvette con tettuccio ce una varietà di colombe pasquali e uova di Pasqua che hai fatto. Su vai, ancora sei qui?"

Lucifer abbracciò velocemente il fratello prendendo le chiavi dell'auto. Neanche venti minuti dopo era davanti la porta della villa. Aperta la porta fu subito abbracciato da Trixie. Chloe li raggiunse prendendolo per la mano destra, portandolo dentro. Quel re dell'inferno si sentiva veramente bene.

FINE