Castel Granito sedeva su una massiccia scogliera, che terminava a strapiombo sul Mare dell'Ovest.

Sarebbe stata una visione incredibili, se la mente di Oberyn non fosse pieni di pensieri cupi e violenti.

Pensieri di vendetta. Vendetta per la sua amata Elia e i suoi dolci nipoti. Vendetta che si sarebbe consumata presto. Avrebbe preso la sua dolce piccola nipote e poi avrebbe ucciso la Montagna.

Uscirno dala Bocca del Leone e la mano di Oberyn andò a coprirsi gli occhi. Sbatté le palpebre un paio di volte, prima di abituarsi del tutto alla luce del sole.

Diede uno sguardo a ciò che lo cirondava e nulla era cambiato da quando aveva visitato la Rocca anni prima con sua sorella e sua madre.

"Principe Oberyn"

Si voltò per trovarsi davanti ser Kevan Lannister. Anche questa volta, lord Tywin non si era scomodato a presentarsi al suo arrivo.

"Ti dò il benvenuto a Castel Granito" disse l'uomo "Spero che il viaggio sia stato di vostro gradimento"

"Ser Kevan" disse "Vedo che il Vecchio Leone è troppo impegnato per presentarsi"

"Mio fratello vi attende nel suo solarium e vi chiede di raggiungerlo non appena vi sarete sistemato nelle vostre stanze" rispose il cavaliere, mantenendo la sua compostezza "Se volete seguirmi. Vi indicherò i vostri alloggi"

Oberyn sbuffò "Felice di essere finalmente degno di essere ricevuto. L'ultima volta, solo mia madre ebbe tale onore, mentre io e mia sorella fummo lasciati alla septa"

"Tywin non era nella sua miglior forma allora" rispose Kevan, provando a giustificare il fratello "Immagino possiate comprenderlo"

"Non siete stanco di farlo?" chiese Oberyn "Sempre pronto a difenderlo. Sempre all'ombra del grande lord Tywin Lannister, mai l'eroe"

"Tywin è mio fratello maggiore. È il protettore delle terre dell'Occidente" disse l'uomo "Come suo suddito, è mio compito eseguire i suoi ordini"

"Come un cucciolo obbediente"

"Voi dite cucciolo obbediente, mentre io dico servitore fedele" ribattè lui "Ma non pretendo che voi lo capiate"

"Capisco più di quanto immaginiate" disse Oberyn "In alcuni posti, gli aristocratici disprezzano i plebei. In altri posti, stuprare e uccidere donne e bambini innocenti viene considerato disdicevole"

Il silenzio calò su di loro, mentre percorrevano i corridoi sgombri del castello. Oberyn notò il disagio scritto sul volto di ser Kevan. L'uomo stava decidendo se fosse il caso di difendere il fratello o subito l'offesa per non contrariare l'ospite. A quanto pare, aveva deciso per la seconda e continuarono in silenzio.

"Le vostre stanze" disse, infine, ser Kevan, fermandosi davanti ad una massiccia porta in legno "Spero siano di vostro gradimento"

"Lo saranno quando le dividerò con il cucciolo di lord Tywin" commentò Oberyn "Fino ad allora, credo che mi dovrò accontentare"

Kevan lo fulminò con lo sguardo, ma quella fu l'unica reazione che ebbe da lui.

"Manderò qualcuno a prendervi, quando sarete pronto"

Oberyn chiuse la porta dietro di sé e osservò la stanza. Era piuttosto ampia, ma fin troppo pomposa per i suoi gusti.

In un angolo, c'era la scrivania con penne e calamaio, mentre, alle sue spalle, c'era una libreria ben fornita. Lesse alcuni dei titoli e la maggior parte di essi riguardavano i Lannister e Castel Granito, ma uno attirò la sua attenzione. Era grosso con la copertina rossa e le rifiniture in oro, parlava della caduta di Castamere.

Oberyn rise del patetico tentativo del Vecchio Leone di intimorirlo. Voleva giocare a chi piscia più lontano, ma non sapeva contro chi si era messo.

§

"Mia dolce Alysanne" chiamò Gerion Lannister, avvicinandosi alla ragazza, che passeggiava pigramente, seguita da una schiera di lady.

"Lord Gerion, siete tornato" disse Alysanne, accennando un piccolo inchino.

"Zio Gerion, mia cara" la corresse "Sei tanto mia nipote, quando lo sono i tuoi cugini"

Gli diede un piccolo sorriso.

L'attenzione dell'uomo si spostò sulle sue compagne. Un sorriso si insinuò sul suo volto e disse "Mie signore, siente un incanto questo pomeriggio"

Le donne ridacchiarono.

"Vi prego di perdonarmi, ma vi devo rubare la futura sposa per un momento" disse Gerion, afferrandola per il braccio e portandola via prima, che le sue dame potessero rispondere.

"Mia cara, ti chiedo perdono per i modi, ma avevo qualcuno da farti conoscere"

Alysanne gli sorrise "Nessun torno è stato fatto"

"Sapevo che c'era un motivo per cui sei uno dei miei Lannister preferiti" disse lui "Ora, come ti dicevo, ho qualcuno che dei conoscere. Per la precisione, è il mio dono per il tuo matrimonio. Tywin non ne sarà felice, ma capirà la sua utilità"

Alysanne lo guardò sospettosamente. Non era insolito che Gerion cercasse di infastidire lord Tywin, ma non l'aveva mai coinvolta.

Cercò di mettere da parte la sua preoccupazione, mentre Gerion le raccontava del Mare Dothraki e del khalasaar, che aveva incontrato sulla strada.

"Eccoci qui, mia cara" disse, fermandosi davanti ad una delle gabbie nei canili "Vai avanti"

Aprì la gabbia con estrema cautela e face un passo all'interno, sollevando l'orlo del vestito. Inclinò la testa da un lato e vide una palla di pelo bianca raggomitolata su sé stessa, nasconta in un angolo.

"Mi avete regalato un cucciolo?!"

"Molto meglio, mia dolce" disse allegramente "È un hrakkar"

Alysanne guardò l'uomo, prima di tornare al cucciolo davanti a loro. Il giovane leone bianco li stava fissando con i suoi grandi occhi gialli. La testa inclinata da un lato come se li stesse analizzando.

"L'ho barattato con un dothraki" dise Gerion "È ancora troppo giovane per far veramente del male qualcuno, ma, con un po' di allenamento, potrebbe essere un buon guardiano, tra qualche mese"

Alysanne si inginocchi e tese la mano verso il leone, che annusò l'aria e poi le si avvicinò e si strusciò contro di lei.

"Sembra che tu gli piaccia"

Annuì "Credete che lord Tywin mi permetterà di tenerlo?"

"Mio fratello può essere in disaccordo quanto vuole, ma presto la sua opinione non conterà più" rispose lui , stringendole la spalla "Sono sicuro, però, che il principe Oberyn non avrà nulla da ridire. Sopratutto, se usi quei tuoi grandi occhi verdi"

Il suo voltò si oscurò un po'.

"In caso contrario, potrei sempre presentarmi a Dorne con il giovane Lann e conoscere l'uomo, che è riuscito a resistere ai tuoi occhi" disse l'uomo "Sarebbe un traguardo davvero impressionante. Dorebbe essere studiato dai maestri alla Cittadella"

Alysanne rise per le sue buffonate.

"Ecco la risata che tutti noi amiamo" disse Gerion, sorridendo "Ora, dobbiamo soltanto convincere Tywin a permetterlo all'interno delle mura, ma a questo ci posso pensare io"

"Grazie, mio...zio"

"Non ringraziarmi, mia cara" disse Gerion "Penso che sia il momento che tu torni dalle tue compagne o maderanno la Montagna a cercarmi e tengo ancora alla mia vita"

Alysanne gli sorrise e accarezzò un'ultima volta il leoncino, prima di andarsene.