Tywin stava finendo di firmare le ultime lettere, quando una delle guardie comparve alla sua porta.
"Mio signore" disse l'uomo "Il principe Oberyn chiede di vedervi"
"Fallo entrare"
Oberyn Martell entrò nella stanza con la sua solita spavalderia e quel suo fastidioso ghigno sulle labbra. Si lasciò cadere sulla sedia libera davanti alla sua scrivania e si appoggiò allo schienale.
"Ora, vengo chiamato ne tuo solarium come uno qualunque dei tuoi servi, lord Tywin?"
"Lieto di rivedervi, principe Oberyn" rispose lui, ignorando i commenti dell'uomo "È un vero peccato che vostro fratello non sia presente"
Oberyn fece un vago gesto con la mano "Gli affari lo hanno trattenuto. Perché sono qua, lord Tywin?"
"Pensavo che Doran vi avesse avvisato del matrimonio" disse Tywin, alzandosi per versare ad entrambi del vino.
"Sei diventato più spiritoso negli anni" disse il dorniano "Volevi parlarmi, no? Quindi, parla"
"Lord Arryn ha suggerito questo matrimonio per un motivo ben preciso" disse Tywin "La Corona vuole mettersi alle spalle i disdicevoli eventi di Approdo del Re"
"Disdicevoli eventi? DISDICEVOLI EVENTI?" Oberyn si alzò facendo rovesciare la sedia a terra "I miei nipoti furono massacrati e mia sorella. La mia amata sorella fu stuprata e uccisa. I loro corpi avvolti in mantelli Lannister e abbandonati a terra in mezzo alla sala del trono. Voi questi li chiamate 'disdicevoli eventi'?"
"Mi state dando la colpa per la loro morte?" chiese Tywin, sentendo già la rabbia crescere dentro di lui.
"Si dice che sia stata la Montagna ad ucciderli" ribatté Oberyn "E tutti sanno che Gregor Clegane non piscia nemmeno senza un tuo ordine"
"Molti uomini commettono molti crimini in guerra, senza che i loro capi lo sappiano" disse "Dovrei, forse, essere accusato per ogni loro azione?!"
Il dorniano alzò un sopracciglio e spostò il peso da un piede all'altro "Neghi, quindi, di aver dato l'ordine?"
"Categoricamente" rispose Tywin, appoggiandosi alla scrivania "Potrei organizzarvi un incontro con ser Gregor. Potrebbe togliervi ogni dubbio sul mio coinvolgimento"
"Mi piacerebbe incontrare la Montagna"
"Sono certo che piacerebbe anche a lui"
"Potrebbe non esserne felice quanto pensa" disse Oberyn, versandosi altro vino "La domanda resta...cosa vuoi in cambio?"
Tywin si sedette al suo posto alla scrivania e si appoggiò allo schienale della sedia "Vedete, principe Oberyn, negli ultimi anni mi sono personalmente assicurato che Alysanne avesse una guardia personale adeguata, ma temo che la persona, a cui ho affidato tale compito, non sia ben accetta a Dorne"
Oberyn sbuffò.
"Alysanne frequenta il mercato, porta cibo e vestiti all'orfanotrofio e legge ai bambini. Il popolo la ama e lei ama loro" disse Tywin "Ma i Giardini dell'Acqua non sono Lannisport e Lancia Rossa non è Castel Granito"
"E gli Dei siano benedetti per questo" commentò il dorniano.
Tywin lo ignorò e disse "Ora, possiamo raggiungere un compromesso. Io organizzo l'incontro con ser Gregor e voi mi assicurate che Alysanne sarà al sicuro e protetta, mentre di troverà a Dorne"
"Quindi, hai bisogno di me" disse Oberyn con un ghigno divertito sul viso.
"Uno serve all'altro" rispose Tywin, roteando la sua coppa di vino.
Il silenzio calò su di loro. Il dorniano sembrava valutando la situazione, poi disse "Hai un accordo"
§
"Non posso credere che zio Gerion ti abbia regalato un hrkkar" disse Tyrion.
"Avresti dovuto chiederlo come dopo per il tuo compleanno" disse Alysanne, ridacchiando "Un hrakkar è più semplice da reperire rispetto ad un drago"
"Ero solo un bambino!" replicò il ragazzo "Quante volte ancora me lo vuoi rinfacciare?"
"Fino a quando sarà accettabile farlo"
Svoltarono nel corridoio dov'erano situate le stanze del lord suo zio e, all'improvviso, distratta dalle buffonate del cugino, Alysanne andò a sbattere contro qualcosa.
Sentì il terreno mancarle da sotto i piedi ed era certa che sarebbe caduta rovinosamente, ma un paio di braccia l'afferrarono per la vita.
Alzò lo sguardo e si trovò ad un uomo che non aveva mai visto prima. Lo sconosciuto aveva i capelli neri, la carnagione olivastra, il naso pronunciato e la mascella squadrata.
L'uomo indossava una tunica arancione con dei soli ricamati.
"Non vi hanno mai detto che è maleducato fissare?" chiese l'uomo.
Alysanne si irrigidì e si allontanò da lui imbarazzata. Si lisciò nervosamente l'abito e disse "Perdonatemi. Non era mia intenzione"
Oberyn sogghignò. Lasciò scorrere gli occhi lungo il corpo della giovane ragazza, analizzando ogni particolare visibile. Forse, aveva trovato il modo di occupare il suo tempo a Castel Granito.
Era una piccola cosa con la vita stretta e il seno sodo, anche se non molto grande. I lunghi capelli erano tanto chiari, che in alcuni punti sembravano bianchi, mentre gli occhi erano verdi con qualche punto di azzurro in loro.
"Oberyn Martell" disse, baciandole la mano "Al vostro servizio"
Alysanne si irrigidì sentendo il nome. Quello davanti a lei era l'uomo che avrebbe sposato in pochi giorni.
Aprì la bocca per parlare, ma non uscì niente. Ringraziando gli Dei, Tyrion decise di intervenire e salvarla da quella terribile situazione.
"Tyrion Lannister. Lieto di fare la vostra conoscenza, mio principe" disse il biondo, allungando la mano verso Oberyn, che si limitò a fissarla "Permettetemi di presentarvi mia cugina e vostra futura moglie, lady Alysanne Lannister"
"Se non è una piacevole coincidenza" disse il dorniano, facendo un passo più vicino a lei.
Alysanne arrossì leggermente e abbassò lo sguardo "Vi chiedo di perdonarmi per esservi venuta addosso"
"Non avete nulla da farvi perdonare" disse il dorniano, nascondendole una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Si piegò più vicino al suo volto e venne inondato dal profumo della bionda. Era qualcosa di floreale e fruttato, che non riusciva ancora ad identificare, ma gli piaceva.
"Avere una bella donne tra le braccia non è mai un dispiacere"
La guance della ragazza si colorarono di rosso. Oberyn doveva ammettere che era divertente vederla arrossire così velocemente e voleva vedere quanto rossa potesse diventare il suo volto.
Il cuore di Alysanne saltò un battito ad avere l'uomo così vicino. Non era appropriato,ma non riusciva a muoversi da lì. Le sue gambe sembravano di pietra e non accennavano a sposarsi.
Tyrion si schiarì la voce e fu come se avesse rotto l'incantesimo, che teneva i due così vicini.
Il principe Oberyn spostò l'attenzione su di lui e disse "Lieto di rivederti, Folletto. È passato un po' di tempo dall'ultima volta che ci siamo visti"
Alysanne e Tyrion si fissarono stupiti. Nessuno dei due si ricordava di aver mai visto il principe prima di allora.
"Temo che tu non te lo possa ricordare" disse lui "Eri abbastanza giovane"
"Davvero, mio principe?" chiese Tyrion, incuriosito "E quando è stato?"
Oberyn scosse la mano "Diversi anni fa, a dire il vero. Io ed Elia venimmo in visita con mia madre per la tua nascita"
Alysanne lanciò un'occhiata verso il cugino. Lei e Tyrion avevano il tacito accordo di non parlare della sua nascita o di Joanna Lannister. Sapeva quanto fosse difficile per il cugino essere considerato la causa per cui il grande lord Tywin aveva perso l'amata moglie ed evitava di farglielo pesare.
"Momento davvero particolare per visitare" commentò Tyrion "Sperò che questa visita sia più lieta"
"Questo è sicuro" disse il dorniano, dando un'occhiata ad Alysanne "Ma sono certo che possa diventare più lieta e, sicuramente, meno deludente"
Alysanne si irrigidì, mentre Tyrion sembrava nervoso.
"Tutti parlavano del mostro, figlio del Primo Cavaliere del Re, con coda, artigli e zanne affilate, tenuto chiuso nella torre e che avrebbe portato i Sette Regni nel baratro"
Carestie, pestilenze e la Lunga Notter era ciò che era stato predetto alla nascita di Tyrion e Alysanne lo sapeva bene.
Quando aveva 10 anni, aveva sentito dei servi parlarne, mentre di stava dirigendo verso le sue lezioni. I due servi stavano parlando delle piaghe che Tyrion avrebbe portato con sé e di come lord Tywin avrebbe dovuto liberarsi di lui, prima che arrivassero. Alysanne non aveva mai fatto pesare il suo titolo sui servi, ma li aveva sempre trattati con rispetto. Quella volta, però, non aveva resistito e aveva minacciato i due servi di informare lord Tywin stesso, se li avesse sentiti insultare nuovamente Tyrion.
"Quando arrivammo, tu sorella, Cersei, fu così gentile da portarci da te. È stato deludente vedere che eri un bambino qualunque. Forse, le tue braccia erano un po' corte e la tua testa un po' più grande, ma nulla di speciale" disse Oberyn "Elia rimase incantata da te. Dicendo quando fossi carino e adorabile, ma tua sorella la pensava diversamente. Ti tolse il pannolino, afferrò il tuo piccolo cazzo e lo torse. Tuo fratello, Jaime, l'allontanò da te"
Alysanne poteva vedere le lacrime formarsi negli occhi del cugino, che era rimasto in silenzio per tutta la storia.
"La mia dolce sorella" disse Tyrion con voce cupa.
"Tyrion..." disse lei, mettendo una mano sulla spalla del cugino, che si spostò.
"Perdonatemi, ma mi sono appena ricordato di dover incontrare il maestro" disse il ragazzo, tenendo la testa bassa "Principe Oberyn, vi ringrazio per la storia"
Alysanne fece per seguire il cugino, ma il dorniano la fermò. Si girò verso l'uomo, che stava lì con l'aria compiaciuta.
"Perché lo avete fatto?" chiese Alysanne, che sentiva una rabbia calda salirle dallo stomaco "Perché raccontargli qualcosa di così orribile?"
"Un insegnamento" disse Oberyn "Il mondo non è un posto facile in cui vivere, soprattutto per un nano. È meglio che impari ad affrontarlo"
"Non era vostro compito insegnarglielo"
Oberyn la tirò contro il suo petto "Forse, dovresti imparare anche tu questa lezione, mia piccola leonessa"
