Tre mesi dopo l'incontro di Lucifer e Chloe a New York. Paradiso.

L'angelo Avael, guardiano del palazzo delle nascite, dove le anime dei nati venivano registrati, era confuso. Riguardò il foglio di Lucifer mettendolo a confronto con il foglio di Eva e di una certa Chloe. Decise di far intervenire proprio Dio. Volò verso l'ufficio di Dio. Trovò nell'ufficio anche Michael. L'angelo disse a Dio

"Mio Signore, voi sapete quanto sono scrupoloso. Io sono stato scelto da voi da anime benedette per il mio lavoro ben fatto da vivo come scrivano del medioevo. Così capirete come mi urta questa strana discordanza…"

Posizionò i tre fogli sulla scrivania di fronte Dio e Michael

"...in modo autonomo, quando una vita viene creata con amore o meno, si formano due fogli. In uno il nome del padre e nell'altro della madre. Per Lucifer e questa Chloe tutto perfetto…"

Dio e Michael si guardarono esterrefatti

"...ma risulta che non ce una vita creata tra Eva e Lucifer. Voi mi avete inviato il foglio di Eva, ma non risulta vita creata"

Michael indicò i fogli, dicendo preoccupato al padre

"Può essere che Lucifer abbia creato l'anticristo?"

L'angelo Avael scosse la testa

"Anche un'anima demoniaca viene registrata nel paradiso"

Dio si alzò visibilmente arrabbiato, dicendo a Michael

"Porta Gabriel dove si trova Eva…"

Batte leggermente il pugno sinistro sulla scrivania che si incrinò

"...Eva scherza con il fuoco. Michael devi capire cosa succede"

Michael scomparve. Con sguardo meno duro, Dio guardò il foglio di Chloe dicendo

"Possibile che abbiano un legame così forte?"

Attico di Lucifer. Mattina.

Eva aveva comprato un immensità di oggetti per la vita in lei. Lucifer era seduto al bancone del bar che beveva dandole le spalle. Dall'ecografia fatta tempo prima, risultava che la vita in Eva era un maschio in buona salute. Quella notizia non era riuscita ad aiutare Lucifer per essere felice, sentendosi in colpa. Non riusciva neanche ad andare da Linda. La dottoressa le ricordava il sogno d'amore con Chloe che era sfumato.

Nello stesso momento. Appartamento di Chloe.

Trixie aprì la porta raggiante. Disse alla madre che entrava dopo di lei

"Un fratello! Mamma diventò una sorella maggiore"

Trixie accarezzò il ventre della madre baciandolo, dicendo

"Fratellino cresci sereno. Ti voglio tanto bene"

Chloe percepì una sensazione di benessere. Era per lei una ingiustizia che il suo bambino non avesse un padre presente, ma l'entusiasmo di Trixie era contagioso. Una risata di Trixie la svegliò dai suoi pensieri, dicendole

"Mamma Io stomaco ti brontola. Ti preparo un panino?"

Chloe annuì positivamente, dicendole

"Vado un attimo in camera per cambiarmi"

Invece Chloe prese da un cassetto di un comò una scatola di scarpe. Durante una giornata di shopping insieme con Trixie, come una famiglia felice, Lucifer aveva comprato delle scarpe nuove, mettendole giunte all'appartamento. Chloe aveva conservato la scatola, facendola diventare per quella vita dentro di se, una scatola dei ricordi. Inserì anche una foto dall'ecografia, accarezzando la foto di lei e Lucifer fatta a New York e foto di Lucifer e Trixie. Cercò di non piangere, chiudendo la scatola. Voleva abituarsi che Lucifer non ci sarebbe stato.

Qualche ora dopo. Attico.

Eva ebbe un presentimento appena vide entrare dal balcone Michael con il medico Gabriel. Svelta corse da Lucifer che era nella biblioteca. Si nascose dietro di lui che stava consultando un libro vicino uno scaffale. Disse tentando di sembrare sorpresa

"Luci vedi cosa vogliono i tuoi fratelli"

Dal soggiorno dell'attico Michael gridò

"Eva presentati a noi. Non obbligarmi a essere cattivo"

Nella biblioteca Lucifer si voltò verso Eva, domandando

"Cosa vogliono da te?"

Eva ridacchiò, dicendo a disagio

"Sono sicuramente gelosi della nostra felicità. Luci difendi la tua famiglia"

Lucifer si avvicinò alla porta della biblioteca, dicendole

"Per questo non dobbiamo nasconderci. Eva vieni con me…"

Gli offrì la sua mano destra, voleva cercare di accettare quella situazione

"...Non ti faranno nulla"

Eva accettò quella mano, sperando mentre andava incontro ai due angeli che la magia avesse fatto un buon lavoro.

Nel soggiorno dell'attico.

Lucifer entrò mano nella mano a Eva. Domandò a Michael

"Cosa vuoi da Eva?"

Michael parlò direttamente con Eva, con uno sguardo severo

"Eva tu sai perché siamo qui"

Lucifer si fece avanti minaccioso a Michael. Il medico Gabriel sapeva che Michael odiava Lucifer, sognando di finire in una rissa con lui. Lo stava ignorando di proposito per farlo arrabbiare. Gabriel però percepiva da Eva onde di sensazioni sgradevoli dal suo ventre. Si precipitò da Lucifer dicendogli

"Eva usando la magia nera creò dentro di sé un essere terribile. Lucifer si tratta di qualcosa di peggio di un demone"

Lucifer si voltò verso Eva esterrefatto. Lei fece qualche passo indietro sentendo un forte dolore al ventre, dicendo visibilmente sofferente

"Io volevo solo la ricchezza...Il potere"

Lucifer provava una angoscia devastante. Le domandò mentre Michael sfoderò la spada, percependo l'arrivo di qualcosa di terribile

"Eva mi hai mai amato?"

Eva rise, dicendo molto pallida

"Lucifer solo tu credi a queste baggianate. Mi facesti pensare anche a me di amarti…"

Smorfia di dolore

"...ma non esiste l'amore...esiste il potere e la ricchezza...io...nostro figlio"

Eva scomparve in una fiammata. Rimase sul pavimento nella cenere di Eva un essere che Lucifer associava a un gremlins del film visto con Chloe e Trixie. Michael andò contro quell'essere, mentre Lucifer era senza forze. Finì per sedersi sul pavimento. Il figlio di Eva della magia nera crescere di fronte a tutti. Divenne una versione di Lucifer bruciata più enorme. La pelle rossa e bruciata tranne che nella faccia, era piena di muscoli. Alto più di Michael, quello che doveva essere suo nipote era lo stereotipo del re dell'inferno. Le gambe erano caprine con un groviglio di enormi corna nere sulla testa. Il viso era contorto in un ghigno che mostrava lunghi denti appuntiti. L'essere bloccò Michael facilmente, con un paio di manate artigliate. L'angelo Gabriel non aveva mai avuto tanta paura, mentre Lucifer fissava quello che doveva essere suo figlio, ripetendo

"'Io creo solo mostri...io creò solo mostri"

Il figlio della magia nera lanciò Michael dall'altra parte dell'attico, dicendo a Lucifer con voce roca

"Padre devi scomparire. Coso aprirò le porte dell'inferno"

Afferrandolo con la mano destra per il collo. La parete di vetri che divideva il balcone dall'attico si sbriciolò. Entrò un essere dalla forma umana che levitava in aria. L'essere era fatto di fuoco e luce. Era appena grande quando Lucifer. L'essere si lanciò verso la mano destra del mostro, staccandola. Caduto in ginocchio il mostro che urlava per il dolore, l'essere lucente trascinò Lucifer vicino Gabriel seduto sul pavimento nascosto dal balcone del bar. L'essere afferrò le mani del medico del paradiso, dicendo con una voce così simile a Lucifer

"Guariscilo o ti faccio del male"

L'angelo medico decise di obbedire. Intanto Michael tornò dove era il mostro. Vide l'essere lucente trascinare per la gola il mostro che urlava e si dibatteva. Quasi al balcone, il mostro fu circondato da delle luci che comparvero intorno a lui. L'essere lucente mosse le mani in aria come dirigesse una orchestra. Il mostro si trovò in un tornado di luci. Sotto gli occhi esterrefatti di Michael e Gabriel le luci dissolsero il mostro che divenne polvere. Ripresosi Lucifer, stava per alzarsi ma l'essere lucente si precipitò da lui, facendolo tornare seduto sul pavimento. Le luci restavano dietro l'essere lucente che sembrava fissare Lucifer che sgranò gli occhi vedendo le luci

"Le stelle che avevo creato? Perché sono qui?"

Guardò malissimo Michael che alzò le spalle, mentre stava raccogliendo le ceneri di Eva e la polvere del figlio mostro. Lucifer guardò l'essere lucente sorpreso. La creatura sembrava lo studiasse, afferrandogli la mano sinistra. Accigliato Lucifer tolse la mano da quella dell'essere, dicendogli

"Ma tu chi sei?"

Seppur sentiva quasi di conoscerlo. L'essere sempre fluttuando in aria arretrò spaventato. Le luci lo circondarono come per difenderlo. Lucifer disse alle stelle

"Dovreste proteggere me! Io vi creai usando la mia magia"

Si alzò dal pavimento, sentendosi in colpa per aver spaventato l'essere lucente, dicendogli con tono più calmo

"Mi dispiace, sono vivo grazie a te. Ti prego comprendimi. Non capisco chi sei, perché le mie stelle sono qui con te, proteggendoti. Non capisco perché penso di conoscerti"

Il medico Gabriel si alzò dal pavimento ridendo. Disse a Lucifer che era certo fosse impazzito

"Credevo fossero solo leggenda…"

Rivolto a l'essere di luce e fuoco ancora circondato dalle stelle

"...nipote mio sei eccezionale. Non preoccuparti alla nascita ti piacerà entrare nella santa innocenza"

Lucifer guardò Gabriel sempre più confuso, domandando

"Nipote? Di chi sarebbe figlio?"

Gabriel ignorò i no di Michael, consegnando a Lucifer i due fogli che provavano lui e Chloe avevano generato.

Chloe stava dormendo tranquillamente nella sua camera da letto. Distesa sul fianco sinistro stava facendo sogni di lei, Lucifer, Trixie e la nuova vita come una famiglia felice.

Nell'attico, Gabriel spiegò a un incredulo Lucifer il legame amoris con Chloe. Gli spiegò soprattutto

"...Le vite concepite con il legame sono molto protettivi con i genitori o altri parenti. Possono manifestarsi così nel settimo o ottavo mese. Nell'ultimo mese di gravidanza sarà santa innocenza"

Michael era disgustato ma sopratutto in fondo invidioso del fratello Lucifer, andando via. Il re dell'inferno disse con gli occhi lucidi

"Ecco perché le mie stelle lo proteggono"

Si avvicinò a quello che era duo figlio che mosse le mani per fermarlo, dicendo con la sua voce

"Felice dì averti salvato. Ora ti dico addio. Mia madre non ti vuole con noi. Io la sento triste ma così vuole"

Lucifer gli disse con un ampio sorriso

"Figlio mio…"

Gli sembrava così strano dirlo con gioia

"...tua madre credeva fossi impegnato con altro. Ora sono libero"

Il figlio si allontanò verso il balcone con le luci, dicendogli

"Mia madre decide. Io ti voglio come padre. Devi convincere lei"

Scomparendo nel cielo. Lucifer appoggiò le mani sul petto, dicendo a Gabriel

"Risento quel calore piacevole nel petto…"

Guardando il fratello raggiante

"...Mi cambio, devo andare dalla mia Chloe, da Trixie e mio figlio"

Gabriel gli disse preoccupato

"Tuo figlio ti ha detto che non ti vuole"

Lucifer si passò le mani sulla faccia ridendo commosso

"Gabriel siamo legati. Ci amiamo da sempre. Lei mi piace anche per questo, vuole sembrare forte e senza cuore. In realtà mi vuole bene. Sono certo potremo dar forma al nostro sogno d'amore"

Un ora dopo. Appartamento Chloe e Trixie.

Lucifer si avvicinò alla porta dell'appartamento emozionato. Molte cose tornavano nell'ultimo incontro con Chloe a New York. Era ghiotta di patate lesse con origano come lui. Intorno a lei c'era una luce divina che lo faceva sentire in pace e sempre più innamorato. Stava per bussare, non sentendosi di fare come una volta, entrando senza bussare, ma era una cosa normale. Fermò il pugno in aria sentendo qualcosa che non voleva sentire dalla voce di Chloe. Il sorriso di Lucifer sparì dal suo viso sentendo Chloe dire nell'appartamento ad alta voce

"Questo figlio lo crescerò da sola. Non voglio nessuno dal paradiso"

L'altra voce che sentì lo preoccupò eccome, era di suo padre Dio che diceva

"Devi essere unita in matrimonio con qualcuno del paradiso. Anche solo in modo nominale. Altrimenti non ci sarà equilibrio. Chloe tutto può collassare"

Lucifer entrò.

Chloe era seduta nel divano con accanto Trixie che guardava male Dio e Michael. I due erano in piedi vicino al divano. Vedendo Lucifer, Trixie sorrise felice. Invece Chloe sembrava molto a disagio. Lucifer disse accigliato al padre

"Tu con il tuo tirapiedi andate via di qua"

Dio accennò un sorriso

"Figlio tu sai che non mento. Ora che sei libero da Eva, convincila a unirvi in matrimonio"

Michael si fece avanti verso il divano, dicendo a Chloe

"Sposa me umana. Io non mi intrometterò mai nella crescita di tuo figlio"

Lucifer diventò nella sua forma bruciata, dicendo a Michael con occhi di fuoco

"Come osi? Si tratta di nostro figlio, nato dall'amore. Noi siamo uniti dal legame amoris"

Chloe lo guardò sorpresa, per trattenere a stento un singhiozzo di pianto. Subito Trixie le diede un paio di frazzoleti di carta, dicendo a tutti

"Tranquilli. Sono gli ormoni…"

Rivolto a Lucifer

"...Amenadiel ci ha detto dell'impresa del mio magico fratello"

Chloe respirò profondamente, dicendo a Dio mentre faceva segno a Lucifer di non avvicinarsi tornato nella sua versione normale

"Va bene. Accettò di sposare Lucifer ma solo nominalmente"

Lucifer voleva protestare, ma Trixie gli fece segno con lo sguardo di non farlo. Molto più sollevato, Dio disse a Lucifer

"Avvicinati a lei. Chloe dovrebbe sedersi di fronte a te..."

Chloe annuì di si

"...unite le mani destre…"

Chloe e Lucifer eseguirono, sentendo un senso di benessere

Dio pronunciò delle parole. Le mani di Lucifer e Chloe si illuminarono per un secondo. Dio disse

"...Ora siete sposati. Benvenuta in famiglia Chloe"

Scomparendo con Michael.

Chloe tentò di togliere la mano destra da quella di Lucifer. Il re dell'inferno la teneva non stringendo da farle male. Trixie si alzò dal divano, domandando a Lucifer

"Preparò un caffè. Lucifer ne vuoi?"

Lucifer annuì di si, guardando Chloe che teneva lo sguardo basso. Con la mano sinistra Lucifer si sbottonò la giacca, chiedendo a Chloe dopo averle baciato la mano destra liberandola

"Come ti sentì?"

Chloe guardò il ventre gonfio sorridendo

"Non mi posso lamentare. Ogni tanto fa qualche salto. Come ora. Penso sia felice di avere il suo papà qui vicino. Metti la mano"

Chloe lo guardo negli occhi. Tutto il loro legame si manifestò. Con delicatezza Lucifer appoggiò sul ventre gonfio di Chloe la mano destra. Diversamente dal ventre gonfio di Eva dove percepiva una scossa dolorosa, Lucifer percepì un senso di benessere.

Con tutta se stessa, Chloe era certa che allontanare ogni essere magico dalla sua vita fosse la cosa migliore per suo figlio. Lasciava solo Amenadiel che era comunque unito con Linda per il figlio. Sentiva forte il legame amoris tra loro due, ma era certa di poterlo controllare. Appoggiò le mani su quella destra di Lucifer ancora sul suo ventre, letteralmente raggiante. Gli disse con voce un pochino piagnucolante

"Lucifer ascolta. Tu devi capire che io ti voglio bene. Posso anche dire che ti amo"

Lucifer la sorprese con un piccolo bacio. Tra altri le disse

"Io ti amo. Per quanto tentassi non potevo dirlo a Eva, era una bugia. Io ti amo. Ora sono libero. Possiamo essere una famiglia felice con Trixie e questa vita in arrivo"

Chloe dimenticò quello che voleva dirgli, volendo saziarsi di quei baci che gli erano mancati. Trixie dalla cucina sorrideva felice.

Qualche giorno dopo. Mattina.

Chloe si svegliò pensando che lo avrebbe fatto. Era sicura di farcela. Voleva dire a Lucifer che voleva crescere il loro figlio con accanto solo Trixie. Ogni volta perdeva il coraggio anche solo per uno sguardo del suo Lucifer. Lucifer che si era trasferito nell'appartamento. Soprattutto era nel suo letto. In verità Chloe dormiva benissimo con lui accanto, facendo per due volte l'amore.

Si voltò verso Lucifet che indossava dei pantaloni di pigiama neri e una t-shirt blu scura. Lo trovava adorabile tutto scompigliato e addormentato. Le aveva rivelato che dal matrimonio con Eva il suo sonno era pieno d'incubi, mentre con lei erano pieni di sogni splendidi

"Neanche cucinavo più, perché quando lo faccio sono felice. Felice come qui con te"

Sbuffò contro se stessa, per aver ricordato quella cosa che la inteneriva. Lei era certa di potercela fare da sola. Nell'ultima sessione di terapia con Linda il giorno prima, la dottoressa le aveva detto

"...Chloe io non vedo in questa tua volontà di crescere da sola tuo figlio una voglia quasi femminista. Piuttosto una paura di restare nuovamente ferita se ti portassero via Lucifet. Devi stare tranquilla. Vivi il momento. Ti rivelo una notizia incredibile, tu non puoi controllare gli eventi"

Chloe posò le mani sul ventre. Era quasi convinta da Linda. Accanto a lei Lucifer aprì gli occhi, con un sorriso luminoso, baciando la sua Chloe e poi il ventre, dicendole

"Buongiorno splendida donna"

Chloe arrossì, beata dalla sua vicinanza. Lucifer le disse

"Chloe oggi pomeriggio sarà qui all'appartamento mia sorella Cilen. La migliore ginecologa e ostetrica del paradiso"

Chloe gli aveva chiesto di decidere assieme ogni cosa, cercò di non arrabbiarsi pensando che lo faceva per amore. Lucifer appoggiò la mano destra sul ventre gonfio di Chloe

"Trixie mi ha detto che ogni giorno a mezzogiorno soffri di un mal di testa. Solo per stare tranquilli. Mi perdoni di non avertelo detto prima?"

Come odiava Chloe quello sguardo cosi sincero di Lucifer cui ordinava tutto, finendo per baciarsi.

Quel pomeriggio.

Prima della sorella di Lucifer passò dall'appartamento Dan per portare alcuni documenti a Chloe. Sapere che Lucifer era nella vita di Chloe e Trixie sembrava non dispiacere a Dan con grande sorpresa di Lucifer. Fu Chloe che gli spiegò

"Stava andando in depressione per Charlotte. Obbligato da Trixie che l'ha minacciato di non volerlo più come padre, segue una terapia con Linda. Lo aiuta tantissimo. Appena Linda lo riterà pronto gli dirà la tua vera natura"

Poco dopo.

Chloe fu contenta che la rossa Cilen fosse una angelica simpatica. Disse appena entrata nell'appartamento, ricordando molto a Chloe e Trixie la principessa Disney Merida, guardando Chloe

"Il piccoletto si può dire nella santa innocenza. Ama sentire cantare il padre..."

Guardò Trixie mentre si sedevano tutti intorno al tavolo della cucina

"...Il grande amore della sorella leniva il dolore del padre lontano. Trixie, adora il suono del tuo cuore che gli dice che gli vuoi bene..."

Trixie si commosse mentre Cilen si rivolse al fratello

"...Non devi temere che abbia paura della tua versione bruciata o le ali da pipistrello. Lui le adora, come adora tutto di te caro fratello..."

Lucifer era raggiante con gli occhi lucidi, con la dottoressa del paradiso che si rivolse a Chloe

"...Ogni tuo battito del cuore, anche respiro lo avvolge nel tuo amore. Si complimenta per la scelta del padre..."

Chloe e Lucifer si guardarono sorridendo

"...da quando ce Luci nella tua vita non piangi quasi ogni notte perché era lontano. Ora sediamoci su quel comodo divano solo io e te Chloe. Devo visitare te con il nascituro. Non ti preoccupare, poserò le mie mani sul ventre. Nessun dolore"

Sedute sul divano, con Lucifer e Trixie vicini in attesa, Cilen strinse dolcemente le mani di Chloe nelle sue, dicendole

"I tuoi mal di testa sono dovuti a questo appartamento. Ogni giorno a mezzogiorno le linee della magia bianca sfiorano le linee della magia nera. Dovrai cambiare abitazione. Perché se alla nascita di tuo figlio vivrai qui, il bimbo avrà mal di testa ogni pomeriggio"

Lucifer si avvicinò

"L'attico potrebbe andare?"

La sorella annuì positivamente, aggiungendo

"In quel luogo una volta sentivo le linee della magia pesanti e angosciante…"

Guardò Chloe e Trixie

"...voi due le avete purificare. All'attico tuo figlio starà bene"

Chloe disse a Lucifer che dovevano parlarne.

Mattina dopo.

Chloe si svegliò sentendo un gran vociare fuori la porta della camera. Lucifer non era accanto a lei nel letto. Aprì la porta trovando l'impensabile. Un esercito di uomini in tuta blu stavano portando via tutto. Dalla destra di Chloe comparve Trixie. Era al settimo cielo, dicendo alla madre

"Andiamo all'attico. In una notte Lucifer ha fatto modificare l'attico"

Dalla stessa direzione arrivò Lucifer. Questo prese in braccio stile sposa Chloe senza problemi, dicendo agli uomini in tuta blu

"Anche questa camera"

Chloe si trovò portata in braccio fuori. Nel parcheggio veniva caricato tutto in un enorme tir. La esterrefatta Chloe si trovò in una limousine che era un salotto viaggiante. In pochi giorni era stato tutto stravolto.

CONTINUA