Antonio e Jay avevano portato Garrett al distretto. Era stato chiamato un collega per fare l'identikit.
- L'uomo aveva il naso un poi più pronunciata e le orecchie a sventola. - spiegava il ragazzo.
Quando il disegno dell'uomo fu completo si iniziò a fare quello della donna che era molto più dettagliato, era la più vicina a lui.
- Bella donna, alta, occhi più o meno a mandorla, ma non troppo, naso piccolo ed a punta. Portava una specie di punto luce sul lato del naso.
- Così? - disse l'agente addetto a disegnare i sospettati al PC.
- Forse gli occhi erano meno arrotondati.
E così si procedette a fare le modifiche del caso fino ad ottenere le rappresentazioni più veritiere.
Una volta avuti gli identikit Adam corse a recuperare gli schedari che fare vedere al ragazzo delle foto di sospettati che si avvicinassero a quelli che lui aveva descritto.
Potremmo dire che furono fortunati, o almeno in parte.
Rintracciarono l'identità dell'uomo, Sergio Gardin di origini ispano americane.
Non era un tipo molto raccomandabile, era un killer, uno che si lascia assoldare per torturare e poi alla fine uccidere le persone per conto di altri.
Ha trascorso la sua vita entrando ed uscendo dalla prigione. È riuscito molte volte a farla franca.
Ma cosa aveva a che fare lui con Hayley?
E chi era la donna che Garrett aveva descritto? Perché lei puntava una pistola alla detective?
Jay era sempre più teso e nervoso.
Tutti sapevano quanto tenesse alla sua patner, ma forse in realtà c'era qualcosa che loro ignoravano.
Tra loro da qualche tempo era nato un sentimento più profondo, una grande amicizia o forse qualcosa che va oltre.
Il detective non riusciva a stare fermo, andava su e giù per il distretto e se doveva restare ad ascoltare cercava di muoversi comunque giocando con il piede sul pavimento o con la penna che teneva in mano.
Nessuno gli diceva nulla, era un suo modo per gestire la tensione in quel momento.
- Jay, Antonio andate a parlare con i superiori di Hayley prima che arrivasse qui all'intelligence, fatevi dire i casi in cui ha collaborato. Forse questa donna ha a che fare con uno di questi. - disse il capo ed i due partirono subito.
Dawson sembrava sopra pensiero.
Erano in macchina Jay guidava e l'altro fissava l'identikit tra le sue mani.
- Qualcosa anon va ? - Chiese Halstead
- No, tutto bene. È solo che... - disse Antonio un po' tentennando
- Che? - domandò di rimando l'altro.
- Jay io questa donna l'ho già vista da qualche parte.
- Davvero? Dove? - chiese il collega.
- È questo il problema, non mi ricordo. - disse Dawson.
- Dai Antonio fai uno sforzo. - lo pregò Halstead mentre guidava.
- Aspetta un momento - disse Antonio tirando fuori il telefono dalla tasca.
Compose un numero sulla tastiera ed una volta che la persona chiamata rispose all'altro capo del telefono disse:
- Jerry ciao, ascolta abbiamo ancora bisogno di te... Si, l'identikit è perfetto, potresti però modificarlo?... Metti i capelli corti fino alle spalle...si, ok.. aggiungi un taglio profondo sulla fronte ok perfetto. Ti ringrazio... Si, aspetto il messaggio. -
Pochi istanti dopo ecco arrivare la foto.
- Dannazione è proprio lei - disse il detective più anziano.
- Qual è il suo nome? - chiese Jay ansioso di sapere.
- Purtroppo non lo ricordo - concluse il collega.
E così i due continuarono il viaggio sperando che all'ex distretto di Hayley potessero essere più precisi e dare finalmente un nome alla donna.
