Le tre ore di viaggio, fino a Nakano, Mai e Ayako le passano cantando le canzoni della band di Bou-san intanto Mai ripensa a i viaggi verso i casi nel furgone con Lin e Naru e a tutte le volte che si annoiava con le due persone silenziose. Un piccolo sorriso triste appare sul suo viso.
Le tre ore di viaggio, fino a Nakano, Mai e Ayako le passano cantando le canzoni della band di Bou-san intanto Mai ripensa ai viaggi verso i casi nel furgone con Lin e Naru ea tutte le volte che si annoiava con le due persone silenziose . Un piccolo sorriso triste appare sul suo viso.
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"Siamo arrivati."
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Afferma Bou-san mentre parcheggia nel cortile della villa, Mai scende e nota che è proprio come quella nel suo sogno.
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"I Signori Watanabe, hanno detto che gli operai avevano iniziato a sistemare la casa partendo dalla cucina e che le altre stanze non sono ancora state toccate."
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Mentre Ayako spiega la situazione, Mai osserva i dintorni. Ce una strada sterrata che passando per un piccolo boschetto arriva alla villa e gira in torno ad una fontana, aiuole e giardini decorano i lati della villa.
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"Vedendo la tranquillità esterna direi che il problema è sicuramente interno, faccio strada Jou-chan stai vicino, andiamo vecchia strega! Ahia! Ma cosa tieni in quella borsetta!"
"Hai finito di chiamarmi vecchia strega? Ne vuoi ancora?!" Mentre Bou-san e Ayako si avvicinano alla porta Mai osserva la casa, i sentimenti che aveva provato nel suo sogno iniziano ad affiorare dentro di lei.
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"Mai, muoviti o ti lasciavo indietro!"
"Arrivo Ayako!"
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Entrando nella villa si nota subito lo stato di abbandono, le pareti scrostate i pavimenti ormai sbiaditi dal tempo e le lunghe ragnatele che scendono dal soffitto lasciano intendere che è passato molto tempo da quando qualcuno viveva li. L'atrio ampio ha una scala a destra vicino a una porta chiusa, a sinistra invece attraverso la porta aperta si intravede il camino, oltre la scala vi è un'altra porta chiusa. Rabbia è tutto quello che riesce a percepire Mai dall'ingresso della casa.
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'Daisuke.'
'Mai, va tutto bene?'
'S….si.' Daisuke non è convinto della risposta di Mai, ma per il momento non chiede altro.
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"Se non ricordo male, la stanza di fianco alle scale è lo studio."
"Bene, iniziamo la nostra indagine, ragazze state dietro."
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Detto ciò Bou-san apre le doppie porte dello studio. La stanza si presenta con una scrivania grande in legno scuro finemente lavorata, finestre con vetri colorati e una libreria alta fino al soffitto che occupa il restante delle pareti, con ancora tutti i libri. Il tutto rivestito di strati di polvere. Appeso alla parete dietro alla scrivania vi è un quadro, rovinato da una grande macchia scura, che raffigurava una persona, l'unica cosa che si riesce a intravedere sono freddi occhi grigi che osservano come se ti stessero guardando nel profondo della tua anima. Quando Mai incrocia quello sguardo, un senso di inquietudine si impossessa di lei.
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"Mai, va tutto bene?" Chiede Ayako. Ma lei non risponde continua a fissare il quadro.
"Oi Jou-chan!" Bou-san si piazza davanti a lei interrompendo il contatto visivo.
"Ehhh...cosa?"
"Mai, stai bene? Non rispondevi ne ad Ayako ne a me, c'è qualcosa che non va?"
"No….è che ho una strana sensazione in questa stanza, come se fossi osservata."
"Vieni Jou-chan, vediamo le altre stanze del piano terra."
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Bou-san spinge Mai fuori dallo studio, guardandosi alle spalle osserva il quadro e decide di chiudere la porta. La seconda stanza che osservano, a sinistra delle scale, doveva essere il salotto dato il grande camino. È senza mobili e ci sono dei teli per terra, probabilmente messi dagli operai.
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"Si vede che questa casa è stata abbandonata da molto."
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Il commento di Ayako accompagna il gruppo mentre passando sotto un arco alla loro destra entrando in quella che dovrebbe essere stata la sala da pranzo. Una grande doppia porta con decorazioni e vetri colorati si affaccia al cortile nel retro della casa.
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"Deve essere stata una bella villa molto tempo fa."
"Non incantarti e rimanere indietro, Jou-chan!"
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Molto lentamente Bou-san apre la porta, che si trova a destra della stanza, ed entra in cucina seguito da Ayako. Nella stanza, completamente distrutta dagli operai, ci sono altre due porte chiuse.
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SBAM!
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Appena Mai entra nella stanza la porta dietro di lei si chiude di colpo.
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TUMP! TUMP! TUMP!
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Iniziano dei forti colpi contro le pareti e una delle due porte chiuse inizia a tremare violentemente.
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"CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO! AYAKO, MAI VENITE VICINO A ME!"
Ayako mette Mai tra lei e Bou-san, il rumore dei colpi è talmente forte che Mai tappa le orecchie. Sia il monaco che la miko iniziano i loro canti.
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"Rin-Pyou-Tou-Sha-Ka-Jin-Retsu-Zai-Zen."
Dice Ayako mentre muove la mano nel classico movimento del Kuji-in.
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"Nau-Maku-San-Manda-Bazara-Dankan."
Allo stesso tempo Bou-san recita il mantra buddista, mentre tiene in mano una piccola collana di perle. All'improvviso, come è cominciato tutto si ferma si sentono solo i respiri profondi del gruppo. Con una forte spallata Bou-san apre la prima porta a destra ed esce nell'atrio.
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"Presto muoviamoci ad uscire di qua!" Molto velocemente si dirigono all'uscita, ma mentre Mai esce dalla casa, qualcosa le sfiora i capelli.
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'Angelique.'
Sente una voce e si gira di colpo, vede un ombra nascondersi nello studio, ma all'improvviso la porta d'ingresso le si chiude in faccia.
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"MAI!"
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Bou-san la afferra per un braccio e la trascina verso la macchina, mentre cerca di tenere il passo Mai ripensa a quello che è successo e a chi potrebbe essere 'Angelique'.
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"Andiamo in Hotel e poi telefoneremo a John."
Esclama Bou-san mentre siede nel posto di guida e avvia l'auto. Il viaggio verso l'Hotel è in totale silenzio ognuno a pensare cosa si nasconda nelle profondità della casa.
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'Daisuke, cosa potrebbe essere stato?'
'Non lo so Mai.'
'Ho un brutto presentimento.'
'Non ti preoccupare Mai, io sono sempre vicino a te basta chiamarmi e io distruggerò qualsiasi cosa per te!'
'Grazie Daisuke.' Un piccolo sorriso affiora sulle labbra di Mai.
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"ai….Mai….MAI!"
"Cosa?"
"Sei strana da quando siamo arrivati alla villa, sicura che vada tutto bene?"
"Scusa Ayako, ero sovrappensiero."
"Voi due, vi volete muovere, ho fame!"
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Urla Bou-san, mentre quasi all'ingresso del Ryokan, si gira per vedere Ayako inginocchiata davanti a Mai ancora seduta in macchina.
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"Sei sempre il solito insensibile, stupido monaco!"
"Ehhhh…..io insensibile? Che cosa ho fatto adesso!?" Irritato dalle parole di Ayako torna alla macchina.
"Non vedi che Mai non sta bene? Vedi com'è pallida!" Urla mentre , già in piedi, appoggia una mano sul fianco e indica con un dito Mai, la quale agita le mani in imbarazzo.
"Oi Jou-chan, non ti devi preoccupare c'è qui il tuo fratellone che si prende cura di te!" Afferma Bou-san arruffando i capelli a Mai.
"Geez Bou-san, vuoi lasciare stare i miei capelli?!" Sbuffa Mai mentre cerca di scacciare la mano del monaco.
"Ha ha ha dai andiamo dentro, vedrai che dopo un pasto caldo starai meglio."
"Mai andiamo a fare un bagno nella primavera calda, vedrai che starai molto meglio."
"Hai proprio ragione Ayako, ci vuole proprio un bagno per rilassarmi."
"Non metteteci troppo tempo che io ho fame! Ahia! La vuoi smettere di picchiarmi con quella borsetta, vecchia strega?!"
"Non la smetto finché non ti entra un po' di sale in quella tua zucca vuota! E non chiamarmi così!"
"Ahia...Ahia… Ok ok la smetto! Scusa Ayako!"
"Hmpf!"
"Hi hi hi." Ride Mai dietro alla mano, mentre Bou-san la fissa con occhi socchiusi.
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Dopo essere stati accompagnati alle rispettive camere, singola per Bou-san e doppia per le ragazze, decidono di incontrarsi più tardi per cena e poi chiamare John e Yasu.
…
"Wow che mangiata ragazze! Questo Ryokan è fantastico!"
"Maiale! Ti sei abbuffato come un maiale."
"ha ha ha, era tutto così delizioso, vero Jou-chan?"
"Hai proprio ragione, era tutto molto buono. Ma non diciamo niente a Yasu, se no inizia a lamentarsi!"
"Ha ha ha."
"Ha ha ha."
"Sei tremenda, Mai."
Esclama Ayako mentre la guarda, al suo commento Mai gli strizza l'occhio. Arrivati alla camera delle ragazze il piccolo gruppo entra e si accomoda al tavolino per chiamare John.
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"Pronto, Mai-san?"
"Ciao John, come stai? Come stanno i bambini della chiesa?"
"Stiamo tutti bene Mai-san, vieni a trovarci qualche volta, chiedono sempre di te."
"Appena riesco vengo molto volentieri. Sono qui con Ayako e Bou-san, aspetta che ti metto in viva-voce."
"Ciao John."
"Yo, amico."
"Ragazzi è bello sentirvi."
"John sei disponibile domani? Siamo su un caso a Nagano e una mano in più non farebbe male." Spiega Bou-san mentre Mai gli passa una tazza di tè appena fatto.
"Posso essere da voi nel primo pomeriggio. È così grave?"
"Di sicuro l'accoglienza è stata rumorosa!" Commenta Bou-san
"Sarà uno spirito della terra!" Afferma Ayako mentre incrocia le braccia.
"Oi vecchia strega, possibile che per te sono tutti spiriti della terra! Ahia!"
"Ti ho già detto di non chiamarmi vecchia strega, stupido monaco!"
"Ragazzi vi prego calmatevi, Mai-chan falli smettere."
"Ayako, Bou-san smettetela o ci butteranno fuori dal Ryokan! John ci vediamo domani."
"Contate su di me a domani ragazzi."
"Ciao John." In coro salutano il prete. Mentre stanno finendo di bere il tè il telefono di Mai squilla.
"Pronto Masako-chan come sta andando il convegno?"
"Sta andando bene Mai-chan, ma potevi venire con noi, sei una stupida!"
"Masako-channn, ne abbiamo già parlato! Non volevo essere il terzo incomodo!"
"Vedi che sei una stupida, non saresti stata il terzo incomodo, Eiji-kun ha i suoi affari da sbrigare qui a Londra. Sei con Ayako e Bou-san? Sento le loro voci in sottofondo."
"Si siamo su un caso a Nagano, domani si unirà a noi anche John. Ragazzi vi saluta Masako-chan."
"Ciao Masako-chan." Saluta la coppia.
"Veramente non li ho salutati, ma quello che non sanno non gli farà male. Siete su un caso? Mi dispiace non essere lì con voi."
"Geez Masako-chan, non è carino da parte tua. Attualmente solo porte che si chiudono e colpi alle pareti, stiamo pernottando in un Ryokan in città."
"Chiamerò domani per sentire come vanno le cose. Buona notte Mai-chan sceglierò un bel regalo per te. Saluta anche la vecchia coppia. Hi hi hi."
"Grazie Masako-chan, buona notte anche a te, anche se forse devi ancora pranzare. Ci sentiamo domani alla solita ora." Mette via il telefono e alza lo sguardo, Ayako e Bou-san la stanno fissando.
"Cosa?"
"Devo ammettere che siete diventate grandi amiche voi due."
"Già ne sono felice." Esclama sorridendo ad Ayako. Ancora una volta il telefono di Mai suona, stavolta con la suoneria di Death Note.
"Mai, che razza di suoneria è questa!"
"Bou-san, quell'idiota di Yasu avrà toccato ancora il mio cellulare! Pronto, Yasu! La smetti di continuare a cambiare la suoneria del tuo nome sul mio cellulare! E come diavolo hai fatto a prenderlo. NO! Non lo voglio sapere! Preferisco essere ignorante su certe cose." Mette in viva-voce.
"Mai-chan tu mi ferisci! Lo sai che non puoi sfuggirmi e neanche il tuo cellulare! Hahaha"
"Hahaha."
"Sento la dolce risata del mio amore! Bou-san amore mio perdonami ma non potrò scaldarti se avrai freddo stanotte!" Afferma con voce stridula.
"Oi shounen, la smetti di prendere in giro un povero vecchio!"
"Perché mi tratti così, io ti do tutto me stesso!"
"Hi hi hi hi." Ridono Ayako e Mai, mentre Bou-san sbatte la testa sul tavolo.
"Yasu veniamo alle cose serie, sei riuscito a trovare qualche informazione?"
"L'unica cosa che ho trovato attualmente, è che il proprietario della casa era un certo Ota Akihito-san, commerciante di tessuti. Non ho potuto fare molto, domani provo con la biblioteca e vedo se riesco a trovare altro, mi dispiace ragazzi."
"Grazie Yasu, ci sentiamo domani per altre informazioni."
"Per te questo ed altro Mai-channnn."
"Yasu, lascia stare Jou-chan!"
"Amore mio non sarai mica geloso?! Sai che ho occhi solo per te!"
"Ahhhhh basta, io vado a dormire, non ti sopporto più!"
"Ho proprio bisogno del mio sonno di bellezza. Non voglio essere svegliata troppo presto!"
"Ha! Sonno di bellezza!"
"Hai qualcosa da ridire?!" Prende in mano la borsetta.
"Assolutamente niente, buonanotte Ayako, Mai-chan, Yasu." Saluta uscendo velocemente.
"Notte Bou-san."
"Buonanotte amore mio."
"Io vado a cambiarmi. Mai, se succede qualcosa non farti problemi a svegliarmi. Ok?"
"Certo Ayako." Stacca il viva-voce.
"Mai, rimani sempre vicino a Bou-san."
"Certo Yasu, buonanotte."
"Notte Mai-chan."
...
PIANO ASTRALE
...
Mai arriva sul piano astrale, ma stavolta c'è qualcuno ad aspettarla.
"Daisuke." Saluta abbracciandolo.
"Mai." Sorridendo, ricambia l'abbraccio.
"Yasu non è ancora riuscito a trovare delle informazioni, sappiamo solo il nome del proprietari della casa."
"Almeno abbiamo un punto di partenza."
"Dobbiamo scoprire chi sia questa Angelique, che ho sentito prima di uscire."
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Alla menzione del nome della ragazza, appare improvvisamente la villa, bella come se fosse stata appena costruita. Mai e Daisuke si trovano in un bellissimo giardino con un enorme albero di pesco in fiore e molte rose intorno. Ad un certo punto dalla villa si sente un urlo divertito, una giovane ragazza bionda con occhi verdi in un bellissimo vestito azzurro, corpetto stretto con scollatura a barca e gonna larga fino ai piedi con varie decorazioni di pizzo, esce di corsa dalla villa ridendo inseguita da un uomo bruno alto con pantaloni e gilet marroni e camicia bianca.
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"Angelique, aspettami."
"Prova a prendermi se ci riesci!" Urla la ragazza con forte accento francese.
"Adesso vedi." Il ragazzo aumenta la velocità e prende la ragazza in braccio, mentre la fa roteare.
"Ahhhh, hahaha."
"Visto che ti ho preso, tesoro. Da me non puoi sfuggire!" Mentre parla il ragazzo appoggia la schiena della ragazza al pesco, avvicinandosi al suo corpo.
"Sei veramente bravo." Commenta lei mentre avvolge le sue braccia attorno al collo.
"E non hai ancora visto il meglio, mio piccolo fiore." Sussurra il ragazzo baciandola appassionatamente mentre con la mano solleva la lunga gonna per accarezzare la gamba della ragazza.
Mai e Daisuke sono un po' lontani dalla scena ma riescono a sentire bene il loro discorso.
"Devono essere i proprietari della casa, Daisuke di che epoca pensi che siano? Non ho mai visto degli abiti così."
"Da quello che posso vedere sono abiti occidentali, dall'accento della ragazza potrei supporre francese tra il 1850 e il 1900."
"Wow, è veramente bella."
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Mentre osservano la coppia ridere e rientrare in casa mano nella mano, qualcosa attira l'attenzione di Mai e si gira. Occhi grigi incontrano i suoi, sono freddi e carichi di profondo odio. Intimorita da quello sguardo afferra il braccio a Daisuke.
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"Che succede Mai?"
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Daisuke segue la direzione del suo sguardo e si sposta subito davanti a lei per proteggerla, si accorge subito che la persona non sta guardando loro ma la giovane coppia che sta entrando in casa. Appena la porta della villa si chiude tutto sparisce, Daisuke si gira verso di lei.
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"Anche quegli occhi erano del passato."
"Quegli occhi sono gli stessi del quadro, non posso sbagliare." Afferma Mai mentre, un po tremante afferra la camicia di Daisuke.
"Mai calmati, è tutto finito." Cerca di tranquillizzarla massaggiando le braccia. "E' ora che riposi un po', torna a dormire. Vuoi un altro bacio, principessa?"
"Daisuke! Sei pervertito come Yasu!" Incrocia le braccia e gonfia le guance mentre diventano rosse.
"Hahaha, forza chiudi gli occhi e torna a dormire."
"Grazie Daisuke." Mai chiude gli occhi e Daisuke la rimanda in dietro nel suo corpo.
"Sogni d'oro angelo mio." Sussurra nel buoi del piano astrale mentre sparisce.
