Tywin Lannister si fermò davanti alle stanze della nipote e fece per bussare, ma la porta si spalancò e un paio di servette e la sarta, che aveva assunto, uscirono borbottando infastidite. Era la prima volta che vedeva qualcuno uscire dalla stanza della nipote in quello stato.

Entrò nella stanza e sentì il cuore cadere giù fino allo stomaco. Alysanne era in piedi sul balcone e le tende leggere volavano intorno al suo piccolo corpo, facendola sembrare quasi eterea. L'abito era bianco con decori articolati sul corpetto, mentre la gonna era in tessuto leggero e morbido.

'Joanna' fu la prima persona a cui pensò, non appena la ragazza si voltò per affrontarlo. Prima che potesse registrare l'azione, i suoi piedi si stavano muovendo veloci verso la nipote. Era un marinaio attratto verso gli scogli dal canto di una sirena.

La tirò tra le sue braccia e nascose il volto tra i suoi capelli, inspirando profondamente. Premette le labbra contro la sua tempia, poi contro la sua guancia e quando si stava muovendo verso le labbra rosee, la voce della nipote lo riportò in sé.

"Zio?!"

'Zio'. Non 'Tywin', non 'Mio amore', non 'Mio leone', ma 'Zio'. Fece un passo indietro, creando dello spazio tra loro e si schiarì la voce.

"Quest'abito ti dona, nipote" disse Tywin, riprendendo la sua compostezza.

"Grazie, mio signore" rispose Alysanne, cercando di capire che cosa fosse successo poco prima. Era certa che il lord suo zio stesse per baciarla e questo era strano. C'erano stato volte in cui l'uomo la fissava con aria vuota, ma niente di simile a quello che era accaduto oggi.

"Qualcosa vi turba, mio signore?" chiese, un po' preoccupata per lui. Lord Tywin poteva essere freddo e distaccato in presenza di altri, ma gli voleva bene e l'aveva sempre trattata con gentilezza.

"Non è niente, mia cara" disse l'uomo "Mi stavo solo chiedendo cosa fosse accaduto per far scappare una sarta e diverse servette così velocemente"

Alysanne arrossì e abbassò lo sguardo imbarazzata.

Tywin le alzò il mento "Alysanne"

"Io..."

"Non tentennare"

"Abbiamo avuto una piccola divergenza" disse tenendo la testa bassa.

Alzò un sopracciglio "Divergenza su cosa di preciso?!"

"Sono arrivata in ritardo per provare l'abito" confessò Alysanne "La sarta non lo ha preso molto bene"

Tywin la osservò con attenzione, poi allungò la mano verso di lei e la trascinò sulla terrazza.

Si fermarono vicino al parapetto, mentre Lann passeggiava per la terrazza. Sembrava sentire il nervosismo della padrona. Il leone bianco si avvicinò a loro e si sdraiò ai piedi di Alysanne, che gli diede un piccolo sorriso e l'accarezzò delicatamente.

Tywin aveva combattuto con suo fratello, Gerion, per aver regalato a sua nipote un hrakkar e aveva tutta l'intenzione di rimandarlo nell'Essos, ma poi aveva visto Alysanne con lui e non era stato in grado di farlo.

Con il senno di poi, l'idea di avere un enorme leone al fianco della nipote in futuro non sembrava brutta. Aveva anche mandato a chiamare degli addestratori per insegnare ad Alysanne come gestirlo, quando sarebbe diventato più grande, senza rischiare di perdere un arto.

"Cosa vedi, Alysanne?"

La ragazza si accigliò, ma poi spostò lo sguardo verso l'orizzonte. Dalle sue stanze poteva vedere Lannisport in lontananza, il porto e il Mare del Tramonto. Aveva passato molte serate su quel terrazzo osservando il tramonto e sognando di salpare con una delle navi ormeggiate al porto alla ricerca delle terre ad ovest, anche se sapeva che non sarebbe mai avvenuto.

"Vedo Castel Granito e Lannisport con il porto"

"Solo questo?"

Alysanne si concentrò meglio alla ricerca di qualcosa che si era persa, ma nulla sembrava fuori posto.

"Sai cosa vedo io, Alysanne?!" chiese Tywin e lei si voltò verso l'uomo, che continuava ad osservare il paesaggio davanti a loro "Io vedo l'Occidente. Vedo una terra ricca e potente. Vedo un gran numero di Case fedeli, composte da uomini pronti a morire per noi e donne che danno alla luce la futura generazione di guerrieri"

Poi Tywin puntò il dito verso il campo, che stava nascendo fuori dalle mura. Numerosi vessilli volteggiavano sulle tende, mosse da un leggero vento, che proveniva dal mare.

"Ora, sai cosa vedo lì?!" continuò Tywin. Alysanne si voltò verso dove stava puntando il lord suo zio. Si concentrò sui vessilli, cercando di ricordare le lezioni del maestro, ma erano troppo lontani. Poi si rese conto che il lord stava puntando su uno in particolare. Era lo stendardo dei Martell, che era stato esposto sulle mura accanto a quello dei Lannister.

"Vedo un nemico con troppo potere e nessuna fedeltà" disse Tywin, che strinse il parapetto tanto che le nocche divennero bianche "Vedo un pericolo. Non solo per i Sette Regni, ma anche per te"

Alysanne lo guardò stupita.

"Dopo il matrimonio, tu e il principe Oberyn tornerete a Dorne e lì sarai sola. Una leonessa tra le vipere. Alysanne, potresti non sembrare una Lannister, ma tu se una di noi" Tywin si voltò verso di lei e incontro gli occhi della nipote tanto simile ai suoi "Il popolo ti chiama la 'dolce leonessa' per via della tua gentilezza, ma è giunto il momento che tu tiri fuori la forza del leone. Sei una Lannister e il tuo ruggito è forte, devi solo farlo sentire"

Tywin frugò nella sua tasca e tirò fuori una collana, da cui pendeva un ciondolo a forma di testa di leone con le fauci spalancate. La legò attorno al delicato collo della nipote e disse "So che non mi deluderai, Alysanne"

"Non lo farò, zio"

§

Oberyn non avrebbe mai pensato di sposarsi e una Lannister sarebbe stata la sua ultima scelta, eppure ora si trovava in piedi nel tempio di Castel Granito tra le statue del Padre e della Madre.

"Se non sei il ritratto della calma" disse Ryon Allyrion, avvicinandosi a lui, mentre gli altri ospiti andavano a sedersi "Non sembra nemmeno che sia tu a sposarti"

Ryon Allyrion era un uomo alto di bell'aspetto con i capelli biondo sporco e profondi occhi azzurri. Indossava i colori della sua Casa e una spilla dorata a forma di mano teneva fermo il suo mantello.

Si conoscevano da quando erano giovani e negli anni avevano mantenuto una fitta corrispondenza.

"Non che io desideri particolarmente questo matrimonio"

"Poteva andarti peggio, amico mio" disse Ryon, dandogli un pacca sulla spalla. Poi fece cenno verso un piccolo gruppo di lady, poco distanti "Poteva essere una delle ragazze Frey"

Oberyn poteva dirsi fortunato, ma la ragazza restava una Lannister.

"Puoi sempre averla tu, se la desideri tanto, amico mio"

"E dover trattare con il Vecchio Leone per il resto della mia vita?! Oh no!" disse Ryon, ridendo "Sembra che la nostra futura principessa dorniana sia in arrivo"

Alysanne Lannister entrò a braccetto di lord Tywin, che gli lanciò un'occhiataccia. Doveva essere un avvertimento, ma Oberyn non si scompose minimamente.

"Ora, potete portare la sposa sotto la vostra protezione" disse il septon. Oberyn sganciò il mantello dalle spalle di Alysanne e lo passò al Vecchio Leone. Osservò la piccola leonessa e notò che il respiro non sembrava regolare, ma prendeva respiri brevi e poco distati uno dall'altro. Poi gli occhi caddero sul suo corpetto, era tanto stretto che il seno era premuto contro il tessuto, rendendolo apparentemente più grande di quanto in realtà fosse.

Sfiorò con la punta delle dita la scollatura, mentre chiudeva la spilla, che teneva ferma la cappa con il sole del Martell ricamato sopra.

"Maestà, miei signori, mie signore" disse il septon, prendendo una semplice striscia di tessuto dorato e avvolgendola intorno alle loro mani "Davanti ai Sette Dei, io consacro questa unione, legando queste due anime per l'eternità. Guardatevi e pronunciate il giuramento"

"Padre, Fabbro, Guerriero" dissero insieme "Madre, Fanciulla, Vecchio. Straniero"

"Io sono suo, lui è mio" disse pacatamente Alysanne, mentre lui si limitò al "Lei è mia"

Aveva scandito bene le parole e le aveva dette abbastanza forte perché il Vecchio Leone lo sentisse. Uno dei più grandi tesori del grande Tywin Lannister, ora, era suo.

"Da oggi fino alla fine dei nostri giorni"

"Tutti devono sapere che Alysanne di Casa Lannister e Oberyn di Casa Martell sono un unico corpo, un unico cuore, un'unica anima. Sia maledetto colui che tenti di spezzare la loro unione"

"Con questo bacio suggello il mio amore"

Diede un'occhiata a lord Tywin, poi tirò a sé la ragazza e la baciò profondamente. Fece scivolare una mano dietro al collo della bionda per tenerla in posizione, mentre con l'altra le afferrò il sedere, spingendo i fianchi contro i suoi. Alysanne aveva sussultato e lui ne approfittò per spingere la lingua nella bocca della giovane moglie.

Questo matrimonio stava per diventare divertente.