Capitolo 04: Eroe e Prescelto

Il gruppo guardò meravigliato il Kuwagamon che li aveva attaccati scomparire nelle sabbie del deserto, colpito a ripetizione da un attacco proveniente da un punto che non riuscivano a identificare.
Erano riusciti a sfuggire ai diversi attacchi di Etemon, un Digimon scimmia di livello Perfetto, che aveva deciso di dover eliminare i Bambini Prescelti e i loro Digimon.
Izuku non aveva potuto fare a meno di paragonare Etemon all'Eroe Present Mic, visto che entrambi usavano la loro voce come arma principale.
Tuttavia, Etemon si era dimostrato ben più malvagio di quanto potesse sembrare: aveva distrutto un intero villaggio di Koromon per cercare di sconfiggerli, poi li aveva intrappolati all'interno di uno stadio e infine li ha attirati con l'inganno su una nave da crociera che viaggiava per il deserto, dove avevano rischiato di finire abbrustoliti.
Senza contare quello che era successo ad Agumon: Taichi era stato il primo a trovare il suo Simbolo, e aveva pensato di costringere in qualche modo il suo Digimon ad effettuare l'evoluzione.
Beh, c'era riuscito… Ma il risultato è stato ben diverso da quello aspettato. Greymon era evoluto in SkullGreymon, un Digimon senza alcun autocontrollo che aveva attaccato amici e nemici.
E ora quel Kuwagamon, decisamente più forte di quello incontrato sull'Isola di File, aveva deciso che sarebbero stati i suoi spuntini, salvo venire eliminato da qualcuno.
"Questo potere…" Fece Leomon, guardandosi intorno, per poi sorridere. "Sapevo che eri da queste parti, ma non speravo in un tuo aiuto, Piccolomon."
"E io non mi aspettavo di vederti assieme ai Bambini Prescelti, Leomon." Rispose una voce, mentre un piccolo Digimon rosa, con due ali bianche che uscivano dalla schiena e una lancia in mano, usciva allo scoperto.
"Sei stato tu a salvarci?" Chiese Takeru.
"Ma no, è così piccolo." Disse Mimi, prendendo tra le braccia il Digimon.
"Invece sono stato proprio io!" Rispose lui, per poi alzarsi in volo. "E devo dire che sono piuttosto deluso! Mi aspettavo di trovare dei Bambini Prescelti più forti, e invece mi ritrovo con sette bambini impauriti e uno che non ha ancora legato con il suo Digimon!"
Izuku sussultò, solo per sentire la zampa di Leomon sulla sua spalla per rassicurarlo.
"Non è colpa loro: sono passate solo poche settimane dal loro arrivo nel nostro mondo, e ne hanno già passate tante. E Izuku è stato sfortunato perché il suo Digimon non era sull'Isola di File. Ma si è dimostrato più che degno di fare parte del gruppo."
"Non ho mai detto che non sono degni." Replicò Piccolomon. "Ma… vi serve un addestramento! A tutti voi! Seguitemi!"
Il gruppo si rivolse a Leomon, che annuì. "Potete fidarvi: a dispetto delle apparenze, Piccolomon è un Digimon molto potente e sa il fatto suo. E credetemi, venire allenati da lui sarà un vero onore per voi."
"Guarda che anche tu sei incluso nell'allenamento." Disse il Digimon, senza girarsi. "Dopotutto, non mi pare che tu sia diventato più forte dall'ultima volta che ci siamo incontrati, e sono passati secoli."
Leomon sussultò, ma annuì.

Il gruppo seguì Piccolomon attraverso il deserto, finché questi non li fece superare una barriera invisibile, facendoli così ritrovare in una foresta.
Da lì li fece salire a piedi, obbligando anche i Digimon in grado di volare a camminare, un'enorme scalinata, che alla fine li portò a casa sua, fatto confermata dalla statua gigante che lo raffigurava.
"Bene! Tutti voi dovrete pulire questa casa da cima a fondo!" Esclamò Piccolomon, ignorando le proteste dei bambini e Digimon. "Taichi, Agumon, Izuku, Leomon. Voi invece seguirete un addestramento diverso. Venite con me!"
Il quartetto si guardò, per poi seguire il Digimon, che li condusse fuori dalla casa, fermandosi di fronte a una grotta.
"Perché hai portato qui solo noi?" Domandò Izuku.
"A voi quattro serve un diverso tipo di addestramento. Ho sentito cos'è successo con SkullGreymon, Taichi. E vedo chiaramente che dopo quell'episodio hai perso totalmente fiducia in te stesso." Esclamò, puntando la lancia contro il bambino, che sussultò. "E tu!" Continuò Piccolomon, rivolgendo la sua attenzione al ragazzo dai capelli verdi. "Tu sei un mistero: hai un Digivice, ma non un Digimon. E percepisco in te una grave mancanza di fiducia, a livelli ben peggiori di Taichi. Sei convinto di essere meno importante degli altri, e devi imparare che non è così. Il vostro compito è di entrare in questa grotta, e di uscirne. Se ci riuscirete, avrete completato il vostro addestramento."
"E io" Chiese Leomon.
"Tu andrai con loro!" Replicò l'altro Digimon. "Sono sicuro che questo allenamento tornerà utile anche a te."
Il quartetto annuì, cominciando a entrare nella grotta.
"Per quanto dovremo andare avanti?" Chiese Izuku.
"Oh, non vi preoccupate. Lo capirete presto." Rispose Piccolomon.
Il ragazzo dai capelli verdi si voltò a guardarlo, solo per sentire il pavimento sotto di lui venire meno.
Con un urlo, i quattro scomparvero nelle profondità buie della grotta.
"Buona fortuna." Disse Piccolomon, volando via.

"Urgh… Cos'è successo?" Mormorò Taichi, aprendo gli occhi e alzandosi, imitato da Agumon, Izuku e Leomon.
I due umani spalancarono immediatamente gli occhi.
Si trovavano in un parco giochi per bambini, e Taichi sentì subito Izuku sussultare.
"Siamo… nel nostro mondo?" Chiese il castano, girandosi verso l'amico, che tuttavia si stava guardando intorno nervosamente.
"Questo… Questo posto… lo conosco." Disse infine, deglutendo.
"Siamo nella tua città?" Domandò Leomon, ricevendo un assenso silenzioso come risposta.
"Sì… quando ero piccolo venivo spesso in questo parco giochi con i miei amici. Ma poi-"
"Che cosa pensi di fare, Deku?" Sentirono dire da una voce.
Dal nulla, di fronte a loro apparvero due bambini: uno era chiaramente Izuku di quattro anni, riconoscibile dai capelli, il quale aveva le lacrime agli occhi e i pugni alzati contro l'altro bambino, che aveva un ghigno stampato sul viso e dei capelli biondi a punta.
"N-Non ti permetterò di fargli del male, Kacchan!" Esclamò il piccolo Izuku.
"E come pensi di impedirlo, Deku?" Chiese lui. "Sei privo di Quirk. Pure quel moccioso è più forte di te, anche se si nasconde dietro le tue spalle. Anzi, forse è più intelligente di quanto sembra e ti usa come scudo umano."
Senza dire altro, Kacchan colpì Deku alla pancia, il quale sembrò quasi venire investito da una piccola esplosione, finendo scaraventato via di un paio di metri e rotolando a terra.
"Ehi, forse è questo il tuo Quirk: essere inutile!" Lo prese in giro il bambino, per poi avvicinarsi e prepararsi a prenderlo di nuovo a pugni.
Solo per venire fermato da Leomon.
"Cosa… E tu chi sei?" Chiese Kacchan, tirando indietro il braccio.
"Un amico di Izuku." Rispose lui, mentre sia il bambino che l'adolescente lo guardarono sorpresi. Nessuno si era mai messo in mezzo tra lui e Kacchan.
"Un suo amico? Non mi prendere in giro!" Esclamò il bambino. "Nessuno vuole essere amico di uno inutile come Deku!"
"Beh, si da il caso che ha diversi amici!" Intervenne Taichi, facendo un passo in avanti assieme ad Agumon. "Non so cosa gli hai fatto, ma non lo merita."
"Davvero?" Fece un'altra voce, mentre alle spalle dell'Izuku più grande appariva la versione adolescente di Kacchan. "Pensa di essere al mio stesso livello, anche se è tutto nella sua testa. Questo è già un crimine per me."
Tutti si voltarono a guardarlo.
"Kacchan…" Mormorò Izuku.
"Pensi di essere diventato speciale ora, vero?" Replicò l'altro ragazzo. "Ora hai un Digivice, non sei più inutile, giusto? Oh, ma aspetta, non hai un Digimon con te, non puoi combattere."
"Che cosa sta succedendo qui?" Domandò Taichi.
"Stiamo vivendo l'incubo di Izuku." Rispose Leomon. "Questa… Questa dev'essere la sua più grande paura."
"Questo spiegherebbe perché quel bambino quando lo colpisce provoca quelle strane esplosioni. Voi umani non potete farlo, vero?" Chiese Agumon a Taichi, che scosse la testa.
Izuku nel frattempo non sentì nulla di quel discorso, continuando a fissare con timore Kacchan.
"Questo non è reale… non possono esserci più versioni di noi."
"E Deku continua a usare la sua testa per cercare di non essere inferiore." Replicò Katsuki. "Cosa importa se sono reale o no? Sono esattamente come il Bakugo che hai incontrato prima di sparire nel nulla come il vigliacco che sei. Beh, non che qualcuno senta la tua mancanza, eroe fallito."
Quelle parole sembrarono colpire Izuku più forte di un pugno.
"Ti sei arreso ai fatti? Non sei mai stato, non sei e mai sarai un eroe."
"Esatto." Aggiunse il Kacchan più piccolo. "Non importa quanto ti sforzi, senza un Quirk non potrai mai essere un eroe come lo sarò io."
"Anche All Might te lo ha detto no?"
"E contro Devimon sei stato inutile. Io avrei potuto salvare Angemon."
"I-Io…" Mormorò Izuku, portandosi le mani sulle orecchie per non sentire più nulla.
"Basta così!" Urlò Agumon. "Non so chi sei, ma Izuku è mille volte più eroe di te!"
"Non so cosa sia questo Quirk che continui a nominare, ma Izuku non ne ha bisogno per esserti superiore!" Esclamò Leomon, avvicinandosi al ragazzo dai capelli verdi, mentre la sua controparte più giovane alzava lo sguardo verso i Digimon. "Un eroe è tale per ciò che ha nel suo cuore. Ho visto Digimon deboli essere molto più eroici di Digimon grandi e grossi. Un eroe è chi aiuta in modo disinteressato, senza pensare a nient'altro se non ad aiutare!"
Taichi annuì. "È vero… e anch'io sono cascato in questo errore. Quando ho voluto forzare Greymon ad evolvere, l'ho fatto pensando che saremo stati di aiuto… ma in realtà era solo il mio egoismo. Ho deluso Agumon e i miei amici… ma non lo farò più! Izuku è nostro amico, e ti impediremo di continuare a deriderlo in questo modo!"
"Ragazzi…" Mormorò Izuku.
"Io ho… degli amici?" Fece il bambino dai capelli verdi.
Katsuki scoppiò a ridere. "Davvero? Allora siete inutili quanto lui, se lo pensate davvero. Non che sia una sorpresa, da parte di due mostri e di un altro pezzo di spazzatura privo di Quirk."
"Basta Kacchan!" Esclamò Midoriya. "Sei libero di prendermi in giro quanto vuoi, ma lascia da parte i miei amici!"
"Che cosa? Osi tenermi testa?" Replicò il ragazzo esplosivo, provocando delle piccole esplosioni attorno alle mani. "Bene, allora direi di ricordarti quanto sei inutile!"
Detto ciò provocò due esplosioni dalle mani, che lo lanciarono in avanti, dritto contro Taichi e Leomon, che sfoderò subito la sua spada per difendersi.
"Puoi dire addio a queste comparse!"
"No!" Urlò Izuku, girandosi di colpo.
E con sorpresa di tutti il suo Digivice si accese, per poi emanare un raggio di luce che raggiunse Leomon, avvolgendolo con una barriera che respinse un incredulo Bakugo, mentre la sua versione più giovane scompariva nel nulla.
"C-Che cosa…" Fece Leomon, guardandosi incredulo le mani.
"Quella luce… è la stessa dell'evoluzione!" Esclamò Agumon, fissandolo alternativamente Izuku e Leomon.
Izuku afferrò il Digivice, per poi volgere il suo sguardo verso il Digimon leone, che lo restituì.
Taichi spalancò gli occhi. "Leomon è il tuo Digimon?!" Gridò, mentre la luce si affievoliva.
I due diretti interessati restarono in silenzio, solo per voltarsi verso Kacchan, che si rialzò preda dell'ira.
"Credi di essere forte, eh? Hai solo usato un trucco per ingannarmi, non succederà di nuovo!" Urlò, saltando di nuovo contro Leomon.
Ma stavolta il suo percorso fu ostacolato dal pugno di Izuku, che lo colpì con la mano con cui teneva il Digivice.
Ignorando il dolore per il colpo appena dato, il ragazzo dai capelli verdi si mise davanti al suo appena trovato partner.
"Non importa se è più forte di me, non ti lascerò colpire Leomon!" Esclamò, mettendosi in una posizione di difesa. "Forse non diventerò un eroe, ma ci proverò! Se mi arrendo, non andrò da nessuna parte! E se questo significa doverti fermare… lo farò, Katsuki!"
"Lo faremo insieme, Izuku." Disse Leomon, affiancandosi al ragazzo. "Dopotutto, mi pare di capire di essere legato a te, non è così?"
Midoriya lo guardò sorpreso, per poi sorridere e annuire.
Bakugo si rialzò, portandosi una mano sulla guancia dov'era stato colpito.
Poi, con sorpresa di tutti, scoppiò a ridere. Ma questa volta non era una risata denigratoria.
"Finalmente lo hai capito!" Esclamò lui, smettendo di ridere. "Vedi che non sei inutile come pensavi?"
"C-Cosa?" Fece un confuso Izuku.
"Questa grotta ti mette alla prova verso le tue più grandi paure." Rispose l'altro Izuku. "Inizialmente avevamo intenzione di separarvi e di mettervi alla prova singolarmente… Ma abbiamo deciso che il tuo passato sarebbe andato bene per tutti, Midoriya Izuku."
Non appena ebbe detto ciò, tutto quello che circondava il quartetto scomparve in milioni di pixel, lasciandoli all'uscita della grotta.
"Piccolomon aveva previsto tutto questo, ma c'era qualcosa che anche lui ignorava." Continuò la voce del piccolo Izuku, mentre una sfera di luce appariva di fronte all'adolescente.
Quella sfera cominciò a cambiare forma, fino a diventare un medaglione con all'interno un Simbolo, il cui aspetto era quello di un pugno chiuso con il pollice verso l'alto.
"Questo… è mio?" Mormorò Izuku, prendendo in mano il medaglione.
"Fantastico!" Esclamò Taichi, per poi voltarsi quando sentirono un ruggito e delle urla.
"Qualcosa dev'essere riuscito a superare la barriera di Piccolomon." Fece Leomon.
"Allora dobbiamo andare ad aiutarli!" Esclamò Izuku, mettendosi il medaglione intorno al collo.
Il Digimon leone sorrise, per poi sollevare il ragazzo e farlo sedere su una sua spalla.
"Tieniti forte." Disse, per poi saltare via, mentre Agumon e Taichi si fissarono.
"Pronto?" Chiese il bambino, tirando fuori il Digivice.
"Quando vuoi!"

Piccolomon aveva le mani in avanti, continuando a tenere attiva una barriera attorno a lui e agli altri bambini e Digimon per impedire che l'attacco di un Tyrannomon li raggiungesse.
"Quanto vi ci vuole ancora?!" Urlò il Digimon, poco prima che un onda d'energia a forma di testa di leone colpisse in pieno il muso del Digimon dinosauro, che fu così costretto ad interrompere l'attacco.
Subito dopo Leomon atterrò, lasciando scendere a terra Izuku, che teneva in mano il suo Digivice.
"Izuku!" "Leomon!" Li chiamarono gli altri, contenti di vederli.
"Taichi e Greymon stanno arrivando." Rispose il ragazzo, sorridendo. "Ma per ora ci pensiamo noi qui. Pronto Leomon?"
Il Digimon leone sorrise, per poi estrarre la spada e saltare contro il suo avversario.
"E così, hai trovato il tuo Digimon partner." Disse Piccolomon, ridacchiando, mentre tutti guardarono increduli Izuku, che per tutta risposta sorrise.
"Già. Lui e la determinazione che avevo perso. Mi ero dimenticato la cosa più importante… Un eroe sorride sempre, non importa cosa succede. Perché dev'essere un punto di riferimento per tutti quelli che chiedono il suo aiuto. Non posso lasciare che le opinioni degli altri plasmino la mia strada. Devo essere io a farlo!"
"Ottima risposta!" Esclamò Piccolomon, per poi spostare lo sguardo verso Greymon, che li raggiunse in quel momento, andando subito ad aiutare Leomon. "Avete superato tutti e quattro il mio addestramento. E vedo che hai anche ottenuto un ulteriore premio."
Izuku continuò a sorridere, mostrando con orgoglio il suo Medaglione, mentre Tyrannomon veniva sollevato di peso da Greymon, e scagliato in aria, dove venne colpito in pieno dalla spada di Leomon, per poi dissolversi nel nulla.
"Io e Leomon diventeremo degli eroi!" Esclamò Izuku, non appena il suo Digimon tornò al suo fianco. "Farò del mio meglio perché ciò succeda!"