Hayley stava ultimando di fare delle foto nelle varie stanze della casa. Le rimaneva soltanto lo studio da immortalare.

Una volta rientrati al distretto avrebbe potuto appenderle alla lavagna e descriverle assieme a Jay.

Si, ma lui dov'era?

Si erano separati poco prima per coprire meglio l'intera abitazione. Lui aveva preso un'altra macchina fotografica ed aveva detto che si sarebbe diretto proprio nello studio, ma quando Upton entrò di lui non c'era nessuna traccia.

- Jay.. - chiamò - Halstead dove sei finito?

Nessuna risposta.

Il suo cuore iniziò a battere forte, forse gli era successo qualcosa quando si erano divisi.

Guardandosi in giro la porta finestra della stanza che si trovava dietro la poltrona della vittima aperta.

Uscì fuori e fu lì che lo trovò.

Era lì poggiato contro il muro della casa. Era sudato, con le mani stringeva a pugno la maglietta davanti al petto. Era pallidissimo.

- Cosa sta succedendo? - si chiese la detective.

Il suo collega si stava sentendo male e lei doveva aiutarlo.

Piano piano si avvicinò a lui e preso per mano lo accompagnò facendolo scivolate contro il muro fino a raggiungere il pavimento.

Il corpo di Jay tremava ed alcune lacrime gli scendevano silenziose sulle sue guance.

In una situazione diversa gli avrebbe fatto mille domande per capire cos'avesse, ma non in quella occasione.

Quello per Jay non era un caso normale.

Hayley quindi decise di restare in silenzio.

Scelse solo di stargli vicino, quando sarebbe stato pronto lei sarebbe stata lì per ascoltarlo.

Si sedette al suo fianco mettendogli una mano dietro la schiena e con movimenti lenti e circolari cercava di fargli sentire la sua presenza.

Non appena percepito il tocco il corpo di Jay si irrigidì ed il suo ansimare peggiorò, sembrava non riuscisse a respirare.

Hayley prese la mano del detective, quella che aveva liberato la maglietta. L'altra era lì e la stringeva saldamente a pugno davanti al suo petto.

Lei iniziò a fare dei respiri lenti e profondi.

Jay poteva percepirli la sua collega gli stava comunicando calma, una grande quiete.