PIANOFORTE ASTRALE
' Mai! Mai! Dove sei? Rispondimi!' Daisuke, ancora nella sua forma di lupo, la cerca disperatamente sul piano astrale. Tutto d'un tratto la vede in lontananza il corpo sdraiato a terra, accartocciato su se stesso, mentre corre da lei si trasforma scivolando di fianco a lei e prendendola in braccio.
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" Mai, ti prego rispondimi!"
" D ... Daisuke." Risponde con fatica Mai, mentre molto lentamente porta una mano alla sua guancia.
" Mai, non ti farà più del maschio è tutto a posto vedrai che starai bene. Stiamo bene." Esclama Daisuke, mentre dondolando appoggiando la guancia sulla testa di Mai, che lentamente chiude gli occhi e perde i sensi.
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LONDRA
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Hara Masako era irritata, aveva ancora un'ora prima che il suo fidanzato Takahashi Eiji la venisse a prendere, non poteva sopportare ancora per molto le persone troppo invadenti. Guarda l'orologio e decide di chiamare Mai.
" Masako-chan ..." Risponde Ayako.
" Ayako-san, come mai rispondi al telefono di Mai-chan?"
" Famigliari di Taniyama-san?"
" Masako-chan, ti chiamo dopo." Mette giù il telefono.
" Ayako aspetta!" Masako fissa il telefono spaventata.
" Masako-chan sei proprio tu?" Si gira di scatto.
" Ah ... Mori-san e Lin-san, vieni qui?"
" Bene, va tutto bene? Ti vedo un po 'pallida."
" S ... si io ... Sto solo aspettando una telefonata."
" Allora puoi venire con noi, Noll ei suoi genitori sono seduti a pranzo qui vicino."
" Madoka!" Sgrida Lin.
" No ... io non vorrei disturbare."
" Sciocchezze Masako-chan i genitori di Noll saranno contenti di conoscerti e poi un viso amico farà solo del bene a quella testa dura di uno scienziato."
Mentre lo dice afferra Masako per un braccio e la trascina per i tavoli, dietro di lei Lin Koujo scuote la testa.
Masako ripensa a quello che ha detto Madoka, non pensa proprio che Oliver la consideri una faccia amica. Tutte le volte che l'ha costretto a quelle date con lei, sembrava di essere accompagnata da un condannato che va al patibolo, solo dopo che se ne è andato ed incontrato Eiji-kun ha capito che il suo comportamento non era dei migliori.
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" Noll, guarda chi ho incontrato." Urla Madoka, mentre arriva davanti al tavolo della famiglia Davis.
" Buongiorno a tutti." Saluta Masako.
" Hara-san." Saluta Oliver.
" Noll, ti sembra il modo di salutare!" Sgrida sua madre.
" Luella, Martin questa è Hara Masako, ha lavorato con Noll in Giappone."
" Quella Hara Masako?" Chiede Martin con un luccichio negli occhi.
" E 'un piacere conoscervi signori Davis." Saluta con un piccolo inchino mentre si siede.
" Adesso cara, siamo Luella e Martin, ogni amico di Noll è di famiglia per noi, mio figlio non mi ha mai detto che lavorava con una così bella ragazza." Afferma tutta estasiata con uno strano sorriso sul viso.
" Madre!" La guarda con un cipiglio sul viso.
" Grazie." Masako, ringrazia con le guance leggermente colorate ..
" Che ne dici Noll, potresti portare Masako a fare qualche giro, in memoria dei vecchi tempi."
" Mi dispiace, io sono ..."
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SUONERIA DEL TELEFONO
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" Scusate, Ayako cos'è successo a Mai!" Parla Masako mentre si alza dal tavolo per andare in una zona più tranquilla.
Tre teste girano di scatto nella sua direzione. Oliver, Madoka e Lin sono molto interessati nel sentire cosa sia successo alla ragazza dai capelli castani, all'improvviso Oliver si alza e si avvicina a Masako, la quale si era seduta su una poltrona in una zona appartata, seguito da Madoka e Lin. I genitori del ragazzo osservano la scena e decidono di seguire il trio per scoprire cosa stia succedendo.
" Hara-san, metti in viva voce Matsuzaki-san." Parla Oliver mentre si siede sulla poltrona vicino a Masako, mentre Madoka si siede sul divano seguita dai genitori di Oliver e Koujo nell'ultima poltrona rimasta. Masako, un po 'offesa dal suo atteggiamento, mette in viva-voce il telefono.
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" Ayako-san, sei in viva-voce, ci sono Oliver i suoi genitori, Madoka-san e Lin-san qui con me."
" Naru sei proprio tu?"
" Matsuzaki-san cos'è successo a Mai?"
" Si sei proprio tu, arrogante come al solito!" Si sentono delle leggere risate provenienti dal gruppo attorno al telefono e la voce di Luella che traduce al marito cosa sta succedendo.
"Matsuzaki-san!"
"Ok, ho capito! Stavamo indagando su un caso a Nagano, all'inizio sembrava essere solo la chiusura delle porte e rumori di sbattere alle pareti. Ma oggi stavamo salendo le scale quando Mai …...è rimasta in dietro…non so come sia successo... è stata lanciata dentro la camera da letto." Ormai Ayako non riusciva più a parlare dal pianto.
"Naru, quando siamo riusciti ad aprire la porta, assieme a John, c'era un enorme lupo con occhi rossi che ci fissava, prima che John potesse fare qualcosa è sparito." Continua Bou-san prendendo il posto di Ayako.
"Perché l'avete lasciata indietro! Siete degli idioti, lo sapete che è una calamita per il pericolo!" Anche se non lo dava a vedere Oliver era furioso, con le mani stringeva i braccioli della poltrona per impedire al suo PK di scatenarsi e provocare panico tra la gente.
"Ci dispiace, Naru."
"Ormai non serve a nulla chiedere scusa, quali sono le sue condizioni?"
"Ecco, un taglio alla testa con lieve commozione celebrale, un grosso livido su tutto il collo e altri sulle braccia e gambe. Il dottore dice che per un po' non potrà parlare, dalla forte pressione la trachea ha subito un trauma. Attualmente sta riposando in camera, gli hanno dato dei sedativi per rallentare i battiti del cuore, perché erano troppo alti."
"Prenderemo il primo volo possibile, non fate niente fino al nostro arrivo!"
"Grazie Naru a presto. Ciao a tutti." Saluta Bou-san mentre chiude la comunicazione.
"Lin, trova un volo per Nagano il più velocemente possibile!"
"Masako-chan, va tutto bene?" Chiede un giovane, sui venticinque anni con capelli castano chiaro e occhi nocciola, mentre si avvicina al gruppo.
"Eiji-kun!" Esclama Masako, mentre si alza e gli afferra il braccio. "Ayako-san ha chiamato e ha detto che Mai-chan è stata ferita nel loro caso!"
"Cosaaa? Mai-san ferita? Ti porto subito a casa, fammi chiamare il mio segretario e organizzo subito il volo di ritorno."
"Grazie Eiji-kun, mi dispiace darti tanti pensieri."
"Per te questo ed altro, Masako-chan." Sorride dolcemente alla ragazza.
"Ah.. Eiji-kun, questo è Oliver Davis il capo di SPR in Giappone, poi ci sono i suoi genitori Luella e Martin Davis, Lin Koujo e Mori Madoka. Posso presentarvi Takahashi Eiji-san il mio fidanzato."
"Ehhhh… fidanzato?!" Urlano Madoka e Luella, le spalle di Luella cadono lievemente dopo la notizia.
"E' un vero piacere conoscervi, ho sentito parlare molto di voi." Parla Eiji mentre stringe le mani a tutti.
"Hai detto che puoi organizzare il rientro a Tokyo, giusto." Chiede Oliver mentre, per ultimo stringe la mano a Eiji.
"S..si ho il mio Jet privato, posso organizzare la partenza in un ora e arrivare a Tokyo domani mattina."
"Allora prepareremo il materiale che ci serve, presumo che l'aeroporto di partenza sia quello di Cambridge. Dovrai avvertire il tuo pilota di trovare un aeroporto vicino alla città di Nagano. Ci vorrebbe troppo tempo da uno degli aeroporti di Tokyo ad arrivare a Nagano in macchina. "
"Wow, Masako-chan mi aveva detto che eri intelligente, se un giorno volessi smettere di cacciare fantasmi, sappi che nella mia azienda c'è un posto per te."
"…." Oliver impassibile, con un sopracciglio alzato fissa un Eiji sorridente.
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Mentre il gruppo di Oliver parte per preparare il materiale di cui hanno bisogno per iniziare l'indagine, Masako ed Eiji fanno ritorno al loro Hotel per prepararsi per l'imminente partenza.
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Nella villa Davis
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Appena arrivato a casa Oliver si dirige direttamente nella sua camera, mentre prepara le valigie passa davanti allo specchio del bagno, si ferma e osserva la sua immagine. Lentamente il viso nello specchio cambia espressione e appare un dolce sorriso, quello del suo gemello morto Eugene.
'Noll, come mai così di fretta?' Chiede mentalmente Gene, l'unico modo che hanno per parlarsi ancora, dopo la sua morte.
'Abbiamo un problema Gene, è Mai.' La figura nello specchio cambia subito espressione.
'Che cosa è successo?' Oliver spiega a Gene della telefonata che ha avuto con Matsuzaki-san e Bou-san.
'Devi riuscire a connetterti con Mai quando arriviamo in Giappone.'
'Ci proverò, ma da quando sei partito per portare a casa il mio corpo, non sono più stato in grado di connettermi con lei sul piano astrale. Avrò bisogno di molta energia, ci vediamo dopo Noll.'
Oliver osserva come la figura nello specchio ritorna ad essere solo la sua immagine riflessa. Raccoglie la sua valigia ed esce dalla sua camera.
"Mi raccomando Noll stai attento. Koujo prenditi cura del mio bambino!"
"Lo farò Luella."
"Sicuro di avere tutto ragazzo mio? Se si tratta veramente di un demone sarà dura liberarsi di lui."
"Certo, abbiamo tutto il necessario."
"Bene, Madoka vi accompagnerà all'aeroporto con il furgone e poi farà ritorno a casa. Mi raccomando state attenti e se dovessi aver bisogno di aiuto non esitare a chiamare. Posso mandarti la mia squadra."
"Madre, padre noi andiamo." Fa un cenno del capo a Martin, il suo classico gesto per ringraziarlo.
"Fatti abbracciare ancora Noll." Una Luella in lacrime stringe forte a se l'unico figlio rimasto.
Oliver e Lin esco di casa, salgono sul furgone e partono per l'aeroporto di Cambridge. Luella ancora piangendo si avvicina a Martin, mentre lui con un braccio gli avvolge le spalle.
"Luella cara, stavo pensando che potremmo comprare un jet anche per BSPR. In fin dei conti chissà, magari questi viaggi diventeranno più frequenti, è la prima volta che vedo Oliver così in ansia per una ragazza."
"Ohhh Martin, forse potremo ancora diventare nonni. Quando tornerà Madoka dovrò chiederle di Mai, non vedo l'ora di conoscerla." Tutta felice Luella rientra in casa seguita dal marito che, mentalmente chiede scusa ad Oliver per aver distratto la moglie piangente con la sua vita privata.
Mentre Oliver sta leggendo, un brivido gli percorre la schiena e guarda fuori dal finestrino.
"C'è qualcosa che non va?" Chiede Lin.
"No, niente."
All'aeroporto Madoka parcheggia il furgone e scendono tutti.
"Noll, Koujo fatemi sapere quando arrivate in ospedale e state attenti. Mi spiace non poter venire con voi, salutatemi tutti e date a Mai-chan un grosso abbraccio da parte mia, specialmente tu Oliver." Dice Madoka mentre gli strizza l'occhio, Oliver non risponde, prende la borsa ed entra.
"Ciao Madoka, ti chiamo quando atterriamo." Informa Lin mentre gli dà un piccolo bacio sulle labbra. Poi prende il carrello con l'attrezzatura di cui avranno bisogno ed entra anche lui in aeroporto, dove Oliver lo aspetta. Assieme si dirigono verso l'imbarco dove Eiji e Masako attendono per salire sul Jet.
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Giappone
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Daisuke, sta ancora cullando Mai mentre lei dorme. Ripensa ancora allo spirito che l'ha attaccata, se potesse lo ucciderebbe ancora. Mentre guarda il viso di Mai accarezzandogli dolcemente la guancia il piano astrale cambia ancora, ma questa volta sono all'interno della villa.
"Che diavolo!" Esclama mentre si alza con Mai ancora in braccio.
"Daisuke... cosa succede!" Una Mai ancora addormentata chiede mentre con la mano si sfrega l'occhio.
"Questa maledetta casa non ha ancora finito. Tu come ti senti?"
"Ancora un po' stanca ma meglio, anche se ho il presentimento che il mio vero corpo non stia molto bene." Mai e Daisuke guardano la giovane coppia che finisce una cena molto intima.
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"Angelique, sei una cuoca fantastica."
"Hihihi, sai prima di fare l'attrice di teatro lavoravo in una panetteria. Vai pure in salotto, ti preparo una tazza di tè e poi vado a riposare."
Il ragazzo si alza mentre Angelique prepara il tè, ripulisce e poi va in camera al piano di sopra. Dopo aver finito il tè il giovane decide di bere del whisky, sorseggia il bicchiere e continua a guardare le scale e sorride maliziosamente, mentre decide di vedere se Angelique dorme, la porta di casa si apre ed entra un uomo sui quarant'anni, in un completo scuro e una valigia in mano.
"Ahh Akihito, non pensavo che saresti tornato così presto."
"Ho per caso rovinato i tuoi piani?! Tu piuttosto cosa ci fai in casa mia Masahiro?!" Risponde alterato Akihito.
"Ma che maniere sono? Ho incontrato un mio conoscente, che mi ha informato che ti sei sposato con un'attrice di teatro francese, quindi ho deciso di passare per farti gli auguri." Ribatte Masahiro , mentre va al carrello dei liquori.
"Ed è stato di tuo gradimento l'accoglienza?" Chiede Akihito a denti stretti.
"Oltre le mie aspettative, fratello caro."
"Non chiamarmi fratello! E non venire più a casa mia!"
"Ohhh come siamo alterati, non avremo la stessa madre ma se non ricordo male nostro padre si è scopato la mia e deve essergli piaciuto anche tanto, visto che ha continuato! Sai potremmo dividerci tua moglie da buoni fratelli! Hahahaha."
"Bastardo! Non avrai ne mia moglie ne i miei soldi! Cosi dicendo Akihito, che si era avvicinato al camino, afferra l'attizzatoio e colpisce Masahiro con violenza alla testa. Il ragazzo che era voltato di spalle, mentre si versava del whisky nel bicchiere, non ha avuto tempo neanche di urlare prima di cadere a terra.
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"Bastardo! Bastardo! Bastardo!" Continua ad imprecare mentre colpisce Masahiro.
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Akihito, soddisfatto della sua opera, avvolge il corpo di Masahiro nel tappeto e lo trascina verso la cucina e giù per le scale in cantina. Getta il corpo in una cella per la conservazione del vino, chiude la porta di ferro e se ne va. Ritorna in cucina e si dirige verso le scale, è tutto sporco di sangue ma a lui non interessa, sale lentamente ed entra nella camera sua e di Angelique. La stanza è illuminata dal camino acceso, nel grande letto Angelique dorme, indossa una camicia da notte a manica lunga con scollo quadrato e decorata con pizzo. Akihito gira intorno al letto e si siede vicino a lei, la osserva mentre dorme tranquillamente, inizia ad accarezzargli il viso sporcandola con il sangue di Masahiro la sua mano scivola sul collo per poi spostarsi verso il suo seno.
"Angelique." Sussurra
"Mmmm…. Akihito! Quando sei tornato?!" Angelique si sveglia di colpo accorgendosi del sangue sul viso e le mani del marito. "Akihito perche' sei sporco di sangue?"
"Non sei contenta di vedermi Angelique?" Gli chiede mentre si avvicina e la bacia con forza.
"Mmmmh..." Angelique cerca di spingere via Akihito.
"Ahi...Puttana!" Urla Akihito mentre si asciuga un rivolo di sangue, causato dal morso di Angelique, gli dà uno schiaffo.
"Ahhh."
"Saresti stata più contenta se fosse stato Masahiro?! Lui di certo non lo avresti morso, anzi magari avresti fatto altro!" Urla indignato, mentre con una mano gli strappa la camicia da notte, rivelando il seno di Angelique.
"Ahhhh…..Mmmmmmh!"
Con violenta inizia a baciarla mentre la sua mano tocca avidamente il seno. Angelique non riesce a muoversi, schiacciata dal corpo di suo marito, allunga la mano verso il comodino in cerca di qualcosa per difendersi, afferra il vaso e con forza lo spacca sulla testa di Akihito.
"Ahhh!" Il colpo fa alzare in piedi Akihito che inciampa nella sedia vicino al tavolino cadendo per terra dando così la possibilità ad Angelique di saltare fuori dal letto e uscire dalla camera.
"Maledetta! Vieni qua!" Akihito si alza barcollando leggermente, ed inizia ad inseguirla.
Presa dal panico Angelique non si accorge che sale le scale e si ritrova all'ultimo piano la torretta, torna indietro ma ormai Akihito è già troppo vicino, cerca di chiudere la porta con tutte le sue forze, ma Akihito la spalanca con violenza. Angelique cade a terra e indietreggia mentre guarda suo marito che si avvicina sovrastandola.
"Akihito, ti prego perdonami. Mi sentivo sola, tu non c'eri, ti amo amore mio perdonami. Je t'aime ma chérie." Akihito si avvicina ad Angelique e siede a cavalcioni sopra di lei.
"Angelique, mia adorata, quando ti ho conosciuto eri stupenda sul palcoscenico, una dea. Tutti ti volevano ma alla fine sono stato io a prenderti." Accarezza delicatamente il suo viso.
"Si Akihito, sono solo tua, per sempre."
"Si…..mia per sempre, nessuno ti porterà mai via da me nemmeno Masahiro, ha avuto quello che si meritava. La mia Angelique dimmi che mi ami."
"Je t'aime."
"Ti amo Angelique."
Con quelle ultime parole d'amore Akihito sposta le mani, dal viso di Angelique, alla sua gola e inizia a stringere forte. Angelique cerca di liberarsi inizia a scalciare ma non riesce, Akihito è troppo forte per lei. Piano piano la sua visione si fa sempre più nera e alla fine, con le lacrime che sgorgano dai suoi occhi spalancati, muore. Akihito si ferma e guarda Angelique inerme sotto di lui.
"Angelique….. Angelique...che cosa ho fatto! Angelique …. perdonami non avevo altra scelta!" Piange Akihito mentre le bacia tutto il viso. "Sei mia, anima e corpo per sempre! Lui non potrà averti nemmeno dopo la morte, ti nasconderò da lui!"
Si alza di colpo e si guarda in giro, vede un baule e si avvicina. Lo apre e lo svuota, prende il corpo di Angelique e lo nasconde nel baule. Esce e chiude la porta della stanza a chiave. Scende le scale e va in soggiorno, inizia a bere whisky dalla bottiglia si siede sul divano e fissa il fuoco, ormai morente del camino. Ad un certo punto sente dei rumori provenienti dalla cucina si alza e si avvicina, man mano che si avvicina alla cucina assieme ai rumori si uniscono delle parole. Non riesce a capire cosa dice la voce, sa solo che arriva dalla cantina, lentamente apre la porta della cantina.
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TUMP TUMP TUMP
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"AKIHITO BASTARDO FAMMI USCIRE. APRI QUESTA MALEDETTA PORTA! Uuuuugh!"
Akihito lascia cadere la bottiglia e si allontana velocemente, andando a chiudersi nel suo ufficio.
" No no no, cosa faccio adesso? Se esce troverà Angelique, non posso permetterglielo. Gli impedirò di portarla via da me!"
Si siede alla scrivania, apre il cassetto e prende la pistola. Con lo sguardo folle, ridendo maniacalmente carica la pistola la porta alla bocca e spara, il suo sangue schizza sul quadro dietro di lui. Mentre Akihito muore al piano di sopra, Masahiro ormai stremato dalla perdita di sangue e dai colpi ricevuti, muore agonizzante nella sua cella.
Daisuke stringe Mai, ancora in braccio, mentre piange a dirotto sulla sua spalla.
