Premessa: La storia si svolge nell'episodio nono della seconda serie.

Los Angeles. Sera. Attico.

Lucifer era seduto nel divano del suo attico, incerto se andare all'appuntamento con Chloe. Parlando con Linda, neanche un ora prima, si era reso conto di provare dei sentimenti oltre l'amicizia per Chloe. Quando un messaggio testuale di Chloe lo stupì

"Mi dispiace Lucifer ma devo rimandare il nostro appuntamento. Alla prossima"

Lucifer era accigliato. Lui non era mai stato scaricato per un appuntamento. Anche se lui aveva deciso di non andarci, essere scaricato non gli piaceva. Subito attivò la applicazione che aveva inserito nel cellulare lui e Chloe per rintracciare i sempre a vicenda. Con sua massima sorpresa scoprì che Chloe era nella via dove era la villa di Penelope la madre. Subito si preoccupò. Chloe gli aveva detto che Trixie era da sua madre per quella notte. Pensò che stesse male Trixie o sua nonna. Si precipitò in garage sgommando fuori alla guida della corvette con tettuccio.

Poco dopo. Di fronte la villa di Penelope.

Chloe aprì la porta della villa, dicendogli con le braccia raccolte sul petto e con sguardo serio

"Devo spegnere quella applicazione nel cellulare. Ecco arrivata la causa dell'atto terroristico"

Facendogli segno con la mano di entrare. Lucifer era confuso, di quale atto terroristico parlava Chloe?

Nel soggiorno della villa Penelope accolse con un ampio sorriso Lucifer. Il re dell'inferno notò che Trixie era rimasta seduta al lungo tavolo di legno nero del soggiorno, con lo sguardo basso. Chloe disse alla figlia

"Non fare la vittima. Avrai ugualmente la punizione…"

Rivolto a Lucifer in piedi accanto a lei

"...La qui presente terrorista guarda cosa ha fatto oggi pomeriggio"

Chloe gli diede un foglio. Su metà foglio c'era l'immagine dell'insegna di una macelleria con la scritta

"Vendiamo carne di capra, la faccia di Lucifer"

Sotto l'immagine dell'insegna una altra dove qualcuno vestito completamente di nero, come un ninja, spruzzava colore rosso all'insegna. Chloe indicò il ninja nella foto

"Questa terrorista eccola qui seduta. Per fortuna che almeno non ci sono prove che sia lei. Solo grazie a mia madre l'ho saputo"

Lucifer guardò la foto incredulo, mentre Penelope diceva alla figlia

"Chloe non essere troppo dura. L'ha fatto solo per…"

Guardò verso Lucifer

"...amicizia. In fondo hanno fatto passare la cosa come un qualcosa fatto da animalisti per la vetrina piena di carcasse di animali"

Chloe scosse la testa, dicendo a Trixie

"Trixie rassegnati. Per un mese niente tv o computer. Puoi usarlo solo per la scuola. Appena arrivi a casa, il cellulare viene requisito. Ora avanti vai in camera"

Quello che succede dopo sorprese Penelope, Chloe e Trixie. Lucifer disse con la voce rotta e occhi lucidi

"Ma perché lo fate? Perché vi importa così tanto di me? Nessuno l'ha mai fatto…"

Chloe si stava avvicinando ma Lucifer alzò la mano destra per fermarla, continuando con calde lacrime che gli bagnavano le guance

"...Perché? Io sono un mostro, il peccato in persona! Quello che non interessa a nessuno nella normalità o le cose oneste…"

Buttò sul pavimento il foglio, dicendo mentre Penelope era commossa

"...io devo andare via! Io non posso illudermi. Io sono solo! Non sono amato da nessuno. Mio...mio padre mi disse prima di lasciare che mi torturassero e buttassero fuori dal paradiso…"

Lucifer odiava le lacrime, ma non volevano fermarsi

"...disse che ero veleno. Nessuno li fermò, neanche mia madre. Io ero sconfitto…"

Arretrò per andare verso la porta ma un abbraccio di Trixie alla vita lo scosse, dicendo mentre la allontanava

"...Ti prego Trixie. Non posso illudermi, non posso. Comunque grazie Trixie, grazie! Nessuno mai così innocente aveva fatto qualcosa per me. Con tua madre mi avete dimostrato quanto tenete a me. Purtroppo non posso illudermi"

Trixie gli disse

"Siamo amici, gli amici si proteggono a vicenda. Tu non meritavi che quella macelleria scrivesse quella bugia. Neanche l'altra tua faccia assomiglia alla faccia di una capra. Invece una faccia bellissima, meglio di quella di Maze"

Lucifer sgranò gli occhi, incredulo domandò a Trixie

"Non ti faccio paura o disgusto?"

Trixie gli rispose sicura

"Tu sei il mio amico, sei sempre Lucifer"

Con il cuore in pezzi, Lucifer guardò la sua amata detective dicendole

"Chloe non posso negare la verità. In poco tempo tutti voi…"

Guardò verso Penelope sorridendole per poi tornare a Chloe

"...Mi avete dimostrato una fiducia con tanto affetto…"

Accarezzò la testa di Trixie sempre stretta a lui

"...che mai ebbi nella mia eternità. Oramai ero abituato alla solitudine, guardandomi sempre le spalle. Per questo motivo devo mostrarvi l'altra parte di me, quella parte mostruosa. La causa per il quale vi perderò. Tranquille, subito dopo andrò via. Non disturberò più le vostre vite"

Chloe e Penelope erano esterrefatte. Al posto di Lucifer c'era un essere vestito come lui, alto come lui ma completamente con la pelle bruciata. Trixie invece sorrideva guardando in alto senza liberare dall'abbraccio il suo amico.

Cercando di non cadere nell'ipocrisia di quello che dicevano gli altri, di quello che si sapeva sul diavolo, sul re dell'inferno, Chloe cercò di usare il suo cervello da detective. Anche per questo era entrata nell'accademia di polizia. Con la sua vita erede di una stella del cinema, lei si sentiva in un tornado, con pochi punti fermi. Nell'accademia Chloe comprese che lei era brava nel districare gli enigmi. Anzi, il periodo di Palmetto per lei era quasi un vanto, riuscendo a non cedere alle pressioni altrui. Con forza si impose di guardare quel Lucifer che aveva lo sguardo basso, quel Lucifer che non faceva affatto paura a Trixie. Quelle che vedeva erano bruciature molto dolorose. Bruciature che la detective sapeva lasciavano nelle vittime segni anche nell'anima. Un'anima sola come capì Chloe. Lei lo conosceva bene, di quanto era stato sempre sincero, dicendo che era il diavolo. Avrebbe potuto fargli del male in ogni momento. Invece era stato un vero faro in un periodo nel quale Chloe stava pensando di cambiare lavoro, trovando troppi agenti corrotti, non ricordando che gli onesti erano il doppio. A pochi passi da lei si trovava colui che aveva riportato il sorriso a Trixie. L'amico che era più nel loro appartamento che nel suo attico. Era il proprietario di un night club sempre circondato da persone ma sentendosi in fondo solo un mostro. Chloe sentì le lacrime pungere agli occhi, pensando che Lucifer era quello che non si sentiva degno di lei. In quel momento, Chloe decise che per quanto poteva avrebbe salvato Lucifer dal baratro di tristezza nel quale era stato spinto. Voleva anche finalmente fargli comprendere quanto lo amava. Arrossì leggermente, pensando che anche nella versione bruciata non gli dispiaceva. Cercando di reprimere l'amore che sentiva per lui, stupendosi con se stessa per averlo ammesso, Chloe disse con gli occhi lucidi a Lucifer

"Sei in giro da sempre, quanto ti devi essere sentito solo e abbandonato. Lucifer ti prego guardami"

Lucifer scosse la testa, chiudendo gli occhi di fuoco, dicendo con voce rotta

"Ti prego detective...Chloe non illudermi. Prendi tua figlia, così possa andare via"

Penelope si avvicinò di alcuni passi, dicendo a Lucifer

"Tu non immagini quanto mi rendi felice. Con te qui, il vero Lucifer, ora sono certa che esiste il paradiso. Un giorno rivedrò il mio adorato marito"

Le parole di Penelope non furono nulla per Lucifer al confronto dell'abbraccio di Chloe. L'amata detective del re dell'inferno gli aveva buttato le braccia al collo, dicendo con la guancia destra premuta sul petto del re infernale

"Lucifer sento il tuo cuore battere fortissimo. Non devi…"

Lo guardò in quegli occhi di fuoco cosi spaventati e tristi

"...noi ti accettiamo. Rassegnati, tu sei importante per noi. Non ci spaventi o altro"

L'ulteriore unirsi all'abbraccio di Penelope fu veramente strano per Lucifer. Quella sensazione di caldo piacevole che percepiva appena vicino a Chloe, era sparsa in tutto il suo essere. Improvvisamente due enormi ali d'angelo comparvero dietro Lucifer che non le odio, erano il culmine di un attimo di sua enorme gioia.

Poco dopo.

Nella cucina della villa, Lucifer con accanto Trixie come assistente stavano preparando la cena. Nel frattempo, Chloe e Penelope, estasiate dagli odori che provenivano dalla cucina, sceglievano un film da vedere assieme. Chloe sussurrò alla madre

"Io non credevo che esistesse paradiso, purgatorio o inferno. Ma vedendo quanto male hanno fatto quelli del paradiso a Lucifer non penso bene di loro"

Penelope abbracciò la figlia, dicendole

"Sono concorde con te. Chloe…"

La guardò dritta negli occhi

"...Per questo motivo, devi essere certa se vuoi essere solo sua amica o altro. Perché lo vedi quanto sia fragile, nonostante re dell'inferno..."

Chloe annuì positivamente, sua madre continuò con un mezzo sorriso

"...si intende Trixie perdonata"

Chloe rise con la madre, dicendo

"Va bene avvocato Penelope, richiesta accettata"

Qualche ora dopo.

Preoccupata, Linda telefonò a Lucifer per sapere come era andata l'appuntamento con Chloe. Lucifer le rispose nel balcone della villa, per non disturbare agli altri la visione di un film di Penelope. Le disse

"Linda tutte le mie paure si sono zittite. Chloe, Trixie e Penelope mi hanno visto nella mia versione bruciata. Non sono fuggite via. Linda non sono mai stato così felice. Sono importante per Chloe e Trixie, quindi non sono un mostro buono solo per portare dolore"

Non immaginava che sua madre la Dea fosse nascosta sotto il balcone. Prima la Dea stava armeggiando sotto l'auto di Chloe nel viale dietro la villa. La Dea aveva installato una bomba sotto l'auto di Chloe, disinnescando tutto. Perché la Dea era certa suo figlio sarebbe stato con Chloe. Con rabbia la Dea pensò che doveva escogitare un altro piano..

Tornato nella villa, Lucifer sorrise contento, il suo posto tra Chloe e Trixie era lì. Tornò nel loro abbraccio sentendosi bene. Era pronto a tutto per quella sua nuova famiglia.

Quella piccola famiglia speciale tolse dal cuore di Lucifer molte spine. Neanche un paio di mesi dopo, Dio in persona scese dal paradiso. Era esasperato che nessuno portasse l'ex moglie all'inferno con Lucifer.

Lucifer e Chloe erano di fronte l'università dove avevano fermato l'ex professore universitario Carlisle diventato serial killer. Il serial killer si era suicidato tagliandosi la gola. Quel gesto aveva così turbato Chloe che appena aveva visto Lucifer lo baciò, dicendogli

"Io ti amo, ti amo Lucifer"

Sentendo da Lucifer le parole

"Ti amo Chloe. Non credevo di poterlo dire, io ti amo"

Il tempo si fermò. Comparve il padre di Lucifer con accanto la Dea in catene. Dio tuonò

"Basta con gli indugi. Tu Lucifer devi tornare all'inferno come re. Chiuderò le porte per non farti uscire mai più…"

Schioccò le dita, la Dea scomparve

"...tua madre si trova nella sua cella all'inferno. Ora tocca a te Lucifer"

Chloe si attaccò a Lucifer urlando disperata

"Ti scongiuro non portarlo via. Ti prego Dio"

Lucifer teneva stretto a sé la sua Chloe. Dolorosamente il re infernale sapeva che il padre Dio non cambiava idea. Non vedeva suo padre Dio sorpreso mentre li guardava. Dio per eoni aveva posto in varie donne e uomini l'immunità dal potere di suo figlio Lucifer. Era certo, come succedeva, che gli umani immuni al mojo di Lucifer avrebbero visto il male che vedeva in lui, avendo paura o scacciandolo. Ma in quel momento Dio stava vedendo qualcosa che credeva impossibile. Intorno a Lucifer e Chloe c'era la luce del legame amoris. Era il legame che neanche Dio poteva dividere senza intaccare il creato. Dio disse ai due innamorati abbracciati

"Non posso fare nulla. Siete destinati a essere per sempre insieme"

Chloe e Lucifer aprirono gli occhi. Una leggera luce li circondava. Lucifer comprese anche lui che era il legame amoris. Felice baciò la sua Chloe cui non dispiacque, domandando a Lucifer che era raggiante

"Cosa significa?"

Lucifer guardò verso il padre Dio che disse sconfitto, perché era certo suo figlio fosse il male

"Vuol dire che Lucifer può gestire l'inferno da qui, chiudendo tutte le porte"

Non aggiungendo che in caso di un loro matrimonio, Chloe sarebbe diventata eterna. Ai due innamorati non importava più nulla, si stavano baciando felici. Andato via Dio, tolse da Chloe il veleno che il serial killer le aveva iniettato, quasi un gesto di pietà di Dio per Lucifer. Il tempo ripartì, Lucifer disse a Chloe con gli occhi lucidi come lei

"Nessuna delle stelle in cielo potrà mai uguagliare la tua luminosità che mi porta via dalla mia disperazione"

Tutto era perfetto.

FINE