Alysanne bevve un sorso di vino, facendosi aria con il ventaglio. Faceva caldo nella sala grande di Castel Granito e il corpetto non la stava aiutando.

Oberyn era sparito all'inizio dei festeggiamenti per andare dai suoi compagni, con cui stava parlando animatamente. Erano troppo lontani per capire quello che si stavano dicendo, ma sicuramente si stava divertendo più di lei. Bevevano, ridevano e importunavano le servette, che li servivano tirandogli le gonne e palpandogli in sedere.

Era sorpresa di vedere che Oberyn che si limitasse ad osservare quelle donne e, ogni tanto, scambiava con una di loro qualche parole.

"Sembra che la Vipera Rossa si stia divertendo" disse Cersei dal suo posto "Gli uomini sono creature deboli, mia cara cugina. Non riescono dire di no ad un bel faccino e quando si stancano passano a quello successivo. E sembra che il principe Oberyn si sia già stancato del tuo"

Cersei aveva sempre avuto un dono a infilarsi sotto la sua pelle. Da bambine, le dava i pizzicotti e le tirava i capelli, quando il lord suo zio non le guardava. Jaime si era sempre messo in mezzo tra loro e la difendeva da Cersei, che sbuffava e lasciava la stanza.

"Ma devi sentirti fortunata" continuò la cugina, sorseggiando il suo vino "Ho sentito che a Dorne sono molto più liberi. Forse, potrai trovare qualcun altro con cui occupare il tuo tempo o magari la Vipera Rossa ti condividerà con la sua puttana"

"Ti trovo raggiante, Cersei" disse Alysanne, stringendo la sua coppa di vino "La capitale ti sta trattando bene"

"Sempre la piccola dolce leonessa educata" disse Cersei, guardando nella sua direzione. Improvvisamente, il volto della bionda si incupì "Quella collana. Dove l'hai presa?"

"E' un dono di tuo padre per il matrimonio e..."

Un frastuono e delle urla raggiunsero le due donne, che voltarono verso la sala e dimenticando la storia della collana.

§

Oberyn Martell si stava ufficialmente annoiando. Tutte quelle stupide servette, che giravano intorno al loro tavolo come avvoltoi, iniziavano ad infastidirlo. Non trovava nessuna di loro abbastanza interessante per spenderci più di qualche parola, mentre il resto dei suoi compagni sembrava pensarla diversamente.

Dagos Manwoody ne aveva seduta una su ogni gamba, Ryon stava sussurrando all'orecchio di un'altra, mentre Ulwyk Uller aveva adocchiato uno dei servi.

"Vipera!" disse Robert Baratheon con la sua voce tonante. Il massiccio re teneva un braccio introno alla vita di una servetta ubriaca, che rideva stupidamente. Re Robert si sedette sulla sedia davanti alla sua e tirò la donna con sé, facendo segno ad un servo di portargli altro vino "Hai bisogno di divertirti! Beviamo!"

Oberyn si appoggiò allo schienale della sua sedia e fermò il servo, quando cercò di versargli il vino.

"Non è divertente?! Fino a poche lune fa, combattevamo l'uno contro l'altro" disse l'uomo, infilando una mano sotto la gonna della servetta, che ridacchiò "Ora, siamo imparentati"

"Molte cose cambiano in una luna" disse Oberyn "Voi eravate solo un lord e i Targaryen erano ancora seduti sul trono"

"I Targaryen hanno avuto quello che maritavano" disse re Robert, sbattendo il pugno sul tavolo in legno massiccio.

"Immagino che questo includa uccidere donne e bambini innocenti"

Robert Baratheon era decisamente furioso. Il volto era diventato rosso e la vena sul collo stava pulsando incessantemente. L'uomo si alzò di scatto facendo crollare a terra la servetta, che urlò spaventata.

"Si, se questo serve ad eliminare ogni traccia dei Targaryen da questa terra"

"Allora non sei tanto diverso dal re Aerys" commentò Oberyn, alzandosi per incontrare il volto dell'uomo "Solo un folle vedrebbe dei bambini come una minaccia"

"Non sono io che devi biasimare, Vipera" ringhiò con odio "I tuoi nipoti e tua sorella sarebbero ancora vivi, se il principe Rhaegar mi avesse ridato la mia Lyanna quando gli è stato chiesto"

"Grazie" disse con sarcasmo il dorniano "Mi consola sapere che Elia e i suoi figli sono morti, perché tu eri geloso che la tua Lyanna ha deciso di aprire le gambe per Rhaegar e non per te"

Robert ringhiò ferocemente e scaraventò il tavolo lontano da loro, poi si avventò su Oberyn, che rispose ai suoi attacchi prontamente.

La sala era nel caos più completo. I dorniani erano andati in soccorso del loro principe, abbandonando le loro precedenti occupazioni, mentre la guardia reale era corsa ad aiutare il re.

Il lord suo zio e lord Arryn, che fino a pochi istanti prima parlavano pacificamente dell'andamento del regno, avevano lasciato cadere la loro conversazione per andare ad interrompere la lotta tra i due.

§

"Oh bene" disse Cersei, quasi divertita "Ora, abbiamo anche un intrattenimento decente"

"Non è divertente, Cersei" disse Alysanne con tono piatto "Potrebbero uccidersi a vicenda"

"Lascia che si uccidano tra loro" disse la donna con tono cupo "Non immaginavo che tenessi tanto alla Vipera Rossa, cugina"

"Non lo faccio, voglio solo impedire una guerra" disse, prima di scendere dall'alto tavolo e dirigersi verso di loro.

Sentì la voce di Tyrion chiamare il suo nome, ma lo ignorò e continuò a farsi strada tra la folla. Arrivò giusto nel momento in cui ser Barristan e Jaime stavano provando a tirar via re Robert da Oberyn, mentre due dei dorniani della Vipera Rossa stavano trattenendo il loro principe con qualche difficoltà.

"Cosa ci fai qui in mezzo?!" tuonò il lord suo zio, tirandola indietro.

"Io...io dovevo fermarli"

"L'intera Guardia Reale sta cercando di separarli, senza successo e tu pensavi di poterlo fare da sola?!" chiese Tywin e Alysanne abbassò la testa, sentendo le guance arrossire per la vergogna. Aveva agito d'impulso ed era stata sciocca a pensare di poterli fermare.

"Mastino!" chiamò il lord "Porta mia nipote nelle sue nuove stanze. Ora!"

L'uomo sfigurato diede un brusco cenno di assenso a lord Tywin e le afferrò il braccio trascinandola fuori dalla sala grande, che era ancora in tumulto.

I due camminarono in silenzio verso le stanze, che Alysanne ed Oberyn avrebbero condiviso, e mano a mano che si allontanavano, sentivano anche il rumore delle urla e dei piatti fracassati attenuarsi, fino a che non sparì del tutto.

Alysanne osservò il suo compagno. Lo conosceva da diversi anni e spesso aveva sostituito suo fratello come sua guardia, quando la Montagna era lontano per svolgere dei compiti per il lord suo zio. Doveva ammettere, che nonostante fosse meno massiccio di ser Gregor, era abbastanza intimidatorio.

"Ser, posso farvi una domanda?"

"Non sono un cavaliere"

"Me ne dimentico sempre" disse ridacchiando.

§

Sandor spostò lo sguardo su di lei e maledisse silenziosamente i Sette per aver creato di così perfetto. La piccola lady diventava più bella ogni anno che passava e lui era stato costretto a stare accanto a lei, senza poterla toccare.

"Perdonatemi" disse, dandogli un sorriso gentile "Non volevo offendervi"

"Nessuna offesa"

Se non fosse stata il cucciolo del Vecchio Leone l'avrebbe già presa più e più volte in quel dannato corridoio.

"Bene" disse lady Alysanne con un sospirò, che spinse verso l'alto il seno pressato dal corsetto. Sandor sentì il cazzo contrarsi nei pantaloni, quando la ragazza si schiarì la voce attirando nuovamente la sua attenzione.

"Voi sapete su cosa il principe Oberyn e il re stessero..ehm...discutendo?"

"La Vipera Rossa ha chiamato Lyanna Stark una puttana e il re non l'ha presa bene"

§

Alysanne strinse il tessuto delle sue gonne tra le mani tremanti. Era stato sciocco da parte del principe Oberyn fare una cosa del genere. In tutti i Sette Regni, si sapeva quanto re Robert amasse Lyanna Stark. Insomma, aveva scatenato una ribellione per lei e aveva inviato addirittura uno dei suoi fratelli a Roccia del Drago per uccidere gli ultimi Targaryen rimasti.

"Uomo stupido"