"Cosa vi stava passando per la testa?!" tuonò lord Arryn, passeggiando avanti e indietro per il solarium di lord Tywin, che se ne stava comodamente seduto alla sua scrivania "Scatenare una rissa come se foste dei miseri beoni! Avreste potuto farvi del male e scatenare una guerra con la vostra stupidità!"
"Come se avesse potuto veramente battermi" sbuffò Robert.
Oberyn lanciò un'occhiataccia nella sua direzione "Non mi sembra che stessi vincendo, Baratheon"
"BASTA!" urlò lord Arryn "Siete stati sciocchi e infantili. Per questo, ora, vi chiederete scusa"
"Non ho intenzione di chiedere perdono" tuonò Robert "Ha insultato Lyanna! E' lui che deve implorare il mio perdono"
"Ho solo detto la verità e lo sai anche tu, Baratheon"
Il massiccio re fece per scagliarsi verso il dorniano, ma venne bloccato da alcuni degli uomini Lannister. Poi ringhiò "Levatevi di mezzo! Io sono il re!"
Fu solo allora che Tywin Lannister intervenne nella discussione. L'uomo era rimasto in silenzio fino a quel momento, non dando il minimo segno di voler partecipare alla lite e lasciando fare al Primo Cavaliere del Re.
"Chi dice 'io sono il re' non è veramente il re" disse con tono calmo "Qualcosa che Aerys non ha mai capito, ma che tu farai meglio a capire...maestà"
Robert Baratheon non sembrò comprendere a pieno le parole del Vecchio Leone, cosa che invece fecero lord Arryn e Oberyn Martell, che sogghignava divertito dalla situazione.
"Ho una corona che dice il contrario" borbottò re Robert.
"Un pezzo di metallo non ti fa un re. Aerys ne aveva una e, ora, i suoi resti giacciono nelle cripte sotto il Tempio di Baelor" ribatté Tywin "Detto ciò, propongo che l'intera faccenda venga dimenticata e che continuassimo i festeggiamenti come se nulla fosse accaduto. Non possiamo permettere che una lotta tra ubriachi mini la fragile pace tra i Sette Regni"
Re Robert aprì bocca per ribattere, ma il suo Primo Cavaliere lo fermò e disse "Lord Tyiwin ha ragione. Ora, avete entrambi delle moglie, che vi aspettano nelle vostre stanze. Quindi, andate e cercate almeno di produrre degli eredi"
Robert e Oberyn si alzarono dai loro posti e uscirono dal solarium lasciando i due lord soli. I due uomini più importanti del Westeros erano chiusi nella stessa stanza e, forse, per la prima volta, erano d'accordo su qualcosa.
"Il principe Oberyn sarà un problema" disse lord Jon con aria pensierosa "Suo fratello, Doran, è più cauto, di buonsenso e sottile. Forse, sarebbe stato meglio sposare vostra nipote con lui"
"Si dice che abbia sposato una nobildonna di Norvos solo poche lune fa" disse Tywin, che gli passò una coppa di vino piena "Probabilmente, nemmeno la sua presenza al matrimonio, avrebbe fermato Oberyn e Robert dal litigare"
"Probabilmente, è vero"
§
Più il tempo passava, più Alysanne si sentiva preoccupata. Le servette l'avevano aiutata a spogliarsi del suo abito e ad indossare la veste da notte, mentre aveva fatto chiamare il maestro per farsi portare delle forniture nel caso Oberyn ne avesse avuto bisogno.
Afferrò un libro dalla piccola libreria all'angolo e si sedette al tavolo, ma non riusciva a concentrarsi e lesse e rilesse la stessa riga molte volte.
Quando, la porta si aprì ed entro un Oberyn malconcio. Aveva un taglio sul labbro, un occhio gonfio e diverso sangue sul suo doppiopetto.
"Oh Dei!" disse, afferrando un pazzo di stoffa e la bacinella d'acqua per posarli sul tavolo "Sedete! Avete bisogno di essere ripulito"
Il dorniano sbuffò e si spoglio della parte superiore, avanzando nella stanza.
Alysanne si trovò ad osservare l'ampio petto dell'uomo e le braccia muscolose.
"Vedi qualcosa che ti piace, piccola leonessa?!"
Si voltò dandogli le spalle in modo da nascondere il rossore sulle sue guance e tornò a bagnare il panno.
"Ti ho fatto una domanda, Alysanne" le sussurrò Oberyn, che si trovava alle sue spalle premendo il corpo contro il suo "Il Vecchio Leone non ti ha insegnato che non è educazione non rispondere alle domande, che ti vengono fatte?!"
Non aveva il coraggio di rispondere alla domanda e, sinceramente, non avrebbe nemmeno saputo cosa rispondere.
"M-mi dispiace" balbettò lei, arrossendo ancora di più.
"E di cosa ti dispiace, mia dolce moglie?" chiese Oberyn, facendo vagare una delle sue mano lungo la coscia. Sembrava sbagliato che un uomo la toccasse così, ma quello era suo marito ed era un suo diritto.
"I-io...io stavo fissando"
"E così?!" chiese il dorniano, facendo scivolare il tessuto leggero della sua veste giù dalla spalla "Voltati"
Un ghigno comparve sul volto di Oberyn, che dovette ammettere che la bionda era veramente una piccola cosa carina. Forse, non sarebbe stato poi cosi male essere sposato. Dopo tutto cosa c'era di male nell'unire il dovere con il piacere?!
Oberyn si piegò in avanti e sussurrò contro le sue labbra "Non c'è nulla di male a guardare il proprio marito"
"I-io non so cosa fare"
"Imparerai, mia piccola leonessa" disse Oberyn, spingendo via la veste da notte di Alysanne e lasciandola completamente nuda davanti a lui. Dopo di che la spinse delicatamente verso il letto e la fece sdraiare scivolando sopra di lei.
Alysanne si sentiva scomoda e imbarazzata, mentre il dorniano non sembrava dar molto pese alla loro nudità e presa a posare dolci baci lungo il suo collo e la sua spalla.
"Non temere, piccola leonessa" la confortò Oberyn, mentre si spingeva in lei "Passerà presto"
