All'entrata dell'ospedale intanto, poggiata al muro, vicino c'era Maggie, immersa nei suoi pensieri.
I suoi occhi erano coperti da un velo di tristezza e paura. Ripensava alla conversazione avuta con la Goodwin.
"Io ho un tumore al seno..." ripeteva nella sua mente.
Non le sembrava possibile. Perché? Perché proprio a lei? Perché proprio in quel momento? Cosa avrebbe dovuto fare?
Si sentiva sola, persa.
Avrebbe dovuto abbandonare il suo posto di lavoro, quella che dopo tanti anni era diventata la sua seconda famiglia, l'ospedale, per sottoporsi alle cure.
Lavorando in un pronto soccorso ne aveva visti di casi di tumore al seno, alcune persone erano guarite, altre invece non ce l'avevano fatta. Il suo era dei più brutti, vi erano metastasi.
E mentre lei rimuginava sulle sue condizioni due spari riecheggiano nell'aria, facendola sobbalzare e richiamandola alla realtà .
Cosa stava succedendo? chi stava sparando?
Non era la prima volta che succede una cosa del genere davanti al pronto soccorso e spesso le vittime venivano abbandonate lì davanti.
Ma ciò che vide la lasciò senza fiato. Non era la solita sparatoria.
Davanti a lei una scena assurda, inaspettata.
Maggie non poteva credere ai suoi occhi, vide i suoi più cari amici.
Will che per lei era un fratello era lì davanti e portava sulla spalla sinistra Natalie che non dava segno di vita.
L'infermiera rimase immobile per un attimo, attonita.
Non capiva cosa fosse successo. Non sapeva dei problemi del suo amico, non era stata informata, almeno non di tutto. Meno persone sapevano meglio era.
Dopo qualche istante Maggie prima di andargli incontro, entra nel pronto soccorso cercando medici ed infermieri liberi e l'occorrente che poteva essere utile.
