Lucifer sorrise felice vedendo le sue umane preferite Chloe e Trixie apprezzare il pranzo che aveva preparato. Era soprattutto orgoglioso che Trixie grazie a lui mangiava di gusto le verdure che prima odiava. La mano destra di Chloe si intrecciò alla sua appoggiata sulla coscia, dicendogli con uno sguardo pieno d'amore

"Sono certa che con il tuo aiuto, la mia scimmietta sarà la migliore alla recita"

Trixie ingoiò il boccone in bocca, dicendo con un ampio sorriso

"Persino papà quando gli ho fatto sentire la mia recitazione ha detto che Lucifer fa miracoli"

Lucifer cercò di nascondere l'emozione del momento ridacchiando. Stava per proporre di andare alla sua villa vicino la spiaggia, per fare una grigliata, quando tutto intorno a lui cade, come fosse sabbia. Cercò di trattenere la mano di Chloe ma svanì.

Nell'enorme castello che dominava quella che era stata Los Angeles, delle terribili grida scuoterono fin nel profondo dai servi ai soldati. La demone Maze lasciò le spade che stava affilando, dirigendosi con passi svelti tra i corridoi aprendo una porta scura di legno. Nell'enorme camera c'era solo un letto matrimoniale posto nel centro. Su quel letto un disperato Lucifer con indosso solo un paio di boxer neri, urlava

"Non può essere! Dove sono? Perché? Dove sono? Maze dove sono?"

Maze dovette fare come ogni volta il suo re si svegliava dai sogni dove era con Chloe e Trixie. La demone conosceva bene quella rabbia che stringeva il petto, soffocava con lacrime brucianti. Si avvicinò al letto inginocchiandosi sopra, accanto a Lucifer che urlava disperato, dicendogli

"Mio re placca la tua disperazione. Placala portando il tuo dolore ovunque. Ci sono così tante realtà da conquistare. Dove il tuo cuore spezzato può vendicarsi"

Lucifer smise di urlare, con la testa tra le mani, ripetendo

"Sono morte, sono morte…"

Dicendo con voce roca a Maze mentre scendeva dal letto, camminando intorno

"...Si lo devo fare. Porterò l'inferno dovunque, come lo hanno portato nel mio animo"

Maze sorrise compiaciuta, scendendo dal letto. Lucifer si fermò guardando fuori l'unica enorme finestra della camera. Calde lacrime bagnavano le guance di quel re pieno di rancore e rabbia, dicendo al suo demone

"Ora ricordo. Oggi c'era la recita a scuola di Trixie…"

Rise amaramente

"...I presidenti americani. Lei era Lincoln. Ogni bambino doveva dire una frase. Avevamo fatto noi il costume"

Scosse la testa, cercando di asciugare le lacrime sulle guance. Vide il suo demone commosso, comprendendo cosa provava, ma il dolore e la rabbia ripresero il sopravvento. Con voce roca Lucifer disse a Maze

"Trova un'altra realtà alternativa dove portare l'inferno. Io devo andare per rendere omaggio"

Uscendo in fretta dalla camera. Maze sapeva bene dove andava. Dopo essersi vestito come lo conoscevano Chloe d Trixie, Lucifer andava nella sala dedicata a loro, dove c'erano i corpi di Chloe e Trixie in una bara di cristallo. Lei cercava sempre di starci il meno possibile, odiando il dolore che sentiva. Da una finestra nel corridoio Maze si lanciò nel vuoto, prendendo il volo con due grandi ali di pipistrello, concessione di re Lucifer.

La Terra era stata catapultata in un lugubre medioevo. Il paradiso con il purgatorio e la Terra avevano cercato di contrastare l'inferno che la rabbia di Lucifer aveva liberato. Nulla poté fermarlo. Il paradiso con il purgatorio divennero nuove sedi dell'inferno. In pochi secoli gli esseri umani si erano estinti. Restavano solo demoni e mezzi demoni.

Nel suo volo, Maze sorvolò una zona specifica della irriconoscibile Los Angeles. Oltre che per volere di Lucifer era stata posto un enorme castello dove fu l'appartamento di Chloe e Lucifer, dove era stata la centrale di polizia c'era una foresta di statue d'oro. Le statue erano tutti quelli nella vita distrutta di Lucifer che gli avevano portato sia gioia o dolore. Ogni volta questi venivano catturati, erano trasformati in quelle statue. Si poteva vedere persino Dio, Michael, Azrael, Amenadiel, Ella, Linda con tra le braccia il figlio Charlie...ecc...ecc…

Ogni tanto Maze si fermava ricordando quella vita passata che gli mancava.

Sede dell'esercito infernale.

Un demone che vigilava il cielo da una torre di vedetta, vide grazie alla vista aumentata Maze volare verso di loro. Svelto gridò in un tubo vicino a lui

"La demone Maze vola verso di noi. Avvertite i generali"

Un piccolo demone corse nella sala mensa dove i soldati stavano mangiando, urlando tutto felice

"La demone Maze sta per arrivare. Forse una nuova guerra"

I demoni esultarono. Intanto nel cortile della sede i sei generali dell'esercito nelle loro armature scintillanti attendevano Maze. All'arrivo della demone si inginocchiarono. Fatte sparire le ali, la demone fece segno ai generali di alzarsi, dicendo

"Il re vuole un'altra realtà da devastare"

Un generale srotolò una pergamena, dicendo

"Abbiamo posto fine a otto realtà alternative. La più vicina resta quella delle fate o dei draghi"

Maze scosse la testa

"Erano gli esseri magici preferiti da Trixie. Quelli non si toccano"

Il generale demone propose

"La realtà dei vichinghi dell'aria. Dovremmo portare solo gli alati. Perché in quella realtà vivono su isole galleggianti in aria"

Maze sorrise malignamente

"Ottima idea. Preparate il tutto"

Andando via. Un generale si domandò

"Ma re Lucifer si fermerà mai?"

Un altro generale scosse la testa

"Un cuore spezzato non sana mai"

Castello di Lucifer.

Lucifer si era vestito elegantemente, come durante la sua vita con Chloe. Si aggiustò i capelli, aprendo una porta fatta d'oro. Nella enorme sala c'erano fiori di ogni tipo e genere. Dei demoni servitori stavano pulendo, rendendo tutto perfetto. Vedendo il loro re corsero fuori da una porta laterale. Lucifer camminò lungo un corridoio di fiori che portava al centro della sala. Al centro c'era un'enorme bara di cristallo. Con un enorme sorriso commosso si avviò verso la bara. Dentro c'erano distese supine Chloe e alla sua destra Trixie. La detective di Lucifer era vestita come una regina, con tanto di corona. Mentre Trixie indossava lo stesso vestito di Rapunzel. Lucifer appoggiò la mano destra sul vetro trasparente, dicendo con la voce rotta, gli occhi lucidi

"Buongiorno miei amori. Ho fatto un bellissimo sogno. Eravamo felici. Mi sentivo così bene. Maledetto il risveglio. Come vorrei raggiungervi, ma quel maledetto di Uriel ha fatto scomparire le vostre anime. Neanche il conforto di sapervi in paradiso mi lasciarono. Ma non dovete preoccuparvi, nessuno sarà felice, come io non lo sono…"

Appoggiò la fronte sul vetro, scosso da singhiozzi di pianto, dicendo con voce debole

"...Mi mancate così tanto. Nel petto mi sembra di avere un groviglio di spine. Mie adorate"

Da una porta laterale entrò Maze. Lucifer le disse restando vicino la bara di cristallo

"Spero sia tutto pronto con l'esercito"

Maze annuì di si. Lucifer accarezzò la bara di cristallo, dicendo

"Miei amori, tornerò appena finito il mio compito"

Uscì dalla porta principale seguito da Maze.

Nel tragitto di un corridoio l'aspetto di Lucifer tornò nella sua forma bruciata. Entrò nella sala del trono. Il trono all'inferno era lì, non più in alto solitario ma solo rialzato di cinque gradini dal pavimento. A lato del trono, alla fine dei gradini c'era una gabbia con dentro una anziana vestita di stracci. L'anziana con le mani giunte emetteva mugugni verso Lucifer. Re Lucifer la guardò con disprezzo, dicendole

"Nulla farà finire la tua agonia madre. Rimarrai in questa versione soffrendo. Ti assicuro che non soffrirai mai quanto me. Inutile che supplichi, quel Lucifer lo uccidesti quando mi togliesti Chloe e Trixie"

L'anziana Dea abbassò lo sguardo. Lucifer disse a Maze

"Iniziamo, fai entrare i sudditi per le udienze"

Un mezzo demone entrò facendo un inchino.

Qualche ora dopo.

Sbrigata l'ultima udienza, Lucifer si alzò dal trono, dicendo a Maze

"All'alba di domani invaderemo la realtà da devastare"

Maze annuì di si, guardando preoccupata il suo re uscire dalla sala del trono. Era certa al risveglio sarebbe stata nuova disperazione.

Quella notte.

Un demone mago corse alla camera da letto di Maze. Bussò con impazienza. Aperta la porta, la demone gli disse con un ringhio

"Spero sia importante"

Il demone mago gli mostrò un foglio con mani tremanti

"Presto si formeranno delle aperture nel passato"

La demone afferrò il mago per il collo, tirandolo nella camera, chiudendo la porta.

Poco dopo.

Nel buio della sua camera Lucifer si rigirava nel letto con la paura di addormentarsi. Voleva rivedere Chloe e Trixie, ma la separazione del risveglio era per lui terribile. Un forte bussare alla porta della camera lo irritò, gridando

"Spero che sia importante"

Con la magia Lucifer accese un globo luminoso sul letto. Maze aprì la porta con un ampio sorriso, con indosso solo un top e slip neri disse al suo re

"Interessa poter cambiare il passato?"

Lucifer si sedette nel letto dicendogli con sguardo di fuoco

"Maze non osare scherzare su queste cose"

Maze chiuse la porta, spiegandogli...

Poco prima camera da letto di Maze

Il demone mago gli disse

"Tutta la disperazione con l'odio che sparge re Lucifer può formare un'apertura nel passato. Il mio re sarà felice del suo mago. Grazie a questo medaglione…"

Era una piccola L di ferro scuro con una catena d'oro per appendere o mettere al collo

"...Da questa mattina il nostro re o anche tu Maze, potrete aprire un portale per il passato"

Maze guardò con freddezza il mago, domandandogli

"Come funziona?"

Fuori l'alba illuminò quel mondo. Il mago diede il medaglione nella mano destra di Maze, spiegandogli

"Stringilo nella mano destra. Pensa intensamente quando vuoi essere. Si apre un portale. Apri la mano si chiude. Se vuoi entrare basterà mettere al collo il medaglione"

Maze domandò al mago

"Se vogliono andare due? Restare in quel passato?"

Il mago come tutti erano intimoriti dal demone, gli disse tenendo lo sguardo basso

"Possono andare due, basta che uno abbia il medaglione. Per restare si devono uccidere i propri se stessi gettando i corpi nell'apertura con il medaglione"

Maze afferrò il mago, bloccandogli la testa nel suo gomito sinistro, dicendo

"Vediamo se non menti"

Stringendo nella mano destra il medaglione. Quando Maze vide l'attico com'era quasi si commosse. Entrò appena con la testa. Rientrò nel suo presente aprendo la mano destra. L'apertura si chiuse. Con un gesto veloce, Maze staccò la testa del mago, dicendo con un ampio sorriso

"Si torna a casa da Chloe e Trixie"

Nella camera da letto di Lucifer.

Lucifer sgranò gli occhi urlando a Maze

"Potrò riavere Chloe e Trixie? Non stai mentendo? Maze rispondi!"

Gli occhi della demone furono lucidi

"No mio re. Possiamo tornare alla felicita"

Lucifer respirò profondamente, dicendole

"Mi devo vestire. Dobbiamo agire con astuzia. Ce bisogno della benedizione del padre di Chloe. Ascolta faremo cosi"

Poche ore dopo.

Usciti dal portale, Lucifer guardò il cielo notturno, dicendo a Maze

"A ogni costo mi riprenderò il mio paradiso"

Erano vicini a dove Uriel teneva Chloe e Trixie prigioniere. Maze si coprì con un mantello nero e una maschera. Lucifer attese nell'ombra indossando il medaglione.

Nel magazzino, Uriel attendeva la telefonata della madre la Dea, per mostrare a Lucifer le sue umane rapite. Vedendo Trixie e Chloe vive fu per Maze travolgente, ringraziando che la maschera nera non facesse vedere che piangeva. Tentando di fare quello che doveva, Maze del futuro afferrò Uriel alle spalle, tagliandogli di netto la testa. Una soddisfazione immensa diede a Maze nuova forza. La demone guardò le sue umane preferite cui dava le spalle, mentre il cellulare di Uriel squillava, era la Dea. La Maze del futuro sapeva cosa fare in quel momento.

Nel locale, la Dea era stupefatta vedendo nella videochiama Chloe. Un sollevato Lucifer afferrò il cellulare della madre, dicendo a Chloe

"Chloe dove sei? Stai bene? Dov'è Trixie?"

La Maze del futuro dopo aver liberato Chloe e Trixie, tornò dal suo re in attesa nascosto. Nel magazzino Chloe disse a Lucifer

"Siamo stati salvati da uno che ha detto di essere un creditore di Uriel per un debito di gioco. Lui si trova morto qui vicino…"

Lucifer aveva ricordato che Uriel era un cattivo giocatore di poker

"...Lucifer non sappiamo dove siamo"

Lucifer arrivò pochi minuti dopo al volante della sua corvette con tettuccio, accanto Maze. La Maze e Lucifer del futuro li attaccarono con coltelli demoniaci appena usciti dalla corvette. Nel magazzino Chloe si era seduta su una delle sedie abbracciando Trixie, Lucifer l'aveva pregate di non chiamare la polizia.

Maze si occupò di buttare nell'apertura al futuro i due corpi dei loro se stessi del passato. Gettato il medaglione, appena l'apertura si chiuse presero le sembianze di quelli uccisi. Lucifer guardò Maze tremando, dicendo

"Se non mi vorrà, mi scaccera…"

Piagnucolò

"...Io le difendero sempre. Come un ang...Un demone custode"

Maze accarezzò una guancia di Lucifer, dicendogli con fermezza

"Ora basta. Riprenditi il tuo paradiso, cavoli!"

Lucifet sorrise, correndo verso il magazino.

Vedendo Lucifet, Trixie lasciò l'abbraccio della madre correndo da lui, urlando felice

"Lucifet!"

Per Lucifet fu come uscire da una perenne nebbia di dolore. Accolse Trixie in un abbraccio, dicendole commosso

"Sei viva, sei qui. Non sei morta"

Trixie asciugò con il palmo delle mani delle lacrime dalle guance di Lucifer, dicendogli con gli occhi pronti alle lacrime

"Io non credo a nessuna delle cattiverie dette da quello. Tu non sei cattivo. Sei il nostro amico che ci rende contente e ci protegge sempre. Mi mostri la tua faccia bruciata? Quello ci ha fatto vedere una foto, ma sono certo sia meglio"

Lucifer baciò la fronte di Trixie, dicendole non avendo il coraggio di guardare Chloe, certo fosse piena di paura e disgusto

"Trixie non posso. Ti ringrazio tesoro delle belle parole, ma credo che tua madre non voglia"

La voce di Chloe lo sorprese. Era in piedi a qualche passo da loro due, dicendo sicura

"Vorrei vederla anch'io la tua faccia bruciata"

Lucifer era certo fosse ancora scossa dal rapimento. Chloe si avvicinò a Lucifer. Il re dell'inferno teneva ancora in braccio Trixie. Voleva così tanto anche solo sfiorare la sua amata Chloe. Non osava farlo. Essere respinto dopo un suo tentativo di sfiorarla, Lucifer era certo sarebbe finito in mille pezzi. Era pronto ad accontentarsi di vederla da lontano, ma viva. Non poteva permettere di vederla nuovamente come nella bara di cristallo.

Chloe era stanca ma desiderava far capire a Lucifer che lo volevano nelle loro vite. Con un ampio sorriso disse al re dell'inferno, al suo amico, al suo amore

"Ammetto che all'inizio quando tuo fratello Uriel ci spiegò tutto, mostrando delle foto ero terrorizzata. Poi ho pensato che sei sempre stato sincero. Soprattutto dimostri a tutti con i fatti che non sei il male ma punisci il male"

Lucifer era incredulo. Calde lacrime gli bagnavano le guance. Trixie baciò la guancia destra del suo amico cosi emozionato, dicendo

"Non devi più nasconderci nulla. Tu fai parte della nostra famiglia"

Chloe corse per unirsi all'abbraccio. Felice, Trixie vide sua madre e Lucifer baciarsi. Maze sulla porta del magazzino era raggiante. Diventò seria vedendo giungere alla guida della sua auto Amenadiel. L'angelo le disse

"Calmati Maze. Mia madre si trova in purgatorio tra le anime senza memoria. Quello che ha fatto non può essere giustificato. Per fortuna Azrael ancora risponde alle mie preghiere"

Maze si avvicinò ad Amenadiel emettendo un basso ringhio, dicendogli

"Interferisci tra di loro. Giuro che ti strappo ogni arto piano piano"

Amenadiel intimorito, non aveva mai visto Maze così decisa, le disse

"Non ti preoccupare. Voglio solo che siano felici"

Entrato nel magazzino, Amenadiel era senza parole. Nella sua versione bruciata, Lucifer con in braccio Trixie era abbracciato da Chloe. Vedendolo, Lucifer tornò nella sua versione angelica ma guardando Amenadiel con gli occhi rossi, dicendo con voce roca

"Amenadiel metterò subito alla ricerca di quella pu…"

Si trattenne per Trixie

"...strega di nostra madre. Non metterti sulla mia strada"

L'angelo alzò le mani, dicendo con cautela

"Fratello nostra madre si trova nel purgatorio tra le anime senza memoria. Portata da una felice Azrael. Ti chiedo scusa per averle dato ragione"

Lucifer guardò Maze che annuì di si, aggiungendo

"Il demone archivista dell'inferno, in contatto con quello del paradiso e del purgatorio conferma. Mi occupo del corpo di quel Uriel?"

Amenadiel disse, mentre Lucifer si toglieva la giacca mettendola su Trixie e lui dava il suo giubbotto a Chloe

"Del corpo di Uriel mi occuperò io. Contatterò Azrael. Anche se non possiedo poteri, lei giungerà. La morte di Uriel era inevitabile"

Maze disse a Lucifer

"Portiamo le due donne infreddolite all'attico. Io mi occupo di Dan…"

Rivolto ad Amenadiel

"...devi venire con me. Dan dovrà capire tutto su Lucifer"

Qualche ora dopo. Attico.

Dopo un bagno caldo e delle delizie culinarie preparate da Lucifer, Chloe e Trixie si sentivano decisamente meglio. Le vinse il sonno, trovando il letto di Lucifer ottimo. Un Lucifer che sorrideva sempre, aveva ritrovato il suo paradiso. Non volendoli disturbare stava andando per dormire sul divano. La voce di Chloe e Trixie insieme lo fermarono, dicendogli

"Ce un posto per te"

Un commosso Lucifer indossò un elegante pigiama di seta blu. Si stesse nel letto accanto a Trixie. Con Chloe unì la mano e Trixie inserì anche la sua.

La mattina dopo.

Lucifer non voleva aprire gli occhi. Era sicuro si sarebbe trovato da solo nella camera da letto del futuro. Una piccola voce gli ridiede la gioia

"Lucifer perché piangi?"

Trixie distesa accanto a lui, lo guardava preoccupata. Cercando di asciugare con la mano destra le lacrime, Lucifer ridacchiò, dicendole con un ampio sorriso

"Non preoccuparti. Solo lacrime di gioia"

Più tranquilla, Trixie gli disse sottovoce, guardando prima la madre che dormiva serena

"Lucifer mi dispiace che ti sei tagliato le ali"

Lucifer le disse ridacchiando

"In realtà sono ricresciute"

Lucifer si sedette sul letto, sfoderando due enormi ali bianche. Trixie sgranò gli occhi, trattenendo a stento la gioia, dicendo

"Dopo le mostri anche alla mamma"

Chloe disse

"Le vedo. Sono magnifiche. Lucifer se provi solo nel tagliarle giuro che ti farò del male"

Trixie annuì, aggiungendo

"Io aiuto la mamma"

Lucifet sorrise emozionato.

Maze entrò nell'attico per dire a quella piccola famiglia che grazie a Amenadiel, Dan aveva accettato la vera natura di Lucifer. La demone rimase senza parole. Lucifer in ginocchio sul letto, con le ali bianche sfoderare era abbracciato da Chloe e Trixie. Quelle ali bianche volevano solo dire che Lucifer aveva ritrovato la pace del suo cuore.

FINE