"Hai appena minacciato la Vipera Rossa, cugina?" chiese Tyrion, perplesso dalle azione della ragazza.
"Non l'ho minacciato" rispose lei "Se avessi voluto minacciarlo, non avrei portato te nella tenda con me, ma il Mastino"
Il biondo sembrava voler ribattere, ma cambiò idea.
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Tywin non fu particolarmente stupito di vedere Alysanne arrivare al fianco di Tyrion. Era più strano vederli arrivare in ritardo, da quando era iniziato il torneo la nipote era sempre tra i primi a salire sugli spalti.
"Ancora sola, cugina" senti la voce di Cersei, provenire dal suo posto sul palco d'onore "Dov'è la Vipera Rossa? Già alla ricerca di una nuova puttana?"
Tywin vide Alysanne stringere la mascella.
"Forse, dovresti preoccuparti più di tuo di marito, piuttosto che di quello delle altre, cugina" rispose Alysanne "Forse, se lo facessi, non passerebbe così tanto tempo con le sue di puttane"
Tywin Lannister si voltò sentendo la nipote rispondere a tono a Cersei. Non erano mai andate d'accordo, ma Alysanne era sempre stata quella che aveva subito le angherie della cugina, piuttosto che attaccare.
Le diverse sfumature di rosso in cui si trasformò il volto di Cersei, fu il segnale per Tywin per parlare.
"Silenzio" disse con tono fermo "Questo non è il luogo o il momento per i vostri bisticci"
Tyrion roteò gli occhi, mentre le due donne si limitarono ad un cenno del capo.
"Ho sentito che sir Gregor parteciperà alla mischia" disse Alysanne, rompendo il silenzio.
Tywin fissò la nipote intensamente, ma l'immagine della nipote tornò a confondersi con quella di Joanna per un breve istante.
"Mi ha chiesto il permesso di partecipare"
"Anche Oberyn ne farà parte, ma immagino che lo sapevate"
Alysanne era intelligente come molti membri della loro Casa, ma sembrava che Tywin l'avesse sottovalutata.
"Quello che faccio con i miei uomini non è affar tuo, Alysanne"
"Avete ragione. Non lo è" disse "Ma se il principe Oberyn dovesse morire, i dorniani vorranno vendetta e, questa volta, non si accontenteranno di un semplice matrimonio"
"Se il principe Oberyn dovesse morire, sarà stato lui a cercare la sua morte" rispose Tywin "L'uomo è stato abbastanza stupido da voler combattere contro la Montagna e dovrà affrontare le conseguenze delle sue decisioni"
Fece un cenno verso i dorniani che inneggiavano al loro principe e disse "Non dovete convincere me di questo, ma loro"
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Gli spalti erano pieni e le grida riempivano l'aria intorno a loro, ma Oberyn poteva pensare solo a ser Gregor Clegane.
Gli ultimi giorni erano stati una tortura. Gli erano servite tutte le sue forze per non ucciderlo, ogni volta che lo vedeva allenarsi o durante i giochi. Si era trattenuto.
Voleva che confessasse i suoi crimini pubblicamente e che tutti vedessero la Vipera Rossa uccidere la Montagna.
Entrò nell'arena improvvisata, quando venne chiamato il suo nome, e i suoi dorniani esultarono nel vederlo, superando di gran lunga le ovazioni fatte per i precedenti partecipanti.
I suoi occhi scandirono la folla e si fermarono sulla giovane moglie, che accanto al Vecchio Leone. Uno rifletteva la posizione dell'altra. Entrambi avevano la schiena dritta, la testa alta e il volto privo di una qualsiasi emozione.
Alysanne sembrava spenta e diversa dal suo solito io. Qualcosa era successo, ma non aveva tempo per loro. Non ora.
Le trombe suonarono e diedero inizio alla mischia. Gli uomini sembravano tanto stupidi da lanciarsi contro di lui, pensando di poterlo abbattere, visto che era armato solo della sua lancia.
Dall'altra parte dell'arena, la Montagna falciava i suoi avversari uno dopo l'altro e avanzava verso il dorniano come un toro infuriato.
Erano partiti una ventina e dopo poco erano già rimasti soltanto un piccolo gruppo di appena 5 uomini. 3 dei quali erano stati abbastanza intelligenti da tenersi lontani sia dalla Vipera Rossa che dalla Montagna.
"Finalmente, ci incontriamo" disse Oberyn "Sai già chi sono, vero?"
"Si" disse la Montagna "Un morto, che cammina"
"Sono il fratello di Elia Martell" disse Oberyn, camminando verso ser Gregor "Te la ricordi, non è vero? Tu l'hai stuprata, l'hai ammazzata e hai ucciso i suoi figli. Ora io sono qui per farti confessare, prima che tu muoia"
Oberyn scattò la lancia in avanti e ser Gregor cercò di spezzarla con la sua lunga spada, mentre i 3 cavalieri rimasti erano scappati dal campo polveroso.
"Tu l'hai stuprata, l'hai ammazzata e hai ucciso i suoi figli" ripeté il dorniano, facendo scattare la lancia nuovamente in avanti "Avanti! Confessa e facciamola finita!"
I due continuarono ad aggredirsi a vicenda, ma senza molto successo. Da una parte, Ser Gregor aveva qualche difficoltà a stare dietro alla Vipera Rossa, che scivolava via velocemente. Dall'altra parte, invece, Oberyn mandava a segno un colpo dopo l'altro, ma non sembravano nemmeno scalfire la Montagna.
"Dillo! Tu l'hai stuprata, l'hai ammazzata e hai ucciso i suoi figli!" urlò Oberyn, parando un colpo dell'avversario "Tu l'hai stuprata, l'hai ammazzata e hai ucciso i suoi figli!"
Il dorniano sferrò un colpo, sfiorando gli occhi di ser Gregor, che indietreggiò e per poco con perse l'equilibrio.
"Tu l'hai stuprata, l'hai ammazzata e hai ucciso i suoi figli!" urlò nuovamente la Vipera Rossa, che continuava il suo attacco contro la Montagna. La lancia stava tenendo Oberyn al sicuro, dai colpi di ser Gregor, che provava a spezzare l'arma del suo avversario inutilmente.
"Tu l'hai stuprata, l'hai ammazzata e hai ucciso i suoi figli!"
Questa volta, Oberyn arrivò alle spalle del cavaliere e infilò la punta della lancia nel suo ginocchio, facendolo crollare per terra. I colpi non si stavano fermando e la Montagna era ormai stesa sul terreno.
Alysanne strinse la presa sul bracciolo, senza distogliere lo sguardo dai due.
Oberyn colpì l'avversario un altro paio di volte, quando disse "Aspetta stai morendo?! Non te la puoi cavare così! Devi ancora confessare!"
Alysanne si spinse più avanti sulla sedia. Sentiva il cuore batterle nel petto.
"Dillo! Dì il suo nome!" ringhiò Oberyn "Tu l'hai stuprata, l'hai ammazzata e hai ucciso i suoi figli!"
Ser Gregor cercò di alzarsi, ma senza successo. Il dorniano gli mise un piede sul petto e lo spinse giù.
"Dillo! Dì il suo nome!" tuonò "Dì chi diede l'ordine! Dì chi diede l'ordine! Dillo!"
La mano della Montagna scattò attorno alla caviglia del principe, che abbassò la lancia, ma era sbilanciato e cadde sul terreno.
Dagli spalti di levarono alte le voci dei dorniani, seguite da quelle degli altri spettatori. Jon Arryn si alzò pronto ad intervenire per evitare una sommossa, mentre la Guardia Reale si parava davanti al re e alla regina.
"Elia Martell" disse ser Gregor, colpendo il dorniano in volto "L'ho stuprata e ho ucciso i suoi figli"
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L'angolo del labbro di Tywin si sollevò leggermente, quando vide la Vipera Rossa soccombere a ser Gregor. Per un momento, aveva temuto che il dorniano potesse battere la Montagna, ma i suoi pronostici si stavano avverando ed era felice di ciò.
Oberyn Martell sarebbe presto un lontano ricordo, Tywin si sarebbe liberato di un problema e Alysanne sarebbe rimasta al sicuro tra le mura di Castel Granito ancora per diverso tempo.
Tutto sembrava andare per il verso giusto. Non aveva, però, messo in conto un possibile intervento esterno.
"Fermatelo. ORA"
La voce di Alysanne attraversò il campo. Forte e potente come un ruggito.
Il Mastino fu il primo ad accogliere la richiesta della sua signora, strappando suo fratello dalla Vipera Rossa, che rimase a terra con il volto sanguinante. I dorniani seguirono l'esempio del giovane Clegane e scesero nel campo circondando il loro principe, mentre puntavano le armi contro la Montagna.
Alysanna si alzò, tenendo lo sguardo fisso sul campo polveroso, e scese dalla pedana d'onore. I suoi movimenti erano lenti e calcolati, sembrava una leonessa pronta ad attaccare la sua preda.
Tywin osservò la nipote avvicinarsi ad Oberyn.
"Ha bisogno di un maestro" disse Alysanne "Ora!"
I dorniani sollevarono il principe Oberyn da terra.
Gli occhi di sua nipote si fermarono sulla Montagna e Tywin giurò di aver visto un piccolo sorriso comparire sulle sue labbra, prima di fare segno al Mastino, che lasciò il fratello e seguì la bionda senza dire una parola.
Ancora una volta, l'immagine di Alysanne si confuse con quella di Joanna. La sua amata moglie aveva l'orribile vizio di sfidare la sua autorità, soprattutto, quando pensava che lui avesse torto.
Era terribilmente orgoglioso di lei, anche se tutti i suoi piani erano falliti. Avrebbe trovato un modo diverso per eliminare Oberyn Martell.
