Natalie e se ne stava lì seduta accanto al letto tenendo la mano di quel punto aveva preso un fazzoletto di carta e glielo aveva passato sul viso e sulle mani per rinfrescarlo un po'.
Stava per assopirsi quando qualcosa attirò la sua attenzione.
Il macchinario che registra il ritmo cardiaco del dottor Halstead aveva pian piano iniziato a suonare in modo diverso, fin quando il suono divenne troppo elevato.
Il dottor Rhodes si catapultò nella stanza per vedere cosa fosse accaduto. Entrando incontrò la dottoressa.
-Ciao natalie- disse lui
-Ciao connor- rispose lei
Si salutarono mentre lui si avvicinava alle macchine per capire cosa stesse accadendo.
Toccò diversi pulsanti sotto l'occhio attento della dottoressa Manning.
- Ha avuto un po' di tachicardia, ora sembra essere essere passato. Vediamo come va e in caso aggiungerò dei farmaci per controllarla. - il dottor rhodes così dicendo uscì dalla stanza.
Avrebbe voluto chiedere altre informazioni a Natalie, era strano vederla lì visto come si erano lasciati i suoi due colleghi, ma evitò.
La dottoressa nel frattempo si era nuovamente seduta a fianco del dottor Halstead e lo teneva nuovamente per mano.
Intanto Jay era ancora nel mondo dei sogni.
Purtroppo non era più un sonno tranquillo.
Tutt'un tratto le macchine inizierono a suonare, il battito cardiaco era arrivato alle stelle, il respiro era affannato.
Jay stava avendo un incubo, stava urlando e si dimenava nel letto.
Aveva gli occhi chiusi ma da essi sgorgavano grossi lacrimoni.
Antonio si precipitò nella stanza, era uscito un attimo per parlare con il suo capo al telefono, gli aveva chiesto aggiornamenti sulle condizioni del detective.
Dietro di lui arrivo anche il dottor Charles per valutare la situazione e in caso agire.
Il primo a fare qualcosa però fu Dawson.
Con un fare paterno si avvicinò ad Halstead e lo strinse forte a se in un abbraccio.
Lo prese alla sprovvista in un modo in cui lui non poteva reagire attaccandolo.
Il dolore alla spalla del detective anziano era molto forte ma lui non ci badava. Era più importante calmare Jay prima che si facesse del male.
Rimasero così per almeno diversi minuti.
Pian piano Antonio senti i muscoli di Jay rilassarsi ed a un certo punto il detective giovane disse mantenendo gli occhi sempre chiusi:
- Will fratello mio, finalmente sei arrivato. -
E detto ciò si lasciò andare rilassandosi completamente tra le braccia di Antonio e continuando a dormire adesso molto più tranquillamente.
La stretta di Dawson era forte da comunicare sicurezza, ma non troppo da causare dolore.
Delicatamente poi il detective anziano poggiò Jay sul letto coprendolo nuovamente col lenzuolo.
Il dottor Charles guardò compiaciuto Antonio e lasciò la stanza mentre Dawson si risedette vicino al letto tenendosi la spalla dolorante per lo sforzo fatto.
