CAPITOLO 175

Sharon rimase stupita da ciò che aveva appena sentito. Mai si sarebbe immaginata che Andy sarebbe tornato da lei e che l'avrebbe fatto con una nuova proposta. E proprio in quel giorno. Lo stupore aveva lasciato spazio ad una gioia incontenibile, per un attimo aveva dimenticato tutto, i pianti, la solitudine, anche l'imminente operazione, poi, resasi conto del contesto, la sua gioia si spense e il sui sguardo si rattristò.

«Andy…non sai quanto avrei voluto diventare tua moglie…ora però…non credo sia una mossa giusta, specialmente nei tuoi confronti. In salute e in malattia…non posso accettare che tu ora ti faccia carico di questo fardello…è qualcosa con la quale devo fare i conti io, solo io…è la mia battaglia…»

«No.» le strinse con più passione le mani «Io sono pronto ad accettare tutto quello che verrà. Tutto quello che dovrai affrontare lo affronteremo insieme. Mi pento solo di averti lasciata sola quando più avevi bisogno di me. Mi pento di aver perso tempo prezioso, tempo che avremmo potuto passare insieme ma…» le baciò le mani «insieme possiamo ancora essere felici. Abbiamo un piccolo scoglio da superare ma ce la faremo, insieme.»

«Andy tu non comprendi la situazione…io non posso costringerti a starmi accanto solo perché legati da una firma su un pezzo di carta»

«Sono io che voglio starti vicino, aiutarti. Ero sicuro settimane fa e lo sono ancor di più adesso. Sharon, tu sei la cosa più bella che mi sia successa in tutta la vita. Non ho intenzione di perderti» le disse guardandola con infinito amore, stringendo le mani della donna tra le sue «quindi vedi di non fare scherzi perché abbiamo ancora tantissime cose da fare» le raccomandò emozionato cercando di nascondere le sue paure «voglio portarti a fare un viaggio in Italia... vedrai sarà bellissimo! Roma, Firenze, Venezia! Che te ne pare? Non dirmi che non hai mai desiderato farti cullare dalla corrente su una bellissima e caratteristica gondola nella città più bella e romantica del mondo»

Era senza parole. Rimasero a fissarsi per qualche istante, sognanti. In quegli attimi, Provenza bussò alla porta.

«Flynn! Capitano!» li salutò, trafelato. Dietro di lui, il giudice Brunner.

«Grazie al cielo, Louie! Ce l'hai fatta!» Flynn andò dall'amico e gli diede una pacca sulla spalla in segno di ringraziamento, poi salutò e strinse la mano all'ospite.

«Tenente Provenza» Anche Sharon lo salutò, sorpresa di vederlo. «Arthur?!» disse vedendo l'amico giudice «ma…che ci fai qui?!» chiese non capendo.

«Ciao, Sharon» si avvicinò al letto e le diede una stretta di mano e due baci sulle guance.

Qualche istante dopo, anche Rusty li raggiunse. Salutò la madre e la abbracciò.

«Rusty, le hai portate?» gli chiese Andy facendo riferimento a qualcosa concordato nella telefonata di poco prima.

«Sì, tranquillo» rispose il ragazzo.

Arrivò anche Patrice, avvisata da Provenza. Sapeva quanto la sua presenza avrebbe confortato Sharon. Si conoscevano da poco ma erano subito diventate amiche e contavano l'una sull'altra.

«Qualcuno vuole spiegarmi cosa sta succedendo?» domandò Sharon confusa.

«Sì, ora ti spiego tutto.» Andy prese un gran respiro «Quando ti ho detto che sono ancora sicuro di volerti sposare…intendevo…oggi, adesso, qui, subito.»

Sharon strabuzzò gli occhi «Ma cosa…?»

«Quello che hai sentito. E se anche tu sei ancora disposta a condividere il resto della tua vita con me…beh…allora abbiamo tutto ciò che ci serve. Abbiamo i testimoni» indicò Provenza, Patrice e Rusty «e un ufficiale civile» guardando il giudice. Hai anche l'abito bianco!» scherzò per smorzare l'emozione, indicando il camice che indossava.

Sharon sorrise alla battuta «Andy…io non so cosa dire…»

«Dimmi di sì e mi renderai l'uomo di felice della Terra.»

«Io…» Sharon non trovava le parole da tanta era l'emozione.

«Aspetta, ho dimenticato di dire una cosa importante.» riprese Andy «Per qualcuno magari questo gesto potrebbe sembrare ambiguo, qualcuno potrebbe pensare che voglio sposarti proprio adesso per interesse. Ma non è così. Io ti amo Sharon, non ho mai smesso di amarti, neanche quando eravamo lontani, e probabilmente ti amavo già quando ancora ci detestavamo» si fermò un attimo «io voglio dimostrare a te e a chiunque altro che non ti sto sposando per pietà o per interesse nel caso l'operazione andasse male. E non andrà male.» puntualizzò «Per questa ragione, giudice, vorrei che includesse nell'atto matrimoniale una clausola che preveda la mia totale estromissione a una eventuale eredità»

«Sarà fatto» rispose Brunner pronto a scrivere sui documenti che teneva in mano.

«No, Arthur, aspetta.» Lo fermò Sharon «Andy non ce n'è bisogno, non devi dimostrarmi nulla.»

«Preferisco così, davvero.»

«Sharon, i termini del contratto prematrimoniale non possono essere modificati dopo le firme però nulla vieta che una delle due parti destini la propria quota patrimoniale all'altro coniuge con un classico testamento.» spiegò il giudice.

«Ma io non voglio nessuna clausola. Se ci fossimo sposati un mese fa come programmato, non avremmo avuto questo tipo di clausole.»

«Sharon, io voglio solo te. Non mi importa niente altro.»

«Lo so. Per questo, Andy, ti chiedi di non mettere nessun vincolo tra noi, io so chi sei, ti conosco e ti amo. Mi fido di te, ti affiderei la mia vita e i miei figli, la cosa più preziosa che ho. Non abbiamo bisogno di contratti, clausole o vincoli.»

«Dunque?» chiese il giudice Brunner «Modifico o no il contratto?»

Nessuno dei due rispose e continuarono a guardarsi cercando di convincersi l'un l'altro.

«D'accordo…faremo come vuoi tu…» Andy cedette.

«Come sempre.» aggiunse Sharon scherzando.

«Già, come sempre…» ripetè Andy «vedete cosa succede ad essere innamorati di un capitano? Ha sempre ragione lei» scherzò coi presenti fingendosi vittima.

«Io non ho sposato un capitano ma ha comunque sempre ragione mia moglie, sempre.» rispose Provenza facendo l'occhiolino a Patrice e poi dando una pacca sulla spalla ad Andy.

Tutti si misero a sorridere. «Dunque…procediamo?» chiese Brunner.

«Procediamo, sì…» rispose Sharon.

«Sharon Elizabeth O'Dwyer Raydor, accetti di prendere il qui presente Andrew Alexander Flynn come tuo sposo e prometti di essergli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, ogni giorno della tua vita, finché morte non vi separi?»

«Sì, lo voglio»

«E tu, Andrew Alexander Flynn accetti di prendere la qui presente Sharon Elizabeth O'Dwyer Raydor come tua sposa e prometti di esserle fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, ogni giorno della tua vita, finché morte non vi separi?»

«Sì, lo voglio. Non desidero altro.»

«I testimoni hanno sentito?»

«Sì» risposero Patrice, Rusty e Provenza all'unanimità.

Successivamente si scambiarono gli anelli. Si sentivano emozionati e felici.

«Per i poteri conferitomi dalla legge, io vi dichiaro uniti in matrimonio.»

Si baciarono e abbracciarono per suggellare l'unione che segnava anche la fine degli scontri e i dissapori delle ultime settimane chiudendo così quel capitolo così difficile e doloroso per entrambi.

Continua…