THOR:RAGNAROK

FLASHBACK

In Inghilterra c'erano dei cavalieri tempari che accendevano delle torce,poi iniziarono a pregare.

Uno di loro prese una spada e la mise in una bara sul petto di uno di loro.

La spada era lunga,con la parte iniziale della lama sottile e dritta fino a metà,poi si allargava improvvisamente verso l'esterno e poi tendeva e restringersi formando una punta.

Al centro della metà superiore c'era un foro allungato.

La bara fu chiusa con un pesante coperchio di pietra con sopra scolpita l'immagine dell'uomo.

FINE FLASHBACK

2017

Una scavatrice sotto terra aprì un grosso buco in una parete rivelando una serie di tombe con il coperchio di pietra.

Gli operai entrarono con le torce.

"Che roba è questa?"disse uno di loro.

"Porca miseria."disse un altro.

Alla tv parlarono dell'accaduto "Oggi un'antica tomba di cavalieri crociati è stata rinvenuta.

La gente non sa che Londra è un gigantesco cimitero.

La metà delle sale è allagata e risale alla seconda crociata."

Mentre gli operai erano a guardare le tombe arrivarono dei monaci tibetani guidati da Dr. Strange.

Era un uomo con i capelli neri,corti,con la riga sulla parte sinistra della testa.

Aveva i capelli sulle tempie di colore bianco.

Aveva baffi e barba,molto corta.

I baffi erano collegati alla barba.

Sulle spalle c'era un mantello rosso che copriva le spalle ed aveva un colletto che arrivava fino all'altezza della mascella.

Indossava un vestito da monaco buddista di colore blu scuro.

Intorno al collo aveva una collana d'oro con al centro un ovale d'oro con un cerchio all'interno.

Il vestito che copriva il petto si apriva in 2 all'altezza della vita,dopo essere passato sotto alla placca di cuoio che copriva la pancia.

Aveva anche una cinghia nera sopra la placca.

Le maniche del vestito erano di un blu più scuro del resto dell'abito e a metà degli avambracci iniziavano i guanti gialli.

I pantaloni erano blu scuro e gli stivali grigi,con dei nastri legati su di essi.

"Fate uscire tutti."disse Strange.

"Signori,interrompete quello che state facendo."disse uno di loro,mentre i soldati iniziarono a spargersi per la stanza "Il tunnel ferroviario è stato deviato a 2 chilometri da qui.

Assumiamo noi il controllo del sito."

Strange salì degli scalini ed arrivò ad un altra sala piena di corpi.

Il capo degli operai lo raggiunse "Ehi!

Mi scusi?

Mi scusi?"

Strange prese un busta da sotto il vestito.

"Questo è il mio cantiere,che cosa vuole fare?"disse l'uomo.

Il Dottor Strange gli diede la busta senza girarsi "Mandi via i suoi uomini.

Continuiamo noi."

L'altro fu portato via e Strange si avvicinò ad un muro dove c'erano 3 cerchi incrociati e pensò "Il passato non può restare sepolto per sempre.

Ho studiato molti antichi misteri.

Finalmente,questa tomba rivela il segreto più oscuro di Asgard.

Un segreto cancellato e dimenticato."

FLASHBACK

In una valle di neve c'era Hela si allenava con Sif.

Aveva il vestito verde e un bastone di legno in mano.

I capelli di Hela erano biondi invece che neri.

L'altra aveva lo stesso oggetto.

Hela parava i colpi.

VOCE NARRANTE DI STRANGE

"Hela,dea dell'oltretomba vichingo.

Bellissima."

Odino era seduto su un trono.

Aveva la testa coperta da un elmo d'oro che lasciava scoperti gli occhi,il mento e la parte centrale del viso.

Sulla fronte c'erano 2 corna che erano rivolte in avanti e curve in alto alla fine.

All'altezza delle orecchie partivano 2 ali d'oro che erano curve verso l'alto e superavano le corna.

Odino aveva lunghi capelli bianchi che arrivavano sulle spalle.

Aveva baffi e barba bianchi.

L'occhio destro era coperto da una benda nera.

Malgrado la barba bianca,il viso era quello di un ragazzo giovane.

Il petto era coperto da una corazza con molte linee intricate.

La corazza era grigia,aveva 2 placche dorate circolari sui pettorali e delle linee d'oro sulla parte iniziale del petto.

Le spalle erano coperte da 2 placche scure,che erano una sull'altra e c'erano delle linee d'oro.

I bicipiti erano coperti da una corazza d'oro simile ad una maglia di metallo.

Aveva dei bracciali scuri che coprivano gli avambracci e avevano delle parti d'oro.

I fianchi avevano 2 placche d'oro e da esse scendeva un lungo vestito giallo che arrivava fino all'altezza dei piedi che erano coperti da stivali neri con parti dorate.

La parte dietro,dalla vita,fino alle ginocchia era coperta da un altro vestito lungo e nero.

Aveva la lancia d'oro in mano ed era seduto su un trono.

VOCE NARRANTE DI STRANGE

"Scaltra.

E spietata."

Lei diede un colpo all'asta di Sif e la mandò verso il basso,per poi mandare il bastone vicino al suo volto.

Lei si avvicinò ad Odino,che era dentro una tenda di pelle,e si mise in ginocchio davanti a lui.

VOCE NARRANTE DI STRANGE

"Gli era stato promesso che se Odino fosse andato nel Valhalla,il trono della città degli dei sarebbe rimasto a lei.

Avrebbe governato sia sul piano dei mortali,sia in quello dell'oltretomba negativo."

Lei alzò lo sguardo e sorrise ad Odino che ricambiò.

Hela si alzò.

Odino aprì un portale e vi entrò con Hela.

Si trovarono in una landa desolata con il cielo sempre nuvoloso e con delle grosse e alte punte di pietra storte che andavano verso l'alto.

VOCE NARRANTE DI STRANGE

"Fu addestrata dal padre ad estendere la sua volontà sui defunti."

Tornati ad Asgard andarono in una gigantesca sala che era fatta di colonne marroni chiare e in fondo ad essa c'era il trono.

Il trono era di roccia chiara e c'erano dei gradini per arrivarci.

Davanti al trono c'erano 2 caproni d'oro.

Dietro al trono c'era una specie di spicchio di luna orizzontale fatto di pietra con sulle punte 2 teste di serpenti che si fronteggiavano.

Ad attenderli c'era Frigga,moglie di Odino.

Era una donna giovane,con i capelli castani,legati dietro la testa e c'era una ciocca che arrivava fino alle scapole.

Aveva una placca di cristallo sulla fronte che copriva le tempie e anche la parte iniziale dei capelli.

Indossava un abito lungo che arrivava fino a terra.

La parte sul petto e sulla pancia era nera,sulle spalle c'erano delle placche di cristallo,poi le maniche erano grige,mentre la gonna era argentata.

Tempo dopo la dea ebbe un figlio che fu portato ad Odino.

VOCE NARRANTE DI STRANGE

"Ma Odino ebbe un secondo figlio.

Thor.

E ora lui avrebbe governato.

E Hela comprese che il potere non veniva conferito.

Bisognava conquistarlo."

Hela si recò in uno dei sotterranei di Asgard e si tolse i vestiti.

Si mise in ginocchio su un altare quadrato e sopra di lei erano appesi dei corvi sgozzati.

VOCE NARRANTE DI STRANGE

"Giurando vendetta,Hela si abbandono al male più assoluto.

Gorr,il macellatore di dei."

L'essere apparve dietro di lei.

Gorr era alto 2 metri,aveva la pelle bianca pallida,un volto privo di naso,occhi scavati nelle orbite,del tutto gialli.

Dai lati della testa partivano 2 tentacoli cilindrici che andavano all'indietro e pian piano si rinsecchivano.

Il centro della testa aveva una placca nera.

Il collo era scoperto.

La base del collo era coperta da un vestito nero lucido che formava placche nere sulle spalle dritte in avanti,con i bordi che avevano piccoli tentacoli in movimento,poi il vestito nero passava sui pettorali e scendeva verso il basso andando verso i piedi e formando una specie di cappotto nero senza maniche.

Tale vestito aveva i bordi irregolari e si muoveva da solo.

Tra i pettorali c'era una macchia nera,l'inizio della pancia era scoperto,la parte bassa e la vita erano coperti dalla sostanza nera mentre le gambe e i piedi da rettile con 4 dita erano scoperti.

Il braccio sinistro era scoperto,aveva una linea nera orizzontale sul bicipite sinistro e le unghie appuntite e nere.

Il braccio destro era del tutto coperto dalla sostanza nera filamentosa e lucida.

L'essere si avvicinò ruggendo e le pose la spada nera sepolta nella tomba del templare.

I corvi iniziarono a muoversi da soli.

Hela afferrò la spada per in manico e dalla sua mani iniziò ad uscire fumo.

Lei urlò e cadde in avanti.

Sul suo corpo iniziò a formarsi un nuovo vestito.

Capelli le divennero neri,lunghi,con la riga sulla parte sinistra della testa.

La parte destra dei capelli cadeva solo sulla schiena,l'altra parte anche sulla spalla.

Aveva le palpebre nere.

Il collo era coperto da una tuta aderente nera che copriva tutto il corpo,compresi i piedi.

Intorno al collo c'erano 2 linee di metallo circolari,con in mezzo 2 linee di metallo verticali che arrivavano fino al di sotto del seno,poi si aprivano in 2 linee andando leggermente verso l'esterno,poi dritte verso il basso fino a sotto la vita.

L'attaccatura delle spalle era scoperta come la parte immediatamente prima.

Dall'inizio del costume,intorno alle spalle, partivano delle linee di metallo.

La prima,da entrambi i lati, era la più alta e finiva poco prima delle 2 linee centrali,la seconda finiva per unirsi con la linea centrale.

Il seno era coperto da costume nero e dalla parte interna partiva una linea di metallo che andava verso l'alto e poi si dirigeva verso le spalle.

La parte finale delle spalle era coperta da una placca nera,con una punta rivolta verso l'esterno.

Anche le braccia erano coperte dalla tuta nera.

C'erano 2 linee di metallo,oblique,che si attorcigliavano lungo il braccio,passando sui bicipiti,sul gomito e terminando sul polso facendo in giro completo.

La mani erano scoperte ed avevano unghie verdi appuntite.

Sui fianchi,all'altezza della vita,c'erano 2 linee di metallo che puntavano verso il centro e verso il basso.

C'erano anche altre 2 linee che passavano sopra queste 2.

Da esse partiva una linea che percorreva le gambe passando per il centro e ,arrivata poco prima del ginocchio,si apriva in 2 puntavano verso l'esterno,poi si curvava verso l'interno e poi si incontrava sotto il ginocchio.

All'altezza dei polpacci,sul davanti c'erano diverse linee.

Il costume copriva anche i piedi.

Il costume aveva degli strappi.

Aveva uno strappo sull'avambraccio sinistro e un altro sul bicipite di entrambe le braccia,più un altro vicino alle spalle.

Un altro strappo comprendeva parte del fianco sinistro,poco sotto il seno,e parte della schiena.

Aveva un grosso strappo sulla coscia sinistra,poi altri buchi nel costume sul polpaccio sinistro,mentre diversi strappi erano sulla gamba destra.

Lei tagliò la gola a 2 guardie ed entro nella stanza dove c'era il neonato.

VOCE NARRANTE DI STRANGE

"Hela rinacque un mostro.

Aveva fatto voto di dare a Gorr la vita del figlio di Odino e in cambio lui avrebbe raso al suolo Asgard per lei."

Hela poggiò il neonato a terra nei sotterranei e stava per trafiggerlo,ma Odino la colpì con un raggio giallo uscito dalla lancia e la mandò contro una colonna.

Lei urlo con una voce disumana.

VOCE NARRANTE DI STRANGE

"Per i suoi peccati,la sua anima fu tolta da suo corpo è mandata nel regno spirituale che controllava.

Il suo corpo fu trafugato e sepolto lontano.

Ma la morte è una soglia e il passato non può restare sepolto per sempre."

Odino andò in Mesopotamia durante una notte di tempesta.

Allungando la mano provocò un buco nel suolo,dove plasmò il suo volto nella roccia.

La bara di pietra,con dentro Hela,fu calata nelle profondità.

FINE FLASHBACK.

In Mesopotamia c'erano delle rovine di un palazzo con la statua di un dio davanti e dei leoni vicino.

Dei terroristi spararono sulle statue.

Capitan America vide tutto con un binocolo da un'altura.

Aveva la maschera blu scuro con la "A"sulla fronte.

Aveva una cinghia che partiva dalle orecchie e passava su tutta la mascella fino al mento.

A metà del collo iniziava il costume blu scuro che copriva il petto e aveva una stella bianca al centro di esso.

Intorno alla stella c'era una parte più scura e dalla stella partivano linee rosse.

La pancia era coperta da linee bianche e rosse verticali.

Le spalle erano blu,con al centro un cerchio rosso e una stella bianca.

La parte iniziale del bicipite aveva una linea rossa orizzontale,poi c'era il costume blu fino al polso dove iniziavano i guanti marroni che lasciavano scoperte solo le dita.

C'era anche una linea rossa orizzontale sull'avambraccio.

I pantaloni erano blu,con delle linee rosse sulla parte esterna e gli stivali erano neri.

Aveva una cintura marrone e delle sacche su di essa.

Sulla schiena aveva uno scudo a rombo con la parte inferiore che aveva linee rosse e bianche,mentre la superiore era blu con stelle bianche.

Accanto a lui c'era Falcon.

Era un uomo di colore con i capelli molto corti.

Aveva degli occhiali di plastica nera,con le visiere rosse,aderenti al viso.

Aveva una corazza grigia sul petto,sulla pancia,sulle spalle e su metà dei bicipiti,con linee rosse orizzontali sui pettorali,e i contorni delle spalle erano rossi.

La mano destra era coperta da un guanto grigio che arrivava fino a metà bicipiti,con una linea rossa verticale sulla parte interna,mentre la mano sinistra era coperta da un guanto con sopra un bracciale grigio con che copriva tutto l'avambraccio ed era rossa sulla parte superiore.

I pantaloni erano grigi e anche gli stivali.

C'era una cintura nera sulla vita,con dei foderi,e delle fasce di pelle anche sulle cosce.

"Che sfortuna essere solo in 2."disse Falcon "I civili se ne vanno e si riempie di ribelli."

Steve tirò fuori delle carte dalle tasche sulla cinta e su di esse vi era scritto "Haram".

"Noi 2 e Wanda ce la possiamo fare."disse Steve che corse a prendere il cavallo.

"Non dovresti."disse Falcon "T'Challa pensa che stiamo effettuando una ricognizione a miglia da qui.

Almeno richiedi un attacco aereo."

"Attacco aereo?"disse Steve "Non serve.

Abbiamo Wanda."

"Ma che fortuna." disse Wanda che era li ad aspettarli ed indossava una giacca chiara,una gonna nera corta e stivali neri.

"Non sappiamo nemmeno cosa c'è."disse Falcon.

"Haram c'è laggiù,Sam."disse Steve "Un'arma."

"No,il traduttore dice che Haram vuol dire sapere proibito."disse Sam "Una maledizione. "

"Ma da queste parti è sinonimo di arma."disse Steve "E non posso permettere che la prendano."

Steve salì sul cavallo e andò.

Falcon fece uscire 2 ali di metallo,con le piume rosse dalla placca sulle spalle.

Uno degli uomini armati camminava per i paese,ma Steve gli arrivò alle spalle egli spezzò il collo.

Capitan America corse verso altri 2,scagliò o scudo contro uno di loro e dalla parte interna dell'arma si accesero dei propulsori,si gettò a terra,scivolando sulla gamba destra,afferrò la gamba dell'altro,lo fece cadere,si rialzò,prese lo scudo al volo e lo scagliò sull'uomo,poi lo riprese e corse e diede un calcio ad un altro,mandandolo contro il cofano di un auto e facendolo finire dall'altra parte,poi girò su se stesso accucciandosi e diede un calcio alla gamba di un altro,mandandolo a terra.

Un altro uomo estrasse la pistola,ma Steve gli afferrò il braccio lo gettò a terra e lo colpì al viso,poi diede un calcio al volto dell'altro.

Capitan America iniziò a correre e ne colpì un altro,poi raggiunse un secondo e gli diede un pugno,poi diede un calcio ad un altro facendolo volare contro una parete,poi parò i colpi di coltello del primo,gli diede un pugnò,lanciò il coltello verso la mano del secondo,inchiodandolo al muro e gli diede un calcio al viso.

Steve entrò in una casa,poi si gettò da una finestra e atterrato diede un colpo di scudo ad uno di loro,poi diede un calcio ad un secondo,mandandolo contro il fianco di una macchina a molti metri di distanza.

Colpì al braccio un altro con lo scudo e poi colpì la gamba un secondo,poi diede un colpo alla testa del primo e finì il secondo.

Spiccò un salto ruotando su se stesso e scagliò lo scudo verso il terzo

Afferrò un altro,lo volto e gli diede diverse ginocchiate,poi lo gettò a terra e riprese lo scudo,parò il calcio di un altro ,parò un pugno con lo scudo,si voltò dandogli una gomitata,poi gli mise il braccio intorno al collo,spiccò un salto e si lasciò cadere,portandolo con se,si rialzò,mise lo scudo davanti a se,gli diede un pugno e mandò l'arma sulla testa di un altro.

Falcon lo afferrò e lo portò in aria,poi lo fece cadere e lui atterrò su un altro uomo ,con lo scudo messo davanti a se,mandando l'altro contro una macchina e sfondando il finestrino,poi parò i colpì di un altro con lo scudo e diede un calcio alla macchina,mandandola contro l'uomo,tirò lo scudo colpendo un altro e poi lo riprese,quando l'oggetto tornò verso di lui.

Scarlet arrivò volando con la mani piene di energia rossa.

Steve arrivò sul tetto e un aereo lanciò un missile nel centro del paese,mettendo in fuga gli ultimi nemici e aprendo un gigantesco buco.

Il palazzo su cui era Steve crollò e lui si ritrovò sulla sabbia che cadeva nel buco e si salvò per miracolo.

Alzandosi vide il viso di Odino.

"Haram."disse Steve.

Arrivò Nick Fury che scese da un elicottero poco dopo.

Era un uomo di colore,con una benda nera sull'occhio destro,un lungo cappotto di pelle nera sopra una tuta aderente nera.

"Voi dovevate essere a 200 kiloetri da qui!"disse Fury.

"Si signore,ma dalle ultime notizie avevamo motivo di credere che i ribelli avessero degli ostaggi civili."disse Steve che aveva lo scudo sulla schiena "O aspettavamo che qualcuno se ne occupasse o intervenivamo da soli.

E invece gli abitanti avevano già evacuato il villaggio.

Quando ho capito che eravamo nella roccaforte dei ribelli era troppo tardi.

Ci hanno scoperti ed è partito l'attacco nemico."

"Vi dipingo un altro scenario invece."disse Fury"Quello dove 2 ex membri degli Avengers,che sareste voi,girano tutto il paese un passo avanti al nemico, pensando che il nemico abbia un'arma su base di una traduzione erronea.

Solo che invece dell'arma,trovano solo una statua antica.

Niente male come versione,vero?"

Arrivò Shannon Carter.

La ragazza aveva lunghi capelli biondi che arrivavano all'altezza delle scapole.

Aveva una giacca di pelle nera che arrivava fino alla vita ed era chiusa da una cinta.

Aveva i pantaloni bianchi e le scarpe nere.

Sulle gambe aveva 2 fasce nere collegate a 2 foderi con dentro le pistole.

"Capitano Rogers?"disse lei che gli diede uno schiaffo non appena lui si fu girato "Dov'è adesso?"

"Dov'è cosa?"disse Steve.

"La lettera."disse Shannon "La mappa che hai rubato a me."

"Mappa?"disse Steve "Io non so di cosa parli,Shannon.

Quando avrei avuto possibilità di rubarti qualcosa?"

"Ah davvero?"disse Shannon "Il capitano pensa che mi creerebbe imbarazzo dirle che siamo stati insieme di nascosto,nella mia camera d'albergo,3 notti fa a Bagdad e che mentre dormivo è partito per una missione senza dirmi nulla e facendomi preoccupare molto.

Per di più hai preso la mappa.

Non mi crea imbarazzo,Steve.

Disgusto?

Si.

Pentimento?

Oh,sicuro.

Ma più che altro un grande stupore per come sai simulare tutte le qualità della vera intimità umana,anche se solo per...15 secondi?"

"Dov'è la mappa,capitano?"disse Fury.

"Signore ammetto che noi 2 abbiamo passato una serata deliziosa a Bagdad,una serata molto lunga e soddisfacente,se le sue reazioni sono da considerarsi sincere,ma poi sono andato via e per non rischiare che venisse anche lei a rischiare la vita,ho pensato che sarebbe stato meglio non dirle niente."disse Steve "Non ti ho svegliata per proteggerti."

Shannon andò a vedere il buco.

"E la ricompensa per tanta considerazione?"disse lui "Si sa,meglio l'inferno di una donna furiosa."

"Oh mio Dio."disse Shannon "È Odino."

"È insolito?"disse uno degli agenti.

"Siamo in Mesopotamia."disse Steve.

"Già,quella religione si è sviluppata da tutt'altra parte."disse l'uomo.

Shannon andò a prendere una valigia che aveva lasciato a terra "Direttore,è una scoperta importante,deve mettere in sicurezza il villaggio."

"Qui non dovremmo nemmeno esserci."disse Fury.

"Devo essere certa che nessun reperto di valore finisca in mani nemiche."disse lei "Non sappiamo cosa può esserci laggiù.

Il contenuto della sola tomba di un faraone è stato stimato in 650000000 di sterline.

Mi spiego?"

"Direttore,se posso,con un po' di cariche chiudiamo il buco e la signorina torna un altro giorno."disse Steve.

"Sta zitto."disse Shannon.

"Stia zitto."disse Fury.

"Ok."disse lui.

"Avete 2 ore di tempo."disse Fury "Io torno indietro e il capitano va li sotto con lei."

"Cosa?"disse Shannon.

"Come?"disse lui.

"Si!"disse Fury"Si prepari,è un ordine."

Steve,Shannon e l'altro agente si calarono con delle funi e arrivarono in un un'immensa grotta che aveva delle statue di Lady Sif,Volstag e gli altri 2 guerrieri.

Shannon prese un registratore,mentre la stanza veniva illuminata dalle torce.

"Sono in una specie di grande anticamera."disse Shannon "C'è un'iscrizione sulla parete nord."

Le 3 statue avevano in mano una ciotola in cui cadeva del mercurio da soffitto.

C'era anche un canale che conduceva ad un buco nel pavimento.

"È decisamente una tomba."disse Shannon "Anche se è anomalo,dato che i Vichinghi bruciavano i cadaveri."

"Cos'è?"disse Steve prendendo una goccia in mano "Mercurio."

Lei andò a guardare la mano "Era credenza di molti che il mercurio indebolisse gli spiriti maligni."

"Ma noi sappiamo che invece uccide."disse Steve.

"Si,dopo averti fatto impazzire."disse l'agente.

"C'è del mercurio che gocciola dal soffitto in buche nel terreno."disse lei"Forse sono collegate ad un sistema di canali che arriva fino…

Prendete le luci."

I 2 montarono delle grosse attrezzature che emisero delle forti luci,rivelando una caverna.

Videro un pozzo pieno di mercurio con 3 catene che vi entravano dentro e intorno c'erano delle copie della statua di Odino rivolte verso l'interno.

"Oh mio Dio."disse Shannon "Svuotate le borse,forza."

I 2 misero a terra delle borse nere e accesero delle videocamere dopo averle tirate fuori.

"Sono in una grande caverna artificiale,attingo all'anticamera."disse lei che scese degli scalini"Scale cesellate scendono dalla cengia.

C'è un canale ,al centro delle scale,che alimenta un pozzo rituale alla base...pieno di mercurio.

C'è una catena rituale protettiva che circonda il pozzo come monito per gli intrusi.

Ci sono sei statue di Odino intorno al pozzo.

Guardano verso l'interno,non l'esterno.

Qualunque cosa ci sia li dentro,le catene non servono a tirarla su.

Servono a tenerla giù.

Questa non è una tomba.

È una prigione."

"Mi sentite?"disse Fury alla radio e l'agente rispose.

"Parli signore."disse lui.

"Venite subito fuori,ci sono aerei in arrivo."disse Fury "Dobbiamo decollare."

"Di a Fury che mi occorre assistenza."disse lei.

"Per cosa?"disse l'agente.

"Voglio specialisti dal Cairo."disse Shannon "Tute chimiche e caschi protettivi."

"Non abbiamo tempo."disse lui.

"Io non me ne vado fino a quando non scopro cosa c'è li sotto."disse Shannon.

Steve prese lo scudo e colpì la corda tagliandola.

Dei cilindri di pietra ,ai lati, si mossero e tirarono le corde,sollevando il sarcofago di Hela.

Dei ragni strisciarono fuori dalle rocce e aggredirono tutti.

L'agente fu morso e sparò dei colpi facendo fuggire i ragni.

"EHI!"disse Steve "NON SPARARE!

FERMO!

SONO SOLO RAGNI CAMMELLO!

NON SONO NEPPURE VELENOSI!"

"POSSIAMO ANDARE VIA!?"urlo l'agente.

"Sei diventato pazzo?"disse Shannon "Ma che cavolo ti prende?"

"QUELLO MI HA MORSO!"urlò l'agente "NE HO ABBASTANZA,IO ME NE VADO!"

Steve guardò il sarcofago ed ebbe una visione.

Vide una landa ghiacciata e Hela che camminava verso di lui.

Indossava il vestito verde ,ma aveva i capelli neri.

"Mi hai liberata."disse Hela toccandogli il viso "Mio prescelto."

Lei lo baciò.

"Steve?"disse Shannon che lo toccò facendolo tornare alla realtà "Di all'altro che o mi aiuta a portare via quest'affare o dovrà spiegare perché sono stata abbandonata."

"Vado."disse Steve.

La bara di pietra fu portata fuori da un elicottero e apparvero dei corvi.

Steve vide che erano anche sulle case e sui fili elettrici.

L'elicottero andò via e i corvi lo seguirono.

I 2 salirono su un altro elicottero e si affiancarono al primo che si unì ad un gruppo di mezzi militari,mentre alle loro spalle c'era una tempesta di sabbia.

L'agente che era stato morso iniziò a diventare pallido.

L'elicottero atterrò e il sarcofago fu preso dagli agenti e messo su un aereo,su cui salirono anche Steve e Shannon.

"Ehi!"disse Shannon ai soldati "Fate piano,ha migliaia anni."

L'aereo chiuse,la rampa e decollò.

Steve e Shannon si sedettero vicini,mentre l'agente morso si mise più distante.

"E comunque prego."disse Steve.

"Di cosa?"disse lei.

"Che ti ho salvato da...qualunque cosa sia."disse Steve.

"Era stata al sicuro per millenni,prima che gli arrivasse addosso un missile."disse lei.

"E tu non l'avresti trovato,altrimenti."disse Steve "Di nuovo prego."

"Hai idea di cosa sia?"disse Shannon "Di quanto sia importante?

Forse è legata a Thor.

Una bara vichinga in Mesopotamia."

"Perché hai detto 15 secondi?"disse Steve.

"Ma di che parli?"disse lei.

"Hai detto a Fury che sapevo simulare tutte le qualità dell'intimità umana per 15 secondi."disse Steve "Non erano 15 secondi."

"Va bene."disse lei "Non so quanto sia stato,ma non era reale."

"Io non ti ho mentito sui miei sentimenti."disse Steve.

"Tu mi hai derubata."disse lei.

"Però non ti ho mentito."disse lui.

"Ma tu pensi soltanto a te stesso?"disse Shannon indicando il sarcofago "Questo vuol dire molto.

Più di quanto tu possa immaginare."

Shannon si alzò e andò a vedere il sarcofago,mentre il soldato ferito era disteso e gli occhi gli si giravano completamente,mentre la pelle diventava coperta di vene nere.

Shannon accese un registratore e iniziò ad osservare il sarcofago "Sono l'agente Shannon Carter.

Conduco un'analisi preliminare su una bara vichinga,scoperta nella Mesopotamia settentrionale.

I simboli indicano che la moglie del re degli dei,Frigga,avrebbe avuto un figlio che sarebbe diventato erede al trono,provocando le ire di una dea antica.

Una dea di nome...Hela."

Steve vide Hela che si allenava con Sif nell'antichità,poi si addormentò e si vide su un letto nei sotterranei di Asgard e Hela era sopra di lui.

"Prescelto."disse Hela.

Steve si svegliò di colpo e vide l'agente morso che aveva un coltello e tagliava i lacci della bara.

"Agente,che sta facendo?"disse un collega.

L'uomo si avvicinò e l'agente lo accoltellò al petto 2 volte.

"BILL!"urlò Steve che si alzò.

Shannon e altri 2 agenti si alzarono.

Gli uomini estrassero le pistole,ma Steve gli si mise davanti,mentre l'altro si avvicinava.

"NO!"disse Steve "FERMI!"

Steve tolse la pistola ad uno di loro e li tenne lontani "GIÙ LE PISTOLE!"

Gli altri ubbidirono e indietreggiarono tutti.

Steve evitò un colpo di coltello da parte dell'uomo ed indietreggiò "Ma…

Ma che fai?"

"Bill?"disse Shannon.

"Metti giù il coltello!"disse Steve "Bill!"

Steve sparò un colpo,ma l'altro continuò,così gli sparò un altra volta e quando fu caduto fece fuoco ancora.

Improvvisamente l'aereo subì un forte scossone.

Steve si mise lo scudo sulla schiena e poi andò a vedere da uno dei finestrini vedendo che c'era un'elica che perdeva fumo.

Shannon e Steve andarono nella cabina di pilotaggio.

"Che succede?"disse Steve.

"Sedetevi e legatevi."disse uno dei piloti "Abbiamo raggiunto l'Inghilterra."

Un corvo sbatté contro il vetro lasciando una macchia di sangue.

Steve vide che c'era un gigantesco stormo di corvi che andava contro l'aereo "Ma che accidenti è?

Vai!"

Lui e Shannon corsero via e i corvi sfondarono le vetrate uccidendo i piloti.

L'aereo iniziò a cadere,e i 2 caddero a terra,poi iniziarono a volare da una parte all'altra del mezzo.

Steve afferrò Shannon e con una mano afferrò un tubo sul soffitto "Il paracadute!"

Muovendosi aggrappati alle pareti arrivarono al paracadute e Steve lo diede a Shannon.

"Non ce la faremo!"disse Shannon .

"Si invece."disse Steve.

Si aprì un buco sulla parte laterale dell'aereo e il corpo di Bill fu scagliato fuori con gli altri 2 agenti.

I 2 furono scagliati dalla parte opposta dell'aereo.

"Dammi la mano!"disse Steve e lei lo fece.

Tornarono accanto al buco e lui le tirò la cinghia che azionava il paracadute che la portò fuori dal mezzo.

Steve restò all'interno e l'aereo si schiantò.

In una dimensione sovrapposta a quella della materia c'era una caverna orribile.

Il fondo era illuminato di luce rossa dovuta alle linee di lava che scorrevano sul suolo.

C'erano delle colonne nere e orribili che arrivavano fino al soffitto altissimo e c'erano delle stalattiti.

Sul soffitto di questa caverna c'era Thor che era legato con delle catene e disteso in una gabbia di sbarre ovali appesa al soffitto.

Davanti a lui c'era uno scheletro.

Il dio aveva lunghi capelli biondi che arrivavano sotto le spalle e la barba.

Il petto e la pancia erano coperte da un vestito aderente di pelle nera.

Aveva 2 placche circolari di metallo sui lati del petto a cui era attaccato un mantello rosso che arrivava fino a terra.

Le braccia erano scoperte,mentre gli avambracci erano coperte da delle cinghie nere che tenevano una placca scura che copriva la parte esterna.

Aveva una cintura marrone con una placca circolare di metallo.

Aveva un piccolo gonnellino,poi iniziavano i pantaloni neri e gli stivali che cominciavano dal ginocchio.

"Si,lo so che pensi."disse Thor "Oh no,Thor è in gabbia.

Com'è successo?

Beh,a volte devi farti catturare per avere una risposta diretta da qualcuno.

È una lunga storia,ma diciamo che sono una specie di eroe.

Ho trascorso del tempo sulla Terra.

Ho combattuto contro un altro dio,contro dei robot e salvato il pianeta un paio di volte.

Poi me ne sono andato in giro per il cosmo,cercavo magie e certe gemme dell'infinito.

Non ho trovato niente.

E dopo mi sono imbattuto in un sentiero di morte e distruzione che mi ha condotto fino a qui,in questa gabbia.

Dove ho conosciuto te."

La mandibola dello scheletro si staccò e cadde.

"Tu quanto dici che resteremo qui?"disse Thor sentendo dei rumori.

La parte bassa della gabbia si aprì e lui cadde di sotto,ma le catene lo bloccarono poco prima del fondo,mentre lo scheletro si schiantò a terra.

Mentre era appeso sentì delle risate provenire da un demone di fiamme.

Il demone era alto 10 metri,con la testa simile ad un volto umano di lava,aveva delle enormi corna che partivano dalle sopracciglia,andavano verso l'alto e verso l'esterno,poi si piegavano bruscamente verso l'alto e verso l'interno.

La parte centrale della testa era fatta di roccia.

Il petto era semitrasparente e si vedevano delle fiamme che si muovevano,mentre gambe e braccia erano più coperte dalla roccia,anche se incandescenti.

"Thor,figlio di Odino."disse il gigante.

"Surtur!"disse Thor "Figlio di...di una bagascia.

Sei ancora vivo.

Pensavo che mio padre ti avesse ucciso circa mezzo milione di anni fa."

"Non posso morire."disse Surtur "Non fino a quando non adempirò al mio destino,radendo al suolo Asgard."

"È curioso sentirtelo dire,perché sto facendo brutti sogni ultimamente."disse Thor "Asgard che va a fuoco,che cade in rovina e tu,Surtur,ci sei in tutti.

Sempre."

"Allora hai visto Ragnarok."disse Surtur "La caduta di Asgard!

La grande profezia..."

Le catene fecero ruotare Thor di spalle al mostro "Aspetta.

Aspetta.

Ecco.

Aspetta che torno da te.

Sai mi sembra ci sia una certa sintonia."

Thor tornò con la parte frontale del busto dal gigante"Ok,allora continua.

Raccontami tutto."

"La mia ora è giunta."disse Surtur "Quando la mia corona si riunirà con la fiamme eterna,mi verranno restituiti i miei pieni poteri.

Sovrasterò le montagne e affonderò la mia spada nel cuore di Asgard."

"Aspetta,dammi un secondo."disse Thor che ruotò ancora "Te lo giuro,io neanche mi muovo,fa tutto da solo.

Scusami.

Ok,allora,vediamo se ho capito bene…

Tu vorresti mettere la tua corona nella fiamma eterna e poi diventi più grande di un palazzo?"

"Una montagna!"disse Surtur.

"La fiamma eterna che Odino tiene custodita su Asgard?"disse Thor.

"Odino non è su Asgard."disse Surtur "E la tua assenza ha lasciato il trono indifeso."

"Ok."disse Thor "Dov'è questa corona?"

"Questa è la mia corona."disse Surtur indicando le corna.

"Ah,quella è una corona?"disse Thor "Pensavo fossero delle folte sopracciglia."

"È una corna."disse Surtur.

"Quello che è."disse Thor "Quindi,quello che bisogna fare per fermare Ragnarok è strapparti quella cosaccia dalla testa."

Surtur si alzò goffamente e tenne il braccio destro piegato e poggiato sul petto,mentre rideva "Ma Ragnarok è già iniziato.

Tu non puoi fermarlo."

Surtur si avvicinò a Thor zoppicando e trascinando una gigantesca spada incandescente.

Afferrò le catene e mise Thor vicino al suo viso "Io sono la rovina di Asgard e lo sei anche tu.

Tutti soffriranno.

Tutto brucerà."

"Oh,interessante."disse Thor "Ad essere sincero,vederti crescere di dimensioni e vederti appiccare fuoco ad una città sarebbe uno spettacolo,ma dovrò scegliere l'opzione B,ossia quella in cui mi libero da queste catene,scaravento via quella tiara dalla tua testa e la porto ad Asgard,nei sotterranei."

"Non puoi fermare Ragnarok."disse Surtur "Perché combatterlo?"

"Perché è questo il lavoro degli eroi."disse Thor aprendo la mano dietro la schiena"Aspetta,scusa,ho anticipato la battuta."

Sentendo dei tonfi,il mostro si guardò intorno e il martello di Thor sfondò una parete,lui spezzò le catene con facilità e afferrò il martello che lo portò lontano.

Surtur si mise con la schiena dritta "Hai commesso un grave errore,figlio di Odino."

Dalle colonne iniziarono a scendere centinaia di demoni di roccia nera,con l'interno degli occhi e della bocca rosso.

"Davvero?"disse Thor "Commetto sempre gravi errori."

Alla sua destra apparve un drago incatenato.

Aveva la pelle nera,gli occhi rossi,come l'interno della bocca,muso molto allungato,denti enormi e appuntiti.

Le corna erano enormi,andavano verso l'alto,si curvavano in basso e poi andavano verso l'esterno,in più aveva anche delle punte all'inizio delle mascella e sul dorso.

"Sembra che tutto vada per il meglio."disse Thor.

Le orde di demoni corsero contro di lui.

Thor colpì il primo con il martello nella mano destra,poi diede un pugno ad un altro e un colpo di avambraccio ad un terzo,dopo 7 di loro gli saltarono addosso e iniziarono a colpirlo,ma Thor si rialzò e li scagliò via con le braccia,diede una martellata ad un altro,un calcio ad un secondo,poi prese il martello per la cinghia di cuoio in fondo al manico e iniziò a farlo ruotare su se stesso,colpendo decine di nemici,poi lo lanciò e iniziò a colpire gli avversari a mani nude,mentre il martello girava intorno a lui colpendo decine di avversari,poi Thor allungò la mano destra e il martello tornò da lui,colpendo altri demoni,poi il dio usò l'arma per colpirne un altro.

Il drago provò a muoversi,ma la catena a cui era legato lo bloccò.

Thor spiccò un salto di 10 metri,il martello si riempì di scariche elettriche,il dio urlò e atterrando colpì il suolo provocando una gigantesca onda d'urto elettrica a forma di cupola che si espanse,scagliando via tutti e facendo fare a Surtur alcuni passi indietro.

Il demone puntò la spada verso di lui e da essa uscì un getto di fuoco.

Thor fece roteare il martello,riparandosi.

Il demone rise,Thor gli volò contro e lo colpì alla testa con il martello 2 volte,poi atterrò e lanciò il martello sul suo viso,spiccò un saltò e gli colpì la testa,il martello si riempì di fulmini,Thor girò su se stesso e lanciò l'arma sulla pancia di Surtur,il martello tornò indietro e Thor lo lanciò ancora.

Ripresa l'arma,evitò un colpo di spada del nemico,volando su una colonna,poi spiccò un salto,evocò dei lampi nel martello e,colpendolo,fece saltare la testa al demone,facendo finire a terra le corna e la parte davanti del cranio a cui essa era fusa.

Il corpo di Surtur evaporò.

Thor prese una catena,legò la corona e se la caricò sulla schiena,poi vide che dalle colonne scendevano centinaia di demoni.

"Heimdal,ne è passato di tempo,ma mi serve un'uscita veloce da questa dimensione."disse Thor alzando il braccio con il martello "Heimdal?"

Asgard era una città antica,in un pezzo di terra piatto,con l'acqua del mare che cadeva nello spazio,senza mai finire.

Su uno scoglio,proprio sull'abisso, c'era la cupola dorata,collegata alla città mediante il ponte di cristallo.

La cupola aveva una punta d'oro fatta da 2 placche coniche non del tutto attaccate.

Dentro vi erano 2 dee,sedute sui gradini che conducevano a dove doveva essere messa la spada per attivare il portale e davanti a loro c'era un dio guerriero.

Aveva la testa calva,2 tatuaggi neri allungati sulla parte laterale del cranio,barba corta, baffi ed era coperto da una corazza blu simile a quella di un guerriero medioevale messa su un vestito marrone.

"Heimdal era un idiota."disse il dio guerriero "Questo lavoro avrebbe dovuto arricchirlo.

Certo non è un lavoro facile,ma ha i suoi vantaggi.

Il Bifrost mi concede l'accesso a tutti i 9 regni,incluse le dimensioni sottili.

Non devo far altro che prendermi tutto.

Ammirate."

Il dio indicò diversi oggetti,tra cui asce,un motorino e varie casse,poi prese 2 fucili "Sono particolarmente affezionato a questi,li ho portati via da un posto sulla nostra ex casa Terra,chiamato Texas.

Hanno anche un nome:Dis-Struggi.

Capite?

Quando li metti insieme distruggono."

Thor mise la punta del martello verso il basso e,girando su se stesso,colpì diversi nemici.

Il drago si liberò e Thor volò verso l'alto e sfondò il soffitto,ritrovandosi in una landa desolata,vulcanica,con luci rossastre in una dimensione verdastra,senza stelle,ne corpi celesti.

Thor atterrò e cadde,poi si rialzò e mise il braccio con il martello in alto"Haimdal,avanti."

Si voltò sentendo il suolo che tremava e il drago uscì e tentò di metterlo dentro la bocca.

Thor mise la mano destra sulla parte alta della bocca e le gambe sulla parte bassa.

Il drago strusciò il muso a terra,lasciando una scia,poi iniziò a muovere la testa a destra e a sinistra.

La schiena del drago era illuminata di energia rossa.

Thor mise il martello dentro la mascella dell'animale che fu immediatamente bloccato a terra.

"A cuccia."disse Thor "Heimdal?

Sono un po' a corto di opzioni."

Le 2 dee sentirono la voce di Thor.

"Skurge?"disse quella castana "Credo sia importante."

Skurge prese la spada,la mise al centro del pilastro d'oro e l'apertura della sfera ,che dava verso lo spazio, si illuminò di energia e luce "C'è una sorpresina per voi."

Vedendo migliaia di creature,Thor allungò la mano,il martello si mosse,lui lo afferrò e volò via.

Dalla schiena del drago partirono delle fiammate che lo fecero volare e stava per raggiungere il dio,che entro in un portale rotondo che taglio la testa al mostro chiudendosi.

Thor entrò nella sfera e strusciò sul pavimento,mentre la testa del drago apparve e le 2 dee fuggirono.

"No."disse Skurge che poi andò verso Thor "Bene,bene,bene.

Guarda chi ha deciso di fare una capatina.

Grazie,hai fatto fuggire le mie ospiti e imbrattato il mio posto di lavoro."

"Chi sei?"disse Thor.

"Non ti ricordi?"disse Skurge "Sono Skurge.

Abbiamo combattuto insieme millenni fa."

"Giusto."disse Thor "Dov'è Heimdal?"

"Quel traditore?"disse Skurge "Chi lo sa.

È ricercato per aver disobbedito al re."

"Traditore?"disse Thor.

"Si,Odino lo aveva accusato di negligenza,quando siamo stati attaccati dagli elfi,ma è sparito prima del processo."disse Skurge "È difficile prendere uno che vede tutto nell'Universo."

"Già."disse Thor che fece roteare in martello andando verso il ponte.

"Aspetta,devo annuncia..."disse Skurge,ma Thor volò via.

Skurge si mise a correre.

Thor volò sulla città d'oro e di pietra e giunse su un palazzo che aveva una statua enorme raffigurante Loki davanti ad una struttura che era un teatro a cielo aperto.

La statua aveva le braccia spalancate.

"Quello che diavolo è?"disse Thor.

La gente era a vedere uno spettacolo che raffigurava la morte di Loki.

Odino era al centro e in prima fila,semi sdraiato su un divano,posto in cima a delle scale e con intorno delle colonne con delle foglie ramificate su di esse.

Il re dio aveva una placca d'oro sull'occhio destro,i capelli bianchi,lunghi fin sotto le spalle,con la parte superiore legata dietro la testa,baffi e barba.

Indossava un lungo abito arancione,con una fascia rossa sulla pancia.

Aveva anche un cappotto marrone lungo fino a terra che era senza maniche e aveva i bordi dorati e la parte intorno al collo,e quella prima delle spalle,era nera.

Accanto a lui c'erano delle dee e lui stava mangiando grappoli d'uva.

"È la mia dipartita."disse l'attore che impersonava Loki.

"Folle,non mi hai dato ascolto."disse l'attore che interpretava Thor "Lady Sif,chiama aiuto!"

L'attrice che interpretava Sif corse "Vado!"

"Perdonami per quello che ho fatto."disse l'attore che faceva Loki.

"Va tutto bene."disse quello che faceva Thor "Resisti."

"Perdonami se volevo regnare sulla Terra."disse l'attore che faceva Loki.

"Sarebbero fortunati ad averti."disse l'attore che faceva Thor.

"Mi dispiace per quella storia del Tesseract."disse l'attore che faceva Loki"Non sono riuscito a trattenermi.

Sono un impostore."

"Si."disse l'attore che faceva Thor "Sei un birbante."

"Mi dispiace per quella volta che ti trasformai in una rana."disse l'attore che faceva Loki.

"Uno scherzo bellissimo."disse l'attore che faceva Thor.

"Era davvero esilarante."disse Odino ridendo e mangiando l'uva.

"Sei il salvatore di Asgard."disse l'attore che faceva Loki "Fa una statua a mio nome.

Con l'elmo con le grandi corna incurvate."

"Diremo a nostro padre quello che hai fatto qui."disse l'attore che faceva Thor.

"Non l'ho fatto per lui."suggerì Odino.

"Non l'ho fatto per lui."disse l'attore che fece finta di morire.

"NOOOOO!"urlò l'altro.

Arrivò un attore che faceva Odino "Così Loki morì per le ferite riportate,sacrificando la sua vita per la nostra.

Lottò contro quei disgustosi elfi,portò la pace nel regno.

Loki,figlio mio,molte lune fa ti trovai su quel campo di battaglia congelato.

Quel giorno non avevo ancora visto in te il salvatore di Asgard.

Eri semplicemente un bambino che sciolse il cuore di questo vecchio sciocco."

Tutti applaudirono e Odino si alzò battendo le mani.

"Bravo!"disse Odino "Bravo!"

"Padre."disse Thor.

"Mio figlio Thor è tornato!"disse Odino che si sedette"Salve ragazzo mio."

"Opera interessante."disse Thor che si tolse dalla schiena la corona "E come si chiama?"

"La tragedia di Loki di Asgard."disse Odino "Il popolo ha voluto commemorarlo."

"Giusto,comprensibile."disse Thor "Ah,mi piace la statua.

Lo raffigura meglio di come era in vita.

Un po'...un po' meno subdolo,meno impomatato."

Odino restò in silenzio.

Thor mostrò la corona "Tu sai cos'è questo?"
"Oh,il teschio di Surtur."disse Odino "È un'arma formidabile."

"Fammi un favore,rinchiudilo nei sotterranei,in modo che non diventi un mostro gigante e distrugga il pianeta."disse Thor ad un soldato che ubbidì.

Odino si alzò "Allora,te ne torni a Midgard,dico bene?"

"No."disse Thor lanciando il martello in alto e facendolo tornare nella sua mano"Continuo a fare lo stesso sogno,ultimamente.

Ogni notte vedo Asgard cadere in rovina."

"È solo uno stupido sogno,segno di una fervida immaginazione."disse Odino.

"Può darsi."disse Thor "Ma ho deciso di investigare.

E sai cosa ho scoperto?

Ho trovato i 9 regni completamente nel caos.

Nemici di Asgard che si riuniscono in dimensioni spirituali per tramare la nostra disfatta,mentre tu ,Odino,protettore dei 9 regni,te ne stai seduto a mangiare grappoli d'uva."

"Meglio rispettare la libertà dei nostri vicini."disse Odino.

"Si certo."disse Thor "La libertà di essere massacrati."

"Si,ma anch'io sono stato occupato."disse Odino

"Con il teatro?"disse Thor.

"Si,con il comitato di sicurezza..."disse Odino.

"Vuoi che lo faccia davvero?"disse Thor.

"Fare cosa?"disse Odino.

Thor lanciò il martello lontano e si mise dietro Odino,mettendogli la mano sul retro del collo "Lo sai che nulla fermerà Mjolmir finché non tornerà nella mia mano,anche se davanti c'è la tua faccia."

"Ma sei impazzito?"disse Odino "Ti stai cacciando nei guai."

"Ora vedremo,fratello."disse Thor.

Loki si trasformò e si spostò "OK,MI ARRENDO!"

Tutti restarono sconvolti.

Loki aveva i capelli lunghi fino alle spalle,tirati indietro.

Aveva un vestito lungo con le spalle scure e i bordi verdi.

Le maniche erano verdi,poi dall'avambraccio ai polsi c'era un bracciale nero.

Il petto e la pancia era coperto da un vestito verde scuro,con la parte sinistra su quella destra e arrivava alla vita,ma la parte sinistra del vestito andava anche sotto.

I pantaloni erano neri e gli stivali verdi e dorati.

Loki si girò,sorrise e spalancò le braccia.

Skurge arrivò "Lui,il figlio di Odino..."

Loki si voltò "Avevi un solo compito.

Solo 1."

"Dov'è Odino?"disse Thor.

"Non riuscivi a stare lontano,vero?"disse Loki "Andava tutto così bene senza di te.

Asgard prosperava.

Hai rovinato tutto."

Thor si avvicinò con rabbia e Loki indietreggiò,cadendo sul divano.

"Dov'è nostro padre?"disse Thor con rabbia "L'hai ucciso?"

"Hai la libertà che volevi?"disse Loki e Thor gli mise il martello sul petto"Ok,devo riorganizzare le idee,ma me lo ricorderò."

Steve si risvegliò in obitorio in un sacco per cadaveri.

Si liberò del sacco e si guardò intorno.

Guardandosi alle spalle vide il fantasma di Bill che sembrava una persona viva.

Si spaventò,scese dal lettino di metallo e si mise in guardia "Bill?"

"Ciao."disse Bill.

"Me la sono fatta addosso."disse Steve.

"Dobbiamo parlare,Steve."disse Bill.

"Ok."disse lui "Che succede?"

"Lo sai che succede."disse Bill.

"Io sono...morto?"disse Steve.

"Morto?"disse Bill "No,ma rimpiangerai di non esserlo."

Entrarono i medici con Shannon e rimasero sorpresi di vederlo.

"Oh mio Dio."disse lei "Steve."

"Shannon."disse lui prendendo un panno e coprendosi le parti intime "Che succede?

Dove mi trovo?

CHI È COMANDA QUI?"

Un medico alzò la mano.

Una macchina della polizia si diresse verso i rottami dell'aereo che erano sparsi per 4 chilometri nella foresta.

Ormai era notte.

Una parte era sotto un ponte in un fiume e vicino ad un molo.

"Il molo è distrutto e c'è una turbina lontano chilometri da punto d'impatto principale."disse un poliziotto.

Un altro vide un cadavere vicino alla riva,sotto un ponte di legno e si accucciò"Ritrovato corpo.

Nessun segno di vita."

L'altro si inoltrò sotto il molo e vide la bara aperta.

Trovò la parte inferiore e poi si spaventò sentendo il suono di diversi corvi.

Puntò la luce e li vide tutti appollaiati sui rottami.

Trovò il coperchio e lo sollevò.

L'uomo Hela con il suo vestito nero aderente.

La osservò e poi si voltò verso il collega "Ehi!

Vieni a vedere..."

Hela si voltò e lo colpì con la mano facendogli saltare metà volto.

L'altro si avvicinò e lo trovò mummificato "CRISTO!"

Indietreggiò e cadde,inciampando su una tegola.

Voltandosi fu afferrato da Hela che lo baciò e lo trasformò in una mummia.

La dea si mosse a quattro zampe e illuminò il corpo di una luce verde facendo sparire il fango da se stessa "Sorgete."

Le 2 mummie rinsecchite iniziarono ad avere le convulsioni e si alzarono,ruggendo e camminando come marionette,in preda a spasmi continui.

Hela andò verso il fiume insieme ai 2 e si mise in piedi,mentre un elicottero si avvicinava.

Steve era ad un bar con Shannon e stava bevendo dell'acqua,mentre alla tv parlavano dell'aereo caduto.

Capitan America indossava abiti civili neri.

"Come hai fatto ad uscire vivo dall'aereo?"disse Shannon "Non hai nemmeno un graffio."

"Lo so."disse Steve.

"Grazie."disse Shannon.

"Per cosa?"disse Steve.

"Mi hai salvato la vita."disse Shannon.

"Tu l'avresti fatto per me."disse Steve.

"Steve."disse il fantasma dell'agente morto.

Steve lo vide dietro il bancone e lui gli indicò il bagno.

"Senti Steve,sai che lavoro con un gruppo riservato."disse Shannon.

"Si."disse Steve.

"Vedi,abbiamo sviluppato una teoria secondo cui una dea di Asgard è stata cancellata dai libri degli stessi dei."disse Shannon "Volutamente.

Da tempo cerchiamo la così detta Necrospada di Gorr.

Una spada nera.

Gorr è il macellatore di dei e secondo la leggenda quella spada avrebbe permesso a Hela di liberare uno dei suoi fratelli,il serpente della Terra.

Sono convinta che sia nascosta qui in Europa,rubata dai crociati secoli fa.

Sono stati trovati dei riferimenti in un manoscritto crociato di un cavaliere morto,che suggeriva che la spada fosse stata sepolta da qualche parte in Inghilterra.

Un'enorme tomba di cavalieri crociati è stata di recente scoperta a Londra.

Crediamo che sia li da qualche parte.

È stata quella tomba a condurci in Mesopotamia.

Penso sia lei la dea della leggenda.

Secondo i testi aveva ricevuto il controllo della dimensione dei defunti dove si recavano le anime dei vichinghi che morivano disonorati e che avesse tentato di uccidere il figlio di Odino,Thor."

"Uccidere Thor?"disse Steve.

"Si e con lui anche i genitori."disse Shannon "Aveva stretto una specie di patto con il dio macellatore e quando ho visto i corvi e la tempesta di sabbia…

Insomma sta succedendo qualcosa di strano.

Tu sei vivo e non dovrebbe essere possibile.

Mi dispiace,Steve,ma penso che abbiamo fatto adirare gli dei."

"Puoi scusarmi?"disse Steve che si alzò "Torno subito."

Lei andò in un angolo e telefonò "Sono Shannon,passami Strange."

Steve entrò nel bagno e vide il fantasma nello specchio "Cosa ci fai qui?"

"Shannon sta una favola."disse l'agente.

"Questo non è reale."disse Steve "E nella mia testa."

"No,ti sbagli."disse lui "Mi hai sparato."

"Tu hai accoltellato una persona."disse Steve.

"Ti ho salvato e tu mi hai sparato?"disse l'altro.

"L'hai ammazzato."disse Steve "Volevi uccidermi."

"3 volte."disse lui "Mi hai sparato 3 volte."

"La terza non era intenzionale."disse Steve "Mi spiace,va bene?"

"Non va bene."disse l'agente "Non andrà bene.

Guarda la mia faccia.

Sono maledetto e tu sei maledetto.

E per spezzare la maledizione dovrai fare quello che vuole lei o le cose andranno peggio."

"Che vuol dire che sono maledetto?"disse Steve.

"Secondo te perché sei ancora vivo?"disse il fantasma "Ha dei progetti per te.

Prescelto.

Non puoi mollare.

Non puoi fuggire."

Steve uscì sul retro e si trovò in un vicolo lungo e poco illuminato "Che cosa succede?"

Steve iniziò a camminare avanti e indietro mettendosi le mani nei capelli.

Si voltò e vide dei topi che si muovevano.

Presto iniziarono ad arrivarne altri e apparve Hela che camminò verso di lui.

Steve provò ad aprire la porta,ma era chiusa dall'interno,così provò ad aprire un cancello accanto,ma era chiuso anch'esso e dietro c'erano orde di topi.

Steve iniziò a levarseli di dosso,ma presto cadde a terra e i topi iniziarono a camminargli sopra.

Hela si avvicinò e Steve urlò trovandosi in mezzo alla strada,mentre un camion gli arrivava addosso.

Shannon lo prese e lo portò sul marciapiede.

"Steve!"disse Shannon "Ma che cavolo fai?"

"Senti..."disse Steve "Ok,avevi ragione.

Abbiamo fatto adirare gli dei."

"Aspetta,cosa?"disse lei.

"L'ho vista."disse Steve "La ragazza nella bara."

"Hela."disse Steve.

"Quella."disse Steve.

"Steve..."disse lei.

"Dice che sono maledetto."disse Steve.

"Chi?"disse Shannon.

"Un fantasma."disse Steve"La cassa ritrovata."

"La bara."disse Shannon.

"E gli scarabocchi."disse Steve.

"Scritte."disse Shannon.

"Shannon,con tutto il rispetto,non mi interessa il glossario archeologico."disse Steve"Le scritte sulla bara che abbiamo portato via dalla fossa,parlavano di una maledizione,è così?"

"Steve."disse lei "Hai sbattuto la testa."

"Si."disse lui.

"Hai inalato vapori."disse Shannon.

"E come te lo spieghi che so come si dice mio prescelto il lingua vichinga?"disse Steve "Ma forse hai ragione.

È tutto nella mia testa.

Troviamo la bara e quando ci avrò visto dentro una prugna secca di diversi millenni addio maledizione."

"Steve,più che una bara,ti serve vedere uno psichiatra."disse Shannon.

"Non dirmi che non vuoi vederlo anche tu."disse Steve "Quindi vado a prendere il costume.

E anche tu."

Una macchina si avvicinava ad una chiesa,accanto a delle rovine e a delle arcate abbandonate.

Sotto le arcate c'erano diverse mummie che si stavano rialzando.

Un agente fu gettato a terra e Hela si saltò addosso baciandolo e togliendogli la forza vitale.

Steve e Shannon erano sulla strada e avevano i costumi.

Steve aveva la maschera e anche lo scudo dietro la schiena.

Dietro di loro c'era un filo spinato e dietro c'erano delle mucche.

I 2 iniziarono ad avvicinarsi.

"Steve."disse Shannon "L'aereo è caduto di la.

Dove vuoi andare?"

"Siamo nel posto giusto."disse Steve.

I 2 andarono sotto le arcate.

"Steve."disse Shannon "Non capisco che ci facciamo qui.

Non è questo il posto giusto."

"Si,è questo."disse Steve.

"No,non lo è."disse Shannon "È caduto da quella parte.

E li c'è il mio reperto.

Andiamo li."

Sopra Steve c'era Hela che camminava sui muri.

Shannon camminò e si allontanò.

Steve vide la porta della chiesa che si apriva e Hela gli tendeva la mano.

Capitan America si trovò dentro la chiesa "Cosa...?

Ma che cosa...?

Ma come..."

Hela passò dietro una colonna,ma lui non la vide.

Steve si allontanò,ma una delle mummie gli corse contro e lo afferrò.

4 morti lo misero sull'altare e gli bloccarono braccia e gambe.

Steve si spaventò vedendo una mummia ruggire.

Hela spiccò un salto e gli atterrò sopra.

La dea gli tolse la maschera e poi gli mise la mano sulle guance,stringendo,girò la testa prima da una parte,poi dall'altra,poi gli toccò i capelli e in fine gli strappò un 2 il costume sul petto,iniziando a toccargli la pancia e a baciargli il petto.

"Gorr."disse Hela.

"Cosa?"disse Steve.

"Dio macellatore."disse lei che gli leccò l'orecchio "Prendi la mia offerta..."

Lei si mise seduta e materializzò una spada nera dalla mano destra,poi la sollevò con entrambe le mani.

"Steve?"disse Shannon.

Hela voltò la testa e lo fecero anche le mummie.

"Shannon!"disse Steve,ma lei restò bloccata.

"Si?"disse Shannon completamente paralizzata.

"SCAPPA!"urlò Steve "SCAPPA!"

Hela saltò giù,mentre Steve trapassò con un pugno il cranio della mummia alla sua destra.

Shannon sparò diversi colpi alla testa di Hela,ma i proiettili rimbalzarono.

La dea la spinse contro una colonna e gli mise la mano destra sulla gola.

Lei prese un candelabro di metallo e glie lo diede in testa,ma non la fece nemmeno muovere,poi Hela la lanciò contro una delle panchine della chiesa che andò in frantumi.

Steve diede un pugno alla mummia alla sinistra e poi un calcio all'ultimo.

Un altro gli saltò addosso,ma Steve lo prese e lo lanciò contro una punta di metallo,poi trapassò con un calcio un altro e fu afferrato alle spalle.

Staccò la testa a quello alle spalle e la lanciò contro quello davanti,poi gli schiacciò il cranio con il piede.

Colpì quello senza testa e gli spezzò una gamba con un calcio.

Hela afferrò alla gola Shannon e la sollevò,mentre Steve afferrava una mummia e la lanciava dalla finestra.

Hela stava per baciare Shannon,ma Steve prese lo scudo e lo tirò sulla testa della dea.

L'arma rimbalzò e tornò nella sua mano,Shannon fuggì e lui le andò dietro.

I 2 corsero verso un'ambulanza e partirono.

"Hai visto vero?"disse Steve.

"Come facevo a non vedere?"disse lei "Dove vuoi andare?"

"Via da qui."disse Steve "C'è l'autostrada più avanti e voglio allontanarmi il più possibile e poi andare nel Wakanda."

"Quella spada era come..."disse Shannon.

"La spada nera che cerchi tu."disse lui "E quella voleva usarla per aprirmi il petto.
Come mai ne aveva un'altra."

"La Necrospada si è fusa con lei."disse Shannon "Può riprodurla quanto vuole.

E credo che sia anche nella tua testa.

Ti ha fatto venire qui."

"No,ero io che ci volevo andare."disse Steve che frenò trovandosi di fronte alla chiesa.

Hela era poco lontano da loro.

"Sono tornato dritto da lei."disse Steve "Oh mio Dio,è nella mia testa."

Steve fece marcia indietro e andò via.

Una delle mummie sfondò il vetro di Shannon e restò per metà fuori dal furgone.

Steve non si fermò,mentre la mummia tentava di afferrarlo, andò vicino ad un albero tranciando in 2 il mostro,poi afferrò l'altra metà e la gettò fuori dal finestrino,ma l'essere si aggrappò allo sportello che si aprì.

"Figlio di puttana."disse Steve che fece avvicinare il furgone ad un albero e colpì l'essere,poi chiuse lo sportello.

Un'altra mummia,che era su tetto,sfondo in parabrezza a testate e andò addosso a Steve.

Shannon iniziò a tirare calci e a prendere anche la faccia di Capitan America.

"È la mia faccia!"disse Steve "È la mia faccia!"

"Ok,scusa."disse Shannon.

Steve lo spinse vie e lei diede un calcio alla creatura che le afferrò la gamba e stava per trascinarla fuori.

Steve prese l'essere e gli diede una testata,poi Shannon tornò dentro.

La creatura afferrò il volante e l'ambulanza andò fuori strada,cadendo da una discesa nel bosco e rotolando.

Lo sportello si aprì e Steve fu catapultato fuori dal mezzo che per poco non lo schiacciò.

Steve si alzò e andò da Shannon.

Quando stava per tirarla fuori dal mezzo,entrambi videro Hela che si avvicinava camminando.

Steve prese lo scudo sulla schiena e si avvicinò.

"Uccidila!"disse Shannon "Uccidila!

Uccidila!

Spaccala!"

Steve sferrò un colpo ,con lo scudo allo, zigomo sinistro,ma non la fece muovere.

Hela gli diede una spinta dal basso verso l'alto,lo fece volare sulla cima degli alberi e lo fece ricadere vicino all'ambulanza.

Shannon fu afferrata dalla dea,ma in quel momento una frusta di energia arancione afferrò la gola di Hela che fu tirata indietro.

Decine di monaci indiani apparvero e lanciarono le fruste di energia,mentre altri fecero apparire un cerchio di energia arancione in una delle mani.

Il cerchio aveva altri cerchi e simboli geometrici dentro,più delle scritte antiche.

Intorno al corpo di Hela si formarono circonferenze di energia arancione.

Quelli con i cerchi di energia pronunciavano delle formule e i simboli apparvero sul corpo di Hela che si dimenava ed urlava.

Un sacerdote cinese apparve vicino a Steve.

"Chi siete?"disse lui e l'altro lo fece svenire allungando la mano.

Steve fu portato a Londra e fatto entrare in un sotterraneo buio.

"Dove mi portate?"disse Steve.

Capitan America non aveva lo scudo e nemmeno il costume.

Indossava abiti neri.

Il sacerdote cinese allungò la mano verso il muro e su di esso apparvero dei simboli di energia.

Il muro si aprì rivelando una lunga stanza piena di scaffali con sopra dei libri antichi,oggetti occulti,strani manufatti e armi antiche dentro delle teche e altri oggetti.

Camminando Steve si fermò notando il cranio di un vampiro.

Il sacerdote cinese aprì una porta che condusse ad una stanza dove c'era una scrivania e delle finestre dietro di essa.

Dalla parte opposta c'era un grosso spazio,con un altare di pietra,in una zona circolare,rialzata che era piena di simboli.

"Resta qui."disse Wong che andò via con gli altri.

Arrivò il Dr Strange dalla biblioteca nella stanza accanto e chiuse la porta di vetro.

"Si metta pure comodo."disse Strange.

"E lei chi è?"disse Steve.

"Chi sono io?"disse Strange andando verso il tavolo,poi appoggiò un libro con sulla copertina una sfera con energia gialla dentro"La domanda più pertinente,signor Rogers,è…chi è lei di preciso?"

Strange aprì il libro "In teoria so tutto di lei.

Esperimento nella seconda guerra mondiale per diventare un super soldato.

Medaglia al valore.

E pagina dopo pagina una crescente moralità.

Ma in quelle pagine non vi è nulla che mi interessi,quindi volevo vederla di persona."

"Chi è lei?"disse Steve.

"Sono un medico."disse Strange.

"Medico."disse Steve.

"Mi occupavo di chirurgia,e ora sono uno stregone."disse Strange che andò verso l'altare "Mi chiamo Stephen Strange."

Strange allungò la mano verso l'oggetto e i simboli si illuminarono "Di questi tempi,mi definisco un immunologo."

Strange tornò indietro e andò al tavolo "O infettivologo,forse.

Mi piacerebbe,se posso,raccontarle una storia."

Strange girò le pagine del libro "La storia di un chirurgo arrogante,che dopo un incidente si fratturò le mani.

Provò di tutto,ma sembrava finita per la sua carriera.

Andò in un luogo in India dove uno stregone chiamato Antico gli insegnò le arti magiche e gli svelò le dimensioni.

Così l'uomo divenne uno stregone e riuscì ad imprigionare un potente essere dall'altra parte.

Questo stregone alla fine pensò di essere indistruttibile,fino a che non entrò in contatto con l'essere sbagliato.

L'essere si manifestò in lui in modo discreto all'inizio,poi si trasformò...in un desiderio irrefrenabile.

Una sete inestinguibile di...caos."

Strange aveva un simbolo sulla fronte e il suo viso si stava scurendo "E di sofferenza."

Strange lesse la formula in lingua antica e tornò normale "Degli altri."

Il Dottor Strange andò a sedersi "Ma fu molto fortunato perché era uno stregone e anche un medico.

E se il male era un patogeno,ci doveva essere una cura."

I 2 andarono verso la pesante porta di metallo alle loro spalle,Strange allungò la mano verso essa e la aprì.

Entrò in una stanza molto grande,dove c'era una struttura di metallo circolare,con sopra uno spazio per poterci camminare.

La parte davanti era aperta ed era fatta con colonne di metallo verticali e travi orizzontali.

Al centro c'era Hela,messa in ginocchio e piegata in avanti.

Le fruste di luce le legavano le braccia dietro la schiena ed erano collegate con le colonne di metallo.

Il pavimento era pieno di simboli di energia e figure che si muovevano.

Steve si avvicinò insieme a Strange.

"Ci siamo dovuti preparare in fretta al nostro sopite,usando solo le informazioni che ci ha fornito Shannon."disse Strange "In verità lavora per noi.

Non è una scienza esatta questo lavoro."

"E il lavoro sarebbe?"disse Steve.

"Il male."disse Strange "Riconoscere,contenere,esaminare,distruggere.

Lei è uno dei più antichi che abbiamo mai incontrato."

"Cosa le state facendo?"disse lui.

"La prosciughiamo dei suoi poteri e rimandiamo la sua anima nella dimensione in cui regna."disse Strange.

"Hai detto che l'avremmo studiata."disse Shannon.

"Si,rimandandola indietro e osservando."disse Strange.

"È una testimone vivente di una realtà che non conosciamo."disse Strange.

"Che voi non conoscete."disse Strange "Tutti i dati sugli asgardiani sono contenuti nei miei libri nel Santuario di Londra.

E poi è una minaccia."

"Aspetti,ma io...che ne farete di me?"disse Steve.

"È maledetto signor Rogers."disse Strange "Non ha un semplice raffreddore.

Del brodo e una bella dormita non la faranno guarire.

Lei è stato selezionato come offerta per poter soddisfare un secondo male più grande e solo noi possiamo aiutarla."

Capitan America si avvicinò a Hela.

"Non puoi cambiare il tuo fato."disse Hela "La maledizione non sarà mai spezzata.

Il mio prescelto mi fu tolto.

Tu prenderai il suo posto."

"Ma se mi avevi scelto..."disse Steve "Perché volevi uccidermi?"

"Io controllo un reame spirituale."disse Hela "Ti avrei fatto risorgere come guerriero."

"Volevi uccidere un neonato?"disse Steve.

"Io amavo quel bambino,volevo soltanto avere ciò che mi era stato promesso."disse Hela.

"Hai provato ad uccidere Odino?"disse Steve "E volevi fare lo stesso con gli altri parenti?"

"Erano tempi diversi."disse Hela.

Steve ebbe una visione e vide la landa ghiacciata.

Hela aveva il vestito verde e i capelli biondi "Tu sarai il mio apprendista.

Io reclamerò il trono di Asgard così possiederò anche delle anime nel Valhalla."

Steve si trovò su un letto ad Asgard e senza vestiti.

Davanti al letto c'era una tenda e oltre un passaggio di roccia stretto su una pozza di sangue da cui uscivano dei corvi.

Oltre c'erano dei gradini di roccia.

Hela stava camminando sul piccolo passaggio.

Si tolse il vestito verde restando nuda e si mise sul letto.

"E possiederò te."disse Hela "Devi solo arrenderti."

"Steve."disse Shannon "Svegliati."

Steve vide lei e Strange vicino al letto,ma Hela gli girò la faccia.

"Ti uccideranno,come hanno ucciso il mio prescelto prima di te."disse Hela"Brucia."

"Cosa?"disse Steve.

"BRUCIA!"urlo Hela.

La visione svanì e Hela urlò davvero.

Tutti si tapparono le orecchie.

"Fermi!"disse Steve "Basta!

Basta!

Fermatevi!"

"Affascinante."disse Strange.

Il raggio di luce proveniente da Asgard colpì la terra e New York.

"Devo andare."disse Strange che aprì un portale arancione circolare,con i bordi fatti di scintille e vi entrò.

Thor e Loki erano davanti ad una casa per anziani che veniva demolita.

Thor indossava una felpa grigia,dei jeans e scarpe marroni,Loki indossava un completo nero elegante.

Entrambi avevano le braccia incrociate.

"Giuro che l'avevo lasciato qui."disse Loki.

"Qui sul marciapiede o nell'edificio che hanno appena demolito?"disse Thor"Lungimirante."

"Come facevo a saperlo?"disse Loki "Non vedo il futuro,non sono uno stregone."

"Davvero?"disse Thor "Ti vesti come se lo fossi."

"Ehi."disse Loki

"Come fai ad essere vivo?"disse Thor "Ti ho visto morire.

Sono stato in lutto.

Ho pianto..."

"Ok."disse Loki "Sono onorato."

Una ragazza si avvicinò "Ciao.

Possiamo fare una foto insieme?"

"Oh,certo."disse Thor.

La ragazza scattò la foto "Mi spiace che Jane ti abbia mollato."

La ragazza andò via.

"Non mi ha mollato."disse Thor "L'ho mollata io.

Un mollamento reciproco."

Loki batté la mano destra sulla spalla di Thor e un cerchio di energia gialla si formò sotto di lui.

"Che stai facendo?"disse Thor "Che cos'è?"

"Non sono io."disse Loki che cadde nel pavimento.

Il portale si chiuse e lasciò un biglietto da visita.

"Loki?"disse Thor che toccò il pavimento con l'ombrello,poi prese il biglietto e andò all'indirizzo che era indicato.

Bussò alla porta e si trovò dentro il santuario di Strange.

Voltandosi vide una scala e oltre c'era il Dr. Strange sospeso a mezz'aria.

Dietro di lui c'era una finestra circolare,con delle linee irregolari.

"Thor,figlio di Odino."disse Strange che si avvicinò volando e Thor mise l'ombrello davanti a se.

"Dio del tuono."disse Strange "Puoi mettere giù l'ombrello."

Apparve un porta ombrelli accanto a Thor e il dio posò l'ombrello.

Thor si trovò in un altra stanza e Strange era appoggiato al muro dietro di lui.

Davanti a Thor c'era un tavolo con dei cristalli inseriti dentro un oggetto circolare con una punta in mezzo.

"Adesso la Terra ha degli stregoni,eh?"disse Thor con uno dei cristalli in mano,poi lo posò nel recipiente e fece cadere tutti gli altri.

Provò a metterli a posto,ma li fece cadere ancora.

"Il termine che preferisco è maestro delle arti mistiche."disse Strenge"Smettila."

"Va bene,stregone."disse Thor "Chi sei?

Perché dovrebbe interessarmi?"

"Sono il dottor Stephen Strange e ho delle domande da farti."disse Strange"Siediti."

Thor si ritrovò su una poltrona con Strange seduto davanti e un bicchiere di tè in mano.

"Del te?"disse Strange.

"Io non bevo te."disse Thor guardando il bicchiere.

"E cosa bevi?"disse Strange.

"Non il te."disse Thor e il bicchiere divenne un boccale di birra.

Thor bevette e il liquido si riformò da solo.

"Dunque,ho una lista nera di individui ed esseri provenienti da altri regni che potrebbero minacciare la sicurezza della Terra."disse Strange "Tuo fratello Loki è in questa lista."

"Ne è senz'altro degno."disse Thor.

"Allora perché portarlo qui?"disse Strange.

"Stiamo cercando mio padre."disse Thor.

"Nel caso in cui vi dicessi dove si trova Odino,voi fareste ritorno subito su Asgard?"disse Strange.

"Subito."disse Thor.

"Allora permettimi di aiutarti."disse Strange.

"Se sapevi dove fosse,perché non mi hai chiamato?"disse Thor.

"Ha chiesto di non essere disturbato."disse Strange "Ha scelto di rimanere in esilio.

E poi tu non hai un telefono."

"Non non ho un telefono,che me ne faccio?"disse Thor "Comunque sia,mio padre non è più in esilio,perciò se puoi dirmi dove si trova,me lo riporto a casa."

"Con piacere."disse Strange "È in questa città."

Apparvero in una libreria.

Strange leggeva un libro e a Thor cadde un po' di birra.

"Devo solo vedere se questo incantesimo necessita qualche modifica..."disse Strange che chiuse il libro "No."

Apparvero in un'altra zona e Thor si appoggiò sulla libreria.

"Non appoggiarti."disse Strange.

Thor apparve in un'altra zona,si appoggiò e lo scaffale si ruppe,facendo cadere i libri.

Thor posò la birra "La smetti con questa cosa?"

"Sai...serve uno dei tuoi capelli."disse Strange.

"Senti,chiariamoci bene,i miei capelli non li tocca nessuno."disse Thor.

Strange gli apparve dietro e gli prese un capello,poi iniziò a muovere le mani inondando il capelli di luce e creando dei simboli di energia arancione.

I 2 apparvero all'ingresso e Thor rotolò dalla grande scalinata.

Strange aprì un portale di energia arancione su una prateria "Tuo padre è in Norvegia."

"Potevo camminare."disse Thor.

"Ti sta aspettando."disse Strange.

"Va bene."disse Thor.

"E non dimenticare il tuo ombrello."disse Strange.

Thor allungò la mano e si sentì il suono di un grande fracasso,poi l'ombrello arrivò nella sua mano"Scusa.

Immagino che debba riprendermi il fratellino."

"Ah,certo."disse Strange che aprì un portale a mezz'aria e Loki cadde urlando.

"STAVO PRECIPITANDO DA 30 MINUTI!"disse Loki.

"Adesso gestiscilo tu."disse Strange.

"Si,certo."disse Thor dandogli la mano "Grazie."

"Buona fortuna."disse Strange.

"Gestirmi?"disse Loki "Tu chi sei?"

Loki materializzò 3 coltelli "Ti credi una specie di mago?

Hai sbagliato persona,brutto dilettante..."

Strange mandò il portale verso di loro "Addio."

I 2 si trovarono nel vicolo e Loki cadde a terra sul prato.

Voltandosi videro Odino di spalle e in abiti civili.

Indossava una maglietta rossa e pantaloni neri.

I 2 si avvicinarono.

"Padre."disse Thor.

"È bellissimo."disse Odino guardando il mare dalla scogliera.

"Padre,siamo noi."disse Thor.

"I miei figli."disse Odino "Vi stavo aspettando."

"Lo so,siamo venuti per portarti a casa."disse Thor.

"Si,a casa."disse Odino "Vostra madre mi chiama.

La sentite?"

"Loki,interrompi la magia."disse Thor.

"Non sono io."disse Loki con un'aria leggermente preoccupata.

"Ce n'è voluto per liberarmi dal tuo incantesimo."disse Odino "Tua madre ne sarebbe fiera.

Sedetevi con me,non ho molo tempo."

I 3 si sedettero su uno scoglio.

Shannon e Steve erano seduti su una corsia di metallo davanti alla zona dove era inginocchiata Hela.

"Che cosa avrei dovuto dirti?"disse Shannon "Mi avresti mai creduta se ti avessi detto che esisteva questo posto?

Quando Strange mi ha chiesto di lavorare per lui ha detto di farlo per l'interesse comune."

"Così vi usate a vicenda."disse Steve.

"E adesso lei usa te."disse Shannon "Senti…

Malgrado quello che pensi,malgrado il mio buonsenso,ci tengo molto a te.

Su quell'aereo mi hai salvato la vita."

"Signor Rogers."disse Strange "Un drink?"

Gli uomini nelle catacombe trovarono la spada nera nella tomba.

Gli occhi di Hela si ricoprirono con delle cataratte bianche.

"Che cosa hai visto dall'altra parte?"disse Shannon "Ho studiato la mitologia dei vecchi dei."

"I vecchi dei?"disse Hela "Il tuo linguaggio è semplice.

Quello che davvero tu vuoi sapere è che cosa c'è nel reame oltre la vita che io controllo.

E lo saprai quando ti ucciderò.

Tu hai portato loro il mio prescelto.

Cosa credi che ne faranno?"

Steve era nello studio di Strange.

"Benvenuto in un nuovo mondo di dei e mostri."disse Strange che bevette insieme a Steve "Hela è uno di questi,relegata nell'aldilà negativo nordico.

Vede il male è l'ombra che vive al di la del nostro mondo,alla continua ricerca di un modo per entrarci."

Hela pronunciò degli incantesimi e un ragno entrò in un condotto.

Strange iniziò a sentirsi male "O noi aspettiamo che quel giorno arrivi,o proviamo a combatterlo a modo nostro.

E qui entra in gioco lei."

"Si,ha detto che può guarirmi dalla maledizione."disse Steve "Per sempre.

Quindi sono pronto.

Qual'è il suo piano?"

"Signor Rogers,queste cose sono...complesse."disse Strange.

"Si,immagino."disse Steve.

"Quando è in gioco la salvezza dell'umanità,certi sacrifici sono inevitabili."disse Strange che vide arrivare il monaco cinese "Wong."

"Hanno trovato la spada."disse Wong.

"Stephen."disse Shannon camminando nella stanza "Hai in mente di ucciderlo davvero?"

"Uccidere?"disse Steve.

"Shannon,il signor Rogers di fatto si è suicidato quando ha reciso il sigillo che imprigionava Hela."disse Strange "È stato scelto.

Un super soldato immune alla vecchiaia è il candidato migliore."

"Cosa?"disse Steve.

"È folle."disse Shannon "Tu vuoi prendere la spada e poi ucciderlo?"

"Non ho altra scelta."disse Strange.

Hela pronunciava delle formule magiche e il ragno entrò nell'orecchio di uno dei maghi.

"Odino interruppe il rito per impedire a Gorr di attaccare ed evitò che il fratello di Hela,il Serpente di Midgard,potesse liberarsi."disse Strange che andò a prendere il libro.

"È questo il piano?"disse Steve.

Strange iniziò a respirare a fatica "Le tessere del domino cominciano a cadere.

Non abbiamo molto tempo.

Purtroppo questo è un rischio che dobbiamo correre."

"È davvero il suo piano?"disse Steve.

"Ha sentito Hela?"disse Strange che stava sempre peggio "La maledizione non si può spezzare.

Mi spiace molto signor Rogers,ma qualunque cosa faccia alla fine lei morirà.

Il macellaio di dei,Gorr,è come una malattia.

Una pestilenziale,pustolosa infezione che si fa strada verso le nostre anime.

Al mondo serve un rimedio.

Lei potrebbe essere il rimedio!"

"Ok,la smetta."disse Steve.

"Un sacrificio per un bene maggiore!"disse Strange.

Il Dottor Strange cadde sulla scrivania urlando e Steve gli prese il libro.

"Mi dia il libro."disse Strange.

"Dobbiamo andare."disse Wong a Shannon.

"Lei non sa quello che fa."disse Strange.

"Lo so esattamente."disse Steve.

Strange urlò con una voce disumana e il simbolo magico verdastro apparve sulla sua fronte "Mio caro Dottor Strange,se mai ho visto la firma del male su un volto è su quello del tuo nuovo amico."

Strange cadde di nuovo in avanti e Steve gli diede il libro.

Wong portò via Shannon.

"Scappi,signor Rogers."disse Strange "SCAPPI!"

Wong chiuse la porta e Steve rimase bloccato.

Gli occhi di Strange cambiarono diventando gialli ,il viso si scurì,si riempì di venature e la voce cambiò.

"Apri la porta."disse Shannon.

"No,è meglio di no."disse Wong.

Lei fuggì nella stanza accanto.

Steve si voltò e vide Strange che rideva e si avvicinava.

Capitan America lo afferrò,lo sbatté sulla porta,gli diede un pugno e gli mise la mano sulla porta,ma i simboli non apparvero.

"Non mi faranno uscire."disse Strange "Me lo vietano."

Strange gli afferrò le spalle e gli sbatté la testa sulla porta,poi lo lanciò via.

Un monaco posseduto da Hela,con gli stessi occhi bianchi,andò verso di lei.

Strange rise,mentre l'avversario si rialzava.

Steve vide delle armi sulle pareti e corse verso di loro,ma Strange allungo la mano sollevandolo e scagliandolo a terra.

"Tu sei forte,ma ti conviene diffidare di quelli come me."disse Strange che allungò la mano verso la lastra di pietra e la fece volare verso il muro.

Steve sferrò un colpo che fu parato,poi un secondo,ma anche questo fu parato,Capitan America si girò e cercò di dare una gomitata,ma Strange si difese con l'avambraccio destro,poi Steve mandò a segno un colpo al fianco e ne sferrò uno al mento che fu evitato.

Strange rise e gli mise il braccio destro intorno al collo,passandolo sotto l'ascella e afferrò la mano destra con la sinistra.

"Non sono io che voglio ucciderti!"disse Strange "È Stephen!"

Steve gli diede un pugno con il braccio sinistro.

"Io ho idee più collaborative."disse Strange che si prese un altro pugno.

Steve si liberò dalla presa e gli diede un pugno al fianco destro.

"BRAVO!"urlò Strange che gli mise la mano sinistra sul viso,mandando la testa verso il basso,mentre teneva la sua mano destra con il braccio destro.

Mandò la testa di Steve contro una vetrata,sfondando il vetro.

Il monaco che era sotto controllo di Hela allungò la mano e l'incantesimo sul pavimento svanì.

Strage afferrò Steve e lo lanciò a diversi metri di distanza,mentre Shannon lo guardava dalla stanza accanto,dietro la porta di vetro.

Wong arrivò e la afferrò.

"Ti sto offendo una società."disse Strange "Tu,il servo della dea,io il tuo amico Mefistofele.

Riflettici."

Shannon prese lo scudo di Steve e lo diede in faccia al monaco facendolo svenire.

Steve afferrò uno dei crani usciti dalla teca rotta e lo ruppe in testa e Strange che si avvicinava canticchiando.

Lo stregone lo afferrò e lo mandò contro la vetrata.

Steve gli diede un pugno alla pancia,gli andò alle spalle e gli diede un calcio al viso,facendo schizzare il sangue sul vetro.

Strange rise e gli diede una gomitata alla pancia,poi gli saltò addoss caddero sul tavolo.

Lo stregone sferrò una gomitata,che fu evitata da Steve e che ruppe un pezzo della scrivania,poi Strange lo bloccò con il gomito "Su avanti,confusione,caos,distruzione.

Le donne andranno pazze per noi."

Steve mise la mano sinistra sul mento di Strange,ma l'altro lo girò sul fianco.

"Vieni qui."disse Strage gli sollevò la maglietta e gli infilò la mano destra sotto l'ultima costola facendolo urlare"Amo la smorfia di un viso sofferente."

Steve prese una valigia di metallo e glie la diede in fronte,poi prese il libro e glie lo mise sul petto.

Strange tornò normale "Molto bene."

Steve lo afferrò e lo lanciò oltre la scrivania,mandandolo contro il mobile accanto alla finestra.

Hela ruppe le catene di energia e saltò addosso al primo monaco,baciandolo e mummificandolo.

"Spiriti dei defunti."disse Hela "Portatemi il mio prescelto."

Steve e Shannon stavano salendo le scale di un edificio.

"EVOCO LA POLVERE DEI MORTI!"urlò Hela e tutti gli oggetti di vetro e le finestre esplosero diventando sabbia vivente.

I 2 arrivarono in un museo pieno di gente e tutte le vetrate esplosero.

Steve e Shannon corsero e tutti i vetri esplosero dietro di loro.

Uscirono da museo e corsero in strada.

Le persone nei sotterranei furono avvertiti e chiusero le porte blindate,mettendo uomini armati all'esterno.

Steve e Shannon videro che i vetri in fondo alla strada stavano esplodendo diventando sabbia e corsero nella direzione opposta.

Hela camminava in strada,con i corpo pieno di fuoco verde e spalancò le braccia,mendandole in avanti.

La sabbia si mosse e li inseguì.

Hela urlò e si formò il suo volto nella sabbia.

Capitan America fece abbassare Shannon per evitare che una macchina la schiacciasse,poi attraversarono la strada e lui la spinse via,vedendo che un autobus,caduto su un fianco stava andando contro di loro,poi saltò contro il vetro del mezzo e vi entrò,sfondandolo con lo scudo.

I monaci uscirono,mentre nelle gallerie Hela era arrivata nel tunnel che conduceva alla stanza dei cavalieri.

Le lampadine iniziarono a muoversi,poi esplosero e gli uomini le spararono senza farle nulla.

Steve scese in una galleria e arrivò in un tunnel della metro.

"Sorgete miei guerrieri e servitemi."disse Hela e dentro la stanza dei templari si aprirono decine di portali da cui uscirono dei vichinghi zombi che attaccarono gli uomini all'interno.

Steve vide decine di mummie corrergli contro e fuggì.

"Steve?"disse Shannon nel tunnel,mentre una mummia gli si avvicinava da dietro,ma Steve lo decapitò con lo scudo,poi i 2 si spostarono per evitare la metropolitana e videro delle mummie avvicinarsi,così iniziarono a muoversi lungo le pareti della galleria.

Il treno si allontanò e Steve tagliò il braccio della mummia che aveva afferrato Shannon,usando lo scudo e poi gli fece saltare la testa.

Tagliò le gambe di un altro con lo scudo e diede un pugno ad un terzo,poi ne colpì un quarto con l'arma,mentre Shannon sparava ad altri 2.

"Non dovresti essere qui."disse Steve.

"Ho seguito te."disse Shannon.

I 2 videro orde di mummie che stavano arrivando e corsero via,entrarono in un'apertura,chiusero la porta e la bloccarono con una spranga,ma un'altra mummia gli saltò addosso e li mando contro il muro che cedette,facendoli cadere in acqua.

I vichinghi zombi aprirono la porta e fecero entrare Hela nella stanza dei cavalieri morti,dove lei riprese la spada assorbendola.

Steve gli diede un calcio e mandò la mummia verso il fondo,poi tornò a galla con Shannon.

"Dove siamo?"disse Shannon.

"Non lo so."disse Steve.

Hela apparve e afferrò Shannon portandola via.

Steve le nuotò dietro,mentre i vichinghi zombie gli nuotavano intorno e la trovò svenuta sotto l'acqua.

Lio la prese e si diresse verso un'apertura ,trovandosi nella stanza dei cavalieri.

Vide che Shannon respirava,ma i vichinghi lo afferrarono e lo misero in ginocchio.

"Non fartene una colpa per le sue condizioni."disse Hela "Era condannata da sempre."

I vichinghi svanirono.

"Non lascerò che muoia."disse Steve.

Hela continuò ad avvicinarsi "Ci sono destini peggiori della morte.

Vieni a me."

"Come vuoi."disse Steve che le corse contro,ma lei lo mandò a terra con uno schiaffo e poi lanciò via il suo scudo.

Hela lo afferrò per i capelli "Fa male,lo so.

Lascia che ti porti via il dolore."

Hela lo lanciò contro una tomba facendolo rimbalzare e mandandolo a terra.

Steve strisciò,mentre lei si avvicinava.

Capitan America gli corse contro e lei gli diede uno schiaffo,mandandolo a terra.

"Arrenditi a me."disse Hela,mentre lui strisciava a terra.

Hela gli afferrò la gamba,ma lui prese lo scudo e le colpì la gamba senza effetto.

Hela si girò e gli diede un colpo sul ginocchio,facendolo urlare a scagliandolo via.

Thor e Odino erano seduti sulla roccia.

"So che ti abbiamo deluso,ma possiamo rimediare."disse Thor.

"Deluso?"disse Odino "No.

Io vi ho deluso.

Incombe su di noi Ragnarok."

"No,ho fermato Ragnarok."disse Thor "Ho eliminato Surtur."

"No,coloro che siedono tra le ombre non si lasciano raggirare così facilmente."disse Odino "Ha già avuto inizio,lei sta arrivando.

È già fuggita e non riuscirò ad indebolirla a lungo.

Io ero l'unica cosa che la frenava,ma ora sono stanco e voglio andare nel Valhalla.

Non posso più tenerla lontana."

"Padre,di chi stai parlando?"disse Thor.

"La dea della morte."disse Odino "Hela.

La primogenita di Loki.

Tua nipote."

I 2 erano sconvolti.

"Mia cosa?"disse Thor.

"La sua cupidigia era incontrollabile."disse Odino "Inarrestabile.

Arrivò persino a volere la tua morte da neonato.

Così la imprigionai.

La rinchiusi.

Lei prende la sua forza da Asgard e una volta che sarà li avrà poteri illimitati."

"Qualunque cosa sia,noi possiamo fermarla insieme,noi possiamo affrontarla insieme."disse Thor.

"Non possiamo."disse Odino "Io sono stanco di questa faida familiare.

Dovrete affrontarla da soli.

Vi amo figli miei.

Ricordatevi del mio luogo di nascita."

Odino divenne del vapore giallo luminoso e svanì.

Hela avanzo verso Steve,ma si formò all'improvviso sorpresa "Odino..."

Thor si infuriò e il cielo si coprì di nuvoloni eri,mentre la sua mano destra aveva delle scariche elettriche che gli uscivano dalla mano e dalle dita.

"Fratello?"disse Loki preoccupato.

"Questa è colpa tua."disse Thor.

In quel momento si aprì un portale dietro di loro.

Il portale aveva un'apertura rettangolare di luce verde e intorno c'era una sostanza,simile a fumo liquido che di disgregava e si formava.

I 2 avanzarono.

Loki si illuminò di verde e fece riapparire i vestiti che aveva su Asgard,Thor colpì il suolo con l'ombrello e provocò un'onda d'urto elettrica che gli diede il suo aspetto divino e il martello apparve al posto dell'ombrello.

Le scariche elettriche continuarono per alcuni secondi.

Hela uscì dal portale che si compresse e si chiuse "Allora è andato.

Peccato,avrei voluto vederlo."

"Devi essere Hela."disse Thor "Io sono Thor,figlio di Odino."

"Davvero?"disse Hela "Non gli assomigli,sai?"

"Possiamo trovare un compromesso?"disse Loki.

"Tu,parli come lui."disse Hela indicandolo "In ginocchio."

"Come scusa?"disse Loki.

Hela materializzò una spada dalla mano sinistra "In ginocchio.

Sono la vostra regina."

"Non credo proprio."disse Thor che scagliò il martello.

Hela lo afferrò con la mano destra e lo tenne fermo.

Thor allungò la mano destra verso il martello "Non è possibile."

"Caro,non hai idea di ciò che sia possibile."disse Hela che stritolò l'arma,facendola esplodere.

L'esplosione elettrica raggiunse i 2 che dovettero fare resistenza e devastò la zona.

Thor vide i pezzi del martello che cadevano a terra ed era sconvolto.

Hela si mise le mani nei capelli piegando indietro la testa e inondando il corpo di fiamme verdi.

I capelli svanirono e apparve il copricapo.

La testa era coperta da un costume aderente nero.

La testa era scoperta fino a metà della fronte,ma c'erano 2 punte aderenti alla pelle che andavano verso il basso e altre 2 aderenti,che dai lati della fronte andavano verso il centro.

Al posto delle orecchie c'erano 2 corna che andavano verso l'esterno e verso il basso,oltre che una a destra a l'altra a sinistra.

Le corna erano sottili e lunghe.

La parte iniziale andava lentamente verso il basso,anche se già dall'inizio erano puntate all'esterno.

Arrivate all'altezza della mascella formavano una punta rivolta verso il basso e curva nella parte che andava verso l'esterno,poi le corna andavano leggermente verso l'alto e sempre verso l'esterno,poi si piegavano verso l'alto,superavano la testa e si piegavano verso l'esterno leggermente.

Le corna erano verde smeraldo all'inizio e nere per il resto.

La parte iniziale,seppur sottile, era larga poi si restringeva.

Dietro queste ve ne erano altre 2 enormi.

Partivano dall'altezza della nuca ,andavano verso l'esterno e in avanti leggermente,fino ad arrivare all'altezza del mento ed erano molto lunghe,tanto da superare le spalle.

All'altezza del mento avevano una punta rivolta verso il basso,poi si curvavano a falce verso l'alto e superavano la testa.

Poco sopra queste 2 corna,ne partivano altre 2 che andavano verso l'esterno quasi in linea dritta,poi c'era una punta e poi si curvavano verso l'alto leggerissimamente,formando una lunga punta,poco ricurva, che di poco superava le spalle.

Sopra queste ce n'erano altre 2 che partivano andando verso l'alto ad angolo di 30 gradi,poi arrivate alla stessa distanza delle spalle dalla testa andavano immediatamente verso l'interno e verso l'alto.

Sopra ancora,quasi al centro della testa, ce n'erano altre 2 che andavano verso l'esterno e dopo aver superato al testa si piegavano bruscamente verso l'interno e verso l'alto.

Le fiamme svanirono e Hela materializzò una spada per ogni mano e si avvicinò.

"RIPORTACI INDIETRO!"urlò Loki.

"NO!"urlo Thor che corse verso di lei,ma il raggiò arrivò e li portò via.

Thor superò Lokì,poi guardò in basso "LOKI!"

Loki si voltò e vide Hela che si avvicinava.

Ora anche la fronte era coperta dal copricapo e c'erano 2 linee nere che passavano sotto gli occhi,terminando verso l'inizio del naso,che era scoperto,e avevano una punta aderente alla pelle sotto gli occhi.

Loki lanciò un pugnale,ma Hela lo afferrò,poi materializzò e lo rilanciò contro il dio che fu colpito e volò fuori dal raggio urlando.

Hela si avvicinò a Thor che le sferrò un sinistro al volto,ma lei gli afferrò il braccio,mandandolo all'esterno,lui sferrò un destro,ma lei lo parò con l'avambraccio sinistro e gli mise la mano destra sulla sula gola,facendolo strusciare sul bordo del raggio che si sbriciolava come vetro.

Hela materializzò una spada nella mano sinistra,ma Thor le diede un calcio alla gamba sinistra,riuscendo a fare una capriola all'indietro e evitando la spada,ma andò a battere contro il bordo del raggio e fu scaraventato nello spazio.

Hela guardò verso l'alto e arrivò nella sfera d'oro.

A manovrare la spada c'era Volstag,mentre vicino c'erano Fendral,il dio con i capelli biondi e corti e Skurge.

Volstag aveva capelli rossi,molto lunghi e barba rossa lunga.

Era grasso e coperto da una corazza di metallo sul petto,sulla pancia e sulle braccia.

Sulla pancia la corazza era chiara mentre sul resto era marrone.

Sotto la corazza c'era un vestito marrone.

Aveva un'ascia nella mano destra.

Fendral era un dio biondo,con i capelli corti,baffi e barba corta.

Aveva una corazza dorata sul petto,sulla pancia,sulle spalle e sugli avambracci,messa su un vestito di metallo.

Aveva una spada nella mano sinistra.

La parte metallica del costume di Hela divenne verde,il resto rimase nero.

L'elmo era fatto diversamente.

La testa era scoperta fino a metà della fronte,ma c'erano 2 punte aderenti alla pelle che andavano verso il basso e altre 2 aderenti,che dai lati della fronte andavano verso il centro.

Al posto delle orecchie c'erano 2 corna che andavano verso l'esterno e verso il basso,oltre che una a destra a l'altra a sinistra.

Le corna erano sottili e lunghe.

La parte iniziale andava lentamente verso il basso,anche se già dall'inizio erano puntate all'esterno.

Arrivate all'altezza della mascella formavano una punta rivolta verso il basso e curva nella parte che andava verso l'esterno,poi le corna andavano leggermente verso l'alto e sempre verso l'esterno,poi si piegavano verso l'alto,superavano la testa e si piegavano verso l'esterno leggermente.

Le corna tentacolari erano nere.

La parte iniziale,seppur sottile era larga,poi si restringeva.

Poco sopra queste 2 corna,ne partivano altre 2 che andavano verso l'esterno quasi in linea dritta,poi c'era una punta e poi si curvavano verso l'alto leggerissimamente,formando una lunga punta,poco ricurva, che di poco superava le spalle.

Sopra queste ce n'erano altre 2 che partivano andando verso l'alto ad angolo di 30 gradi,poi arrivate alla stessa distanza delle spalle dalla testa andavano immediatamente verso l'interno e verso l'alto.

Sopra ancora,quasi al centro della testa, ce n'erano altre 2 che andavano verso l'esterno e dopo aver superato al testa si piegavano bruscamente verso l'interno e verso l'alto.

Lei guardò i 3.

Volstag prese l'ascia "Chi sei?

Che cosa hai fatto a Thor?"

Hela lanciò un pugnale nero sul pettorale destro del dio,poi ne lanciò uno nel petto di Fendral.

"Io sono Hela."disse la dea che lanciò altri 2 pugnali e li uccise entrambi.

"Sono solo il guardiano."disse Skurge che si mise in ginocchio.

Hela si avvicinò "Sembri un ragazzo intelligente,con un ottimo istinto di sopravvivenza.

Che ne diresti di un lavoro?"

"Accetto."disse Skurge.

Hela camminò verso l'uscita e guardò la città.

Materializzò un mantello verde scuro che arrivava fino a terra,sorrise ed avanzò.

Thor cadde da un portale aperto nel cielo di un pianeta e si schiantò in un'infinita discarica,poi si rialzò ed evitò un grosso pezzo di metallo che si schiantò a terra.

Il dio salì su un dosso vedendo una città e poi un'astronave che si avvicinava.

L'astronave aveva la parte centrale ovale,la parte a sinistra quadrata e sulla parte destra c'era una struttura cilindrica.

La parte centrale si staccò dal resto ed atterrò vicino a lui.

Dal mezzo uscirono degli alieni umanoidi con abiti lunghi e maschere sul viso.

"Salve."disse Thor.

"Sei un combattente o sei cibo?"disse il capo.

"Sono solo di passaggio."disse Thor.

"Allora sei cibo."disse il capo degli alieni.

Uno degli alieni gli andò contro,lui lo afferrò e lo scagliò a centinaia di metri di distanza con il braccio destro,un altro essere gli strappò la parte sinistra del mantello e Thor reagì con un pugno,poi ne colpì un altro.

Il capo prese un fucile e gli sparò un raggiò che produsse una forte esplosione.

Arrivò un'altra astronave che strusciò su delle montagne di rifiuti prima di atterrare.

Si formò una rampa e la parte centrale si aprì.

Usci una donna abbronzata con capelli neri lunghi.

Aveva la parte centrale dei capelli legati dietro la testa,mentre ai lati erano sciolti.

Aveva una tuta aderente di pelle blu che copriva petto,pancia e la parte tra il collo e le spalle.

Le braccia erano coperte fino agli avambracci,dove c'era un bracciale di gomma scura e le mani erano coperte da dei guanti che lasciavano scoperte la punta delle dita.

Aveva dei pantaloni scuri e stivali neri.

Aveva 2 linee bianche orizzontali sulla fronte che scendevano fino agli zigomi.

Lei bevve da una bottiglia e poi la gettò via.

"È mio."disse lei che camminò e cadde dalla rampa.

"Fermi."disse lei che per rialzarsi si appoggiò sulla pancia di un alce alieno morto e la sua mano trapassò la pancia della bestia "Ho detto...che è mio.

Lasciatelo o ve la vedrete con me."

"Ma lui è già nostro."disse il capo.

"Bene,allora me la vedrò io con voi."disse la donna.

"Altro cibo."disse il capo.

La donna allungò entrambe le mani verso di loro e dal mezzo si mossero 2 braccia di metallo con dei cannoni sulla cima che li uccisero tutti.

L'ultimo corse verso di lei e cercò di colpirla,lei si abbassò evitando il colpo,gli diede un pugno,poi lo afferrò alla schiena e lo lanciò in aria mandandolo a centinaia di metri.

"Grazie."disse Thor e lei allungò la mano verso di lui facendo apparire un simbolo sul suo collo e facendogli prendere la scossa.

Lo prese per il martello e lo portò a bordo,mettendolo sotto il pavimento di vetro della cabina di pilotaggio.

Thor si svegliò "Ehi!

Dove mi stai portando?

RISPONDIMI!

EHI!

IO SONO THOR,FIGLIO DI ODINO!

DEVO TORNARE AD ASGARD!"

"Chiedo scusa vostra maestà."disse la donna e il simbolo si illuminò di energia gialla dando a Thor una scossa.

L'astronave arrivò su un'immensa città ultra tecnologica con palazzi rossi ed entrò in una enorme torre che aveva dei volti incisi sopra.

Hela era ad Asgard e non indossava il copricapo.

Dietro di lei c'era una scalinata che conduceva al ponte da cui era arrivata e sui lati c'erano delle punte ricurve di roccia.

Davanti a lei c'erano altre scale e un'enorme piazza piena di soldati dell'esercito degli dei.

In aria c'erano diversi carri trainati da caproni.

Hella si guardava la mano destra e aveva il fianco sinistro orientato verso di loro.

La mano sinistra era poggiata sul fianco.

"Mi è giunta voce che non abbiate idea di chi io sia."disse Hela che girò la testa e il busto verso di loro e mise entrambe le mani sui fianchi.

In testa all'esercito c'era uno dei tre soldati di Sif.

Aveva un aspetto orientale,corazza di pelle nera e una mazza in mano.

"Io sono Hela,primogenita di Loki, comandante delle legioni di Asgard,legittima erede al trono,in oltre la dea della morte."disse Hela.

I soldati misero le lance in avanti e gli scudi davanti a loro.

"Mio padre è morto."disse Hela "E così anche i principi,prego.

Un tempo noi eravamo la sede del potere assoluto nel cosmo.

La nostra supremazia era indiscussa,tuttavia Odino si è fermato a 9 regni.

Il nostro destino è regnare su tutti gli altri.

E io sono qui per ristabilire quel potere."

Hela spalancò le braccia "Inginocchiatevi ed elevatevi al rango della mia grande conquista."

"Chiunque tu sia,qualunque cosa tu abbia fatto...arrenditi ora o non mostreremo pietà."disse il dio con i capelli neri.

"Chiunque io sia?!"disse Hela"Hai sentito una sola parola di quello che ho detto?"

"Questo è l'ultimo avvertimento."disse il dio.

"Pensavo che sareste stati felici di vedermi."disse Hela.

Il dio mosse la mazza che si riempì di punte.

"Va bene."disse Hela che si mise le mani sui capelli materializzando il suo copricapo che ora copriva la fronte e aveva 2 linee nere sotto gli occhi.

Al posto delle orecchie c'erano 2 corna che andavano verso l'esterno e verso il basso,oltre che una a destra a l'altra a sinistra.

Le corna erano sottili e lunghe.

La parte iniziale andava lentamente verso il basso,anche se già dall'inizio erano puntate all'esterno.

Arrivate all'altezza della mascella formavano una punta rivolta verso il basso e curva nella parte che andava verso l'esterno,poi le corna andavano leggermente verso l'alto e sempre verso l'esterno,poi si piegavano verso l'alto,superavano la testa e si piegavano verso l'esterno leggermente.

Le corna tentacolari erano nere.

La parte iniziale,seppur sottile era larga,poi si restringeva.

Poco sopra queste 2 corna,ne partivano altre 2 che andavano verso l'esterno quasi in linea dritta,poi c'era una punta e poi si curvavano verso l'alto leggerissimamente,formando una lunga punta,poco ricurva, che di poco superava le spalle.

Sopra queste ce n'erano altre 2 che partivano andando verso l'alto ad angolo di 30 gradi,poi arrivate alla stessa distanza delle spalle dalla testa andavano immediatamente verso l'interno e verso l'alto.

Sopra ancora,quasi al centro della testa, ce n'erano altre 2 che andavano verso l'esterno e dopo aver superato al testa si piegavano bruscamente verso l'interno e verso l'alto.

Il dio inizio a muoversi e Hela lanciò una sfera di fiamme verde dalla mani.

Lui colpì la sfera con la mazza,poi lei lanciò un pugnale e lui lo colpì con la mazza,salendo le scale,poi ne colpì un altro.

Arrivato alla sua destra colpì un altro pugnale e la colpì al viso con la mazza,ma lei gli diede un calcio e gli fece sfondare il corrimano di pietra delle scale,mandandolo a diversi metri.

Hela materializzò la spada nera nella mano destra e i soldati le corsero contro.

Lei ne colpì uno con la spada ,allungò la mano sinistra verso di loro e dal suo abito partirono diversi pugnali neri che ne uccisero 6,poi fece un passo indietro,salendo sul primo scalino e spiccò un salto enorme andando a testa in giù e poi atterrando in piedi e uccidendo un soldato.

Il suo mantello si divise in tante parti ed esse tagliarono la testa a diversi soldati sui lati e alle spalle.

Colpì un soldato con la spada e lanciò i pugnali dal suo corpo uccidendone altri 4,più uno dietro di lei,poi lanciò altri pugnali dal braccio sinistro uccidendo decine di soldati alla sua sinistra e colpendo 2 carri.

Fece un altro salto,facendo una capriola e scagliando altri pugnali uccidendo gli dei sia davanti che dietro di lei,poi lanciò i pugnali alla sua destra,dopo aver fatto svanire la spada.

Lanciò diversi pugnali davanti a se,poi si volto,ne scagliò altri e continuò a girare su se stessa e a lanciare armi uccidendo tutti quelli che le correvano incontro,poi materializzò una spada e trafisse un soldato al petto.

Fu colpita da diverse frecce,provenienti dai carri,che però le rimbalzarono addosso e lei lanciò pugnali da entrambe le mani colpendoli tutti.

Evito un soldato con una lancia e gli tirò al petto un pugnale,poi ne colpì 2 alla testa con la spada,mentre un pugnale ne uccideva un terzo,si voltò lanciando un pugnale e uccidendo un altro con la spada,poi ne infilzò un altro ancora e lo scagliò contro un altro dio.

Hela lancio altri pugnali alla sua destra,poi girò su se stessa lanciando pugnali ovunque.

Uno dei soldati le colpì le corna con la spada,ma senza effetto,poi Hela gli lanciò un pugnale scagliandolo via,lanciò un coltello dalla mano sinistra e altri dalla mano destra,spalancò le braccia,piegò il busto all'indietro e lancio decine di pugnali contro una moltitudine di soldati che le andavano addosso da ogni direzione,dando un calcio la mendo di quello davanti a se,poi lanciò dei pugnali alle sue spalle dal braccio destro,uno dal sinistro,si girò a sinistra e ne lanciò altri.

Hela mise la mano sul collo di uno dei soldati e lo fece diventare una mummia,facendo arrugginire l'armatura,poi diede un pugno ad uno,mandandolo a terra,afferrò il braccio di un altro,girando su se stessa,gli prese la spada e colpì alla testa un altro dio,dandogli poi un calcio e tirando la spada verso un altro.

Gettò via il corpo mummificato del soldato che teneva per il braccio.

Un altro soldato le arrivò alle spalle e le trafisse la pancia con la spada,lei gli diede una gomitata,materializzò un pugnale dalla mano destra e lo uccise,estrasse la spada dalla pancia e la usò per trafiggere un altro e mandarlo a terra.

La ferita e lo strappo sul costume si chiusero e Hela camminò tra i morti"Ah,quanto mi mancava."

Skurge era sconvolto.

"Tuttavia è un peccato."disse Hela "Ottimi soldati che muoiono per nulla,solo perché non sono riusciti a vedere il futuro.

Che tristezza.

Ah,guarda.

Ancora vivo."

Il dio con i capelli lunghi camminava barcollando.

"Un ripensamento?"disse Hela.

"Torna nella caverna da cui sei strisciata fuori."disse il dio e Hela sorrise.

"Schifoso demone malvagio."disse lui che prese un coltello.

Hela allungò la mano e materializzò una grossa punta nera,con enormi lame, che trafisse il dio e si conficcò a terra.

"Andiamo a vedere il mio palazzo."disse Hela incamminandosi verso il palazzo dorato triangolare della città.

Il palazzo aveva una punta centrale e intorno c'erano tante punte più piccole che formavano una specie di triangolo.

Thor era seduto su una pesante sedia di metallo,con delle linee bianche ed era incatenato.

La sedia lo stava portando dentro un tunnel buio di metallo.

"Non temere."disse una voce femminile "Sei stato selezionato.

Sei a casa e non si torna indietro.

Nessuno lascia questo posto.

Ma che posto è?

La risposta è Sakaar."

Apparve un ologramma dove venivano fatti vedere pianeti e stelle e Thor ci passava in mezzo,legato sulla sedia.

"Circondato da portali cosmici,Sakaar vive ai confini del conosciuto e dell'ignoto."disse la voce "È il luogo di tutte le cose perdute e non amate.

Come te.

Ma qui ,a Sakaar, tu si importante."

Thor vide un gigantesco pianeta fatto di spazzatura,simile ad un gigantesco ammasso circondato da portali e si spaventò.

"Qui sei prezioso,quindi sei amato."disse la voce.

"Ma che diavolo?"disse Thor.

"E nessuno ti ama di più dell'antico dell'Universo chiamato il Gran Maestro."disse la voce "Lui è l'originale.

Il primo perduto e il primo trovato.

Il creatore di Sakaar e il padre del concorso dei campioni.

Mentre tu prima eri nulla,ora sei qualcosa."

La sedia iniziò a viaggiare a grande velocità tra luci di ogni colore.

"Sei proprietà del gran maestro."disse la voce "Congratulazioni.

Incontrerai il gran maestro tra 5 secondi

Preparati.

Stai per arrivare."

Thor urlò e si trovò in una stanza,circondato da guardie in armature aderenti gialle,azzurre e rosse.

Davanti a lui c'erano delle scale,con 2 donne sedute sulla cima e oltre c'era un trono di metallo con sopra il Gran Maestro.

Aveva i capelli bianchi corti con le punte curve verso l'alto.

Aveva la pelle blu,con una linea più scura sul mento e sul labbro minore.

Indossava un lungo abito giallo oro lungo fino a terra.

Aveva il collo con il colletti che arrivava alla mascella.

Sulle spalle il vestito aveva un secondo tessuto rosso che passava sotto il vestito e scendeva lungo la pancia e il petto.

La parte centrale del vestito era aperta e sotto c'era un abito azzurro con una linea verticale e aveva una fascia rossa sulla maglietta all'altezza della pancia.

C'era anche un altra fascia legata sul vestito esterno i cui lacci arrivavano sotto le ginocchia.

Il vestito d'oro aveva solo la manica sinistra,mentre la manica destra era assente e il braccio era coperto da un vestito blu con una placca d'oro sull'avambraccio.

Il vestito azzurro era coperto sugli avambracci da un bracciale di metallo color oro.

Aveva dei pantaloni grigi,larghi e dei sandali dorati.

Aveva anche alcuni anelli.

Alla sua sinistra c'era la donna abbronzata,mentre alla destra c'era una soldatessa.

"È magnifico."disse il Gran Maestro "È un lui,vero?"

"È un lui."disse la donna abbronzata.

"Si."disse lui "Adoro quando vieni a trovarmi.

Tu mi porti sempre le cose più belle.

Quando ci mettiamo a parlare di lei,cosa dico sempre?

Comincia per B..."

"Feccia."disse l'altra che era una donna poco piacente con una corazza grigia e gialla super tecnologica.

"No."disse il Gran Maestro "Non feccia.

Stavi aspettando di offenderla?

Quella non comincia per B."

"Una beona."disse la donna.

"Ah,mi spiace giuro."disse il Gran Maestro "Brava,giuro.

È stata lei a portarmi il mio amato campione."

"Lo dici ogni volta che viene."disse la donna.

"Cosa mi hai portato oggi?"disse il Gran Maestro "Dimmi."

"Un contendente."disse la ragazza.

"Un cosa?"disse Thor.

"Devo avvicinarmi."disse il Gran Maestro "Devo guardare da vicino.

Possiamo avvicinarci?"

L'altra si mise a spingere la poltrona.

"Grazie."disse lui.

"Paga la signora."disse il Gran Maestro.

"Volete aspettare un momento,maledizione?!"disse Thor "IO NON SONO IN VENDITA!"

Thor staccò i magneti collegati ai suoi polsi dalla sedia,ma la donna abbronzata allungò la mano verso di lui e gli diede la scossa.

"Per bacco!"disse il Gran Maestro "È un combattente!"

"Voglio 10 milioni."disse la donna.

"Dille che se li sogna."disse l'altra.

"Ma per l'amor del cielo,trasferisci le unità."disse il dio e la donna prese uno schermo.

"Tu la pagherai per questo."disse Thor.

"No,sono stata pagata per questo."disse lei.

I magneti tornarono attaccati alla sedia.

Il Gran Maestro si alzò e si avvicinò "Ecco quello che voglio sapere.

Chi sei?"

"Io sono Thor,figlio di Odino."disse Thor "Principe degli dei.

Io sono il dio del tuono!"

Thor separò i magneti dalla sedia e dalle mani uscirono delle scariche elettriche.

"Wow."disse il Gran Maestro "Wow.

Non l'ho sentito il tuono,ma che ti usciva dalle dita?

Erano scintille?"

I bracciali si attaccarono alla sedia.

"Hanno trovato il traditore."disse la donna e il Gran Maestro si mosse in un'altra stanza,seguito dalla sedia di Thor.

"Vieni."disse lui"Ti farò assistere alla dimostrazione di forza divina vera.

Penso che ti piacerà."

Entrarono in una stanza dove c'era un essere umanoide con la pelle biancastra su un'altra sedia.

Indossava un abito nero aderente.

"Ciao,abbiamo faticato a trovarti."disse il Gran Maestro "Dove ti nascondevi?

Allora..."

"Ti prego,risparmiami."disse l'essere.

"Si."disse il dio "Mortale,ti risparmio."

"Oh,grazie."disse l'essere "Grazie."

Il dio illuminò la sua mano destra di energia "Ufficialmente ti risparmio dalla vita."

Il Gran Maestro lo toccò,provocando un fumo che lo sciolse.

"AH,MIO DIO!"disse Thor.

"Che cortese che sono."disse il Gran Maestro "Non mi sono presentato come si deve.

Avanti seguimi."

La sedia si sposto in una stanza dove c'erano molti alieni che si divertivano ballando e dove molte ragazze aliene ,di diverse specie, stavano ascoltando Loki.

"Sono il Gran Maestro."disse lui "Antico dell'Universo di ordine minore.

Dirigo il concorso di campioni.

Le persone arrivano da ogni dove per partecipare forzatamente e tu ,amico mio, potresti far parte del concorso.

Che ne pesi?"

"Non siamo amici e non me ne frega un cavolo dei giochi che fai."disse Thor "Io devo tornare ad Asgard."

"Asgard?"disse il Gran Maestro "Ah,la casa dei dietti."

"Degli dei!"disse Thor che vide Loki "Loki...?

Loki!

Loki!

Per di qua.

Per di qua."

Lui si alzò "Scusate signore."

Loki raggiunse Thor "Sei vivo."

"Si,certo che sono vivo."disse Thor "Mica sono un fantasma."

"Che cosa ci fai qui?"disse Loki.

"Che cosa ci faccio qui?!"disse Thor "Sto su questa specie di poltrona.

Dov'è la tua?"

"Io non ho la poltrona."disse Loki.

"Dai,toglimi da qui."disse Thor.

"Non posso "disse Loki.

"Liberami!"disse Thor.

"Non posso."disse Loki.

"Che cosa?"disse Thor.

"Ho fatto amicizia con lui."disse Loki.

"Ma sei pazzo!?"disse Thor.

"Ho ottenuto la sua amicizia,così mi ha portato qui."disse Loki.

"Cosa bisbigliate?"disse il Gran Maestro "Ho milioni di anni,mi accorgo subito di queste cose.

Comunque tu conosci questo...questo…

Si fa chiamare zio del tuono."

"Dio del tuono."disse Thor "Diglielo."

"Non ho mai visto questo tizio in vita mia."disse Loki.

"È MIO FRATELLO!"disse Thor.

"Adottato."disse Loki.

"È bravo a combattere?"disse il Gran Maestro.

"Toglimi questo coso dal collo e ti faccio vedere."disse Thor.

Il Gran Maestro rise "Ah,sentilo,mi ha appena minacciato.

Ehi scintille,facciamo così.

Se vinci contro il mio campione torni a...Asburgo?"

"Asgard!"disse Thor.

"Quello che è."disse l'altro.

"Bene!"disse Thor "Dimmi dove devo andare per spaccare il culo a qualcuno!"

"Questo si che è un contendente."disse il Gran Maestro "Dovresti andare da questa parte,zio."

Il dio allungò la mano e la sedia si mosse.

"Ah!"disse Thor "Loki!"

Thor fu gettato in una cella che sembrava un corridoio circolare.

Accanto a lui c'era un gigante di roccia nera e un insetto bipede,con una corazza e delle lame al posto delle mani.

Il gigante aveva una corazza marrone sulla spalla sinistra e sulla parte superiore del braccio sinistro.

Aveva un cinghia sulla parte destra del petto e dei pantaloni corti marroni.

"Ciao amico."disse il gigante "Si,sono un mucchio di sassi che parla.

In verità credo di essere un umano.

Mi chiamo Korg e sono il capo qui dentro.

Sono composto di sassi,ma questo non ti deve intimidire."

Il gigante si alzò "Lui è il mio più caro amici,Miek.

È un insetto e ha le mani fatte di lame."

"Tu sei un cronan,vero?"disse Thor.

"Esatto."disse in gigante.

"Come sei finito qui dentro?"disse Thor.

"Beh,volevo iniziare una rivoluzione,ma non ho stampato sufficienti opuscoli."disse il gigante mentre i 2 camminavano"E così sono venuti in pochi,a parte mia madre e il suo compagno.

Per punizione mi hanno costretto qui e sono diventato un gladiatore."

Thor iniziò a correre e sbucò alle spalle di Korg.

"Io sto organizzando un'altra rivoluzione."disse il gigante "Credi che potrebbe interessarti?

Ah,dimenticavo questo stanza è un cerchio."

"Ma questo non ha senso."disse Thor.

"No,niente a senso qui."disse il gigante "L'unica cosa che ha senso è che nulla ha senso."

"Qualcuno ha combattuto contro il campione del gran maestro?"disse Thor.

"Dag lo ha fatto."disse il gigante "È morto.

Chiunque combatta contro il campione del Gran Maestro perisce."

"E tu allora?"disse Thor "Sei fatto di sassi."

"Sono deperibili."disse il gigante "Ora faccio i combattimenti minori,riscaldo il pubblico insomma.

Aspetta,mica vorrai affrontarlo?"

"Invece si."disse Thor "Combatterò,vincerò e me ne andrò da qui."

"È l'esatta cosa che ha detto Dag."disse il gigante di pietra "Ci vediamo,nuovo Dag."

Hela camminava con Skurge nel palazzo di Odino e non aveva il copricapo.

I capelli erano ordinati dietro le spalle.

A terra era pieno di soldati morti.

"Nessuno si ricorda di me?"disse Hela "Non è stata insegnata la nostra storia?"

Hela guardò il soffitto e vide una serie di disegni.

Al centro c'era il palazzo di Asgard,formato da tanti edifici cilindrici d'oro e quello al centro era più alto e appuntito.

Dal palazzo partiva il ponte che conduceva alla sfera d'oro.

Il dipinto era dentro un cerchio d'oro e intorno c'era altre immagini che facevano vedere dei trattati di pace,Thor e Loki a fianco di Odino e altri eventi.

"Guarda quante menzogne."disse Hela "Coppe e festicciole in giardino?!

Trattati di pace?!

Odino,orgoglioso del tuo regno,vergognati di come è ridotto!"

Hela materializzò e scagliò dei pugnali neri ai lati del dipinto circolare che si staccarono e caddero dal soffitto.

Sotto il primo dipinto ce n'era un altro.

Al centro c'era un dipinto circolare con al centro Odino con dietro le corna dell'elmo di Hela.

Un altra immagine mostrava Odino ,con la lancia, su un cavallo bianco e accanto a lui c'era Hela su un lupo immenso e nero.

Aveva il costume nero e verde,con l'elmo completo di corna e con le linee che passavano sotto gli occhi.

In più aveva 2 placche verdi sul seno,fuse con il costume.

"Eravamo inarrestabili."disse Hela.

Un altro dipinto mostrava una guerra e la costruzione del palazzo.

"Io ero la sua arma nella guerra che ha costruito l'impero di Asgard"disse Hela.

Un altra immagine mostrò Odino con in mano la lancia e Hela accanto con il martello di Thor nella mano destra,orientato verso l'alto.

Dietro c'erano i soldati e delle spade nere uscivano da una luce dietro i 2.

"Tutti i 9 regni divennero nostri,ma poi,semplicemente perché la mia ambizione superò la sua,mi esiliò,mi rinchiuse una gabbia come un animale."disse Hela "Prima di questi,i guerrieri di Asgard venivano onorati e venivano seppelliti come eroi sotto questo palazzo."

I 2 scesero nei sotterranei.

C'erano 2 scale che si univano in un unica scala che dava su un corridoio di roccia grigia,con 2 loculi rettangolari sui lati e con diverse reliquie.

"I tesori di Odino."disse Skurge.

"Falsi."disse Hela che gettò giù da un padana rettangolare,un guanto d'oro,con la mano grande come la sua testa,che aveva una pietra per ogni nocca della mano,più una al centro del dorso "La maggior parte delle cose qui dentro e falsa."

Hela vide uno scrigno di vetro,con dentro un'energia azzurra in movimento e con gli spigoli di metallo nero "O debole."

Hela vide la corona a di Surtur in un altro loculo "Più piccolo di quanto immaginassi."

La dea vide il Tesseract,un cubo di cristallo che emanava luce azzurra "Niente male."

Dal palmo sinistro della mano di Hela si formò una fiamma verde.

Hela materializzò un'ascia dalla mano destra.

L'ascia era nera,tutta di metallo,con il manico lungo e sottile, aveva la punta rettangolare e aveva una punta da entrambe le parti.

Le punte erano leggermente curve verso il basso.

Hela la afferrò con entrambe le mani e colpì il suolo 3 volte facendo crollare una buona parte del pavimento,poi si girò verso Skurge "Vuoi vedere cos'è il vero potere?"

Hela si lasciò cadere all'indietro ne buio e fece delle capriole atterrando sulle gambe.

Iniziò a camminare in una stanza immensa e piena di soldati morti,con i volti ridotti a scheletri.

Vide il lupo gigante nero che era a morto a terra.

L'animale era grande 15 metri.

"Fenrir,fratello mio,che cosa ti hanno fatto?"disse la dea della morte "Con la fiamma eterna tu rinasci."

Hela diede un pugno al suolo,provocando una gigantesca onda d'urto verde di fiamme che si insinuarono dentro i corpi scheletrici che si alzarono in piedi.

Nelle orbite e nella cassa toracica degli scheletri c'era una luce verde.

Il lupo tornò uguale a come era da vivo e si avvicinò,mentre i morti si misero in cerchio intorno a lei.

"Mi sei mancato."disse Hela "Mi siete mancati."

Thor era in ginocchio "Odino,spero che tu abbia preso il tuo posto nella sala del Valhalla,dove i valorosi vivranno per sempre.

Noi non piangeremo,ma gioiremo per coloro che hanno avuto una morte..."

"...gloriosa."disse Loki che era dietro di lui "Fa male,vero?

Quando ti mentono.

Quando ti viene detta una cosa e vieni a sapere che è tutto falso."

Thor si sedette a terra e prese un bullone di metallo tirandolo contro Loki.

Il bullone ci passò attraverso rivelando una luce verde.

"Pensavi veramente che sarei venuto a trovarti?"disse Loki "Questo posto è disgustoso."

Thor che tirò un secondo bullone.

"Vuol dire che non vuoi il mio aiuto?"disse Loki "Non potevo compromettermi con il Gran Maestro,mi ci è voluto tempo per guadagnarmi la sua fiducia.

È un folle,ma è anche conciliante,quindi forse tu..."

Thor lanciò un altro bullone.

"...potresti unirti a me e magari un giorno verrà fuori che ha un punto debole e allora...tu e io ricreeremo il nostro culto qui."disse Loki.

Thor lanciò un bullone sulla sua testa.

"Non penserai sul serio di tornare indietro,vero?"disse Loki "Mia figlia ha frantumato il tuo martello come se fosse di vetro.

È più forte di noi 2.

È più forte di te.

Non hai nessuna possibilità.

Capisci?

Bene,vuol dire che dovrò agire per mio conto.

Come ho sempre fatto?

Vuoi dire qualcosa?

Di qualcosa!"

"E che cosa dovrei dire?"disse Thor "La tua morte è stata una finzione,hai rubato il trono,spogliato Odino dei suoi poteri,lo hai abbandonato sulla Terra facendogli desiderare di andare nell'aldilà,liberando la dea della morte.

Ho detto abbastanza o vuoi che risaliamo fino agli ultimi 2 giorni?"

"Sai non ho visto questo amato campione di cui lui parla,ma ho sentito che è straordinariamente feroce."disse Loki "Ho puntato forte contro di te domani.

Non deludermi."

Thor prese una bottiglia e la scagliò,ma Loki scomparve.

Korg e Miek arrivarono correndo.

"SPARISCI FANTASMA!"urlò Korg che diede un calcio al muro "È andato via."

I 3 furono portati in una grande armeria delimitata da sbarre di laser.

"Che schifo."disse Korg che guardò la mazza "Ci sono ancora attaccati i capelli di qualcuno su questo coso.

Qualcuno può ripulire le armi una volta finiti i combattimenti?

Che cialtroni."

Thor prese una spada e la osservò.

"Thor..."disse il gigante mostrando una lancia a 3 punte "Ti interessa un grosso forcone di legno?"

"No."disse Thor.

"Si,in effetti non è molto utile a meno che non devi infilzare 3 vampiri abbracciati."disse Korg.

"Sai,vorrei tanto avere il mio martello."disse Thor.

"Martello?"disse Korg.

"Unico al mondo,fatto con un metallo mistico speciale."disse Thor "Costruito dal cuore di una stella morente.

E quando lo facevo volteggiare volavo."

"Cavalcavi un martello?"disse Korg.

"No,non cavalcavo il martello."disse Thor.

"Il martello cavalcava te?"disse Korg.

"No,no,lo facevo volteggiare velocemente e lui mi tirava su..."disse Thor.

"Oh mio Dio."disse Korg "Ti tirava su il coso?"

"Per aria."disse Thor "Mi portava in aria e mi faceva volare.

Ogni volta che lo lanciavo,lui sempre tornava da me da solo."

"Sembra che tu avessi un rapporto speciale intimo con questo martello e l'averlo perduto si può paragonare ad aver perso una persona amata."disse Korg.

"È un bel modo per dirlo."disse Thor che vide la donna scura seduta ad un bar oltre le sbarre"È stata lei a portarmi qui e a farmi l'incantesimo."

"Non sei il solo."disse Korg "Devi fare attenzione agli dei di Asgard,dono duri da uccidere."

"Ehi!"disse Thor che ai avvicinò "Ehi!"

"Ehi."disse la donna che allungò la mano e Thor si fermò.

"Non darmi la scossa."disse Thor "Voglio solo parlare.

Asgard è in pericolo."

Lei continuò a bere e lui vide un simbolo sul suo braccio.

"Tu... sei una Valchiria."disse Thor "Sai anch'io da piccolo volevo essere come te,ma poi ho scoperto che siete donne.

Coloro che portano le anime nel Valhalla."

"Che assistono le anime."disse lei che si alzò e andò a prendersi una valigia.

"Non che io abbia niente contro le donne."disse Thor "Io amo le donne.

Certe volte anche troppo.

Non pensare male,sempre in modo molto rispettoso.

Credo che sia fantastico che esiste una squadra scelta di donne guerriere."

"Hai finto?"disse lei.

"Mi serve il tuo aiuto?"disse Thor.

"Ho lasciato l'aldilà dei vichinghi tempo addietro."disse lei che si allontanò"Ciao."

"Bene,allora sei una traditrice."disse Thor "Le Valkirie hanno giurato di proteggere il trono."

"Apri le orecchie ,vostra maestà,siamo a Sakaar,non ad Asgard ed io sono una predatrice non una Valchiria."disse lei che andò via.

Un anfiteatro simile al Colosseo era pieno di gente e c'erano delle astronavi che illuminavano la zona.

L'ologramma del Gran Maestro apparve al centro dell'arena "Oh,ma quanti siete.

È un vero piacere vedervi qui sempre numerosissimi.

Sono il vostro presentatore."

Valchiria apparve sospesa a mezz'aria,con il pensiero condensò del vapore dall'aria e si sedette sulla nuvola.

Loki arrivò in una stanza rettangolare con un vetro che dava sull'arena e si sedette su un divano.

C'erano donne aliene di tutti i tipi e anche delle guardie.

"È arrivato il gran momento."disse il Gran Maestro "È la sua prima apparizione e sembra molto promettente.

Ha anche un paio di trucchetti in servo."

Una porta di metallo si aprì dal basso verso l'alto e da essa uscì Thor con uno scudo e una mazza attaccata ad un'asta.

"Signore e signori,ecco a voi...lo zio del tuono."disse il Gran Maestro.

Thor si avvicinò al centro dell'arena.

"Attenti alle sue dita,liberano scariche elettriche e scintille."disse il Gran Maestro "Ok,ci siamo.

Prepariamoci ad un caloroso benvenuto,sta per arrivare."

La gente iniziò ad applaudire e furono fatti esplodere dei fuochi d'artificio.

"È una creatura che...come potremmo definirlo?"disse il Gran Maestro "È unico."

Thor mise la mazza con la punta verso il basso e la poggiò a terra,poi illuminò il palmo destro con della luce azzurra e materializzò un elmetto di metallo con le ali sui lati.

L'elmetto copriva anche i lati del viso.

Indossato l'elmo riprese la mazza.

"È imbattibile."disse il Gran Maestro "Il difensore del titolo.

Signore e signori,vi presento..."

"Ohi,ohi."disse Korg.

Un'altra porta di metallo iniziò ad alzarsi.

"...il vostro incredibile..."disse il Gran Maestro e Hulk sfondò la porta ruggendo.

Indossava un elmo simile a quello di un generale romano,con i ciuffi rossi sulla parte centrale della testa.

La spalla sinistra era coperta da una corazza azzurra,poi iniziava una corazza marrone che copriva tutto il braccio e il dorso della mano sinistra.

La mano era coperta da un guanto azzurro,che lasciava scoperte le dita.

Aveva una cinghia che passava sulla parte sinistra del petto e andava sul fianco destro.

Aveva un abito nero aderente sull'avambraccio sinistro e lo stesso guanto sulla mano destra.

Nella mano sinistra aveva un'ascia a doppia lama,nella destra aveva un martello enorme.

Aveva un gonnellino di pelle nera con la parte laterale azzurra,in più aveva dei pantaloni neri aderenti che arrivavano a metà gambe.

Aveva una corazza all'altezza dei polpacci e dei sandali ai piedi formati da cinghie nere che lasciavano scoperte le dita.

"SI!"urlò Thor e la folla si zittì.

Loki si alzò spaventato "Devo sparire da questo pianeta."

Il Gran Maestro lo fermò "Ehi,ehi ehi.

Dove vai?"

"HULK!"urlò Hulk mettendo entrambe le braccia verso l'alto "HULK!"

"EHI!"disse Thor al Gran Maestro "CI CONOSCIAMO!

È UN COLLEGA DI LAVORO!"

Il Gran Maestro guardò Loki che aveva la mano sinistra sulla bocca e tossì 2 volte.

"HULK!"disse Hulk.

Thor rise "Ma dove ti eri cacciato?

Pensavamo tutti che fossi morto.

Ti devo raccontare un sacco di cose che sono successe.

Ho perso il martello.

Praticamente ieri perciò la cosa è ancora fresca.

Loki è vivo.

È incredibile.

Ecco,è li."

Thor indicò la zona dove si trovava Loki e Hulk guardò l'altro dio con rabbia.

"LOKI!"urlò Thor "GUARDA CHI C'È!"

Loki era paralizzato dal terrore

"Oh,Banner,io pensavo che non l'avrei mai detto,ma sono felice di vederti."disse Thor "Banner...

Ehi,Banner."

"Niente Banner!"disse Hulk "Solo Hulk!"

"Che vuoi fare?"disse Thor "Sono io!"

Hulk gli corse contro,spiccò un salto e Thor si gettò a terra per evitare i colpi di entrambe le armi che provocarono un cratere.

Hulk girò su se stesso e lo colpì con il martello scagliandolo via e frantumando lo scudo e la mazza.

Thor strusciò con le braccia a terra e si rialzò,poi materializzò 2 spade dalle scariche elettriche dalle mani.

Hulk ruggì e batté le armi l'una contro l'altra.

"Banner,siamo amici."disse Thor "Questo è assurdo.

Non voglio farti male."

Hulk spiccò un salto e Thor parò l'ascia con una spada,poi parò il martello ed evitò entrambe le armi,ma un colpo di martello gli fece perdere le spade,poi Hulk gli diede un calcio,conficcandolo sul bordo dell'arena.

"Ci siamo."disse il Gran Maestro e Loki lo guardò preoccupato.

Thor evitò il martello che restò conficcato nel muro,mentre Hulk gli correva contro con l'ascia.

Thor afferrò il martello,lo staccò e colpì Hulk,scagliandolo via e facendolo strusciare contro il bordo di una parte dell'arena,fracassando la parete.

Tutti rimasero in silenzio.

"Cosa?"disse il Gran Maestro.

Thor camminò verso Hulk che era stordito "Ehi,Banner.

Il Sole sta calando."

Thor gli tese la mano e Hulk fece lo stesso.

"Non ti farò del male,amico mio."disse Thor "Nessuno ti farà del male."

"Io si."disse Hulk che lo prese per i piedi e iniziò a batterlo a terra per 3 volte,poi lo sbatté un'altra volta e lo scagliò via.

Hulk urlò a squarcia gola.

Loki diede un pugno all'aria alzandosi "SI!

SI!

È COSÌ CHE CI SI SENTE!

Sono un grande fan di quello sport."

Il Gran Maestro rise.

Hulk urlò e Thor si rialzò,prendendo il martello.

"Va bene."disse Thor "L'hai voluto tu."

Hulk gli corse contro con l'ascia,ma Thor evitò il colpo e gli diede una martellata alla gamba desta,facendolo cadere su un ginocchio,poi lo colpì al mento.

Il dio spiccò un salto ed evitò l'ascia,colpendo l'altro alla testa con il martello.

Hulk cadde in ginocchio e Thor gli spezzò l'ascia con il martello.

"So che sei li dentro Banner."disse Thor che lo colpì mandandolo a diversi metri di distanza "Ti tiro fuori io!"

Hulk urlò e spiccò un salto colpendo il martello,poi sferrò un pugno che andò a vuoto e Thor lo colpì al viso.

"Ma sei matto?"disse Thor "Mi fai fare una figuraccia!

Avevo detto che eravamo amici."

Thor evitò un altro colpo e gli sferrò un pugno alla pancia,poi evitò un altro pugno,gli andò alle spalle a gli colpì la schiena.

Il Gran Maestro cominciava ad essere frustrato.

Thor diede un pugno al viso di Hulk che era in ginocchio,poi spiccò un salto afferrandolo al collo con la mano destra,gli andò alle spalle mettendo anche l'altra mano intorno al collo e spiccando un salto.

I 2 caddero all'indietro.

Hulk rotolò via,Thor prese il martello e spiccò un salto,ma Hulk afferrò l'arma con la mano sinistra.

Il Gran Maestro e Loki si sporsero in avanti.

Hulk si rialzò e gli diede un pugno al mento scagliandolo via.

Thor atterrò di schiena,fece una capriola,alcuni passi indietro e cadde ancora.

Hulk,che aveva spiccato un salto,gli atterrò sopra,provocando un cratere e iniziò a colpirlo con entrambe le braccia,poi con i pugni.

Il Gran Maestro rise.

Hulk lo colpì 3 volte con i pugni,poi 2 volte con le braccia e altre 7 con i pugni.

Gli occhi di Thor divennero pieni di luce azzurra e il suo corpo si riempì di fulmini.

Il dio diede un colpo a Thor,colpendolo con le scariche elettriche e mandandolo in aria.

Quando ricadde perse l'elmo dalla testa.

Il Gran Maestro si alzò.

Thor era in piedi con il corpo pieno di scariche elettriche.

I 2 si corsero incontro e spiccarono un salto.

Thor gli diede un pugno al mento,provocando una potentissima onda d'urto elettrica.

L'arena era devastata.

Hulk si rialzò e Thor gli andò incontro,coperto di scariche.

Il Gran Maestro allungò la mano verso di lui e Thor cadde a terra.

Hulk spiccò un salto superando l'arena e cadde di sotto dando un pugno a Thor che si riparò con la mano.

"Un altro giorno e un altro Dag."disse Korg.

Hela era seduta sul trono di Odino ed era senza l'elmo.

Davanti a lei c'era un esercito di soldati defunti e Skurge.

"Cos'era quel rumore?"disse Hela nell'immensa sala.

"Degli dei fuori che non vogliono mettersi agli ordini."disse Skurge "C'è una resistenza e vogliono buttare giù il cancello a quanto pare."

Hela fece un gesto con la mano e i morti corsero ruggendo.

"Parlami un po' di te,Skurge."disse Hela.

"Beh,mio padre era un taglia pietre..."disse Skurge.

"Ah,ti fermo qui."disse Hela "Io intendevo...quali sono le tue ambizioni?"

"Chiedo solo di essere messo alla prova."disse Skurge.

"Riconoscimento."disse Hela "Quando ero giovane,ogni sovrano aveva un esecutore.

Non solo per giustiziare le persone,ma per realizzare le oro visioni.

Ma soprattutto per giustiziare le persone,tuttavia era un grande onore."

Hela si alzò "Io ero l'esecutore di Odino."

La dea scese le scale "E tu..."

Hela materializzò un'ascia nera con 2 lame "...sarai il mio esecutore."

Skurge prese l'ascia.

"Diamo inizio alla nostra conquista."disse Hela.

Hela marciò verso la sfera d'oro con Skurge e i morti dietro di loro.

"Skurge,dov'è la spada?"disse Hela e l'altro andò a vedere.

"La spada è la porta d'accesso."disse Hela "Quegli dei a cui accennavi,che non vogliono mettersi agli ordini,radunali subito."

Diverse divinità correvano per i boschi e indossavano tutti abiti lunghi.

I morti li inseguivano.

Gli dei incrociarono Heimdal.

Era un dio di colore,con gli occhi arancioni e i capelli lunghi.

Indossava un mantello marrone con cappuccio e un vestito nero.

Il dio si tose il cappuccio "Andate."

Gli altri proseguirono,lui prese la spada della sfera e corse verso i morti.

Parò il colpo di spada del primo e lo tagliò in 2,poi parò la spada del secondo e lo divise in 2 dal basso verso l'alto,poi tagliò la testa di un altro e ne uccise altri 2 con un colpo.

Guidò il gruppo di dei bambini in una gola rocciosa,tra i boschi e li condusse in una gola tra le montagne.

Sul suolo c'era un cerchio di roccia intagliato nel terreno.

Haimdall girò con le dita intorno al cerchio e si formarono dei simboli di energia arancione,poi passò la mano sulla parte superiore facendo scorrere le dita.

Davanti a loro c'era una gigantesca porta di roccia con un albero inciso sopra.

L'energia illuminò la roccia della porta che si aprì da sola.

Dentro c'erano centinaia di dei che si erano ammassati dentro la sala.

"Sarete al sicuro qui."disse Heimdal.

In una stanza di metallo rosso e bianco c'erano delle donne che stavano curando le ferite di Thor che si risvegliò all'improvviso e le donne fuggirono.

Thor si riprese la corazza e la indossò,poi vide Hulk in un grande vasca nell'ombra.

"Siamo a posto?"disse Thor "Hulk che fa un bagno caldo.

Da quanto tempo sei cosi?"

"Così come?"disse Hulk.

"Così grosso e verde."disse Thor "E stupido."

"Hulk sempre Hulk."disse Hulk.

"Come sei arrivato qui?"disse Thor.

"Vincendo."disse Hulk.

"Vuoi dire imbrogliando."disse Thor "Erano sotto effetto di un incantesimo quando vincevi?

Come sei arrivato qui?"

"Aereo."disse Hulk.

"Si."disse Thor "E dove si trova?"

Hulk uscì nudo dalla vasca e Thor si girò dall'altra parte.

"Ah...nudo."disse Thor "Tanto nudo.

Ah…

Chi lo dimentica più."

"Aereo."disse Hulk indicando fuori dalla finestra.

Thor vide l'aereo in una discarica "Si!

Ce ne andiamo da questo orribile posto.

Vedrai ti piacerà Asgard.

È immensa e piena di montagne,boschi e prati."

"Hulk resta."disse Hulk che si legò un asciugamano alla vita,si sedette su un letto e mangiò un grosso frutto.

Il letto era dentro la mascella dello scheletro di un mostro,mentre la mandibola era aperta.

"No,no,no."disse Thor "La mia gente ha bisogno che io torni ad Asgard.

Dobbiamo impedire Ragnarok."

"Ragnarok?"disse Hulk.

"La fine profetizzata della mia città."disse Thor "La fine dei giorni,la fine di..."

Hulk sbadigliò.

"Se tu mi aiuterai a tornare su Asgard,io ti aiuterò a tornare sulla Terra."disse Thor.

"Terra odia Hulk."disse Hulk.

"Terra ama Hulk."disse Thor "Sei uno degli Avengers.

Uno della nostra squadra.

Uno degli amici.

E gli amici devono sostenersi a vicenda."

"Tu amico di Banner."disse Hulk.

"No."disse Thor "Preferisco te."

"Amico di Banner."disse Hulk.

"Non lo sopporto Banner."disse Thor "Che se ne fa un vichingo di numeri e calcoli."

"Thor andare."disse Hulk "Hulk restare."

"Bene,resta qui."disse Thor che iniziò ad avviarsi verso l'uscita "In uno stupido posto.

È orrendo a proposito.

Il rosso...il bianco...scegline uno solo.

Ridicolo."

"Hulk spaccato."disse Hulk.

"Non hai spaccato niente."disse Thor "Io ho vinto il combattimento,se non lo sai."

"Io ho spaccato te."disse Hulk.

"Si,si,certo."disse Thor.

"Braccia bambino."disse Hulk "Bambino!"

"E tu sei un bambinone"disse Thor.

"THOR VIA!"urlò Hulk.

"Sto andando."disse Thor che fu colpito da una barriera laser e cadde a terra.

Hulk rise a squarcia gola "Thor torna di nuovo.

Thor casa."

Thor guardò il jet dalla finestra,mentre Hulk aveva messo l'armatura,l'elmo e aveva il martello "Hulk allenare."disse Hulk.

"Grande."disse Thor "Divertiti."

Uscendo incontro Valchiria.

"Ehi,bestione."disse Valchiria.

"Ciao."disse Hulk.

"Che fai di bello?"disse Valchiria.

"Vinco."disse Hulk.

Thor guardò dalla finestra e chiuse gli occhi "Heimdal,lo so che puoi sentirmi."

Alcuni dei giovani correvano per dei corridoi di pietra con arcate appuntite.

Heimdal si fermò sentendo la voce di Thor.

"Mi serve il tuo aiuto."disse Thor "Aiutami a vedere."

Gli occhi di Thor divennero arancioni e lui si ritrovò proiettato su Asgard.

"Sei parecchio lontano."disse Heimdal.

"Che succede qui?"disse Thor.

"Guarda tu stesso."disse Heimdal che lo portò su un balcone e gli fece vedere la città in fiamme"Offro accoglienza in una roccaforte per rifugiati,ma se continua così,l'unica via di fuga sarà il Bifrost."

"Stai dicendo di evacuare Asgard?"disse Thor.

Sentendo un ruggito i 2 si misero attaccati ad un muro,come fecero i bambini.

I morti passarono oltre il corridoio.

"Non dureremo a lungo se resteremo qui."disse Heimdal "Trae il suo potere da Asgard e ogni giorno diventa più forte.

Andiamo."

Heimdal condusse i ragazzi ne corridoio e rimase ultimo.

"Hela è insaziabile."disse Heimdal "Se la lascio andare via,consumerà tutti i 9 regni e l'intero cosmo.

Servi tu."

"Ci sto lavorando,ma non so nemmeno dove mi trovo."disse Thor.

"Sei su un pianeta con molti accessi."disse Heimdal che prese la spada"Attraversane 1."

"Quale?"disse Thor.

"Quello grande."disse Heimdal che tranciò in 2 uno dei morti e Thor svanì.

Gli occhi di Thor tornarono normali.

La sera seguente Thor si sedette sugli scalini e illuminò la sua mano di luce mettendola sul collo.

Il segno che aveva sul collo si illuminò e lui tolse la mano.

Hulk si svegliò e si mise seduto "Thor triste."

"Sta zitto."disse Thor.

Hulk si alzò e lo spinse "Thor triste!"

"Non sono triste idiota."disse Thor che si alzò "Sono incazzato."

"Ohhh..."disse Hulk.

"ARRABBIATO!"urlò Thor che diede un calcio all'elmo di Hulk "HO PERSO MIO PADRE!

HO PERSO IL MARTELLO!"

Hulk si girò.

"Ah,nemmeno mi ascolti!"disse Thor che diede un calcio ad una ciotola di metallo.

"Come frigni."disse Hulk che prese la ciotola "NON CALCIARE COSE!"

Hulk lanciò la ciotola.

"TI STAI COMPORTANDO COME UN PESSIMO AMICO!"disse Thor.

"TU PESSIMO AMICO!"disse Hulk.

"Sai come ti chiamiamo?"disse Thor "Ti chiamiamo l'Avenger Stupido."

Hulk prese lo scudo e lo tirò conficcandolo nel muro "TU AVENGER PICCOLETTO!"

"Sei impazzito?"disse Thor.

"SI!"disse Hulk che prese una mazza.

"Lo vuoi sapere?"disse Thor "I terrestri ti odiano."

Hulk mise a terra la mazza,alzo le braccia in alto e le abbassò subito,grugnendo,e si sedette sul letto irato.

Thor si avvicinò "Scusa.

Non sei l'Avenger Stupido.

Nessuno ti chiama così."

Thor si sedette accanto ad Hulk.

"Tutto ok."disse Hulk.

"Non puoi andare in giro a tirare scudi contro la gente."disse Thor "Potevi uccidermi."

"Lo so,scusa."disse Hulk "E che sono sempre tanto arrabbiato.

Hulk,sempre arrabbiato."

"Lo so."disse Thor "Siamo uguali noi 2.

Siamo 2 stupide teste calde."

"Si,uguali."disse Hulk "Hulk come il fuoco,Thor come acqua."

"Io direi tutti e 2 come il fuoco."disse Thor.

"Hulk come fuoco violento."disse Hulk "Hulk come fiamme ruggenti.

Thor come cenere fumante."

"Hulk,devi fare una cosa per me."disse Thor.

Il giorno dopo arrivò Valchiria ridendo e trovò Hulk con il martello enorme con la punta rivolta verso il basso."

"Bellona."disse Hulk.

Lei gli corse in contro ridendo e Hulk diede una martellata all'aria,permettendole di chinarsi, di arrivargli alle spalle e di colpirlo al fianco.

Hulk cadde a terra e lei rise.

"Allora,come vogliamo fa..."disse Valchiria che si bloccò vedendo Thor.

"Sei talmente ottuso che non capisci quando qualcuno si nasconde dall'altra parte del cosmo e vuole starsene in pace?"disse Valchiria.

"Dobbiamo parlare."disse Thor.

"No,tu vuoi parlare con me."disse Valchiria.

"RESTARE!"disse Hulk che lanciò la parte della mandibola del letto davanti all'entrata "Blocca.

Restare,per favore."

"Per favore."disse Thor.

"Va bene."disse Valchiria che si avvicinò a degli scaffali dove c'era un'immensa bottiglia di alcolici,mentre Hulk lanciava una palla sul muro "Facciamo così.

Ti ascolterò fino a quando non sarà vuota."

Lei iniziò a bere.

"Asgard è in pericolo."disse Thor "Il popolo sta morendo.

Dobbiamo tornare li.

Mi serve il tuo..."

"Wow."disse Thor vedendo che lei aveva finito la bottiglia.

"Finito."disse Valchiria che fece cadere la bottiglia "Addio."

"Odino è morto."disse Thor "Hela,la dea della morte,ha invaso Asgard."

"Se Hela è tornata ad Asgard,è già una causa persa."disse Valchiria.

"Io riuscirò a fermarla."disse Thor.

"Da solo?"disse lei.

"No,mettendo insieme una squadra."disse Thor "Saremo io,te e il bestione."

"NO,NON SQUADRA!"disse Hulk "SOLO HULK!"

"Siamo io e te."disse Thor.

"Io direi più tu da solo."disse Valchiria.

"Aspetta,le Valchirie sono una leggenda."disse Thor "Accompagnano coloro che sono caduti in battaglia nel Valhalla e hanno giurato di difendere il trono."

"Non mi faccio coinvolgere in un'altra lite famigliare con la famiglia di Odino."disse Valchiria.

"Che vuoi dire?"disse Thor.

"La figlia di Loki."disse Valchiria "Il potere di Hela proviene da Asgard esattamente come il tuo.

Quando superò il controllo di Odino,scatenò una guerra e massacrò tutti nel palazzo,tentò di uccidere te da neonato e cercò di prendersi il trono.

Quando lei cercò di fuggire da Hel,lui inviò le Valchirie per combatterla.

Io sono viva per miracolo.

L'ho già affrontata una volta,quando credevo ne trono.

Il prezzo è stato alto.

Questo è un problema di Asgard.

Il trono,i segreti,questa farsa dorata."

Lei provò ad andare,ma lui la afferrò.

Lei colpì il suo braccio con quello sinistro,prese il pugnale con il destro e glie lo mise vicino al viso"Non prenderti confidenza."

"Concordo."disse Thor che le abbassò il pugnale,ma lei ne prese un altro e gli mise la mano sinistra vicino alla gola "Qui non si tratta della corona.

Si tratta del popolo.

Sta morendo il tuo popolo."

"Lascia perdere."disse lei che lo spinse "Io l'ho fatto."

"Ok."disse Thor.

"Ok?"disse Valchiria.

"Va bene."disse Thor "Grazie."

"Per cosa?"disse lei.

Thor alzò la mano destra e mostrò dell'energia gialla "Grazie per un pezzo della tua anima."

Thor mise la mano sul collo e il simbolo svanì "Bene come vuoi,tu resta pure qui e schiavizza la gente per quel dio esaltato,continua a bere a nasconderti,ma io..."

Thor ricevette la palla di metallo da Hulk "Io correrò incontro ai miei nemici e non lontano da loro."

Thor lanciò la palla contro il vetro,ma l'oggetto rimbalzò e lo colpì alla testa.

Il dio si rialzò "Perché questo fanno gli eroi."

Thor corse verso la finestra e la sfondò saltando,strusciò contro il palazzo accanto e spiccò un altro salto atterrando nella discarica.

"Amico resta!"disse Hulk.

Thor corse nell'aereo e andò ad un pannello appoggiandoci sopra la mano.

Una voce femminile parlò nel mezzo "Identificazione richiesta."

"Thor."disse il dio sorridendo.

"Accesso negato."disse la voce.

"Thor,figlio di Odino."disse Thor.

"Accesso negato."disse la voce.

"Dio del tuono."disse Thor.

"Accesso negato."disse

"Avenger più forte."disse Thor.

"Accesso negato."disse la voce.

"Avengers più forte."disse Thor.

"Accesso negato."disse la voce.

"Maledetto Stark."disse Thor "Miliardario playboy,filantropo."

"Accesso consentito."disse la voce.

Hulk strappò la parte posteriore della navetta "AMICO RESTA!"

"NO!"disse Thor "NO!

NO!"

Hulk entrò piegando il soffitto del mezzo con la schiena.

"FERMO!"disse Thor.

"RESTA!"disse Hulk.

"FERMO,STAI ROMPENDO TUTTO!"disse Thor che premette un pulsante che fece apparire un ologramma di Natasha.

"Ottimo lavoro bel fusto."disse Natasha "Non possiamo dire dove sei diretto,ma sei troppo alto e veloce.

Ora devi far tornare indietro quest'aereo.

Non posso rilevarti in modalità invisibile,perciò devi darmi una mano."

Hulk iniziò a muovere la testa da una parte e dall'altra,poi si diede un destro al mento,un secondo destro e un sinistro,poi andò a sbattere contro la parte destra del mezzo devastandola e urlando,poi sbatté contro la sinistra,sbatté contro l'altra parete,mettendosi le mani sulle tempie,poi andò contro la seconda parete,urlando "NO!

NO BANNER!"

Hulk cadde in ginocchio e si trasformò in Banner.

"Banner."disse Thor che lo soccorse "Stai bene?"

"Thor."disse Banner"Oh,Natasha?"

"Oh,Nat sta bene."disse Thor "Ne sono sicuro."

"E che mi dici di Sokovia?"disse Banner.

"Sokovia?"disse Thor.

"La città,l'abbiamo salvata?"disse Banner.

"Banner ascolta,Sokovia,Ultron..."disse Thor "È stato tutto 2 anni fa."

"Che stai dicendo?"disse Banner"Sono stato Hulk per 2 anni?"

"Temo proprio di si."disse Thor.

Banner si guardò addosso e vide l'enorme asciugamano e anche una collana di sassi.

"Non è possibile."disse Banner che si avvicinò al pannello e ci mise sopra la mano.

"Identificazione richiesta."disse la voce.

"Banner."disse lui.

"Benvenuto,Avengers più forte."disse la voce.

Thor accorse "Cosa?!"

"Diario di bordo."disse Banner.

Apparve un'immagine che mostrava Hulk che si aggrappava alle pareti del mezzo.

"Thor,dove siamo?"disse Banner.

"A proposito di questo..."disse Thor.

"Attenzione,il mio amato campione risulta scomparso."disse il Gran Maestro che apparve con un ologramma gigantesco davanti ad un grattacielo "Riversatevi in strada,onorate il mio campione."

"Quello chi è?"disse Banner.

"La divinità che gestisce il posto."disse Thor "Per un po' hai vissuto a casa sua."

"Davvero?"disse Banner.

"Si,sono successe tante cose,io e te abbiamo combattuto."disse Thor.

"Ho vinto io?"disse Banner.

"No,ho vinto io."disse Thor "Facile."

"Mi sembra strano."disse Banner.

"Pare che quel vergognosamente seduttivo zio del tuono,se lo sia portato via."disse il Gran Maestro.

"Seduttivo dio del tuono."disse Thor irato "Dobbiamo muoverci."

Banner iniziò a sentirsi male "Si mette male.

Qui si mette molto,molto male."

Thor frugò tra i vestiti e trovò quelli di Stark,che comprendevano un completo nero.

"Thor..."disse Banner "Sto avendo un attacco di panico."

"No,no,no."disse Thor "Niente panico.

Non c'è niente di strano.

Sei qui,nel tuo jet,in compagnia di un Elementale,sei su un pianeta alieno comandato da un'altra divinità più potente di me.

Un antico dell'Universo per l'esattezza.

Che c'è di strano?"

"Sono i vestiti di Tony."disse Banner "Anche lui è qui?"
"No,non è qui."disse Thor che lo accompagnò verso l'uscita "Ma tu sta calmo,ok?

Valchiria e Loki furono condotti in un'immensa sala con il pavimento che sembrava uno specchio e le pareti erano rossastre.

Venivano scortati dalle guardie.

Davanti a loro c'era il Gran Maestro,sospeso a mezz'aria e con i corpo fatto di energia gialla e con lo scheletro visibile.

Dietro di lui c'erano altri soldati.

"Sono in collera."disse il Gran Maestro "Sono molto in collera.

E sapete chi incolpo?"

"Gran Maestro..."disse Loki.

"Ehi!"disse il Gran Maestro "Non interrompermi."

"Li uccida subito."disse la sua assistente.

"Lui mi ha interrotto,non è un reato capitale."disse il Gran Maestro "Dov'ero?

Il mio prezioso campione risulta scomparso ed è a causa dello zio del tuono.

È tutta colpa sua.

Di tuo fratello.

Qualunque sia la storia,adottato o complicato,sono sicuro che c'è un grande passato.

E ci sei di mezzo anche tu,donna,dato che era il tuo contendente."

"Mio caro amico,se mi concederai 12 ore te li riporterò entrambi."disse Loki.

"Io posso farlo in 2."disse Valchiria.

"Io posso farlo in una."disse Loki.

"Fermiamoci qui."disse il Gran Maestro "Sapete mi ero svegliato questa mattina con la voglia di una pubblica esecuzione,ma,per ora,mi limiterò a vedere chi arriva prima.

Perciò si dia inizio alla caccia."

Loki e Valchiria camminarono per i corridoi.

"Cosa hai fatto?"disse Loki.

"Non devo rispondere a te,Kiwi."disse Valchiria.

Loki le afferrò il braccio destro "Mi chiamo Loki e sono un dio."

Lei colpì il suo braccio son il sinistro,Loki provò ad afferrarle la stessa mano con il destro,ma lei gli colpì il braccio e gli diede un colpo alla testa.

Loki materializzò un pugnale "Perché hai aiutato mio fratello a fuggire con quell'ebete verde?"

Valchiria perse un pugnale "Io non aiuto nessuno."

Lui mise in avanti il braccio destro,ma lei lo colpì con l'avambraccio,poi utilizzò l'altro pugnale,ma lei evitò e sferrò un colpo ruotando su se stessa,ma Loki evitò e girò su se stesso anche lui,lei parò il braccio sinistro con l'avambraccio sinistro e lo afferrò anche con il destro,facendo piegare Loki in avanti.

Lui le prese la mano destra ed allungò il braccio sul suo fianco,vedendo il simbolo sulla pelle.

"Sei un Valchiria."disse Loki che le tolse il pugnale,poi lei ruotò su se stessa,piegandosi,per evitare il colpo e gli diede un pugno al volto seguito da un calcio alla pancia che lo mandò contro un muro.

"Non eravate morte in modo raccapricciante?"disse Loki e le mise la mano destra sulla fronte.

In quel momento Valchiria vide il passato.

FLASHBACK

Hela era nel reame di Hel,tra le rocce nere e la nebbia,era sospesa a mezz'aria e dal suo corpo uscivano decine e decine di spade.

In alto,tra le nuvole orribili di Hel,c'era una spaccatura arancione da cui uscivano decine di cavalli alati bianchi con sopra le Valchirie.

Indossavano tutte una corazza medievale bianca,con una spada azzurra e avevano un mantello azzurro.

Tra di esse c'era anche la donna.

Poco dopo tutti i cavalli e le guerriere caddero a terra.

Hela camminò tra i cadaveri e continuò a lanciare le spade sulle ultime.

Una valchiria bionda afferrò quella abbronzata e la gettò a terra,mentre una spada le trafiggeva il petto da dietro.

FINE FLASHBACK

Valchiria cadde a terra,diede un calcio a Loki,gli saltò addosso e gli sferrò un pugno al viso.

Thor accompagnava Banner ripetendogli che il Sole stava calando.

Banner si sedette su uno scalino "Non dovremmo essere qui.

La smetti con questa cantilena?"

"Voglio solo che tu stia calmo."disse Thor.

"Calmo?"disse Banner "Mi trovo su un pianeta alieno."

"È solo un pianeta."disse Thor "Sei già stato su un pianeta."

"Si,uno!"disse Banner.

"Beh,ora sei stato su 2,è una cosa buona."disse Thor "Una nuova esperienza."

"Ecco perché il mio cervello non gestisce le informazioni."disse Banner"È tutto diverso questa volta.

In passato avevo la sensazione che avessimo tutti e 2 una mano sul volante,ma stavolta era come se Hulk avesse le chiavi della macchina e io fossi chiuso nel bagagliaio."

"Ma ora sei tornato,è questo che importa."disse Thor.

"No,non è questo che importa."disse Banner "Sto dicendo che se diventassi ancora Hulk,Banner potrebbe non tornare più e sono bloccato su un pianeta che sembra fatto apposta per irritarmi."

"Non siamo bloccati,ritorneremo a casa."disse Thor "Troverò un modo."

"Grazie."disse Banner.

"Non a casa tua però,ad Asgard."disse Thor "A casa mia."

"Cosa?"disse Banner.

"Ascolta,il mio popolo è in grande pericolo e noi dobbiamo combattere un essere che controlla una dimensione dove vanno le anime dei vichinghi che muoiono senza essere ne onorati e che,si da il caso,sia la figlia di Loki."disse Thor.

"Ok,è una cosa sbagliata su diversi livelli."disse Banner "Non voglio combattere contro tua nipote.

Questo è un problema familiare."

"No,è un essere malvagio."disse Thor.

"Non mi interessa che cosa sia,io non voglio più combattere."disse Banner"Basta,sono stufo."

"Perché?"disse Thor.

"L'ho appena detto."disse Banner "Se mi trasformerò di nuovo in Hulk non tornerò mia più indietro."

"No,sto mettendo insieme una squadra."disse Thor "Hulk è il fuoco."

"Aspetta,mi stai usando per arrivare a Hulk?"disse Banner "Che schifoso."

"Cosa?"disse Thor "No,io neanche lo sopporto Hulk,lui è sempre...spacca,spacca,spacca.

Io preferisco te."

"Grazie."disse Banner.

"Ma se devo essere sincero,quando si tratta di combattere esseri malvagi,lui è molto potente."disse Thor.

"Ecco,lo sapevo."disse Banner "Si,anche Banner è potente.

Quanti dottorati ha Hulk?

0.

Quanti ne ha Banner?

7."

"Va bene."disse Thor "Non devi combattere nessuno,ma siamo in pericolo quindi dobbiamo muoverci."

"Un momento..."disse Banner "Chi sono le anime disonorate?"

"I vichinghi che...invece di morire in battaglia,muoiono per malattia o vecchiaia o altro..."disse Thor.

"Ma che cazzo...?"disse Banner.

"Si lo so."disse Thor "Abbiamo messo male le regole delle dimensioni."

"Siete disgustosi."disse Banner.

Thor si mise un lungo lenzuolo addosso "Devo travestirmi,sono un fuggitivo."

"Anche io?"disse Banner.

"Sarai tu il travestimento."disse Thor.

"Sarò Tony Stark"disse Banner che si mise gli occhiali.

"No,tu sei Bruce,Bruce Banner."disse Thor.

"Perché mi hai fatto vestire da Tony?"disse Banner.

"Perché eri nudo."disse Thor.

"Ok,te lo concedo."disse Banner.

"Perché sei così strano?"disse Thor.

"Forse il fatto che sono rimasto intrappolato dentro un mostro mi ha reso un po' strano."disse Banner irato.

"Ok,tutto bene."disse Thor che iniziò a camminare "Ora ce ne andremo ad Asgard e non dovrai mai più pensare ad Hulk."

Iniziarono a camminare in una strada che era piena di gente che festeggiava Hulk.

"Si mette male."disse Thor e Banner si beccò della polvere verde in faccia.

Valchiria gli apparve davanti.

"Ciao."disse Thor.

"Ciao."disse Valchiria.

"Che ci fai qui?"disse Thor.

"Tu che ci fai qui?"disse Valchiria "Non eri andato via?"
"Ho avuto un piccolo problema."disse Thor.

"Chi sarebbe il..."disse Valchiria.

"Il mio travestimento."disse Thor.

"Venite."disse lei.

"Che sono quei cosi che ha sugli occhi?"disse Banner vedendo le linee bianche verticali sugli occhi di Valchiria "Sono le persone che ha ucciso?"

I 2 andarono in un palazzo ed entrarono in un corridoio vuoto.

"Ma chi è questo?"disse Valchiria.

"Un amico."disse Thor.

"Ho la sensazione di conoscerti."disse lei.

"Anch'io ho la stessa sensazione."disse Banner.

"Sono stata per anni nella nebbia dell'oltretomba."disse Valchiria "Volevo dimenticare il passato.

Sakaar sembrava il posto giusto dove vivere,dimenticare e bere."

"Io infatti pensavo che bevi troppo."disse Thor.

"Non intendo smettere di bere."disse Valchiria "Ne dimenticare.

Quindi se devo morire,preferisco...morire trafiggendo il cuore di quella megera con la mia spada."

"Bene,si."disse Thor.

"Sto dicendo che...farò parte della squadra."disse Valchiria "Ha un nome?"

"Revengers."disse Thor.

"Revengers?"disse lei.

"Perché io mi sto vendicando,tu ti vuoi vendicare e tu..."disse Thor.

"Io sono indeciso al momento."disse Hulk.

"In più ho un offerta di pace per voi."disse Valchiria.

Lei li condusse in una stanza dove c'era Loki legato.

"Sorpresa."disse Loki e Thor gli tirò in testa in bicchiere di metallo.

"Ahi."disse Loki.

"Per sicurezza."disse Thor.

"Ciao,Bruce."disse Loki.

"Allora l'ultima volta che ti ho visto cercavi di uccidere tutti."disse Banner"Che progetti hai adesso?"

"Variano di secondo il secondo."disse Loki.

"Quella è una spada del drago."disse Thor che guardò la spada di Valchiria "La leggendaria spada delle Valchirie con la lama blu."

"Allora,Sakaar e Asgard distano 2 sistemi."disse Valchiria "La via migliore è un cunicolo spaziotemporale fuori dalla città,ci riformiamo su Xandar e arriveremo su Asgard tra...18 mesi."

"No."disse Thor che indicò il portale enorme da cui usciva fumo rosso e luce verde "Noi attraverseremo quello li."

"L'Ano del Diavolo?"disse Valchiria.

"Ano?"disse Banner "L'ano di chi?"

"Chiariamo che non sapevo il nome quando l'ho scelto."disse Thor.

"Sembra una stella a neutroni collassata in un ponte spazio temporale."disse Banner.

"Ci occorrerebbe una navicella particolare."disse Valchiria "La mia non reggerebbe."

"Ne occorrerebbe una che non si sbricioli una volta entrati."disse Thor.

"E che possa funzionare anche senza il computer di bordo."disse Banner.

"Bene,si va a morire!"disse Valchiria "Valhalla sto arrivando!"

"Ehi,io ti conosco."disse Banner.

"Ma lo sai,anche io."disse Valchiria ridendo "È strano."

"Che ne dici?"disse Thor "Lasciamo il pianeta alieno,diretti verso la città delle divinità,attraverso un portale cosmico.

Questa si che è un'impresa."

"Ci sto."disse Banner.

"Ci sono un paio di navicelle a caso nostro."disse Valchiria che beveva "Modelli di primissima scelta."

"Non vorrei interrompere..."disse Loki e Valchiria tirò la bottiglia sul muro dietro di lui "Il Gran Maestro ha una gran quantità di navicelle,potrebbe darsi che io abbia i codici d'accesso al suo sistema di sicurezza."

"E all'improvviso hai l'urgenza di fare la cosa giusta."disse Valchiria.

"Neanche per sogno."disse Loki "Ho esaurito le mie carte con il Gran Maestro e in cambio dei codici e dell'accesso alla navicella vi chiedo solo un passaggio sicuro.

Attraverso l'Ano."

"Stai dicendo che sei in grado di accedere senza farti scoprire."disse Thor.

"Si,fratello."disse Loki "È così."

"Va bene,vorrei darvi una piccola informazione."disse Banner "Non più di 2 minuti fa stavo parlando con lui ed era pronto a fare fuori 1 di noi."

"Ha provato ad uccidermi."disse Valchiria "Non che la morte sia una stanza buia per me."

"Ha provato ad uccidere anche me,in parecchie occasioni."disse Thor "Una volta,da bambini,si trasformò in un serpente e lui sa che adoro i serpenti.

Quando lo presi in mano per ammirarlo si ritrasformò in se stesso e mi pugnalò.

Avevamo 8 anni."

Tutti lo guardarono.

"Per rubare una navicella,dobbiamo far allontanare le guardie dal palazzo."disse Valchiria.

"Perché non sguinzagliare il bestione?"disse Loki e Thor gli fece cenno di fare silenzio.

"Avete un bestione?"disse Valchiria sorridendo.

"No,non c'è nessun bestione."disse Thor "Parla solo a vanvera."

"Esatto."disse Banner.

"Daremo inizio ad una rivoluzione."disse Thor.

"Rivoluzione?"disse Banner.

"Te lo spiego dopo."disse Thor.

"Senti,chi è lui?"disse Valchiria.

"Te lo spiego dopo."disse Thor.

"Chi sono coloro che siedono al di sopra tra le ombre?"disse Loki e Valchiria spalancò gli occhi.

"Chi?"disse Banner.

"Non devi mai menzionarli."disse Valchiria "Mai."

"Tu ne sai qualcosa?"disse Thor "Perché mio padre li ha menzionati."

"Odino te ne ha parlato?"disse Valchiria "Mi stupisce molto.

Non ne posso parlare e tu non devi pensarci e non devi nominarli."

La porta della stanza dove era rinchiuso Korg esplose ed entrò Valchiria.

"Sto cercando Korg."disse Valchiria.

"Chi lo cerca?"disse Korg.

"La dea Valchiria."disse Valchiria "Lo zio del tuono manda i suoi saluti."

Lei gli diede un cannone.

"La rivoluzione ha inizio."disse Korg.

Il Gran Maestro camminava per il palazzo con la sua assistente e aveva le mani piene di energia gialla "Rivoluzione?

Come è possibile?"

"Non lo so,ma i prigionieri sono liberi."disse lei.

Il Gran Maestro divenne un uomo di energia gialla,di cui si vedeva lo scheletro e aveva i capelli in fiamme "Li distruggerò."

Loki stava cercando di aprire una porta digitando dei codici.

"Usa la magia,no?"disse Thor.

"Non ne ho bisogno."disse Loki.

"Senti,noi 2 dovremmo parlare."disse Thor.

"Disapprovo."disse Loki "Comunicare apertamente non è mai stato il nostro forte."

La porta si apr uscirono.

"Mi si è aperto un mondo da quando abbiamo parlato l'ultima volta."disse Thor che guardò il soldati in lontananza "Salve."

"Ciao."disse Loki.

Thor lanciò i fulmini dalle mani e Loki dei raggi verdi dagli occhi e ne uccisero una decina.

Continuarono ad avanzare,fino a che non furono tutti morti,poi Loki iniziò ad aprire un'altra porta.

"Odino ci ha uniti."disse Loki "Buffo che la sua morte ci separi.

È come se fossimo strani.

2 figli della corona alla deriva."

Un soldato si avvicinò con il fucile,Thor gli colpi l'arma,mandandola verso terra e il raggio uscito dalla pistola mandò l'alieno sul soffitto.

"Pensavo che non volessi parlarne."disse Thor.

"Il punto è questo."disse Lok salirono in ascensore.

"Credo sia meglio che io resti a Sakaar."disse Loki.

"È proprio quello che stavo pensando."disse Thor.

"Mi hai appena dato ragione?"disse Loki.

"Questo posto è perfetto per te."disse Thor "È barbaro,caotico,senza legge.

Te la caveresti alla grande."

"Mi ritieni così insignificante?"disse Loki.

"Loki,io avevo una grande stima di te."disse Thor "Pensavo che avremmo combattuto fianco a fianco in eterno,ma alla fine tu sei tu e io sono io.

Magari c'è ancora del buono in te,ma...ad essere sinceri...le nostre strade si sono divise molto tempo fa."

"Si."disse Loki "Probabilmente sarebbe meglio non rivederci più."

"È quello che hai sempre voluto,no?"disse Thor "Ehi,facciamo chiamate aiuto?"

"Cosa?"disse Loki.

"Chiamate aiuto."disse Thor.

"No."disse Loki.

"Ti piace tanto."disse Thor.

"Lo odio."disse Loki.

"È fantastico."disse Thor.

"È orribile."disse Loki.

"È astuto."disse Thor.

"È disonorevole."disse Loki.

"Hai un piano migliore?"disse Thor.

"No."disse Loki.

"Allora lo faremo."disse Thor.

"Non faremo chiamate aiuto."disse Loki.

Le porte dell'ascensore si aprirono e Loki aveva il braccio destro intorno al collo di Thor e fingeva di sentirsi male.

"Chiamate aiuto!"disse Thor alle guardie"Mio fratello sta morendo!

Chiamate aiuto!"

Thor lo lanciò contro le guardie e Loki si illumino di luce verde e li polverizzò atterrandogli contro.

"Un classico."disse Thor e Loki si rialzò.

"Insopportabile."disse Loki "È umiliante."

"Beh,per me non lo è."disse Thor "Qual'è la navicella che dovevamo prendere?"

"Quella li."disse Loki indicandola.

Mentre camminarono,Loki creò un illusione di se stesso che continuò a camminare accanto a Thor,mentre il vero Loki corse alle sue spalle.

"Anche se ho la sensazione che non farà molta differenza."disse Loki.

Thor si fermò a guardarlo "Loki,togli l'illusione."

La visione sparì e Thor lo trovò alcuni metri più indietro.

"So,di averti tradito spesso,ma questa volta non è niente di personale."disse Loki "La ricompensa per la tua cattura mi permetterà una vita agiata."

"Non sei per i sentimenti."disse Thor.

"Sono poco elettrizzanti."disse Loki.

Thor allungò la mano verso di lui e provocò un fulmine colpendolo e facendolo finire a terra.

Il dio del tuono si avvicinò e si chinò "Oh,sembra doloroso.

Ah,caro fratello,stai diventando prevedibile.

Ogni volta io mi fido di te,ogni volta tu mi tradisci.

È un circolo vizioso.

Vedi,la vita significa crescere,cambiamenti,ma tu sembra che voglia restare lo stesso sempre.

Quello che vorrei che capissi è che tu continuerai ad essere il dio dell'inganno,ma potresti essere di più.

Questa volta resti qui.

Comunque abbiamo tutti dei posti dove andare,quindi buona fortuna."

Thor salì sul mezzo si mise a pilotare "Ce la poso fare."

Apparve l'ologramma del Gran Maestro "Lo zio del tuono ha rubato la mia navicella è il mio campione preferito.

Alzatevi in cielo,riportatelo a terra.

Non fategli lasciare il pianeta."

Le astronavi iniziarono a fare fuoco,ma la navicella di Thor aveva lo scudo,poi un'altra navicella iniziò a fare fuoco sulla seconda e la distrusse.

"Bel colpo."disse Banner.

"Grazie disse Valchiria "Apri i portelloni."

Thor aprì i portelloni sotto la sua navicella e Valchiria quelli sopra la sua navicella.

"Spero che tu sia più tosto di quanto sembri."disse Valchiria.

"Perché?"disse Banner e il suo sedile uscì dal mezzo e finì in quello di Thor.

Un'altra navicella iniziò a fare fuoco.

"Non dovremmo rispondere al fuoco?"disse Banner.

"Si."disse Thor "Dove solo le armi?"
"Non ci sono armi."disse Valchiria "Il Gran Maestro la usa per divertimento o per le orge."

"Ha detto che il Gran Maestro la usa per le orge?!"disse Banner.

"Si,non toccare niente."disse Thor.

Valchiria uscì dal suo mezzo che fu distrutto e si lanciò su quello di Thor.

Altre astronavi iniziarono a fare fuoco.

"Vieni dentro!"disse Thor.

"Un secondino!"disse lei che spiccò un salto e fece un grosso taglio sulla parte superiore della nave con la spada,poi saltò sulla seconda.

"Dovrei darle una mano."disse Thor "Tieni, prendi i comandi.

"No,non so pilotare."disse Banner che fu messo al posto di guida.

"Sei un mortale di scienza,ci riuscirai."disse Thor"Usa uno dei dottorati."

"NESSUNO È PER PILOTARE LE NAVICELLE SPAZIALI ALIENE!"urlò Banner.

Thor saltò su un'altra astronave e ne staccò un pezzo,mandandolo dentro i propulsori.

Le astronavi stavano ormai uscendo dalla città e sorvolavano la discarica.

Valchiria girò una delle mitragliatrici del mezzo e la usò per distruggere alcune delle navette che li inseguivano.

Thor cominciò a colpire pesantemente il tettò di un'altra astronave facendola a pezzi, strappò il tetto della cabina di pilotaggio di una delle astronavi e gettò fuori il pilota.

Valchiria lo raggiunse e ,allungando la mano,fece si che l'astronave li portasse sotto quella di Banner,poi i 2 dei saltarono nel mezzo.

"Stiamo per raggiungere l'Ano del Diavolo."disse Banner.

La navicella entrò nel vortice e scomparve dal pianeta.

Ad Asgard,Skurge aveva fatto radunare diversi dei in una piazza.

Dietro di lui c'era Hela che aveva alle spalle il lupo gigante che era sdraiato.

I morti circondavano la zona.

Hela aveva il copricapo.

La testa era coperta da un costume aderente nero.

Il cranio era scoperto fino a metà della fronte,ma c'erano 2 punte aderenti alla pelle che andavano verso il basso e altre 2 aderenti,che dai lati della fronte andavano verso il centro.

Al posto delle orecchie c'erano 2 corna che andavano verso l'esterno e verso il basso,oltre che una a destra a l'altra a sinistra.

Le corna erano sottili e lunghe.

La parte iniziale andava lentamente verso il basso,anche se già dall'inizio erano puntate all'esterno.

Arrivate all'altezza della mascella formavano una punta rivolta verso il basso e curve nella parte che andava verso l'esterno,poi le corna andavano leggermente verso l'alto e sempre verso l'esterno,poi si piegavano verso l'alto,superavano la testa e si piegavano verso l'esterno leggermente.

La parte iniziale,seppur sottile era larga,poi si restringeva.

Dietro queste ve ne erano altre 2,rivolte verso l'esterno e più lunghe delle altre,che inizialmente andavano verso l'esterno,poi si curvavano verso l'alto e superavano tutte le altre.

Poco sopra queste 2 corna,ne partivano altre 2 che andavano verso l'esterno quasi in linea dritta,poi c'era una punta e poi si curvavano verso l'alto leggerissimamente,formando una lunga punta,poco ricurva, che di poco superava le spalle.

Sopra queste ce n'erano altre 2 che partivano andando verso l'alto ad angolo di 30 gradi,poi ,arrivate alla stessa distanza delle spalle dalla testa, andavano immediatamente verso l'interno e verso l'alto.

Sopra ancora,quasi al centro della testa, ce n'erano altre 2 che andavano verso l'esterno e dopo aver superato al testa si piegavano bruscamente verso l'interno e verso l'alto.

Gli occhi di Hela erano bianchi,con delle cataratte e le palpebre erano nere.

Indossava la tuta aderente nera,con le linee verdi e aveva il mantello verde.

"Asgardiani."disse Skurge "Qualche anima incauta ha rubato la spada del Bifrost.

Diteci dov'è o ci saranno conseguenze."

Skurge guardò Hela,poi si rivolse a loro "Molto gravi.

Quindi?"

Hela scese qualche gradino e indicò con la mano una ragazza con i capelli biondi"Tu."

I morti la andarono a prendere e la fecero mettere in ginocchio.

Skurge si avvicinò,ma si bloccò.

"Allora?"disse Hela avvicinandosi "Esecutore?"

Skurge stava per tagliarle la testa,ma un altro si mosse.

"NO!"urlo un dio "Io so dov'è la spada."

La navicella uscì dal portale nello spazio e si avvicinò ad Asgard.

"Non avrei mai pensato di tornare."disse Valchiria.

"Io me la immaginavo diversa."disse Banner "Non che sia brutta,ma sta bruciando."

"Il radar percepisce energia ectoplasmatica oltre le montagne."disse Valchiria"È lei."

"Va bene,lasciami al palazzo."disse Thor "Così la distraggo."

"Come?"disse Valchiria "Facendoti uccidere?"

"Le persone laggiù sono più importanti."disse Thor "Mentre io mi occupo di Hela,voi 2 portate tutti via da Asgard."

"Asgard."disse Heimdal nella grotta "È qui."

Hela era oltre il burrone che la separava dalla porta.

Thor entrò nel palazzo e vide il soffitto con i ritratti di Hela.

La dea della morte lanciò dei pali di metallo nero sulle pareti di roccia intorno alla porta,da entrambi i lati,poi li fece tornare indietro,facendo crollare la parete.

La porta cadde e formò un ponte tra la parte dove si trovava lei e l'altra.

Hela e Skurge entrarono,ma non trovarono nessuno.

"Sono fuggiti."disse Skurge.

"Non importa."disse Hela "Li troveremo.

Ricorda,la distruzione delle loro spoglie fisiche non mi interessa.

Io voglio le loro anime.

Qui su Asgard ho il controllo di ogni cosa,incluse le piante e il terreno."

Heimdal conduceva la gente verso il ponte di cristallo.

Thor si sedette sul trono,prese la lancia di Odino e iniziò a battere sul suolo,mentre Valchiria aveva indossato la corazza di metallo medievale e era sulla navetta con Banner e aveva anche il mantello blu.

Hela e Skurge sentirono i tronfi provocati dalla lancia.

Hela arrivò nel palazzo e fece scomparire l'elmo.

"Nipote."disse Thor.

"Sei ancora vivo."disse Hela.

"Carini i cambiamenti che hai fatto."disse Thor "Hai ridecorato."

"Se non sbaglio la soluzione di tuo padre,per ogni problema,era nascondere tutto."disse Hela.

"Oppure esiliare."disse Thor.

"Non era poi così male."disse Hela.

"Regnare sulle anime dei disonorati non era male?"disse Thor.

"È ciò che sono."disse Hela "È ciò che faccio."

"Ti aveva detto che eri degna,vero?"disse Thor "Anche a me."

"Vedi?"disse Hela "Tu non l'hai conosciuto bene.

Non al suo meglio.

Odino e io abbiamo inondato intere civiltà di lacrime e sangue.

Secondo te da dove è venuto tutto quest'oro?

Poi,un giorno,ha deciso di diventare un re benevolo.

Di promuovere la pace,proteggere la vita.

Di avere te."

"Capisco che tu sia arrabbiata e tu sei mia nipote,tecnicamente puoi rivendicare il trono."disse Thor"E credimi,preferirei che regnasse qualcun altro,ma non puoi essere tu.

Tu sei...la peggiore."

Hela mise la mani tra i capelli materializzando l'elmo nero.

Il suo copricapo ora copriva la fronte e aveva le 2 linee sotto gli occhi.

Al posto delle orecchie c'erano 2 corna che andavano verso l'esterno e verso il basso,oltre che una a destra a l'altra a sinistra.

Le corna erano sottili e lunghe.

La parte iniziale andava lentamente verso il basso,anche se già dall'inizio erano puntate all'esterno.

Arrivate all'altezza della mascella formavano una punta rivolta verso il basso e curva nella parte che andava verso l'esterno,poi le corna andavano leggermente verso l'alto e sempre verso l'esterno,poi si piegavano verso l'alto,superavano la testa e si piegavano verso l'esterno leggermente.

Le corna tentacolari erano nere.

La parte iniziale,seppur sottile era larga,poi si restringeva.

Poco sopra queste 2 corna,ne partivano altre 2 che andavano verso l'esterno quasi in linea dritta,poi c'era una punta e poi si curvavano verso l'alto leggerissimamente,formando una lunga punta,poco ricurva, che di poco superava le spalle.

Sopra queste ce n'erano altre 2 che partivano andando verso l'alto ad angolo di 30 gradi,poi arrivate alla stessa distanza delle spalle dalla testa andavano immediatamente verso l'interno e verso l'alto.

Sopra ancora,quasi al centro della testa, ce n'erano altre 2 che andavano verso l'esterno e dopo aver superato al testa si piegavano bruscamente verso l'interno e verso l'alto.

Per un istante lo scheletro di Hela fu visibile attraverso la pelle e aveva 2 luci azzurre nelle orbite vuote.

"Forza,alzati."disse Hela "Quel posto è mio."

Thor si alzò e scese le scale "Mio padre mi ha detto che un re saggio non cerca mai la guerra."

"Ma deve essere sempre pronto quando arriva."disse Hela.

I 2 corsero uno contro l'altro e Hela spiccò un salto,materializzando la spada nera.

Heimfal fece cenno agli dei di fermarsi,vedendo il lupo gigante davanti alla sfera d'oro e dietro di lui c'erano anche i morti viventi.

"Indietro!"disse Heimdal che si accorse che Skurge era dall'altra parte con altri morti.

Il lupo iniziò a correre,ma Valchiria utilizzò la mitragliatrice della navetta per colpirlo.

Thor spiccò un salto e trafisse il petto di Hela con la lancia,che ad ogni colpo illuminava la punta di energia arancione.

Il dio estrasse la lancia,ma la ferita si chiuse subito,come anche il vestito.

Thor le diede un colpo con l'asta alla testa,spezzandole alcune corna nere,poi cercò di colpirla alle gambe,ma lei spiccò un salto e ruotò in aria,cosa che fece anche Thor dopo aver colpito il pavimento e atterrando cercò di colpirla,ma lei si riparò con l'avambraccio destro e afferrò la lancia,spingendola via.

L'arma si conficcò nel suolo,poi Thor tentò di trafiggerla,ma Hela incrociò entrambe le braccia e parò il colpo.

Thor tentò di nuovo,ma Hela mandò la lancia verso l'esterno a sinistra con l'avambraccio destro,poi afferrò l'arma e la fece ruotare,bloccando le braccia di Thor,mentre le corna si ricostruivano.

"Vuoi la verità?"disse Hela "Mi aspettavo di meglio."

Hela prese la lancia e la girò nella direzione opposta,scagliando Thor in aria,facendolo girare su se stesso diverse volte e separandolo dall'arma.

"HEIMDAL!"urlò Skurge "La spada!"

I morti iniziarono a correre verso di loro.

Thor fu afferrato alla gola e spinto contro una parete,poi sollevato da terra.

"Ecco la differenza tra noi 2,io sono la figlia di Loki,la prima erede al trono,la divinità dell'oltretomba,la salvatrice di Asgard e tu niente."disse Hela che lo gettò a terra.

Thor si rialzò,Hela materializzò una spada nella mano destra,Thor bloccò il braccio con l'avambraccio sinistro e lo colpì con il destro,poi evitò la spada di Hela,piegandosi a sinistra e le diede un pugno al viso e uno al fianco,poi stava per colpirla di nuovo,me lei evitò e gli fece un taglio sulla pancia andando dietro di lui.

"È così evidente che anche un cieco potrebbe vederlo."disse Hela che gli fece un taglio sull'occhio destro,quando Thor si voltò "Adesso mi ricordi Odino."

I morti avanzavano uccidendo gli dei,mentre il lupo immenso,infastidito dai colpi,iniziò a correre.

"Quello stupido cane non muore!"disse Valchiria.

Banner si alzò "Ci penso io.

Ora vedrai chi sono."

Banner si gettò di sotto e si sfracellò sul ponte,facendo fermare il lupo che lo annusò,poi riprese a correre.

Heimdal si stava preparando a colpirlo,ma Hulk lo afferrò per la coda e lo lanciò dalla parte opposta del ponte.

Il lupo gli corse contro, lo azzann caddero dal ponte.

I morti salirono sulla navetta e la fecero oscillare.

Hela portò Thor su un balcone e gli afferrò i capelli con la mano destra per farlo guardare oltre la ringhiera "Vedi?

Nessuno va da nessuna parte.

Avrò quella spada anche a costo di ucciderli tutti,uno ad uno."

I morti avanzarono uccidendo gli dei e l'astronave di Valchiria cadde sul ponte.

Heimdal colpì uno dei morti,ma un altro gli fece un taglio su una gamba e lo fece crollare su un ginocchio.

Lui parò il colpo di un secondo scheletro e poi li tagliò in 2 con lo spadone,ma si prese un calcio da un terzo e finì a terra.

Il morto fu colpito alla schiena dal cannone di Korg che arrivò con Miek.

"Ehi,amico."disse Korg "Sono Korg,lui è Miek.

Ora saltiamo su quella navicella e ce la svignamo da questo luogo maledetto.

Vieni con noi?"

In quel momento arrivò un'astronave con un'apertura e Loki su di essa.

Il dio aveva una placca di metallo sulla fronte da cui partivano le corna ricurve.

"IL VOSTRO SALVATORE È ARRIVATO!"urlò Loki che scese dall'astronave con un gruppo di alieni e con dei pugnali in mano.

"Bentornato a casa."disse Heimdal "Ti avevo visto arrivare."

"Ovviamente."disse Loki,mentre i morti correvano verso di loro.

Korg iniziò ad urlare e a sparare,mentre Loki e gli altri combattevano.

Hela materializzò una lama dal gomito sinistro del suo costume e trafisse la spalla di Thor,poi lo voltò,gli bloccò il braccio destro con dei pugnali,che conficcò ad "x"sulla ringhiera "Valoroso da parte tua,ma non avete scampo."

Hela gli mise la mano destra sul collo e la illuminò di energia verde "Vedi,non sono ne una regina ne un mostro."

Gli occhi di Hela si illuminarono di energia verde "Sono la dea della morte.

Tu invece eri il dio di cosa?"

Thor ebbe una visione.

Vide il padre nei prati del Valhalla e si inginocchiò.

"Anche se avessi 2 occhi,vedresti le cose a metà."disse Odino.

"È troppo forte."disse Thor "Senza il mio martello non riesco..."

"Tu sei Thor,il dio dei martelli?"disse Odino"Il martello ti aiutava a controllare il tuo potere,a concentrarlo.

Non era la fonte della tua forza."

"È troppo tardi,lei ha già preso Asgard e presto espanderà il suo dominio anche sul Valhalla."disse Thor.

"Asgard non è un luogo."disse Odino "Non lo è mai stato.

Potrebbe essere di nuovo in Norvegia.

Asgard è dove si trovano gli dei nordici e ora,proprio ora,essi hanno bisogno di te."

"Non sono forte come te."disse Thor.

"No."disse Odino "Sei più forte."

"Allora zio,tu eri il dio di cosa?"disse Hela e la mano destra di Thor si riempì di scariche elettriche e gli occhi si illuminarono di azzurro.

Thor urlò ed un gigantesco fulmine colpì il palazzo,distruggendo il balcone e facendo cadere Hela di sotto.

Thor volò verso il ponte con i fulmini che partivano dal corpo e i morti formarono una specie di piramide di corpi,verso di lui.

Thor atterrò su di loro e distrusse la piramide.

I morti corsero verso di lui,che spiccò un salto,girò su se stesso e ne colpì diversi con i fulmini e con i pugni,poi diede un pugno al primo che gli capitò davanti,diede un pugno al secondo e dei fulmini partirono da lui,sia davanti che dietro,colpendo diversi scheletri,Thor girò su se stesso e ne colpì un altro,mentre dei fulmini cadevano su altri zombi,poi dei fulmini uscirono dalla schiena colpendone altri,mentre lui sferrava un calcio ad uno di loro,trapassandolo con un fulmine uscito dal piede.

La scarica si divise in altre scariche e colpì altri 5 esseri.

Un altro zombie tentò di colpirlo con la spada,ma Thor gli afferro il braccio e gli diede un pugno sulla pancia,trapassandolo con un fulmine che colpì altri 5 esseri dietro quello,poi il dio lo scagliò via.

Thor girò su se stesso e colpì un altro essere al volto.

Altri morti corsero verso Valchiria che avanzava lentamente.

Lei ne decapitò uno,poi bloccò la mano con la spada di un secondo e lo trafisse.

Il lupo gigante spiccò un salto e spalancò la bocca su Hulk che afferro la mandibola e la mascella con le mani e ruggì,poi gli diede un pugno al viso,gli afferrò il muso e lo scagliò via.

Loki tagliò la testa ad uno dei morti,poi evitò la spada di un altro gettandosi a terra e lo colpì alla pancia con la placca di metallo che aveva sulla fronte poi lo colpì alla testa con lo stesso oggetto.

Thor lanciò i fulmini dalla mano destra e formò una frusta elettrica su uno degli esseri che fu strattonato e lanciato dal ponte,poi diede un pugno elettrico ad un altro,ne colpì un secondo alle spalle,poi ne afferrò un terzo alla gola,dandogli delle scariche elettriche e spiccò un salto,superando 2 zombi che furono colpiti da dei fulmini discesi dalle nubi,poi prese una delle loro spade e la riempì di elettricità,che continuava ad uscire dal suo corpo e ne uccise 2 alle sue spalle,poi girò su se stesso e ne colpì un altro,diede un pugno elettrico ad un secondo e un colpo ad un terzo.

Avanzò così per tutto il ponte.

Skurge,vedendolo,abbandonò l'ascia.

Korg continuava a sparare urlando,Heimdal ne tagliò in 2 altri 3,Valchiria diede un calcio ad uno di loro,poi ne decapitò un secondo,Hulk fu morso alle gambe dal lupo che lo trascinava sotto l'acqua,bucandogli le gambe con i denti e facendo uscire sangue verde,ma lui lo colpì al muso con un pugno e il lupo urlò indietreggiando e cadde dal bordo della città nel vuoto cosmico.

Hulk si aggrappò alle rocce per non cadere.

Skurge si mise un vestito lungo con cappuccio e salì sull'astronave con gli altri.

"Sei in ritardo."disse Thor.

"Sei senza un occhio."disse Loki.

"Non è finita."disse Valchiria.

"Penso che dovremmo sciogliere i Revengers."disse Thor.

Il trio vide Hela che camminava sul ponte.

Ora l'elmo aveva coperto anche la fronte e c'erano le linee sotto gli occhi.

"Colpiscila con una saetta."disse Loki.

"L'ho colpita con la più grossa saetta in tutta la storia della saette,non le ha fatto nulla."disse Thor.

"Dobbiamo impegnarla finché tutti non saranno a bordo."disse Valchiria.

"Non finirà li."disse Thor "Essendo una divinità dell'oltretomba,assorbe l'energia delle cose.

Più Hela sarà su Asgard,più accrescerà la sua potenza.

Continuerà a braccarci.

Dobbiamo fermarla qui e ora."

"Allora che facciamo?"disse Valchiria.

"Io non faccio chiamate aiuto."disse Loki.

"Asgard non è un luogo,ma la sua gente."disse Thor "Loki,la soluzione non è fermare Ragnarok,noi dobbiamo provocare Ragnarok.

La corona di Surtur,i sotterranei.

È l'unico modo."

"Mossa audace."disse Loki "Persino per me."

"Si va?"disse Thor.

"Dopo di te."disse Valchiria.

Thor si illuminò di fulmini e spiccò un salto,Hela lanciò 2 pugnali neri dalle mani,ma lui li distrusse con le spade,poi Hela schivò la spada destra,piena di fulmini,evitò la sinistra,Thor girò su se stesso e la colpì al viso con le scariche.

Il dio allungò in avanti la spada destra,spiccando un salto,ma Hela si gettò a terra evitando la spada e il fulmine che uscì da essa.

La dea della morte si rialzò,ma Valchiria le diede un calcio al volto,poi Hela parò la spada con l'avambraccio sinistro,la afferrò e la scagliò via,Thor spiccò un salto,mentre Hela lanciava i pugnali.

Thor lanciò una saetta che la mandò in aria e poi mandò la spada verso il basso,facendo uscire un altro fulmine che a spinse a terra.

Il dio tentò di infilzarla,ma lei evitò il colpo rotolando.

Hela spiccò un salto,ruotando su se stessa e lanciò delle lance dalle mani.

La prima fu colpita,ma la seconda trafisse la spalla sinistra di Thor,mandandolo a terra.

Thor lanciò un fulmine,ma Hela lo parò con la mano,poi Thor le prese il braccio sinistro e la scagliò via,ma lei atterrò in piedi,pochi metri da Valchiria che parò una delle lame,poi Hela evitò uno dei colpi.

La dea della morte si sollevò a mezz'aria,liberando dal suo corpo un'infinità di pugnali,lance e spade nere,ma Valchiria riuscì a pararle,poi Hela atterrò e la spinse via.

"VIA!"urlò Thor "ANDATE VIA!"

L'astronave partì,ma Hela allungò la mani e da sotto l'acqua uscì una gigantesca punta di terra che trafisse il ponte e anche le nave,bloccandola.

I morti cominciarono a salire sulla punta,ma Skurge prese i fucili e iniziò a distruggerli,poi si tolse il mantello e saltò giù sparando,mentre la punta si spezzava e l'astronave partiva.

Hela lanciò una lancia sul pettorale destro di Thor,poi mosse la mano destra e la lancia scagliò Thor oltre lei.

Skurge vide i morti "È ora di andare nel Valhalla.

HELA!"

Skurge iniziò a sparare sui defunti,poi ne distrusse uno con il manico del fucile e diede un testata ad un altro,ma Hela allungò la mano verso di lui e gli conficcò un pugnale nero nel cuore.

Loki mise la corona di Surtur sulle fiamme "Con la fiamma eterna,tu rinasci."

La corona iniziò a formare di nuovo la testa del mostro di fiamme.

Hela camminò verso Valchiria,sorridendo.

"HELA...BASTA!"urlò Thor che si rialzò "Vuoi Asgard?

È tua."

"Non so a che gioco stai giocando,ma non funzionerà."disse Hela "Non puoi sconfiggermi."

"Io no."disse Thor che indicò il palazzo d'oro che andava in fiamme"Ma lui si."

Il palazzo reale fu distrutto da Surtur che era immenso e aveva una spada di fiamme con 2 punte ricurve sul manico e 2 sulla lama all'inizio.

"No."disse Hela e Valchiria le saltò addosso gettandola a terra.

Thor lanciò dei fulmini su di lei e spezzò il ponte facendola cadere nello spazio.

"Trema al mio cospetto,Asgard."disse Surtur "Io sono la tua fine!"

Surtur iniziò a colpire il suolo devastando la città.

"Il popolo è al sicuro."disse Valchiria.

"Stiamo compiendo la profezia."disse Thor,mentre Surtur distruggeva tutto.

"Odio questa profezia."disse Valchiria.

"Anche io,ma non abbiamo scelta."disse Thor "Surtur distrugge Asgard e distrugge Hela in modo che il nostro popolo possa vivere.

Dobbiamo lasciare che finisca il lavoro,altrimenti..."

Hulk spiccò un saltò verso il gigante urlando.

"No."disse Thor.

Hulk alzò entrambe le braccia e colpì il mostro immenso alla testa facendolo vacillare.

"HULK!"urlò Thor "FERMO IMBECILLE!"

Thor colpì l'essere alla testa,tenendosi alle corna,ma Surtur lo afferrò e lo gettò sul ponte.

"HULK FERMO!"disse Thor "PER UNA VOLTA NELLA TUA VITA,NON SPACCARE!"

"Mostro grande."disse Hulk.

"Andiamo!"disse Valchiria.

"Va bene."disse Hulk che corse verso di loro,li prese e spiccò un salto verso l'astronave.

Dall'acqua uscì un'enorme punta di roccia nera,con linee verdi, che trafisse il petto del mostro gigante.

Hela uscì dall'acqua con una struttura di roccia di forma allungata,molto grande e formata da punte enormi.

Lei era sulla punta principale.

Hela mosse la mano sinistra in avanti e lanciò una delle punte di roccia nel petto del mostro,poi mise entrambe le mani in avanti e lancio altre punte.

"Sono la rovina di Asgard!"disse Surtur che mise la punta della spada verso di basso e rise.

Hela allungò la mano destra lanciando un altra punta e trafiggendogli la pancia,ma poi si spaventò vedendo l'immensa spada di lava andare verso di lei.

La spada trafisse la punta su cui lei era e si conficcò nel suolo,provocando una gigantesca onda di fuoco che devastò l'intera zona.

"I danni non sono tragici."disse Korg dall'astronave che aveva Miek in mano,senza le gambe e senza le lame "Se le fondamenta resisteranno ricostruiremo questo luogo.

Diventerà un rifugio per tutti i popoli e gli alieni dell'Universo."

Asgard esplose completamente e disintegrò il mostro.

"Ecco le fondamenta sono andate."disse Korg "Mi spiace."

Tutti gli dei guardarono l'esplosione.

"Cosa ho fatto?"disse Thor.

"Ci hai salvato dall'estinzione."disse Heimdall "Asgard non è un luogo.

È un popolo."

Tempo dopo Thor era in una cabina dell'astronave e aveva messo una placca di metallo suo suo occhio.

Si versò del liquore e si guardò allo specchio.

"Ti dona."disse Loki entrando.

"Sai,forse non sei così male,fratello."disse Thor.

"Forse no."disse Loki.

"Grazie."disse Thor "Se fossi qui potrei anche abbracciarti."

Thor tirò il tappo della bottiglia a Loki che lo prese con la mano destra.

"Sono qui."disse Loki.

Thor e Loki si recarono nella sala dove erano tutti riuniti.

Gli dei si inchinarono mentre passava.

Thor raggiunse una zona,vicino ad un vetro dove era una poltrona azzurra di metallo,con lo schienale curvo,con linee azzurre sopra e anche sul pavimento intorno.

"Il tuo trono."disse Valchiria.

Thor si sedette verso il vetro.

"Dunque,re di Asgard..."disse Heimdall.

Thor si voltò verso al gente e salutò.

"Dove andiamo?"disse Heimdall.

"Non saprei."disse Thor "Suggerimenti?

Miek?

Da dove provieni?"

"Oh Miek è morto."disse Korg che lo teneva sotto braccio "Insomma,si,prima per sbaglio,sul ponte,l'ho calpestato.

Ho così tanti sensi di colpa che ho voluto portarlo con me."

Miek si riprese.

"OH,MIEK SEI VIVO!"disse Korg "È vivo,ragazzi!

Qual'era la domanda?"

"Pianeta Terra."disse Thor.