Maze e Linda erano senza parole. Pochi secondi prima la madre di Lucifer, la Dea, era tornata all'inferno per riportare Lucifer sulla Terra. Il re dell'inferno era andato per prendere la formula per salvare Chloe dall'avvelenamento. Svegliatosi in quel letto d'ospedale era diverso Lucifer. Metta del corpo, la parte destra era nella versione bruciata. Con mano tremante Lucifer scrisse la formula dicendo a Linda
"Portala da Chloe"
Linda vide una tristezza infinita in quegli occhi, uno umano l'altro di fuoco. La terapeuta annuì positivamente correndo fuori dalla camera con la formula.
La formula creò l'antidoto che salvò Chloe. Di Lucifer si persero le tracce, Maze disse a tutti che era scappato dall'ospedale.
Due settimane dopo.
Tutti quelli che conoscevano Lucifer sia per vie magiche che umane lo cercarono senza risultato. La Dea dopo un primo smarrimento continuò nel suo tentativo di prendere il posto del marito aiutata da Amenadiel.
La sparizione di Lucifer rattristò molto Chloe che ebbe un mese di congedo pagato per riprendersi. Un congedo quasi mai concesso dal dipartimento, sicura Chloe con tristezza che Lucifer grazie alle sue conoscenze gli aveva fatto avere.
A Chloe mancava così tanto Lucifer che delle volte era certa di percepire la sua presenza. Come quando stava per scivolare nella cucina, per un secondo era certa qualcuno l'avesse sostenuta. Altro episodio strano una notte si era coricata nel suo letto con Trixie senza coprirsi. Si svegliò poco dopo coperte da un lenzuolo sicura che qualcuno l'avesse baciata sulla guancia destra.
Due settimane dopo. Mattina. Cucina appartamento Chloe e Trixie.
Chloe non trovava tanto male che Maze fosse diventata la loro coinquilina. Come da una mattina specifica. La notte prima alcuni sogni e incubi su Lucifer avevano fatto dormire male Chloe. Si svegliò mezz'ora dopo il previsto. Trovò Trixie già pronta per la scuola che faceva colazione con Maze. La ormai cacciatrice di taglie Maze disse a Chloe con un sorriso lascivo
"Uno dei sogni era molto caliente"
Chloe arrossì. In effetti aveva fatto un sogno su Lucifer dove facevano sesso. Trixie tolse dall'imbarazzo Chloe. La bambina domandò a Maze
"Maze ma sei stata tu ad aggiustare la tasca esterna del mio zaino?"
Maze guardò in un punto dell'appartamento, dicendo la demone
"Si, si sono stata io"
Chloe sospettava qualcosa.
Gli strani eventi continuarono molte volte coinvolgendo Maze. Quasi tutte le mattine trovarono la colazione preparata da Maze, solo che per Chloe era così uguale al modo di cucinare di Lucifer. Addirittura Maze delle volte aiutava Trixie nei compiti di scuola, spiegando alcuni argomento come se seguisse le parole di qualcun altro. Fu un episodio che confuse ulteriormente Chloe. La detective ebbe alcuni problemi con delle mestruazioni piuttosto dolorose. Quel giorno Chloe ringraziò Maze che aveva deciso di portare Trixie allo zoo per farla riposare. Di solito Chloe si sarebbe riempita di antidolorifici andando lo stesso al lavoro. In quei momenti gli mancava ancora di più Lucifer. Perché le sarebbe rimasto accanto anche dopo il lavoro, aiutando in ogni modo. Con nostalgia la detective ricordò l'ultima volta che Lucifer le era stato accanto. Lei era distrutta dal dolore delle mestruazioni. Dopo averla portata quasi in braccio nell'appartamento, Lucifer si era preso cura di Trixie in modo impeccabile. Tentando di non piangere Chloe si coricò nel letto. Mezza addormentata sorrise sentendo una carezza sulla guancia destra. Sicura fosse Maze lasciò che gli poggiasse sul ventre una borsa dell'acqua calda. Trovò anche sul comodino vicino al letto una tazza fumante con una camomilla. C'era anche una barretta di cioccolata con dei dolcetti al limone. Quelle piccole coccole fecero sentire meglio Chloe.
Un ora dopo.
Un po' meglio Chloe uscì dalla camera. Aveva sentito Maze e Trixie parlare. Subito Chloe abbracciò Maze dicendole
"Grazie per tutto. Mi sento meglio"
Maze stretta nell'abbraccio di Chloe guardò in una zona dell'appartamento dicendo sorpresa
"Si certo Chloe. Sapevo che ti poteva migliorare il momento doloroso"
Anche per Trixie era strano quando Maze guardava in una zona dell'appartamento dove non c'era nessuno.
Il giorno dopo. Mattina.
Seppure in congedo, Chloe non voleva chiudersi nell'appartamento. Decise di andare al supermercato dopo che Maze uscì con Trixie per portarla a scuola.
Nel supermercato.
Intenta nella scelta di un ammorbidente per la lavatrice, Chloe non si accorse di un movimento sull'ultimo piano dello scaffale dove era. Uno sbadato commesso dall'altra parte stava riempiendo troppo l'ultimo ripiano di uno scaffale, spingendo dei detersivi dall'altra parte. Quei detersivi sarebbero caduti in testa a Chloe. Improvvisamente qualcosa colpì dietro al collo il commesso che si fermò. Tranquillamente Chloe cambiò zona del supermercato mentre i vari detersivi erano in bilico senza cadere, facendolo solo quando si allontanò. Più tardi in fila per la cassa, una donna dietro Chloe intenta nel parlare al cellulare la colpì con il carrello alla schiena. Chloe si voltò per dirle qualcosa ma vide il cellulare della donna cadere sul pavimento rompendosi in mille pezzi. In fondo a Chloe bastava. Giunta all'auto Chloe inserì la chiave nella serratura dello sportello dubbiosa se doveva prendere altro. Si voltò per pensarci mentre lo sportello si apriva. Sicura di aver preso tutto trovò lo sportello aperto. Si diede della sbadata.
Due giorni dopo.
Tentando di andare avanti con la sua vita, Chloe cominciò accompagnando Trixie a scuola. Una mattina dopo aver accompagnato Trixie a scuola, dicendole nuovamente la figlia quanto gli mancava Lucifer, Chloe non tornò all'appartamento o al supermercato per fare la spesa. Vide un piccolo mercato rionale decidendo di andare.
Qualche volta con Trixie o da sola era riuscita nel trascinare Lucifer in qualche mercato rionale. Momenti quasi familiari che Lucifer era certa apprezzava. Vide su una bancarella dei gemelli dalla forma di ali d'angelo. Pensò di regalarli a Lucifer, ricordando amaramente che non sapeva dove fosse. Persa nei suoi pensieri, mentre tornava al parcheggio dove aveva lasciato l'auto, non vide un enorme camper che faceva retromarcia. Fu colpita alla schiena perdendo i sensi. L'autista del camper sentì un tonfo tremendo. Dietro trovò un incavatura enorme nella carrozzeria, ma di Chloe nessuna traccia.
Qualche ora dopo. Appartamento Chloe e Trixie.
Trixie scese dall'auto di suo padre Dan correndo verso l'appartamento. Aperta la porta disse felice
"Lucifer!"
Vedendolo di spalle in cucina. Il tempo di raggiungerlo scomparve. Lei era certa di averlo visto. Vide anche che aveva preparato un tè con tantissimo limone come piaceva a sua madre. Per avere una prova afferrò la giacca di Lucifer che era appoggiata sulla spalliera del divano. Sentendo dei passi dietro di lei, disse
"Lucifer ma perché…"
Si fermò vedendo che era sua madre. Chloe si era ritrovata nel suo letto con una borsa del ghiaccio al bernoccolo dietro la testa per lo scontro con il camper. Ancor più sorpresa Chloe vide la figlia con la giacca di Lucifer tra le mani dirle
"...mamma guarda! Lucifer era qui. Deve aver usato una magia per scomparire"
Chloe ridacchiò ma dei ricordi la scossero. Vide enormi ali bianche. Un viso diviso a metà di Lucifer con occhi tristissimi. Il cuore di Chloe le batteva forte. Disse guardandosi intorno
"Lucifer sei qui? Sai bene quanto non credo a queste cose…"
Voleva crederci per ritrovarlo, oltre la ragione, lo voleva nella sua vita
"...fatti vedere ti prego. Perché fai così? Va bene sei il re dell'inferno ma non abbiamo paura di te…"
Guardò Trixie che annuì positivamente con un gran sorriso, tenendo sempre stretta la giacca di Lucifer. Chloe continuò con gli occhi lucidi
"...oggi sono salva grazie a te. L'ho capito. Dai Lucifer fatti vedere"
Una voce dietro di loro gli disse, una voce amata
"Non voltatevi per favore. Non potete vedermi come sono combinato. Vi farei paura e disgusto. Avevo tentato di starvi lontano…"
Lo sentirono respirare profondamente, continuando con la voce rotta
"...mi mancate tantissimo. Vi prego permettetemi di restare accanto a voi come…"
Chloe e Trixie avevano gli occhi stracolmi di lacrime sentendo un singhiozzo di pianto da Lucifer
"...come un diavolo custode. Da quando vi conosco finalmente nella mia eternità trovo una ragione per vivere. Dovrò ringraziare Maze, l'ho fatta penare per farvi credere che faceva tutto lei"
Chloe si asciugò delle lacrime, dicendo sicura sempre non voltandosi
"Lucifer tu devi fidarti di noi. Io sono abituata a ogni tipo di bruciature o altro di peggio. Conosci Trixie"
La bambina disse tutta felice
"Non mi ha fatto paura la faccia da demone di Maze"
Chloe era sorpresa oltre che orgogliosa della sua scimmietta così pronta a tutto senza paura. Lucifer piagnucolò
"Sono certo vi perderò. Sono certo"
Chloe allungò la mano destra aperta verso Trixie. La bambina strinse la mano della madre con la mano sinistra. Pronta a tutto Chloe disse
"Ora ci giriamo. Lucifer se scompari non ti vogliamo più intorno a noi neanche invisibile"
Lucifer chiuse gli occhi certo di perderle. Cercava di essere pronto per le urla, per il disgusto di Chloe e Trixie. Si sarebbe picchiato per essere comparso a loro due. Aveva scoperto quella magia dell'invisibilità nei suoi tanti libri antichi, diventando per lui l'unico modo per non lasciare le sue umane preferite. Non voleva rivelare a Chloe come era finito in quel modo, perché alla gratitudine forzata della sua amata Chloe preferiva lo cacciasse. In tutte quelle paure di Lucifer, una frase di Chloe lo stupì
"Lucifer ma ti fa male?"
Con titubanza Lucifer aprì l'occhio umano, scosso ancor più da un abbraccio entusiastico di Trixie seguita dalla frase
"Sono così felice che sei tornato. Non andare più via"
Aprendo Lucifer anche l'occhio di fuoco. Chloe lo guardava non con disgusto o paura. Era quello sguardo comprensivo, amichevole che da sempre dava la forza a Lucifer di poter fare tutto.
L'unico sentimento di rabbia che Chloe provava era verso i familiari di Lucifer. Per la detective quell' essere eterno poteva benissimo aver meritato un esilio per la sua ribellione non quella tortura. Chloe poteva riconoscere in quel mezzo corpo di Lucifer bruciato una crudeltà indicibile. Molte volte Chloe aveva visto tante vittime che i carnefici con mutilazioni mentali o fisiche volevano annullare, lasciare per sempre prigionieri. Lei non l'avrebbe più permesso verso Lucifer. Era pronta a tutto per far capire a Lucifer che non era più solo. In Chloe non erano cambiati i sentimenti d'amore verso il suo Lucifer, anzi erano raddoppiati. Desiderava cosi ardentemente consolare quell'anima eterna così ferita. Con un sorriso raggiante si unì all'abbraccio di Trixie a Lucifer.
Non era la prima volta che Lucifer provava quella sensazione, solo che in quel momento era triplicata. Era quella sensazione di calore in tutto se stesso. Una sensazione piacevole quasi confortante. Una uguale sensazione durante le serate o i giorni con Chloe e Trixie. Lucifer ricordò che Linda gli aveva spiegato che era una sensazione normale sentendosi protetti, voluti bene in un ambito familiare. Una sensazione che in quel momento era un rifugio al cuore pieno di spine di Lucifer cui sembrò di respirare solo in quel momento.
Mezz'ora dopo.
Ogni domanda, ogni dubbio Chloe decise di lasciarlo per il giorno dopo. Una decisione presa soprattutto quando Lucifer gli rivelò che la sua situazione era irreversibile
"Non c'è modo di tornare com'ero"
Volendo Chloe come Trixie tranquillizzarlo che non l'avrebbero mai lasciato solo.
Il giorno dopo. Mattina.
Trixie si precipitò nella camera di sua madre dicendole con tono agitato
"Mamma svegliati! Lucifer e andato via! Svegliati!"
Chloe mezza addormentata guardò alla sua destra. La notte prima Lucifer dopo aver insieme a Chloe fatto addormentare Trixie era rimasto nel letto della sua detective. Fu una notte fatta di parole per chiarire molti dubbi tra di loro. Finirono per addormentarsi all'alba abbracciati dopo qualche bacio.
In quel momento Chloe sperava fosse solo un incubo. Sperava sua figlia si fosse sbagliata. Tentando di svegliarsi Chloe infilò una vestaglia, seguendo Trixie anch'essa in pigiama come lei. La figlia le spiegava
" Poco prima dell'alba avevo sete. Sono andata in cucina. Seduti nel divano c'erano Lucifer e Amenadiel che parlavano. Lucifer era triste dicendo a suo fratello di prendersi cura di noi. Il tempo di farmi vedere era già andato via"
Amenadiel era in piedi vicino al divano. Sorrise debolmente a Chloe dicendole
"Mi dispiace Chloe darti questo brutto risveglio. Purtroppo Lucifer non potrà più tornare..."
Una doccia fredda per Chloe, sentendo Amenadiel continuare
"...mio padre Dio stanco dei tentativi di mia madre la Dea di detronizzare il suo trono l'ha punita, invitandola nella sua realtà di origine. Visto che mia madre riteneva me e Lucifer dei buoni a nulla, causa del suo esilio…"
Amenadiel abbassò lo sguardo
"...ha fatto una piena confessione su ogni cosa fatta da me e Lucifer. Così siamo diventati colpevoli come nostra madre. Io sono ormai punito abbastanza, sono un angelo caduto. Per Lucifer nostro padre più perfido. Io sono stato incaricato di dargli i suoi ordini…"
Amenadiel cercava le parole giuste
"...Fra poche ore Lucifer sposerà una principessa elfica in paradiso. La principessa viene punita dai genitori per una relazione con un servo"
Chloe cercò di trattenere le maledizioni contro Dio il padre di Lucifer. Quella determinata umana disse ad Amenadiel mentre Trixie l'abbracciava scossa da singhiozzi di pianto
"Un padre che condanna un figlio a un odio terribile. Amenadiel portami in paradiso. Lucifer non può sposare nessun altra…"
Chloe lascio passare via ogni possibile timidezza o timore, dicendo mentre accarezzava i capelli di Trixie
"...l'unica che deve sposare sono io…"
Trixie con gli occhi bagnati di lacrime e Amenadiel guardarono Chloe senza parole che continuò
"...merita di restare con persone che lo amano"
Nello stesso momento. Paradiso. Sala del trono.
Tutto il paradiso con i nobili della realtà elfica erano riuniti in abiti da gran gala nella sala del trono. Dio in piedi di fronte al suo trono guardava suo figlio Lucifer che era tristissimo, dicendogli sottovoce
"Fai finta di sorridere. Obbedisci"
Lucifer lo guardò con odio, scuotendo la testa. Dietro Lucifer il gemello Michael che era testimone con altri tre fratelli ridacchiò, dicendo agli altri fratelli
"Deve essere infelice quella poveretta"
La porta si aprì. Due soldati elfici portavano a forza la principessa che urlava
"Non voglio sposare quel mostro! Vi prego no!"
Lucifer non era arrabbiato oppure offeso dalle parole della principessa. Non gli importava. Senza Chloe e Trixie si sentiva senza una ragione per essere felice. Quasi non si accorse della principessa che gli disse con rabbia giunta vicino a lui
"Non sarò mai tua moglie! Non voglio essere toccato dalle tue orride mani…"
La principessa batté i piedi sul pavimento, dicendo con rabbia a Dio
"...Va bene lo sposo. Siano maledetti i miei genitori"
Guardando gli impassibili genitori in prima fila. Dio disse
"Oggi celebriamo il matrimonio di…"
La porta della sala del trono si spalancò nuovamente con Chloe che urlò
"Fermate queste nozze! Quel re dell'inferno mi appartiene"
Lucifer sorrise se anche preoccupato dalle conseguenze.
Dio indicò Chloe dicendo arrabbiato
"Portatela via. Non può decidere nulla"
Una voce disse ai soldati che stavano andando verso Chloe
"Fermatevi!"
Era Jesus che fino a poco prima era seduto nel trono accanto a quello del padre Dio. Disse comparendo vicino a Chloe
"Ero d'accordo con questo matrimonio per tentare di dare un minimo di normalità a mio fratello. Ora vorrei sapere di più…"
Indicò sia Chloe che Lucifer
"...di questa…"
Si rivolse a Chloe
"...storia d'amore?"
Chloe guardò Lucifer dicendo sicura
"Si storia d'amore! Quindi non può sposare un'altra"
Una risata si sentì nel silenzio della sala del trono. Tutti guardarono Michael che disse visibilmente divertito
"Ma sul serio ci credete? Guardatelo. Lui un mostro e lei solo grata perché l'ha salvata dalla morte per avvelenamento diventando così"
Chloe guardò Lucifer sorpresa. In quel preciso istante Chloe era certa l'amore per Lucifer era cresciuto il doppio, dicendo a quel re dell'inferno che non osava guardarla
"Lucifer guardami!..."
Lucifer un po timidamente esegui
"...Non cambia un bel nulla questa novità. Io ti amavo prima di saperlo, ti amo ancora di più..."
Quelle parole piene d'amore sorpresero tutti nella sala del trono, alcuni commuovendosi
"...ora qui lo devi dire Lucifer. Tu mi ami?"
Lucifer guardò quella sala del trono piena, suo padre Dio, vedendo solo Chloe con il suo mondo come l'unica gioia. Mai certo come quel momento, Lucifer disse parole che non sperava mai di poter dire con tutta la sincerità
"Si Chloe io ti amo! Ti amo Chloe!"
Jesus stava per dire qualcosa ma una piccola voce zitti nuovamente tutti. Trixie gridò mentre correva dal suo amico
"Lucifer!"
Finendo per abbracciarlo con uno dei suoi abbracci che era una scossa di felicità per Lucifer. Nella sala del trono un mormorio arrivò anche alle orecchie di Chloe, una frase in particolare
"Un'anima innocente gli vuole bene. Può essere vero?"
Jesus fece segno a Chloe di fare silenzio, dicendo ad alta voce
"Come reggente del trono chiedo la prova del cristallo dei sentimenti per questi due innamorati"
Lucifer urlò mentre Trixie era sempre stretto a lui
"Non puoi farlo"
Jesus spiegò a Chloe
"Se condividete lo stesso amore sarete liberi di viverlo. Altrimenti, diventerete due statue di sale. Sei pronta per questo?"
Chloe annuì convinta, lo voleva fare. Era certa dei sentimenti di Lucifer.
Fu difficile far allontanare Trixie da Lucifer. La bambina gli butto le braccia al collo urlando tra le lacrime
"Non andare via nuovamente! Vengo con te dovunque vai. Non voglio più nemmeno un regalo per il compleanno, mi basta che tu diventi il mio patrigno"
Lucifer come per l'amore di Chloe non poteva mai immaginare nella sua eternità l'affetto di una piccola anima innocente. Ancora più sorprendente per quell'angelo caduto era i suoi sentimenti paterni verso Trixie. In quel momento il potente re dell'inferno non trovava il coraggio di staccarsi dall'abbraccio di Trixie. Dovete intervenire Amenadiel che staccò con delicatezza Trixie dal commosso fratello. Trixie oramai nelle braccia di Amenadiel gli piagnucolo
"Lucifer torna con la mia mamma"
Poco dopo. Giardino delle statue di sale.
La zona del giardino era meno luminosa del resto del paradiso. C'erano moltissime statue di sale, alcune mezze distrutte dal tempo. Lucifer e Chloe furono scortati in momenti diversi vicino una piccola colonna greca alta appena quanto Chloe, posta nel centro del giardino. Quando arrivò Lucifer domandò subito a Chloe
"Come sei arrivata qui in paradiso con Trixie e Amenadiel?"
Chloe sorrise
"Un piccolo aiuto da Azrael"
Lucifer tentò di trattenere un piccolo sorriso, adorava sua sorella. Continuò tornando in lui una preoccupazione indicibile
"Pensa a Trixie, Dan o alla Terra che a bisogno di te. Si io ti amo. Ti prego Chloe, tu…"
Ogni parola di Lucifer si fermò quando Chloe lo afferrò per il bavero della giacca abbassandolo per baciarlo. Il loro sentimento d'amore si concretizzò oltre le parole. Quel bacio divenne ancora più passionale. Li interruppe un tossire. Staccate le labbra trovarono a qualche passo da loro Dio. Questo disse con tono serio
"Un matrimonio saltato speriamo per un vero sentimento. Tu Chloe, renditi conto che comunque la situazione dell'aspetto di mio figlio non si modificherà"
Chloe sorrise a Dio persa nel piacere del bacio con Lucifer dicendo
"Non mi importa un bel niente"
Sulla colonna greca comparve un cristallo bianco. Dio disse ai due
"Ponete le mani sul cristallo. Se condividete lo stesso sentimento non succederà nulla. Se invece i vostri sentimenti sono diversi sarete statue di sale"
Lucifer guardò Chloe prendendola per mano andando al cristallo.
Vicino il giardino Jesus guardò sorridendo Trixie che abbracciava felice il suo nonno materno morto da anni. Con lei c'era Amenadiel e Azrael che avevamo promesso a Chloe e Lucifer di proteggerla. Accanto a Jesus comparve Michael che gli domandò
"Vedo che anche tu vuoi togliere di mezzo Lucifer"
Jesus ridacchiò rispondendogli mentre Trixie era incantata dalle ali d'angelo del nonno
"Michael tu troppe volte pensi di conoscere gli altri ma ti sbagli…"
Guardò Michael sorpreso
"...tenti nuovamente di usare il tuo potere su di me? Michael io sono immune. Per rispondere alla tua domanda, io non voglio togliere di mezzo Lucifer. Sono certo del suo sentimento con quella Chloe. I loro cuori battevano insieme"
Fu grande la sorpresa vedendo il loro padre Dio correre in tutta fretta verso di loro. Giunse fuori dal perimetro del giardino prima che una intensa luce bianca coprì il giardino.
L'espressione di Dio era tra il sorpreso e terrorizzato, balbettando
"Non era mai...mai successo. Condividono un sentimento senza fine. Il cristallo lo trattiene a malapena. Io non potevo crederlo"
Da una intensa luce Chloe e Lucifer si ritrovarono mano nella mano nell'attico. Videro quello che era Lucifer la notte del primo incontro con Chloe. Il Lucifer accanto a Chloe gli disse
"Quella notte, la notte della morte di Delilah avevo abbastanza della mia immortalità..."
Videro Lucifer preparare una pozione. Lo fermò dal bere la pozione una telefonata
"...avevo preparato un veleno per morire. Mi avverti Maze dell'arrivo della polizia. Decisi solo di rimandare…"
Il Lucifer mano nella mano a Chloe la guardò con infinito amore dicendole
"...Tu che eri interessata alla mia opinione, grazie a te abbandonai l'idea suicida"
Chloe abbracciò commossa Lucifer mentre l'altro Lucifer tornato nell'attico buttò il veleno.
Tutti fuori dal giardino percepivano il cristallo dei sentimenti che faticava. Il compito del cristallo era mettere alla prova gli innamorati. Fino a quel momento nessuna coppia aveva superato il suo test. Invece Chloe e Lucifer lo stavano mettendo alla prova. Trixie che non capiva lo stupore di tutti domandò ad Amenadiel
"Mamma e Lucifer hanno dei problemi?"
Amenadiel le sorrise, dicendole
"Tutt'altro Trixie. I due colombi sono al meglio di ogni cosa"
L'ultima scena mostrata dal cristallo fu la caduta di Lucifer dal paradiso. Rivedendo quel momento Lucifer finì in ginocchio con le mani sulla faccia. Chloe fu subito da lui baciando quelle mani, volendo solo essere la sua salvezza da quei ricordi. Finirono abbracciati. Lucifer riuscì a ignorare le sue grida disperate con Chloe che diceva al suo orecchio destro come un mantra
"Io ti amo, ti amo, io ti amo…"
Una nuova sconfitta per il cristallo. Quei due innamorati che non sarebbero mai stati una statua di sale erano liberi.
La luce nel giardino delle statue di sale svani. Dal fondo camminavano mano nella mano Chloe e Lucifer. I due erano sorpresi della folla che si era riunita. Li raggiunse Trixie che abbracciò la madre e Lucifer. Istintivamente Lucifer si posizionò di fronte Chloe e Trixie dicendo a tutti
"Non siamo diventati statue di sale. Quindi…"
Guardando Lucifer suo padre Dio con durezza
"...non potete più dividerci. Lei mi ama nonostante questa mia versione mezza bruciata. Non obbligatemi nel diventare del tutto infernale non vi converrebbe"
Jesus alzò la mano dicendo con un ampio sorriso
"Lucifer tranquillo. Superato il test del cristallo del sentimento neanche nostro padre può dividere. Ora dipende da voi come gestire questa relazione. Se posso, vorrei anche annunciarvi che il cristallo riteneva così perfetto il vostro amore da aver fatto diventare Chloe una eterna"
Stupore di tutti e Trixie che disse entusiasta
"Cool"
Chloe sorrise felice e Lucifer sollevato non fosse arrabbiata. Un bacio unì i due innamorati, nulla poteva più separarli neanche la morte. Tutto era possibile e incredibile per loro due.
FINE
