CAPITOLO 7

LA DONNA CON LA BAMBOLA

VOCE NARRANTE

"La sindrome di Stoccolma è una condizione psicologica in cui un prigioniero sviluppa un legame

con il suo rapitore.

Anche se il rapitore può compiere abusi e torture su di esso inizia a instaurarsi un legame tra i 2 e

alla fine la vittima si affeziona.

Questa è una descrizione inquietantemente accurata del mio rapporto con le figlie della signora

Dimitrescu.

Ero il loro giocattolo da usare in qualunque modo esse volevano e mi infliggevano un dolore

straziante su base giornaliera.

Mi avevano imprigionata nel loro castello e mi avevano tagliata fuori dal resto del mondo per

sempre.

Erano mostri che torturavano e uccidevano le persone per divertimento.

Allora perché cominciavo a essere felice?

Vivevo nel castello da un paio di mesi e avevo iniziato a vederlo non come la mia prigione,ma come

la mia casa.

Avevo un tetto sopra la testa,una stanza confortevole,quasi libertà di andare dove volevo e mi

nutrivo tutti i giorni.

Forse era una gabbia dorata,ma avrei fatto bene a sfruttarla al meglio.

Prima vivevo per strada e rubavo per sopravvivere,mentre al castello avevo un alloggio permanente

e non avrei mai più dovuto rubare.

Stavo anche iniziando a formare un legame con almeno 2 delle figlie.

Da quando avevo appreso che in Bela e Daniela c'era dell'altro oltre alla violenza e all'omicidio,mi

ero sentita più a mio agio con loro e mi ero persino divertita.

A differenza di Cassandra,che era interessata solo a causarmi più dolore possibile,le altre erano

felici di impegnarsi in diverse attività.

Anche se a volte persino lei era diversa."

Un giorno Cassandra si trovava nella grande stanza con il lampadario ed era seduta su 1 dei

divani,con Naomi alla sua sinistra.

La figlia di Alcina,che si stava osservando allo specchio,si toccò,con la mano destra,le

labbra,mentre la ragazza le teneva una grande ciocca di capelli,con la mano destra,e glie li

pettinava,mediante una spazzola,di colore marrone chiaro,tenuta con la mano sinistra.

"Assicurati che i miei capelli sembrino perfetti."disse Cassandra"Poi...giocheremo io e te."

"Come vuoi."disse Naomi continuando a spazzolarle i capelli.

VOCE NARRANTE

"Bela con la sua pittura e Daniela con la sua lettura.

Tentai anche di fargli praticare altre attività."

Un giorno Bela era distesa a terra,a pancia in sotto,in una delle zone laterali della biblioteca e aveva

il gomito sinistro sul suolo e la mano poggiata sulla guancia.

Davanti a lei,aperto sul pavimento,c'era un libro e lei sfogliò,con la mano destra,una pagina di

quest'ultimo.

"Accidenti che noia."disse Bela"Sei sicura che sia utile?"

"Certamente,Bela."disse Naomi avvicinandosi e portando,a fatica,una pila di libri"La cultura

è...utile."

"E allora sia."disse Bela"Portami qui altri libri."

VOCE NARRANTE

"Era bello poter adempiere ai miei doveri in un modo che non richiedeva che io subissi continue

torture.

Anche se devo dire che a volte non era sempre facile."

Un giorno Daniela era in una stanza buia di un sotterraneo e davanti a lei c'era un tavolo di legno,con sopra un corpo coperto da un lenzuolo,bianco e

imbrattato di sangue,e dietro l'oggetto c'erano 4 braceri infuocati,di cui 2 erano a destra e 2 erano a sinistra,tenuti sospesi da 4 catene

ciascuno,connesse al soffitto.

Daniela poggiò l'arto sinistro sul tavolo e alzò l'avambraccio destro,aprendo la mano"Dov'è la

mia falce?"

"Eccola..."disse Naomi avvicinandosi lentamente e tenendo la falce con le mani.

VOCE NARRANTE

"Daniela in particolare aveva iniziato a considerarmi più di un semplice giocattolo,mi vedeva come

un'amica,come qualcuno con cui poteva confidarsi."

Un giorno Naomi era seduta su 1 dei divani nella grande stanza con il lampadario e alla sua sinistra

c'era Daniela,che le stava mettendo una benda chiara,passante sull'occhio sinistro e sulla guancia

destra,circondandole la testa.

"Non è necessario."disse Naomi"Guarirà presto."

"Non preoccuparti,ho già finito."disse Daniela.

"Ti ringrazio,Daniela."disse Naomi dandole un bacio sulla guancia destra.

VOCE NARRANTE

"Bela,da parte sua,raramente partecipava alle mie sessioni di tortura e sarebbe addirittura

intervenuta se Cassandra si fosse spinta troppo oltre.

Presi il siero ogni giorno,così tutte le ferite che subivo guarivano rapidamente,ma Bela si

rifiutò di permettere a Cassandra di tagliarmi la testa,poiché nemmeno quella sostanza poteva

riparare il danno.

Scoprì anche alcune loro fobie."

Un giorno Naomi era in piedi,con una scarpa nella mano destra,davanti al tavolo della sala da

pranzo,e tutte e 3 le figlie,in preda al terrore,erano dietro di lei.

Cassandra si aggrappò al suo braccio sinistro,Daniela le mise le mani sulla zona tra spalle e

collo,standole dietro la schiena,mentre Bela,che si era accucciata alla sua destra,le afferrò,con

entrambe le mani,la parte inferiore del vestito.

Sul tavolo davanti a loro c'era un ragno.

Naomi alzò la mano con la scarpa e uccise l'insetto.

VOCE NARRANTE

"E le usai anche per fargli prendere abitudini più umane,anche se non ne avevano effettivo

bisogno."

"Ecco,ora è morto."disse Naomi voltandosi verso di loro.

Le 3 si alzarono,poi Daniela le mise le mani intorno ai fianchi,Bela le accarezzò le spalle e

Cassandra le afferrò,con entrambe le mani,il vestito,prendendolo all'altezza della pancia.

"Bacio?"dissero tutte e 3 insieme.

"Prima però facciamoci un bagno."disse Naomi.

Le 3 si guardarono e poi annuirono.

VOCE NARRANTE

"Almeno sembravano più umane."

Poco dopo Cassandra era seduta dentro una grande vasca da bagno,di colore marrone,e

Naomi,che era poggiata su una sedia dietro l'oggetto,le stava tenendo i capelli,con la mano

destra,mentre glie li pettinava mediante una spazzola,tenuta con la mano sinistra.

"Mi raccomando i capelli."disse Cassandra.

VOCE NARRANTE

"E per un po' funzionò."

La stessa notte Bela si trovava sotto le coperte marroni di un grande letto,stando girata sul fianco

destro,e poggiava la testa su un cuscino dello stesso colore.

Intorno all'oggetto c'era una tenda marrone connessa a una placca rettangolare,avente un'asta

verticale su ogni spigolo,di metallo nero.

Naomi era seduta sul lato destro del letto e aveva un libro aperto e poggiato sulle gambe.

"Buona notte,Bela."disse Naomi dandole un bacio sulla fronte e l'altra sorrise.

VOCE NARRANTE

"Rimasi attenta a non abbassare la guardia e diventare troppo compiacente,soprattutto quando

ero con Alcina Dimitrescu.

Sebbene avessi fatto una buona impressione sulle sue figlie e avessi instaurato un buon livello di

fiducia con lei,rimasi molto attenta a non oltrepassare alcun limite.

Mi fu permesso di mangiare con loro e ebbi molta più libertà rispetto al comune personale,ma non

ero ufficialmente un membro della famiglia,nonostante ciò che affermava Daniela.

Alcina aveva il potere di rendere la mia vita molto infelice,se l'avesse deciso,o addirittura mettervi

fine e di certo non glie ne avrei dato motivo.

Questo era il suo castello e lei aveva il controllo completo all'interno.

Nonostante i miei tentativi di conversare con loro,la maggior parte delle domestiche era riluttante a

parlarmi.

Anzi sembravano riluttanti a parlare con chiunque.

Si affrettavano per il castello,adempiendo ai loro doveri e svanendo non appena li avevano

completati.

Se una delle figlie era nella stanza svolgevano il loro compito in silenzio e se ne andavano subito

dopo.

Non potevo biasimarle per la loro paura.

Erano ancora umane e,diversamente da me,non avevano accesso ai sieri per curare le loro ferite.

Se commettevano qualche forma di offesa venivano portate nelle segrete e sparivano per

sempre,cosa che era successa a già 3 cameriere durante il mio primo periodo nel castello.

Non mi era ancora permesso entrare nei sotterranei,per la mia sicurezza,ma ebbi 1 spiacevole

incontro con 1 dei membri di questi ultimi.

Nonostante gli sforzi di Alcina per tenerli rinchiusi nelle profondità,a volte scappavano e si

aggiravano per il castello."

Un giorno Naomi si trovava vicino alla zona delle cantine e improvvisamente sentì un gemito,poi

vide una sagoma scura,somigliante a un cadavere,scheletrico e marcio,indossante un sudario nero

sulla parte superiore del corpo,che barcollava verso di lei.

Gli occhi della creatura erano infossati e la bocca aveva i denti cariati.

Naomi indietreggiò lentamente e si guardò intorno.

VOCE NARRANTE

"Cercai di prendere qualcosa con cui difendermi o per distrarlo,dato che l'unica uscita era dietro

quell'orrore e quindi ero intrappolata,oltre che sola.

Anche con il siero che mi scorreva nelle vene,mi chiedevo se sarei morta nell'oscurità.

Il mio salvataggio arrivò poco dopo,sotto forma di Alcina stessa."

Lady Dimitrescu apparve all'improvviso dietro la creatura,la afferrò,con l'arto destro,alla gola e la

sollevò,guardandola con disappunto per alcuni istanti,mentre l'essere si dimenava.

Poco dopo dalla mano sinistra della donna uscirono dei lunghissimi artigli,ricurvi e sottili.

VOCE NARRANTE

"Guardai quello spettacolo con orrore e stupore."

Alcina infilzò l'essere,trafiggendogli il petto e il viso,poi la creatura smise di muoversi e lei gettò a

terra il cadavere.

Naomi si avvicinò alla donna enorme poco dopo.

VOCE NARRANTE

"Pensai fosse meglio starle vicina nel caso in cui un altro essere simile si fosse presentato."

"Creature patetiche."disse Alcina"Sembra che i nostri metodi per tenerli prigionieri non funzionino.

Questo è il quarto che scappa questo mese.

Temo proprio che dovremmo abbatterne alcuni."

Naomi abbassò lo sguardo e l'altra la notò.

"È stata una fortuna che fossi da queste parti,altrimenti avresti potuto morire."disse Alcina.

"Sono contenta che sei arrivata,Alcina."disse Naomi"Ho fatto del mio meglio per evitare questi

mostri,ma questo mi ha colta di sorpresa."

"Finché non ristabilisco il controllo sarà meglio che una delle mie figlie ti accompagni sempre

quando visiti i livelli inferiori."disse Alcina"Questi esseri non arrivano mai ai livelli principali del

castello,ma hanno un'affinità con le cantine e i sotterranei.

Sarebbe un vero peccato se morissi."

Naomi fissò le enormi unghie appuntite della mano sinistra,dopo di che abbassò lo sguardo.

VOCE NARRANTE

"Notai che non aveva ritirato le unghie e feci di tutto per non fissarla."

Alcina sorrise"1 dei vantaggi del dono fattomi da Madre Miranda.

Possono tagliare la carne fino all'osso e perforare anche il metallo."

"Davvero impressionante."disse Naomi.

VOCE NARRANTE

"Fui grata con tutta me stessa per il fatto che non avesse deciso di usarle su di me la prima volta che

l'avevo incontrata."

"Vai pure adesso,Naomi."disse Alcina.

Naomi fece un inchino e andò via,camminando il più velocemente possibile.

VOCE NARRANTE

"Sapere che poteva sventrarmi come un pesce aumentò i miei sforzi per fare felici le figlie.

Almeno ora sapevo che aspetto avevano gli esseri nelle segrete,così avrei potuto evitarli a vista se

li avessi incontrati di nuovo.

Pensai anche di armarmi,ma fare una cosa del genere in presenza di Alcina e delle sue figlie era

davvero troppo rischioso.

Avrei semplicemente dovuto evitare i piani inferiori quando ero sola.

Fortunatamente dopo il mio primo incontro con quella creatura non ne incrociai più altri.

Tuttavia stavo per incontrare una nuova forma di terrore."

Tempo dopo Naomi e Bela erano sedute sul divano alla sinistra del camino nella sala principale.

La figlia di Lady Dimitrescu stava disegnando,su un foglio bianco,un teschio con un pugnale che gli

usciva dall'orbita destra.

VOCE NARRANTE

"Era un'opera d'arte piuttosto macabra,ma stavo diventando insensibile a questo genere di cose.

Per di più era meglio della testa mozzata che aveva proposto all'inizio."

Mentre Bela stava disegnando diverse crepe presenti sul cranio la porta laterale della stanza venne

aperta e poco dopo si udirono dei passi.

Una donna,vestita di nero e avente un velo nero sulla testa,entrò nella sala e si guardò intorno

nervosamente.

VOCE NARRANTE

"All'inizio pensavo che fosse una delle domestiche,ma poi notai la bambola,dall'aspetto

raccapricciante,cullata tra le sue braccia e capì chi era.

Donna Beneviento.

Una delle 4 guide della valle."

"Dov'è la mia Alcina?"disse Beneviento con una voce bisbigliante e appena udibile.

VOCE NARRANTE

"A sentirla mi diede l'impressione che non le piacesse per nulla parlare.

Rimasi anche sorpresa dall'espressione che aveva usato."

"Nelle sue stanze."disse Bela"Devo andare a chiamarla per te?"

"Lo faresti?"disse Beneviento.

"Si..."disse Bela che guardò Naomi"Torno subito."

Bela si trasformò nello sciame di mosche e volò via,lasciando l'altra da sola.

VOCE NARRANTE

"Osservando la bambola cercai di ricordarne il nome.

Alice?

Agata?

Angie?

Pensai che fosse l'ultimo.

Mi sembrò anche strano che una donna adulta portasse con se una bambola,ma non potevo

commentare dato che vivevo in un castello abitato da una donna gigante e le sue 3 figlie fatte di

insetti.

Pensandoci bene Beneviento sembrava relativamente normale rispetto a tutte le altre persone che

avevo incontrato."

Naomi abbassò leggermente il capo,sorridendo alla figura vestita di nero,dopo di che tornò al suo

disegno.

"Quindi tu sei la compagna di giochi delle sue figlie?"disse una voce infantile,femminile e stridula.

VOCE NARRANTE

"Mi resi subito conto che quella voce distorta da bambina non proveniva da Beneviento,ma dalla

bambola."

La bambola osservò Naomi e poi si mosse da sola,correndo verso di lei.

VOCE NARRANTE

"Pensai che c'erano solo 2 possibili spiegazioni:o questa era la migliore opera di ventriloquismo che

fosse mai stata fatta...oppure quella bambola era più di un semplice giocattolo.

Non avevo molta voglia di parlare con Angie,ma Beneviento era una dei nobili della valle e sentivo

di doverle mostrare rispetto."

"Si,sono io."disse Naomi con 1 sguardo allibito"Piacere di conoscerti...Angie."

"Sei molto lontana da casa."disse Angie.

"Rinchiusa in questa scatola di giocattoli...dove si gioca tutti i giorni."disse Beneviento.

"In realtà il castello è molto carino."disse Naomi.

"Per ora,umana."disse Angie"Ma questo cambierà presto."

"Cosa intendi dire?"disse Naomi.

"Dovrai fare un sacrificio molto presto."disse Angie emettendo una risata maligna e isterica.

VOCE NARRANTE

"Mi chiesi subito cosa intendevano dire.

Avevo già sacrificato la mia libertà e altro pur di sopravvivere.

Non capivo cos'altro potessero togliermi.

Quella bambola parlava per enigmi e resistetti all'impulso di gettarla nel camino."

"Non so di cosa parli."disse Naomi.

"Non deve per forza essere così."disse Beneviento mentre la sua ombra iniziava ad allungarsi verso

Naomi"Io posso salvarti.

Diventa la mia compagna di giochi."

"Non sono sicura che alle figlie piacerebbe."disse Naomi.

"Non devono saperlo."disse Angie"Nessuno deve.

Può essere il nostro piccolo segreto."

"Non posso lasciare il castello."disse Naomi"E poi sono sicura che potrai trovarti un'amica

facilmente..."

"Noi forse preferiamo te."disse Beneviento.

"E poi è così divertente infrangere le regole."disse Angie"Vieni a casa mia e potremo giocare

insieme!

Ti farò anche conoscere il feto gigante che vive nel pozzo sotto i sotterranei della mia villa.

Ma non avvicinarti troppo,sennò ti mangia!"

La bambola rise istericamente.

VOCE NARRANTE

"Quelle affermazioni mi avevano lasciata davvero spiazzata e cominciai anche a pensare di essere

stata fortunata a essere finita con Alcina.

Non avevo nessuna intenzione di andare con questa donna e il solo pensiero che forse era lei a

parlarmi mediante questa bambola mi fece venire un brivido lungo la schiena."

"A casa siamo così sole e senza amici."disse Angie.

"Apprezzo l'offerta,ma il mio posto è qui."disse Naomi.

"Per favore!"disse Angie.

"Non posso uscire dal castello,mi uccidono se lo faccio."disse Naomi.

"Ma non c'è nessuno ora."disse Beneviento"Potremmo andarcene via e nessuno lo saprebbe.

Neanche la tua amante."

"E poi giocheremo!"disse Angie"Per sempre!

Per sempre!

Per sempre!"

"Bela non è la mia..."disse Naomi.

"Per ora."disse Beneviento"Ma ti prenderà prima o poi."

Angie afferrò,con entrambe le mani,il braccio destro di Naomi e iniziò a tirare.

VOCE NARRANTE

"Malgrado fosse una bambola alta mezzo metro era incredibilmente forte."

Naomi iniziò a fare resistenza.

"LA PREGO!..."disse Naomi.

Poco dopo Beneviento si avvicinò e la guardò in silenzio,mentre Angie si allontanava.

VOCE NARRANTE

"Rimase in quello stato per alcuni secondi.

Non avevo la più pallida idea di cosa stesse pensando,ma ero decisa a rimanere dentro quella stanza

a qualunque costo."

"Non avere paura."disse Beneviento"Posso rendere le cose più facili.

Un modo meno violento e forzato.

Potrebbe spaventarti un po'."

Naomi venne improvvisamente sollevata dal divano da una forza invisibile,cacciando un urlo,e

rimase sospesa in aria.

"Ecco,ora potrebbe essere meglio."disse Beneviento"Non essere timida."

"AIUTO!"urlò Naomi.

"Credi davvero che la tua ragazza possa aiutarti?"disse Beneviento.

"MI LASCI ANDARE PER FAVORE!"urlò Naomi.

"Quando mi interesso a qualcosa porto sempre a compimento il mio proposito."disse

Beneviento"Non verrai lasciata andare mai più."

"Diventerai mia amica."disse Angie"Giocheremo insieme per sempre!"

Beneviento si sollevò da terra,mentre Naomi guardava verso le scale che conducevano al piano

superiore,poi la donna vestita di nero avvicinò la sua testa alla ragazza,facendo strusciare il velo

sulla sua pelle"Sono io la tua ragazza adesso."

Naomi iniziò a piangere.

"Naomi...rimarremo insieme per molto tempo."disse Beneviento toccandole la guancia destra,con la

mano sinistra,e girandole lentamente la testa nella sua direzione"Tu...sei mia adesso."

In quel momento 1 sciame di mosche arrivò nella stanza e da esso si materializzò la parte superiore

del busto di Bela,poi quest'ultima afferrò Naomi e volò verso la zona opposta della stanza,dopo di

che la ragazza fu posata a terra e l'altra prese forma umana.

VOCE NARRANTE

"Non avrei mai pensato di essere veramente felice di vedere una delle figlie di Alcina."

Beneviento toccò il suolo poco dopo"Piccola ragazza dispettosa."

In un istante la donna vestita di nero si materializzò davanti a Bela"L'hai portata via..."

Beneviento mise l'indice destro vicino alla fronte di Bela,che chiuse gli occhi"...e ora cosa?"

La donna iniziò a girarle intorno"Pensi di potermi dare ordini?"

Beneviento mandò il palmo della mano verso l'alto e continuò a indicarla con il dito"Tu non puoi

darmi ordini.

Io ho un livello pari a quello di tua madre."

"Mia madre ti sta aspettando."disse Bela"E di sicuro chiederà il motivo di un eventuale ritardo.

La nostra compagna di giochi non è tua.

E non andrà da nessuna parte."

VOCE NARRANTE

"Questa fu una di quelle volte che fui completamente d'accordo con lei."

Angie corse verso Beneviento,si sollevò da terra e la donna la prese in braccio,senza dire

nulla,iniziando a cullarla.

VOCE NARRANTE

"Anche se non aveva più detto niente mi ero resa conto che si era allarmata sentendo parlare di

Alcina.

E ogni briciolo di simpatia che provavo per lei era svanita."

"Come preferite,signorina Bela."disse Beneviento"A volte mi lascio un po' andare."

"Ti suggerisco di trattenerti la prossima volta e non tentare di portare via delle persone dal

castello."disse Bela"Mai più."

"Vieni qua."disse Beneviento con una voce distorta e rimbombante.

Bela si mosse istantaneamente e si mise in ginocchio davanti a lei,mentre Naomi si metteva le mani

sulle tempie.

VOCE NARRANTE

"Quell'ultima frase mi aveva causato delle vertigini,ma vedere l'effetto che aveva provocato su Bela

mi lasciò senza parole."

"Ricorda quale è il tuo posto,bambina."disse Beneviento.

"Come osi..."disse Bela.

"Silenzio."disse Beneviento con lo stesso tono di voce e l'altra smise di parlare istantaneamente.

VOCE NARRANTE

"Ero terrorizzata.

Ci fu un lungo periodo di silenzio e,a causa del velo che le copriva il volto,non ebbi modo di

comprendere nessuna delle intenzioni della donna.

Ma una cosa ormai l'avevo capita:era pericolosa.

Era molto pericolosa."

Alcina in quel momento iniziò a scendere le scale che portavano alla stanza.

VOCE NARRANTE

"Fu una vera fortuna che Alcina fosse arrivata in quel momento,avevo la sensazione che si stava per

superare un punto di non ritorno."

"Buonasera Donna."disse Alcina"Ero nella stanza dei vini qui sopra e Madre Miranda mi ha

contattata mentalmente."

"Non fa niente,Alcina."disse Donna"Madre Miranda ha sempre la priorità."

Alcina,arrivata in fondo alle scale,vide che la figlia era in ginocchio davanti all'altra.

"Che succede?"disse Alcina.

"Tua figlia non mi mostra il rispetto che mi deve."disse Beneviento"Credo dovremo discutere anche

di questo."

"Nelle mie stanze,per favore."disse Alcina.

Le 2 si diressero verso le scale che conducevano alla stanza con le 4 statue e poi andarono verso

destra,aprendo una porta.

"Mi dispiace,Naomi."disse Bela alzandosi"Non avrei dovuto lasciarti da sola con lei.

Stai bene?"

"Si,grazie."disse Naomi"Non mi piacciono le bambole."

"Non posso biasimarti."disse Bela"Angie è fastidiosa e inquietante.

Non capisco perché Donna si ostini a portarla ovunque."

"Voleva costringermi ad andare con lei,nella sua villa."disse Naomi.

"Lo so."disse Bela"Ecco perché sono intervenuta.

Tu appartieni a noi,non a lei.

Non permetteremo a niente e a nessuno di portarti via."

VOCE NARRANTE

"In passato quelle parole sarebbero risuonate come una minaccia per me,ma ora erano di conforto."

"Perché ci tiene così tanto ad avere un compagno di giochi?"disse Naomi.

"Vive da sola in quella villa e immagino si senta abbandonata."disse Bela"È sempre stata timida e a

disagio con gli altri.

Ecco perché utilizza il dono di Madre Miranda per animare le sue bambole,così ha qualcuno con

cui giocare."

VOCE NARRANTE

"Per un attimo provai una fitta di simpatia per Beneviento,ma poi mi ricordai di quello che aveva

detto Angie.

I suoi discorsi sui sacrifici e sul cambiamento in me.

Significava realmente qualcosa o stava solo giocando con la mia mente?"

"Sembri piuttosto pallida."disse Bela.

"Sto bene."disse Naomi"Finiamo il disegno."

Un'ora dopo.

Alcina e Donna tornarono nell'ambiente e Bela,che era alla destra di Naomi,si mise più vicina

all'altra,mentre Beneviento si avvicinava a loro.

"Mi scuso se l'ho intimidita,signorina Hawkwood."disse Beneviento"Spero si possa rimanere

amici."

"Certamente."disse Naomi.

VOCE NARRANTE

"Feci fatica a parlare,non ero più dell'umore per dialogare con lei e la bambola."

Beneviento si voltò e usci dalla porta da cui era entrata in quella stanza,mentre Angie la osservava.

Alcina attese che le porte si chiudessero"Non preoccuparti di quello che ti ha detto,Naomi.

La mia...amica si diverte a fare scherzi con le menti."

"Ha cercato di portarla nella sua villa."disse freddamente Bela"Ha un coraggio quella strega!"

"Attenta Bela."disse Alcina"Lady Beneviento può essere complessa,ma è pur sempre uno dei

4,ricordalo.

Anche se...ammetto che anche io,se avessi modo,farei a pezzi quella bambola disgustosa."

"Perché la porta sempre con se?"disse Naomi.

VOCE NARRANTE

"Normalmente cercavo di evitare di fare domande quando il temperamento di Alcina era

imprevedibile,ma questa richiesta mi assillava.

Per fortuna fu disposta a rispondere."

"Era un regalo di suo padre."disse Alcina"L'ha tenuta come ricordo dopo la morte dei suoi genitori

e ha sviluppato un'ossessione piuttosto malsana per essa.

Una volta ricevuto il dono da Madre Miranda lo ha usato per animare le sue bambole.

Un tale spreco di energia."

"Mi è stato detto che vive da sola nella sua villa."disse Naomi.

"È stata sola per molto tempo."disse Alcina"La solitudine probabilmente l'ha resa instabile e le ha

reso impossibile rapportarsi con gli altri.

Ecco perché cerca di attirare le persone a casa sua."

"Come ha fatto con Madelinea."disse Bela.

"Chi sarebbe?"disse Naomi.

"Una delle cameriere."disse Alcina"Una ragazza giovane,ma molto più saggia rispetto all'età che

aveva.

Non aveva mai infranto le regole e le eravamo tutte molto affezionate.

Ma un giorno lei l'ha convinta a recarsi nella sua villa e quando abbiamo capito cosa era

successo...era troppo tardi.

Non è mai tornata."

"L'ha...uccisa quindi."disse Naomi.

"Peggio."disse Alcina"Beneviento è capace di strappare le anime dai corpi e inserirle dentro le sue

bambole."

"Cos..."disse Naomi.

"È vero."disse Bela.

VOCE NARRANTE

"Non dissi più nulla.

Pensai che dovevano essere delle superstizioni in un primo momento,tuttavia loro non mi

sembravano persone superstiziose.

Ma non riuscivo a crederci.

Alcina e le sue figlie erano evidentemente sovrumane...ma la Beneviento aveva dato dimostrazione

di abilità straordinarie quando mi aveva trovata e se quest'ultima cosa era vera...poteva essere considerata come completamente fuori scala."

Naomi si avvicinò al fuoco.

VOCE NARRANTE

"Rabbrividì pensando che potevo essere intrappolata nella tenuta Beneviento.

Anche il castello aveva sicuramente i suoi segreti,ma almeno era occupato da più di una persona."

"Hai mai visitato la sua tenuta,Alcina?"disse Naomi.

"Una volta,quando eravamo...comunque aveva un'enorme collezione di bambole ovunque."disse

Alcina"Era una situazione sconcertante e lei non aveva assolutamente idea di questo fatto.

Posso accettarla nel castello perché è tranquilla,ma non metterò mai più piede nella sua dimora."

Alcina si sistemò leggermente il cappello enorme,chiuse gli occhi e riprese fiato"Credo che in

questo momento potremmo tutti aver bisogno di un drink."

VOCE NARRANTE

"Mi sembrò un'ottima idea."

Naomi annui"Si..."