Aprile 1912.

Era una normale mattina di primavera.

Il cielo era terso e il sole scaldava gradualmente il paesaggio che abbracciava con i suoi raggi.

La casa intanto si svegliava come un animale dopo il letargo.

Parte d'essa almeno.

Sì, perché Downton Abbey era la casata nobiliare della famiglia Crawley da generazioni.

E come ogni casata nobiliare che si rispetti era divisa in due.

Al piano di sopra i padroni, Robert e Cora dormivano ancora tra due guanciali, nel vero senso della parola.

Anche le loro tre figlie Mary, Edith e Sybil dormivano comodamente nei loro comodi letti matrimoniali.

La servitù invece era in piedi quasi all'alba come sempre, grazie alla giovane Daisy che faceva la ronda a tutti, per lo meno dal lato femminile.

Dalla parte maschile invece, i lacchè sapevano bene che il signor Carson, il maggiordomo, non avrebbe accettato nemmeno un secondo di ritardo.

Gentile ma assonnata, Gwen ringraziò la giovane sguattera mentre Anna sospirando disse:

"Per una volta nella vita vorrei tanto riuscire a dormire finché non mi sveglio da sola"

Le altre cameriere stavano già sistemando il salone e la biblioteca mentre l'arrogante Thomas, con il solito vassoio pieno, quasi a dare l'impressione di far qualcosa d'importante, girava a destra e sinistra scrutando con i suoi piccoli occhi da faina.

Se cercasse veramente William come aveva chiesto, controllasse per avere accesso a segreti di qualche tipo da poter usare in seguito o sperasse di rubare qualche ninnolo non era chiaro.

Quando trovò il giovane cameriere che apparecchiava la tavola per la colazione, lo bullizzò come suo solito.

"Sei in ritardo se e quando lo dico io"

Si atteggiava a capo e padrone ma non lo era. Neanche lontanamente.

La sguattera nel frattempo era stata mandata dalla signora Patmore, la cuoca, ad accendere i camini del piano terra, ovviamente non prima di essere stata strigliata a dovere con tutta una serie di domande sulle sue precedenti mansioni:

"Qui hai controllato il fuoco?

La sala domestici è apparecchiata?

Hai già dato il nero alla stufa?

I camini delle camere?"

Queste dovevano essere svolte in maniera ottimale, veloce e prima che altri se ne accorgessero.

Una grande casa doveva essere tenuta a puntino. E doveva funzionare a puntino.

Si poteva paragonare a un orologio.

Un enorme pendolo, fiero e maestoso che però deve la sua funzionalità, bellezza e utilità alla marea di ingranaggi piccoli e delicati al suo interno, e alla mano abile del suo orologiaio.

Oh ma non era la famiglia Crawley. O meglio, sì, all'apparenza erano loro che facevano funzionare l'orologio, pagando gli stipendi e dando lavoro a così tante persone.

Ma essi erano ingranaggi tanto quanto la 'famiglia' del piano di sotto.

No, i veri condottieri erano il trio d'oro, il personale senior:

La cuoca Beryl Patmore, la governante Elsie Hughes e soprattutto il maggiordomo Charles Carson.