La mattina successiva iniziò presto per me, nonostante la notte precedente mi fossi ritirato tardi e l'allenamento con Rose fosse stato annullato. Mi alzai alla solita ora, ma invece di andare in palestra come avrei fatto di solito, mi diressi nella sala dei Guardiani per incontrare gli altri guardiani della scuola che si erano offerti volontari per l'esperienza sul campo dei novizi dell'ultimo anno. Erano circa 35 quelli di noi che prima o poi le avrebbero prese durante il test di sei settimane. Alcuni dei volontari avrebbero partecipato solo temporaneamente, prendendo il posto di noi cinque che saremmo partiti per il processo Dashkov, ma erano comunque presenti alla riunione.
Le nostre istruzioni erano abbastanza semplici. Qualsiasi contatto effettuato in una classe era a grosso modo programmato con l'insegnante (non un'ora esatta, solo una notifica che avremmo interrotto una lezione specifica), e sarebbero stati effettuati solo pochi contatti diurni i quali, se necessario, sarebbero stati inseriti nel programma, ma per il resto qualsiasi novizio dell'ultimo anno era un bersaglio. Eravamo incoraggiati ad essere spontanei e creativi nei nostri attacchi. Questo era il mio secondo anno di partecipazione visto che ero arrivato all'Accademia a metà della prova sul campo il mio primo anno. Tuttavia, conoscevo abbastanza bene la routine. Non trattenersi durante l'attacco, fermarsi immediatamente in caso di infortunio grave, seguito da una rapida spiegazione di ciò che era considerato come un infortunio grave. Raggiungere il Moroi era l'obiettivo primario. Effettuare un rapporto informativo con i novizi dopo l'attacco in modo che potessero capire quale debolezza avessero mostrato o dove avessero mostrato forza. La parte peggiore dell'esperienza sul campo, almeno per noi, era il dover scrivere un rapporto dettagliato su ogni attacco a cui avremmo partecipato in modo che le copie potessero essere incluse nei file degli studenti per una successiva revisione.
Tuttavia, rimasi sorpreso quando venne fatta una nuova esortazione. Combattere in gruppo. Di solito uno o forse due Guardiani attaccavano un novizio contemporaneamente. Questo era il modo più comune in cui incontravamo gli Strigoi fuori dalle difese magiche, e aveva senso preparare gli studenti a una possibilità del genere. Tuttavia, con gli eventi degli ultimi mesi, il Consiglio dei Guardiani aveva chiesto di prepararli per un attacco più avanzato e massivo.
Rose aveva decapitato il capo della piccola cellula Strigoi a Spokane, ma ciò non significava che qualcuno non avrebbe preso il suo posto o che non ce ne fossero altri come lui. Era solo questione di tempo prima che ci imbattessimo in una situazione simile e sarebbe stato meglio se tutti noi, novizi e Guardiani ufficiali, fossimo preparati. Per quanto selvaggi fossero gli Strigoi, erano tutt'altro che ignoranti. Potevano essere astuti, subdoli e devastanti. Molti erano essi stessi ex guardiani e conservavano le loro conoscenze tattiche. Si trattava semplicemente di metterle in pratica. In realtà era un miracolo che una cosa del genere non fosse successa prima.
Dopo che tutte le informazioni vennero ribadite, venimmo congedati. La maggior parte dei guardiani si dissipò per prepararsi per i successivi turni, ma Alberta, Stan e pochi altri iniziarono a camminare verso la palestra per le assegnazioni per l'esercitazione. Mentre me ne stavo andando, desideroso di assaporare i pochi minuti di libertà prima di entrare in servizio, sentii il guardiano Petrov trattenermi.
"Guardiano Belikov, considerando la situazione, abbiamo pensato che sarebbe meglio se ti unissi a noi."
Feci un rapido cenno di assenso, ma fui interrotto dal grugnito di disapprovazione del Guardiano Alto. "Non vedo perché dovremmo permettere alla Hathaway di argomentare sul suo incarico. Se facesse il solito polverone al Consiglio dei Guardiani, verrebbe messa in libertà vigilata."
"Speriamo che non sia un problema e che accetterà Christian Ozera senza fare storie. Ad ogni modo, la novizia Hathaway è stata addestrata per un Moroi specifico per quasi tutta la sua vita, sarà uno shock non ricevere quell'assegnazione. Il guardiano Belikov è la scelta migliore per spiegare perché le stiamo assegnando uno studente diverso." Alberta affrontò il guardiano più anziano con un leggero sorrisetto. "Dio sa che tu finiresti solo per peggiorare la situazione."
La palestra era già quasi piena quando varcammo le porte, e un leggero brusio su diffuse tra la folla mentre ci dirigevamo verso il centro della stanza. Rose non era l'unica in attesa dell'esperienza sul campo. Era una delle più importanti esperienze per gli studenti del quarto anno e l'intera scuola si divertiva ad assistere alla occasionale battaglia tra le lezioni. Alcuni scontri erano addirittura diventati leggende tramandate negli anni.
Eddie e Rose furono tra gli ultimi a entrare, prendendo posto solo pochi minuti prima dell'inizio della riunione. Eddie era diventato incredibilmente protettivo nei confronti di Rose dalla morte di Mason, anche con l'incidente in combattimento di poche settimane prima. All'inizio mi aveva messo in allerta. Ero preoccupato che fosse diventato un altro ammiratore, ma divenne chiaro abbastanza rapidamente che il suo interesse per Rose era limitato a quello di un protettivo fratello maggiore. Lui era rimasto al suo fianco in pubblico durante i suoi periodi più bui e la teneva lontana dagli occhi curiosi del corpo studentesco come meglio poteva. Poco tempo dopo, l'avevo sentito insistere con decisione con un altro ragazzo che Rose non fosse pronta per una relazione romantica di alcun tipo e che avesse bisogno di spazio. La mia parte rancorosa si chiedeva se avesse già avuto quella conversazione con Lord Ivashkov e, in caso contrario, quando avesse intenzione di farlo. Anche se l'avesse fatto, era più probabile che Adrian avrebbe semplicemente ignorato il consiglio di Eddie. Sapevo che una parte delle azioni di Eddie era motivata dalla lealtà verso Mason, ma sapevo anche che teneva sinceramente a Rose e che sarebbero stati sempre legati dalla loro esperienza condivisa.
Fui felice di vedere la coppia sorridere per una volta. Rose sembrava anche un po' rilassata, cosa rara all'interno delle mura dell'Accademia. Sembravano scherzare e odiavo sapere che parte del buon umore di Rose sarebbe svanita prima che l'ora fosse terminata.
A quanto pareva, Alberta stava avendo un pensiero simile. Mi guardò una volta, forse come conferma finale che avremmo fatto tutto come previsto, e iniziò.
"Bene. Sapete tutti perché siete qui. Questo è il giorno più importante della vostra istruzione prima di affrontare le prove finali. Oggi scoprirete a quale Moroi siete stati assegnati. La settimana scorsa vi è stato consegnato un opuscolo con tutti i dettagli riguardo lo svolgimento delle prossime sei settimane. Confido che a questo punto lo abbiate letto tutti".
Dalle gradinate giunse un mormorio di eccitato consenso. Sapevo che la maggior parte di loro era pronta a partire il prima possibile, ma stava facendo tutto il possibile per mantenere la calma.
"Solo per ricapitolare, il Guardiano Alto vi illustrerà le principali regole di questa esercitazione".
Stan Alto sembrava sempre trattenersi come se fosse infastidito dalla necessità della sua presenza. Tendeva a spadroneggiare sugli studenti, usando la sua autorità per trattarli con prepotenza. Non era il mio collega preferito, ma nelle ultime settimane avevo anche visto un lato diverso di lui. Era testardo, maleducato e aveva una personalità pungente, ma si preoccupava anche sinceramente dei suoi studenti. Era preoccupato quanto tutti gli altri quando Rose e gli altri scomparvero. Si è scoperto che era anche abbastanza affezionato a Mason, e perderlo lo aveva ovviamente colpito più di quanto Alto fosse disposto a far credere.
"Cominciamo. Presterete servizio sei giorni alla settimana. E consideratelo un regalo, ragazzi. Nel mondo reale, lavorerete tutti i giorni. Accompagnerete i vostri Moroi ovunque… a lezione, ai loro dormitori, a mensa. Dappertutto. Sta a voi trovare il modo di adattarvi alle loro vite. Alcuni Moroi interagiscono con i loro guardiani come fossero amici; altri preferiscono che siate più come un fantasma invisibile che non gli rivolge la parola. Ogni situazione è diversa e insieme dovrete trovare la maniera per garantire al meglio la sua sicurezza.
"Gli attacchi possono arrivare in qualsiasi momento e ovunque, e noi saremo vestiti di nero quando accadrà". Quelli di noi seduti in prima fila erano già vestiti con l'abbigliamento richiesto per l'esercizio come esempio. "Dovrete sempre stare in guardia. Ricordate, anche se ovviamente sapete che saremo noi a condurre gli attacchi e non dei veri Strigoi, che dovrete sempre reagire come se le vostre vite fossero in grave, imminente pericolo. Non abbiate paura di farci male. Alcuni di voi, ne sono certo, non si faranno troppi scrupoli a togliersi qualche sassolino dalla scarpa, ma altri potrebbero pensare di doversi trattenere per paura di finire nei guai. Finirete in guai peggiori se vi trattenete. Non preoccupatevi. Sappiamo cavarcela.
"Sarete in servizio ventiquattr'ore su ventiquattro, per un ciclo di sei giorni, ma potrete dormire quando fuori è giorno, se anche il vostro Moroi dorme. L'importante è ricordare che, sebbene gli Strigoi attacchino di rado alla luce del sole, non è impossibile che lo facciano al chiuso, e non è detto che sarete 'al sicuro' in quelle ore."
Il resto delle informazioni erano dettagli tecnici come la consegna dei rapporti e quant'altro. Quando mi disconnettei dalle banalità che venivano dette in quel momento, la mia mente iniziò a vagare sulle nuove modalità di esame con cui avremmo avuto a che fare, inclusi più attacchi 'diurni' e attacchi con molteplici aggressori. Era stato deciso che non avremmo condiviso tali cambiamenti con gli studenti, pensando che sarebbe stato un buon modo per insegnare loro ad adattarsi alle dinamiche di questo mestiere. Il fatto che fosse necessario un cambiamento così drammatico a causa degli eventi degli ultimi mesi era quasi snervante. E qualcosa nel profondo mi suggeriva che non avevamo ancora visto la fine di questi grandi cambiamenti.
Mi concentrai di nuovo quando sentii i nomi degli studenti che venivano chiamati. Ryan Aylesworth, il primo ad essere chiamato, si fece avanti per prendere il paletto da allenamento e il plico contenente le informazioni sul suo Moroi. Ad ogni studente sarebbe stato consegnato il programma scolastico del loro protetto, così come la sua storia familiare, la biografia e altri dettagli necessari.
Ciò tipicamente accadeva quando si riceveva l'assegnazione dopo il diploma, solo in modo amplificato. Se si veniva assegnati a una famiglia, bisognava conoscere il programma di ogni membro e memorizzare qualsiasi dettaglio particolare che avrebbe potuto influenzare il modo in cui si gestiva l'incarico. Ero stato fortunato con Ivan poiché sapevo praticamente tutto del suo fascicolo prima che mi venisse consegnato. Memorizzare il dossier di Vasilisa era stato molto più difficile. Non solo mi erano state fornite informazioni su di lei, ma mi erano state fornite informazioni di base sull'intera linea dei Dragomir che ora lei rappresentava da sola. Non c'era molto sulla sua storia personale, nonostante le informazioni sull'incidente che tolse la vita ai suoi genitori e al fratello, ma aggiungevo costantemente ulteriori dettagli man mano che venivano alla luce sempre più informazioni. Ora includeva informazioni sul suo legame con Rose, la sua difficoltà con la depressione e, naturalmente, lo Spirito. Non c'era molto su quest'ultimo punto, ma era solo perché non c'erano molte informazioni disponibili in generale.
A causa delle informazioni sensibili nel suo fascicolo, scegliere qualcuno come suo guardiano per l'esercitazione fu una scelta difficile e strategica. Avevo suggerito Eddie, dal momento che conosceva già vagamente il legame tra Rose e Lissa. Volevo anche mostrargli un po' di supporto. Era diventato molto più serio riguardo alla sua formazione e istruzione dagli eventi di Spokane ed era sulla buona strada per diplomarsi tra i primi del suo corso insieme a Rose. Per quanto odiassi il motivo di quell'aumento di motivazione, era bello vedere Eddie così concentrato sul futuro. Volevo premiarlo il più possibile.
Non ci volle molto perché Alberta chiamasse il suo nome e io mi irrigidii preparandomi a quello che sapevo sarebbe venuto dopo.
"Edison Castile... Vasilisa Dragomir."
Giuro che la stanza si caricò di elettricità, una corrente che attraversò tutti e li congelò sul posto. Diversi studenti guardarono verso Eddie, ma mentre si alzava e iniziava a scendere gli scalini delle gradinate, i loro occhi non lo seguirono. Tutti stavano fissavano Rose, i cui occhi erano spalancati per lo shock.
Quasi immediatamente, iniziai a pentirmi della mia scelta di lasciare che fosse una sorpresa. Una parte di me stava solo aspettando che Rose si alzasse e iniziasse a fare una scenata. Confidavo che fosse più matura dopo tutto quello che era successo nell'ultimo anno, ma con il suo temperamento in declino negli ultimi tempi, sapevo che sarebbe potuto succedere di tutto. Il fatto che sembrava essere relativamente calma riguardo alla questione mi rese quasi più nervoso.
Alla fine, quando con Jasper Graves finirono i nomi con la 'G', trattenni il respiro.
"Rosmarie Hathaway." Alberta si fermò, prendendo fiato. Sembrava nervosa quanto me. "Christian Ozera".
Vidi la bocca di Rose aprirsi lentamente per l'incredulità, ma rimase seduta. Molti degli stessi studenti che l'avevano fissata quando Eddie era stato chiamato si voltarono di nuovo dalla sua parte.
"Rose Hathaway?"
Lo studente accanto a lei diede una rapida gomitata di lato e questo sembrò abbastanza per riportarla alla realtà. Si fece avanti, ma potevo vedere il leggero scuotimento della sua testa, un gesto inconscio mentre cercava di dare un senso a ciò che stava accadendo. Anche se in quel momento non stava dando di matto per l'intera situazione, non era sicuro che non ne avrei sentito parlare più tardi.
Raccolse il suo paletto da esercitazione e il plico di Christian con un senso di semi-incredulità. Gli ultimi nomi vennero chiamati mentre lei scansionava le informazioni all'interno e infine venne data istruzione di preparare un bagaglio e incontrare il proprio Moroi a pranzo.
Diversi studenti, tra cui Rose e Eddie, si trattennero in palestra. A differenza degli altri, entrambi tenevano i loro plichi vicino al petto, proteggendo già i loro Moroi e le informazioni personali su di loro. Vedevo il Guardiano Chase che prendeva nota degli studenti che mostravano i loro plichi l'uno all'altro. Sebbene non fosse mai stato dichiarato ufficialmente, era sempre necessaria una certa discrezione nel nostro lavoro. I guardiani conoscevano del loro Moroi più di chiunque altro, compresa la loro stessa famiglia. Più di un guardiano era stato esonerato dal proprio incarico dopo aver rilasciato informazioni che sfortunatamente avevano messo in pericolo il proprio protetto, fisicamente e non.
Mi avvicinai ad Alberta, sapendo che Rose voleva parlare con entrambi e speravo che se fossimo stati vicini lo avrebbe fatto a livelli inferiori di decibel.
"Penso che abbiamo un problema."
Alberta non fu nemmeno in grado di rispondermi prima che Rose fosse su di noi.
"Questo cosa sarebbe?" Entrambi ci volgemmo verso Rose che stava sollevando il suo plico.
Apparentemente Alberta aveva deciso di fingersi ignara di tutto. "È il tuo incarico, Signorina Hathaway."
"No" insistette, mostrando già i segni della sua magra pazienza. "Non lo è. Deve essere di qualcun altro."
"Gli incarichi dell'esercitazione sul campo non sono facoltativi. Proprio come non lo saranno i tuoi incarichi nel mondo reale. Non puoi scegliere chi proteggere in base al capriccio e all'umore, non qui e certamente non dopo il diploma."
"Ma dopo il diploma, sarò il guardiano di Lissa!" Eravamo preparati per quella discussione e avevamo già una risposta pronta, ma più Rose alzava la voce, più attenzione iniziavamo ad attirare. "Lo sanno tutti. Avrei dovuto avere lei per questa esercitazione."
"So bene che è idea diffusa che starete insieme dopo il diploma, ma non ricordo nessuna regola che dica che 'devi' avere lei o chiunque altro qui a scuola. Prenderai chi ti è stato assegnato." Vedevo che il Guardiano Petrov si stava un po' arrabbiando per la mancanza di cooperazione di Rose e Rose sembrò alimentarsi di ciò.
"Christian?" Il plico colpì il pavimento con un forte schiocco, echeggiando forte quasi quanto il suo sfogo. "Lei dev'essere completamente impazzita se pensa che sarò il suo guardiano!"
"Rose!" Sussultò al suono della mia voce. Raramente alzavo la voce con Rose o con chiunque altro, sapendo quanto avesse colpito me e le mie sorelle quando mio padre ci urlava contro, ma sapevo anche che alcune situazioni lo richiedevano. Questa era una di quelle. Sembrava che il mio tono l'avesse scioccata tanto quanto il suo aveva scioccato me. "Hai superato il limite. Non ci si rivolge agli istruttori in questo modo."
Odiavo trattarla come una bambina, non importava quanto fosse infantile al momento. Per qualche ragione, sembrava più sbagliato e innaturale della nostra relazione. Era contorto, lo so, ma mi dava l'impressione di essere più una dimostrazione della mia autorità su di lei che altro.
Mi guardò per un attimo prima di chiudere gli occhi e fare un respiro profondo. Sentii le mie spalle rilassarsi con la sua espirazione. Era ancora tutt'altro che placida, ma almeno non sembrava più rabbiosa. "Chiedo scusa, ma è assurdo. Quasi assurdo come non portarci al processo di Victor Dashkov."
La sorpresa di Alberta era ovvia. "E tu come fai… lasciamo perdere." Mi guardò severamente per un momento. "Avremo tempo di parlarne più tardi. Per il momento, questo è il tuo incarico e devi rispettarlo."
Eddie si avvicinò lentamente a Rose, raddrizzando la schiena anche se la sua voce era ancora molto apprensiva. "Sentite... per me non c'è problema... possiamo scambiarci..."
Sapevo che stava solo cercando di sostenere e proteggere Rose, proprio come aveva sempre fatto e ancora di più dal nuovo anno, ma Alberta non apprezzò la sua offerta. "No che non potete. Vasilisa Dragomir è la tua protetta." Si chinò per prendere il plico e passarlo a Rose. "E Christian Ozera è il tuo. Fine della discussione."
"Questo è assurdo! Perché dovrei sprecare il mio tempo con Christian? Sarò il guardiano di Lissa quando mi diplomerò. Non sarebbe logico, se volete che faccia un buon lavoro, farmi esercitare con lei?"
"Farai un buon lavoro con lei perché la conosci" intervenni. "E avete il vostro legame. Ma da qualche parte, un giorno, potresti ritrovarti con un Moroi diverso. Devi imparare a proteggere qualcuno con cui non hai alcuna esperienza."
Questa era una questione personale per me. Per quanto odiassi anche solo suggerire che potesse succedere qualcosa a Lissa, specialmente con me e Rose come suoi protettori, doveva essere fatto. Nessuno mi aveva preparato a perdere Ivan. Era stato il mio migliore amico alla San Basil. L'ho avuto per la mia esperienza sul campo. Sapevo tutto di lui e proteggerlo era stato facile, sia durante la scuola che dopo. Poi un giorno... se n'era andato. Fu quasi come imparare a essere un guardiano da zero i primi mesi con Lissa. Certo, tra l'addestramento di Rose e i turni all'Accademia, non era certo un tipico incarico di guardia, ma non avevo ancora la sensazione di aver imparato a conoscere la mia protetta. Avrei potuto declamare la sua storia personale a memoria, ma Rose sapeva come anticipare le sue mosse, emozioni e altro. Non era solo il loro legame, era la loro amicizia. Era un enorme vantaggio, ma la sua relazione l'avrebbe lasciata in svantaggio con chiunque altro. Era per il suo bene, anche se non se ne rendeva conto.
"Ne ho di esperienza con Christian" insisté con un pizzico di amarezza. "Questo è il problema. Lo odio."
La sua dichiarazione schietta fu una sorpresa per me. Sapevo che lei e Christian non erano affatto migliori amici, ma pensavo che tra la sua relazione con Lissa e la loro esperienza condivisa a Spokane, fossero almeno in rapporti civili l'uno con l'altra. Di nuovo, ero stato io a suggerire Christian come suo incaricato.
Tuttavia, ciò non turbò Alberta. "Tanto meglio così. Non tutti quelli che proteggerai saranno tuoi amici. Non tutti quelli che proteggerai ti saranno simpatici. Questo ti servirà di lezione per il futuro."
"La lezione che mi serve è come combattere gli Strigoi. L'ho imparato in classe" fissò il suo sguardo su di noi con un'espressione dura "e l'ho fatto di persona."
"C'è dell'altro in questo lavoro oltre alle abilità tecniche, Signorina Hathaway. C'è un intero aspetto personale – chiamiamolo tatto, se vuoi – di cui non si parla molto in classe. Vi insegniamo a trattare con gli Strigoi. Ma ciascuno di voi deve imparare a trattare con i Moroi da solo. E tu in particolare devi imparare a trattare con qualcuno che non sia la tua migliore amica da anni."
Alberta aveva toccato un punto importante, ma c'era un altro problema principale che sentivo che Rose aveva bisogno di imparare ad affrontare. "Devi anche imparare cosa significhi lavorare con qualcuno di cui non puoi percepire immediatamente il pericolo."
"Giusto" concordò con me Alberta. "Questo è un handicap. Se vuoi essere un buon guardiano… se vuoi essere un eccellente guardiano, allora devi fare come ti diciamo."
Vidi un'altra replica formarsi sulle labbra di Rose. Sapevo che sarebbe stata tutt'altro che entusiasta della situazione, e mi aspettavo qualche protesta, ma rimasi sinceramente sorpreso da quanto duramente stesse discutendo con noi. Quando mai Alberta o io avevamo fatto qualcosa che non fosse nell'interesse di Rose? Aveva giocato la sua carta vincente, e ora era il momento per me di giocare la mia.
"Lavorare con un altro Moroi aiuterà anche a mantenere in vita Lissa."
Questo attirò la sua attenzione. La sua testa scattò su di me alla mia dichiarazione.
"Che significa?"
"Anche Lissa ha un handicap… tu. Se non avesse mai l'opportunità di imparare cosa vuol dire essere protetta da qualcuno con cui non ha un legame psichico, potrebbe correre gravi pericoli se aggredita. Proteggere qualcuno è una relazione a doppio senso. Questa esercitazione sul campo sarà utile tanto per lei quanto per te."
Per una volta, non mise in discussione il nostro ragionamento. Mi resi conto che stava considerando le mie parole, anche se esitava ad accettarle. Non era in disaccordo con me, almeno non per quanto potessi vedere, ma non era pronta ad ammettere che avevo ragione. Non ne aveva bisogno, però, il Guardiano Petrov chiarì la questione.
"Inoltre questo è l'unico incarico che ti sarà affidato" aggiunse Alberta con un senso di definitività. "Se non lo accetti, allora puoi sempre decidere di non partecipare all'esercitazione sul campo."
Con ciò, anche Alberta aveva giocato la sua carta vincente. Rose non poteva rinunciare se voleva diplomarsi e lo sapeva. Metterla all'angolo senza via d'uscita non era il metodo migliore per convincerla a collaborare, ma avevamo esaurito ogni altra opzione disponibile.
Rose sfogliò di nuovo il suo plico, emettendo un sospiro frustrato. "Bene. Lo farò. Ma voglio che si sappia che lo sto facendo contro la mia volontà."
"Credo che sia già abbastanza chiaro, Signorina Hathaway." Alberta pronunciò il suo nome con lo stesso tono che mia madre usava con il mio secondo nome ogni volta che superavo il limite.
"Va bene." Rose arrivò al punto di alzare gli occhi al cielo mentre si voltava verso le porte della palestra. Tenendo il plico alto sopra la testa, come se avesse in qualche modo vinto quella battaglia, gridò: "Comunque penso sempre che sia una pessima idea, e alla fine lo penserete anche voi."
Eddie la seguì timidamente fuori, lasciandoci solo con un'alzata di spalle e un sorriso comprensivo. Ben presto, rimanemmo solo io e Alberta nella palestra vuota che sembrava ancora riecheggiare delle ultime parole di Rose. A un certo punto della discussione, gli altri studenti erano stati trascinati fuori dal Guardiano Chase e dal Guardiano Alto.
Offrii ad Alberta un sopracciglio alzato per cercare di indovinare i suoi pensieri, ma era impegnata a cancellare la tensione dalla sua fronte.
"È andata..."
"Orribilmente." Terminò con tono piatto. Un grande sospiro sembrò riportarla indietro dalla sua frustrazione mentre scuoteva la testa. "Ma come fai? Quella ragazza mi fa impazzire ma sembra che tu abbia la pazienza di un santo."
"Oh, non lasciarti ingannare, alcuni giorni fa impazzire anche me. Ma ne vale la pena." Guardai verso l'uscita che aveva appena sbattuto, quasi come se potessi vedere al di là delle porte di metallo.
"Sì, se riuscirà mai a tenere sotto controllo quel temperamento, diventerà una guardiana meravigliosa."
Annuii in risposta, ma l'unica cosa che mi passò per la mente era: Non era quello che intendevo.
