Opening The Future Doors IV-Terza Parte- "Opening The Future Doors"

Quarto Capitolo- Terza parte-

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/Clock…Clock….Clock…Clock…
Il rumore dell'orologio a pendolo che c'era fissato alla parte della sala d'attesa del reparto maternità appartenente all'ospedale interno della Nerv, era l'unico rumore percettibile da quando Ritsuko e Yukito accompagnati da altri medici e infermieri membri della base , erano entrati in sala parto giusto meno di un ora fa, portando con urgenza Rei.

Shinji, che in quel momento era il ragazzo più ansioso dell'universo, fissava quasi ipnotizzato i movimenti del pendolo che aveva di fronte a lui. Misato era seduta giusto poco distante da lui, nello stesso divanetto. Neanche lei era di certo tranquilla, decisamente non lo era…ma cercava di non darlo a vedere, soprattutto per non peggiorare l'ansia di Shinji.

"Uff! Ma che fine ha fatto Kaji!? Inizio a credere che si sia perso da qualche parte nella base...^^;" Disse Misato con tono seccato per sciogliere il silenzio, mentre portava le braccia dietro alla nuca appoggiandosi alla spalliera del divanetto.

Shinji non si destò…rimase immobile com'era prima, immerso nei suoi 1000 pensieri e nelle sue 1000 preoccupazioni, così tanto da non aver neanche prestato attenzione alle parole di Misato. La donna riusciva a capirlo del resto…non era da biasimare…e le venne da sorridere vedendo il suo ' piccolo' Shinji ormai arrivato al momento della trepidante attesa del 'grande evento' della sua vita.

"Puff! Eccomi finalmente!" Esclamò Kaji spuntando da dietro l'angolo del corridoio che portava in quella divisione dell'ospedale interno, con in braccio ancora le due bambine che dormivano scompostamente con la testa appoggiata sulle spalle di Kaji, e le braccia e le gambe a penzoloni

"Kaji! Dove ti eri cacciato!?" Esclamò sorpresa Misato

Kaji ridacchiò mentre si avvicinava a sua moglie ed a Shinji "Indovina! ^___^;; Mi sono perso anche sta volta! ^__^;;"

"E te pareva! ^^;;" Rispose Misato mentre allungava le braccia procinte verso suo marito "Caro…dalla a me la Akane-chan…" disse dolcemente Misato notando gli sforzi compiuti da suo marito per cercare di sorreggere nel miglior modo possibile le due bambine.

Kaji, non potendo porgere lui stesso la piccola Akane avendo l'altro braccio occupato a sorreggere Tomoyo, avvicinò il braccio a sua moglie, che capì, e prese delicatamente la bambina che durante il trasferimento il suo sonno venne disturbato

"Mammaa….>o….cos'è questa luce!? ;_____; Dove siamo, mamma!? ;___;" Esclamò la bambina con la sua squillante vocina offuscata dal sonno, serrando le palpebre infastidita sia dai diversi spostamenti che quella sera era soggetta, e sia dalla accecante luce dei neon della stanza. Misato avvicinò il suo visino al suo petto, cercando di proteggerle gli occhi dalla luce "No amore mio, …presto torneremo a casa nostra…dormi amore, dormi…" Disse affettuosamente Misato cullando la piccola in modo da riconciliarle il sonno. La bimba non se lo fece ripetere due volte, e si riaddormentò, stringendosi al petto della donna. Kaji si sedette nell'intermezzo tra sua moglie e Shinji, sistemando meglio la piccola Tomoyo tra le sue braccia.

"Ritsuko e Yukito sanno che abbiamo noi la piccola?" Domando Kaji mentre metteva la sua giacca sulle spalle di Tomoyo, onde evitare che si infreddolisse.

"no…ma penso che se lo immaginino…" Rispose Misato imitando il gesto di Kaji e togliendosi il suo leggero coprispalle elegante del suo abito da sera blu notte per coprire sua figlia. Shinji però la precedette e con un gesto nobile, si tolse la sua di giacca e la porse alla sua ex- tutrice

"Tieni Misato, prendi la mia…" Disse il ragazzo porgendo la sua giacca. Misato sorrise, sorpresa per la gentilezza di Shinji che ancora una volta prese il sopravvento sull'ansia.

"Ti ringrazio Shinchan ^___^" Rispose sorridendo Misato mentre prendeva la giacca

Shinji ricambiò il sorriso, e dopo riprese ad immergersi nuovamente nei suoi pensieri, sta volta però, cambiando obiettivo della sua concentrazione: non guardava più il piccolo orologio a pendolo di bronzo che c'era attaccato alla parete, ma inavvertitamente aveva iniziato a fissare Kaji, che non tardò ad accorgersi dello sguardo di Shinji.

"Hey! Ragazzetto! Sogni ad occhi aperti il volto dei tuoi pargoli?! ^O^;;;" Esclamò ironicamente l'uomo

Ikari a quelle parole tornò con i piedi per terra "Signor Kaji…" Shinji finalmente abbandonò per un istante le sue preoccupazioni e guardò con sguardo malinconico l'uomo.

Kaji sorrise "Ma guarda! Un imminente padre che crolla di sonno proprio la notte della nascita dei suoi due figli?…"Esclamò ironicamente l'uomo

"In questo momento…crollare dal sonno è l'ultima cosa che vorrei fare…"Rispose il ragazzo mentre giocherellava nervosamente con le dita delle sue mani, ritornando a chinare il capo, ed ad immergersi nuovamente nei suoi pensieri.
Kaji poggiò la sua mano libera sulla spalla di Shinji.

"Faresti meglio a distrarti un po' ed a cercare di tranquillizzarti, Shinchan…non è una bella cosa essere così nervosi in un momento come questo…tra poco vivrai uno dei momenti più belli della tua vita, e non puoi permettere che il nervosismo e l'ansia te lo rovinino…" Disse dolcemente Kaji con tono comprensivo

"Lo so, ma…non riesco proprio a farne a meno…"Rispose il ragazzo con un filo di voce

"Perché non vai al bar del Geo Front a prenderti qualcosa?…non ti assicuro che ci sia qualcuno, dato che Kensuke e Nozomi hanno invitato quasi l'intera Nerv al loro matrimonio, ma fare quattro passi ti aiuteranno sicuramente a calmarti…" Propose l'uomo

Shinji dopo alcuni secondi di riflessione sulla proposta di Kaji, accettò e pensò che veramente, una distrazione sarebbe stato di giovamento per lui di sicuro.

Shinji annuì più volte e sospirò, prima di alzarsi lentamente dalla panchina e reggersi nuovamente all'impiedi sulle sue gambe. "Ha ragione, Signor Kaji…"disse il ragazzo, voltandosi lentamente verso di Kaji e Misato, mentre quest'ultima lo guardava con sguardo comprensivo

"…Credo proprio che fare quattro passi sia una bella idea…" Il ragazzo dicendo queste parole senza entusiasmo e senza convinzione, si sforzò di sorridere. E Kaji annuì come segno d'assenso "…magari poi prenderti un bel caffè per tenerti sveglio…sai, un caffè alle 2 e mezza del mattino non guasta mai! ^____- " Rispose l'uomo, sdrammatizzando la situazione.

Shinji non rispose. Continuò ancora a guardare Kaji per alcuni istanti con lo stesso sguardo preoccupato che aveva assunto da tutto il tempo che erano arrivati li, per poi voltarsi ed avvicinarsi verso l'ascensore a circa 50 metri da li.

"…Povero il mio Shinchan…ha molta paura…" Mormorò Misato seguendo con lo sguardo i movimenti del ragazzo che si dirigeva verso l'ascensore.

"Si…."Rispose Kaji alle parole di sua moglie "..Ma sta sera ha fatto di tutto per cercare di mostrarsi coraggioso e forte di fronte a tutti noi, e di fronte soprattutto a Rei…anche questo è coraggio…non solo quello che ha dimostrato sugli Evangelion…"

"Ci siamo…" Mormorò a se stesso Shinji, con gli occhi rivolti verso la sua mano che stringeva e rilasciava più volte nervosamente, mentre con gli occhi rivolti verso il pavimento, l'ascensore scendeva lentamente verso i piani inferiori dell'enorme struttura della Nerv. Il ragazzo alzò gli occhi, rivolgendoli al segna piani che segnava in quel momento il settimo.

"Ancora quest'ascensore…" Mormorò tra se e se il ragazzo, inavvertitamente *…quante cose sono successe qui dentro…*

*FLASHBACK*

10 anni prima..

"Ah, sai una cosa? Oggi a scuola, si…mentre facevamo le pulizie, ti osservavo…e mi sei sembrata una mamma.." Mormorò inconsuetamente Shinji Ikari, il ragazzino quattordicenne timido e insicuro, nella stessa ascensore, non da solo quella volta, ma con lei…

"Una...mamma?…" La ragazzina dai capelli azzurri mormorò sorpresa, lasciando trasparire inavvertitamente le sue emozioni celate e trattenute a forza in quei tempi, dentro il suo cuore…e che tutti, tranne Shinji, ignoravano completamente l'esistenza..

"Già…"Annuì il ragazzino, mentre un timido sorriso si disegnava sul suo volto e il suo sguardo si addolciva "Il tuo modo di strizzare lo straccio ricordava molto quello di una madre…" Ridacchiò prima di continuare "Penso che un giorno diventerai una brava madre di famiglia!"

*END FLASHBACK*

La mente di Shinji ritornò nel presente, quando il segnale acustico che segnalava l'arrivo al piano prescelto venne emesso dall'ascensore

"A quei tempi…chi lo avrebbe mai detto che potesse realizzarsi veramente…e che avrei potuto commentarlo giusto in questa stessa ascensore…" A questo pensiero, al ragazzo venne da sorridere dolcemente, proprio come fece dieci anni fa mentre parlava con Rei

"Rei-chan…"

Un altro dialogo, questa volta più recente, sorse in mente al ragazzo, mentre le ante dell'ascensore si aprirono di fronte al secondo piano, ovvero lo stesso dove si poteva trovare il bar frequentato dall'intero personale della base, durante le ore lavorative della giornata. Ricordò quando la notte della vigilia del suo matrimonio con Rei, la ragazza gli confessò con voce tremante e piena di paura, la sua impossibilità di avere figli, mentre le sue guance venivano inumidite dalle lacrime silenziose e lente che la brezza fredda serale del solarium dell'appartamento di Misato. L'unico posto in quella serata così movimentata della festa dell'Addio Al Celibato, dove erano riusciti a trovare un po' di privacy
"Vorrai…sposarmi ancora…adesso?.." la ragazza, con voce rotta dal pianto e dal timore, bisbigliò a Shinji, che la guardava sorpreso, non per le sue parole, ma per il fatto che Rei avesse espresso un pensiero talmente triste che l ' aveva addirittura portata a dubitare della promessa di matrimonio, che il ragazzo le aveva fatto.

Shinji la tirò per un braccio avvicinandola a se, non fu molto delicato nel tirarla a se così duramente, ma non sopportava le parole di Rei, e voleva dissuaderla nel minor tempo possibile. Subito. Immediatamente. Così in fretta che avvicinarla a se dolcemente avrebbe già impiegato troppo tempo; "Ma certo che ti voglio sposare, Rei!!" Esclamò il ragazzo abbracciando più intensamente che potesse in quel momento, offuscando il suo pianto " Rei-chan! Io non ti sto sposando perché tu mi possa dare dei figli!! Io ti sto sposando perché ti amo! Ti amo con tutto il mio cuore, Rei! E non mi importa nient'altro all'infuori di te! Nient'altro!!"

"Shin..chan…"La ragazza, nascondendo il suo viso sul petto del ragazzo, mentre stringeva saldamente la sua camicia con le mani "Se non…posso darti dei figli…sono una donna…?" Continuò

"Smettila!" Shinji esclamò con tono da rimprovero, "Rei…a me non importa! Io…io ti amo così come sei!…e…" La voce di Shinji si andava gradualmente addolcendo mentre completava la sua frase "…non saranno di certo i figli a definire il nostro amore…"al termine della frase, Shinji sorrideva ed era impossibile pensare che lo stesso sorriso era stato emesso dalla stessa persona che prima aveva usato un tono talmente imperativo e dissuadente. Rei, alzò gli occhi e lo guardò sorpresa, senza scostare però la sua stretta al petto del ragazzo "Da…davvero, Shinji?…" Domandò la ragazzina, smettendo di piangere lentamente

Il ragazzo annuì "Te lo giuro, Amore mio…"
*

Che contraddizione…* Pensò Shinji continuando ad avanzare lungo il corridoio indisturbato *Dopo quella conversazione sapevo benissimo che non potevamo mai avere dei figli…ormai, mi ero talmente abituato a quell'idea che il giorno in cui Rei mi diede quella notizia per un attimo mi sentii mancare…da allora sono passati quasi 9 lunghi mesi…e adesso ci siamo…dopo un'attesa che sembrava non finire mai…adesso siamo arrivati al momento decisivo…" A distogliere Shinji dai pensieri, fu l'arrivo all'entrata del bar interno del Geo Front; purtroppo, sbarrata con un grande cancello a fisarmonica che chiudeva l'intera entrata. Shinji si fermò un attimo. Si sorprese di trovarlo chiuso, ma non più di tanto…continuò ad avanzare con passo lento verso l'inferriata, e quando ne fu abbastanza vicino, poggiò inconsuetamente le sue mani attraverso i piccoli rombi del cancello.

"E' chiuso…" Disse sbirciando attraverso i ricami del cancello, l'interno del bar ancora illuminato, nonostante fosse completamente vuoto e privo di rumori… *Proprio come lo era…il mio cuore qualche tempo fa…chiuso, nonostante fosse pieno di luce…*

Shinji capì che ormai non c'era più tempo per potersi perdere nuovamente in chiacchiere, era ora che si spicciava a tornare indietro all'ospedale interno…
Il ragazzo si voltò di lato, e notò che a poca distanza dall'ascensore, giusto pochi metri accanto, c'era una lunga fila di distributori automatici di tutti i tipi. Bibite, merendine, bevande calde, gelati…proprio l'imbarazzo della scelta… non c'era anche il distributore del pranzo perché al piano di sopra c'era la mensa generale della Nerv, quindi non era necessario aggiungere li un altro distributore che sarebbe stato quasi del tutto inutile… .
Shinji si voltò, avvicinandosi ad uno di esso, che era riservato alle bevande calde. La scelta era ampia…addirittura c'erano anche le tisane aromatiche ed il tea alla rosa…ma Shinji decise di andare sul classico, dopo aver inserito una monetina che aveva trovato smarrita tra le sue tasche dei pantaloni, scelse il pulsante dell'espresso macchiato e lo pigiò con forza. Ne infilò altre due di monetine, per poter portare un caffè anche a Misato e a Kaji, come una sorta di ringraziamento per avergli proposto questa passeggiata, che veramente, era riuscita a stendere le tensioni del Vicecomandante della Nerv. La macchina automatica in breve tempo versò i tre caffè richiesto nei bicchierini usa e getta, Shinji si piegò leggermente per raccoglierli e sistemarli in modo che potesse trasportarli senza versarli. Shinji stava applicando l'ultimo coperchietto sul bordo dell'ultimo bicchierino rimasto scoperto, quando all'improvviso avvertì un leggero spostamento d'aria, come se a poca distanza da lui fosse appena passata una persona. Il ragazzo si voltò sorpreso…pensava di essere completamente solo da quando era arrivato in quel posto…c'era qualcuno li oltre a lui?…. Guardò ancora intorno a se da ogni parte, ma non c'era proprio nessuno oltre a lui ed al 'Signor Silenzio' che in quel luogo regnava padrone incontrastato se non era per i piccoli rumori che lo stropicciavano un po'.
L'unica cosa in movimenti che vide e che riuscì a catturare nuovamente l'attenzione improvvisa del ragazzo, fu una piuma…che lieve e soave andava abbandonandosi giusto sotto il naso del ragazzo, e si andò a posare lievemente sul bordo del bicchierino di caffè rimasto scoperto, scansando giusto per 1 o 2 millimetri massimo, il pelo dell'acqua, o meglio, del caffè.
Il ragazzo fissò la piuma così come si era posata, facendo attenzione a moderare il suo respiro per non destare la posizione di essa. Restò alcuni attimi a fissarla, sorpreso e quasi spaventato…una piuma…in un luogo chiuso come quello…il ragazzo deglutì per sciogliere il nodo di paura alla gola, e quando ne trovò il coraggio con le prime tre dita della mano destra si avvicinò timorosamente alla piuma e la prese alzandola verso i suoi occhi…in modo che gli venisse in controluce…aveva una strana sensazione…che cosa sperava che fosse in fondo se non ciò che era evidente?…una semplice ed innocua piuma, che, vista la dimensione piuttosto grande di essa , apparteneva sicuramente ad un volatile piuttosto grande…ma…era sicuro che questo volatile facesse veramente Cip Cip?….
Shinji Ikari ridiede un occhiata attorno a se, guardò anche in alto.…se aveva le piume aveva le ali, no?…e se aveva le ali volava…. Ma neanche sul soffitto trovò nulla…né un segno, né un messaggio, né tantomeno un indizio che potessero portarlo a scoprire il proprietario di questa insolita piuma…
Anche sta volta non vide niente…tutto, tranne quella piuma, era rimasto invariato attorno a se…
Si rivoltò, ma quando tornò per guardare la piuma, ciò che vide lo sorprese ancora di più di quanto potesse sorprendersi se avrebbe ritrovato di fronte a se, l'appartenente di essa. La piuma: Non c'era più. Era svanita tra le sue mani. Il ragazzo, prima di buttare li delle possibile ipotesi sui misteri dell'ignoto, guardò il pavimento sottostante, i bicchierini di caffè…magari era semplicemente scivolata…ma la piuma non era scivolata…era proprio svanita…e Shinji ne aveva l'assoluta certezza… Non seppe spiegarsi il motivo, neanche a lui, ma dopo aver messo velocemente il coperchietto all'ultimo caffè, scappò velocemente via dirigendosi verso l'ascensore…sul suo sguardo erano dipinte contemporaneamente l'ansia e la decisione…scappò verso le ante chiuse dell'ascensore, che fortunatamente la loro apertura fu rapida ed immediata. Shinji saltò dentro e pigiò velocemente
il pulsante per il 7° piano, ovvero, L'Ospedale Interno della Nerv.

*
Nel frattempo, all'interno di una sala ospedaliera, che molto probabilmente in quel momento era laboriosa come non lo era mai stata prima, Ritsuko, Yukito, e gli altri medici potettero tirare un sospiro di sollievo e rilassarsi un attimo.
La dottoressa Akagi iniziò a sfilarsi velocemente i guanti che indossava, cosa che fecero anche gli altri medici.

"Abbiamo fatto un ottimo lavoro…"Esclamò con decisione Il dottor Tsukishiro, abituato ogni giorno ad emergenze del genere, anche più gravi, essendo un chirurgo professionista. Guardò sua moglie, che sorridendo annuì "Complimenti davvero a tutti!" Ritsuko attese il sorriso degli altri medici, intendi a cambiarsi il camice prima di proseguire. Dopo di che, La dottoressa Akagi si avvicinò nuovamente, alla persona che aveva causato tutta quella laboriosità in quella notte: Rei Ikari Ayanami…. La ragazza giaceva stesa su di un apposito lettino, forse la prima a tirare un sospiro di sollievo era stata lei…la neo madre infatti tenendo gli occhi chiusi, ansimava ancora per la fatica e per la stanchezza, mentre il suo viso, completamente bagnato dal sudore, mostrava ogni traccia che per lei l'esperienza del parto gemellare non era stata affatto una passeggiata. Ritsuko la guardò per alcuni istanti, e poi sorrise, poggiandole la sua mano sulla sua fronte

"Rei-chan…stai bene tesoro?…" Domandò dolcemente la dottoressa Akagi

Rei non ebbe neanche la forza di rispondere a voce, malgrado la fatica, riuscì ad aprire leggermente gli occhi ed annuire, come gesto d'assenso.

La mano di Ritsuko si spostò, dalla fronte ai capelli della ragazza, facendole una carezza

"Sei stata bravissima, Rei-chan…è andato tutto benissimo, e questo è lo dobbiamo soltanto a te…"

Rei in quel momento fu come se stesse cercando le forze per replicare, ma non ci riuscì, aveva speso tutte le sue energie per dare alla luce i suoi figli, e Ritsuko lo poté capire meglio di chiunque in quel momento, tanto che a Yukito, Maya e gli altri medici, vista la stanchezza fisica e psicologica della ragazza, non misero neanche in dubbio l'idea di astenersi a dare in braccio i bambini alla madre, subito dopo il parto; Rei non riusciva neanche a tenere gli occhi aperti dalla stanchezza, e quindi pensarono all'unanimità che la cosa migliore per tutti sarebbe stata quella di mostrare i bambini in un altro momento, dopo che la madre avrà recuperato le forze che le avrebbero permesso di farlo.

"Adesso riposa Rei-chan, D'ora in poi penseremo a tutto noi, ok?…tu pensa soltanto a recuperare le forze…"

Yukito si unì alla discussione "Ed hai dato alla luce due bambini meravigliosi, Rei-chan…Congratulazioni di tutto cuore!"

Rei guardò Yukito con sguardo interrogativo e poi tornò a guardare la dottoressa Akagi "E' vero, oggi è stato un giorno molto importante per te, e per Shinchan…hai dato la vita ad un maschietto ed una femminuccia…"

A quelle parole, Rei non poté attenersi nel far comparire un flebile e timido sorriso sulle sue labbra, nel suo viso velato dalla stanchezza e dalla fatica che avevano segnato quella notte. La ragazza non si fece ripetere un'altra volta di riposarsi e di rilassarsi, così, dopo alcuni istanti, chiuse gli occhi e crollò addormentata dal sonno, mentre la sua espressione mutava, e il suo volto andava lentamente a rasserenarsi…
Ritsuko le scostò lentamente i capelli che le cadevano sul volto, dietro le orecchie, e poi tornò a guardare gli altri medici, "Portatela in corsia adesso…e lasciatela riposare nella più totale tranquillità…La ragazza è stremata!"

"Si dottoressa Akagi!" Esclamarono all'unisono medici e infermieri presenti nella sala affrettandosi a preparare una barella per poter portare la ragazza a riposo.

Più in la, giusto in un angolino della stanza, un'altra ragazza in camice bianco ed uno stetoscopio attorno al collo, stava badando con qualcosa che in quel momento la impegnava non poco.

"Ecco fatto…" Mormorò dolcemente facendo passare una piccolissima manina in un altrettanto piccolissima manica di una tutina di cotone leggero colore color cielo. "Ed anche con te ho finito, piccolino!" Maya Ibuki sorrise mentre alzava di fronte uno dei due "colpevoli" per una serata speciale come questa qui. Era impossibile descrivere la dolcezza e la tenerezza della creaturina che teneva in braccio in quel momento. Era un piccolo frugoletto vestito di azzurro, i suoi occhi erano chiusi, il piccolo dormiva imitando la sorellina vestita di rosa, che vi era poggiata in un fasciatoio, giusto di fronte a lei, che con i pugnetti stretti stretti di fronte al suo visino, dove scendevano dei sottilissimi fili di capelli azzurri, proprio dello stesso colore della mamma. Maya si intenerì, le ricordavano il suo piccolo Fuu-Tien, che aveva affidato a suo marito, e che adesso probabilmente, stavano entrambi dormendo. La ragazza stese anche questo piccolo sul fasciatoio, in attesa che portassero le culle.

"Senpai, io ho finito!" Esclamò La dottoressa Ibuki rivolgendosi verso Ritsuko

La dottoressa Akagi si voltò verso di Maya , e poi si avvicinò verso di lei "E' tutto apposto, Maya?" Esclamò Ritsuko

Maya annuì e sorrise "Si Senpai! Entrambi i bambini sono sanissimi, ho riportato il peso e la misura sulla cartella clinica e sul braccialetto di riconoscimento!"

"Perfetto, ti ringrazio Maya…"Ritsuko non poté evitare di posare gli occhi sui due bambini che giusto pochi minuti prima erano ancora dentro il ventre di Rei. Erano talmente dolci e teneri così addormentati l'uno all'altra, che sembravano veramente due angioletti scesi dal cielo, angioletti ovviamente, intesi nel senso migliore che possa esistere…

"Senpai, il maschietto mi sembra in gran forma, ma la piccola è più gracile…penso sia un po' sotto peso e non so se avrà bisogno o meno dell'incubatrice…" Continuò Maya con tono scusante rivolgendo gli occhi a Ritsuko

Ritsuko sorrise "Non preoccuparti, più tardi la controllerò io…" Rispose , mentre con una mano fece una carezza sul corpicino dei due neonati "Sono di una dolcezza e di una tenerezza unica, non è vero Maya?"

Maya annuì "Si dottoressa Akagi…sono veramente due bambini meravigliosi…somigliano tantissimo ai loro genitori…"

"Già…sono così felice che Rei…ha potuto donare ai loro figli come voleva, ciò che a lei…non le è stato permesso di avere…"Mormorò inavvertitamente Ritsuko mentre accarezzando il velluto della tutina dei due bambini, nella sua mente si formava un triste pensiero che non riusciva a scartare via dalla sua mente..

Maya la guardò sorpresa "?_____? Di cosa sta parlando, Senpai?" Domandò la dottoressa Ibuki.

Ritsuko cercò di allontanare il prima possibile la lacrima che era procinta a scendere lungo il suo viso, per non darlo a vedere alla sua amica "Nulla Maya, non ha alcuna importanza adesso!" Esclamò, mentre tornò a focalizzare la dolcezza dei due bambini, che tramutò all'istante la malinconia che stava avvolgendo il medico, in dolcezza e felicità che quegli ultimi attimi, avevano donato a tutti quanti…

*

"Avanti!…Avanti sbrigati!!" Esclamò il ragazzo all'interno dell'ascensore, incitando le ante di essa ad aprirsi al più presto in quel momento che sembrava lungo un eternità. Non sapevo ancora spiegare il motivo per la quale aveva tanta fretta, ma sapeva come per un sesto senso che era successo qualcosa a Rei…qualcosa che neanche lui osava immaginare…ma sapeva solo che doveva raggiungerla immediatamente..

Il neo Vicecomandante della Nerv finalmente uscì dall'ascensore precipitandosi subito a guardare da lontano il corridoio dove non si notava nessuna particolare agitazione. Si scorgeva Misato, seduta sulle sedie a muro di quella sala, dondolare nervosamente la gamba che teneva accavallata, non curandosi del fatto di tenere in braccio in quel momento sua figlia Akane. Più in ragazzo andava avvicinandosi, più poté scorgere anche Ryouji che era seduto subito dopo sua moglie, tenendo ancora in braccio Tomoyo. Entrambi i due coniugi non si accorsero dei passi del ragazzo che si faceva man mano vicino a loro. Shinji camminava lentamente e continuava a fissare ciò che lo circondava in lontananza…non c'era niente di diverso da quando era andato via, eppure sentiva che qualcosa stava per cambiare…

"Ah! Shinchan!" Esclamò squillantemente Misato accorgendosi della presenza di Shinji "Sei già di ritorno!?"

"S…Si…" Rispose Shinji confusamente, mentre continuava a guardarsi intorno, come in cerca di qualcosa, mentre i suoi occhi preoccupati e spenti mostravano tutta la sua agitazione.

"Da ciò che vedo…la tua passeggiata non è stata del tutto rilassante, Shinchan…" Mormorò Kaji ironicamente, vedendo che appunto, il suo consiglio non era stato affatto di giovamento per il ragazzo, il quale nervoso ed ansia non era diminuito. *..Forse aveva bisogno di una camomilla più che di un caffè…*pensò l'uomo.

"No, anzi…ma…non è successo niente?!…" Il ragazzo si fece sfuggire un presagio dei suoi pensieri, facendo rimanere sorpresi quanto confusi, Misato e Kaji

"Oh beh…durante la tua assenza si è precipitata qui la dottoressa Ibuki che si è offerta di poter aiutare Ritsuko, Yukito e l'altro personale medico della Nerv durante il parto…oltre questo non è successo niente…" Rispose Kaji

"Ah…"Shinji, con tono deluso, sospirò e infilò e ricominciò a fissare la porta che divideva la sala d'attesa con la divisione Maternità della base dov'era stata portata sua moglie, o meglio, la madre dei suoi bambini… Shinji sentì che il calore dei bicchierini di caffè caldo che teneva ancora in mano si stava facendo quasi insopportabile, e ciò servì a riportargli alla mente i bicchierini di caffè che aveva preso giusto poco prima per tutti e tre. "Ah…dimenticavo…avevo preso del caffè anche per voi…" Mormorò il ragazzo mentre un tenue quanto incerto sorriso si dipinse nel suo volto, porgendo verso Misato e Kaji due dei tre bicchierini di plastica.

"Oh! Ti ringrazio Shin-chan! Ne avevo proprio bisogno!" Rispose Kaji

"Anche io, Shinchan! Per un pelo non crollavo dal sonno!" Rispose allegramente Misato "mm…sai se per caso giù è ancora attivo il distributore degli alcolici? ^__-" Continuò la donna

"Gli Alcolici qui alla base sono vietati, Colonnello Katsuragi!" Il ragazzo per un attimo assunse un tono autoritario, facendo valere il titolo di Vice comandante che gli era stato assegnato, ma capirono tutti che quel suo tono di voce era solo ironia e niente di più…Shinji non sarebbe mai stato capace di essere una persona fredda e distaccata come suo padre…Il Colonnello Katsuragi sorrise nel vedere Shinji talmente formale, e trattenne le risate per un pelo, era così raro vedere Shinji talmente determinato.

"Dai, Shinchan!! ^^;; Che cosa fai ancora alzato!? Vieni a sederti!!" Misato, con il tono di voce più disinvolto e allegro che potesse usare, richiamò l'attenzione del ragazzo, indicandogli il posto a sedere accanto a lei.

Shinji annuì ed andò a sedersi confusamente, …c'era qualcosa oltre all'attesa che lo turbava…Misato e Kaji se ne erano accorti entrambi, e stavano quasi per domandargli cosa c'era che non andava, ma la loro domanda fu interrotta dallo stridulo quanto improvviso rumore dell'aprirsi delle ante della grande porta che c'era di fianco a loro. Cosa che fece voltare di scatto tutti e tre contemporaneamente, in un sincronismo che neanche due Evangelion avrebbero mai assunto.

Ritsuko usci' dalla stanza del parto, seguita da Yukito ed altri medici. Shinji, non riuscì neanche a spiegarsi il motivo, ma fu all'improvviso avvolto da una sensazione di paura ed ansia terrificante, tanto che non oso' alzare gli occhi, per incrociare l'espressione del viso di Ritchan. Fu come se il mondo iniziasse a girargli vorticosamente intorno. Sentiva Misato alzarsi in piedi, dalla sedia a muro accanto a quella di Kaji. Ryoji gli sfioro' il braccio.
"Shinji, vieni , dai..." Shinji non reagì a quelle parole, l'emozione e la paura lo tradirono ancora una volta…
Il viso della sua tutrice era disteso. Stava già' parlando con la sua amica Ritsuko…chissà cosa si stavano dicendo?
Le parole delle due donne gli giunsero veloci e indistinte. Confusione , era tutto confusione.

La dottoressa Akagi guardò Shinji che non era riuscito neanche ad alzarsi per la paura

"Shinji?…" Richiamò la sua attenzione. Per un attimo, tutti avevano gli occhi fissati sul ragazzo.

"S…si?" Il ragazzo inghiottì il nodo che si era formato alla sua gola prima di rispondere e sentire la sentenza del medico. Milioni di pensieri affollarono la sua mente così all'improvviso…era come se la sua vita gli passasse davanti in un solo istante creando nella sua mente sempre più confusione

Ritsuko sorrise "E' andato tutto bene, Shinchan!...Rei-chan non ha sofferto molto..."

"E i bambini sono sanissimi!! ^O^", aggiunse il dottor Tsukishiro allegramente, mentre si faceva avanti anche lui lentamente.

Queste parole…erano queste le parole che Shinji voleva sentire dire? Chi poteva saperlo in quel momento….fatto sta che queste parole sbalordirono il ragazzo talmente tanto che lo lasciarono completamente a bocca aperta mentre i suoi occhi iniziarono a luccicare. Avrebbe voluto dire qualcosa, anzi, miliardi di cose! Ma era come se qualcosa lo fermasse, se qualcosa lo bloccasse…avrebbe voluto dire così tante cose che non sapeva da dove cominciare…tremava…la sua mano tremava come non mai…era diventato padre…in quel preciso momento era diventato…un padre…
Ritsuko, Misato, Kaji, Yukito e perfino l'intera équipe di medici che si protraeva sulla soglia che separava la sala medica da quella d'attesa sorrisero dolcemente alla vista del ragazzo in quel modo.

"i…Io…" Balbettò. Altro non riuscì a dire…

La scena buffa erano le piccole Akane e Tomoyo, che in quel trambusto, erano ancora addormentate, su due poltroncine di fronte alle sedie a muro dove poco prima Misato e Kaji le avevano appoggiate. Ma divertente apparve ai suoi occhi, o meglio, tenera gli apparve la paura timida di Shinji. Quel miracolo era forse troppo grande per lui.

"Non vuoi venire a vedere tua moglie , Shinji? La madre di due bambini, adesso......",sorrise Ritchan, e si voltò verso il ragazzo, fermo, in un punto che era il centro del corridoio, il centro dei suoi pensieri, un universo che collasso' in quel momento in quell'unica sensazione. Una frase .

Shinji si senti' come portare via da quelle parole..."Tua moglie...la madre..." vide i sorrisi di tutte le persone presenti li...udì' le confuse parole di Kaji..: "Congratulazioni.." la porta che si socchiudeva… la porta dietro la quale c'era Reichan...adesso...adesso...fra poco sarebbe entrato ...era successo tutto adesso. Non c'era più niente...niente di cui aver paura.
Adesso tutto era attutito. Provo' a muovere un passo, ma gli sembro' di galleggiare. Senti' Misato che lo cingeva con la mano dietro la vita, e lo accompagnava in avanti. Ma c'era qualcos'altro… suoi occhi in quel momento si sfuocarono, e percepì uno strano ronzio nelle orecchie. Si volto' e fu come se appoggiasse il capo su un cuscino. Fu come se riuscisse a vedere al di la' del muro, che stava alla sua sinistra. C'era qualcuno...qualcuno che lui conosceva….un ragazzo…appoggiato al muro a poca distanza da lui…un ragazzo dai capelli argentei che gli sorrideva dolcemente…

"Kaworu...",bisbiglio'...

Kaji-san lo senti', ma prima che potesse dire qualcosa , si ritrovo' a dover sorreggere Shinchan, che improvvisamente aveva perso l'equilibrio sotto i suoi occhi.

"Shinji!!" Esclamò Misato spaventata, mentre l'intero gruppo si prostrava accanto al ragazzo che giaceva privo di sensi, sul pavimento, sorretto solo dalle braccia di Kaji

"Tranquilli, è soltanto svenuto…" Rassicurò Yukito "L'emozione ha preso il sopravvento in lui…poveretto! ^^;;"Sorrise il dottor Tsukishiro ,mentre comprendeva il motivo dello svenimento del ragazzo in quell'occasione.

A quelle parole il gruppo si rilassò e torno a rialzarsi, mentre gli altri medici e Yukito aiutavano Kaji a sorreggere il neo padre e a portarlo in una stanza accanto dove potergli far riprendere i sensi

"C'era da aspettarselo in fondo… Mettiamolo a dormire nella stanza accanto a quella di Rei…tra non molto si risveglierà da solo!" Disse il dottor Tsukishiro spiegando agli alti medici il da fare con Shinji

"Si! Penso che una bella dormita a Shinchan servirà per fargli smaltire lo stress accumulato in questa serata!" Aggiunse a sua volta Ritsuko.

Appena i medici si allontanarono assieme a Kaji e a Yukito portando Shinji a stendersi su di un letto del reparto maternità della Nerv, La dottoressa Akagi e il Maggiore Katsuragi si sedettero entrambe sui sulle sedie a muro accanto a loro. Lo sguardo di entrambe le donne si posò sulle loro rispettive figlie che dormivano ancora l'una accanto all'altra nelle poltroncine di fronte

"Tomoyo ed Akane dormono ancora…menomale!" Esclamò la dottoressa Akagi sollevata

"Già…almeno loro due hanno dormito per tutta la notte senza accorgersi di niente!" Rispose a sua volta Misato.

"La notte?…ma che ore sono adesso?…" Domandò confusamente Ritsuko. Dal suo sguardo si poteva evincere che fosse molto stanca dopo una nottata del genere.

"Le tre e quaranta quasi…" Rispose Misato confrontando le lancette del suo orologio con quelle dell'orologio a pendolo.

La scienziata poggiò una mano sul suo viso "Accipicchia, avevo completamente perso la cognizione del tempo…"

Il colonnello Katsuragi le sorrise e le poggiò una mano sulla spalla "Perché non vai a riposarti un po'?…sei molto stanca anche tu, Ritchan…"

Ritsuko tolse velocemente la sua mano dal suo viso e cercò di mantenere da parte la stanchezza "No, non posso proprio Misa-chan.…Rei ha appena partorito e non posso allontanarmi adesso…"

"A proposito, come sta?…" Domandò Misato con tono preoccupato ed interrogativo

"Rei-chan sta bene per fortuna, ma ha bisogno di molto riposo adesso, è esausta lei più di tutti…E' stato un parto difficile, ma fortunatamente è andato tutto a meraviglia, e questa è la cosa più importante…" Ritsuko sorrise appena terminò di dire queste parole, mentre con una mano accarezzava distrattamente i lunghi capelli di sua figlia Tomoyo

"Già…avevo tanta paura che Rei potesse avere delle complicazioni dopo tutto quel trambusto della sera…" Disse Misato rassicuratasi dalle parole della sua migliore amica "Ed i bimbi!?" Aggiunse dopo alcuni secondi di pausa.

"Sono due bambini splendidi…"Rispose la dottoressa Akagi usando un tono di voce dolce "Le ecografie non mentivano, sono stati proprio due gemellini di sesso diverso…un maschietto ed una femminuccia…"

Anche lo sguardo, e il tono della voce di Misato si addolcirono a quelle parole, più di quanto non lo fossero già "Saranno davvero dolcissimi…muoio dalla voglia di vederli…"

"E' vero…sono tenerissimi…e per essere due bambini nati prematuri di 26 giorni sono davvero in ottime condizioni! La femminuccia è leggermente più minuta del fratellino, ma è questione solo di qualche grammo, nulla di cui preoccuparsi, ho visto di peggio…"

"Già…ricordi di Akane? Quando era nata era talmente piccola…pesava appena 1kg e mezzo…"

"Mi stavo riferendo appunto a questo, Misa-chan ^^;Più tardi vedrò se avranno bisogno o meno dell'incubatrice… Comunque, tutto sommato, Rei-chan tra un paio di giorni si sarà completamente ristabilita, ma fino ad allora dovrà stare in assoluto riposo…"

"Capisco…sono davvero molto felice per lei e per Shinchan…"Continuò Misato

Ritsuko annuì "Lo siamo tutti, amica mia…lo siamo tutti…"

Misato sorrise e si alzò di scatto "Su! Andiamo a prenderci un bel caffè! Almeno ci sveglieremo un po'! ^___-"

Shinji Ikari, il neo Vice- comandante della Nerv giaceva ancora privo di sensi su di un letto di una stanza di corsia, del reparto di Maternità della base. Giusto nella stanza accanto a dove Rei dormiva. Shinji, nonostante fosse svenuto, sembrava stesse sognando in quel momento, ed il suo sogno doveva essere decisamente strano…

Il ragazzo si guardò intorno…era in un luogo completamente ricoperto di neve…una strada di periferia…una chiesetta dal tetto e dal campanile completamente innevato, si guardò intorno…conosceva questo posto…ma che cosa ci faceva li in quel momento?…ma soprattutto, perché era li?…

"Shinji…." Questa voce, interruppe lo sguardo perso e smarrito del giovane, si voltò di scatto verso la fonte sonora. Seduto su una panchina, un ragazzo…un ragazzo dai capelli argentei che lo fissava sorridendogli…un ragazzo che nonostante la neve, era vestito con degli abiti leggeri ed estivi…e non sembrava affatto soffrire il gelo del momento…in mano teneva una piuma, una grande piuma, molto simile a quella che prima si era poggiata sul bicchiere del ragazzo quando era sceso a prendere il caffè…giocherellava con questa piuma…lo riconobbe…

"Sei tu, Kaworu…." Mormorò il ragazzo sorpreso, mentre continuava a fissare il ragazzo, seduto a poca distanza da lui…

"Ti sei accorto soltanto adesso di me?…eppure è tutta la sera che cerco di darti dei segni della mia presenza…"Continuò il ragazzo, con tono calmo e rassicurante

"Se…segni?…"

"Esatto…la vita è un segno Shinji…ciò che hai dato a me è un segno…ciò che ti ho dato io è un segno…"

"Perché lo stai facendo, Kaworu?…che cosa hai in mente?…"

Kaworu alzò nuovamente lo sguardo verso Shinji con i suoi occhi rossi, molto simili, troppo…simili a quelli di Rei…

"Per…ringraziarti…Ikari…" La voce di Kaworu ancora una volta raggiunse velocemente il cuore del ragazzo, senza che Shinji ne comprendesse neanche il significato vero di quelle parole che apparivano da sempre come una poesia a cui non è stata effettuata la prosa…ma che ad ogni modo, riuscivano a riempire tutti gli spazi vuoti lasciati dalla sua paura…

Il ragazzo cercò di replicare, ma la sua voce venne come 'soppressa' da uno svolazzare di piume che cadde dal cielo come fosse neve, e che al passaggio delle piume, tutto ciò che aveva di fronte scomparve, come se venisse spazzato via dal cadere di quest'insolita neve di piume…per ultimo, scomparve anche lui…"

Ore 6.AM

"Shinji!? Hey! Shinji!!" La voce di Kaji spezzò il silenzio che si era creato in quel sogno, e riportò Shinji nella realtà

"Sveglia!" Continuò Kaji Ryouji, mentre scuoteva il ragazzo per una spalla.

Il ragazzo, disturbato, aprì lentamente gli occhi "Ma che cosa succede!?…" Mormorò il ragazzo.

"Come che cosa succede!?!?!?!" Esclamò Kaji "Diventi padre e dormi!? ^___^;;" Continuò l'uomo ironicamente.

Shinji Ikari si sedette sul letto, mentre con una mano si strofinava gli occhi ancora assonnati

"Divento padre?…" Per un attimo fu come se la sua mente avesse dimenticato tutti gli avvenimenti che erano successi nelle ultime ore, ma subito dopo riprese la cognizione di tutto, e ciò non lo lasciò per niente tranquillo

"Oh mio Dio! Rei-chan!!" Esclamò Shinji spostando di colpo le coperte del letto, e scendendo frettolosamente dal letto

"Calma, Shinchan! Non allarmarti!! Rei sta bene!!" Esclamò Kaji trattenendo per le spalle il ragazzo saldamente, per non fargli fare chissà che cosa

"Sta bene?! Sicuro?! Dov'è adesso!?" Il ragazzo febbrilmente rispose mentre delle gocce di sudore freddo scendevano lungo il suo viso, per via dell'agitazione e dell'ansia che lo stavano per agguantare nuovamente

"Proprio dove sei tu adesso! ^^; Nella terza stanza del reparto Maternità e Ginecologia della base!"

"Cos…" Il ragazzo per un attimo non capì che cosa stava succedendo, poi si guardò intorno, e si accorse che effettivamente lui si trovava seduto in un letto di una stanza ospedaliera. Shinji arrossì furiosamente "Oh Dio! Non dirmi che in questo momento mi trovo…"

"…In una stanza del Reparto Maternità!" Lo precedette Kaji sorridendo, dopo di che, schiarendosi la voce disse "Ci dica, Signor Ikari, che cosa si prova ad essere il primo uomo a trovarsi ricoverato in un reparto strettamente femminile?!" Esclamò con finta voce da intervista Kaji Ryouji, mentre il viso di Shinji diventava più scarlatto che mai.

"Che vergognaaa!! ##;______;##" Esclamò il ragazzo con tono imbarazzato, mentre tentava di coprirsi il viso con le lenzuola del letto

Kaji poggiò una mano sulla sua spalla per confortarlo dall'imbarazzo "Su, Su! ^___^;; non fare così! In fondo dovresti essere felice! ^__^;;;Magari entrerai pure nella storia!"

"Siii…;_____;Come no! ;____;" Mormorò il giovane padre sconsolatamente

"Comunque, adesso vieni con me Shinji, Voglio mostrarti una cosa…?" Mormorò Kaji allegramente, mentre si alzava all'impiedi

"Io…vorrei andare a vedere mia moglie!" Esclamò il ragazzo speranzoso.

"Purtroppo adesso temo non sia possibile, Shinji…poco fa ho sentito parlare Ritsuko con Misato e pare che Rei…"

"Sta male?!?!" Esclamò il ragazzo allarmato, senza lasciar finire di parlare Kaji

"No, sta riposando sotto sedativo…e per il momento è meglio che non venga disturbata…ha bisogno di molto riposo e tranquillità per riprendere le forze…"Continuò l'uomo con tono placato, mentre il suo sguardo si inteneriva, nell'incrociare quello di Shinji, talmente preoccupato e ansioso.

"Capisco…"Rispose il ragazzo "Più tardi potrò vederla, vero?" Continuò con sguardo quasi supplicante. In quel momento, Shinji stava talmente morendo dalla voglia di rivedere sua moglie, che dimenticò quasi il vero motivo per cui avevano passato quella notte li…

Kaji annuì "Penso di si, ma per ammazzare l'attesa, ti mostrerò un'altra cosa, che penso che riesca perfettamente ad occupare l'attesa per vedere Rei…" Esclamò Kaji, con tono allegro e divertito

"Da...davvero?…" Rispose Shinji confusamente.

Kaji annuì ancora una volta "Seguimi…"

Continua…
Fine Terza Parte IV capitolo