"E' un bel ritratto, Reichan e' sorridente", disse
Kaji, accomodato sulla poltrona del mio soggiorno.
"Si..le ho scattato questa foto l'altro ieri, ..Rei mi ha
detto che nessuno le aveva mai scattato una foto che non fosse in
formato tessera, per una security card"
".Capisco."
"E' venuta bene , cosi' l'ho messa qui , in soggiorno,
perche' la potessi guardare quando fossi solo a casa",
aggiunsi.
"Ti sei affezzionata molto a quella ragazza..Ritchan.Sei una
donna splendida"
"Oh , Kaji"I suoi complimenti mi confusero.
"Saiho sempre pensato che il viso di una persona, in
foto , o in presenza, ci dicesse immediatamente qualcosa di
importante di lei", disse Kaji-san, osservando la foto
all'interno del portaritratti che teneva davanti a se' con la
destra. "E' un'impressione immediata, si comprende subito la
bellezza di un'immagine, ma anche la sincerita' di una persona ,
a volte si legge nel suo sguardo.", disse Kaji.
"Si..un'immagine ci svela subito la sua bellezza, ma a volte
, per capire l'importanza di qualcosa , bisogna saper aspettare,
come magari per sentire la poesia di un libro, bisogna arrivare a
leggerne la fine.", risposi.
"E comunque", continuo' Kaji, osservando attentamente
l'immagine dietro al vetro del portaritratti, che teneva davanti
a se' con la destra, "le persone nascondono un segreto
ancora piu' grande di qualsiasi immagine , libro , o pensiero..e
cioè il loro cuore"
"Si", annuii, guardando il cuscino del mio divanetto,
intenta a fissare quella frase. Era la verità. Ripensai a una
poesia che Reichan aveva scritto e mi aveva fatto leggere
avantieri.
perche' nessuno , oltre l'uomo stesso, potesse scioglierlo.
Quando lo avrebbe fatto, sarebbe stato un dono speciale,
per una persona amata.
Nessuno prima d'allora, avrebbe violato il cuore dell'uomo.
Solo per un dono d'amore, avrebbe aperto le porte del suo animo.
Kaji mi vide sovrappensiero.
"Ryogisai ..sono preoccupata dall'ultimo colloquio che
ho avuto con Gendo", gli confessai.
"Di che si tratta?", mi chiese, assumendo un tono molto
serio", e deponendo delicatamente il portafotografie sul
tavolino davanti a sé.
"Ogni settimana ,il Comandante pretende che io relazioni a
lui personalmente sulle condizioni di Rei sotto la mia custodia.
Ebbene, pare che gli agenti di sicurezza della Nerv stiano
spiando con particolare attenzione i movimenti di Ayanami."
"Gendo Ikarivorrebbe averla completamente sotto
controllo",commentò Kaji.
"E Gendo, durante la mia ultima relazione settimanale , mi
ha contestato che , secondo le sue maledette fonti, Rei sarebbe
diventata intima amica di Shinji, e per usare le sue parole ,
"avrebbe mostrato una spinta emozionale del tutto nuova, e
nociva per il ruolo che compete ad Ayanami nel progetto E, nel
Dummy System, e ancor piu' negli scopi finali , a me ben noti,
dell'agenzia speciale NERV". Io naturalmente ho ribattuto
che non si stava parlando mica di un fantoccio, ma di una
ragazza, però, come puoi immaginare, il Comandante mi ha messo
in guardia da quello che per lui sarebbe un istigare Rei a
comportarsi in maniera non conforme alle sue funzioni. E ha
aggiunto con fermezza che l'avrebbe lasciata ulteriormente in
mano mia, non per fiducia, ma per testare fino a che punto
arrivasse la mia caparbia insubordinazione , e quanto di questo
improprio atteggiamento avessi istillato in Rei."
"Disgustoso, orribile frasario di un militare borioso e
pieno di sé", disse a commento Kajisan.
"Non vorrei aver aspettato troppo prima di intervenire"
Una rapida decisione si formò nella mente di Gendo Ikari
"Ritsuko è la repsonsabile principale del mutamento di Rei.
Devo sottrargliela immantinente"
Così sollevò la cornetta , e digitò il numero di un portatile.
Al cellulare rispose un agente di sicurezza .
"Ok."
"Dovrebbe essere appena uscita da scuola. Mi aspetto un
lavoro pulito, e se possibile, senza spargimento di sangue. In
ogni caso non uccidete la dottoressa Akagi"
"D'accordo, Signor Comandante".
"Bene"
Riattaccato il telefono, Gendo incrocio' le mani e vi poggiò il
mento, assumendo la sua tipica , flemmatica posa. "Ritsuko,
tu mi sei necessaria. Di Rei ne ho a sufficienza, ma tu mi sei
necessaria per dare vita ad esse. Tuttavia, spero che la nostra
Rei II non perisca, per non doverci prendere il disturbo di
trasferire nuovamente la personalita'.Rei, cerca di non essere
stupida."
"Lo so. Non c'e' che da attendersi il peggio da Gendo."
In quel momento la porta elettronica venne aperta di scatto, coem
se qualcuno vi avesse digitato il codice in fretta e furia. E
dopo poco fummo sorpresi dal vedere entrare , trafelata e
impaurita, un'accorrente Reichan , che ci disse: "Ho
paura!!"
"REI!!"; spaventata da quell'ingresso repentino, urlai
il suo nome e le corsi incontro, abbracciandola, quando la vidi
piangere lacrime disperate.
"Ritusko!!Mi hanno inseguita! Li ho notati, sotto il tuo
appartamento.", disse convulsamente la ragazza.
"Chi??Chi ti ha inseguita?",chiese Kaji, restando a
distanza , all'interno del soggiorno, in piedi davanti al divano
,osservando con preoccupazione la paura, e udendo il racconto
spaventato di Rei Ayanami.
"Gli agenti della Nerv. Son sicura che non avessero buone
intenzioni. Lo sento. Li ho riconosciuti dalla spilla sulla
divisa.Erano armati."
"MALEDETTI!!!", dissi. Il pensiero di quegli uomini
alle calcagna di Ritchan , sicuramente sguinzagliati da quel
mostro, mi inorridì. Tanto che non pronunciai le considerazioni
che avevo in mente sui possibili piani del Comandante, per non
spaventare Reichan. Dopo quel colloquio mi aspettavo una cosa del
genere da un momento all'altro. Ma cosi' presto,pensai. Pare che
a Neo-Tokyo 3 tutto avvenga, dall'avvento degli Angeli, a una
velocita' allucinante, dopo anni di lentezza e stasi.
"Hai una pistola , Ritchan?", mi chiese Kaji.
"Si.E' in camera da letto, la tengo per difesa
personale"
"Ok..Credo che dovrai prestarmela. Non ne ho portata una con
me. Ero uscito senza", disse , sorridendo scherzosamente.
"Che vuoi dire?", chiesi preoccupata, continuando ad
abbracciare Reichan,che mai, neppure in occasione degli scontri
con gli Angeli, avevo vista cosi' impaurita.
"Che non credo gli agenti della Nerv si lasceranno
intimidire da una porta, avendo con sé fra l'altro il
pass-par-tout della Nerv per gli edifici di Neo-Tokyo 3 ,e non
dovendosi neppure dare la pena di abbattere la porta."
"Ma Gendo sa che io sono in casa a quest'ora!!Non vorrà
farla rapire sotto i miei occhi!!"
"non credere che revocherà l'ordine. Egli crede di poter
tutto. Perciò il mio consiglio è che ti barrichi in stanza con
Rei e mi lasci qui a sbrigare la faccenda con quei maleducati
violatori di domicilio..A proposito, ti sei fatta un'idea di
quanti erano, Rei?"
"Tre,credo", rispose nervosamente la ragazza.
"Allora me la dovrei cavare", sentenziò ironicamente
Kaji, sdrammatizzando il momento .
Andammo in camera mia e diedi a Kaji la pistola che estrassi dal
comodino.
"Bel modello , Ritchan"
"Kaji..grazie esta attento, ti prego!!!!!"dissi.
"Non temere!!Ho esperienza di situazioni difficili. Ne ho
viste di peggio"
"Sento dei passi", disse Reichan "Dalle scale, di
piu' uomini"
"Sono loro"; dissi.
"Chiudetevi dal di dentro e non aprite per nessun motivo.
Aprite solo quando vi bussero' dicendo:il caffè e' pronto"
Non so come Kaji riusci' a farci sorridere anche in un momento
simile. Poi ci chiudemmo a chiave e Ryoji andò rapidamente a
prendere posizione all'interno del mio appartamento.Intanto
sentivo trafficare quei maledetti alla porta. Sicuramente stavano
immettendo il codice della Nerv nella password della serratura
elettronica.
"Fai attenzione, potrebbero essere armate!"
"Sta' tranquillo. Tu sta' qui con gli occhi aperti, io mi
faccio un giretto per la casa della dottoressa", disse
l'altro agente in risposta.
Addentrandosi per il corridoio, l'uomo dall'abito scuro si fermo'
davanti alla porta della stanza di Ritchan. Giro' il pomello
della porta ma , appena il tempo di accorgersi che era serrata,
venne colpito alla testa dal calcio della pistola di Ryoji, che
si era nascosto dietro uno pilastro del passaggio che dal
corridoio conduceva allo sgabbuzino.
"Uno e' sistemato", penso' fra se' Kaji "spero
davvero non siano piu' di tre".
Dalla stanza di Ritchan non si sentiva fiatare. Parlare sarebbe
stato imprudente e avrebbe dato un vantaggio agli uomini di
Gendo. Cosi' le due donne stavano sedute una accanto all'altra ,
sul letto, tenendosi per mano. Rei tremava, Ritchan cercava di
infonderele coraggio guardandola negli occhi, stringendo le sue
mani e portandosele al petto. Il silenzio irreale venne
interrotto dalla prima goccia di pioggia del pomeriggio, che si
udi' cadere sulla ringhiera del balcone, e poi prese a gocciolare
come una nuvola in miniatura, producendo una dopo l'altra decine
di piccole gocce che si staccavano da essa. Alla fine , un'altra
goccia d'acqua caduta dal cielo, si poso' sulla prima,
ingrossandola, e poi facendola collassare in una distesa d'acqua
in miniatura .
Minuscoli rumori del mondo circostante, quel mondo tanto bello e
devastato dagli Angeli e dagli Uomini.
Ryoji , come previsto , si vide venire incontro dopo un minuto
l'altro agente di sicurezza, e questa volta lo affronto' a viso
aperto, puntandogli contro l'arma. L'uomo in divisa nera
sollevo', imprudentemente, la sua pistola , ma Kaji, in vantaggio
di tempo , riusci' a colpirlo per primo, mirando in basso, allo
stomaco. Mentre l'uomo cadde sulle proprie ginocchia, Kajisan si
affretto' a sottrargli l'arma , come aveva gia' fatto col suo
collega.
Un senso di nausea aveva invaso l'animo di Ryoji : si domandava
che senso avesse tanta violenza.. quante volte aveva dovuto
sparare a delle persone, per che cosa?adesso non c'era,
come al solito, tempo di pensare alle colpe, adesso c'erano due
persone innocenti da difendere. Ma far del male non poteva mai
essere indolore per un uomo che sapesse amare.
Il ferito nel corridoio, intanto, si lamentava per il dolore.
Ryoji , valutando le condizioni dei tre uomini , si avvicino'
alla porta di Ritchan e disse: "Ritsuko..il caffe' e' quasi
pronto..chiama la polizia. E anche un'ambulanza.Ci sono delle
persone che hanno bisogno di soccorsi."
Intanto, l'uomo che era stato ferito all'ingresso si era
rialzato, e il suo primo pensiero era stato di fuggire. Kaji
aveva fatto in tempo ad avvertire il trambusto, e i suoi passi
lenti sulle scale, dovuti alle due ferite sanguinanti, avrebbero
permesso a Ryoji di raggiungerlo facilmente. Ma Kaji lo lascio'
fuggire. "in fondo.e' solo uno stupido al servizio di
quella canaglia. Mi auguro che abbia l'intelligenza di non
lasciarsi morire e vada a farsi curare alla svelta."
Mentre Ryoji vegliava sui due feriti, Ritsuko aveva provveduto a
chiamare la polizia e i soccorsi. Kaji le aveva poi invitate ad
uscire dalla stanza, chiedendo a Ritsuko di dare uno sguardo
all'uomo ferito allo stomaco, e a Reichan di tenere sott'occhio
assieme a lui i movimenti dell'altro, dandole in mano la pistola
di Ritchan e tenendo per se' una di quelle sottratte ai
criminali.
"Non sembra grave", disse Reichan, esaminando la
ferita, mentre l'agente della Nerv , stringendo i denti e con gli
occhi serrati, sentiva ancora vivo il colpo della ferita
riportata nello scontro.
"Meglio cosi'..", disse Kaji a mezza voce.
"Quanto tempo ci mettono?", aggiunse l'uomo, quando il
rumore delle sirene dei mezzi della polizia , misto a quelle
dell'ambulanza, si inizio' ad udire, sempre piu' vicino, finche'
i mezzi non si fermarono sotto il complesso dove si trovava
l'appartamento della dottoressa Akagi.
Gli uomini dei soccorsi salirono alla svelta le rampe di scale,
preceduti dagli uomini delle forze dell'ordine di Neo-Tokyo3.
Una piccola folla di persone in divisa verde, e personale medico
e paramedico in bianco', entro' dalla porta dell'appartamento,
sulla cui soglia c'era Ritchan ,che fece strada verso il
corridoio, dove giacevano i due agenti di sicurezza feriti . Il
medico fece presente, dopo aver parlato con la dottoressa Akagi,
la necessita' per uno dei feriti , del trasferimento immediato in
ospedale. La polizia fece i rapidi riscontri e raccolse i
campioni per l'analisi della dinamica dei fatti, isolando l'aria
della colluttazione con nastro adesivo.
Reichan era scossa da quel trambusto, dalle parole rapide e
veloci che gli addetti si scambiavano fra loro, mentre il
movimento convulso degli agenti, e i veloci ,primi soccorsi dei
medici, aumentarono il senso d'ansia nel suo animo. Ritsuko ,
Kaji e la stessa Rei vennero poi invitati a seguire la polizia al
commissariato, ma si valsero della facolta' concessa ai membri
d'alto grado dell'agenzia speciale Nerv, per cui non pote' essere
chiesto per loro il fermo per custodia cautelare, bensi' furono
tenuti a fare una semplice deposizione, il cui punto piu'
importante, cioe' che gli attentatori fossero stati mandati dal
Comandante della Nerv, non venne messo a verbale.
La stessa ala che proteggeva Kaji dal venire incriminato per
eccesso di legittima difesa, teneva Gendo lontano dalle mani
della giustizia. Era il comandante della Nerv. E nessun membro
dell'Agenzia speciale poteva essere incriminato cosi' facilmente.
Ci sarebbero volute prove. E quello non sembrava il caso. La
volonta' di proteggere Reichan, indusse Kaji e Ritsuko a non
sporgere ulteriore denuncia. I due sapevano bene che regolare i
conti con Gendo era affare interno della Nerv. Metterci di mezzo
la polizia sarebbe stata cosa sgradita sia alle forze
dell'ordine, che alle parti interessate.
Il faccia a faccia con Gendo ci sarebbe stato, pero'.
"Ritchan", disse Kaji , uscendo dal
commissariato,discendendo i gradini lentamente, " con Gendo
ci parlero' io"
"Lo faro' anch'io..non la passera' liscia..se ha deciso di
attuare il muro contro muro"
"Ritsuko..perdonami", disse Reichan, che
camminava a fianco della dottoressa.
"Rei..", disse Ritchan, voltandosi a guardarla.
I tre si fermarono in fondo alle scale.
"Mi perdoni per averle procurato tanti guaie' tutta
colpa mia", disse la ragazza, abbassando lo sguardo.
"Reichan."Ritsuko non pote' fare altro che
abbracciarla .
"Non e' affatto colpa tuatu sei la persona piu'
importante al mondo per me.Qualunque cosa cerchino di farti ..io
saro' sempre qui a proteggerti..e anche Kaji, Misato, Shinji.Noi
ti vogliamo bene. Le persone che ti vogliono male, che vogliono
del male a me, a Ryoji, sono loro ad averci colpa. Ma noi saremo
piu' forti di loro. Perche' io ti voglio bene, e ti difendero'. E
so che tu sei molto piu' coraggiosa di quel vigliacco che
continua a opprimerci"
Kaji guardo' , confortato dopo tanta angoscia, l'abbraccio fra
Reichan e Ritchan. E dentro di se' sorrise . Era molto bello
vederlo.
Pioveva ancora, una pioggerella rinfrescante. Non metteva
tristezza.
