Molte capitolo 8

Capitolo 8 Il primo ramo dell'albero Sefirotico

Passo' qualche altro giorno febbrile alla Nerv. Prima che Kozo mi chiamasse nel suo ufficio, e mi parlasse apertamente, su quello che ormai per lui sembrava essere l'unico modo di salvare le persone a cui tenevamo dalla follia di Gendo.
"Desiderava parlarmi, Signor Vicecomandante?"
"Si accomodi, dottoressa Akagi", mi invito' l'anziano professore.
"Si.Grazie" Mi misi a sedere sulla poltroncina girevole blu scuro, che si trovava di fronte alla scrivania del suo studio,poco illuminato come qualsiasi stanza d'ufficio alla Nerv,ma con le pareti ravvivate da una bella foto, che ritraeva Kozo assieme a Yui Ikari, e Gendo, ai tempi in cui faceva ancora Rokubungi di cognome.
Allora, a quel che avevo potuto apprendere, Yui era una ricercatrice al dipartimento di Biologia Metafisica diretto da Fuyutsuki. Quella povera ragazza conobbe allora l'uomo che avrebbe segnato cosi' amaramente il suo futuroe quello di tante altre persone. Dell'uomo che giocava al ruolo di un dio.
"Dottoressa Akagi, io credosia giunto il momento di trovare una soluzione alternativa a quello che gli anziani hanno definito il "Copione", e che Gendo ha tentato di ribaltare con una follia non peggiore. Immagino che lei sia al corrente dei veri scopi del comandante, del suo tentativo di arrivare alla fine a concepire quella specie di divinita'..un ennesimo sacrilegio , una volonta' di potere sconfinata , che egli nasconde dietro la maschera dell'amore verso una donna che invece ha dimostrato di non rispettare"
"Sono cose che vedo bene, professor Fuyutsuki..non ho mai pensato che potesse essere amore coinvolgere in mostruosita' apocalittiche una persona, tentando di unirsi a lei in modi disumani, fuori della portata dei sentimenti e della natura umana. E , soprattutto non ho mai pensato che Gendo potesse amare una donna, senza rispettare cio' a cui lei teneva: e prima di tutto suo figlio , Shinji ."
"E' cosi'e ioio non posso permettere che la follia di Gendoo quella dei membri della Seele..traghettino persone indifese e senza colpa verso una guerra contro Dio, al di la' dei limiti umani, e soprattutto una guerra contro le persone, che verrebbero spazzate via, costrette a smarrire la loro unicita' , a vantaggio di un unico essere, che loro ritengono perfetto..la perfezione dell'orrore, il silenzio senza possibilita' di suono", disse Kozo, con voce trepida , e nervosa.
"Ma noi preferiamo tante voci, tante voci di persone che vivono..", conclusi io.

Fu poi il momento della mia vita, quei giorni furono decisivi per farmi comprendere quanto la vera storia del mondo vivesse per merito dei nostri cuori, dei loro ricordi, delle loro speranze e attese. Non lo dimentichero' mai. Cio' che io, Misato, Kaji, il Vicecomandante, e , per ragioni opposte, Gendo, gli anziani della Seele, avevamo pensato dovesse essere il frutto della lotta, della battaglia materiale fra forze, che poi avrebbe trovato il proprio appoggio spirituale , nell'animo di creature sovrumane, angeli, macchine umanoidicio' che avevamo temuto essere il cammino di distruzione scritto nei libri in cui ciecamente credevano i vecchi della Seele.
Tutto questo si rivelo' sbagliato. La forza dell'animo di una persona, o meglio, la sua debolezza, la sua inadeguatezza, la capacita' di sbagliare, di soffrire, e di amare qualcuno, altrettanto umano, unico, indifeso. La voglia di scrivere un cammino unico, un sentiero modesto, ma inavvicinabile da occhi indiscreti, basato sulle ragioni umili del cuore. Ikari Shinji: egli era capace di dire no a un progetto millenario, alla volonta' di condannare l'intera storia dell'uomo alla sterile messa in atto di un copione predefinito.
Riscrivendo, nel proprio cammino di vita, il tracciato dell'albero che la Seele avrebbe voluto ricostruire fisicamente, tramite mostruose entita' con un'anima rubata all'uomo, e un corpo rubato agli Angeli . Unendo poi questa oscenita'col suo inverso, un corpo gigantesco con l'anima di un Angelo, Lilith. E coinvolgendo in cio', una creatura senza colpe, una ragazza, Rei Ayanami, condannata a rinascere , a vivere col peso del destino di un Angelo, e la sorte di una persona nata per restare sola coi segreti piu' angosciosi che si possano immaginare.
Io percio' sorrisi, il giorno che la vidi chiedermi timidamente se potesse andare al parco con Shinchan, quel pomeriggio.
"Certo che puoi, Reichan..sono felice che tu esca, gli ultimi giorni ti ho vista cosi' giu' abbassai gli occhi ,dicendolo. Non riuscivo a togliermi il senso di colpa che provavo , vedendola . La paura che Reichan aveva dentro di se', ad ogni istante, ad ogni angolo dei lunghi corridoi del Quartier Generale, di incontrare l'uomo che io avevo sfidato:anche se l'avevo fatto per amore di Reichan, adesso l'avevo messa contro il piu' pericoloso degli uomini: colui che si riteneva padrone della sua vita.
Reichan telefono' al ragazzo.

"Si..Shinji..io ..posso venire.."
"Ok..vengo a prenderti alle quattro e mezza, va bene?", rispose Shinchan .
"Va bene..Shinji"
"Si"
"Sono..sono felice di venire con te"
Non potei fare a meno di ascoltare le parole di Reichan .
E di sorridere. Per la gioia che mi era entrata dentro il cuore.

"E cosi' esci con Wonder Girl a fare una gitarella sui dolci prati, eh?"; maligno' Asuka , non appena Shinji ripose il telefono portatile sulla centralina.
"Asukaio l'ho semplicemente invitata a passare un pomeriggio al parco. Sai cosa le e' accaduto pochi giorni fa, no?", rispose Shinji, costretto sempre sulle difensive da Soryyu.
"Be'..Rei e' stata sempre la bambola di Ikari..adesso la dottoressa Akagi gliel'ha tolta dalle mani,e il puparo vorrebbe riprendersi il giocattolo. Tutto cio' mi sa di infantile!"
"Asuka"Shini esito' ,cercando la forza per darle la risposta che si meritava.
"Sentiamo, piccolo Shinji! Che c'e'?"
"A me la persona infantile sembri tu!! Non capisci proprio nulla,ne' dei sentimenti della signorina Ritsuko, ne' di quello che sta passando Rei! E adesso, se permetti, me ne vado!!"
"Ma..manca ancora un'ora alle quattro e mezza!", ribatte' Asuka.
"Non ho piu' voglia di stare a sentire cattiverie..ne ho abbastanza", disse Shinji, aprendo la porta dell'ingresso , e percorrendo rapidamente il ballatoio fino alla rampa di scale.
Intanto dietro di lui si erano chiuse la porta automatica, e , poco dopo,anche la bocca che Asuka aveva aperta per lo stupore di vedere Shinji cosi'arrabbiato.
La ragazza tedesca torno' nella sua stanza, borbottando.. "mah..cos'avro' detto da farlo innervosire cosi'"

Shinji arrivo' a casa nostra in leggero anticipo. Reichan , sentendo suonare il campanello, scatto' d'istinto dalla sedia e prese sotto braccio il maglioncino di filo celeste che le avevo regalato .
Apri' la porta, e dopo che mi ebbero salutata, se ne andarono.
Dentro di me pregai..iniziavo a capire cio' che Fuyutsuki avesse voluto dire..Shinji non era un ragazzo predestinato dal fato a diventare un uomo potente, un arbitro del mondo, a bordo di una macchina demoniaca o divina. Come Reichan non era ne' una nemesi divina , ne' una creatura predestinata a segnare la fine della nostra specie . No . Contro tutto quello che la follia degli uomini, o un destino scritto chi sa da chi, avrebbero preteso, loro erano due ragazzi,che passavano insieme un pomeriggio al parco. E la semplicita' del loro gesto, tutto quello che sarebbe sbocciato nei loro cuori, avrebbe detto di no al male, che immensamente potente, si profilava come fato per tutti gli uomini. Come un fiore nel deserto. Mi sedetti sul balcone della mia casa, all'ombra della tenda da sole.
E il vento che soffiava leggero e piacevole sembrava mi stesse portando la speranza.
"Rei.." pronunciai il suo nome, cercando dentro di me, tutto il bene che le volevo. E mi resi conto che non c'era bisogno di andarlo a cercare, era li', tutto il bene che le volevo.Davanti al mio animo.La parte piu' profonda di me, la parte piu' viva.

Attraversato il cancello in ferro battuto da poco ricostruito, dopo la fine della guerra contro gli Angeli , i due ragazzi entrarono nel parco cittadino di Neo-Tokyo 3, che , per la sua grandezza, era uno dei maggiori del Giappone.
Rei e Shinji si inoltrarono per poco, fino a raggiungere un' aria attrezzata con una panchina di legno, sotto una vecchia quercia.
"Possiamo sederci qui, che ne dici?"chiese Shinji, con un po' di imbarazzo.
Rei annui' ,e cosi' presero posto.

"E' bello..e' bello .respirare questo clima sereno", disse Shinji.
"Si..e' un clima di pace finalmente"
Shinchan, improvvisamente, mentre era volto ad ascoltare Rei, senti'dentro di se' due opposte sensazioni: la voglia di prenderla per mano, e di chiederle di lei, se avesse ritrovato un po' di serenita', se si sentisse piu' tranquilla , meno sola, come si sentiva anche lui adesso, meno solo, per la prima volta ,assieme a lei.. Ma ,assieme a cio', un pensiero oscuro attraverso' la sua mente.
Volse lo sguardo verso l'albero sopra di se', senza capire perche', e , per uno strano gioco della mente gli sembro' di vedere una tartaruga.
"La tartaruga e' il simbolo di malkuth, la sephira' del mondo materiale, che avvolge i nostri cuori e noi stessi", disse una voce dentro di lui, ed era la voce di Rei Ayanami.
Shinji si senti' tremare. La ragazza lo guardo',sembro' capire cosa stava accadendo dentro di lui.
"No.."penso' Shinji "Tutte queste cose..tutto questo mondo attorno..ogni cosa minaccia il mio cuore. Ho paura. Cio' che mi circonda mi spaventa. Ioio ho paura di sfiorare le mani di Ayanami. Ho paura delle sue parole. Della reazione delle sue mani..ho paura di rimanere ferito..paura che lei non mi ami..come ogni cosa al mondo, e' qui per farmi sentire che sono solo, e che ogni ombra e' vicino a me per farmi del male. Le ansie si insinuano nei miei ricordi. Rei..perche' ho paura anche di te? Anche tu mi lascerai solo?
Quest'albero, e' qui per farmi del male. Questo filo d'erba, mi ricordera' l'angoscia di questo momento. Il cielo, mi sommergera', la sua grandezza mi togliera' il respiro. Le nuvole, la loro altezza, mi dara' le vertigini, cadro' senza un appiglio. Il mondo, fatto di oggetti tangibili, ostacoli alla mia voglia di amare, cunei che vogliono violare la porta del mio segreto.
Qual'e' il mio segreto? Un unico amore.
Qual'e' il significato del mio amore? Un nome, uno sguardo, il rossore dipinto su una guancia. No. Le pareti dell'ascensore, le porte che si aprono. Ricordo solo quello, la sconfinata estensione della base sotterranea. Un mondo troppo grande per un piccolo cuore . Come posso difenderlo, con queste mani? Le mani che poggiano sulle lenzuola del mio letto. La sensazione di essere vivo. La paura di morire. Avverto il tempo che passa: mi chiedo, se il tempo fosse tutto gia' passato, e tutto fosse finito. Quella, dove tutto giunge alla fine, e' l'ultima verita'. Allora che senso ha , l'amore?La ricerca di qualcuno. Puo' avere un senso , un sentimento,se il tempo e' gia' trascorso inesurabilmente.? Niente, oppure forse io posso..ancora sperare in te?
"Shinji. Stai bene?", gli chiese Rei, un segno sincero di preoccupazione dipinto sul suo viso, sbatte' le palpebre, ansiosamente.