Molte capitolo 10

Capitolo 10 La terza sephira', hod ( La gloria , la civetta )

"E cosi, Sempai, e' questo il motivo per cui il Comandante e' assente, oggi ?", mi chiese Maya , ruotando lateralmente sul sedile girevole.
"Credo che al momento il comandante sia gia' stato destituito dall'incarico. Chiamarlo ancora con quel titolo sarebbe un anacronismo", aggiunsi maliziosamente, giocherellando con una penna biro fra l'indice e il medio della mano destra. Girandomi con la sedia verso la postazione informatica, mi appoggiai sullo schienale guardando il soffitto.
"Finalmente cambiera' qualcosa", pensai ad alta voce. Maya mi fisso' per un istante, senza trovare il coraggio di chiedermi qualcosa, forse.
Poi ci tuffammo entrambe nel lavoro, intente a digitare centinaia di stringhe e di codici.

"Cio' che ci e' stato riferito , corredato da prove documentate, basta per intentare un capo d'accusa gravissimo nei tuoi confronti, Ikari.", tuono' Kheele Lorentz.
"La tua disobbedienza , che gia' da tempo sospettavamo , ti sara' fatale", maligno' il membro francese della Seele.
"Non ho fatto altro che perseguire i vostri fini, servendomi dei mezzi che ritenevo piu' opportuni ", rispose, con un pacato nervosismo, Gendo Ikari.
"Non e' piu' il tempo di prendere in giro nessuno! Hai riscritto le parti di un copione che ti era stato raccomandato di seguire pedissequamente!" , lo ammoni' il membro americano.
"E per questo dovrai pagarehai sperimentato la nostra clemenza, piu' di una volta. Ma adesso non ci sono alternative alla repressione", sentenzio' Kheele. "Non guiderai mai piu' la Nerv. E passerai i pochi giorni che restano a te e all'umanita', in cella d'isolamento. Forse ti servira' per meditare i tuoi errori, e presentarti purificato al giorno in cui rivedrai per l'ultima volta la tua anima, prima della genesi del nuovo Uomo ."
I numeri sul display che illuminavano fiocamente i monoliti , si spensero, per lasciar posto alla completa oscurita'. Gendo rimase in piedi, senza parole , senza pensieri.
"Non c'e' piu' niente", disse infine , a bassa voce.

"Curve armoniche, regolari", annuncio' l'operatore Hyouga.
"Linea di demarcazione assoluta, superata. Collegamenti neurali, regolari, Dottoressa Akagi", confermo' Maya Ibuki , osservando lo schema delle sinapsi stabilizzarsi progressivamente.
"Beneil tasso di sincronia e' stabile". "Nonstante Shinji stia vivendo interiormente un momento difficile, ne sono certa Nonostante tutto, l'allontanamento di suo padre deve apparirgli come una perdita" , meditai.
"Forse sente di averlo perso per sempremi dispiace, Shinchan"

"Sono di nuovo a bordo dello 01 . Ma questa volta mio padre non c'e'. Non mi sta guardando , dal ponte di comando. " Penso' il ragazzo, stringendo i pugni attorno alle maniglie dei controlli dell'eva.
"Salivo a bordo per sentirmi accettato da lui? La cosa che piu' mi aveva fatto piaceresentirmi lodare da mio padre..la prova che mi stimava. O almeno , che mi considerava.
Volevo sapere di esistere per lui.
A bordo dell'Eva . Qualcuno potrebbe provare una sensazione di forza.

FLASHBACK
"Come sono andato , signorina Misato?"
"You are number One!"
"Asuka, adesso ti faro'vedere come si guida un'operazione!"
"Sei proprio uno stupido.."
"E' perche' dai troppa importanza al giudizio degli altri."


FINE FLASHBACK


"Non mi sono mai sentito sicuro di me stesso"
"La sicurezza nella propria forza"
"E' qualcosa di cui si ha bisogno.."
"Perche'?"
"Per far del male agli altri"
"Io non voglio. Preferisco restare solo, se e' necessario far del male, per stare vicini."
"Arriverai sempre tardi a capire gli altri , se non li affronti, scalfendo la loro corazza"
"Io non credo che sia giusto"
"La civetta e' l'animale che giunge di sera, quando non c'e' piu' niente da fare"
"Preferisco soffrire per la solitudine, che forzare gli altri"
FLASHBACK
"Signor Kaji, che tipo e' mio padre?"
"Non si puo'mai capire del tutto gli altri"

"Shinji, tu vorresti andare d'accordo con me.. Due esseri umani non potranno mai comprendersi alla perfezione. Gli umani..
sono esseri tanto tristi"
""
FINE FLASHBACK
"Mi basterebbe voler bene a qualcuno..anche se non lo capissi perfettamente."
"Non vuoi tirare le fila delle loro vite, vero? Non vuoi fare come"
"Come mio padre"
"Nessuno puo' astenersi dal ferire e dall'essere ferito"
"Io non voglio!"
"Cosi' rinunci a trovare te stesso"
"Non voglio trovare un appiglio, non voglio cercarlo dentro di me. Si finisce per affogare.. Basta!! Voglio abbandonarmi abbandonarmi all'abbraccio ..di mia madre all'abbraccio di un amore."


"Shinji, il test e' finito", la mia voce risuono', attraverso l'intercom, nell'entry-plug dello 01, distogliendo Shinchan dai suoi pensieri.


Quella sera Shinji Ikari si sedette davanti alla balaustrata del balcone, a casa di Misato.
Cinse le braccia , poggiandole sulla ringhiera di metallo, e vi adagio' la fronte, mentra abbandonava lo sguardo sul pavimento. Il vento fresco accarezzava la sua pelle.
"A volte ho l'impressione che nessuno mi voglia bene", penso'.
" Sono insopportabile persino a me stesso. A nessuno vorremmo far vedere come siamo, quando restiamo soli..siamo cosi' tristi.. pero'..io..io "