Prona sul letto , col mento adagiato sul guanciale e la
testa piegata leggermente all'insù, perche' gli occhi potessero seguire
quasi per gioco o distrazione, il nervoso movimento delle dita che stringevano e
abbandonavano la presa delle barrette di ferro, di cui era fatta la spalliera
della brandina . Il cuscino si gualci', quando Ayanami volto' il capo, verso
il centro della stanza. Era silenzio tutto attorno:sembrava che il mondo non
"La mia mente e' come un fruscio di sottofondo …come i miei pensieri mentre strofino il viso sul cuscino, piegandomi di lato . Tutto cio' disturba l'aria silenziosa. Il mondo e' fatto per la quiete..allora perché .. ?"
Il
"Allora perche' non posso fare a meno di provare..
emozioni .. ?Cio' che sento dentro di me,
All'improvviso qualcosa catturo' l'attenzione di ogni
angolo della stanza, e anche di Rei, che tese l'orecchio ad ascoltare il
rumore cadenzato di un rubinetto gocciolante. A guidicare dalla provenienza del
suono, dal cucinino poco distante,
Ogni gocciolina caduta era come una pioggia di piccoli specchi. I pensieri si riflettavano …come i frammenti sfaccettati di una vita.
"La superficie di una bolla…sembra che i pensieri possano svanire cosi' facilmente..e poi ricomparire. Adesso mi sembra di non ricordare la cosa piu' importante...Sono stanca."
Rei si assopì. Il peso del mondo la abbandonò.
"Andare assieme al bar….", lo stupore si dipinse sul viso di Rei, visibilissimo sotto il chiarore trasparente del sole che pettinava i capelli azzurri della ragazzina.
"Si…mi piacerebbe molto se volessi venirci assieme a
me…perdonami…se mi sono permesso di chiedertelo", Shinji abbasso' lo
sguardo, ma poi torno', per un attimo a guardare Rei , e le chiese con gli
occhi cio' che
"Vorresti venirci con me? Perche'?", chiese Ayanami.
"Perche'…."il ragazzo esito'.
"…." La ragazza
Shinji non dissimulo' un sorriso di gioia. Si arresto' un attimo sui suoi pensieri, finche' non fu sorpreso dalla direzione che Ayanami aveva preso, cominciando a incamminarsi.
"Ayanami..", la richiamo'.
"Cosa c'e'?", chiese ancora agitata la ragazza.
"Ecco…speravo …che volessi venire con me."
"Si. Il Geo-Front e' da quella parte."
"Il Geo-Front?", chiese Shinji, confuso.
…Rei si smarri'. Penso' di aver detto qualcosa di
sbagliato. Penso' di aver fatto un errore come sempre. Ma non riusciva a
capire quale . Cosi', la sua frase di risposta fu un impaurito
Shinji guardo' Rei, che, poverina, non riusciva a
decifrare il senso del
Ikari-kun trattenne a stento un sorriso. E poi ne fece uno
piu' largo e amichevole. Rei sollevo' lo sguardo che aveva
"Ecco..io avevo pensato a un altro bar. Un posto piu' carino… lontano da ogni ricordo spiacevole." Shinchan rimuginò sulle sue ultime parole. "Ogni ricordo spiacevole….l'ho detto sorridendo..forse si puo' sfuggire alla paura con un sorriso..Chissa' se riusciro' a farti sorridere in questo modo, Reichan.. . C'e' tanta semplicita' nel tuo cuore, nei tuoi modi di fare. Eppure hai cosi' tanta paura di quello che sei. Forse perché sei così sincera.."
I due ragazzi varcarono la soglia del locale, entrambi con una certa timida ritrosia. Shinji , galantemente, invito' Reichan a precederlo.
"Gr…grazie ..".
Shinji sorrise. "Dove..dove preferisci sederti, Ayanami?"
"Io….Andra' bene un posto qualsiasi."
Shinji si senti un po' a disagio nel dover prendere l'iniziativa di scegliere un posto per loro due.
Le panche rivestite di cuscini in velluto, erano
inframezzate da tavolini , e
Ikari avvistò un posto in fondo alla sala, e gli sembrò
il più adatto, per nascondersi agli sguardi e all'indiscrezione sempre in
agguato negli occhi della gente.Così si incamminò verso di esso, facendo cenno
a Rei di seguirlo. Ayanami
Due fidanzatini ,
Rei penso' di riflesso alla propria situazione. Shinji la
aveva portata li' perche' voleva stare assieme a lei.Questo significava che
loro due erano come quei due ragazzi? Che anche loro, un giorno, si sarebbero
baciati? Rei divenne rossa rossa , solo al pensiero . E quasi si rimprovero'
di aver
Timore e speranza. Questo si dipinse negli occhi dell'uno e dell'altra ,
quando tornarono a guardarsi.
"…..R.."Shinji non ebbe il tempo di chiamarla per
nome, come avrebbe voluto, che un cameriere alto e dalla voce sicura , arrivo'
al loro tavolo , per chiedere loro
"Mi dispiace, ma
"Va bene..ci scusi..", rispose Ikari-kun. "C'e' un posto libero?".
"Purtroppo i tavolini sono tutti occupati, hanno prenotato in molti perche' e' sabato."
"Possiamo consumare al bancone?", chiese Shinji, che non voleva rinunciare al pomeriggio speciale,che aveva pensato di offrire a Reichan….
"Certo…come preferite…", rispose Touya, cosi' si chiamava il ragazzo.
Rei si sollevo' e urto' col ginocchio contro il
tavolino. Striscio' lungo il bordo di esso e si ritrovo' nel corridoio
Quando furono seduti sugli alti sgabelli, a consumare
l'uno una tazza di cioccolata calda, e l'altra un tè aromatico e amaro, i
fumi delle bevande calde appannarono l'aria. Ayanami sorbi' il suo tea, pian
piano, senza riuscire
Tutto taceva, nonostante le chiacchiere degli altri
avventori, e il rumore dei bicchieri che tintinnavano, ogni volta che il barista
ne prendeva uno dalla credenza, facendolo urtare lievemente contro quello subito
accanto, prima di affrettarsi a riempirlo, spillando la birra alla spina, o
"Ayanami….sono felice di poter passare questo pomeriggio con te…", disse Shinji, quando furono fuori dal locale , e il rumore dell'interno venne sostituito da un brusio sottile, di autobus lontani che percorrevano le strade di Neo-Tokyo 3.
"…grazie…anch'io….sono stata bene con te. Meglio che con qualsiasi altra persona…."Rei si fermo' per un istante, mentre Shinji fermo' il flusso dei suoi pensieri, per prepararli ad accogliere le parole di Rei, che gli sembravano sempre di una verita' profonda e innocente. " Meglio che quando sono sola…"
Shinji sorrise dolcemente . "Sono molto felice.. Vorrei poter passare piu' tempo insieme a te."
Rei , con un filo di voce, rispose. "Credo …anch'io …." Perche' non riusciva a completare un semplice discorso….e a dire quello che voleva ? Ayanami penso' se quella cosa, terribilmente angosciante, sarebbe mai cambiata; se la sua incapacita' di esprimersi sarebbe svanita. Era come se i suoi sentimenti fossero una luce invisibile. Forse era cosi' per tutti?Lei non poteva fare a meno di sentirsi diversa. Forse Ikari un po' le rassomigliava. C'era qualcosa in lui che la rassicurava.
"E' ora che io ritorni a casa. Domattina avro' un test di sincronia molto presto."
"Hai ragione. E' meglio che vada a riposarti."
Rei fece per incamminarsi. "Aspetta", la richiamo' Shinji.
"Si'." Reichan si volto', ed ebbe come un dejà-vù.
Fu come se fosse tornata indietro con la mente all'istante in cui
Quel tardo pomeriggio si ricompose nella mente di Ayanami,
dal momento in cui aveva lasciato la Nerv, assieme ad Ikari ,
Era questa la vita del cuore?…………
Rei si rigiro' nel letto, nell'appannata confusione del dormiveglia. La prima cosa che le venne in mente fu una sensazione di abbandono. Come se, fino a poco fa, qualcuno l'avesse abbracciata forte a se', e adesso l'avesse lasciata andare. Un freddo improvviso, e il desiderio di avere Ikari vicino, si impadronirono del suo risveglio. Nel freddo del mattino, la ragazza si accorse di essersi addormentata con indosso l'uniforme della scuola. Adesso era tutta stropicciata, e le toccava stirarla. Apri' il tiretto del comodino,e controllo' l'orario dalle lancette del suo orologio da polso, riposto in fondo al primo cassetto. Erano le sei e mezza. Avrebbe fatto in tempo ad arrivare alle lezioni.
Rientro' in camera, e prese i libri per metterli in cartella. Era bene che la tenesse pronta, caso mai avesse fatto ritardo , nello stirare le pieghe degli indumenti.
L'ultimo libro che prese in mano dal tavolino fu il
manuale di
Da un pagina di esso cadde un foglio. Rei se ne accorse e si piego' per raccoglierlo. Controllo' cosa vi fosse scritto: non era la sua grafia… lo scritto recava in fondo la firma di Shinji Ikari.
"Cara Rei,
perdonami se mi permetto di scriverti. E' solo per dirti quello che sento di doverti dire.
Ogni giorno per noi, come per tutti, e' un rischio, e le
nostre vite e i nostri sentimenti
Perdonami, Reichan.
Shinji Ikari"
Cosa divento' in quel momento la sua paura di stare diventando una persona incomprensibile a se stessa? Cosa resto' del suo timore incessante di non saper vivere? Si sciolsero in un brivido, con cui si lancio' nel mare, con la delicata ingenuita' con cui una ragazza ,si immerge sinceramente nell'amore.
A volte puo' succedere un miracolo: addormentarsi , e fare un sogno stupendo. E risvegliarsi in un mondo felice.
Reichan strinse forte a se' il foglio di carta. Adesso aveva qualcosa da abbracciare. Un sogno vero. Qualcuno che non l'avrebbe tradita, anche se la vita l'avesse dovuta tradire, lui non l'avrebbe fatto.
FINE
Ho scritto questa piccola storia per dedicarla al mio
Amoruccino, nel giorno del suo Compleanno. Rossellina mia, e' per ringraziarti
della tenerezza e dell'amore
Buon Compleanno Amoruccinuccino
mio!!^O^O^O^SMACK!^O^SMACK^O^
tuo per l'eternita'
Fabiuccio^^
