Loyalties:

Mass Effect Trilogy è un gioco Bioware. Per qualsiasi riferimento al gioco ufficiale Tutti i diritti sono di proprietà di Bioware. La Fan Fiction "Mass Effect At Dawn Again" è il frutto della mia immaginazione e del mio lavoro, è un libero tributo, appassionato e personale a un grande videogioco. È vietato qualsiasi utilizzo parziale o totale a scopo di lucro e non.


Capitolo 53

Risveglio

"Procedura di inizializzazione Attivatore Neurale avviata..." La voce di Miranda risuona, efficiente e concentrata. Gli occhi, immobili, scrutano alcune interminabili colonne di dati, che si rincorrono sull'ampio schermo olografico, compilando sequenze apparentemente incomprensibili. "Parametri di Controllo configurati..." Aggiunge, dopo qualche secondo di silenziosa attesa. "Elmi Cerebrali controllati e pronti." Le fa eco Karin, con altrettanta efficienza e concentrazione. Aethyta sta osservando la scena, in silenzio. In piedi accanto a Liara, con una rassicurante mano posata sulla spalla di sua figlia, pronta a darle tutto l'aiuto possibile. Liara non dice una parola. Inala l'aria, densa di attesa, con respiri profondi e regolari. Non pensa a niente. Il suo piano consiste nel rimanere concentra sui rintocchi ritmici del suo cuore, che pulsa nelle orecchie, nel collo, nel petto, per scandire il tempo, come i secondi di un orologio. Ha il viso determinato, la mascella tirata. Fissa il letto, davanti a lei, con uno sguardo intenso e risoluto.

Shepard è immobile tra le lenzuola. Gli occhi chiusi, l'espressione tranquilla, come se dormisse. Probabilmente, del tutto inconsapevole della fervente attività degli ultimi giorni e della sua ragione. Tutto è finalmente pronto nella stanza dalle pareti bianche. La dottoressa Chakwas posiziona, il casco catalizzatore, con cura, sulla testa di Shepard e digita il codice di sblocco. Cinque luci verdi si accendono in sequenza da sinistra a destra, lungo tutta la zona frontale del dispositivo. "Lettura neurale in corso. Monitoraggio cerebrale avviato." Karin conferma la procedura, senza intoppi. "Dati ricevuti e online. Controllo IVA abilitato." Miranda conferma, con un contegno altrettanto sicuro. Le due donne si scambiano una rapida occhiata soddisfatta. Tutto sta procedendo, come avevano previsto.

È giunto il momento di Liara. Lei sa esattamente cosa fare. Stringe affettuosamente la mano di suo padre, ancora posata sulla sua spalla, per un breve e consapevole commiato. Si avvicina al letto, con passo deciso. Si siede accanto a Shepard e le prende la mano, dolcemente. Karin afferra il casco conduttore, con entrambe le mani, cercando gli occhi di Liara. "Ti senti pronta?" Domanda, in tono rassicurante e solidale. La giovane Asari guarda intensamente suo padre, Miranda, poi Karin. "Assolutamente!" Annuisce una volta, profondamente convinta di quello che dice. Karin procede a posizionare il casco sulla testa di Liara, senza aggiungere altro. Di nuovo, le sue dita inseriscono un codice di sblocco. Di nuovo, cinque luci verdi si accendono in sequenza da sinistra a destra. Di nuovo, Karin conferma la lettura neurale e il monitoraggio cerebrale."Dati ricevuti e online. Controllo AVI confermato e attivo. Procediamo!" Di nuovo, Miranda suggerisce, con un cenno d'intesa.

"Forza ragazzina, riportala a casa!" La voce esortativa di Aethyta solletica l'aria della stanza e stimola i sensi di Liara. Lei chiude gli occhi e attinge alla propria energia interiore. Il mantello biotico si avvolge morbidamente attorno al suo corpo e attorno al corpo di Shepard, in un abbraccio iridescente. Liara sente il calore delle dita della donna che ama, immobili dentro alla mano e le stringe più forte. Spalanca enormi occhi di ossidiana e attende che la fusione mentale si propaghi.

Il contatto con la mente di Shepard, avviene in uno scenario protetto e controllato. Liara percepisce i propri sensi allargarsi, espandersi, protendersi. Dirige tutta la sua consapevolezza cosciente, verso i segnali elettrici inconsci inviati meccanicamente dalla mente di Shepard alla sua mente. Li segue, li riconosce, li accoglie e lentamente, inizia a rispecchiare i loro flussi neurali e condividerli. Non deve pensare. Deve separare l'intenzionalità dalla funzione involontaria, scendere al di sotto della consapevolezza, per fondersi con la mente di Shepard nel dominio delle risposte sub-cognitive del suo cervello, dove i nanoelettroliti neurali sintetici stanno causando il blocco cognitivo.

L'Intelligenza Virtuale Avanzata gestisce il funzionamento di entrambi i caschi cerebrali, in ogni fase del processo. Esamina i parametri vitali di Shepard e Liara e mostra la rappresentazione grafica della curva di tolleranza predefinita. Miranda controlla costantemente lo schermo, con i sensi in allerta e dilatati alla massima tensione. Tutto in lei è pronto per una reazione immediata. La reazione perfetta. Karin tiene continuamente d'occhio le luci degli elmetti cerebrali ed effettua scansioni mediche periodiche della coppia unita nella fusione mentale. Aethyta si dimentica di respirare, ipnotizzata dallo spicchio di infinito, che brilla negli occhi di Liara. Assorta nella tensione del momento, la matriarca spera, con tutto il cuore, che il piano stia funzionando. In ogni caso, è assolutamente consapevole, che né sua figlia, né Shepard potrebbero trovarsi in mani migliori.

Quando la profondità della fusione è totale, le luci verdi sul casco di Liara iniziano a lampeggiare, una alla volta. L'impulso biotico, inviato dalla sua mente, viene raccolto e poi trasmesso. Subito dopo, anche le luci verdi sul casco di Shepard iniziano a lampeggiare, allo stesso modo."Fase di stimolazione neurale controllata in corso. Funzione catalizzante attiva." Miranda riferisce prontamente. La sua voce dissolve il silenzio della stanza, come il sole del mattino riscalda la nebbia in un'alba autunnale. Le luci del casco di Shepard smettono di lampeggiare, una dopo l'altra, da sinistra a destra, con intervalli regolari. "Fase di irradiazione micrometrica iniziata." Karin rileva. Solo un lieve tremore nella sua voce segnala l'importanza del momento. Da qui in poi, sarà compito esclusivo dell'IVA determinare posizione, intensità e durata dell'irradiazione. Il minuto successivo galleggia nel tempo. Nessuno si muove, nessuno respira, nessuno batte nemmeno le palpebre, per il timore irrazionale di compromettere con un gesto qualsiasi, il risultato del processo in corso.

Karin e Miranda pregano internamente, che Daro'Xen sapesse davvero quello che stava facendo. Il dubbio si insinua in ogn'una di loro, per tutta la durata dell'attesa, breve eppure interminabile. Aethyta inizia a maledirsi per aver permesso a Liara di seguire il suo dannato piano. Tutte e tre si sentono a loro modo responsabili, impotenti e spaventate, come ostaggi inermi, nelle mani del proprio destino. Il tempo scorre lento, ma inarrestabile. Karin fissa le luci del casco di Shepard, con lo sguardo disperato. "Forza! Forza! Forza!" Pensa tra sé, senza osare emettere alcun suono. Senza preavviso, la prima luce diventa blu e smette di lampeggiare, davanti ai suoi occhi spalancati. Una dopo l'altra tutte le luci assumono lo stesso colore, da sinistra verso destra, nella sequenza ormai familiare. "C-Ci siamo...!" Balbetta Aethyta, accogliendo con gioia la piccola ma significativa variazione. Miranda riprende il controllo di se stessa per prima e si accinge immediatamente a terminare la procedura, con la consueta sicurezza. "Fase di irradiazione micrometrica completata con successo." Conferma, dando un'occhiata alla miriade di nuovi dati visualizzati sullo schermo, mentre parla. Karin rivolge la sua attenzione al casco di Liara, come se rispondesse a un segnale silenzioso. Le luci verdi diventano blu, una dopo l'altra, secondo un ordine prestabilito."Stimolazione biotica completata!" Annuncia la dottoressa, con un sommesso sospiro di sollievo. "Procedura di disattivazione caschi neurali avviata." Fa eco Miranda mentre osserva le luci dell'elmetto di Shepard spegnersi una dopo l'altra. "Parametri vitali stabili e nei limiti ottimali." Conclude, un secondo dopo. La donna socchiude gli occhi e ruota il collo, prima da un lato, poi dall'altro, per rilassare i muscoli contratti. Solo ora si concede un lieve sorriso di soddisfazione.

L'attenzione di Karin è completamente focalizzata sull'elmo di Liara. Quando tutte le luci del dispositivo si spengono, gli occhi della giovane Asari riacquistano lentamente il loro colore originale e fissano l'amica dottoressa, ancora confusi. Senza parlare, Karin accende il suo factotum medico e inizia a controllare meticolosamente lo stato di salute di Liara e della bambina, sotto lo sguardo teso di Aethyta che non osa interrompere. Nel frattempo Miranda sfila il casco dalla testa di Shepard e lo ripone sul tavolo. Si avvicina a Liara, sbirciando lo schermo del factotum di Karin per assicurarsi che sia Liara che la piccola stiano bene. Dopo tre scansioni consecutive, Karin spegne lo strumento medico e si concede un ampio sorriso di soddisfazione. Guarda Aethyta e la rassicura con un cenno del capo. Allunga una mano alla matriarca, che la afferra mentre si concede un luminoso sorriso di sollievo. Si siedono tutte sul letto di Shepard, in un silenzio euforico. I loro cuori galoppano e hanno volti stanchi, le menti inebriate di sensazioni, i corpi leggeri e pesanti allo tempo stesso, come sotto l'influenza alcolica. Per qualche tempo, nessuna di loro ha il desiderio di parlare.


"Forza,è arrivato il momento di dare un'occhiata!" Propone Karin, agitando le dita sul factotum, senza una reale intenzione di aspettare risposta. La priorità di controllare le condizioni della sua paziente, nonché cara amica, riesce ben presto a sgretolare ogni esitazione. Quindi, la dottoressa Chakwas inizia un meticoloso controllo delle nuove rilevazioni biometriche di Shepard. I dati scorrono sotto gli occhi impazienti di Liara e sotto lo sguardo protettivo di Aethyta. Qualche passo più in là, anche Miranda sta ora osservando gli stessi dati clinici, con intensi occhi azzurri, sullo schermo blu intenso dell'IVA e avviando ulteriori elaborazioni, con la consueta dedizione e cura maniacale. Come sempre, intorno a lei si diffonde un'aura di fascino austero e professionale. Agli occhi di Liara, ogni secondo che passa sembra una piccola perla di eternità, che si infila nella collana dell'infinito. Quando finalmente, la dottoressa spegne il suo strumento, l'agitazione si accartoccia nello stomaco della giovane Asari, in attesa. "Non tenermi sulle spine, Karin. Come sta?" Domanda, sottovoce, scandagliando continuamente gli occhi dell'amica dottoressa. Nel profondo del suo cuore, sa bene che, arrivati a questo punto, non le rimane altro che pregare.

"Sto rilevando variazioni biometriche significative!" Risponde Karin, più eccitata di quanto vorrebbe mostrare. Liara aggrotta la fronte, non completamente sicura di avere compreso il senso di quell'affermazione. Tuttavia, la voce della sua amica trema lievemente di emozione, rivelando un positivo accenno di incredulità."Cambiamenti, che non avevo mai registrato prima..." Aggiunge la dottoressa ancora più concentrata, lo sguardo incollato allo schermo del suo strumento medico. Prima di proseguire, è costretta a tenere a bada la propria frequenza cardiaca, con un paio di profondi respiri regolari."Un'intensa attività della corteccia cerebrale e delle sinapsi, sta eccitando l'intera rete neurale di Shepard, sia a livello centrale, che periferico. Le sue funzioni cerebrali sembrano coinvolte in un intenso processo di stimolazione!" Annuncia, infine, tutto d'un fiato. Si ferma un istante, per rivolgere un'intensa occhiata a Miranda, che annuisce, allargando il sorriso. "I nanoelettroliti si stanno riconfigurando." Spiega, a sua volta, accarezzando con orgoglio lo sguardo di Liara. "Sta funzionando, Doc. Non c'è alcun dubbio! Il sistema cognitivo di Shepard ha già iniziato a reagire!" Ribadisce infine Miranda, con la consueta sicurezza.

"Questo vuol dire, che... mi state dicendo, che... si sta... svegliando?" Balbetta Liara, fissando in sequenza, Karin, Aethyta e Miranda, desiderosa di ulteriori conferme. La dottoressa Chakwas le sorride di rimando, mentre posa gentilmente una mano sulla spalla della giovane amica. Lancia un'occhiata d'intesa all'ex Primo Ufficiale di Cerberus, che annuisce di nuovo. Lentamente, Liara inizia a decifrare la realtà, pervasa da un senso di piacevole leggerezza e Aethyta insieme a lei. "Assolutamente. Sta benone! Non temere, sta solo dormendo, molto, molto profondamente. Fa parte del processo." Rassicura infine Miranda, con larghi sorrisi e occhi luccicanti di gioia. Liara non riesce a stare ferma e inizia a camminare. Fa due passi avanti, si gira su se stessa e torna indietro. Si ferma, poi riparte, poi si ferma di nuovo. Abbraccia forte Miranda e insieme, attirano con naturalezza, anche Karin e Aetyta in un lungo abbraccio collettivo."Ce l'abbiamo fatta! Grazie! Oh, grazie a tutte voi... Vi voglio bene!" Sussurra Liara con l'ultimo filo di voce. Le quattro donne si abbracciano in silenzio, per non sciupare il prezioso momento, con altre parole.

Liara sta ancora sorridendo, con la faccia imbambolata, mentre grosse lacrime le fanno luccicare gli occhi. Si avvicina al letto di Shepard, combattendo il tremolio delle gambe, che la fanno barcollare, come se fosse completamente ubriaca. La mano di Emily è ancora immobile, abbandonata tra le lenzuola. Liara la raccoglie e se la porta al cuore. Lo sente sfarfallare in mezzo al petto, come le ali di un colibrì."Oh, Shepard!" Sussurra, catturata in un vortice di pensieri, ricordi, emozioni. Karin e Aethyta si avvicinano al letto, preoccupate. "Ehi, Angelo, non avrai intenzione di svenire?" Domanda Karin, con sguardo professionale, notando le decine di goccioline di sudore, che imperlano la fronte di Liara. Miranda si affretta a porgerle una sedia e la aiuta a sedersi accanto a Shepard. Versa un po' d'acqua in un bicchiere e lo porge all'amica. "Coraggio, ragazzina, buttane giù un sorso, ti farà bene!" La esorta Aethyta, con un preoccupato sorriso paterno. La giovane Asari annuisce, obbediente e poi beve avidamente. "Grazie, non preoccupatevi, sto bene. Io... io non la lascio sola stanotte. Voglio essere qui, se... quando... Oh, Dea!... Voglio essere qui con lei, quando aprirà gli occhi!" Ammette candidamente, ma al tempo stesso, con una determinazione irremovibile negli occhi e nella voce.

Karin annuisce, accondiscendente. "Ma certo! Sto per scollegare tutti i sensori, la sonda alimentare, quella biologica e prepararla al risveglio. Non ci vorrà molto. Perché intanto, voi tre non andate a mangiare qualcosa? Soprattutto tu e la piccola avete estremo bisogno di zuccheri." Afferma, sollevando un severo sopracciglio all'indirizzo di Liara, mentre lancia ad Aethyta e a Miranda un'occhiata esortativa. "Andate con lei. Vi raggiungo, non appena ho finito."


Liara si gode il rumore della porta, che si chiude alle sue spalle. Le onde sonore solleticano l'aria intorno a lei per alcuni piacevoli secondi, prima che la stanza di Shepard sia avvolta da un silenzio assoluto. È un silenzio buono, che per la prima volta, dopo quasi sette mesi mesi, sembra guarire tutto. La sera si consuma, rapida, spargendosi intorno agli oggetti adagiati nella penombra. Li affievolisce, li confonde e si prepara a nasconderli, sotto la nera coperta della notte. Liara si siede accanto a Shepard, con movimenti attenti e misurati, senza fare il minimo rumore. Non vuole rischiare di svegliarla da quel sonno, così fondamentale. Lei stessa è molto stanca, sfinita, ma colma di una dolce ed elettrizzante euforia.

Mille emozioni la pervadono, penetrano in profondità. Le sue palpebre sono pesanti, come scolpite nella pietra. I muscoli contratti delle spalle provocano periodiche fitte, lungo il collo e le braccia. Conseguenze dolorose di tutta la tensione accumulata durante la giornata. Il peso del suo grembo grava faticosamente sulla schiena stanca, ma la piccola è tranquilla, probabilmente addormentata. Anche Liara ha bisogno di dormire e trovare un po' di ristoro. Si avvicina a Shepard. Posa delicatamente il capo sul suo cuscino, immersa tra le ciocche dei suoi capelli, del colore del miele, il viso affondato nel suo profumo. Lo respira, profondamente e sente la tensione scivolare via, magicamente. Sfiora il collo di Emily con le labbra, appoggiata a metà strada, tra la sua spalla ed il seno. Raggomitolata, nel confortevole calore della sua pelle. La circonda amorevolmente con un braccio e si stringe teneramente a Lei, accarezzandole l'altra spalla con le dita.

È facile sincronizzarsi al ritmo del suo respiro, tranquillo e profondo, che fluisce e rifluisce, a misurare il tempo, piacevolmente scandito nel battito impetuoso del suo indomabile cuore. Liara si sente al sicuro, come non le capitava più da molto tempo e ben presto si abbandona al sonno. Dapprincipio, non si rende nemmeno conto di avere sognato. Le emozioni erano così vivide, ogni sensazione, così piacevolmente reale, che nemmeno aprire gli occhi, sembrava sufficiente a ricondurla alla realtà. Poi però, riconosce la stanza. Sente il calore del corpo sdraiato accanto a lei nel letto. Guarda il bel viso di Shepard, ancora immobile, tra le lenzuola. Gli occhi chiusi, l'espressione tranquilla, come se dormisse. Tutto è cambiato, ma niente è ancora cambiato davvero. Liara non riesce a trattenere un profondo sospiro di malcelata impazienza.

"Emy, amore mio! Lo sai, ho appena fatto un sogno bellissimo! Tu mi tenevi tra le braccia e... ah, mi hai baciato per ore! Era fantastico, talmente reale!" Sussurra, dolcemente, all'orecchio di Shepard, senza aspettarsi nessuna risposta. Il calore del respiro di Liara, le movenze leggere delle sue labba, accarezzano delicatamente la consapevolezza di Shepard. "Mmh... forse non era un sogno. Più una specie di... premonizione!" La voce inconfondibile, calda e sensuale, riempie la stanza, viaggiando attraverso i sensi di Liara e risvegliando una tempesta di gioia interiore. "Shepard!" Riesce a malapena a gorgogliare. Tuttavia, all'orecchio di Shepard, la voce di Liara ha un suono bellissimo. Risveglia i suoi sensi, li dispiega alla vita e si snoda dentro di lei come una calda carezza. "Mmh beh, voglio dire... É esattamente il mio piano... non appena ce ne andremo da qui!" Mormora dolcemente.

Liara ha aspettato così a lungo questo momento! Nei lunghi mesi trascorsi, lo ha guardato accadere centinaia di volte, con gli occhi della mente, spesso seduta su quella stessa sedia. Mille volte si è domandata, come sarebbe stato, sentire di nuovo la voce della donna umana che ama, rivedere il blu luminoso dei suoi occhi, il suo sorriso, caldo e sensuale. Pensava, che sarebbe balzata giù dalla sedia e si sarebbe gettata tra le sue braccia, alla velocità della luce, inondandola di baci e di carezze e invece... E invece, eccola lì, a fissarla imbambolata. Completamente paralizzata, in una stupida smorfia, con la bocca semiaperta e l'anima inzuppata da una cascata di emozioni. Improvvisamente, si sente sopraffatta da una gioia talmente intensa, che è sicura di svenire.

Prima che ciò accada, Liara sente le dita di Shepard muoversi nella sua mano, cercare e intrecciarsi delicatamente alle sue. Non può rinunciare all'euforia del dolce contatto, ne ha troppo desiderio, troppa nostalgia. Gli occhi di Emily sono ancora chiusi, le sue labbra, tuttavia, sono modellate in un sorriso accattivante. Liara prova un'emozione incommensurabile. La voce, esile e incerta che esce dalla sua gola, assomiglia a un sospiro profondo e vibrante di eccitazione. "Oh Emy! Pensi... tu pensi di riuscire ad aprire gli occhi?" Riesce finalmente a domandare. Shepard non risponde. Non subito e non con la voce. Solleva lentamente le palpebre, in un movimento al rallentatore e delicatamente si immerge nello sguardo di Liara, mentre tutto intorno, l'oscurità si colora di luce, la luce di azzurro e l'azzurro di gioia!

Rimangono così, nella breve eternità di un istante, perfetto e infinito. Si guardano, immerse in un silenzio palpitante, immobili e raggianti. Gli occhi di Liara, a poco a poco, si ricamano di lacrime, che cominciano a cadere dalle sue ciglia e a disegnare sulle sue guancie lunghi fili di luce. Sono lacrime di gioia. Emily cerca di muoversi. Alzare il braccio è difficile. Certe volte, tutto sembra dannatamente difficile nella sua vita, ma lei non è abituata ad arrendersi. Con la mano raggiunge il viso di Liara, lo accarezza con la punta delle dita, asciugando ogni lacrima con lenta dedizione. Ignora il dolore, mentre respira l'intensa ondata di amore. Shepard guarda Liara, amorevolmente e si sente trascinare via, come un naufrago alla deriva, nell'oceano dei suoi incantevoli occhi chiari. Lei è bellissima, esattamente come la ricordava. Shepard ha aspettato questo momento altrettanto a lungo. Solo adesso si rende conto di quanto sia stata insopportabile e opprimente l'attesa, di quanto fosse terrificante il pensiero di non rivedere mai più la creatura che ama. Sente l'energia fluire nel proprio corpo. Le dita dei piedi, le mani, l'aria che entra ed esce dai polmoni e il battito del proprio cuore, che sta picchiando contro lo sterno, come un'intera orchestra di tamburi. Una felicità irrefrenabile, esultante, esplosiva le cresce nello stomaco e riempie di amore ogni singola particella del suo essere. Non riesce ancora a credere di essere veramente tornata! Guarda il viso di Liara, ancora rigato di lacrime e si sente viva, innamorata e felice, come mai prima d'ora.

"Ehi, la mia Bambina! Ti prego, non piangere! Sono qui per restare... amore mio!" Mormora timidamente, da dietro un sorriso rassicurante. Liara non riesce a distogliere lo sguardo dal viso di Shepard. È irrimediabilmente attirata in fondo ai suoi occhi... quegli occhi bellissimi, che non sanno mentire. Un temporale di emozioni si diffonde nelle loro anime, scrosciante e rivitalizzante, come la pioggia nel deserto. Le dita di Liara cercano delicatamente i capelli di Emily, li accarezzano, li ravvivano. Le sue dita incredule indugiano sul viso della compagna, sulle sue guance, sul naso, amorevolmente. Le loro labbra si sfiorano, si assaporano brevemente, aumentando la loro sete. Liara posa la sua fronte a quella di Emily. Entrambe si abbandonano al seducente contatto. Chiudono gli occhi. Le bocche si cercano, nella sensuale danza dei respiri. Liara fa del suo meglio per non svenire, mentre si abbandona all'emozionante carezza delle labbra di Shepard, che la attira tra le sue braccia, con trasporto, togliendole il respiro. Si baciano a lungo, tenendosi strette, avviluppate di dolcezza, in un profondo abbraccio di anime legate insieme! "Oh, Emy, lo hai fatto davvero, Vita mia! Hai mantenuto la tua promessa e... e adesso sei qui... finalmente sei qui! Ti amo così tanto!" Liara sospira i suoi sentimenti sulle labbra di Shepard, con un sensuale filo di voce.

Emily risponde, con un altro bacio, lungo e profondo e con parole dolci, capaci di toccare le corde più intime dell'anima di Liara e di farle vibrare di calde emozioni. "Oh, Si! L'ho fatto davvero! E tu eri lì a mostrarmi la strada. Oh, Tesoro... ti amo così tanto!" Si abbracciano di nuovo, in un clangore di anime, intimamente, senza parlare. Il contatto è intenso, profondo, indissolubile. Shepard, sente il ventre di Liara premere deciso contro il suo stomaco e viene completamente sopraffatta dall'emozione. È così gonfio! Lo tasta con la mano, lo accarezza incredula, mentre bianche lacrime strisciano fuori dalle sue ciglia, fremono e poi straripano. Sono lacrime di gioia. "Oh, Cuoricino! Allora, non stavo sognando, tu... Oh, Gesù! Sei... sei proprio incinta!" Si rende conto della verità, in frammenti di voce, stordita da pura emozione. Liara raccoglie entrambe le mani di Emily, che la fissa imbambolata e le bacia in silenzio sulla punta delle dita. Accarezza entrambi i dorsi con le proprie guance e poi le posa delicatamente sul suo ventre, guidandole gentilmente a scoprire la meravigliosa conferma. Sorride a Shepard, con il cuore gonfio della stessa pura emozione.

"Ecco, la senti? Non è un sogno, no... Tu e io... avremo la nostra piccola bambina blu, Shepard!" Annuncia infine Liara, con gli occhi scintillanti d'amore. Emily le accarezza dolcemente il ventre, con entrambe le mani, l'espressione incantata. "Oh Tesoro, è fantastico! Lo desideravo da impazzire!" Confessa, con lo stesso scintillio negli occhi, ancora umidi."Ma... quanto diavolo ho dormito?" Vuole sapere, realizzando quanto sembra avanzata la gravidanza di Liara. "All'incirca sette mesi! Talvolta, non è stato facile, ma la nostra piccina mi dava la forza. Sembrava sapere meglio di me, che suo padre sarebbe tornato!" Confida, mentre continua a stringere le mani di Shepard, che la fissa stupita."Sette mesi! Cristo Santo! Siamo così vicini allora! Ma dimmi, Amore... tu come stai? Va tutto bene?" Shepard non smette di domandare, impaziente di conoscere anche il più piccolo particolare. Liara le sorride e annuisce in modo rassicurante. "Certo, sto bene, non preoccuparti, è soltanto un po' pesante da portare a spasso. Certe volte ho l'impressione di indossare l'armatura di Vega!" Scherza la futura mamma, viaggiando con le mani sul grosso pancione. "E non sta mai ferma. Lo sai, spesso scalcia così forte, che riesce a svegliarmi la notte! In ogni caso, se la piccola sarà puntuale, dovrebbe nascere tra sei settimane..." Racconta infine, diffondendo il suo entusiasmo contagioso.

"Sei settimane! Mio Dio, non vedo l'ora di vederla, di tenerla tra le braccia! Inoltre, finalmente saprò che aspetto avevi da piccola!" Shepard inizia a fantasticare, avvicinando il viso e posando delicatamente una guancia sul ventre di Liara, che la accoglie in grembo, accarezzandole teneramente i capelli. "Oh, Emy! La piccola è una bellezza, questo è certo, ma non mi assomiglia molto. Sembra un'esatta versione di te in miniatura! Sai, mio padre me l'ha mostrata, grazie ai suoi incredibili poteri!" La giovane Asari inizia a raccontare, a voce bassa, elettrizzata e con dovizia di particolari."Voglio dire, ha posato la sua mano proprio qui, sulla mia pancia e mi ha mostrato la nostra bambina, in un tipo speciale di fusione mentale. Potevo vederla, proprio come adesso sto guardando te! É stato incredibile, un'emozione travolgente! Probabilmente, Aethyta può mostrarla anche a te!" Ipotizza Liara, annuendo tra se, con convinzione. Shepard fa scorrere la guancia sul pancione della compagna, prima di baciarlo, amorevolmente. "Oh, sarebbe fantastico! Cosa darei per vederla, adesso... qui, insieme a te!" Sussurra, alzando lo sguardo amorevole verso gli occhi scintillanti di Liara. Il viso della giovane Asari si fa pensieroso. "Aspetta un minuto... forse, ti posso mostrare il ricordo nella mia mente... ma certo! Probabilmente, non sarà proprio la stessa cosa, ma vedrai la nostra bambina adesso e molto meglio che in qualsiasi scansione medica." Suggerisce, con l'espressione eccitata. È tutto ciò che Shepard ha bisogno di sapere."Allora, fallo subito!" La sollecita, con entusiasmo, mentre si siede sul letto.

"Chiudi gli occhi, amore!" Esordisce Liara, corrugando la fronte per la concentrazione. Shepard obbedisce, docilmente. Le dita di Liara sul suo viso trasmettono un brivido di seduzione. Il familiare alone blu fluttua intorno a loro e le avvolge entrambe, come un abbraccio. Quando gli occhi di Liara assumono il colore dell'eternità, tutto diventa molto tranquillo, ovattato, rilassato. L'oscurità svanisce lentamente, finché nella mente di Shepard, compare chiaramente l'immagine di una piccolissima creatura. Dorme serena, sospesa in uno stagno trasparente. In posizione fetale, le ginocchia raccolte sul petto. Con una deliziosa manina, si stringe un piedino. Le sue dita minuscole sono perfette, un capolavoro della natura! L'altra mano é leggermente appoggiata alla guancia. Ha gli occhi chiusi e il pollice in bocca. Lo succhia golosamente, mentre riposa tranquilla. Liara aveva ragione, la piccina assomiglia davvero a suo padre! Il nasino, le guance, la fronte e persino l'espressione sono gli stessi, ma non il sorriso, che sembra indubbiamente quello di Liara! Trovarsi qui, in questo momento, al culmine della gioia e guardare una bellissima creaturina blu. Rendersi conto di essere suo padre, nel primo giorno del proprio futuro di pace e felicità. Tutto questo, a Emily sembra ancora un bel sogno. Eppure, questa sarà la sua realtà d'ora in poi. Davanti alla cosa più dolce che abbia mai visto e con questa profonda consapevolezza, la donna osserva l'immagine incantata, che si affievolisce e gradualmente scompare. Quando apre lentamente gli occhi, sta fissando lo sguardo sorridente di Liara.

In tutta la vita, Shepard non si è mai sentita così grata, orgogliosa, fortunata. Come soldato, é stata addestrata a compartimentalizzare le sue emozioni, a rimanere concentrata sulle priorità della missione. Sa perfettamente come controllarsi in battaglia. È capace di dominare la paura, l'orrore, la debolezza, la disperazione e persino le lacrime. Stanotte, però, tra le braccia di Liara, è soltanto un essere umano, profondamente innamorato, che ha sofferto la terribile esperienza della separazione, che a lungo ha temuto di non rivedere mai più la creatura che ama e di farla soffrire di nuovo. Ancora, non riesce a credere di essere viva, di stringere davvero Liara tra le sue braccia, che quella straordinaria creaturina è la loro incredibile meraviglia d'amore e che sta per nascere. Emily non sta nemmeno provando a controllare le sue emozioni. Non vuole nasconderle, ma viverle, assaporare completamente ogni meraviglioso battito del cuore e lasciarsi travolgere. Si stringe forte a Liara e si arrende all'emozione. Scoppia in lacrime, scossa dai gemiti, come non aveva mai fatto prima. Sono lacrime di liberazione, di gioia, di consolazione. Sono lacrime d'Amore! "É... meravigliosa! Io... Ah, non sono mai stata, così felice!" Shepard sospira, baciando Liara, dal profondo del suo amore. "Oh nemmeno io, Amore mio... nemmeno io!" Sussurra Liara, che ricambia il bacio, riuscendo a malapena a respirare.

Dopo tanta sofferenza, tanto dolore, sembra incredibile a entrambe essere di nuovo, una nelle braccia dell'altra. Lasciarsi andare ai loro sentimenti e abbracciare tutta la gioia. Nessuna minaccia potrà separarle. Possono vivere insieme d'ora in poi ogni singolo momento. Condividere ogni sensazione, fondersi in un'unica Anima e amarsi, completamente, per il resto della loro vita. Il tempo sembra congelato, in un unico, incomparabile istante, dilatato all'infinito, incendiato per entrambe, dalla stessa straordinaria meraviglia. È un momento così immenso, da potersi chiamare Eterno!

Quando Shepard, inizia a tremare vistosamente, Liara trasale."Dea, stai tremando! É tutta colpa mia! Non ti ho ancora aiutato a vestirti!" Scatta in piedi, imbarazzata, prima ancora di terminare la frase. "Scusami, aspetta... ho prelevato alcuni dei tuoi indumenti dalla Normandy, prima di stabilirmi qui." Si scusa ancora, con rammarico, mentre si affretta ad afferrare le maniglie della robusta borsa militare N7, dimenticata sul pavimento ai piedi del letto. Shepard sorride, con gli occhi ancora umidi di lacrime, mentre fa del suo meglio per non battere i denti."Grazie! Non preoccuparti, sto bene... più del freddo é... é l'emozione!" La rassicura, asciugandosi gli occhi, con un lembo del lenzuolo, pur continuando a tremare. "Sei gentile a dirlo. In ogni caso, il tuo armadio era pieno di cosette interessanti, che vale la pena di indossare..." Prosegue Liara, mentre gli angoli delle sue labbra salgono verso l'alto e si modellano in un sorrisetto enigmatico. "Dunque vediamo... lingerie stuzzicante... uniformi comode... quel delizioso tubino nero... tuttavia... nessun pigiama!" Elenca sulla punta delle dita, sollevando uno sguardo languido, mentre aiuta Shepardad ad indossare la biancheria. Lei restituisce un sorriso sghembo e comincia a spiegare. "Beh... comandare una Nave, non ti da il tempo di trastullarti in pigiama e pantofole. Quando dormo da sola, non tolgo mai l'uniforme, perché... non si sa mai. Quando ci sei tu invece... beh, perché se ricordo bene, non ho bisogno del pigiama!"

Liara ridacchia, sommessamente. "In effetti... hai appena superato brillantemente il test della memoria!" Scherza, porgendo a Emily un elegante pigiama di un intenso rosso scuro. "In ogni caso, ti ho portato uno dei miei. Spero ti piaccia. Io non c'entro più e poi... il rosso ti dona molto, tesoro!" Conclude ammiccando, innocentemente. Shepard indossa la morbida parte superiore, dall'elegante taglio a camicia. "Grazie, sembra perfetto! Ad essere sincera, nemmeno io ti ho mai visto in pigiama!" Osserva, testando la lunghezza delle maniche e la comoda ampiezza del taglio. "Sai, temo di aver bisogno di una mano, perché non riesco a muovere le gambe... non ancora!" Aggiunge, digrignando i denti per il dolore e distogliendo lo sguardo, mentre cerca di infilarsi i pantaloni. "Ma certo! Karin mi aveva avvertito che poteva succedere. Dice di non preoccuparti è assolutamente temporaneo. Questo fastidio passerà molto rapidamente, vedrai." La rassicura Liara, sorridendo dolcemente, mentre si allunga per aiutare. "Grazie. Adesso va molto meglio!" Assicura Emily, con un sorriso. Non sente più freddo. Si sdraia sul letto, in modo da consentire a Liara di sdraiarsi accanto a lei. La donna avvolge le spalle dell'Asari e la stringe a se, con tenerezza. Il silenzio è dolce. Shepard trattiene a lungo il respiro, prima di domandare. "Notizie dalla Normandy... l'Equipaggio... stanno tutti bene?... E... che mi dici di IDA?"

Continua...