CAPITOLO 7 -Scambio di favori-
Luna arrivò nella sala del trono di Zelas. Si guardò in giro per un pò, constatando che non c'era anima viva.
-Tanto per cambiare è a letto a poltrire- pensò la ragazza.
Zelas aprì lentamente gli occhi, quando sentì la voce dell'amica parlarle vicino all'orecchio.
-Finalmente!! E meno male che per voi demoni dormire è facoltativo!!- brontolò Luna.
La donna le sbadigliò in faccia.
-Che sei venuta a fare? Guarda che non ti pago per il vino...Xel te l'ha detto, mi pare-
A quelle parole, la ragazza s'innervosì tanto da strapparle tutte le coperte di dosso.
-Alzati!!! Devo parlarti di una cosa molto importante, e urgente anche!-
La mazoku sembrava alquanto contrariata.
-Come ti permetti di darmi ordini?? In casa mia, per giun...- si fermò notando che l'amica aveva una gamba sanguinante. -Che ti è successo?- chiese.
La ragazza si guardò il polpaccio, che perdeva parecchio sangue.
-Ah, ti riferisci a questo per caso?- indicò la ferita -Uno dei cuccioli qui fuori mi ha azzannato, ma credo volesse solo giocare...dovresti tenerli un pò più a bada, questi nuovi arrivati. Mi sembrano parecchio turbolenti-
Zelas la osservava con un gocciolone sul capo. -Ma come hai fatto a camminare tranquillamente con una ferita del genere, proprio su una gamba oltretutto??- domandò allibita la demone.
-Non mi fa così male- rispose tranquillamente Luna, mentre con la magia stava castando un piccolo Recovery che aveva già rimarginato quasi del tutto la ferita.
Nel frattempo, Lina e Lisa stavano approfittando del momento di attesa...
-Era tanto che non venivi a mangiare a casa, Lina- disse sorridente la signora Inverse, mentre serviva alle due figlie la decima portata della cena.
-La tua cucina è sempre la migliore, mamma!- esclamò la ragazza, mentre addentava una coscia di un succulento tacchino arrostito.
-Proprio come i vecchi tempi!- aggiunse il padre -Noto con piacere che l'appetito non ti è passato, figliola-
Lisa sembrava pensierosa; era piuttosto strano, per i suoi familiari, non sentirla far confusione. E, cosa ancor più strana, stava permettendo alla sorella maggiore di soffiarle via dal piatto le portate migliori...
-Devo preoccuparmi?- le chiese Lina con la bocca piena.
La ragazzina si voltò, come risvegliata da un sogno. -Per cosa?- domandò ingenuamente.
-Ho mangiato tutto io...e non mi hai detto una sola parola! E' strano, no?- continuò a farle notare la sorella più grande. -A cosa pensavi di tanto importante che potesse distrarti dal cibo?-
Lisa si accorse che i suoi piatti erano completamente vuoti.
-EEEEEEEEH??? MA QUANDO HAI...- L'imminente furia della ragazza venne interrotta dalla madre, che le mise davanti un'altra serie di piatti stracolmi di cibo.
-Ora mangia, però...intesi?- le sussurrò dolcemente la donna.
Lina aveva un enorme gocciolone sulla testa...sua madre aveva cucinato almeno venti quintali di roba, ma come sempre non era avanzata neanche una briciola...
La più piccola annuì alla raccomandazione della madre, e cominciò a mangiare avidamente tutto quello che si trovava davanti.
Zelas e Luna si erano spostate nella sala del trono.
-Se non è per il pagamento, a cosa devo questa visita?- chiese ancora insospettita la demone.
La ragazza le porse una busta. -Leggi questa...e gradirei anche un tuo commento, Zelas-
La donna prese in mano la lettera, e il suo sguardo scivolò velocemente fino alla fine delle parole per poter leggere la firma , scritta su un foglio di carta leggermente ingiallita. -Ancora lei, uhm?-
-Pare che sia nei guai- appurò Luna.
Terminata la lettura, Zelas richiuse il foglio dentro la busta e lo diede nuovamente all'amica.
-Allora? Non dici nulla??- si lamentò la ragazza, riprendendo la lettera dalle mani della Dark Lady.
-Volevi un commento, mi pare...-
Luna annuì trepidante.
-Gran bella calligrafia, non c'è che dire-
La ragazza dai capelli viola cadde sul pavimento lucido dell'enorme sala.
-INSOMMA, ZELAS!!! QUI C'E' POCO SU CUI SCHERZARE!!!- sbraitò mentre tentava di rimettersi in piedi.
La donna sembrava leggermente imbarazzata...
-Non so nulla- disse poi, con voce pacata.
-Ne sei certa? Ti ricordo, Zelas-chan, che se mi stessi mentendo saprei benissimo come fartela pagare...-
-Ti ripeto che non ne so niente, se non vuoi fidarti la cosa non mi riguarda!!- proseguì adirata Zelas.
Luna incrociò le braccia, sospirando.
-E che mi dici dei tuoi colleghi? Potrebbero essere loro a capo di tutto questo...-
-Anche se fosse così, non ne sono al corrente...E non chiedermi il favore di indagare, perchè non potrei mai venire a riportare a te certe notizie- la giovane donna si sistemò i capelli dietro le spalle -Se il piano fosse stato mio, avrei potuto scegliere se rivelarti o no i fatti...ma se non sono io l'artefice di tutto, le cose cambiano-
Luna le lanciò il peggiore dei suoi sguardi.
-Nemmeno se io cancellassi tutti i debiti che hai in sospeso con me? E ti ricordo che ammontano ormai ad una bella cifra...- la tentò la ragazza, sorridendo quasi diabolicamente.
Zelas deglutì ricordando la spropositata somma che doveva all'amica...che, oltretutto, andava sempre più crescendo con l'aumentare delle richieste di vino che ultimamente aveva fatto...Prese una decisione, alquanto sofferta.
-Se tu mi offrissi il vino di Zefiria gratis per almeno una decina d'anni, e in più cancellassi anche tutto quello che ti devo...allora potremmo riparlarne- concluse la donna, assumendo un tono di fastidiosa superbia.
Luna aveva una serie di goccioloni sul capo.
-Se una sporca approfittatrice- le disse chiaramente.
Zelas sorrise. -Sono una Dark Lady-
-Bè...a questo punto suppongo che l'affare sia concluso- affermò Luna, mentre un sopracciglio le tremava vistosamente per i nervi.
-Ti farò sapere entro breve, sempre che il responsabile si trovi davvero fra i Dark Lord- concluse la donna bionda, mentre si alzava dal trono. -Ora me ne torno a letto...bye bye Luna-chan!-
Così dicendo uscì dalla stanza, chiudendo dietro di sè l'enorme porta.
Luna era rimasta al centro della sala. -Bye bye, Zelas-chan...Cerca di non dormire troppo e di darti una mossa, le informazioni mi servirebbero entro la fine di questo secolo- disse sommessamente dopo che la Dark Lady si fosse allontanata, sicura che avrebbe comunque sentito le sue parole. Poi si avviò verso l'uscita, lasciando la lettera di Philia poggiata su uno dei braccioli del trono.
Nella stanza da letto, Zelas rischiò di finire sul pavimento. -Razza di...- Evitò di proseguire la frase, e si mise sotto le coperte.
Luna era di nuovo sulla strada di casa.
Sperava ardentemente che la sua amica Zelas riuscisse ad ottenere informazioni utili, nel minor tempo possibile. Intanto, sarebbe stato meglio se Lina fosse comunque partita per raggiungere Philia...rimanere inermi ad attendere una risposta dalla Dark Lady avrebbe potuto solo peggiorare le cose.
Luna arrivò nella sala del trono di Zelas. Si guardò in giro per un pò, constatando che non c'era anima viva.
-Tanto per cambiare è a letto a poltrire- pensò la ragazza.
Zelas aprì lentamente gli occhi, quando sentì la voce dell'amica parlarle vicino all'orecchio.
-Finalmente!! E meno male che per voi demoni dormire è facoltativo!!- brontolò Luna.
La donna le sbadigliò in faccia.
-Che sei venuta a fare? Guarda che non ti pago per il vino...Xel te l'ha detto, mi pare-
A quelle parole, la ragazza s'innervosì tanto da strapparle tutte le coperte di dosso.
-Alzati!!! Devo parlarti di una cosa molto importante, e urgente anche!-
La mazoku sembrava alquanto contrariata.
-Come ti permetti di darmi ordini?? In casa mia, per giun...- si fermò notando che l'amica aveva una gamba sanguinante. -Che ti è successo?- chiese.
La ragazza si guardò il polpaccio, che perdeva parecchio sangue.
-Ah, ti riferisci a questo per caso?- indicò la ferita -Uno dei cuccioli qui fuori mi ha azzannato, ma credo volesse solo giocare...dovresti tenerli un pò più a bada, questi nuovi arrivati. Mi sembrano parecchio turbolenti-
Zelas la osservava con un gocciolone sul capo. -Ma come hai fatto a camminare tranquillamente con una ferita del genere, proprio su una gamba oltretutto??- domandò allibita la demone.
-Non mi fa così male- rispose tranquillamente Luna, mentre con la magia stava castando un piccolo Recovery che aveva già rimarginato quasi del tutto la ferita.
Nel frattempo, Lina e Lisa stavano approfittando del momento di attesa...
-Era tanto che non venivi a mangiare a casa, Lina- disse sorridente la signora Inverse, mentre serviva alle due figlie la decima portata della cena.
-La tua cucina è sempre la migliore, mamma!- esclamò la ragazza, mentre addentava una coscia di un succulento tacchino arrostito.
-Proprio come i vecchi tempi!- aggiunse il padre -Noto con piacere che l'appetito non ti è passato, figliola-
Lisa sembrava pensierosa; era piuttosto strano, per i suoi familiari, non sentirla far confusione. E, cosa ancor più strana, stava permettendo alla sorella maggiore di soffiarle via dal piatto le portate migliori...
-Devo preoccuparmi?- le chiese Lina con la bocca piena.
La ragazzina si voltò, come risvegliata da un sogno. -Per cosa?- domandò ingenuamente.
-Ho mangiato tutto io...e non mi hai detto una sola parola! E' strano, no?- continuò a farle notare la sorella più grande. -A cosa pensavi di tanto importante che potesse distrarti dal cibo?-
Lisa si accorse che i suoi piatti erano completamente vuoti.
-EEEEEEEEH??? MA QUANDO HAI...- L'imminente furia della ragazza venne interrotta dalla madre, che le mise davanti un'altra serie di piatti stracolmi di cibo.
-Ora mangia, però...intesi?- le sussurrò dolcemente la donna.
Lina aveva un enorme gocciolone sulla testa...sua madre aveva cucinato almeno venti quintali di roba, ma come sempre non era avanzata neanche una briciola...
La più piccola annuì alla raccomandazione della madre, e cominciò a mangiare avidamente tutto quello che si trovava davanti.
Zelas e Luna si erano spostate nella sala del trono.
-Se non è per il pagamento, a cosa devo questa visita?- chiese ancora insospettita la demone.
La ragazza le porse una busta. -Leggi questa...e gradirei anche un tuo commento, Zelas-
La donna prese in mano la lettera, e il suo sguardo scivolò velocemente fino alla fine delle parole per poter leggere la firma , scritta su un foglio di carta leggermente ingiallita. -Ancora lei, uhm?-
-Pare che sia nei guai- appurò Luna.
Terminata la lettura, Zelas richiuse il foglio dentro la busta e lo diede nuovamente all'amica.
-Allora? Non dici nulla??- si lamentò la ragazza, riprendendo la lettera dalle mani della Dark Lady.
-Volevi un commento, mi pare...-
Luna annuì trepidante.
-Gran bella calligrafia, non c'è che dire-
La ragazza dai capelli viola cadde sul pavimento lucido dell'enorme sala.
-INSOMMA, ZELAS!!! QUI C'E' POCO SU CUI SCHERZARE!!!- sbraitò mentre tentava di rimettersi in piedi.
La donna sembrava leggermente imbarazzata...
-Non so nulla- disse poi, con voce pacata.
-Ne sei certa? Ti ricordo, Zelas-chan, che se mi stessi mentendo saprei benissimo come fartela pagare...-
-Ti ripeto che non ne so niente, se non vuoi fidarti la cosa non mi riguarda!!- proseguì adirata Zelas.
Luna incrociò le braccia, sospirando.
-E che mi dici dei tuoi colleghi? Potrebbero essere loro a capo di tutto questo...-
-Anche se fosse così, non ne sono al corrente...E non chiedermi il favore di indagare, perchè non potrei mai venire a riportare a te certe notizie- la giovane donna si sistemò i capelli dietro le spalle -Se il piano fosse stato mio, avrei potuto scegliere se rivelarti o no i fatti...ma se non sono io l'artefice di tutto, le cose cambiano-
Luna le lanciò il peggiore dei suoi sguardi.
-Nemmeno se io cancellassi tutti i debiti che hai in sospeso con me? E ti ricordo che ammontano ormai ad una bella cifra...- la tentò la ragazza, sorridendo quasi diabolicamente.
Zelas deglutì ricordando la spropositata somma che doveva all'amica...che, oltretutto, andava sempre più crescendo con l'aumentare delle richieste di vino che ultimamente aveva fatto...Prese una decisione, alquanto sofferta.
-Se tu mi offrissi il vino di Zefiria gratis per almeno una decina d'anni, e in più cancellassi anche tutto quello che ti devo...allora potremmo riparlarne- concluse la donna, assumendo un tono di fastidiosa superbia.
Luna aveva una serie di goccioloni sul capo.
-Se una sporca approfittatrice- le disse chiaramente.
Zelas sorrise. -Sono una Dark Lady-
-Bè...a questo punto suppongo che l'affare sia concluso- affermò Luna, mentre un sopracciglio le tremava vistosamente per i nervi.
-Ti farò sapere entro breve, sempre che il responsabile si trovi davvero fra i Dark Lord- concluse la donna bionda, mentre si alzava dal trono. -Ora me ne torno a letto...bye bye Luna-chan!-
Così dicendo uscì dalla stanza, chiudendo dietro di sè l'enorme porta.
Luna era rimasta al centro della sala. -Bye bye, Zelas-chan...Cerca di non dormire troppo e di darti una mossa, le informazioni mi servirebbero entro la fine di questo secolo- disse sommessamente dopo che la Dark Lady si fosse allontanata, sicura che avrebbe comunque sentito le sue parole. Poi si avviò verso l'uscita, lasciando la lettera di Philia poggiata su uno dei braccioli del trono.
Nella stanza da letto, Zelas rischiò di finire sul pavimento. -Razza di...- Evitò di proseguire la frase, e si mise sotto le coperte.
Luna era di nuovo sulla strada di casa.
Sperava ardentemente che la sua amica Zelas riuscisse ad ottenere informazioni utili, nel minor tempo possibile. Intanto, sarebbe stato meglio se Lina fosse comunque partita per raggiungere Philia...rimanere inermi ad attendere una risposta dalla Dark Lady avrebbe potuto solo peggiorare le cose.
