Capitolo 9 -La Dark Lady degli abissi-

-Non appena saremo arrivati a Sailloone, ci imbarcheremo dal porto più vicino alla città, dopo che Phil ci avrà prestato una delle sue navi...Ci vorranno più o meno cinque giorni una volta in mare- disse Lina, mentre finiva di spolpare una coscia di pollo.
Si erano fermati in un paesino che avevano trovato sulla strada, per rifocillarsi un pò; camminavano ormai da tre giorni, e ci sarebbe voluto ancora parecchio prima di raggiungere la capitale della magia bianca.
-Speriamo solo di arrivare in tempo...non vorrei che durante il periodo che impieghiamo per arrivare a destinazione, succedesse qualcosa di brutto alla tua amica Philia e al draghetto...- aggiunse Lisa mentre fregava un paio di polpette dal piatto di Gourry, che si mise a brontolare.
-Io credo *gnam* che Philia *chomp*...ci abbia spedito quella lettera calcolando anche i tempi che avremmo impiegato per arrivare da lei...*chomp*...certo, non dobbiamo fermarci a perdere tempo inutile *gnam*...d'altronde nemmeno lei *chomp* può sapere con esattezza quando *gnam* e se la sua città verrà *gnam* attaccata...*chomp*-
Lisa guardò la sorella con un grosso gocciolone sul capo. -Proprio a proposito del perder tempo, Lina...Volevo farti notare che è da ieri sera che siamo fermi in questa locanda...e non abbiamo fatto niente di utile, a parte mangiare e fare il bagno alle terme...-
Lina inghiottì di colpo l'enorme boccone che stava masticando. -E' vero...ma dobbiamo anche riposarci e mangiare, ogni tanto! Altrimenti arriveremo da Philia allo stremo delle forze, e non credo che in quelle condizioni potremmo esserle granchè d'aiuto-
-Sono d'accordo- intervenne Gourry. -Ma adesso, appena avremo terminato il pranzo, forse sarebbe meglio rimettersi in marcia...tu che dici, Lina?- chiese lo spadaccino, mentre assaggiava una delle fragoline che c'erano sulla sua fetta di torta alla panna.
La ragazza annuì.
-Finalmente farò anch'io la conoscenza della principessa di Sailloone...non vi nascondo che sono un pò emozionata!- disse quasi sospirando Lisa, portandosi entrambe le mani sulle guance.
La maggiore delle due sorelle le rivolse uno sguardo scoraggiante. -Non ti fare illusioni, Lisa...Amelia è una ragazzina imbranata e senza un minimo di grazia...Può sembrare tutto, tranne che una pricipessa!-
Lo spadaccino biondo guardò la moglie con un grosso gocciolone che gli faceva capolino sulla testa.
-Ma...Lina! Ti sembra il modo di parlare di una vecchia amica?- la rimproverò.
Lina si mostrò leggermente dispiaciuta...in fondo, Amelia era una sua carissima amica da parecchi anni ormai, e insieme ne avevano passate di cotte e di crude...
-Bè...non era mia intenzione parlare male di lei...- si giustificò la ragazza.
Il biondino annuì.
-E poi, anche se Amelia è sgraziata, pasticciona e imbranata, non è certo per colpa sua...Bisogna capirla!- aggiunse subito dopo, facendo cadere dalla sedia le due ragazze che aveva di fronte.
-Ehm...che è successo? Vi siete fatte male?- domandò un pò preoccupato, osservandole dall'altro capo della tavola.
Lisa tentò di rialzarsi aggrappandosi ad una gamba del tavolo, mentre ridacchiava istericamente. -Certo che Amelia sa proprio cercarseli, gli amici...- constatò con un enorme gocciolone che le pesava sul capo -Ne parlate come se fosse una piccola imbecille, tutti e due...-
-Ma no, tutto sommato è una brava ragazza...Comunque avrai modo di conoscerla e constatare di persona, Lisa- concluse Lina, rimettendosi a sedere al suo posto.
Dopo poco anche questo pranzo ebbe termine, e i tre si rimisero in viaggio.

Intanto, alla Wolf Pack Island, Zelas era intenta a meditare; camminava nell'enorme sala principale, avanti e indietro senza sosta da ormai più di tre ore.
-A quanto pare, Grausheller non ne sa nulla di questa faccenda...e a questo punto, dubito seriamente che possa entrarci in qualche modo quella specie di vegetale marino di Dolphin...Uhmm...è troppo apatica e pigra per permettersi tanto casino...-
La Dark Lady era riuscita a raccogliere informazioni su quanto Luna le aveva chiesto, ma solo in parte...si era già recata da Dynast Grausheller, che sembrava totalmente all'oscuro della situazione; adesso rimaneva una sola persona a cui chiedere informazioni, ma la giovane donna sembrava alquanto contrariata alla sola idea di andarla a trovare...
-No, no e ancora no!!! Non mi va di inoltrarmi fino a laggiù per incontrare il suo visino odioso!!- urlò all'improvviso fermandosi al centro della sala, facendo riecheggiare la sua squillante voce tra le mura del castello.
Si sedette sul suo trono e, spostando leggermente il vestito color neve, accavallò una gamba sull'altra. Si guardò intorno per un pò, osservando la desolazione e la penombra che da sempre avvolgeva il suo palazzo.
-Uff...Non posso nemmeno mandarci Xelloss al mio posto...- sospirò, appoggiando il mento sulla mano. -A questo punto, direi che non ho molta scelta...che la cosa mi faccia piacere o meno, devo andare da lei- concluse la donna, rialzandosi.
Usò il teletrasporto fino alla residenza di Dolphin Deep Sea, il quale palazzo era totalmente immerso nel Mare dei Demoni.
-Zelas Metallium!- Esclamò la padrona di casa non appena si trovò la figura di Zelas davanti. Era una ragazza che, dall'aspetto, si direbbe aver avuto non più di vent'anni; lunghissimi capelli color oceano le cadevano sull'abito chiaro. -Saranno più di 400 anni che non ci vediamo...non sei affatto cambiata, dall'ultima volta!- proseguì la giovane.
-In effetti è passato parecchio tempo dal nostro ultimo incontro- Zelas alzò leggermente gli occhi al cielo. -Come va, Dolphin?-
-Abbastanza bene, direi...e tu?- domandò la ragazza senza muoversi minimamente dal trono fatto di conchiglie levigate e perle marine, sulla quale era comodamente seduta.
-Sto benissimo...e anche Xelloss sta bene- rispose Zelas assumendo un tono un acido.
L'espressione di Dolphin non cambiò minimamente. Qualunque cosa succedesse, il suo sguardo era perennemente spento e totalmente privo di espressione. Zelas l'aveva vista accennare un sorriso solo un paio di volte, ma era successo così tanto tempo addietro che la bionda Dark Lady aveva scordato del tutto quell'inconsueta immagine.
Rimasero in silenzio a fissarsi per qualche minuto, fino a quando sul capo di Zelas scivolò un gocciolone...-Sempre molto calorosa ed ospitale, eh Dolphin cara? Avresti almeno potuto offrirmi una sedia...- continuò la donna. Ma non trovando alcuna risposta da parte della demone, si rassegnò a sedersi sul pavimento di cristallo.
-Sono qui perchè devo parlarti a proposito di una cosa...- disse poi.
-Dimmi pure, Zelas...tanto non ho nient'altro da fare, a parte stare ad ascoltarti...- sussurrò Dolphin, con una voce quasi angelica.
Il sopracciglio sinistro della demone bionda cominciò a tremare nervosamente.
-Shabranigudu-sama avrà sicuramente sbagliato qualcosa, quando ha creato questa amorfità di demone....- pensò.
-D'accordo Dolphin...prima comincio il discorso prima finiamo...- constatò Zelas, intenta ad osservare attraverso il pavimento trasparente un paio di pesci giganti, che stavano tranquillamente sguizzando sotto di lei.
-Luna Inverse, uno dei Cavalieri di Ciphied, mi ha consegnato questa lettera- continuò, alzandosi e porgendole la busta. -Leggila, e dimmi sinceramente se sei al corrente di qualcosa-
La demone dai capelli blu sembrava incuriosita, sebbene il suo sguardo non avesse accennato il minimo cambiamento. Lesse il contenuto della lettera e, dopo averla richiusa accuratamente nella busta, la posò sul tavolino alla sua destra.
Poi rimase ancora svariati minuti in silenzio.
-Insomma, quante ore hai intenzione di rifletterci ancora???- sbraitò Zelas, notevolmente spazientita.
Dolphin passò le sue sottili dita tra i lunghi capelli. -Per quale motivo ti serve sapere se sono al corrente dei fatti descritti, Zelas?- domandò la ragazza.
-Tu pensa a rispondere, Dolphin...non farmi domande- La donna bionda stava per perdere anche quell'ultimo briciolo di pazienza che le era rimasto.
-Ho capito subito perchè sei arrivata qui così all'improvviso...Vorresti intralciare i miei progetti, non è così? Ti credi la più furba, come sempre del resto...ma questa volta sarò io a condurre il gioco, mia cara...-
Al pronunciare queste parole, gli occhi della demone si fecero leggermente più vispi, sebbene rimanessero velati da quella solita nota di costante inespressività.
-Cosa intendi dire? Che sei tu a capo di quegli avvenimenti?-
Zelas era alquanto sorpresa. Aveva avuto qualche sospetto su Grausheller, ma non si aspettava neanche lontanamente che quella piccola demone apatica potesse realmente avere a che fare con ciò che il drago dorato aveva descritto nella sua lettera.
Dolphin si alzò di scatto dal trono. -Eh? Significa che non lo sapevi, Zelas?- domandò preoccupata, con un gocciolone sulla testa. -Io ero convinta che tu fossi venuta fin qui con l'intenzione di mettermi i bastoni tra le ruote...- riprese, riassumendo la sua solita espressione.
La bionda era finita con la faccia spiaccicata sul pavimento, e una medusa stava osservando la sua espressione contorta in un bel primo piano.
-Razza di idiota!!- urlò poi, rialzandosi e facendo fare un'enorme guizzo alla medusa che fuggì via terrorizzata. -Uhmpf...Ti sei smascherata da sola, complimenti...- proseguì dando due sonore pacche sulle spalle della ragazza, trattendo a stento le risate.
Dolphin si rimise a sedere, in silenzio. -Però non ti ho ancora detto quali sono i miei scopi...e non ho alcuna intenzione di farlo-
Zelas si grattò la testa. -Veramente una mezza idea me la sono già fatta...Però è solo un'ipotesi, anche perchè non credo che tu sia veramente così sciocca da arrivare a tanto...-
Non riuscì a terminare la frase, che vide la demone dai capelli blu sparire sotto i suoi occhi. Proprio mentre stava per inveire contro di lei, la scorse di nuovo...dietro le mura di cristallo del palazzo, che nuotava completamente nuda in mezzo ad un branco di pesciolini colorati.
Un gocciolone di dimensioni spropositate si formò sul capo della Dark Lady... -Nonostante questa qui sia un errore vivente di Shabranigudu-Sama, è riuscita a sfuggirmi come se niente fosse...- si disse assumendo un tono che aveva qualcosa tra lo sconsolato e il divertito, mentre osservava la mazoku sguizzare nell'acqua. -Se non si trattasse di lei direi che sembra divertirsi un mondo, a nuotare in mezzo a tutte quelle bestie marine...-
Riprese la lettera, e si teletrasportò di nuovo alla Wolf Pack Island.