CAPITOLO 10 -Kurial e Luna-
La piccola Nayra stava seduta con le gambe a penzoloni su un altissimo ramo di un albero. Inutilmente la giovane zia l'aveva pregata di scendere; quando quella bambina si metteva qualcosa in testa, diventava assolutamente irremovibile.
-Cosa stai combinando?? Non sai ancora usare bene la levitazione...se cadi da lassù ti fai male per davvero!-
Luna stava urlando a squarciagola, tentando però di mostrarsi più calma possibile, per convincere la piccola peste a venir via con lei. L'aveva portata con sè al mercato e, dopo aver terminato i giri per le compere, era bastato un attimo di distrazione per perderla completamente di vista...fortunatamente, si era solo arrampicata su un albero. Dal quale, però, sembrava non voler proprio scendere...
-Ho visto qualcosa, prima...sono sicura che c'era qualcosa di grosso che volava nel cielo!- esclamò la bambina, mentre scrutava l'intero panorama visibile da quell'altezza.
-Qualcosa di grosso? Ti sarai sbagliata...Io non ho vedo nulla! E non ho visto nulla neanche prima, Nayra- constatò la zia, che a quelle parole aveva raggiunto levitando l'altezza in cui si trovava la piccola. Poi fu costretta a coprirsi il viso con una mano.
-Il sole è accecante qui...ti prego, scendiamo!-
La bambina accennò un si con la testa.
-Mi fanno male i piedi...e ho fameeee!!!- piagnucolò Lisa.
Gourry annuì condividendo la stanchezza, il dolore lancinante ai piedi e soprattutto la fame... -A chi lo dici...sono più di sette ore che non ci prendiamo una sosta...-
-Avanti, sfaticati!!! Se camminate con quel ritmo, non arriveremo mai alla prossima città prima che faccia buio...e non mi va di passare un'altra nottata all'aperto!-
-Ma...Lina...Dove diavolo la trovi tutta quell'energia?- domandò con un filo di voce la più piccola.
-E' il mio stomaco che comanda le mie gambe...e ora come ora mi sta suggerendo di aumentare la velocità d'andatura, prima che io possa riportare seri danni dovuti all'astinenza da cibo!!-
Sul capo dei due ragazzi comparve un gocciolone...anche i loro stomaci brontolavano in maniera alquanto ossessiva, e a maggior ragione sentivano le forze venire a mancare. Al contrario, Lina sembrava non accorgersene neanche, tanta era la furia di arrivare il prima possibile a toccar cibo.
Dopo una buona mezz'ora, finalmente, scorsero da lontano qualcosa che sembrava in tutto e per tutto un paesino di periferia. Non appena ebbero la certezza che fosse abitato, i tre ragazzi cominciarono a correre come forsennati per raggiungere la prima locanda che avrebbero trovato sulla strada.
Come di consuetudine, ordinarono tante portate quante sarebbero bastate a sfamare almeno il doppio delle persone che in quel momento si trovavano dentro il locale...
-Gourry...hai ordinato due camere per la notte, vero?- chiese Lina, con la bocca piena.
-Si, certo...una matrimoniale e una singola...giusto?-
-Giusto...una volta tanto hai azzeccato, mi devo complimentare!-
Mentre la coppia discuteva, Lisa aveva scorto qualcosa da una delle finestre della sala.
-Per caso ci sono delle terme, qui dietro?- domandò ad una cameriera, che era intenta a sparecchiare il tavolo vicino a quello dove il trio stava cenando.
-Si, signorina...se si ferma qui a pernottare, può usufruirne senza ulteriori spese- rispose quella, senza staccare gli occhi dal lavoro che stava compiendo.
La ragazzina emise un urlo di gioia, che fece inevitabilmente voltare le persone che si trovavano più vicine a lei.
-Beeeeneeee!!! Lina, dopo andiamo a rilassarci con un bagno caldo...ti va, vero???- chiese con occhi più che speranzosi.
Lina inghiottì il boccone che stava masticando. -Uhm, perchè no...In fondo ce lo meritiamo-
La minore delle due sorelle si alzò in piedi di scatto, facendo quasi cadere all'indietro la sedia.
-Io comincio ad andare, allora...ti aspetto lì!- disse con un sorriso felice mentre si avviava trotterellando verso le scale che conducevano al piano soprastante, dove si trovavano le camere da letto.
-Quanta fretta...- constatò Gourry.
-Bè, Lisa ha sempre avuto un'adorazione particolare per le terme...E visto che dalle nostre parti è raro trovarne, ogni volta che ne ha l'occasione tenta di sfruttarla più che può...Fai conto che, come minimo, resterà immersa nell'acqua per tre o quattro ore se tutto va bene- concluse la ragazza dai capelli rossi, mentre era intenta a ripulire accuratamente tutto ciò che la sorella aveva lasciato nel piatto.
Gourry aveva assunto un'espressione preoccupata e sbalordita al tempo stesso.
-Tre o quattro ore?? Ma così rischia di bollirsi!!!- appurò.
Lina diede un morso ad un succulento cosciotto di pollo, poi tranquillizzò il marito.
-Non preoccuparti...pare che resista bene alle temperature alte, visto che è sempre uscita inerme dai suoi bagni colossali...- disse con un gocciolone sulla testa.
Quando Nayra fu finalmente sotto le coperte del suo lettino, Luna tirò un sospiro di sollievo...anche un'altra stressantissima giornata era giunta al termine.
Stava per chiudere la porta della cameretta, quando sentì la vocina della bimba sussurrare qualcosa. -Non ho detto una bugia...c'era qualcosa nel cielo, oggi-
La ragazza sorrise, e uscì dalla stanza.
Era una serata splendida, il cielo era completamente sgombro dalle nuvole e si poteva facilmente scorgere tutta la via lattea. Uno spettacolo a cui Luna non rinunciò e, dopo aver trascinato una sedia fino alla terrazza più grande della casa, si sedette con il naso all'insù per ammirare in tutta tranquillità quella meraviglia.
-Chissà se Zelas è riuscita a scoprire qualcosa...- disse a voce alta.
Ma dopo poco si smentì: se la sua amica fosse già venuta a conoscenza di qualche novità, l'avrebbe di certo mandata a chiamare. O almeno, questo era quello che sperava...
-Signorina Inverse! Cosa fa a quest'ora lassù? Si prenderà un raffreddore, con il freddo che fa!-
Quel richiamo risvegliò bruscamente Luna dai suoi pensieri.
-Kurial!- esclamò, sporgendosi dalla ringhiera di ferro della terrazza. -Potrei chiedere la stessa cosa a te...che ci fai in giro?-
Il ragazzo si portò un braccio dietro la nuca, sorridendo.
-Eh eh...Te lo dico solo se mi fai salire!-
Luna ricambiò il sorriso.
-Vengo ad aprirti...sono già tutti a letto, a quest'ora-
Il giovane si accomodò tranquillamente nella camera da letto della ragazza, e dopo pochi minuti Luna si presentò con un ottimo thè caldo.
-Allora? Mi spieghi cosa ha spinto un pigrone come te a restare in giro fino a quest'ora e con il freddo che fa?- domandò la ragazza, sedendosi sul letto.
Kurial sorseggiò il suo thè, lentamente. Era un ragazzo molto attraente, sebbene dimostrasse molto meno della sua reale età; aveva capelli neri che coprivano in parte le orecchie dalla forma appuntita, e occhi di uno splendido colore dorato. Indossava abiti piuttosto semplici.
Alzò lo sguardo, e osservò Luna.
-Ebbene? Non vuoi dirmelo?- fece lei, leggermente spazientita.
-In questo periodo non riusciamo più a vederci...- disse il ragazzo, continuando tranquillamente a bere il thè. -Ero affacciato alla finestra della mia camera, e ti ho vista uscire sulla terrazza...Così sono sceso giù di corsa, sperando di arrivare prima che tu fossi rientrata. E ho avuto fortuna, a quanto pare- concluse, con il sorriso sulle labbra.
-Sei sempre il solito...- Luna rise. -Però hai fatto bene...erano due settimane che non ti vedevo! Da quando hai cominciato ad aiutare tuo zio alla bottega è diventato difficile vederti in giro...e pensare che fino a non molto tempo fa ti avevo tra i piedi 24 ore su 24!-
-Guarda che eri tu, a chiedermi di darti una mano in quel buco di locale dove lavori!- la corresse lui, con tono divertito.
Kurial abitava nella casa accanto a quella della famiglia Inverse, ed da sempre era amico delle tre sorelle. Essendo nato pochi giorni prima della maggiore, i due ragazzi erano praticamente cresciuti insieme; e anche adesso che avevano raggiunto l'età di 25 anni, si comportavano ancora come fratello e sorella.
-Si, però a te non dispiaceva neanche quando hai dovuto lavorare gratis, Kurial...ti basta starmi tra i piedi per essere felice, no?- continuò la ragazza, ridacchiando.
Il giovane chinò la testa, sotto il peso di un gocciolone di enormi dimensioni.
- A proposito, Luna-chan...ho saputo che la locanda è di nuovo in ricostruzione...che avete combinato, questa volta?-
Sulla testa della ragazza apparve un gocciolone, ma tentò di rimanere impassibile mentre sorseggiava le ultime gocce di thè.
-Chiedilo a Lisa...Quando tornerà...-
Kurial si guardò in giro. Poi aprì la porta della stanza, e sporse fuori la testa.
-Silenzio totale...Non ci avevo fatto caso, prima! Se Lisa fosse stata in casa si sarebbe piombata qui senza perdere tempo...Ma dov'è, adesso??- domandò, dopo aver richiuso la porta ed essersi seduto nuovamente sulla sedia.
-E' una lunga storia...hai voglia di ascoltarla?-
-Certo...tanto abbiamo tutta la notte davanti!- esclamò, sicuro delle sue parole.
-Ehm...veramente avevo in progetto anche una dormita, sai com'è...-
-Eh eh...e va bene, tanto anch'io sono stanco...raccontami tutto, e dopo toglierò il disturbo-
Luna annuì, e cominciò a raccontare.
-COOOOOOSAAA???-
Dopo che la ragazza ebbe terminato di parlare, Kurial si alzò bruscamente dalla sedia, facendola cadere con un sonoro tonfo.
Luna si preoccupò immediatamente che il botto e l'urlo dell'amico avessero potuto svegliare Nayra...ma dopo essere corsa a verificare con il sangue che le si gelava già nelle vene, fece ritorno nella sua camera e chiuse accuratamente la porta.
-Che diavolo ti salta in mente di urlare così a quest'ora??? Razza di decerebrato!!!!- disse trattenendo il tono di voce, mentre strattonava violentemente il ragazzo tenendolo per il colletto.
Kurial si scusò, con un enorme gocciolone di imbarazzo e timore che gli faceva capolino sulla testa...
Non appena gli venne concesso, riprese parola.
-Quindi, fammi capire meglio...hai lasciato partire la piccola Lisa-chan insieme a Lina-chan e Gourry-san...e tu sei rimasta qui con le mani in mano!!- esclamò con tono pienamente convinto.
Luna si tolse una pantofola e gliela lanciò dritta in viso.
-Deficente!!! Ti ho appena detto che sono rimasta per necessità, attendo ancora una risposta da Zelas!!-
Poi si risedette, tentando di calmarsi. -Senza contare che non sono esattamente un asso con la magia, e non sarei di certo di grande aiuto- proseguì, leggermente imbarazzata.
Kurial le sorrise dolcemente.
-Non ti avrei mai perdonata se fossi andata via senza dirmi niente...preferisco di gran lunga che tu sia rimasta qui, qualunque sia il motivo-
La ragazza si voltò, sbuffando. Era indubbiamente imbarazzata, e la cosa divertiva Kurial. Adorava quando lei, che era sempre così dura e impulsivamente violenta, mostrava i suoi punti deboli...in un modo che, almeno ai suoi occhi, appariva tremendamente tenero.
La piccola Nayra stava seduta con le gambe a penzoloni su un altissimo ramo di un albero. Inutilmente la giovane zia l'aveva pregata di scendere; quando quella bambina si metteva qualcosa in testa, diventava assolutamente irremovibile.
-Cosa stai combinando?? Non sai ancora usare bene la levitazione...se cadi da lassù ti fai male per davvero!-
Luna stava urlando a squarciagola, tentando però di mostrarsi più calma possibile, per convincere la piccola peste a venir via con lei. L'aveva portata con sè al mercato e, dopo aver terminato i giri per le compere, era bastato un attimo di distrazione per perderla completamente di vista...fortunatamente, si era solo arrampicata su un albero. Dal quale, però, sembrava non voler proprio scendere...
-Ho visto qualcosa, prima...sono sicura che c'era qualcosa di grosso che volava nel cielo!- esclamò la bambina, mentre scrutava l'intero panorama visibile da quell'altezza.
-Qualcosa di grosso? Ti sarai sbagliata...Io non ho vedo nulla! E non ho visto nulla neanche prima, Nayra- constatò la zia, che a quelle parole aveva raggiunto levitando l'altezza in cui si trovava la piccola. Poi fu costretta a coprirsi il viso con una mano.
-Il sole è accecante qui...ti prego, scendiamo!-
La bambina accennò un si con la testa.
-Mi fanno male i piedi...e ho fameeee!!!- piagnucolò Lisa.
Gourry annuì condividendo la stanchezza, il dolore lancinante ai piedi e soprattutto la fame... -A chi lo dici...sono più di sette ore che non ci prendiamo una sosta...-
-Avanti, sfaticati!!! Se camminate con quel ritmo, non arriveremo mai alla prossima città prima che faccia buio...e non mi va di passare un'altra nottata all'aperto!-
-Ma...Lina...Dove diavolo la trovi tutta quell'energia?- domandò con un filo di voce la più piccola.
-E' il mio stomaco che comanda le mie gambe...e ora come ora mi sta suggerendo di aumentare la velocità d'andatura, prima che io possa riportare seri danni dovuti all'astinenza da cibo!!-
Sul capo dei due ragazzi comparve un gocciolone...anche i loro stomaci brontolavano in maniera alquanto ossessiva, e a maggior ragione sentivano le forze venire a mancare. Al contrario, Lina sembrava non accorgersene neanche, tanta era la furia di arrivare il prima possibile a toccar cibo.
Dopo una buona mezz'ora, finalmente, scorsero da lontano qualcosa che sembrava in tutto e per tutto un paesino di periferia. Non appena ebbero la certezza che fosse abitato, i tre ragazzi cominciarono a correre come forsennati per raggiungere la prima locanda che avrebbero trovato sulla strada.
Come di consuetudine, ordinarono tante portate quante sarebbero bastate a sfamare almeno il doppio delle persone che in quel momento si trovavano dentro il locale...
-Gourry...hai ordinato due camere per la notte, vero?- chiese Lina, con la bocca piena.
-Si, certo...una matrimoniale e una singola...giusto?-
-Giusto...una volta tanto hai azzeccato, mi devo complimentare!-
Mentre la coppia discuteva, Lisa aveva scorto qualcosa da una delle finestre della sala.
-Per caso ci sono delle terme, qui dietro?- domandò ad una cameriera, che era intenta a sparecchiare il tavolo vicino a quello dove il trio stava cenando.
-Si, signorina...se si ferma qui a pernottare, può usufruirne senza ulteriori spese- rispose quella, senza staccare gli occhi dal lavoro che stava compiendo.
La ragazzina emise un urlo di gioia, che fece inevitabilmente voltare le persone che si trovavano più vicine a lei.
-Beeeeneeee!!! Lina, dopo andiamo a rilassarci con un bagno caldo...ti va, vero???- chiese con occhi più che speranzosi.
Lina inghiottì il boccone che stava masticando. -Uhm, perchè no...In fondo ce lo meritiamo-
La minore delle due sorelle si alzò in piedi di scatto, facendo quasi cadere all'indietro la sedia.
-Io comincio ad andare, allora...ti aspetto lì!- disse con un sorriso felice mentre si avviava trotterellando verso le scale che conducevano al piano soprastante, dove si trovavano le camere da letto.
-Quanta fretta...- constatò Gourry.
-Bè, Lisa ha sempre avuto un'adorazione particolare per le terme...E visto che dalle nostre parti è raro trovarne, ogni volta che ne ha l'occasione tenta di sfruttarla più che può...Fai conto che, come minimo, resterà immersa nell'acqua per tre o quattro ore se tutto va bene- concluse la ragazza dai capelli rossi, mentre era intenta a ripulire accuratamente tutto ciò che la sorella aveva lasciato nel piatto.
Gourry aveva assunto un'espressione preoccupata e sbalordita al tempo stesso.
-Tre o quattro ore?? Ma così rischia di bollirsi!!!- appurò.
Lina diede un morso ad un succulento cosciotto di pollo, poi tranquillizzò il marito.
-Non preoccuparti...pare che resista bene alle temperature alte, visto che è sempre uscita inerme dai suoi bagni colossali...- disse con un gocciolone sulla testa.
Quando Nayra fu finalmente sotto le coperte del suo lettino, Luna tirò un sospiro di sollievo...anche un'altra stressantissima giornata era giunta al termine.
Stava per chiudere la porta della cameretta, quando sentì la vocina della bimba sussurrare qualcosa. -Non ho detto una bugia...c'era qualcosa nel cielo, oggi-
La ragazza sorrise, e uscì dalla stanza.
Era una serata splendida, il cielo era completamente sgombro dalle nuvole e si poteva facilmente scorgere tutta la via lattea. Uno spettacolo a cui Luna non rinunciò e, dopo aver trascinato una sedia fino alla terrazza più grande della casa, si sedette con il naso all'insù per ammirare in tutta tranquillità quella meraviglia.
-Chissà se Zelas è riuscita a scoprire qualcosa...- disse a voce alta.
Ma dopo poco si smentì: se la sua amica fosse già venuta a conoscenza di qualche novità, l'avrebbe di certo mandata a chiamare. O almeno, questo era quello che sperava...
-Signorina Inverse! Cosa fa a quest'ora lassù? Si prenderà un raffreddore, con il freddo che fa!-
Quel richiamo risvegliò bruscamente Luna dai suoi pensieri.
-Kurial!- esclamò, sporgendosi dalla ringhiera di ferro della terrazza. -Potrei chiedere la stessa cosa a te...che ci fai in giro?-
Il ragazzo si portò un braccio dietro la nuca, sorridendo.
-Eh eh...Te lo dico solo se mi fai salire!-
Luna ricambiò il sorriso.
-Vengo ad aprirti...sono già tutti a letto, a quest'ora-
Il giovane si accomodò tranquillamente nella camera da letto della ragazza, e dopo pochi minuti Luna si presentò con un ottimo thè caldo.
-Allora? Mi spieghi cosa ha spinto un pigrone come te a restare in giro fino a quest'ora e con il freddo che fa?- domandò la ragazza, sedendosi sul letto.
Kurial sorseggiò il suo thè, lentamente. Era un ragazzo molto attraente, sebbene dimostrasse molto meno della sua reale età; aveva capelli neri che coprivano in parte le orecchie dalla forma appuntita, e occhi di uno splendido colore dorato. Indossava abiti piuttosto semplici.
Alzò lo sguardo, e osservò Luna.
-Ebbene? Non vuoi dirmelo?- fece lei, leggermente spazientita.
-In questo periodo non riusciamo più a vederci...- disse il ragazzo, continuando tranquillamente a bere il thè. -Ero affacciato alla finestra della mia camera, e ti ho vista uscire sulla terrazza...Così sono sceso giù di corsa, sperando di arrivare prima che tu fossi rientrata. E ho avuto fortuna, a quanto pare- concluse, con il sorriso sulle labbra.
-Sei sempre il solito...- Luna rise. -Però hai fatto bene...erano due settimane che non ti vedevo! Da quando hai cominciato ad aiutare tuo zio alla bottega è diventato difficile vederti in giro...e pensare che fino a non molto tempo fa ti avevo tra i piedi 24 ore su 24!-
-Guarda che eri tu, a chiedermi di darti una mano in quel buco di locale dove lavori!- la corresse lui, con tono divertito.
Kurial abitava nella casa accanto a quella della famiglia Inverse, ed da sempre era amico delle tre sorelle. Essendo nato pochi giorni prima della maggiore, i due ragazzi erano praticamente cresciuti insieme; e anche adesso che avevano raggiunto l'età di 25 anni, si comportavano ancora come fratello e sorella.
-Si, però a te non dispiaceva neanche quando hai dovuto lavorare gratis, Kurial...ti basta starmi tra i piedi per essere felice, no?- continuò la ragazza, ridacchiando.
Il giovane chinò la testa, sotto il peso di un gocciolone di enormi dimensioni.
- A proposito, Luna-chan...ho saputo che la locanda è di nuovo in ricostruzione...che avete combinato, questa volta?-
Sulla testa della ragazza apparve un gocciolone, ma tentò di rimanere impassibile mentre sorseggiava le ultime gocce di thè.
-Chiedilo a Lisa...Quando tornerà...-
Kurial si guardò in giro. Poi aprì la porta della stanza, e sporse fuori la testa.
-Silenzio totale...Non ci avevo fatto caso, prima! Se Lisa fosse stata in casa si sarebbe piombata qui senza perdere tempo...Ma dov'è, adesso??- domandò, dopo aver richiuso la porta ed essersi seduto nuovamente sulla sedia.
-E' una lunga storia...hai voglia di ascoltarla?-
-Certo...tanto abbiamo tutta la notte davanti!- esclamò, sicuro delle sue parole.
-Ehm...veramente avevo in progetto anche una dormita, sai com'è...-
-Eh eh...e va bene, tanto anch'io sono stanco...raccontami tutto, e dopo toglierò il disturbo-
Luna annuì, e cominciò a raccontare.
-COOOOOOSAAA???-
Dopo che la ragazza ebbe terminato di parlare, Kurial si alzò bruscamente dalla sedia, facendola cadere con un sonoro tonfo.
Luna si preoccupò immediatamente che il botto e l'urlo dell'amico avessero potuto svegliare Nayra...ma dopo essere corsa a verificare con il sangue che le si gelava già nelle vene, fece ritorno nella sua camera e chiuse accuratamente la porta.
-Che diavolo ti salta in mente di urlare così a quest'ora??? Razza di decerebrato!!!!- disse trattenendo il tono di voce, mentre strattonava violentemente il ragazzo tenendolo per il colletto.
Kurial si scusò, con un enorme gocciolone di imbarazzo e timore che gli faceva capolino sulla testa...
Non appena gli venne concesso, riprese parola.
-Quindi, fammi capire meglio...hai lasciato partire la piccola Lisa-chan insieme a Lina-chan e Gourry-san...e tu sei rimasta qui con le mani in mano!!- esclamò con tono pienamente convinto.
Luna si tolse una pantofola e gliela lanciò dritta in viso.
-Deficente!!! Ti ho appena detto che sono rimasta per necessità, attendo ancora una risposta da Zelas!!-
Poi si risedette, tentando di calmarsi. -Senza contare che non sono esattamente un asso con la magia, e non sarei di certo di grande aiuto- proseguì, leggermente imbarazzata.
Kurial le sorrise dolcemente.
-Non ti avrei mai perdonata se fossi andata via senza dirmi niente...preferisco di gran lunga che tu sia rimasta qui, qualunque sia il motivo-
La ragazza si voltò, sbuffando. Era indubbiamente imbarazzata, e la cosa divertiva Kurial. Adorava quando lei, che era sempre così dura e impulsivamente violenta, mostrava i suoi punti deboli...in un modo che, almeno ai suoi occhi, appariva tremendamente tenero.
