Titolo: Searching for Suicune

Autrice: Shining Umbreon

Capitolo: 12/12 + epilogo

Rating: G

Note: La mia prima fanfic sui Pokémon, per di più l'ho scritta tempo fa, per cui fateci piano con le critiche!

Disclaimers: I Pokémon e tutto ciò ad essi correlati sono proprietà della Nintendo. La storia però è di mia invenzione! ^_^

Spero che la fanfic vi piaccia!

Capitolo12

Certo che Eusine ci sapeva proprio fare con i Pokémon. Il suo Golduck era davvero molto forte. Ma non pensavo proprio che avrebbe potuto avere qualche speranza contro Suicune. Quel maestoso e splendido Pokémon leggendario ci aveva già mostrato la sua incredibile forza combattendo contro gli Unown. Ed a me non interessava più di tanto poterlo catturare. Quel che avevo sempre sognato era incontrare almeno uno dei Pokémon leggendari, e finalmente c'ero riuscito. Certo, catturarlo sarebbe stato magnifico, ma a me bastava questo.

Improvvisamente, solo un attimo in cui non prestai attenzione all'incontro, un tremendo suono invase il campo di battaglia. Era l'attacco Stridio emesso dal Golduck di Eusine. Suicune abbassò la testa e la scosse più volte, tentando di riprendersi in fretta dallo stato di stordimento che gli era stato provocato.

"Benissimo, Golduck! Ora usa l'attacco Confusione!"

Dei raggi psichici viola colpirono Suicune, che cercava disperatamente di riprendersi dal precedente attacco. Anche se era stato colpito, il leggendario Pokémon non aveva quasi nessun danno, e ciò sembro spaventare abbastanza Eusine. Quel ragazzo voleva catturarlo proprio a tutti i costi. Ed ammiravo la sua combattività e la sua volontà di tentare, anche se sapeva che non avrebbe avuto alcuna possibilità.


L'attacco del mio Golduck cominciava ad avvicinarsi a Suicune, che sembrava incapace di poterlo schivare. Poco prima che l'attacco lo colpisse, tuttavia, il leggendario Pokémon saltò in alto, evitandolo.

Suicune atterrò nuovamente, lasciandomi in un completo stupore. "Ma…come ha…?"

"Anche se l'attacco Stridio mi ha impedito di vedere il tuo attacco arrivare, sono perfettamente in grado di poterlo percepire e di evitarlo."

Grande strategia. Non lasciarsi prendere dal panico e tentare di percepire l'attacco dell'avversario. Bene, a questo punto volevo Suicune ancora più di prima. "Golduck, attacco Idropompa!"

L'attacco del mio Pokémon si scagliò in pieno contro Suicune. L'impatto provocò una strana esplosione d'acqua, che creò una foschia di vapore acqueo attorno ai due Pokémon. Dopo che la foschia si dissolse, notai che Suicune non si era fatto ancora assolutamente nulla. L'attacco Idropompa era fermo davanti a lui, controllato dalla sua mente. "Sei ancora in tempo per arrenderti." disse Suicune, guardandomi con i suoi profondi occhi rossi.

"Mai!" gridai, ancora non rassegnato. "Quest'incontro non è ancora finito, Suicune! Lo combatterò fino alla fine!"

Gli occhi di Suicune si restrinsero, e d'improvviso l'attacco che Golduck aveva diretto verso l'avversario tornò verso di lui, colpendolo duramente. Il mio Pokémon cadde a terra, completamente privo di sensi. Aveva delle gravi ferite su tutto il corpo. Evidentemente, la pressione dell'attacco era così forte da averlo ferito gravemente. Mi inginocchiai davanti a lui, quasi incredulo di avere perso.

"Golduck…" mormorai, quasi rendendomi conto solo ora di quel che gli era successo. "Cosa ho fatto? Mio Dio…Mi sono lasciato prendere dall'entusiasmo…Ero davvero certo di poter catturare Suicune…Ed invece…"

Mentre parlavo, la tristezza ed il dolore provocati sia dalla sconfitta, ma anche dal fatto che non avrei potuto avere Suicune, raggiunsero la mia mente, e mi ritrovai a piangere stringendo il mio Pokémon. "Non lo avrò mai…" sussurrai a Golduck, pur sapendo che era privo di conoscenza.


L'incontro era ormai finito. Potevo vedere la disperazione negli occhi piangenti di Eusine, mentre abbracciava il suo Golduck. Mi dispiaceva molto per lui, lo voleva tanto…E non ha ottenuto altro che una sconfitta. Rivolsi un ultimo sguardo a lui prima di fare allusione a Suicune e dirgli:

"Ora combatterò io contro di te!"

Eusine mi guardò con un'espressione difficile da descrivere. Sembrava una sorta di stupore mescolato con disprezzo e speranza. Non avevo mai visto una simile espressione in anni. Prima che potessi prendere una delle mie Pokéball dalla cintura, Eusine mi si avvicinò. La sua espressione si trasformò in un sorriso.

"Catturalo per me…Fai quello che io non sono stato in grado di fare…Sono sicuro che ce la farai."

"Beh, farò del mio meglio! Grazie mille, Eusine…" dissi, sorridendo a mia volta.

"Di niente!" disse, e vedevo che si forzava a sorridere. "Non ho alcun problema ad ammettere che sei un'allenatrice davvero in gamba. Cosa che invece non sono io…"

"Ma no, non dire questo!" esclamai, prendendo la sua mano. "Sei un allenatore bravissimo anche tu! Hai combattuto uno splendido incontro!"

D'improvviso, l'espressione di Eusine si trasformò in una faccia sorpresa. I suoi occhi castani mi fissarono un po' in confusione, ma d'improvviso le sue labbra accennarono un altro sorriso. Reale, questa volta. Mi diede un bacio sulla fronte, lasciandomi del tutto sorpresa. Senza che potessi dire neanche una parola di protesta, Eusine spostò la sua mano dalla mia e mi mise un dito sulle labbra, dicendo:

"Vai, ora. Vinci per me."

"P- Per…te?"

"Per chi altri vorresti vincere? Per Morty?"

"Ma no, ma no!!"

Eusine mi guardò divertito. "E allora che problema c'è?"

Sospirai prima di dare una risposta. "Nessun problema."


Accidenti ad Eusine. Mi chiedevo che stesse dicendo a Crystal. Ero troppo lontano per poterli sentire. L'unica cosa di cui ero certo è che l'aveva baciata sulla fronte alla faccia mia. Dannazione, Eusine aveva baciato la MIA Crystal! Beh, mia non proprio, in fondo…Mi avvicinai a loro, e notai che Crystal aveva massimizzato una delle sue Pokéball.

"Bene, Suicune! Allora, accetti la mia sfida?"

E così anche Crystal voleva catturare Suicune. Beh, dovevo immaginarmelo. Se no perché lo avrebbe voluto cercare assieme a me?

"D'accordo. Se vuoi provare anche tu…Per me non c'è problema."

"Fantastico!" esclamò Crystal, entusiasta. "Avrei preferito combattere con Ampharos, ma ho un altro Pokémon che sarà capace di tenerti testa!"

Eusine si allontanò da Crystal e si diresse verso Ash. Il Campione si diresse allo stesso tempo verso di lui, prendendo in braccio Golduck. Eusine guardò Ash con un'espressione preoccupata e mortificata. "Pensa…che il mio Pokémon…possa farcela?"

Ash guardò attentamente le profonde ferite di Golduck, e sembrava piuttosto indeciso sul dare la risposta. "Beh…Le ferite sono molto gravi…"

Ash guardò gli occhi di Eusine, notando la sua profonda preoccupazione. "…Ma dovrebbe cavarsela, se lo porti immediatamente al Pokémon Center…"

"Oh." mormorò Eusine, guardando il suo Golduck. "Penso che l'infermiera Joy ce l'abbia con me, ora…L'ho dovuta addormentare, altrimenti non mi avrebbe dato i Pokémon di Morty…"

"Huh, non preoccuparti." disse Ash, prendendo in mano una delle sue Pokéball. "Ti accompagnerò io fino al Centro e spiegherò tutto all'infermiera, okay?"

"Bene, la ringrazio."

Dalla Pokéball lanciata da Ash, uscì il suo Charizard, che si abbassò in modo che il suo allenatore ed Eusine potessero salire sopra di lui. "Così arriveremo più veloci." disse Ash, mentre faceva cenno al suo Pokémon di alzarsi in volo. Dopo aver osservato Charizard dirigersi velocemente verso il Pokémon Center, i miei occhi si focalizzarono sull'incontro, che aveva già avuto inizio.

Crystal aveva mandato in campo il suo Jumpluff. Un Pokémon avvantaggiato, ma anche debole rispetto agli attacchi di ghiaccio che conosceva Suicune. Doppiamente debole, essendo sia di tipo volante che di tipo erba.

"Jumpluff, usa l'attacco Velenpolvere!"

Come le spore di veleno si avvicinarono a Suicune, una forte raffica di vento si diresse verso di loro e verso Jumpluff. Il Pokémon di Crystal rimase avvelenato dal suo stesso attacco e ferito da un attacco molto efficace contro il suo tipo. Il vento stava per trascinare via Jumpluff, ma Suicune interruppe l'attacco prima che l'avversario potesse finire troppo lontano. Il Pokémon di Crystal rimbalzò per terra fino a quando non si scontrò contro la Burned Tower. Sia Suicune che l'allenatrice del Pokémon avversario corsero verso il luogo in cui si sarebbe spostato l'incontro. E, naturalmente, anch'io.


Scivolai all'indietro fino all'estremità della coda di Charizard, quando il suo allenatore gli ordinò improvvisamente di fermarsi.

"Argh!!"

Il fuoco sulla coda del Pokémon cominciò ad arrostire la mia schiena. Tolsi in fretta la giacca e la buttai a terra, mentre continuava a bruciare. Mi chiesi cos'avrebbe detto mia madre sapendo che la giacca firmata che mi aveva regalato per il compleanno era rimasta bruciata. Conoscendola, sarebbe scoppiata in una delle sue solite crisi di pianto. Ridacchiai, immaginando la scena, ed entrai assieme ad Ash nel Pokémon Center. L'infermiera Joy era ancora a terra, addormentata. Mi inginocchiai verso di lei e tentai di svegliarla.

"Ehi, Joy…Si svegli, per favore…"

Ash nel frattempo poggiò il mio Golduck su una delle panchine del Centro, ed osservò nuovamente le sue condizioni. Avevo come la sensazione che mi stesse nascondendo qualcosa, e forse sapevo che cosa. Il suo sguardo diretto al mio Pokémon era troppo preoccupato. Certo, forse anch'io in quel momento prendevo tutto in negativo, ma avevo una strana sensazione.

Gli occhi blu dell'infermiera si aprirono lentamente, e si spalancarono come videro la mia faccia. "Tu!" gridò, allontanandosi di scatto. "Maledetto ladro di Pokémon! Ora non ti lascio scappare così facilmente!"

"Ehi, aspetti un attimo!" esclamai, allontanandomi a mia volta. "E' vero, ho rubato due dei Pokémon che stavano in questo Pokémon Center, ma avevo l'autorizzazione del proprio allenatore! E poi, era una situazione d'emergenza!"

"Pensi che sia tanto stupida da crederti?!" chiese Joy, chiaramente molto arrabbiata.

"Coraggio, non si adiri così!" esclamò una terza voce. Era Ash. "Il ragazzo è pronto a restituirle i Pokémon che ha preso. Come ha detto prima, è stata una situazione d'emergenza, posso confermarlo."

Joy riconobbe subito l'allenatore che stava dietro di me. "Oh…Beh, se lo dice lei…"

"Ora ci sono problemi ben più gravi…" continuò Ash. "C'è un Pokémon davvero in brutte condizioni che necessita delle sue cure."

L'infermiera si avvicinò al mio Golduck ed osservò le sue ferite. "E' molto grave…" sussurrò, facendo cenno al suo Chansey di portargli una barella. "Cosa gli è successo? Non ho mai visto un Pokémon in condizioni peggiori delle sue!"

Le sue parole mi trafissero come mille coltelli. Cominciai ad avere molta paura per il mio Pokémon, ed ebbi la sensazione che il brutto presentimento che mi aveva accompagnato prima fosse vero.

"Ce…Ce la farà?" domandai, spaventato.

"Non posso dirlo con certezza…Ma comincerò immediatamente l'operazione."

Chansey arrivò con la barella, nella quale l'infermiera Joy ripose Golduck. La porta della sala operazioni si chiuse, mentre vedevo accendersi la lampada per le emergenze. La sala d'attesa era illuminata solo da quella luce. Anche se all'esterno c'era una forte luce, nonostante fosse nuvoloso. Il vento gelido che aveva scatenato Suicune qualche minuto prima continuava a passare per le strade della città, anche attraverso il Pokémon Center. Eppure, eravamo in estate. In piena estate.


"Jumpluff, attacco Megassorbimento!"

Mentre il mio incontro con Suicune continuava, cominciavo seriamente a pensare che non ce l'avrei fatta neanche io. Forse, se Ampharos fosse stato ancora in forma, avrei avuto qualche possibilità in più. Ma anche in quel caso, non penso che avrei potuto vincere.

Intanto, il mio Jumpluff tentava un altro attacco, ed io speravo che funzionasse. In effetti, sembrava proprio che il mio Pokémon stesse risucchiando almeno in parte le energie dell'avversario.

Suicune subì per qualche secondo l'attacco del mio Pokémon, poi improvvisamente reagì e scagliò un attacco Raggiaurora contro di lui. Un attacco efficace due volte contro Jumpluff. Proprio come temevo. Il mio Pokémon volò ancora più lontano, ed atterrò a terra violentemente.

Suicune gli si avvicinò, guardandolo minacciosamente. Jumpluff si rialzò velocemente, sapendo che ben presto il suo avversario avrebbe utilizzato un altro attacco.

"Hai visto in che condizioni è stato ridotto Golduck. Perché non la facciamo finita, prima che sia troppo tardi anche per il tuo Pokémon?"

Guardai Jumpluff, che sembrava ancora voler combattere. Ma sinceramente non sapevo cosa fare. Non volevo far soffrire ancora i miei Pokémon, soprattutto dopo quel che era capitato a Vaporeon, o a Thyplosion. Jumpluff percepì la mia preoccupazione e fece di tutto per dimostrarmi che era ancora in grado di sostenere l'incontro. Sospirai sia di paura che di speranza, poi diedi un altro ordine al mio Pokémon.

"No, l'incontro non finirà così! Jumpluff, corri verso Suicune ed attaccalo con un Gigassorbimento!"

Suicune si preparò all'attacco, posizionandosi in modo da colpire nuovamente l'avversario con un attacco Raggiaurora. Ma, sfortunatamente per lui, sia io che il mio Pokémon avevamo qualcos'altro in mente. Jumpluff saltò più in alto che poteva. Saranno stati almeno una decina di metri. Suicune rimase sorpreso da quella mossa inaspettata, e cercò inutilmente di sparare l'attacco di ghiaccio in alto. Il Pokémon avversario utilizzò l'istante di confusione di Suicune per attaccarlo con la mossa ordinatagli.

Dopo qualche attimo, Suicune saltò a sua volta, colpendo in pieno Jumpluff con un attacco frontale, e facendolo precipitare verso il basso.

Sapevo che se si sarebbe schiantato a terra sarebbe stato sconfitto. O, peggio ancora, avrebbe potuto ferirsi gravemente anche lui. Presi di fretta la Pokéball dalla cintura e cercai di far tornare Jumpluff all'interno. Ma, sfortunatamente, era troppo in alto perché potessi richiamarlo. Ci sarebbe voluta troppa precisione.


Wow, Suicune era riuscito a battere Eusine…Ed ora stava sconfiggendo anche la povera Crystal. Il suo Pokémon ormai sarebbe stato sconfitto, in un caso o nell'altro.

"Crys, arrenditi, prima che sia troppo tardi!" gridai, osservando Suicune che atterrava dopo il suo lungo salto. Crystal scrollò ed abbassò la testa.

"Va bene, va bene, mi arrendo!"

A quelle parole, Suicune saltò nuovamente e trasse in salvo il povero Jumpluff, portandolo a terra senza che si schiantasse. Come entrambi atterrarono, Crystal riprese la sua Pokéball in mano e fece rientrare il suo Pokémon. Cadde sulle sue ginocchia, singhiozzando, ed io mi avvicinai a lei, avendo la conferma che stava piangendo.

"Coraggio…" mormorai, poggiando la mia mano sulla sua spalla. "Posso capire come ti senti…Ma pensa anche ad Eusine, lui voleva avere Suicune molo più di te, l'aveva desiderato da anni…"

"Si…lo so…Infatti mi dispiace perché gli avevo promesso che lo avrei catturato per lui…"

"Tu…gli avevi promesso questo?" domandai, divertito.

Crystal si girò verso di me. "Si…Qualche problema?"

"Oh, no! Niente di niente! Immagino che tu sia rimasta sorpresa dalla sua profonda ammirazione e devozione per Suicune…Non è così?"

"Esatto."

Il leggendario Pokémon restò a guardarci in silenzio. Dopo qualche minuto sia io che Crystal ci girammo verso di lui, non capendo cos'avrebbe fatto ora.

"Sia tu che Eusine avete dato prova di grande coraggio…Sono molto rare le persone con una volontà d'animo come la vostra."

"Oh…Ti ringrazio, Suicune…" mormorò Crystal, non capendo dove il Pokémon voleva arrivare.

"E' proprio per questa ragione che voglio sottoporre entrambi ad una prova…Una prova perfettamente accessibile a chiunque abbia una grande volontà."

"Di che cosa si tratta?" domandai, voltandomi anch'io verso il leggendario Pokémon.

"Dovrete attraversare tutti i venti piani della Tin Tower, dove sono presenti diversi pericoli ed insidie…Non dovrete fare altro che utilizzare i vostri Pokémon e il vostro coraggio…Una volta arrivati all'ultimo piano, troverete un regalo per voi da parte mia."

Crystal si alzò immediatamente in piedi e domandò "Non puoi accennare niente riguardo al regalo?"

"Niente. Penso comunque che sia tu che Eusine lo gradirete molto…Se avete avuto così tanto interesse per me. Ora voi due andate, curate i vostri Pokémon, portate con voi Eusine e dirigetevi alla Tin Tower."

Suicune fece alcuni passi allontanandosi da noi. "Aspetta! Te ne stai andando? Di già?" chiese Crystal, mentre il suo sguardo s'incontrava con quello del leggendario Pokémon.

"Non posso trattenermi a lungo qui. Vi ho detto tutto quello che dovevate sapere, ora seguite le mie istruzioni e…lo scoprirete quando arriverete all'ultimo piano della Tin Tower."


Il Pokémon cominciò a correre sempre più veloce, fino a quando la sua sagoma non fu più visibile all'orizzonte. Crystal cominciò a correre verso il Pokémon Center ed io, senza dire una parola, la seguii a ruota.

L'attesa era assolutamente deprimente. Più guardavo l'orologio della sala d'attesa, più la preoccupazione per il mio Pokémon aumentava. Ash non faceva altro che camminare avanti ed indietro nella sala, e ciò mi rendeva ancora più nervoso.

D'improvviso, la porta del Pokémon Center si aprì, ed entrarono sia Crystal che Morty. La prima cosa che guardai nei due furono le loro espressioni. Non sembravano né troppo felici, ma neanche tristi. Crystal sarà riuscita a catturare Suicune? E se non ce l'avesse fatta neanche lei? Che fine avrà fatto Suicune? E…? L'unica cosa che potevo fare era chiedere.

"Dov'è Suicune?" domandai, sperando con tutto il mio cuore di sentire una risposta da Crystal del tipo: 'E' in una delle mie Pokéball.' Ed invece…

"E' andato via…"

Rimasi immobile come sentii quell'affermazione così crudele, ma estremamente calma. Crystal sorrise ed aggiunse "Però ci ha lasciato un regalo."

"Un regalo? Che cosa?" chiesi, guardando la ragazza confusamente.

"Non so neanch'io cosa sia…" rispose Crystal, avvicinandosi alla porta della sala operazioni. "Per vederlo dovremo attraversare la Tin Tower ed arrivare all'ultimo piano."

Morty si avvicinò a me. "Come sta il tuo Golduck?"

"E' in condizioni molto gravi…" risposi, sospirando. "Non so ancora niente di come stia andando l'operazione."

Crystal fece alcuni passi verso di me e disse "Devi prendere tutti i tuoi Pokémon e venire con me alla Tin Tower." esclamò improvvisamente Crystal. "Suicune ha detto che questa prova è rivolta sia a me che a te, e che possiamo farcela se solo vogliamo!"

"Ma…Golduck?" domandai, preoccupato. "E poi, finché l'infermiera Joy non esce dalla sala non potrai riavere i tuoi Pokémon feriti."

"Beh, in effetti hai ragione…" disse Crystal, sbuffando.

La porta della sala operazioni si aprì tutt'un tratto, attirando l'attenzione di tutti. L'infermiera Joy uscì dalla stanza, e sembrava avere una faccia abbastanza tranquilla.

"Che succede qui?" chiese, guardandosi intorno. "Ho sentito del movimento, così sono uscita…C'è forse bisogno di me?"

"Come sta il mio Pokémon?" domandai a voce bassa, alzandomi dalla panchina, quasi avendo paura di quale sarebbe stata la risposta. "L'operazione sta andando avanti, ma sembra che il tuo Golduck stia reagendo benissimo…Dovrebbe cavarsela perfettamente."

Fui così sollevato che mentre sospiravo, ricaddi seduto sulla panchina ad occhi chiusi. Mi sembrò di sentirmi come se mi si fosse improvvisamente abbassata la pressione.

"Joy, potrebbe restituirmi i due Pokémon che le ho lasciato qualche ora fa?" chiese Crystal, anche lei molto sollevata. "Quelli di Morty li hai tu, vero 'Sine?"

"Huh? Come mi hai…?"

"Posso chiamarti così? Preferisco questo soprannome!"

"Oh, okay…Qualunque cosa tu voglia! Si, ho io i due Pokémon di Morty!"

Crystal prese due delle sue Pokéball e le porse all'infermiera Joy. "Questi due Pokémon sono esausti…Li lascio alle sue cure…"


Infine, eravamo tutti e tre davanti all'imponente Tin Tower. Quei venti piani non sarebbero stati facili da attraversare, come ci aveva detto Suicune. Si diceva in giro che fosse manovrata da forze soprannaturali, che chiunque ci fosse andato avesse visto cose inimmaginabili. Ma se volevamo sapere cosa Suicune ci aveva lasciato, dovevamo arrivare all'ultimo piano.

Il freddo del vento provocato da Suicune stava cominciando a farmi tremare, nonostante indossassi il pesante giaccone di Morty. Chiusi la cerniera del cappotto e feci qualche passo dentro all'enorme stanza del primo piano. Rimasi sorpresa da quanto caldo ci fosse all'interno della Torre. Era quasi soffocante. Senza esitare, aprii nuovamente la cerniera del cappotto e me lo tolsi. Morty me lo prese dalle mani, per evitarmi la rottura di portarmelo a presso. L'unica cosa presente nel primo piano della Torre erano delle scale.

Mentre le salivamo, il caldo cominciava ad aumentare. Mi chiesi che temperatura ci sarebbe dovuta essere all'ultimo piano, se avrebbe continuato a salire da piano a piano. Forse anche questa era una delle prove a cui dovevamo essere sottoposti. Ma avevo fiducia nelle parole di Suicune. Aveva detto che arrivare all'ultimo piano sarebbe stato possibile a tutti quelli che avevano una grande volontà. Ed io di volontà ne avevo molta. Ed Eusine ancora più di me.

Gli scalini della Tin Tower erano davvero giganteschi. Ci sarebbe potuto passare facilmente anche un gigante. Per questo faticammo un po' a raggiungere il secondo piano. Per salire di ogni gradino bisognava fare dei lunghi salti.

"Beh," disse Morty, rompendo il silenzio. "Sembra che per ora non ci sia nessun pericolo…" Incredibilmente, proprio a quelle parole, il pavimento del secondo piano cominciò a spostarsi verso destra, trascinandoci verso una delle finestre. Anche le finestre erano molto grandi, abbastanza grandi per farci precipitare tutti e tre dalla Torre. Corsi con tutta la forza che avevo verso le scale per il terzo piano, ma anche se riuscivo a non venire trasportata verso destra, non riuscivo nemmeno ad andare verso sinistra. Morty fu il primo a cedere ed a finire verso la finestra.

"Morty!!" gridai, mentre lo vedevo finire all'estremità della finestra.

Fortunatamente riuscì ad aggrapparsi al muro della Torre, evitando di cadere. Prese una delle sue Pokéball dalla cintura e la massimizzò.

"Xatu, scelgo te!"

La fortuna evidentemente era stata buona con noi. Prima di andare via, l'infermiera Joy aveva curato lo Xatu di Morty, dopo aver saputo dov'eravamo diretti. Il Pokémon psico fece salire il proprio allenatore sopra di lui e lo portò sopra il primo gradino delle scale. Dopodiché si diresse verso me ed Eusine e ci portò da Morty.

"Huh…" sospirò Eusine, crollando su uno dei gradini. "Sapete una cosa…? Sono felice di vedervi ancora vivi…"

Sorrisi e guardai i seguenti ed enormi gradini che avremmo dovuto attraversare. Il terzo piano sembrava essere più oscuro dei due attraversati finora.


Anzi, era proprio impossibile riuscire a vedere qualcosa al terzo piano. Non riuscivo più neanche a vedere dove si trovavano le scale che avevamo appena percorso. E, cosa più spaventosa, non riuscivo più a vedere dove fossero i miei compagni.

"Hey…Crystal…Eusine…Dove siete?"

Non avevo mai amato particolarmente i luoghi bui. Specialmente quelli dove non si vedeva neanche una piccola forma di luce. Soffrivo un po' di claustrofobia, anche se avevo visto mille volte l'attacco Ombra Notturna di Gengar senza problemi. Forse ero condizionato dal fatto che questa volta non era l'attacco del mio Pokémon.

"Xatu…" mormorai, sapendo che il mio Pokémon era da qualche parte nella stanza. "Prova ad usare l'attacco Flash…"

Finalmente la luce illuminò la stanza, ma…Ma non vedevo in giro né Crystal, né Morty!

Fui preso dal panico e cominciai ad immaginare che forse erano già saliti per il piano superiore, così salii sul mio Pokémon, che mi portò al quarto piano.
Ma non trovai i miei amici al quarto piano. Trovai qualcosa che mi spaventò più del terribile Snight. Non era il fatto di trovarmi in un luogo che non poteva assolutamente essere un piano della Tin Tower a spaventarmi, bensì il fatto di vedere me stesso da bambino in quell'ambiente che ricordava molto Ecruteak City qualche anno fa.

Il…Come potrei dire…Il Morty bambino era inginocchiato per terra con le lacrime agli occhi, e sul suo grembo aveva un Gastly gravemente ferito. Improvvisamente, ricordai quale scena mi appariva davanti.

"Gastly, ti prego…Dimmi che stai bene!"

Si era appena svolto un incontro di Pokémon contro uno dei miei "amici". In realtà stavano con me solo perché gli piaceva prendermi in giro. Davanti a me stesso da bambino stava la persona con la quale avevo appena sostenuto l'incontro, Jackie. Aveva un sorriso crudele sulle labbra, e guardava ridacchiando il Pokémon ferito.

"Allora, stupido perdente, non vedi che sono io il più forte?" disse, sogghignando. "Sono convinto che faresti meglio a tornartene a casa, piuttosto che restare qui ad allenarti per vedere dei Pokémon che tanto non ti appariranno mai!"

L'altro bambino strinse più forte il suo Pokémon privo di sensi, mentre più lacrime scendevano dai suoi occhi. "Non mi arrenderò mai!" ringhiò, tentando di mettere nella sua voce più convinzione possibile.

"Dammi retta, Morty…" continuò Jackie, sospirando rimettendo la sua Pokéball nella cintura. "Questo è un consiglio ed è per il tuo bene…" A quel punto, la voce del ragazzino si alzò. "Sei soltanto e rimarrai per sempre uno sconfitto, uno stupido, non riuscirai mai ad incontrare dei Pokémon leggendari, NE' ORA NE' MAI!!"

Inutile dirlo, quella scena mi sembrò viverla una seconda volta. Mi sentivo nuovamente come se non potessi fare nulla per cambiare le cose. "No, non ce la farò mai…Neanche a raggiungere l'ultimo piano di questa maledetta Torre…"


Non riuscivo a capire come, ma stranamente mi ritrovai di nuovo al Pokémon Center. Come se non fosse successo niente. Come se non fossi andato alla Tin Tower con Morty e Crystal. Ero ancora nella sala d'attesa per sapere informazioni sulla salute del mio Pokémon. Che cosa potevo pensare? Di avere sognato tutto? Che Crystal e Morty erano ancora davanti alla Tin Tower?

"Dove sono Crystal e Morty?" domandai ad Ash, seduto sulla panchina di fronte a me.

"Ma come?" chiese, guardandomi stupito. "Li abbiamo appena lasciati davanti alla Tin Tower, Crystal doveva combattere contro Suicune, hai già dimenticato?"

Ma allora avevo davvero sognato tutto? La Tin Tower, il pavimento mobile…Eppure sembrava tutto così reale…

Improvvisamente, la luce rossa sopra la porta si spense, ed uscì l'infermiera Joy. Aveva un'espressione completamente triste. Mi spaventai tantissimo nel vederla così.

"Ash…posso parlarti un attimo in privato?" chiese, rientrando nella sala operazioni. Non capivo cosa volesse da lui. Ero io l'allenatore di Golduck!

Rimasi qualche minuto ad aspettare, le voce dei due erano talmente basse che non riuscivo a sentire niente di quel che dicessero. Dopo quei minuti d'attesa, Ash e Joy uscirono dalla sala. Entrambi avevano un'espressione mortificata sulla faccia.

"Eusine…Mi dispiace doverti dare una notizia così terribile…" mormorò Joy, voltandosi verso destra. "Vedi…Il tuo Pokémon non ce l'ha fatta…"

Il silenzio. Un piccolo attimo di silenzio, che per me sembrò durare un'eternità. Prima che potessi rendermene conto, stavo piangendo di nuovo come quando ero stato sconfitto da Suicune.

"Cos…cosa…?" balbettai, tremando. "No…Non posso crederci…"

"Eusine, non fare così…" mormorò Ash, vedendomi in quello stato.

"Taci!!" gridai, strizzando i miei occhi e facendo scendere più lacrime dai miei occhi. "Ma non capisci?! Ho lasciato morire uno dei miei Pokémon!! Io…Non sono un allenatore…Sono un mostro!"

"Non dire così…E' stato un tuo errore, ma puoi sempre migliorare…"

"No! Non avrò altre occasioni per migliorare, perché non voglio più essere un allenatore! Se tutti i miei Pokémon faranno la fine di Golduck, non voglio più esserlo!!"


Era incredibile. Improvvisamente, dall'oscurità della stanza, era apparso di nuovo Suicune davanti a me. Ma era come rivivere il combattimento che avevo sostenuto da poco con lui. O almeno pensavo di averlo fatto.

"D'accordo. Se vuoi provare anche tu…Per me non c'è problema."

Si, era tutto come prima. Ma stranamente avevo tutti i miei Pokémon perfettamente in forma. Anche Ampharos, Furret e Typhlosion. Decisi di far scendere in campo Ampharos, invece chi Jumpluff, ricordando quanto gli attacchi di Suicune che credevo avesse subito fossero efficaci.

"Ampharos, attacco Fulmine!"

Il mio Pokémon non si mosse di un centimetro. Rimase fermo davanti a Suicune. "Hey, Ampharos, ma hai sentito?!"

Ma ancora niente.

"Credevo che tu fossi un'allenatrice migliore, Crystal…Invece non riesci neanche a farti obbedire dai tuoi Pokémon…"

"Oh, ma…" mormorai, guardando il mio Pokémon. "Io sono sempre riuscita a controllarli! Ampharos, se è uno scherzo non è divertente!"

Il mio Pokémon si girò verso di me e mi guardò minacciosamente. "Huh? He- hey…Ampharos…Non penserai davvero di attaccare la tua allenatrice, vero?"

Pochi istanti dopo, mi ritrovai a terra. Ero appena stata colpita dall'attacco che avevo ordinato al mio Pokémon…Si, ma contro Suicune, non contro di me!

Feci uscire il mio Typhlosion per far si che mi proteggesse da Ampharos, ma anche lui non sembrava proprio volermi obbedire. "Ma si può sapere cosa vi prende?!"

Dio…I miei Pokémon non obbedivano più ai miei ordini…Cos'altro mi restava per essere un'allenatrice?

"Morty…Morty, svegliati……"


Quelle parole mi bombardavano la testa. Aprii i miei occhi lentamente, e mi accorsi di non essere mai stato più confuso in vita mia. Dov'ero? Cosa mi era successo? Perché ero addormentato?

"Stai tranquillo…Stavi solo sognando…Questa Torre è manovrata dai poteri Psichici di Lugia, che scatenano una sorta di effetto collaterale sugli umani…Chiunque giunge qui, vede materializzate sotto forma di sogni le proprie paure…Ed è proprio quello che è successo a te…"

"Quindi…Ho solo sognato? E dove sono Crystal ed Eusine?"

"Sono ancora addormentati…Girati…"

Mi girai prima a destra, poi a sinistra, e fu allora che vidi Crystal addormentata accanto a me, ed al suo fianco Eusine. Poi, mi venne in mente una domanda…A chi apparteneva la voce di chi mi stava parlando?!

"Un momento, tu chi sei?!"

"Prima pensa a svegliare i tuoi amici, poi mi mostrerò a voi…"

Mi alzai in piedi e di nuovo m'inginocchiai davanti a Crystal.

"Hey, Crys…Svegliati…" mormorai, mentre la osservavo agitarsi nel sonno, probabilmente anche lei stava sognando qualcosa di orribile.

"Mmh…Morty…Ho fatto un sogno terribile…" sussurrò, sollevata dal fatto che avesse solo sognato.

"Lo so…" dissi, mentre Crystal si alzava. "Lo sai?" domandò lei, confusa. "In che senso lo sai?"

Mi avvicinai ad Eusine, facendo svegliare anche a lui, poi risposi alla domanda di Crystal. "Beh…Me l'ha detto una voce che per ora non so di chi sia…"

"Come?" chiese lei, ed all'improvviso, la voce riecheggiò per la stanza di nuovo.

"Crystal, Morty, Eusine…Siete stati davvero coraggiosi ad accettare la sfida di Suicune…Non si sbagliava quando diceva che avevate una grande forza d'animo, altrimenti non sarei qui…"

"Che cosa…? Che è successo?" chiese Eusine, mentre si svegliava anche lui.

"Che vuoi dire? Non riesco a seguirti…" dissi, guardandomi intorno, cercando di vedere se la voce apparteneva a qualcuno nella stanza.

"Vi sarà tutto più chiaro dopo che avrete visto il mio aspetto…" sussurrò la voce calda e roca, prima che un'enorme esplosione di luce accecò me ed i miei amici. Cercai di aprire almeno in parte gli occhi, ma la luce era troppo forte. Continuai comunque a non arrendermi, e poco dopo cominciai a vedere una sagoma rossa e gigantesca, infine delle sfumature bianche e verdi…Quando aprii gli occhi completamente, mi accorsi che davanti a me si trovava un altro splendido Pokémon leggendario.

Fu un'ondata di luci e colori provocate dalle sue splendide piume luminose. Aveva una dorata cresta che da sola bastava ad illuminare l'intera stanza a giorno. Aveva le piume rosse e verdi, e risplendeva di una luce colorata. Le sue lunghe code sembravano la riproduzione fedelissima dell'arcobaleno. Erano color oro, ma riflettevano tutti i colori esistenti al mondo.

"Ehi, ragazzi, quello è Ho-oh!!" gridò con entusiasmo Crystal. "Ora capisco! La leggenda dice che Ho-oh appare solo alle persone con una grande volontà!"

Era troppo incredibile per essere vero…Nello stesso giorno avevo incontrato ben due Pokémon leggendari. "Come mai sei qui?" chiesi. "Ci aiuterai ad attraversare la Torre?"

"Farò molto di più. Sono qui per portarvi direttamente all'ultimo piano."

Il Pokémon ci diede le spalle, in modo che potessimo facilmente salire sul suo dorso. Mi avvicinai all'enorme uccello e posai una mano sulle sue piume meravigliosamente morbide. Avevo quasi paura di fargli male mentre salivo sopra di lui. Crystal ed Eusine mi guardarono un po' sorpresi, ma subito dopo salirono anche loro sul maestoso Pokémon uccello.

Ho-oh agitò le ali alzandosi sempre più in alto dal pavimento, emanando ancora più luce di prima, e salì ad uno ad uno i piani della Torre. Mi resi conto che la grandezza dai piani e delle scale dovevano essere fatti apposta su misura per quel leggendario Pokémon. In pochissimi attimi, eravamo già all'ultimo piano della Tin Tower.


Improvvisamente, si sentì una folata di vento e tornò il freddo gelido che c'era prima di entrare all'interno dell'edificio. Presi il cappotto e lo porsi a Crystal, notando che aveva di nuovo freddo.

Dopo essere scesi da Ho-oh, io ed i miei amici facemmo alcuni passi sul pavimento in legno del corridoio. Sembrava che ci fosse qualcosa di luminoso in fondo, ma non si riusciva ancora a distinguere cosa fosse. Quando cominciai a rendermi conto che la luce somigliava molto a quella emessa da Suicune, mi misi a correre verso il fondo del corridoio.

Rimasi sorpreso da quel che trovai. Sicuramente era un uovo, ma diverso dalle normalissime uova di Pokémon. Era azzurra con dei riflessi argentati, ed emanava una fortissima luce celeste, uguale a quella che emanava Suicune. Cominciai ad immaginare che cosa ci sarebbe potuto essere dentro l'uovo…

"Huh? Che razza di uovo è questo?" chiese Crystal, osservando l'oggetto fra le mie mani con la stessa sorpresa mia. "Potrebbe essere…" non fece neanche in tempo a finire la frase, dato che l'uovo cominciò a schiudersi fra le mie mani. Cominciai a tremare, pensando che la mia ipotesi fosse impossibile. Eppure, quando vidi il pelo azzurro del Pokémon all'interno dell'uovo, non ebbi più dubbi.

"Non…Non posso crederci…" sussurrai, quando vidi la testolina del Pokémon uscire dall'uovo. Era davvero cosa avevo pensato. Era davvero un cucciolo di…di Suicune.

"Suiii…" mormorò il piccolo Pokémon, scuotendo la testa bagnata. "E'…E' meraviglioso…" sussurrai, osservando il cucciolo muoversi. "Più che altro direi che è tenerissimo…" aggiunse Crystal, prendendolo in braccio.

Mi girai verso Ho-oh, che ci stava guardando da lontano. "E' questo il regalo di Suicune per noi?"

"Si, esatto. Ha voluto lasciarvi il suo cucciolo perché sa che con voi sarà in buone mani…"

"Wow, è un onore…" disse Morty, accarezzando il cucciolo.

"Oh, Morty!" esclamò Crystal, girandosi verso il Gym Leader. "E' troppo bello per essere vero! Ce l'abbiamo fatta! Ti ringrazio!"

Mi vennero i nervi, dato che Crystal si alzò in piedi ed abbracciò Morty. Naturalmente, il Gym Leader non esitò neanche un attimo a ricambiare l'abbraccio. Li guardai per un attimo, e quando Crystal si girò di nuovo verso di me e vide la mia faccia chiese:

"Ehi, Eusine, cosa c'è che non va?"

"Heh…E io?" domandai, tentando di mettere nella mia voce più sincerità possibile.

"Oh, scusami…" disse, abbracciandomi, lasciando Morty con una faccia simile alla mia. "Grazie mille anche a te, 'Sine…"

Morty girò la testa dall'altra parte e tentò di cambiare discorso. "Bene…Cosa pensiamo di fare con questo cucciolo? Chi se ne prenderà cura? Chi lo allenerà?"

"Oh, la risposta è semplice!" esclamò Crystal, prendendo a braccetto sia me che Morty. "Lo alleveremo tutti e tre assieme, sarà il nostro Pokémon!"

L'idea non era per niente male. Ma non mi piaceva il fatto che il piccolo Suicune dovesse essere anche di Morty. Ci guardammo entrambi con delle facce che sembravano chiedersi 'Ma perché anche lui?'

Sospirai e sorrisi, pensando che in fondo anche Morty aveva i suoi meriti. Il Gym Leader sorrise a sua volta e guardò Crystal, che si era inginocchiata per prendere in braccio il piccolo Pokémon che d'ora in poi avremmo allevato.

"Direi che è meglio tornare a casa…" disse Morty, facendo alcuni passi verso Ho-oh. "Fra un po' è ora di pranzo…E dobbiamo passare anche al Pokémon Center per vedere come sta Golduck…"

"E' vero!" esclamai, correndo di scatto verso le scale ed Ho-oh. Il Pokémon uccello fece salire tutti e tre nuovamente sul suo dorso, e, in uno sfavillio di luci, si mise in volo dalla cima della Torre per arrivare fino alla casa di Morty.

Chissà cos'avrebbero pensato le persone che l'avrebbero visto. Ma in fondo non me ne importava nulla, perché ormai avevo ottenuto quel che volevo dalla vita. Suicune.


Alla fine, ho perso. Alla fine, i veri vincitori sono stati loro. Sanno quel che fanno, sanno quel che è giusto e quel che è sbagliato. Per questo ho deciso di affidarlo a loro. Quando mostrerà la sua vera natura, e l'oscurità risulterà favorevole, spero con tutto il mio cuore che anche in quel caso sappiano quel che è giusto fare. O la vita, o la morte. O il male, o il bene. La scelta spetterà a voi, quando sarà il momento…

Searching for Suicune- The end

Note dell'autrice: Sigh…E' commovente…Sono finalmente riuscita a finire la mia prima fic sui Pokémon…Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto, in particolare Ck e Simone. Grazie mille a tutti! Ah, non stupitevi per il finale strano, nell'epilogo verrà spiegato tutto. Aspettate fino ad allora, non penso che ci metterò poi tanto a scriverlo. Ancora grazie a tutti, vi voglio bene!!^_^