PAIRING: Umm... forse dovrei levare questa parte... Tanto non è che vi dirò mai i pairing prima che appaiano nella ff... :D

RATING: X ora sempre PG, ma fra una o 2 parti aspettatevi un bell'NC-17... @^_^@

NOTE: Solito glossario in fondo.
Enjoy! ^_-


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ALONE IN THE DARK

~parte 4*



"Shindou-kun!!! Cosa le succede??!" urlò Sakano, preoccupato, dopo che Touma se ne fu andato.

"Nakano-san, ma... mi spiegate che cos'è accaduto? È qualcosa che ha a che fare con Seguchi-san, vero?"

"N-non proprio..." rispose evasivamente Hiroshi, sempre stringendo Shuuichi a sé e cercando nel frattempo di inventarsi una giustificazione decente per ciò che stava succedendo. "Ecco, ieri ha avuto la febbre alta, e oggi ha insistito a venire qua, nonostante io gli avessi consigliato di non farlo. E ultimamente ha avuto anche delle divergenze con Seguchi-san, perché come sapete lui è amico di Yuki-san, e a volte lui e Shuuichi litigano, e anche Shuuichi e Seguchi-san litigano, e..."

"Nakano-san, sta facendo dei discorsi che non stanno né in cielo né in terra..."

"Beh, lasciate perdere, è una cosa complicata... Comunque... Shuuichi, perché non andiamo un attimo in bagno? Un po' di acqua fresca ti farà bene, vero?"

Anche se era troppo stravolto per capire davvero ciò che Hiroshi aveva detto, Shuuichi annuì debolmente.

"Ecco. Ci vediamo dopo, ragazzi."

Hiroshi si alzò in piedi, sollevando Shuuichi, e si diresse verso il bagno.

"Sicuri che non vi serve aiuto...?"

"Sicurissimi."

"E ricordatevi di andare da Seguchi-san, tra un po'."

"Tranquillo, Sakano-san, quello non me lo scordo di certo..." rispose con tono irritato, poi si allontanò.

"Pheww, finalmente ce li siamo levati di torno..."

Entrò in bagno e mise Shuuichi a sedere su un lavandino.

"Tutto ok? ...Shuuichi?"

"Gomen ne..."

"Huh?"

"Non dovevo fare quella scenata..."

"Su, su, è normale che tu sia sconvolto, dopotutto non sono passate neanche 24 ore."

"Mi sa che avevi ragione, non sarei dovuto venire... Stamattina mi sentivo bene, eppure quando l'ho rivisto, mi sono sentito come ieri sera, e... ho avuto tanta paura..."

Si aggrappò alla giacca dell'amico.

"Hirooo..."

"Vedrai che con un po' di tempo ti passerà tutto. Dopo che è successo quel casino con Aizawa, già una settimana dopo non ci pensavi più."

Shuuichi scoppiò di nuovo a piangere.

"Perché mi hai ricordato anche di quelloooo..."

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"Che cavolo..."

"Tacchi...?"

"Niente, mi fischiano di nuovo le orecchie."

"Sei sicuro che non è qualcosa dovuto all'incidente?"

"Nah, secondo me è solo gente che parla di lui."

"Te sempre le spiegazioni più semplici e idiote, eh?"

"Offendi? Guarda che ricomincio a molestare Tacchi!"

"Ehi, che cazzo c'entro io?!"

"Sei davvero un maniaco, lo sai, Maa-kun?"

"Sì, lo so, ma che ci posso fare se sono fatto così?"

"Eh sì, tanto chi ci rimette? Qualcuno a caso..."

"Suvvia, Tacchi, dovresti essere felice che io ti riservi tutte queste attenzioni..."

"Se lo fossi sarei masochista, non credi?"

"Siamo tutti un po' masochisti, sotto sotto."

"No, tu sei sadico, non masochista."

"La prossima volta verrò a perseguitare te, se non la pianti!"

"Tanto io sono più alto e più forte di te."

Gli fece una linguaccia.

"Tacchi, sta lasciando intendere che tu sei basso e deboluccio, digli qualcosa!"

"Non è vero, ho solo detto che io sono più forte di te! Perché dovrei offendere lui?"

"Piantatela, per favore, mi state facendo venire un'emicrania!"

"O, povero Tacchi, sta male..."

Maa-kun gli si avvicinò e lo baciò con forza, poi gli infilò una mano nei pantaloni. Ken-chan lo prese per il colletto e lo tirò via.

"Stronzo bastardo! Non ci provare mai più!!" strillò Taki, tirandosi sopra le lenzuola.

"E invece scommetto che riuscirò a scoparti entro domattina!"

"Vaffanculo!"

"Smettetela di strillare!!"

"Ken-chan, secondo me dovresti divertirti un po' di più, sei sempre così serio..."

"Io non mi diverto a molestare le persone all'ospedale come fai te..."

Maa-kun si girò e lo baciò.

"Che palle che sei... Maniaco... Ogni momento è buono per te!"

"Io sono dell'opinione che la vita ci si debba godere. Anzi, che nella vita si debba godere..." precisò sorridendo furbescamente.

"A spese degli altri..." mormorò Taki scocciato.

"Ehi, Maa-kun, perché non ce ne torniamo a casa? Sei troppo arrapato per lasciarti girare liberamente, è pericoloso per gli altri..."

"Allora andiamo a casa a divertirci. Tu mi leghi al letto con una bella catena e poi c'inventiamo qualcosa, ok?"

"Col cavolo! Le tue porcate te le fai con Tacchi, capito?"

"Ehi, vaffanculo anche a te, Ken-chan! Perché sempre io?"

"Perché tanto sei abituato, no?"

"Questo non è un gruppo musicale, è una banda orgiastica..."

"Beh, in effetti..."

"Magari fosse sempre orgiastica..."

"Fai silenzio, Maa-kun!"

"Vabbè, senti Tacchi, io te lo porto via, questo pazzo; ci si vede domani."

"Questo lo credi tu... Ricordati che devo scoparti entro domattina!"

"Se te lo porti via mi fai un piacere, Ken-chan; e la prossima volta che tornate ricordati di tenerlo al guinzaglio..."

"Mm, ti starebbe bene un bel guinzaglietto, Maa-kun."

"Io ci vedrei meglio Tacchi, anche con una bella cinturina di pelle, qualche borchia, e un piercing a..."

Ken-chan gli tappò la bocca con la mano.

"Certo, Maa-kun, certo... Ashita, Tacchi!"

Si avviò all'uscita trascinandosi dietro l'altro.

"Tsk, jaa na."

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Shuuichi continuava a stringersi a Hiroshi.

"Su, Shuuichi, non fare così! È passato tanto tempo..."

"Perché ce l'hanno sempre tutti con me?"

"Perché sono invidiosi di te!"

"E di cosa? La mia vita fa schifo!"

"Che dici! Hai tutto ciò che potresti desiderare: Yuki, la musica, i soldi... Me..."

"Hiro..."

Hiroshi gli diede una pacca sulla spalla.

"Dobbiamo andare da Seguchi-san, ricordi?"

"Veramente no..."

"...... Ha chiesto se potevamo raggiungerlo nel suo ufficio."

"Non ci voglio parlare con lui, non lo voglio neanche vedere!"

"E invece devi! Così puoi anche dirgli direttamente cosa pensi di lui."

"Tanto lo so che una volta arrivato là sarei preso dal panico..."

"Ma pensa: lui che ti può fare?"

"Qualcosa l'ha già fatto..."

"Non può stuprarti nel suo ufficio!"

"Questo lo dici tu... Non mi fido di lui..."

"Comunque a me è sembrato piuttosto sconvolto. Forse non si aspettava di vederti qua, stamattina."

"Non voglio andare..."

Hiroshi sospirò, poi lo prese di peso e si diresse verso l'ufficio del presidente, ignorando le proteste dell'amico e gli sguardi perplessi delle persone che li vedevano passare.

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Touma sentì bussare alla porta. Si asciugò in fretta le lacrime, e si girò verso la scrivania.

"Avanti."

Hiroshi entrò tranquillamente, insieme a Shuuichi che lo seguiva guardando il pavimento.

"Konnichiwa, Shachou. Di cosa deve parlarci?"

"Mi è parso di capire che lei lo sappia già, Nakano-san..."

Hiroshi spinse Shuuichi davanti a sé. Lui fece istintivamente un passo indietro, restando con la schiena appoggiata al corpo dell'amico.

"Esatto..." mormorò Touma, alzandosi in piedi.

Esitò un attimo, poi si spostò lentamente di fronte ai due e diresse lo sguardo verso un punto imprecisato al suo fianco. Hiroshi notò che aveva gli occhi lucidi. Davanti a Shuuichi, Touma si mise silenziosamente in ginocchio e chinò il busto in avanti. Il ragazzo lo guardò stupito.

"Shindou-san... Io... le porgo le mie scuse. Non pretendo che mi perdoni, non ne ha motivo, ma voglio che sappia che non ho agito per mia diretta volontà. Non avrei mai voluto farle una cosa simile... Mi dispiace infinitamente..."

Shuuichi restò senza parole. Si aspettava tutto fuorché un discorso del genere. Osservò l'uomo prostrato davanti a lui, e vederlo così gli infuse un po' di coraggio.

"Allora perché l'ha fatto, se non voleva?"

"Perché io..."

Touma si sedette sulle ginocchia, sollevando lo sguardo verso l'autore della domanda.

"Io amo Eiri-san. L'ho sempre amato..."

"Anch'io. E fino a prova contraria, lui ricambia i miei sentimenti. E non i suoi."

Touma si voltò da un'altra parte, coprendosi il volto con una mano.

"Lo so... Ma io... soffro di una morbosa attrazione nei confronti di Eiri-san. Non posso fare a meno di lui... A volte, agisco come se non riuscissi a controllarmi, anche se so benissimo cosa sto facendo. Probabilmente dovrei farmi rinchiudere in un manicomio..."

"Seguchi-san, lei è sposato. Perché?"

"Non lo so. Quando ho sposato Mika-san, la amavo. Non so se fosse amore vero o se mi piacesse solo perché era la sorella di Eiri-san. Però mi dispiace tantissimo per averlo fatto. Avrebbe potuto avere di meglio... E credo che lei sappia benissimo cosa provo per suo fratello. Nonostante tutto, non ha ancora chiesto il divorzio..."

"Crede di riuscire a impietosirmi, così?"

"No. Non voglio impietosirla. Non so neanche perché le sto dicendo queste cose..."

"A me non importa un cavolo della sua vita! So solo che lei ieri sera... Se me l'avessero raccontato non c'avrei mai creduto... Spero che quello che mi ha fatto la perseguiti per tutto il resto della vita! E spero anche che Yuki la odi e che non abbia più niente a che fare con lei!"

Shuuichi si girò di scatto e corse via, con le lacrime agli occhi.

"Shuuichi!"

Hiroshi stava per corrergli dietro, ma si girò un attimo per osservare Touma, che singhiozzava con la testa tra le mani.

"Forse perché non c'ero quando tutto ciò è successo e quindi non riesco a convincermene, ma lei mi fa pena. Tuttavia, sono completamente dalla parte di Shuuichi. Indipendentemente dalle sue ragioni, non aveva il diritto di fare una cosa del genere. È stato un vero stronzo."

E con ciò, Hiroshi si voltò nuovamente e si precipitò alla ricerca dell'amico.

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Eiri era sdraiato nella vasca da bagno, per metà addormentato e per metà riflettendo.

"Quegli imbecilli... Prima tante storie per farmi andare, poi spostano l'intervista all'ultimo... Giuro che se mi avvertivano quando ero già laggiù col cavolo che accettavo di rimandarla. Bah..."

Improvvisamente suonò il campanello.

'Saranno quei due che tornano. Strano, un po' presto. Comunque, le chiavi ce l'hanno.'

Qualche minuto dopo, ecco ricominciare gli squilli, e stavolta più nervosi.

"Che palle! Non posso neanche farmi un bagno che subito viene qualcuno a scassare! Ma cos'è oggi, la mia giornata sfortunata?"

Uscì dalla vasca sbuffando, arrotolandosi un asciugamano intorno alla vita e si diresse verso la porta, aprendola quindi con decisione.

"Che cazzo vuoi?!" domandò scocciato, persino prima di vedere chi fosse il misterioso seccatore.

"Ohayou, Eiri-san!"

"Huh? Ma tu non sei... Ryuuichi Sakuma?"

L'altro annuì.

"Comunque, non che me ne freghi qualcosa. La situazione non cambia. Che ci fai qui?"

"Devo parlare con te, Eiri-san!" rispose Ryuuichi, raggiante.

"A che proposito?"

"Touma-kun..."

Ryuuichi si ritrovò la porta sbattuta in faccia ancora prima di poter aggiungere altro. Rimase un attimo immobile, poi scoppiò a piangere a dirotto e a battere i pugni sulla porta.

"Perché Eiri-san non vuole parlare con meeeee!!!?? Perché Eiri-san ce l'ha con meeeee!!!!!?? Non è giustooooo!!!"

Eiri riaprì la porta il tempo necessario per tirare il ragazzo all'interno, e dovette trattenersi dal mollargli un ceffone.

"Cosa cazzo strilli in quel modo!? Vuoi svegliare tutto il palazzo?! Moccioso ignorante! Sai che ti dico? Non me ne frega un fico secco di 'Touma-kun' né di qualsiasi cosa che lo riguardi! E inoltre non parlo coi bambini!"

"Io non sono un bambino..." rispose calmo Ryuuichi, guardandolo fisso con occhi gelidi.

Eiri lo osservò attentamente, poi sorrise.

"Tsk, giusto... La famosa doppia personalità del cantante dei Nittle Grasper. Certo che voi musicisti siete uno più pazzo dell'altro."

"Mai come voi scrittori..."

"Bene, ora che mi hai mostrato la tua vera età puoi anche andartene."

Lo prese per un braccio con l'intento di ricondurlo alla porta, ma lui si ritrasse velocemente.

"Sono venuto qui per parlare con te, ed è quello che farò."

"Senti, non sono nell'umore per stare ad ascoltare qualunque cazzata riguardante Seguchi, quindi fammi il piacere di tornartene a casa."

Ryuuichi scosse la testa.

"Non ci penso nemmeno." disse piano ma decisamente, indietreggiando in direzione opposta all'ingresso.

Eiri lo raggiunse e lo fermò spalle al muro.

"Se te lo chiedessi per favore?" chiese in tono ironico. "Guarda, se torni tra qualche giorno potrei anche considerare minimamente l'argomento, ma non puoi venire a parlarmene la mattina dopo che è successo... lo sai bene cosa, no?"

Annuì.

"E se ti chiedessi io per favore? Eiri-san? È importante..."

"Anche per me. Per questo non voglio avercene subito a che fare."

"Non ti ruberò molto tempo..."

Ryuuichi approfittò del fatto che era piegato leggermente in avanti per avvicinare le labbra al suo orecchio, con un rapido movimento.

"Cinque minuti..." sussurrò, soffiando leggermente.

Eiri scattò all'indietro, mettendosi una mano sul lobo e arrossendo. Ryuuichi sorrise.

"Me l'ha detto Tatsuha-kun..."

"Quel bastardo... Certo che non potevi sceglierne uno peggio, eh?"

"Mm? Ma noi mica stiamo insieme."

"E allora che siete, compagni di scopate?"

"Diciamo... Io ho il doppio della sua età, dopotutto."

"Da quello che mi racconta lui non si direbbe..."

"Huh?"

"Dice che ti comporti sempre come un bambino, e che lui si diverte a sfruttare questa cosa per farti quello che gli pare. Comunque, non so che ci trovi nel farlo con un bimbetto..."

"Hn. Così mi offendi..."

Si fece scivolare la giacca lungo le braccia, lasciando scoprire le spalle, poi lo fissò con la coda dell'occhio, in un'espressione a mezzo tra superiorità e seduzione.

"Io ho parlato di bambini. Così non sei male..."

"Trovi? Se lo faccio con te accetterai di parlare di Touma?"

"Eh?? Ma per chi mi hai preso?!"

Ryuuichi gli si avvicinò con fare provocante. Si fermò a pochi millimetri da lui, si mise un dito in bocca e iniziò a succhiarlo, con un occhio chiuso e l'altro appena aperto.

Eiri lo guardò sollevando un sopracciglio.

"Mmm... Via, Eiri-san, lo so che ti piacerebbe provarmi... Pare che la gente mi trovi molto sexy..."

"Tu sei tutto pazzo..."

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"Shuuichi!"

Hiroshi entrò nei bagni.

"Shuuichi? Sei qui?"

Stava per uscire, quandò udì dei singhiozzi. Trovò l'amico piangente, raggomitolato sotto un lavandino.

"Portami via..."

Hiroshi si avvicinò e gli accarezzò una guancia.

"Ti è risalita la febbre..." sussurrò, abbracciandolo protettivamente.

"Portami a casa, Hiro..."

:::tsuzuku:::


GLOSSARIO:

-gomen ne = scusa
-ashita = a domani (nei saluti)
-konnichiwa = buongiorno
-tanomu = ti prego
-ohayou = ciao

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Ok, riuscita a rileggere! ^^ Umm, nella prossima parte si aggiungeranno altri casini a quelli (x ora pochi) già presenti. :D Soprattutto, finalmente inizierà la sfilza dei lemon... ^__- In realtà spero proprio che non stiate leggendo questa ff solo x i lemon... ^^'