APPARENZA Erano passati ormai tre mesi dalla morte di Alex e dalla partenza di Tess. Isabel non si dava pace per colpa di quella strega il suo unico amore era morto.morto per sempre. Era arrabbiata con se stessa e con il mondo. Era arrabbiata con Max perché non riusciva a capirla e lasciarla sola quando ne aveva bisogno, era arrabbiata con Liz perché le aveva dato la colpa, anche se indirettamente della morte di Alex, era arrabbiata con Michael e Maria perché entrambi non facevano altro che allontanarsi dal gruppo, era arrabbiata con i suoi genitori per non permetterle di andare a studiare lontano.

***********inizio flashback**********

Isabel era seduta alla tavola da pranzo, davanti i suoi genitori con un'aria severa ma nello stesso tempo affranta e dispiaciuta. ISABEL: "Io non ce la faccio a stare qui a Roswell, devo.devo andarmene.tutto di qui mi ricordano lui!" ormai non riusciva più neanche a pronunciare il suo nome, come se quel nome facesse parte di lei. e tagliato via questo, anche quella parte di lei era morta. morta per sempre. morta con lui. DIANE: "Non ti permetteremo di fuggire dai tuoi problemi." PHILIP: "Sono d'accordo con tua madre.io non avrei niente in contrario a farti studiare lontano da qui, ma se il motivo è per scappare dal passato: te lo puoi scordare!" in quel momento Isabel odiò i suoi genitori con tutta la sua forza, ma non poteva far altro che accettare le loro scelte.

**********fine flashback***********

.ma soprattutto era arrabbiata con se stessa, perché aveva permesso a Tess di entrare nella sua vita e distruggere il suo amore.in un soffio.

Come ogni pomeriggio, se ne stava rannicchiata sul letto di camera sua, al buio senza far entrare niente e nessuno. Teneva la foto del ragazzo in mano, piangeva e invocava il suo nome.erano giorni che non riusciva ad addormentarsi e quando lo faceva terribili incubi annebbiavano la sua mente. ISABEL: "Perché sei morto?" la ragazza si tirò su, erano ormai le 17, doveva andare al suo appuntamento, si vestì in fretta, ma con cura; trucco elegante, ma molto acqua e sapone; si fece cadere i capelli sulle spalle.a lui piacevano così.

Al Crash Down c'erano Max, Michael, Liz e Maria seduti ad un tavolo. Max era sempre più preoccupato per la sorella che usciva dalla sua camera solo per andare a scuola, in bagno o ai suoi quotidiani appuntamenti con il suo dolore.Michael era preoccupato sia per Isabel, per lo stesso motivo di Max, sia per Maria che era ancora sconvolta per gli avvenimenti, non riusciva a mangiare non riusciva a dormire, nonostante il loro "passo avanti" nella relazione umano-aliena, lei non esisteva.o meglio esisteva il suo corpo: involucro senz'anima, altra uguaglianza tra lei e Isabel. D'altronde Liz non era messa meglio di loro, continuava sempre a chiedersi perché Tess avesse agito così, la mente le diceva di mettersi il cuore in pace, ma i suoi sentimenti continuavano a cercare risposte alle tante domande. MAX: "Neanche oggi è uscita dalla sua stanza.ormai sono le 17.15, dovrebbe già essere arrivata là" i ragazzi continuavano da giorni a incontrarsi e parlare sempre delle stesse cose, non riuscivano a fare altro o forse.non ne avevano il coraggio...alternavano momenti silenziosi e tesi a momenti di litigio zitto che era ancora peggio di quello sonoro. MARIA: "Quasi quasi io vado e la raggiungo" tirandosi su in modo da stare ancora seduta, ma eretta e guardando Liz sapendo che avrebbe fatto la stessa cosa, infatti come previsto la brunetta imitò la ragazza: LIZ: "Vengo anche io" le due amiche fecero come sempre per alzarsi, ma si dovettero come sempre risedere quando come sempre Michael e Max le ritirarono indietro; come sempre.come sempre.come sempre.come sempre, la loro vita era diventata monotona sottolineata da quel come sempre. Ormai questo succedeva da diverso tempo, la scuola era appena iniziata e tutti sembravano a questo punto aver già dimenticato.ma non Isabel.non Max.non Michael.non Liz.non Maria.e neanche Alex! Già Alex.dovunque si trovava, non aveva dimenticato neanche lui! E nessuno lo avrebbe fatto!

Isabel era arrivata all'appuntamento.la tomba di Alex! Si chinò sorridendo e posando un mazzo di fiori sopra alla lapide, tolse quello del giorno precedente nonostante fosse ancora bello fresco e sempre sorridendo iniziò ad accarezzare la foto del ragazzo.improvvisamente sentì una presenza dietro di lei.sapeva già chi era. ALEX: "Ti aspettavo" Isabel si voltò. ISABEL: "Non sarei mai mancata" disse abbracciando il fantasma di Alex. L'aliena sentì che qualcosa era diverso.qualcosa era cambiato.qualcosa.sì.ma cosa. ALEX: "Izzy ti prego, devi ascoltarmi domani sarà un grande giorno per noi" disse sorridendo, la ragazza si distaccò per un attimo guardandolo in viso. ISABEL: "Ma che.che dici?" il ragazzo l'abbraccio di nuovo e questa volta la strinse più fortemente, cercando quasi di proteggerla da tutto quello che regnava intorno a loro. ALEX: "Dico quello che ho detto.in questi ultimi tre mesi ti ho nascosto una verità che ora potrò dichiararti." le sussurrò all'orecchio. ISABEL: "Ti prego non scherzare." il ragazzo scosse la testa e gli occhi di lei si accesero. ALEX: "Domani ci sarà un'eclisse solare totale verso le 15.42." la ragazza lo tagliò. ISABEL: "Ti sbagli, lo avrebbero detto al telegiornale." questa volta toccò al ragazzo fermarla. ALEX: "No Isabel ascoltami.durante questa eclisse dovrete prelevare del sangue a Tess.lei e Kivar, sono già sulla terra.io.io lo sapevo da sempre, ma non ero sicuro e non te l'ho voluto dire perché avevo paura di darti false speranze.e se te lo avessi detto saresti sicuramente andata da Maria e Liz e le avresti fatte crollare del tutto.voi tre siete le uniche ragazze a cui ho mai voluto bene.e se è possibile state soffrendo più dei miei genitori e forse.più di me!" dicendo le ultime due parole con un filo sottilissimo di voce, tanto che sarebbe stato difficile per chiunque sentirlo, ma Isabel lo percepì ugualmente. ISABEL: "Ed io cosa dovrei fare?" chiese ancora incredibilmente sospettosa. ALEX: "Voi dovrete prendere Tess e portarla sulla mia tomba.io potrò ritornare in vita.la mia morte è stata solo apparenza, ma finché Tess non sanguinerà. io non posso tornare." ISABEL: "Che significa? Spiegati ti prego!" chiese con le lacrime agl'occhi. ALEX: "Ora devo andare." baciandole la fronte corrugata dalla preoccupazione mentre le accarezzava i soffici capelli.quanto adorava quei capelli, così belli e lunghi che le scendevano sulle spalle.amava quando si suoi capelli le accarezzavano teneramente le spalle. ISABEL: "No aspetta" chiese quando Alex si allontanò un pochino da lei. ALEX: "Izzy, dovrete prendere alcune gocce del suo sangue e farmele bere, non so come ma dovrete farlo. Ti prego, se mi vuoi bene veramente.rendimi la vita che mi hanno tolto, così potrò tornare da te. da Liz.da Maria.da Max.da Michael e da tutti gli altri" con quelle parole si volatilizzò nel nulla.

Poco dopo la porta del Crash Down si aprì improvvisamente, nel locale c'erano solo i quattro ragazzi e Isabel che era appena entrata con un gran sorriso sulle labbra e naturalmente il fiatone per la lunga corsa.gli altri erano sorpresi e si alzarono per andarle incontro, vedevano la ragazza al Crash Down dopo giorni e giorni di isolamento.era così strano che cedettero di avere un'allucinazione, ma non era così.Isabel era tra loro.Isabel sorrideva.cosa che lasciava incerte Maria e Liz. MAX: "Isabel, stai bene?" la ragazza prese fiato e si avvicinò ulteriormente agli amici, il suo corpo tremava dall'esaltazione. ISABEL: "Ho parlato con Alex!" con ancora quel sorriso sulle labbra, gli altri la guardarono tristi, ma per lei pronunciare di nuovo quel nome era una liberazione. MAX: "Vieni Izzy, ti riporto a casa." prendendola per un braccio, la ragazza si staccò dalla forte presa del fratello e lo guardò con fermezza. ISABEL: "No, Max. Non sono ancora impazzita.Alex mi ha parlato.Alex è vivo." sembrava quasi squilibrata, dalla gran felicità si mise a scuotere il fratello e saltellava come una bambina che aveva appena vinto un premio importante ".Alex tornerà da me.Alex tornerà da noi."

SCHIAFFFFF

All'improvviso tutto buio, nessun suono, un silenzio teso e penetrante era sceso sulla sala, quando tutti un po' si ripresero non credevano ai loro occhi.Isabel con la testa voltata e una guancia in fiamme, guardava nel vuoto più shockata che mai.davanti a lei Maria con il braccio teso e gli occhi pieni di lacrime che guardavano con odio l'aliena bionda.Maria aveva appena dato un forte schiaffo a Isabel.incredibile, ma vero! Tutti guardavano da Isabel a Maria e da Maria a Isabel.sorpresi, silenziosi, ammutoliti, impietriti, senza parole e anche un po' turbati.non sapevano se essere arrabbiati con l'aliena per la sua momentanea instabilità mentale o essere arrabbiati con la terrestre per il suo attacco di angoscia ed aggressione sulla ragazza che ora le sta di fronte. Isabel guardò Maria, in un qualche strano modo era riuscita a capire cosa stava pensando e guardò Liz dietro la biondina, poi si voltò nuovamente verso l'amica e questa la guardava ancora con un profondo e incredibile odio, che neanche lei riusciva a spiegare, ma Isabel sì. MARIA: "Non ti azzardare più a dire una cosa del genere! Alex è MORTO che ti piaccia o no. È MORTO MORTO MORTO! Ed è stata Tess ad ucciderlo.SMETTILA!" le urlò contro, presa dalla disperazione le lacrime che avevano appena minacciato di cadere, scesero copiose e imperterrite sulle sue guance. Isabel sorrise destando ancora più sorpresa. Le gambe di Maria tremarono improvvisamente capendo solo adesso quello che aveva fatto e detto, si portò una mano alla bocca e Michael le si avvicinò per un momento cercando di sorreggere la ragazza che piangeva e tremava racchiusa tra le sue braccia. MICHAEL: "Calmati" le disse accarezzandole dalla fronte al retro della testa. Maria era arrabbiata con se stessa.cosa le era preso? MARIA: "Scusami" incapace di sopportare lo sguardo di tutti mitemente si diresse verso la cucina, quando Michael fece per andare da lei, Liz lo fermò. LIZ: "Lascia.vado io!" Michael annuì con la solita faccia su cui non si leggeva niente: tipico. La ragazza iniziò a seguire l'amica. L'attenzione si spostò da Maria a Tess, nessuno ancora aveva il coraggio di parlare e Isabel continuò.

ISABEL: "Max non stavo scherzando.Alex mi ha detto che Tess e Kivar sono sulla Terra e mi ha detto anche il modo con cui riportarlo in vita." MAX: "No Isabel, tu credi di averlo visto, ma non è così! Tu hai visto un fantasma e cioè un allucinazione!" Isabel scosse la testa.

Liz e Maria erano sedute sul divano, la prima teneva un braccio sulle spalle dell'amica che in lacrime non capiva il motivo per cui aveva fatto quello che ha fatto si sentì improvvisamente.come dire.una merda. MARIA: "Dio Liz che mi è preso." fu tagliata subito quando la porta si spalancò ed entrò niente poco di meno che.

CONTINUA.