|
Sulla Wolf Pack island,
nel castello di Greater Beast, Zelas Metallium era in compagnia
di Dynast.
Erano appena tornati da un'attacco contro l'entità.
Era inutile certo, non sarebbero mai riusciti a batterla così...ma
d'altronde ci voleva qualcuno che distraesse la sua attenzione da
Philia e Xelloss
Ora potevano curarsi le ferite riportate in battaglia, per un pò
ci avrebbero pensato i draghi....almeno loro non erano in due soltanto
ZELAS: ...è troppo ...troppo potente...
Disse Zelas ansando per l'enorme fatica di quegli attacchi
DYNAST: ...se almeno ci aiutasse anche Dolphin....
ZELAS sai com'è Dolphin no? ...era meglio che fosse nata
drago...
e si accese una sigaretta
ZELAS: ...."E' inutile combattere"dice....eppure è
così potente..
e spirò del fumo
ZELAS .....non sembra neanche un demone, e pensare ch-
Zelas si fermò un attimo e rimase immobile
DYNAST Xelloss?
ZELAS sì, deve essere nei paraggi
DYNAST bel nullafacente che è...
ZELAS è ferito
DYNAST complimenti!, è solo il secondo giorno che è
in missione ed è già ferito?
ZELAS ma la pianti!??????!!!
Disse Zelas con stizza e alzandosi d'improvviso dal suo trono
ZELAS:si può sapere perchè odi tanto il mio Xel??
Dynast si voltò dall'altra parte con il broncio e le braccia
incrociate
DYNAST mi stà antipatico e basta!
Sulla testa di Zelas v'era un grosso gocciolone....
In un'altra ala del castello....
PHILIA uhm? sono svenuta? ma.....
un capogiro la convinse a starsene seduta sul pavimento ancora per
un pò.
Ma dov'era?
PHILIA cosa è successo? Zendaru ci stava attaccando, poi
non ricordo n-
Si accorse che Xelloss era riverso sul pavimento a fianco a lei
PHILIA Xelloss!!
XEL: per favore,.... non urlare,... sono vivo.........
PHILIA: e allora che cosa ci fai in quella posizione?? mi hai fatto
venire un'infarto!!
Xelloss aprì un'occhio e la osservò con l'aria stanca
ma divertita
XEL: non dirmi che ti sei preoccupata....
Philia di tutta risposta gli tirò un pugno in testa
XEL: ahi!
PHILIA: uhmpf!
Poi si guardò intorno
PHILIA: ma dove siamo?
XEL: ....ragionare , prima di domandare no eh?
Philia lo guardò come dire " vuoi un'altro pugno?",
poi notò che stava ancora sanguinando e si preoccupò
un poco.
Xelloss se ne accorse e cercò di tirarsi a sedere , raggiunta
quella posizione si appoggiò al muro e reclinò la
testa all'indietro.
Naturalmente con gli occhi chiusi, ma stavolta non sorrideva un
gran chè.
Philia si tirò in piedi e si guardò attorno.
Ora i suoi occhi si erano abituati all'oscurità di quella
stanza e poteva vedere cosa c'era intorno.
La stanza era spaziosa, ma buia pesta, non si vedevano finestre
di sorta, ma in compenso c'erano molte candele.
Ne accese una e continuò ad osservare.
C'erano molti talismani ed oggetti magici, oltre a qualche mobile
molto antico , e in mezzo c'era un letto con coperte scure.
PHILIA è la tua stanza sulla Wolf Pack island , vero?
Xelloss si limitò a sorridere un poco.
XEL: sei svenuta a seguito del mio teletrasporto.....la magia nera
non ti fà un bell'effetto....
dopo un momento di esitazione Philia disse:
PHILIA: hai bisogno di aiuto?
XEL: da un drago?.... no grazie.
PHILIA: cercavo solo di essere gentile, ma mi tratti sempre male!
Poi ti lamenti che ti odio.
XEL: sapessi quante volte io ho cercato di essere comprensivo con
te...e comunque io non mi lamento certo che tu mi odi.........gnn..
cercò di alzarsi in piedi, la rigenerazione stava facendo
il suo dovere ma...
PHILIA aspetta...
Xelloss si fermò
PHILIA.......ti aiuto......e poi se tu sei comprensivo con una persona
vuol dire che vuoi qualcosa da lei, perchè-
XEL: -non faccio mai niente per niente....lo sò...sono un
demone....
Ora Xelloss era in piedi, ed aveva intenzione di rimanerci, doveva
raggiungere il suo capo.......quel castello era così dannatamente
grande, comunque non avrebbe potuto utilizzare i suoi poteri ancora
per un pò: il bastone rotto, la ferita, e le ultime energie
le aveva usate per teletrasportare via anche Philia.
XEL: grazie.....bhè, niente teletrasporto? ho ancora le gambe.
E si avviò verso la porta. Philia lo seguì.
Passarono per corridoi lunghissimi, in cui tutto era fatto di pietre
diverse, le colonne e il pavimento erano di marmo nero, e pareti
e archi erano di una pietra a lei sconosciuta ma sul grigio perla.
Inoltre c'erano parecchi bassorilievi in orialchon. Alcuni di questi
raffiguravano mostri , demoni probabilmente, e altri scene di guerra,
ma la maggior parte raffigurava lupi.
Il corridoio sarà stato largo un quattro o cinque metri,
ma l'altezza era almeno quattro volte tanto.
Non si vedevano mobili o quant'altro, di tanto in tanto, solo porte
,ai lati del corridoio.
Inoltre...
PHILIA: Xelloss!! che hai?!
Xelloss si era appoggiato ad una parete del corridoio che stavano
percorrendo,si sorreggeva con la mano destra e premeva la sinistra
sulla ferita.
Philia gli si era avvicinata e cercava di aiutarlo a sorreggersi.
PHILIA Xel.....
Xelloss respirava pesantemente.
XEL:......s...siamo...quasi arrivati.....
E si staccò dal muro per riprendere a camminare.
In effetti davanti a loro c'era una porta diversa da tutte le altre
.
Era alta quanto il corridoio , di legno massiccio e con intagli
molto complicati, che si estendevano per tutta la sua superficie.
A guardarla così sarà stata spessa almeno 30 centimetri.
PHILIA : cavoli! chissà com'è pesante....
Xelloss appoggiò la mano e questa si aprì come se
fosse stata di carta velina.
PHILIA:O_O
Philia aveva numerosi capelli fuori posto
XEL: bhè?
si girò a guardarla
XEL: non entri?
PHILIA... ma.......... come?.... tu poi?? insomma........la porta!
XEL........ha un'apertura magica , capisce chi deve entrare, e se
rimani fuori dubito che ti farà passare, allora? vieni?
Philia con un pò di esitazione oltrepassò la porta
ed entrò in una stanza grandissima.
La porta si richiuse quasi immediatamente alle sue spalle e questo
la fece trasalire un poco.
Quando si voltò in direzione della stanza vide un trono di
pietra al centro, la sua attenzione si concentrò su quello.
Sopra vi era semi-sdraiata una ragazza ben poco vestita, che stava
fumando una sigaretta. Xelloss si dirigeva verso di lei.
PHILIA: Zelas Metallium
disse a bassa voce.
Xelloss abbozzò un'inchino al suo superiore e guardò
storto il ragazzo in armatura che lo stava osservando
Era un ragazzo sui 18 anni, con un'enorme armatura addosso. Ma quello
che colpì maggiormente Philia furono i suoi occhi, di un
blù intenso, glaciali.
ZERAS: Xel..sei stato ferito.... da chi?
XEL: da Zendaru master.
A queste parole Philia notò una strana reazione da parte
del ragazzo in armatura.
DYNAST è vivo?
Xelloss lo guardò di soppiatto, ancora con la testa abbassata
nell'atto dell'inchino verso il suo superiore.
Poi rivolse il suo sguardo verso Zelas.
Zelas finì la sua sigaretta con un'ultima boccata e si alzò,
dirigendosi verso Xelloss.
Arrivata di fronte a lui , gli appoggiò entrambe le mani
sulla testa e socchiuse gli occhi.
I tuoi poteri sono quasi a zero.... e il bastone?
Xelloss ebbe un'attimo di esitazione, poi disse.
XEL: è stato tagliato in due parti, dalla spada di.....
poi si ricordò di Philia
XEL...bhè, la spada di Zendaru
Zelas pensò un'attimo, ancora con le mani sulla testa di
Xelloss
ZELAS: quando ho creato quel bastone non ho tenuto conto che avresti
potuto essere attaccato da una di quelle armi...
ZELAS hai conservato le parti?
XEL: sì master...sono nella dimensione astrale.
Zelas si concentrò per un'attimo, poi dalle sue mani scaturì
una lieve energia scura, che avvolse Xelloss.
Philia, che si era fermata poco più avanti della porta, non
poteva vedere gli effetti di quella magia, ma sicuramente stava
rigenerando le ferite di Xelloss.
Dopo pochi secondi l'energia si affievolì fino a sparire.
Poi Zelas portò giù le sue mani ai suoi fianchi snelli,
e fece cenno a Xelloss di alzarsi.
Xelloss si rialzò, e portò le mani davanti a sè.
Nei suoi palmi si materializzarono le due parti del bastone.
Zelas afferrò i due pezzi e li ricongiunse, poi restituì
il bastone a Xelloss
ZELAS penso che adesso sia più resistente, ma evita comunque
il contatto con la spada...di Zendaru
Xelloss riafferrò il suo bastone, con un sorriso soddisfatto
XEL. bene master.
Zelas si riaccese un'altra sigaretta e guardò Philia.
Come si sentiva fuori luogo lì...
ZELAS: non avere paura, vieni pure avanti..
disse Zelas con tono amico.
PHILIA: ...con permesso...
e fece qualche passo avanti
DYNAST: tu devi essere il drago implicato in questa missione...come
ti chiami?
Philia era piuttosto innervosita da quel luogo
PHILIA ....sarebbe buona educazione presentarsi per primi..
Xelloss a quelle parole aprì gli occhi e si voltò
verso Philia.
DYNAST.....
La prima a rompere quel silenzio...che si era fatto alquanto pesante
fù Zelas....con una sonora risata
ZELAS: ...in gamba la draghetta!, non si fà mettere i piedi
in testa da nessuno!
Disse con tono divertito
DYNAST...ma sì, in fondo hai ragione....mi chiamo Graushella,
ma puoi chiamarmi Dynast.
Philia a momenti svenne, aveva mancato di rispetto ad un dark lord...e
il più potente rimasto!!
PHILIAahem...bhè....mi perdoni ma...mi sento un pò
fuori luogo qui....io ...io mi chiamo Philia Ul Copt
DYNAST ...Ul Copt?
Dynast guardò Zelas
ZELAS già, è la figlia di Vazard Ul Copt.
Xelloss, che fino ad ora non aveva collegato i due cognomi, rimase
sorpreso.
Poi guardò Philia.
DYNAST: bhè, se è sua figlia penso che abbia gli stessi
poteri del padre....ti conviene non farla arrabbiare Xelloss...
XEL.....
ZELAS bene, ora andate pure, la vostra prima città è
Zefilia
Xelloss guardò Zelas
ZERAS già Xel-chan, Zefilia, porta i miei saluti a chi sai
bene.....
e si accese una sigaretta nuova
XEL... bene, master. Ma come facciamo con il problema "Zendaru"?
Zeras tornò al suo trono
ZELAS: veditela tu.
XEL bene
E si girò verso Philia, poi verso Dynast
abbozzò un'altro inchino
XEL. i miei saluti ...Dynast-sama
Dynast fece una faccia annoiata
DYNAST porta i mie saluti al resto della "famiglia"....
Philia lì per lì non comprese cosa voleva dire e seguì
Xelloss che stava uscendo dalla porta, avrebbe capito in seguito....
Quando questa si richiuse Dynast e Zeras rimasero per un'attimo
in silenzio..poi
DYNAST vedi che mi odia anche lui???!
Zelas cadde dal trono
Fuori da quella stanza Xel guardò
Philia, poi fece scivolare il suo braccio intorno alla sua vita
e la teletrasportò ai margini della città in cui avevano
soggiornato la sera prima...prima che lei si rendesse conto di qualcosa....
|